martedì 15 maggio 2012

#5 Commento al Gran Premio di Spagna 2012 (seconda parte: domenica 13 maggio)


Ogni giorno capitano cose che non ci aspettiamo, cose che ci sorprendono e che tutto sommato ci lasciano un po’ sconcertati. Il mio stato d’animo dopo questo weekend è: vorrei che il gran premio di Montecarlo iniziasse domani. Purtroppo non sarà così. Credo comunque che, viste tutte le sorprese che ci sono state riservate, tre settimane fossero un tempo di attesa abbastanza ragionevole. Oggi siamo stati senza ombra di dubbio ricompensati. E non solo oggi, domenica 13 maggio, ma anche ieri. Chi si lamenta che questa Formula 1 è monotona come non mai si sbaglia. Qualcosa è monotono quando è talmente ovvio e scontato che in anticipo puoi prevedere cos’accadrà. Se venerdì scorso qualcuno vi avesse chiesto chi avrebbe vinto il gran premio, cosa avreste risposto? Forse Hamilton, oppure Alonso, o magari Button, Vettel o Webber. Qualcuno si sarebbe spinto oltre, azzardando Rosberg o eventualmente Raikkonen. Qualche pazzo avrebbe osato menzionare i compagni di squadra di tre di essi, provocando una serie interminabile di risate (la cosa più preoccupante è che oggi come oggi di questi tre quello che mi sembra più plausibile per una vittoria è proprio Grosjiiii). Invece non è successo niente di tutto ciò e un’ennesima pagina della storia della Formula 1 è stata scritta. Dalla prossima gara in poi non cambierà niente rispetto alla situazione che precedeva il gran premio di Spagna, è chiaro, ma comunque un nuovo tassello di questo campionato è stato scritto e ci ha condotti a un’ulteriore conferma di quello che ancora non avevamo il coraggio di ammettere con noi stessi: prevedere cos’accadrà in futuro, in questa stagione, è impossibile. Eccetto il fatto che Caterham, Marussia e HRT sono i tre team più lenti in qualunque circuito, per il resto l’unica cosa che sappiamo è che quello che è accaduto nelle gare precedenti non dà alcuna indicazione su quello che accadrà in futuro. Cinque vincitori diversi appartenenti a cinque team diversi in cinque diversi gran premi (cosa che non accadeva dal lontano 1982, dove ben undici piloti vinsero almeno una gara nel corso della stagione): nessun team prevale, di fatto, sugli altri; è difficile anche arrivare a stabilire chi siano i due o tre team che stanno in vetta alla pari. Devo dire che per me questa è una situazione inedita: il massimo che ero arrivata a vedere da quando seguo la Formula 1 erano tre team che potevano ragionevolmente puntare alla vittoria regolarmente nel corso della stagione, e mi riferisco a Redbull, Ferrari e McLaren nel lontano e piuttosto vicino 2010. L’unica stagione che ho visto in cui ben cinque team avevano ottenuto almeno una vittoria è stata il 2003 (Ferrari, Williams, McLaren, Renault e Jordan), dove però i team in questione sarebbero stati quattro se la gara di Interlagos (vinta da Fisichella su Jordan dopo l’esposizione della bandiera rossa per gli incidenti di Webber e Alonso) fosse stata disputata in condizioni “normali”. Quest’anno abbiamo visto cinque vincitori diversi, appartenenti a cinque team diversi, in cinque gran premi... lo so che l’ho già detto tante volte, ma ripetersi non fa mai male (l’unica eventuale controindicazione è che i lettori decidano di cliccare sulla X in cima alla schermata, ma questo è un altro discorso), tutti questi gran premi di fatto, sono stati disputati in condizioni normali (anche in Malesia, dopo la ripartenza, le condizioni erano quantomeno nella media – questo preparatevi a leggerlo di continuo da qui fino alla fine della nostra esistenza terrena che sarà anticipata dalla voce di Mazzoniiii).

