lunedì 28 maggio 2012

#6 Commento al Gran Premio di Monaco 2012 (parte prima: giovedì 24 e sabato 26 maggio)


Non so perché, ma la domenica in tarda serata, le domeniche in cui c’è stato un gran premio, mi prende uno strano senso di malinconia che difficilmente riesco a spiegarmi. Sarà la malinconia che segue l’euforia del gran premio? Sinceramente non saprei. Sta di fatto che il weekend di Montecarlo è terminato, quando mi appresto a iniziare questo commento, e che una pagina di questo campionato di Formula 1 che si sta rivelando meno monotono di quanto potevamo aspettarci all’inizio della stagione è stata scritta. Che ci piaccia o no, le cose sono ancora piuttosto intricate e, non è da escludere, potrebbe continuare su questo stampo ancora per molto. Sta di fatto che in questo weekend di gara c’è chi ha superato le critiche mostrando qualcosa che in pochi avrebbero pensato di vedere (e non mi riferisco solo a piloti di team prestanti), mentre c’è invece chi sta sconvolgendo in negativo (e qui sì, mi riferisco a qualcuno che in un top team ci sta). Ma prima di arrivare a quando Schumacher, Massa e anche Kovalainen hanno dimostrato che qualcosa di positivo sono in grado di farlo anche loro e a quando Button ha mostrato ancora una volta la sua inconsistenza post-GP inaugurale, ma soprattutto quando Grosjean ha mostrato per l’ennesima volta che fare la mina vagante della top-ten è il suo principale obiettivo di vita, la strada è ancora abbastanza lunga.
Uscivamo da un gran premio di Spagna che aveva visto la vittoria di Maldonado, la prima per il pilota venezuelano (e non colombiano come l’ha descritto Mazzoni a un certo punto delle qualifiche), che aveva riportato la vittoria alla Williams a cui mancava dal lontano gran premio del Brasile del 2004 (gran premio che non ho visto in diretta e che devo ancora vedere – ma mi pare di averlo notato su Dailymotion), ed è arrivato il weekend di Montecarlo. Qui si prospettava la possibilità di avere un sesto vincitore per il sesto gran premio, e addirittura di una sesta scuderia. Qualcuno ipotizzava che fosse la volta buona della Lotus, magari di Raikkonen o, perché no, addirittura di Grosjean. Evidentemente non è andata così e in casa Lotus sono riusciti ancora una volta a mettersi la zappa sui piedi da soli con la strategia per Raikkonen, mentre per Grosjean non c’è nemmeno stato bisogno di fare questo sforzo in quanto il francesino futuro vincitore di numerosi titoli ha pensato bene di combinarne una delle sue già al momento del semaforo verde, riuscendo a impattare contro due vetture nel giro di pochi secondi e di provocare il ritiro di altri tre nei secondi subito successivi, venendo miracolosamente evitato dalle altre quindici vetture che c’erano in mezzo. Costui si dovrebbe dare una calmata. Su sei partenze, è la terza in cui va addosso a qualcuno, mi pare. E che cavolo, BASTAAAA!

Come sono arrivata alla partenza senza nemmeno passare per le prove libere? O.O Questo è un bel mistero, ma evidentemente i miei commenti avvengono spesso e volentieri in modalità random. Dato che stiamo parlando di cose random, direi di aggiungere che penso che Taki Inoue avrebbe fatto meglio a dedicarsi a un’altra professione.
Sì, ma che c’entra?
Niente, appunto.
Va beh, andiamo avanti e addentriamoci nella chiara e cristallina situazione che tutti auspicavano.

