"Quando vi ho vista qui ho avuto la sensazione di avervi già incontrato da qualche parte... ma certo uno non si sofferma molto a considerare..."
"...una governante?"
- Agatha Christie, "Dopo le esequie", anno 1953
Ve l'ho mai detto che mi piacciono abbastanza i gialli classici? Per intenderci, quelli in cui qualcuno viene ucciso, ma dopo un'occhiata fugace il cadavere viene abbandonato a sé stesso, e in cui dopo un centinaio di pagine di interrogatori e colloqui viene esposta la soluzione del mistero, a cui non avremmo mai pensato sia perché abbiamo perso di vista tanti indizi che apparivano troppo banali, sia perché il movente del delitto è qualcosa che non ci verrebbe mai in mente ai giorni nostri?
In uno di questi ho trovato la citazione soprastante, che mi ha colpita e che, per tale ragione, ho deciso di riportare in questo post, perché per quanto possa sembrare assurdo vi ho riconosciuto un legame con un aspetto del motorsport.
Nei gialli classici, in genere c'è un delitto che avviene a casa di una famiglia di ricchi in cui nessuno lavora ma hanno tutti i big money grazie a rendite non ben precisate, che dispongono di una casa enorme con una gran quantità di governanti, maggiordomi, giardinieri, autisti, ecc...
Al di là del presunto cliché secondo cui il colpevole è il maggiordomo, nella maggior parte dei casi nessuno dei membri del personale di servizio viene preso seriamente in considerazione. Per intenderci, è normalissimo che sia l'agente di Scotland Yard sia il detective random uscito dal nulla per dimostrare agli agenti di Scotland Yard che sono degli inetti, se ne escano con valutazioni del tipo: "i membri del personale di servizio non li sospettiamo neanche perché sono tutte persone fidate / tutte persone insignificanti / tutte persone dotate di poca intelligenza e incapaci di architettare un delitto".
Per intenderci, neanche affermazioni basate sulla logica del calibro di "sospettiamo solo i familiari che ereditano i big-money e non la cuoca perché con la morte del suo datore di lavoro si ritrova disoccupata ed è citata nel testamento solo in qualità di erede di una tazzina da caffè alla quale è molto affezionata", ma soltanto deduzioni secondo cui, essendo irrilevanti, i personaggi che stanno sullo sfondo lo debbano essere 24/7, al punto da non fare caso a loro, quasi come se fossero tappezzeria, anche quando in casa è avvenuto un delitto e uno di loro a caso, potenzialmente, potrebbe averlo commesso o essere complice del delitto stesso.
Per anni ho preso tutto ciò come un dato di fatto, senza chiedermi dove avessi già visto un simile atteggiamento, di non fare mai caso a chi sta sullo sfondo e a chi può essere considerato un personaggio di contorno.
Alla fine ho dedotto che l'atteggiamento degli investigatori e degli agenti di Scotland Yard nei gialli anni '40 nei confronti del personale di servizio è esattamente lo stesso atteggiamento che tifosi, appassionati di Formula 1 e addetti ai lavori hanno nei confronti dei backmarker.
Qualora non siate abituali follower dei piloti sui social media o non siate abituati a vedere foto di piloti, sapreste riconoscere, vedendolo apparire sullo schermo televisivo o su un giornale, un backmarker a caso tra quelli che sono stati in Formula 1 negli ultimi anni? E ci riuscireste anche se indossa indumenti normali, invece che la tuta o abbigliamento sponsorizzato?
Se siete abituali follower dei piloti sui social network o se, come la sottoscritta, avete iniziato a consultare assiduamente siti di Formula 1 dove andavate a guardare le foto dei piloti già nel lontano 2005, non vale. Provate a chiederlo a qualcun altro, magari a un telespettatore occasionale. Mostrategli la foto di un backmarker a caso e chiedetegli chi è. Ci sono buone probabilità che non vi sappia rispondere. Magari potrebbe addirittura scambiarlo per qualcuno di più famoso...