Ehi, ma il commento è appena iniziato e voi, lettori che ignorano il risultato della gara (ma chi ci crede! però facciamo finta di crederci perché è bello immaginare di essere io a svelare a tutti cos’è accaduto), non sapete ancora che un ulteriore pilota che non è Button, Alonso, Rosberg o Vettel ha vinto il gran premio! Anzi, per la cronaca siete rimasti alla griglia di partenza che ho descritto ieri, con Hammiiii in pole position. Bene, dimenticatevi tutto quanto: la McLaren ha messo in atto un’ennesima performance autodistruttiva (cosa in cui in questa stagione non la batte nessuno), cosicché Gigino è andato in pista con una quantità troppo scarsa di carburante durante le qualifiche. Ciò comporta che è stato squalificato, il suo tempo è stato annullato e lui è stato retrocesso in fondo alla griglia di partenza, quindi 24° dato che non si poteva fare una gara senza Karthyyyy e quindi è stato ammesso per via dei tempi fatti registrare nell’unica sessione di prove libere in cui ha realizzato un tempo. Grande Karthyyyy! Cioè... grande Karthyyyy fino a un certo punto: il fatto che conquisti l’ultimo tempo non sarebbe neanche scandaloso in sé (arrivare costantemente dietro al compagno di squadra non è ritenuto da nessun tifoso un crimine degno di critica asfissiante – a meno che chi arriva dietro non abbia più di quarant’anni e non abbia mai guidato la Ferrari), ma essere ultimo distaccato di oltre tre secondi dal compagno di squadra direi che è abbastanza imbarazzante. Ma dopotutto la ricerca dell’ultima posizione fa parte della filosofia indiana che anche Chandhok ha tentato di mettere in pratica prima di essere messo a piedi. Comunque se Karthyyyy fosse nato vent’anni prima, l’avrei visto bene come compagno di squadra di Paul Belmondo sulla Pacific color carta di uovo di Pasqua.

Maldiiii: «Scusa autrice, io parto dalla pole position e tu te ne stai a parlare di Chandhok, Karthikeyan e della Pacific così come se niente fosse?»

Oh, giusto, mi sembrava infatti di avere dimenticato qualcosa di fondamentale. Pastor Maldonado, membro onorario del Club dei Piloti Paganti e per questo criticato pesantemente anche nelle occasioni in cui non ha combinato danni, che casualmente si era messo dietro tutti a parte Hamilton, non appena quest’ultimo è stato retrocesso ha guadagnato la leadership e la prima posizione sulla griglia di partenza. Ebbene, casomai ci fosse bisogno di ulteriori dimostrazioni, lo status di pilota pagante non implica necessariamente che le prestazioni siano le stesse ottenute da Taki Inoue nella sua gloriosa (o se preferite ridicola) carriera in Formula 1. E nemmeno che ciascun pilota pagante sia destinato ad eguagliare Yuji Ide, Alex Yoong e, per par condicio, anche piloti non asiatici del calibro di Gaston Mazzacane, noto fenomeno che ha gareggiato in Minardi nel lontano 2000 come compagno di squadra di Marc Gené (uno che quando parla si sente lontano un miglio che è spagnolo per quant’è forte il suo accento XD) e che l’anno successivo se non sbaglio è stato ingaggiato da qualche altro team ma non riesco assolutamente a ricordare quale (di conseguenza non ho idea di chi fosse il suo compagno di squadra... non era alla Sauber? O.O No, alla Sauber c’erano Salo e Diniz e spero anche che la Sauber ingaggiasse piloti più decenti di Mazzacane... ma allora dove diamine era?!). Anzi, non sono nemmeno sicura che abbia gareggiato per qualche altro team! Eppure sì, deve essere così. U.U Ho il ricordo di Mazzacane in F1 nel 2001. Per quale dannata ragione ho così tanti buchi neri relativi al 2001? O.o Va beh, non è così importante... posso ultimare tranquillamente questo commento anche senza parlare di vecchie glorie della Formula 1... A proposito, Mazzacane è del 1975, quindi è più giovane di due degli attuali piloti! #LoRivoglioInFormula1! #MaAncheNo!

Mazzzzzzzzzacane: «Autrice, perché continui a parlare di me?»
L’autrice: «Anche questa in effetti è una bella domanda.»

