Non so perché, ma la domenica in tarda serata, le
domeniche in cui c’è stato un gran premio, mi prende uno strano senso di
malinconia che difficilmente riesco a spiegarmi. Sarà la malinconia che segue
l’euforia del gran premio? Sinceramente non saprei. Sta di fatto che il weekend
di Montecarlo è terminato, quando mi appresto a iniziare questo commento, e che
una pagina di questo campionato di Formula 1 che si sta rivelando meno monotono
di quanto potevamo aspettarci all’inizio della stagione è stata scritta. Che ci
piaccia o no, le cose sono ancora piuttosto intricate e, non è da escludere,
potrebbe continuare su questo stampo ancora per molto. Sta di fatto che in
questo weekend di gara c’è chi ha superato le critiche mostrando qualcosa che
in pochi avrebbero pensato di vedere (e non mi riferisco solo a piloti di team
prestanti), mentre c’è invece chi sta sconvolgendo in negativo (e qui sì, mi
riferisco a qualcuno che in un top team ci sta). Ma prima di arrivare a quando
Schumacher, Massa e anche Kovalainen hanno dimostrato che qualcosa di positivo
sono in grado di farlo anche loro e a quando Button ha mostrato ancora una
volta la sua inconsistenza post-GP inaugurale, ma soprattutto quando Grosjean
ha mostrato per l’ennesima volta che fare la mina vagante della top-ten è il
suo principale obiettivo di vita, la strada è ancora abbastanza lunga.
Uscivamo da un gran premio di Spagna che aveva visto la
vittoria di Maldonado, la prima per il pilota venezuelano (e non colombiano
come l’ha descritto Mazzoni a un certo punto delle qualifiche), che aveva
riportato la vittoria alla Williams a cui mancava dal lontano gran premio del
Brasile del 2004 (gran premio che non ho visto in diretta e che devo ancora
vedere – ma mi pare di averlo notato su Dailymotion), ed è arrivato il weekend
di Montecarlo. Qui si prospettava la possibilità di avere un sesto vincitore
per il sesto gran premio, e addirittura di una sesta scuderia. Qualcuno
ipotizzava che fosse la volta buona della Lotus, magari di Raikkonen o, perché
no, addirittura di Grosjean. Evidentemente non è andata così e in casa Lotus
sono riusciti ancora una volta a mettersi la zappa sui piedi da soli con la
strategia per Raikkonen, mentre per Grosjean non c’è nemmeno stato bisogno di
fare questo sforzo in quanto il francesino futuro vincitore di numerosi titoli
ha pensato bene di combinarne una delle sue già al momento del semaforo verde, riuscendo
a impattare contro due vetture nel giro di pochi secondi e di provocare il
ritiro di altri tre nei secondi subito successivi, venendo miracolosamente
evitato dalle altre quindici vetture che c’erano in mezzo. Costui si dovrebbe
dare una calmata. Su sei partenze, è la terza in cui va addosso a qualcuno, mi
pare. E che cavolo, BASTAAAA!
Come sono arrivata alla partenza senza nemmeno passare
per le prove libere? O.O Questo è un bel mistero, ma evidentemente i miei
commenti avvengono spesso e volentieri in modalità random. Dato che stiamo
parlando di cose random, direi di aggiungere che penso che Taki Inoue avrebbe
fatto meglio a dedicarsi a un’altra professione.
Sì, ma che c’entra?
Niente, appunto.
Va beh, andiamo avanti e addentriamoci nella chiara e
cristallina situazione che tutti auspicavano.
Grosjiii, dal gradino più alto del podio: «Liberté,
egalité, fraternité! Vive la France et la Lotùs!»
Tutti, contemplando Grosjiii: «È lui il nostro campione!»
Grosjiii, facendo un numero da giocoliere con le
baguette: «Sono il campione del mondoooooooo!»
La bottiglia di champagne, guardandolo storto: «Dopo sei
gare e con altri in testa alla classifica? Ma non dire cavolate!»
Grosjiii, lanciando la bottiglia addosso ai leader della
classifica (nonché Vettel e Alonso prima di Montecarlo): «Sutil for president!»
Dopo avere lanciato la bottiglia, Grosjiii viene radiato
dalla Formula 1 per avere commesso un attentato, specie nei confronti di un
bambino piccolo. Infatti Vettel si stava riparando dietro al bavaglino, ma gli
è caduto comunque il ciuccio dalla bocca.