Grosjiii, dal gradino più alto del podio: «Liberté, egalité, fraternité! Vive la France et la Lotùs!»
Tutti, contemplando Grosjiii: «È lui il nostro campione!»
Grosjiii, facendo un numero da giocoliere con le baguette: «Sono il campione del mondoooooooo!»
La bottiglia di champagne, guardandolo storto: «Dopo sei gare e con altri in testa alla classifica? Ma non dire cavolate!»
Grosjiii, lanciando la bottiglia addosso ai leader della classifica (nonché Vettel e Alonso prima di Montecarlo): «Sutil for president!»
Dopo avere lanciato la bottiglia, Grosjiii viene radiato dalla Formula 1 per avere commesso un attentato, specie nei confronti di un bambino piccolo. Infatti Vettel si stava riparando dietro al bavaglino, ma gli è caduto comunque il ciuccio dalla bocca.
Sutil prende il suo posto alla Lotus, su decisione del tizio che fu preso a bottigliate (fatto totalmente verosimile XD).
La sveglia: «DRIIIIIIN!»
Tutti, svegliandosi: «Ah, ma stavamo sognando?»
L’autrice: «Ma che sogni fate? Un sogno in cui non compare nemmeno un’Andrea Moda, una Simtek, una Pacific o una Lola Mastercard non vale la pena di essere sognato!»
La voce della coscienza dell’autrice: «Ehm... senti, hai già riempito una pagina Word di cagate, che ne diresti di lasciar perdere e di dedicarti alla stesura di un commento serio al gran premio del Pacifico?»
L’autrice: «L’ultimo gran premio del Pacifico è stato disputato nell’ottobre del 1995 e Schumacher ci vinse il suo secondo mondiale. Inoltre seppure l’ho già scaricato da youtube (con telecronaca brasiliana) devo ancora vederlo... è troppo tardi per commentarlo in un senso e troppo presto nell’altro.»
La voce della coscienza dell’autrice: «Pacifico 1995 non va bene? Allora perché non commenti Montecarlo 2012, nell’attesa?»
Eh, in effetti è un’ottima idea...

Giovedì: prove libere A.K.A. il momento in cui test driver usciti fuori dal nulla, che si riuniscono in un club il cui presidente è Valteri Bottas, prendono il posto dei piloti titolari di alcune scuderie e si destreggiano nel pregare di poter un giorno prendere il via a una gara. Con una certa sorpresa ho notato che Bottas, Bianchi e company sono stati totalmente inservibili, in quanto i piloti titolari hanno disputato già anche la prima sessione, che si è conclusa con il miglior tempo di Ferniiii e con Grosjiiii secondo. Ci sono stati dei problemi per Iceman che non ha nemmeno fatto registrare un tempo, cosa che ha impedito a Karthyyyy di raggiungere il suo obiettivo primario: la ricerca dell’ultima posizione. Ma sorprendentemente, con grande sconvolgimento di tutto l’ecosistema, Karthyyy non si è piazzato in 23esima posizione: anzi, è arrivato ad essere addirittura ventesimo, seguito da Pic, Glock e De La Rosa. O.O Va beh che sono solo prove libere e che i tempi fatti segnare non hanno tutta questa importanza, ma... insomma, certe cose non capitano tutti i giorni, no? Karthy for the win!!!! Ma anche no.
A dimostrazione del fatto che i tempi delle libere non contano nulla per la determinazione del risultato futuro, Jensiiii è andato a impossessarsi della vetta della classifica per quanto riguarda la seconda sessione del giovedì. Si è tenuto dietro, in seconda posizione, sempre Grosjiiii, dopodiché le due Ferrari con Feliiii davanti a Ferniiii, altra cosa che naturalmente non è stata indicativa dei fatti avvenuti più tardi nel corso del weekend.
La cosa più eclatante, guardando i tempi delle libere 2, è stata vedere Petrov in sedicesima posizione con la Caterham, seguito da Vergne, Ricciardo e Raikkonen, prima di Glock, Kovaaa, Pic, DLR e Karthyyy. Insomma, sono cose che fanno un certo effetto, no? Per non parlare del fatto che Petriiii era distaccato di meno di tre secondi dal miglior tempo, invece dei canonici non meno di cinque secondi che separano la più veloce delle “nuove scuderie” dalla leadership. Che sia giunto il momento in cui almeno la Caterham arriverà a dimostrare che tutte le chiacchiere secondo le quali certi team dovrebbero stare fuori dalla Formula 1 servono solo a dare aria alla bocca? Direi che ci spero... Caterham, Marussia e HRT saranno ancora indietro come i meloni in confronto agli altri, però in confronto alle scorse stagioni il distacco mi sembra lievemente abbassato almeno in gara: la Caterham per esempio non ha mai finito – tranne casi eccezionali (problemi tecnici e quant’altro) con tanti giri di ritardo, in generale è stata sempre doppiata di un giro, non di tre o quattro. Se non è un passo avanti evidente questo... Non dico che questi team raggiungeranno mai i livelli di chi sta in vetta alla classifica, ma mi sembra abbastanza plausibile pensare che possano avvicinarsi quantomeno a Force India e Toro Rosso, prima o poi. Almeno la Caterham a mio avviso ci riuscirà. Per nessuna ragione vorrei questi team fuori dalla F1.