SCATTANO LE VETTUUUUUUUREEEEEEEEEEEEE! Pastor Maldonado scatta dalla pole position per la prima (e ultima?) volta nella sua carriera in Formula 1! Yeaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh! The Power of Maldiiiii! Tenta di opporre resistenza, ma niente da fare, in partenza Ferniiii supera il pastore e tutte le sue pecore! A proposito di pecore e di una conversazione via MSN avvenuta con due certe persone (di cui è a conoscenza anche una terza persona) che ho conosciuto molto tempo fa su un certo forum, a proposito di pecore superate da vetture, tra poco parlerò di Webber (sì, lo so, a parte queste tre persone nessuno sa di cosa sto parlando – ed è anche meglio così).
Se Maldonado non si chiamasse Pastor ma avesse un qualsiasi altro nome non avrei fatto questo discorso contorto a proposito di pastori e pecore e avrei già detto da un bel po’ che il fenomenale francesino che vincerà i prossimi quaranta titoli stranamente è stato superato da Raikkonen in partenza, inutile, niente da fare, Grosjiiii ha tentato di distrarlo lanciandogli addosso una baguette, ma Raikkonen è in realtà un pezzo di ghiaccio e non se n’è nemmeno accorto. Se fosse stato chiunque altro, si sarebbe girato indietro per fargli una linguaccia, ma naturalmente, dato che la massima espressione di gioia per Icecream-man è la totale inespressività ha continuato la propria gara così come se niente fosse.
Nel frattempo Grosjiiii ha concentrato i suoi sforzi nel tentativo di difendersi da Perez che stava prendendo in seria considerazione l’idea di metterselo dietro.

Checo: «Andale, andale, arriba, arriba!» [CIT. Speedy Gonzales]
Grosjiii (agitando minaccioso la baguette): «Liberté, égalité, fraternité!»
* La baguette colpisce il sombrero di Speedy Gonzales, che vola via. *
Checo: «Vendettaaaaaaaaaa!»
* Lancia addosso a Grosjiii peperoncini messicani. *
Grosjiiii: «Vive la France!»
* Tenta di ghigliottinare l’avversario grazie al potere della sua baguette, ma è troppo tardi: Perez sta vagando per i prati, alla disperata ricerca del suo prezioso sombrero, dove tiene i peperoncini di scorta, per rendere piccante il sushi preparato da Kobyyyy dentro al box della Sauber. *

Perez ha forato una gomma, quindi la prima cosa che ha fatto quando si è trovato davanti all’ingresso della corsia dei box è stato entrarvi, quindi per il momento possiamo lasciarlo da parte. In partenza una Marussia – probabilmente quella di Zac Efron 2 – ha lievemente roteato in stile trottola, ma poi Pic dopo un 360° si è rimesso in strada e si è involato lungo una gloriosa gara in cui ha avuto l’onore, a un certo punto, di superare Karthikeyan, cosa non da poco: Karthyyyy generalmente è ultimo, quindi è matematicamente impossibile superarlo.
Ma intanto in partenza c’era anche qualcun altro che, come avevo già preannunciato, aveva sfoderato un’altra grandiosa performance: parlo di un pilota che ha ingiustamente passato tutta la sua vita a cedere posizioni a bambini che bevono ancora la Redbull dal biberon e che è stato privato degli innumerevoli titoli che ha dimostrato di poter vincere nel corso della sua carriera tempestata di ripetuti successi. Figuriamoci che l’anno scorso su una Redbull che in confronto alle altre vetture era un raggio spaziale è riuscito a vincere ben UNA GARA, e solo perché come diversivo si sono inventati la storiella del cambio mal funzionante di Vettel! In una parola (anzi due) sto parlando di Mark Webber.

* Webbiiii fischietta allegramente, fermo sulla griglia di partenza. *
Webbiii: «Ehi, ma che cosa sono quelle sagome con i colori della bandiera indiana che mi sono passate davanti?»
* Nessuno gli risponde. *
Webbiii: «E quelle piume rosa da ballerina brasiliana?»
* Feliiii si gira e gli fa una pernacchia. *
Feliiii: «Felipe is faster than youuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!»
Webbiii: «Ma la gara è già partita?! O.O Kers?! Kers, dove sei?»
Il kers: «Non mi sono mosso di un millimetro e sono perfettamente funzionante. Smettila di dare la colpa a me per la tua inettitudine in partenza!»
* Webbiiii si nasconde dietro una sagoma che somiglia alla sua vettura. Ah, no, era una Toro Rosso! *