È raro vedere immagini di piloti delle retrovie a confronto, a meno che non siano piloti della stessa epoca che si sono ritrovati uno accanto all'altro. È raro collegare i piloti delle retrovie di oggi a quelli di ieri, è raro trovare punti di contatto. Magari potrebbero essercene addirittura che si somigliano, ma non ce ne siamo mai accorti.
Vi faccio una confidenza, senza fare nomi: qualche tempo fa mi è capitato di vedere su instagram un collage di foto di uno specifico pilota, che denominerò X. Le ho guardate e, così, a colpo d'occhio, mi sono chiesta: "perché ci hanno messo in mezzo anche una foto del pilota Y quella volta in cui [evento relativo al pilota Y]?".
Poi ho guardato meglio.
Non era Y in occasione di un evento particolare della sua carriera. Era proprio X: lineamenti simili, lo stesso sguardo nonostante gli occhi di colori diversi... è stato così che, ad un certo punto, ho notato la somiglianza tra il pilota X e il pilota Y e, seppure abbia letto due o tre volte di persone che notavano una certa somiglianza tra i due, due o tre Tumblrere o fangirl in genere non fanno testo, contro i milioni di persone che non notano somiglianze tra X e Y.
Per curiosità, sono andata a vedere un profilo instagram gestito da fangirl del pilota X. Ho visto molte sue foto. In una parte di queste ho riconosciuto somiglianze con Y... o per essere più precisa, in certe foto di X ho riconosciuto somiglianze con *alcune precise foto di Y che ricordavo di avere visto*, al punto tale che, a primo impatto, avrei potuto tranquillamente scambiare X per Y.
Nei commenti nessuno notava nulla di tutto ciò. Ciò nonostante io continuavo a vedere somiglianze notate soltanto da poche fangirl di Tumblr e di Twitter e in quello che pare uno dei casi più eclatanti di somiglianza tra due diversi piloti non imparentati tra di loro (specifico che si tratta di piloti occidentali, ai cui lineamenti non riconosco nulla di legato a uno specifico territorio di provenienza - se non fossi al corrente della loro identità e ne vedessi le foto non riuscirei assolutamente a identificare i loro paesi di provenienza).
È stato in quel momento che ho realizzato che se quasi nessuno, in internet, va in giro a scrivere cose tipo "X somiglia a Y", forse la ragione non è che la somiglianza tra X e Y ia frutto della mia mente contorta di fangirl o della mente contorta di altre fangirl.
Con tutta probabilità dipende dal fatto che, mentre io e le altre fangirl abbiamo lungamente visionato foto di X e di Y, al pari di quelle di altre decine di piloti, il cosiddetto uomo della strada con tutta probabilità non ha mai avuto un profilo Tumblr in cui la sera prima di andare a letto rebloggava foto di piloti. Probabilmente non andava neanche su GPUpdate o siti affini a salvarsi foto di piloti da inviare via email ad amici o amiche, anni fa. Probabilmente non ha mai fatto caso né a X né a Y.
È questo che intendevo dire quando ho detto che ho trovato un'affinità tra la letteratura poliziesca anni '40 e la considerazione che in media viene data a certi piloti: sia in un caso sia nell'altro, chi non sta in una posizione di primo piano viene tendenzialmente ignorato e, al più, considerato come un elemento d'arredo.
NB. La somiglianza tra due piloti, uno attuale e uno del passato (ma non di un passato molto lontano) l'ho notata davvero, esattamente nei termini con cui l'ho descritta in questo post. Era un esempio funzionale all'argomento di cui volevo parlare, ma si tratta pur sempre di un esempio concreto.
Li ho definiti volutamente X e Y per non fare nomi e per varie ragioni intendo non fare nomi. Ritenetevi liberi di immaginare chi volete.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
mercoledì 2 gennaio 2019
L'arte universale di non fare caso ai backmarker
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