Sutil prende il suo posto alla Lotus, su decisione del
tizio che fu preso a bottigliate (fatto totalmente verosimile XD).
La sveglia: «DRIIIIIIN!»
Tutti, svegliandosi: «Ah, ma stavamo sognando?»
L’autrice: «Ma che sogni fate? Un sogno in cui non
compare nemmeno un’Andrea Moda, una Simtek, una Pacific o una Lola Mastercard
non vale la pena di essere sognato!»
La voce della coscienza dell’autrice: «Ehm... senti, hai
già riempito una pagina Word di cagate, che ne diresti di lasciar perdere e di
dedicarti alla stesura di un commento serio al gran premio del Pacifico?»
L’autrice: «L’ultimo gran premio del Pacifico è stato
disputato nell’ottobre del 1995 e Schumacher ci vinse il suo secondo mondiale.
Inoltre seppure l’ho già scaricato da youtube (con telecronaca brasiliana) devo
ancora vederlo... è troppo tardi per commentarlo in un senso e troppo presto
nell’altro.»
La voce della coscienza dell’autrice: «Pacifico 1995 non
va bene? Allora perché non commenti Montecarlo 2012, nell’attesa?»
Eh, in effetti è un’ottima idea...
Giovedì: prove libere A.K.A. il momento in cui test
driver usciti fuori dal nulla, che si riuniscono in un club il cui presidente è
Valteri Bottas, prendono il posto dei piloti titolari di alcune scuderie e si
destreggiano nel pregare di poter un giorno prendere il via a una gara. Con una
certa sorpresa ho notato che Bottas, Bianchi e company sono stati totalmente
inservibili, in quanto i piloti titolari hanno disputato già anche la prima
sessione, che si è conclusa con il miglior tempo di Ferniiii e con Grosjiiii
secondo. Ci sono stati dei problemi per Iceman che non ha nemmeno fatto
registrare un tempo, cosa che ha impedito a Karthyyyy di raggiungere il suo
obiettivo primario: la ricerca dell’ultima posizione. Ma sorprendentemente, con
grande sconvolgimento di tutto l’ecosistema, Karthyyy non si è piazzato in
23esima posizione: anzi, è arrivato ad essere addirittura ventesimo, seguito da
Pic, Glock e De La Rosa. O.O Va beh che sono solo prove libere e che i tempi
fatti segnare non hanno tutta questa importanza, ma... insomma, certe cose non
capitano tutti i giorni, no? Karthy for the win!!!! Ma anche no.
A dimostrazione del fatto che i tempi delle libere non
contano nulla per la determinazione del risultato futuro, Jensiiii è andato a
impossessarsi della vetta della classifica per quanto riguarda la seconda
sessione del giovedì. Si è tenuto dietro, in seconda posizione, sempre
Grosjiiii, dopodiché le due Ferrari con Feliiii davanti a Ferniiii, altra cosa
che naturalmente non è stata indicativa dei fatti avvenuti più tardi nel corso
del weekend.
La cosa più eclatante, guardando i tempi delle libere 2,
è stata vedere Petrov in sedicesima posizione con la Caterham, seguito da
Vergne, Ricciardo e Raikkonen, prima di Glock, Kovaaa, Pic, DLR e Karthyyy. Insomma,
sono cose che fanno un certo effetto, no? Per non parlare del fatto che
Petriiii era distaccato di meno di tre secondi dal miglior tempo, invece dei
canonici non meno di cinque secondi che separano la più veloce delle “nuove
scuderie” dalla leadership. Che sia giunto il momento in cui almeno la Caterham
arriverà a dimostrare che tutte le chiacchiere secondo le quali certi team
dovrebbero stare fuori dalla Formula 1 servono solo a dare aria alla bocca? Direi
che ci spero... Caterham, Marussia e HRT saranno ancora indietro come i meloni
in confronto agli altri, però in confronto alle scorse stagioni il distacco mi
sembra lievemente abbassato almeno in gara: la Caterham per esempio non ha mai
finito – tranne casi eccezionali (problemi tecnici e quant’altro) con tanti
giri di ritardo, in generale è stata sempre doppiata di un giro, non di tre o
quattro. Se non è un passo avanti evidente questo... Non dico che questi team
raggiungeranno mai i livelli di chi sta in vetta alla classifica, ma mi sembra
abbastanza plausibile pensare che possano avvicinarsi quantomeno a Force India
e Toro Rosso, prima o poi. Almeno la Caterham a mio avviso ci riuscirà. Per nessuna
ragione vorrei questi team fuori dalla F1.