Webbiiii è riuscito a farsi superare da qualunque vettura potesse umanamente puntare a superarlo, ma tutto sommato è riuscito, al termine del primo giro, a perdere una sola posizione rispetto a quella di partenza. La classifica era: Ferniiii, Maldiiii, Icecream-man, Rosberg, Grosjiiii, Schumacher, Vettel, Button, Kobyyyy, Vergne, Feliiii e Webbiiii nelle prime dodici posizioni. THE POWER OF WEBBIIIII!
È da rimarcare anche la notevole partenza di Kovalainen, che ha superato al via il compagno di squadra e anche la Williams di Bruninho. Inutile dire che Kovaaaa non può fare altro che superare vetture in partenza, perché poi è chiaro che nel corso della gara difficilmente sarà lui a superare invece di essere superato: o meglio, doppiato, generalmente le Marussia e le HRT sono ad anni luce da Kovaaaa.
Dopo un primo giro movimentato, la situazione si è stabilizzata. Vergne aveva Feliiii a distanza notevolmente ravvicinata, erano le due vetture più ravvicinate, ma non erano vicine abbastanza affinché Feliii potesse tentare il sorpasso.
La situazione di regolarità si è interrotta al settimo giro. Le gomme Pirelli che nell’ultimo anno sono state criticate dalla stampa per il loro logoramento, e che nelle scorse settimane sono state criticate da Schumacher per lo stesso motivo, cosa che ha portato istantaneamente la stampa a prendere la posizione opposta sostenendo che il loro degrado è immaginario e frutto di una mente troppo anziana per rendersi conto del logoramento delle gomme della propria vettura (N.d.M.: per la cronaca, questo non è fangirlismo; critichiamo pure, ma almeno limitiamoci a motivi validi, please – cosa che a nonno Michael toccherà tra poco anche da parte mia, non per questioni relative a critiche su gomme bensì per il non saper distinguere una vettura da una rampa di decollo, ma questo è un altro discorso che arriverà tra cinque giri); stranamente davano già segni di cedimento e Webbiiii è stato il primo a rientrare ai box. Ebbene sì, è riuscito a primeggiare in qualcosa.

* Perez mi guarda con aria minacciosa, prendendo fuori peperoncini dal sombrero di riserva che teneva appeso alla presa d’aria della sua monoposto. *

Mhm... sono piacente, Webbiiii, ma non ha primeggiato neanche qui. Perez era già rientrato ai box dopo un giro.
Dunque, dov’eravamo? Ah, già, a Webbiiii che è rientrato ai box. Un giro dopo è toccato a Vettel e successivamente nel corso di pochi giri anche ad altri.
Ad un certo punto rivolta a mio padre, che non aveva ancora perso totalmente interesse per il gran premio, mentre leggevo le posizioni che scorrevano in sovrimpressione, ho esclamato: «Ma c’è Kovalainen che evidentemente è quinto!»
Poi stranamente Kovalainen rimaneva quinto, ma non si vedeva neanche l’ombra di una Caterham tra le prime posizioni.
Intanto Bruninho, che ancora non si era fermato per cambiare gomme, era risalito fino agli scarichi della Lotus di Grosjiiii.

* Grosjiiii vede piume fucsia che svolazzano e una vettura che si avvicina. Fa un numero da giocoliere piuttosto sbrigativo con le sue baguette, preparandosi a un atto eroico. *
Bruninho: «THE POWER OF SAMBAAAAAAAAAAAAAAAA!»
Grosjiiii: «Liberté, égalité, fraternité!»
Bruninho: «SAMBA-PARTYYYYYYY!»
Schumiiii: «Ehi, cosa sono questi festeggiamenti senza aspettarmi?»
Grosjiiii: «De quels festeggiamentì parlez-vous? Sarete tutti quanti ghigliottiné!»
Bruninho: «SAMBAAAAA FOREVERRRRRR!»
* Bruninho si avvicina a Grosjiiii, schivando a malapena una baguette. Qualche pezzo di alettone vola in aria, ma non c’è da preoccuparsi: la quantità di pezzi che vengono scagliati per aria aumenta improvvisamente in presenza di Bruninho, Grosjiiii e altri sostenitori del kamikaze-style. *
Grosjiiii: «Vive la France et les baguettes!»
* Grosjiiii si allontana mentre Bruninho si concentra nel ricordare i passi della lambada. *
Bruninho: «SAMBA PARTYYYYY!»
Schumiiii: «Sono invitato anch’io?»
Bruninho: «Certo! THE POWER OF SAMBAAAA!»
Schumiiii: «Volaaaare, oh oh oh oh, cantare, oh oh oh oh, su una Williams blu dipinta di blu!»
* Grosjiiii guarda nel retrovisore e celebra lanciando per aria una baguette. *

È il dodicesimo giro e nonno Schumiii è il primo ritirato della giornata, dopo avere fatto la prima vera e propria ca**ata stagionale. Come se non bastasse ha citofonato ai box lamentandosi in Hammiiii-versione-Monza-2011-style.