E così si è concluso il giovedì, in attesa che arrivasse il sabato con la terza e ultima sessione di prove libere ma soprattutto con le qualifiche. Sorpresa numero 1: Karthyyyy davanti a DLR! Stavolta per soli quattro millesimi, ma comunque vedere Karthyyyy davanti a DLR è una cosa che fa un certo effetto. Guarda caso succede solo nelle prove libere. A proposito di Karthyyyy, è uno degli innumerevoli piloti che negli ultimi tempi sono stati descritti come a rischio licenziamento immediato, pare che ormai chiunque sia prossimo al licenziamento, mi sorprende che nessuno abbia ancora citato la clamorosa debacle di Jenson Button... ehm, lasciamo stare, di questo ne parleremo più avanti. Ma dopotutto forse Jensiiii sta semplicemente cercando di contraddire Briatore una seconda volta: quando Flavietto l’ha definito paracarro, lui ha vinto un mondiale, ha fatto una stagione 2010 buona e una stagione 2011 fantastica, dopo che Flavietto ha detto di essersi sbagliato nel definirlo paracarro, Jensiiii per puro spirito di contraddizione ha pensato di svolgere proprio quel ruolo (e dopo questa come minimo Jensiii vincerà il prossimo gran premio – anzi no, il semplice fatto che io abbia scritto che vincerà abbassa notevolmente le sue possibilità di vittoria: siamo tutti figli di Nostradamus e l’effetto di una gufata può essere agghiacciante).
Forse, cari lettori, oltre a Karthyyyy e ai miei vaneggiamenti mentali, vi interessa sapere anche chi ha ottenuto il miglior tempo. Ebbene, se proprio non potete sopravvivere senza questa inutile informazione, molto meno importante della scalata verso il successo del sommo Karthyyyy, è opportuno che io vi precisi che è stato Nico Rosberg a conquistare il miglior tempo nelle libere 3. Lo seguivano Feliiii, Sebbiiii, Ferniiii e l’onnipresente Grosjiiii, per cui ancora si prospettavano rosee speranze di pole position e di vittoria. Perché si sa: Grosjiiii è Grosjiiii ed è lui quello per cui tutti tiferanno un giorno, quando Ferniiii avrà deciso di ritirarsi, e i risultati di Grosjiiii saranno paragonabili a quelli di Ferniiii. Chissà perché, quando i due erano compagni di squadra in Renault, si vedeva proprio l’esatto contrario, ma non fa niente, Grosjiiii è una giovane promessa e dominerà nel prossimo futuro!

Grosjiiii: «Autrice, se non la smetti di sfottere, domenica alla partenza butto fuori mezzo schieramento.»
L’autrice: «OMG! Questo ha intenzione di fare altri danni...»
Grosjiiii (agitando minaccioso la baguette): «Liberté, égalité, fraternité! Vive la France!»

A proposito, mi sovviene che non ho ancora specificato alcune cose abbastanza importanti: DLR, ultimo classificato, era distaccato di quattro secondi dal miglior tempo. O.O Solo quattro secondi! O.o Ma a Montecarlo succedono i miracoli?! Peraltro Kovalainen aveva il 17esimo tempo davanti alla Force India di Di Resta, con Glock e Petrov subito dietro, ma davanti alla Williams di Maldonado!
“Questi tempi sono un po’ inconsueti” mi sono detta, non sapendo cosa aspettarmi per le qualifiche, quali sorprese avrebbero potuto riservare. Di sicuro le speranze della Lotus erano ancora molto buone e anche quelle di Grosjiiii... ma del resto Grosjiiii per buttare al vento tutte le speranze aspetta sempre il momento della partenza, è la situazione migliore per poter danneggiare anche la gara d’altri oltre che la sua, quindi evita di propendere per situazioni più indolori.