E così si è concluso il giovedì, in attesa che arrivasse
il sabato con la terza e ultima sessione di prove libere ma soprattutto con le
qualifiche. Sorpresa numero 1: Karthyyyy davanti a DLR! Stavolta per soli
quattro millesimi, ma comunque vedere Karthyyyy davanti a DLR è una cosa che fa
un certo effetto. Guarda caso succede solo nelle prove libere. A proposito di
Karthyyyy, è uno degli innumerevoli piloti che negli ultimi tempi sono stati
descritti come a rischio licenziamento immediato, pare che ormai chiunque sia
prossimo al licenziamento, mi sorprende che nessuno abbia ancora citato la
clamorosa debacle di Jenson Button... ehm, lasciamo stare, di questo ne
parleremo più avanti. Ma dopotutto forse Jensiiii sta semplicemente cercando di
contraddire Briatore una seconda volta: quando Flavietto l’ha definito
paracarro, lui ha vinto un mondiale, ha fatto una stagione 2010 buona e una
stagione 2011 fantastica, dopo che Flavietto ha detto di essersi sbagliato nel
definirlo paracarro, Jensiiii per puro spirito di contraddizione ha pensato di
svolgere proprio quel ruolo (e dopo questa come minimo Jensiii vincerà il
prossimo gran premio – anzi no, il semplice fatto che io abbia scritto che
vincerà abbassa notevolmente le sue possibilità di vittoria: siamo tutti figli
di Nostradamus e l’effetto di una gufata può essere agghiacciante).
Forse, cari lettori, oltre a Karthyyyy e ai miei
vaneggiamenti mentali, vi interessa sapere anche chi ha ottenuto il miglior
tempo. Ebbene, se proprio non potete sopravvivere senza questa inutile
informazione, molto meno importante della scalata verso il successo del sommo
Karthyyyy, è opportuno che io vi precisi che è stato Nico Rosberg a conquistare
il miglior tempo nelle libere 3. Lo seguivano Feliiii, Sebbiiii, Ferniiii e l’onnipresente
Grosjiiii, per cui ancora si prospettavano rosee speranze di pole position e di
vittoria. Perché si sa: Grosjiiii è Grosjiiii ed è lui quello per cui tutti
tiferanno un giorno, quando Ferniiii avrà deciso di ritirarsi, e i risultati di
Grosjiiii saranno paragonabili a quelli di Ferniiii. Chissà perché, quando i
due erano compagni di squadra in Renault, si vedeva proprio l’esatto contrario,
ma non fa niente, Grosjiiii è una giovane promessa e dominerà nel prossimo
futuro!
Grosjiiii: «Autrice, se non la smetti di sfottere,
domenica alla partenza butto fuori mezzo schieramento.»
L’autrice: «OMG! Questo ha intenzione di fare altri
danni...»
Grosjiiii (agitando minaccioso la baguette): «Liberté, égalité,
fraternité! Vive la France!»
A proposito, mi sovviene che non ho ancora specificato
alcune cose abbastanza importanti: DLR, ultimo classificato, era distaccato di
quattro secondi dal miglior tempo. O.O Solo quattro secondi! O.o Ma a
Montecarlo succedono i miracoli?! Peraltro Kovalainen aveva il 17esimo tempo
davanti alla Force India di Di Resta, con Glock e Petrov subito dietro, ma
davanti alla Williams di Maldonado!
“Questi tempi sono un po’ inconsueti” mi sono detta, non
sapendo cosa aspettarmi per le qualifiche, quali sorprese avrebbero potuto
riservare. Di sicuro le speranze della Lotus erano ancora molto buone e anche
quelle di Grosjiiii... ma del resto Grosjiiii per buttare al vento tutte le
speranze aspetta sempre il momento della partenza, è la situazione migliore per
poter danneggiare anche la gara d’altri oltre che la sua, quindi evita di
propendere per situazioni più indolori.
ORE 14,00: QUALIFICHE.