Schumiiii: «Bruninhooooo mi ha buttato fuori! Ç_ç Ho solo utilizzato la sua vettura come rampa di lancio, è chiaro e cristallino come la luce dei lampioni di Singapore che io non ho alcuna responsabilità nell’incidente!»
* Ma si sa, la luce chiara e cristallina dei lampioni di Singapore la si vede soltanto al di sotto dei quarant’anni. *

Nel frattempo Bruninho vagava da qualche parte, ma non è durata molto: anche lui ha abbandonato la gara di lì a poco e sarebbe comparso successivamente al box della Williams a esibirsi in una delle sue classiche performance: ridere e salutare con la mano ogni volta in cui è inquadrato.
Dopo l’incidente sono rimaste le bandiere gialle esposte per un’interminabile quantità di tempo e più tardi sarebbe arrivata una comunicazione: Vettel e Feliiii erano sotto indagine per non avere rispettato le bandiere gialle.
Le posizioni nel frattempo continuavano a scorrere in sovrimpressione, con Kovalainen ancora segnato come quinto. Peccato che nel frattempo Bruninho e Michaellll dopo alcuni giri dal ritiro erano ancora segnati come ottavo e nono.
Ho iniziato a rendermi conto di un’ineluttabile verità. «Ah, ma allora non c’è Kovalainen quinto, è che s’è inceppato qualcosa.»
In effetti era già molto improbabile che Kovaaaa fosse quinto (ma se a un certo punto in Malesia Karthyyyy risalì addirittura fino all’ottava posizione, per tutti ci sono speranze), ma soprattutto che Mazzoniiii non avesse ancora commentato il fatto.
Hammiiii ha rimandato la sosta (ne avrebbe fatte due in totale) fino al quindicesimo giro. Era risalito abbastanza in alto e, dopo avere “investito” una gomma tolta dalla vettura durante il pit-stop (ma in McLaren si sono accorti che sono pretendenti al titolo ?! o stanno semplicemente cercando di battere ogni record stagionale di errori durante i pit-stop?) ed è rientrato in pista tredicesimo, mentre Alonso era al comando, con circa tre secondi di vantaggio su Maldonado. Intanto Grosjean, scatenato ma meno caotico del solito, ha superato Rosberg.
Di lì a un paio di giri, Di Resta, Massa e Hamilton uno dietro l’altro, hanno superato Webbiiii che mostrava che in partenza non era stato granché, ma anche nel resto della gara evidentemente non aveva intenzione di concludere molto. Al giro successivo è rientrato per la seconda sosta e nel frattempo gli è stato sostituito anche il musetto (stessa cosa è capitata a Vettel più tardi).
Situazione di tranquillità per qualche giro (a parte Karthyyyy che si ritirava per problemi tecnici, non inquadrato e non considerato da nessuno), dopodiché Hammiiii, che era dietro a Feliiii, ha tentato il sorpasso. Feliiii ha opposto resistenza (sì, avete letto bene) e Luiiiiis non è riuscito a ultimare il sorpasso. Intanto il suo compagno di squadra Jensiiii aveva qualche problema con le gomme. È rientrato al 26esimo giro per effettuare la sua seconda sosta, mentre anche Maldonado rientrava.
Per Ferniiii si aprono rosee prospettive, può puntare a rimandare la sosta e a guadagnare nel frattempo... peccato che nel frattempo si sia ritrovato dietro alla Marussia di Pic (che di lì a dieci giri si sarebbe beccato un drive through per non avere rispettato le bandiere blu, che non avrebbe scontato in quanto si sarebbe ritirato prima di avere matematicamente il tempo di farlo), proprio mentre Maldiiii usciva dai box e faceva un giro che meglio di così non si poteva, cosa che stava a significare che probabilmente anche senza Pic Ferniiii non avrebbe guadagnato più di tanto.
Proprio mentre è stata data la linea all’intervista di Schumacher, che ha vaneggiato qualcosa a proposito del fatto che era Senna il responsabile dell’incidente (stranamente era l’unico ad avere quell’opinione), Ferniiii è rientrato ai box.
C’era ancora mio padre in salotto, che non si era reso conto dell’importanza del momento. Infatti stava ascoltando l’intervista di Schumacher, criticando ciò che diceva. Io intanto mi sbracciavo per indicargli che stava avvenendo un fatto ben più storico di Schumacher che si destreggiava a farfugliare qualcosa in italiano: una sagoma blu che transitava sulla linea del traguardo mentre Alonso percorreva la corsia dei box. Ebbene, dopo ventisette giri di gara, Maldonado era in testa con un vantaggio che si aggirava intorno ai sei secondi. WTF?! O.O
Due giri più tardi due amici inseparabili erano molto vicini a quello che avrebbe potuto tradursi in uno scontro diretto. Feliii e Hammiiii al momento erano in quinta e sesta posizione. Il pilota della McLaren ha tentato il sorpasso.

