Gli inverni sono lunghi e fatti per pensare a quanto il mondo fosse un posto migliore all'epoca in cui c'era Alesi. Era più o meno l'epoca in cui Capelli era sull'altra Ferrari e non in cabina di commento, che poi, a pensarci bene, non è che Capelli sia più in cabina di commento.
Qualunque cosa ne pensiamo, gli inverni non sono fatti per arrivare a una conclusione univoca su quando il mondo fosse un posto migliore e perché, quanto piuttosto un susseguirsi di settimane in attesa di qualche notizia. Poi a volte la notizia arriva e la notizia in questione è che Arrivabene non è più il team manager della Ferrari, ma non ho intenzione di parlare in anticipo di mesi dei risultati che la gestione Binotto otterrà nel corso della stagione. Se volete delucidazioni in proposito, vi consiglio di leggere i tanti post decontestualizzati che potete trovare in proposito in giro per il web. Da parte mia, non sento alcun bisogno di aggiungerne uno anche sul mio blog.
Gli inverni sono lunghi e sono fatti per andare a scovare qualche perla di saggezza, trovando magari anche un mash-up tra mondi conosciuti e mondi sconosciuti.
Un po' di tempo fa mi sono ritrovata sotto agli occhi una conversazione twitter tra ferraristi che sognavano ad occhi aperti il giorno in cui la Ferrari tornerà a vincere il mondiale. Avevano già la ricetta pronta e suonava più o meno così: dato che nel 2019 Alonso vincerà la Indy 500 e otterrà quindi la Triple Crown, può tornare in Ferrari per vincere il mondiale 2020 e chiudere in bellezza la propria carriera ritirandosi a fine stagione.
Credo che sia giunto il momento di commentare questa affermazione e, quando dico che credo che sia giunto il momento di commentarla, intendo commentarla da un punto di vista assolutamente neutrale.
Come probabilmente qualcuno di voi potrà ricordare, non mi identifico come tifosa Ferrari e probabilmente mai, nella mia vita, mi sono identificata come tifosa Ferrari. La conseguenza immediata di tutto ciò è che diversamente da molti altri non ho preoccupazioni immediate a proposito di quando la Ferrari vincerà un mondiale. Potrebbe essere l'unico modo per vedere vincere il mondiale al mio attuale pilota preferito (lo stesso che preferite voi, con la sola differenza che lo preferivo anche quando stava in Sauber e lo apprezzavo già ai tempi della Formula 2), ma a parte questo non rappresenta per me lo scopo ultimo dell'esistenza. Quindi, se state per accusarmi di avere fatto un discorso da accecata dal tifo, vi invito cortesemente ad andare a spazzare la pitlane in compagnia di Mehri e non dire cose che non stanno né in cielo né in terra.
Ci sono varie ragioni per cui ritengo quell'osservazione discutibile e sono tutte osservazioni che si potrebbero applicare, nella maggior parte dei casi, a qualsiasi altro fosse stato il soggetto di quella frase.
Partiamo dall'inizio: Alonso vincerà la Indy 500 nel 2019.
Non contesto il fatto che questo sia l'obiettivo di Alonso, è esattamente la ragione per cui intende gareggiare a Indianapolis ed è sensato chiedersi che cosa farà dopo, se dovesse ottenere la Triple Crown... ma torniamo al punto di partenza. Fino al 26 maggio, che al momento attuale è lontano MESI, non sapremo chi ha vinto l'edizione di quest'anno della Indy 500. Fino al momento in cui scenderà la bandiera a scacchi non avremo certezze: è una gara in cui ci sono decine di cambi di leadership, piloti su molteplici strategie e incertezza su quanta benzina si consumerà in certi momenti di gara, visti gli ingressi della safety car in corrispondenza di incidenti e l'impossibilità di determinare in anticipo quanti incidenti ci saranno e di conseguenza quanto carburante sarà possibile risparmiare per effetto degli ingressi della safety car.
In una situazione di tale imprevedibilità, nell'affermare che Alonso vincerà sicuramente ci leggo un: penso che gli altri trentadue piloti siano degli scarsi senza nessuna probabilità di vittoria. Perché sono scarsi? Ovviamente perché sono piloti di Indycar e non di Formula 1, con la conseguenza che l'Indycar sarebbe una serie poco rilevante e con piloti poco importanti. Non penso che sia esattamente il parere di Alonso, che fa tanti proclami sul fatto di desiderare la vittoria della Indy 500.
Procediamo: potrà tornare in Ferrari e vincere il mondiale 2020.
Questo passaggio va suddiviso in due punti, ovvero il ritorno e la vittoria del titolo. Partiamo dal ritorno: stiamo parlando di un pilota che sostiene di volere continuare a gareggiare in endurance anche dopo avere vinto la 24 Ore di Le Mans (quella l'ha già vinta) e non mi sembra che ciò sia particolarmente compatibile con il ritornare in Formula 1 in un top-team. Ci leggo un considerare, da parte di chi scrive affermazioni simili, il ritorno in F1 come l'unico mezzo per potere gareggiare in una serie d'alto livello, quindi porta con sé il pregiudizio che tutto il resto sia il nulla, in confronto alla Formula 1, che Alonso si stia in qualche modo "sacrificando" nel gareggiare altrove. Non sono sicura che lui stesso la pensi a questo modo...
In più il suo ritorno, nel 2020, sarebbe una sorta di grande bacchetta magica che permetterà alla Ferrari di vincere il mondiale. Non sappiamo nulla di quello che succederà nel 2020, non abbiamo la più pallida idea della presenza o dell'assenza di una vettura competitiva... ma basta il ritorno di Alonso per realizzare tutto. È proprio quel tipo di mentalità che mi sembra di avere visto in Ferrari negli ultimi dieci anni, pensare di potere vincere solo grazie ai propri piloti, e che già avevo commentato negativamente qualche tempo fa. Per il bene della Ferrari, spero che una simile scuola di pensiero rimanga circoscritta ai fan sul web.
Terminiamo: dopo che avrà vinto il mondiale 2020, Alonso potrà concludere la sua carriera in bellezza e ritirarsi...
...
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...okay, posso andare avanti, scampato pericolo: avevo una voglia pazzesca di sbattere la testa contro uno spigolo, ma mi sono trattenuta. Personalmente trovo questa conclusione agghiacciante.
Eravamo partiti con un: penso che tutti i piloti di Indycar facciano schifo, quindi Alonso riuscirà sicuramente a vincere la Indy 500 e a quel punto capirà che l'unico modo per gareggiare ad alto livello è tornare in Formula 1 e nello specifico in Ferrari, dove sono sicuro che vincerà il mondiale. Era un po' un volere affermare che a parte la Ferrari e Alonso tutto il resto è il nulla, ma potrei perdonare un simile ragionamento a un ultrà...
Il problema è che lo stesso ultrà conclude con questo concetto: una volta che Alonso avrà vinto il mondiale, la Ferrari dovrà cacciarlo via a calci perché è troppo vecchio per continuare e lui stesso dovrà rendersene conto e ritirarsi.
Non so che cosa ne pensi Alonso di tutto ciò, ma se fossi al posto suo probabilmente sognerei di svegliarmi, almeno per un giorno, nel corpo di Mazzacane.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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