Il momento della verità è arrivato. Ce la farà il sommo
Grosjiiii a dominare? Ce la faranno tutti gli altri ventitré piloti a tentare
di fermare il suo dominio? Giammai! Grosjiiii non può essere fermato. Piuttosto
sono le gare di molti altri che raggiungono un brusco stop quando hanno qualche
incontro ravvicinato del terzo tipo con lui, ma questo è un altro discorso e ne
parleremo in un’altra occasione, per l’esattezza al momento del via della gara,
da cui siamo ancora distanti ben 24 ore (non siamo distanti 24 ore nel senso
che mancano 24 ore a quel momento, ma solo che mancano 24 ore di ricostruzione
prima di arrivarci – mi pare opportuno specificarlo, se no potreste pensare che
ho qualche difficoltà nella ricostruzione spazio-temporale dell’accaduto).
Prima delle qualifiche c’erano già due dati di fatto:
dopo l’incidente con Bruninho della volta scorsa, Schumacher sarebbe stato
retrocesso di cinque posizioni sulla griglia di partenza, mentre anche
Maldonado sarebbe stato retrocesso addirittura di dieci in virtù delle
stronzate fatte nelle prove libere giusto per celebrare la vittoria della gara
precedente... ehm, volevo dire che sarebbe stato retrocesso per avere causato
una collisione con Perez.
È scattata la Q1 e immancabilmente Karthyyyy puntava all’ultima
posizione. C’erano buone probabilità di successo, anche con quattro secondi di
distacco anziché i canonici sette Karthyyyy ha buone probabilità di essere il
più lento tra i più lenti... Ma, no! Un intoppo ha impedito che raggiungesse il
culmine della filosofia indiana della ricerca dell’ultima posizione, in cui lui
e Chandhok hanno dimostrato tutta la loro massima competenza.
Perez: «Andale andale, arriba arriba!» [CIT. Speedy
Gonzales]
Il muro: «Ehi, levati di torno! Come ti permetti di
centrarmi così come se niente fosse?»
Perez: «Ma levati tu! Come osi venirmi addosso?»
Il muro: «Noi muri non andiamo addosso ai piloti, salvo
qualche eccezione...»
La qualifica di Speedy Gonzales è immediatamente
terminata e il pilota della Sauber si è appropriato della ventiquattresima
piazza, nascondendosi dietro al sombrero per schivare il lancio di pomodori da
parte di Karthyyy.
Karthyyy: «L’ultimo tempo doveva essere miooooo!»
Chandyyy: «Se io fossi stato in pista, non avresti avuto
speranze! Solo io posso arrivare ultimo!»
Pic (facendo un numero da giocoliere con le baguette,
proprio come Grosjiii in caso di vittoria, di non vittoria e di incidente): «Quanto
vi invidio, anch’io vorrei arrivare ultimo.»
Non c’è stato nulla da fare per nessuno, la qualifica di
Perez era irreparabilmente giunta al termine e non avendo fatto neanche un
tempo era fuori dal 107%. È stato però ammesso alla gara, ovviamente, perché se
ammettono Karthikeyan quando prende tre secondi da De La Rosa, allora è
opportuno che ammettano anche lo Speedy Gonzales del mondo dei motori.
C’erano altri sei piloti che rischiavano di finire fuori,
e ce ne sono stati che ci sono andati parecchio vicini e che soltanto in
extremis sono riusciti a far scendere Kovaaaa al 18° posto, seguito da Petrov,
Glock, DLR, Pic, Karthyyyy e Perez. Ebbene sì, non avete le allucinazioni: DLR
davanti a Pic! La HRT si sta avvicinando sempre più alla Marussia e c’è qualche
possibilità che un giorno DLR possa piazzarsi davanti a entrambe le Marussia. Per
Karthyyyy è meglio stendere un velo pietoso, dubito decisamente che accadrà mai
qualcosa del genere.
Si è passati alla Q2 con i superstiti, ovvero tutti
eccetto i piloti dei “nuovi team” e Perez, che stava ancora nascosto dietro al
sombrero per evitare il lancio di pomodori da parte di Karthyyyy, a cui aveva
strappato la prima posizione a partire dagli ultimi.