Feliiii: «THE POWER OF SAMBAAAAA!»
Hammiiii: «Ehi, ma hai il pupazzo di Gatto Silvestro appeso al retrovisore!»
Feliiii: «Sì! È quello che Rosbiiii aveva rubato a Schumiiii al gran premio della Cina! Schumiiii se l’è ripreso e me l’ha regalato in memoria dei bei tempi che abbiamo trascorso insieme come compagni di squadra nel 2006, epoca in cui lo prendevamo in quel posto molto meno rispetto a ora!»
Hammiiii (con voce da meccanico Ferrari di “Zelig”): «Me lo porto a casa io il pupazzetto di Gatto Silvestro!»
Feliiii: «Aspetta e spera! Ti porterai a casa quel pupazzo soltanto quando Pic otterrà una vittoria!»
Hammiiii: «I’M THE BEST!»
Feliiii: «SAMBA IS FASTER THAN YOUUUUUUUUU!»

Felipe ha resistito al tentativo di sorpasso di Gigino e molto stranamente i due non si sono neanche sfiorati. O.O Nel frattempo gli è stato comunicato (e anche a Vettel) un drive through per il fatto delle bandiere gialle di cui parlavo prima. È rientrato al trentesimo giro e da lì in poi la sua gara, fino a quel momento peraltro accettabile, è calata progressivamente giro dopo giro facendomi pensare che avrebbe fatto sicuramente più bella figura se Hammiiii l’avesse tamponato facendo terminare la sua gara anzitempo. Vettel è rientrato per scontare la penalità due giri più tardi e la sua gara, stranamente, diversamente da Feliiii, non ha avuto lo stesso esito. Infatti al trentottesimo giro ha conquistato la settima posizione, superando Button, che di lì a poco è rientrato ai box per la sua ultima sosta.

{Nel frattempo è l’una e tre quarti della notte tra lunedì e martedì e dal momento che domani – altrimenti detto oggi da chi diversamente da me ha l’abitudine di andare a letto a orari “normali” – ho del lavoro da fare per l’università, direi che è il caso di spegnere il computer...}
{...e ora che non è più l’una e tre quarti e che non è ancora l’una e tre quarti – per quell’ora conto di avere terminato il commento già da un po’ – direi che posso riprendere la mia narrazione.}

Il successivo colpo di scena è arrivato al quarantesimo giro, quando Perez è rientrato ai box per un pit-stop che si è rivelato abbastanza disastroso. Infatti nel corso della sosta ha pressoché investito un meccanico (che è caduto a terra ma si è rialzato tranquillamente). Speedy Gonzales si è inoltrato fuori dai box ma... RITIRO! La sua gara si è conclusa immediatamente, mentre i peperoncini messicani delusi protestavano andando a nascondersi sotto al suo sombrero.
In testa c’era Maldonado, secondo Alonso, dopodiché le Lotus di Raikkonen e Grosjean. Nel frattempo il distacco di Ferniiii iniziava a calare, portandosi intorno ai quattro secondi e mezzo.
Un giro più tardi Rosberg, che si trovava in quinta posizione, è rientrato ai box, primo dei piloti al momento in top-five a effettuare il pit-stop conclusivo.
Maldiiii è andato ai box al 42esimo giro, e... ALLARME ROSSO! C’è stato un problema durante la sosta, il cambio gomme in sé è durato sei secondi... in pratica ha perso circa tre secondi in più del dovuto. È rientrato dietro a Icecream-man, che si trovava in seconda posizione provvisoria dal momento che doveva ancora effettuare la sua ultima sosta. Al 45esimo sui 66 giri previsti anche Ferniiii è rientrato ai box, con un’amara verità: non aveva recuperato nulla su Maldiiii nel frattempo ed è uscito dai box a tre secondi di distacco dal venezuelano. Nel frattempo Maldiiii era negli scarichi della Lotus di Kimiiiii ed era seguito dallo spagnolo che si avvicinava progressivamente.
Nel corso dei due giri successivi entrambi hanno superato Raikkonen, che continuava a perdere sulle gomme usurate (argomento che sarà approfondito tra poco), a un giro di distanza l’uno dall’altro: Ferniiii era a due secondi di distacco circa dal pilota della Williams.
Kimiiiii è rientrato ai box quando mancavano diciassette giri al termine. Epic fail strategico per la Lotus, non nuova a prestazioni del genere. Infatti da una comunicazione via radio emergeva come secondo loro i due piloti di testa si sarebbero fermati per un quarto pit-stop prima del termine della gara, lasciando strada a Icecream-man. Peccato che nel frattempo venisse comunicato via radio a Maldiiii che con quelle gomme doveva arrivarci fino alla fine e di non esagerare. Quella comunicazione mi ha portata a pensare: “se Ferniiii supera Maldiiii, per via di questa comunicazione qualcuno si inventerà che si è trattato di un complotto tra team”. Kimiiii è uscito dai box alle spalle di Grosjean, che ancora non si era fermato per il terzo cambio gomme – si sarebbe fermato di lì a tre giri.
Al cinquantesimo giro il gap tra Maldonado e Alonso si è ridotto a meno di un secondo, segno che Ferniiii poteva già azionare l’ala mobile. In quel momento (i miei genitori erano usciti, ero rimasta sola in casa e nessuno mi avrebbe presa per pazza) ho sentito il bisogno impellente di alzarmi in piedi e di incrociare le dita. «Vai Maldiii, vai Maldiii, vai Maldiii, tieni dietro Ferniiii e ti conquisterai la mia stima una volta per tutteeeee!»