ORE 14,00: QUALIFICHE.
Il momento della verità è arrivato. Ce la farà il sommo Grosjiiii a dominare? Ce la faranno tutti gli altri ventitré piloti a tentare di fermare il suo dominio? Giammai! Grosjiiii non può essere fermato. Piuttosto sono le gare di molti altri che raggiungono un brusco stop quando hanno qualche incontro ravvicinato del terzo tipo con lui, ma questo è un altro discorso e ne parleremo in un’altra occasione, per l’esattezza al momento del via della gara, da cui siamo ancora distanti ben 24 ore (non siamo distanti 24 ore nel senso che mancano 24 ore a quel momento, ma solo che mancano 24 ore di ricostruzione prima di arrivarci – mi pare opportuno specificarlo, se no potreste pensare che ho qualche difficoltà nella ricostruzione spazio-temporale dell’accaduto).
Prima delle qualifiche c’erano già due dati di fatto: dopo l’incidente con Bruninho della volta scorsa, Schumacher sarebbe stato retrocesso di cinque posizioni sulla griglia di partenza, mentre anche Maldonado sarebbe stato retrocesso addirittura di dieci in virtù delle stronzate fatte nelle prove libere giusto per celebrare la vittoria della gara precedente... ehm, volevo dire che sarebbe stato retrocesso per avere causato una collisione con Perez.
È scattata la Q1 e immancabilmente Karthyyyy puntava all’ultima posizione. C’erano buone probabilità di successo, anche con quattro secondi di distacco anziché i canonici sette Karthyyyy ha buone probabilità di essere il più lento tra i più lenti... Ma, no! Un intoppo ha impedito che raggiungesse il culmine della filosofia indiana della ricerca dell’ultima posizione, in cui lui e Chandhok hanno dimostrato tutta la loro massima competenza.

Perez: «Andale andale, arriba arriba!» [CIT. Speedy Gonzales]
Il muro: «Ehi, levati di torno! Come ti permetti di centrarmi così come se niente fosse?»
Perez: «Ma levati tu! Come osi venirmi addosso?»
Il muro: «Noi muri non andiamo addosso ai piloti, salvo qualche eccezione...»
La qualifica di Speedy Gonzales è immediatamente terminata e il pilota della Sauber si è appropriato della ventiquattresima piazza, nascondendosi dietro al sombrero per schivare il lancio di pomodori da parte di Karthyyy.
Karthyyy: «L’ultimo tempo doveva essere miooooo!»
Chandyyy: «Se io fossi stato in pista, non avresti avuto speranze! Solo io posso arrivare ultimo!»
Pic (facendo un numero da giocoliere con le baguette, proprio come Grosjiii in caso di vittoria, di non vittoria e di incidente): «Quanto vi invidio, anch’io vorrei arrivare ultimo.»

Non c’è stato nulla da fare per nessuno, la qualifica di Perez era irreparabilmente giunta al termine e non avendo fatto neanche un tempo era fuori dal 107%. È stato però ammesso alla gara, ovviamente, perché se ammettono Karthikeyan quando prende tre secondi da De La Rosa, allora è opportuno che ammettano anche lo Speedy Gonzales del mondo dei motori.
C’erano altri sei piloti che rischiavano di finire fuori, e ce ne sono stati che ci sono andati parecchio vicini e che soltanto in extremis sono riusciti a far scendere Kovaaaa al 18° posto, seguito da Petrov, Glock, DLR, Pic, Karthyyyy e Perez. Ebbene sì, non avete le allucinazioni: DLR davanti a Pic! La HRT si sta avvicinando sempre più alla Marussia e c’è qualche possibilità che un giorno DLR possa piazzarsi davanti a entrambe le Marussia. Per Karthyyyy è meglio stendere un velo pietoso, dubito decisamente che accadrà mai qualcosa del genere.