Le vetture sono scese in pista, in attesa che Force
India, Williams, Toro Rosso e Sauber (Kobayashi, almeno) dimostrassero se erano
o non erano capaci di accedere alla Q3. Le Toro Rosso chiaramente erano le
principali indiziate a fermarsi lì, con Ricciardo che ha conquistato il
sedicesimo tempo e Vergne che gli è arrivato subito dietro. Non è stata una
sorpresa nemmeno che le Force India siano rimaste ferme lì. Anche Kobayashi e
Senna non hanno avuto accesso alla Q3, mentre è riuscito ad accedervi
Maldonado, con un guizzo felino che l’ha fatto risalire parecchio. Il fatto che
su sette fossero fermi lì soltanto in sei significava una sola cosa: un altro pilota
non avrebbe avuto accesso alla Q3 e il caso ha voluto che tale pilota fosse
Jenson Button, che aveva conquistato il tredicesimo tempo dietro a Hulkino e
Kobayashi e davanti a Senna, Di Resta, Ricciardo e Vergne. E se le altre sei
eliminazioni erano abbastanza plausibili e solo un mezzo miracolo avrebbe
potuto “salvare” uno degli altri piloti, era difficile poter dire lo stesso di
Jensiiii.
Diversamente dal gran premio di Spagna, i piloti hanno
pensato bene di scendere in pista subito, in Q3, facendo più di un tentativo. A
parte Vettel, che evidentemente preferiva rimanere ai box con il ciuccio in
bocca, tanto che non ha fatto registrare alcun tempo nella terza sessione.
Era il momento d’oro di Grosjean, che avrebbe dovuto
sconvolgere tutti strappando la pole position. Che poi, se tutti si aspettavano
una sua pole, perché avrebbero dovuto restarne sconvolti? o.o Questo è uno dei
dubbi che nessuno risolverà mai, al secondo posto dopo il dubbio epocale su cui
la Formula 1 è fondata: se il 100% della popolazione mondiale è composta da ferraristi
e fan di Ferniiii, come fa allo stesso tempo ad essere composta al 100% da
tifosi di Chandhok e Karthikeyan? Eppure è imprescindibile che a seconda dei
momenti tutti siamo fan di Ferniiii oppure dei talenti indiani.
Okay, dopo avere scritto tutte queste scemenze mi dovrei
tirare dei pomodori da sola, ma lasciamo stare, è meglio proseguire con la
narrazione degli eventi.
Sul finale mi dell’ultima sessione di qualifiche mi sono
alzata in piedi... ma si sa, i momenti “critici” sono da standing ovation,
inoltre stando in piedi piuttosto che seduta sul divano si sentono anche di
meno le potenziali scosse di terremoto, quindi due obiettivi raggiunti in una
sola azione. Se Rob Smedley sapesse della mia soluzione perfetta si
rivolgerebbe a me dicendo “well done, Sunshine”, mentre Ross Brawn mi
definirebbe “my little star” come ha fatto dopo il miglior tempo
di..................
Oh, dimenticavo, non posso spoilerare prima del tempo. Quindi
veniamo al grande momento: Webbiiii in testa alla classifica, Iceman lontano
anni luce, Grojiiii che si avvicinava... ma anche no, e poi la “zampata del
leone”, come l’ha definita un fan di Button e Barrichello di mia conoscenza.
SCHUMACHER IN VETTA ALLA CLASSIFICAAAAAAA!
Oh mio Dio, non ci credo, ho le palpitazioni...
Schumacher in pole?! O.o E Mazzoni, con la voce del miglior guastafeste di
tutti i tempi, ricorda a chi se lo fosse scordato (leggi: io) che Schumacher
sarà retrocesso di cinque posizioni per l’incidente della volta scorsa (se
Michael evitasse di usare le altre vetture come rampa di lancio farebbe un’opera
utile alla società, in effetti) e che da questa pole position non partirà
mai... a scattare in pole sarà Webber, appunto. E ricordiamoci che la pole è
importantissima a Montecarlo, bla bla bla... quindi Webber ha già la vittoria
in tasca... a meno che, ovviamente, non insista a perdere altre posizioni in
partenza.
La classifica dei tempi in Q3 è comunque la seguente:
Schumacher, Webber, Rosberg, Hamilton, Grosjean, Alonso, Massa al primo accesso
stagionale all’ultima sessione, Raikkonen, Maldonado e senza tempo Vettel.
L’attesa per la gara, dentro di me, si fa sempre più
pressante...
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