* Mi scanso dal lancio di uova e pomodori che mi è arrivato addosso, dovuto al fatto che non riesco a provare la benché minima simpatia per Ferniiii. *

Nel frattempo pareva alquanto evidente che in casa Lotus avevano fatto una cavolata clamorosa. Icecream-man nel frattempo girava due secondi al giro più veloce dei piloti di testa e, quando al 52esimo giro si è ripreso la terza posizione (causa pit-stop di Grosjiiii) era distaccato ancora di una ventina di secondi da Maldiii. Il distacco però sarebbe sceso notevolmente di lì a poco.
Al 53esimo giro Maldiiii e Ferniiii si sono ritrovati a dover doppiare Feliiii e Di Resta. Feliiii si è fatto di lato, lasciando passare agevolmente entrambi in una volta. DiR invece è stato doppiato prima dall’uno e poi dall’altro, con Maldiii che ha guadagnato una manciata di centesimi nel frattempo. Chi guadagnava con un ritmo che si è stabilizzato ben presto su un secondo al giro è stato Kimiiii.

Dieci giri prima del termine, questa era la top-ten: Maldiiii, Ferniiii, Iceman, Grosjiiii, Rosbiiii, Kobayashiii, Hammiiii, Button, Vettel, Hulkino. Nel corso dei giri successivi le cose sono cambiate, per quanto riguarda la top-ten (il resto della top ten, di Maldiiii, Ferniiii e Kimiiii, parlerò ampiamente dopo, ma appunto per non essere interrotta da altri sorpassi mi tengo appunto il discorso sui loro ultimi dieci giri per ultimo): in primis Vettel ha superato Button al 59esimo giro e Hamilton al 63esimo, mentre Webbiiii, undicesimo alle spalle di Hulkino, non è riuscito a portare a termine il suo unico tentativo di sorpasso sul pilota della Force India; inoltre Kobayashi al 61esimo giro ha superato Rosberg per la quinta posizione.
Nel corso di due giri, quando finalmente in casa Lotus si sono accorti che anche Maldiiii e Ferniiii sono su due soste, il distacco di Raikkonen scende a meno di quindici secondi. Ce la farà ad avvicinarsi abbastanza per poter insidiare la leadership o almeno il secondo posto? Tutto questo al momento sembra non avere importanza: quando inizia il 60esimo giro è palese che Alonso, che inizia ad avere difficoltà con le gomme, non riesce a reggere il passo di Maldonado, il gap è un secondo e tre decimi e di lì a un paio di giri sarà superiore ai due secondi. Chi si avvicina sempre di più è Raikkonen, che al penultimo giro è a quattro secondi da Ferniiii. Questi quattro secondi diventano due secondi e mezzo dopo un giro e, nel corso dell’ultima tornata, il distacco è destinato a scendere ancora.