Si è passati alla Q2 con i superstiti, ovvero tutti eccetto i piloti dei “nuovi team” e Perez, che stava ancora nascosto dietro al sombrero per evitare il lancio di pomodori da parte di Karthyyyy, a cui aveva strappato la prima posizione a partire dagli ultimi.
Le vetture sono scese in pista, in attesa che Force India, Williams, Toro Rosso e Sauber (Kobayashi, almeno) dimostrassero se erano o non erano capaci di accedere alla Q3. Le Toro Rosso chiaramente erano le principali indiziate a fermarsi lì, con Ricciardo che ha conquistato il sedicesimo tempo e Vergne che gli è arrivato subito dietro. Non è stata una sorpresa nemmeno che le Force India siano rimaste ferme lì. Anche Kobayashi e Senna non hanno avuto accesso alla Q3, mentre è riuscito ad accedervi Maldonado, con un guizzo felino che l’ha fatto risalire parecchio. Il fatto che su sette fossero fermi lì soltanto in sei significava una sola cosa: un altro pilota non avrebbe avuto accesso alla Q3 e il caso ha voluto che tale pilota fosse Jenson Button, che aveva conquistato il tredicesimo tempo dietro a Hulkino e Kobayashi e davanti a Senna, Di Resta, Ricciardo e Vergne. E se le altre sei eliminazioni erano abbastanza plausibili e solo un mezzo miracolo avrebbe potuto “salvare” uno degli altri piloti, era difficile poter dire lo stesso di Jensiiii.

Diversamente dal gran premio di Spagna, i piloti hanno pensato bene di scendere in pista subito, in Q3, facendo più di un tentativo. A parte Vettel, che evidentemente preferiva rimanere ai box con il ciuccio in bocca, tanto che non ha fatto registrare alcun tempo nella terza sessione.
Era il momento d’oro di Grosjean, che avrebbe dovuto sconvolgere tutti strappando la pole position. Che poi, se tutti si aspettavano una sua pole, perché avrebbero dovuto restarne sconvolti? o.o Questo è uno dei dubbi che nessuno risolverà mai, al secondo posto dopo il dubbio epocale su cui la Formula 1 è fondata: se il 100% della popolazione mondiale è composta da ferraristi e fan di Ferniiii, come fa allo stesso tempo ad essere composta al 100% da tifosi di Chandhok e Karthikeyan? Eppure è imprescindibile che a seconda dei momenti tutti siamo fan di Ferniiii oppure dei talenti indiani.
Okay, dopo avere scritto tutte queste scemenze mi dovrei tirare dei pomodori da sola, ma lasciamo stare, è meglio proseguire con la narrazione degli eventi.
Sul finale mi dell’ultima sessione di qualifiche mi sono alzata in piedi... ma si sa, i momenti “critici” sono da standing ovation, inoltre stando in piedi piuttosto che seduta sul divano si sentono anche di meno le potenziali scosse di terremoto, quindi due obiettivi raggiunti in una sola azione. Se Rob Smedley sapesse della mia soluzione perfetta si rivolgerebbe a me dicendo “well done, Sunshine”, mentre Ross Brawn mi definirebbe “my little star” come ha fatto dopo il miglior tempo di..................
Oh, dimenticavo, non posso spoilerare prima del tempo. Quindi veniamo al grande momento: Webbiiii in testa alla classifica, Iceman lontano anni luce, Grojiiii che si avvicinava... ma anche no, e poi la “zampata del leone”, come l’ha definita un fan di Button e Barrichello di mia conoscenza. SCHUMACHER IN VETTA ALLA CLASSIFICAAAAAAA!
Oh mio Dio, non ci credo, ho le palpitazioni... Schumacher in pole?! O.o E Mazzoni, con la voce del miglior guastafeste di tutti i tempi, ricorda a chi se lo fosse scordato (leggi: io) che Schumacher sarà retrocesso di cinque posizioni per l’incidente della volta scorsa (se Michael evitasse di usare le altre vetture come rampa di lancio farebbe un’opera utile alla società, in effetti) e che da questa pole position non partirà mai... a scattare in pole sarà Webber, appunto. E ricordiamoci che la pole è importantissima a Montecarlo, bla bla bla... quindi Webber ha già la vittoria in tasca... a meno che, ovviamente, non insista a perdere altre posizioni in partenza.
La classifica dei tempi in Q3 è comunque la seguente: Schumacher, Webber, Rosberg, Hamilton, Grosjean, Alonso, Massa al primo accesso stagionale all’ultima sessione, Raikkonen, Maldonado e senza tempo Vettel.
L’attesa per la gara, dentro di me, si fa sempre più pressante...

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