Io intanto sono in piedi, aspetto che Maldonado completi il suo ultimo giro. Quando vedo la bandiera a scacchi non ci credo. Ripenso al fatto che la Williams non vinceva dal gran premio del Brasile del 2004. Ripenso al fatto che io non ho visto quel gran premio e che non vedevo una vittoria della Williams dai tempi in cui Ralf Schumacher e Montoya erano ancora in lotta per il titolo del 2003. Quanto tempo è passato da allora? Tanto. Forse troppo. Non mi manca Montoya ed è forse l’unico pilota di cui non sentirò mai la mancanza, non mi manca nemmeno quel periodo per motivi extra-motoristici (anzi, meglio se quel periodo è passato), ma un campionato di Formula 1 che si rispetti prevede che la Williams, uno dei pochi team “storici” rimasti (che sembrava destinato ormai a un lento e intramontabile declino, fino a un futuro ritiro dalla F1, con magari il marchio Williams che sarebbe stato acquistato da un team similare alla Lotus Made in Malesia nel giro di quindici anni), possa quantomeno puntare al podio. Mi sono scese un po’ di lacrime di gioia, dovrei avere problemi ad ammetterlo? Non so, comunque in ogni caso non ne ho. Dopo tanti anni che seguo la Formula 1 trovo che sia sempre stupendo vedere un nuovo pilota che passa per primo sotto la bandiera a scacchi, anche se forse è l’unica volta in cui accadrà nel corso della sua carriera. Quest’anno è già la seconda volta che succede.
La mia considerazione di Maldonado è cambiata? Di fatto no. Ero convinta che fosse un tantino sopravvalutato e che sia troppo propenso all’incidente, e lo penso ancora. Ma nulla potrà mai cambiare il fatto che si è meritato questa vittoria, dopo un weekend pressoché perfetto. Gli errori che ha commesso in altre occasioni non possono condizionare la mia valutazione su una gara in cui non ne ha commessi. Sono felice del risultato che è riuscito a ottenere e sono felice che la Williams sia riuscita a conquistare una vittoria che fino a trenta ore prima sembrava impossibile. Non ho mai tifato Williams prima d’ora e, anzi, in passato mi sono ritrovata spesso a tifarvi contro (peraltro la Williams è il team in cui hanno ottenuto i loro maggiori successi i ex due piloti che sopporto meno – non faccio nomi, vi basta sapere che uno è colombiano e l’altro canadese XD), però non posso fare a meno di essere felice per questa inaspettata vittoria.
Forse l’ho già detto (qualcosa come mille volte ma non fa niente), ma mi piace il fatto che questa stagione sia così “variegata” e che, di fatto, eccetto Caterham, HRT e Marussia, praticamente tutti i team possano sorprendere. EPIC WIN!

La giornata della Williams comunque si è conclusa nel peggiore dei modi. È scoppiato un incendio nel box, nel corso del pomeriggio, derivato dall’esplosione del kers sulla vettura di Senna – un altro dei casini del kers. O.O Fortunatamente nessuno è rimasto ferito in modo grave ed è questo l’importante.

RISULTATO: 1) Maldonado (Williams), 2) Alonso (Ferrari), 3) Raikkonen (Lotus), 4) Grosjean (Lotus), 5) Kobayashi (Sauber), 6) Vettel (Redbull), 7) Rosberg (Mercedes), 8) Hamilton (McLaren), 9) Button (McLaren), doppiati 1 giro 10) Hulkenberg (Force India), 11) Webber (Redbull), 12) Vergne (Toro Rosso), 13) Ricciardo (Toro Rosso), 14) Di Resta (Force India), 15) Massa (Ferrari), 16) Kovalainen (Caterham), 17) Petrov (Caterham), + 2 giri 18) Glock (Marussia), + 3 giri 19) De La Rosa (HRT). RIT. Perez (Sauber) a 29 giri, Pic (Marussia) a 31 giri, Karthikeyan (HRT) a 44 giri, Senna (Williams) a 54 giri, Schumacher (Mercedes) a 54 giri.

Non so se ci avete fatto caso, ma salta all’occhio che quest’anno, eccetto casi in cui si sono verificati problemi tecnici, le Caterham hanno sempre concluso doppiate di un solo giro. Sì, sono lontanissimi dalla vetta, è chiaro, ma personalmente non escludo che questo team, se sopravvive, possa in qualche modo migliorarsi in futuro. Non dico che saliranno in vetta alle classifiche, però non mi sento di escludere a priori che possano avere un’evoluzione come hanno avuto Toro Rosso, Force India e anche la Super Aguri prima del fallimento (Sato in Canada nel 2007... come dimenticarselo?).
Okay, ora basta. Ho già scritto troppo, ho già rotto troppo le scatole. Appuntamento al prossimo commento, al GP di Montecarlo, che sarà il prossimo 27 maggio.

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