martedì 4 maggio 2021

Indycar 2021: il doppio appuntamento del Texas Motor Speedway

Nel fine settimana dell'1/2 maggio negli States si sono svolti il terzo e il quarto evento del campionato di Indycar, disputati sull'ovale di Fort Worth in Texas. Ciascuno dei due avrebbe dovuto avere un'apposita sessione di qualifica, ma il maltempo ha fatto sì che si decidesse di cancellare le due sessioni di qualifica e di stilare l'ordine di partenza delle gare sulla base della classifica piloti.
Il format è stato dunque il seguente:
1) nella nostra notte tra sabato e domenica, si è svolta la prima gara, con la griglia di partenza basata sulla classifica successiva al Gran Premio di St.Pete della settimana scorsa;
2) domenica sera si è svolta la seconda gara, la cui griglia di partenza era determinata ancora dalla classifica, ma dalla classifica piloti aggiornata, ovvero quella successiva alla gara del sabato.

Tutto chiaro quanto esposto sopra? Spero vivamente di sì, ma se così non fosse, cercherò di essere il più chiara possibile quando esporrò gli eventi avvenuti nelle due gare. Nel frattempo, vi segnalo questa specifica entry list per gli eventi, con qualche lieve modifica rispetto alle gare su circuiti stradali:
- Penske: Newgarden, Power, Pagenaud, McLaughlin;
- Ganassi: Dixon, Ericsson, Palou, Kanaan;
- Andretti: Rossi, Hunter-Reay, Hinchcliffe, Herta;
- Rahal: Rahal, Sato;
- Foyt: Kellett, Bourdais;
- Arrow McLaren: O'Ward, Rosenqvist;
- Carlin: Daly;
- Coyne: Jones, Fittipaldi;
- Carpenter: Veekay, Carpenter;
- Shank: Harvey.
Nello specifico, i tre grossi cambiamenti sono stati questi: Carpenter nel team di sua proprietà al posto di Daly che a sua volta sostituiva Chilton in Carlin, mentre Kanaan e Fittipaldi rispettivamente in Ganassi e Coyne al posto di Johnson e Grosjean che gareggiano solo sugli stradali.

GENESYS 300 (212 giri) - la gara è partita con Palou in pole position davanti a Dixon, Power, Herta e Harvey. Per il pilota spagnolo, tuttavia, la possibilità di rimanere in testa alla gara è durata decisamente poco, con Dixon passato in testa soltanto nel corso del terzo giro.
I piloti hanno essenzialmente fatto in totale tre pitstop, il primo dei quali in corrispondenza di un incidente piuttosto violento di Bourdais, finito a muro dopo un contatto con Newgarden, e l'ingresso della safety car. Power, che si era già fermato in regime di bandiera verde, ha perso in questo modo diverse posizioni ritrovandosi abbondantemente fuori top-ten.
Il secondo stop è avvenuto per tutti in regime di bandiera verde, mentre il terzo in concomitanza di un incidente di Hinchcliffe, finito a sua volta a muro. In quelle circostanze, si è visto Ericsson che veniva fatto ripartire con tre ruote.
Mentre Dixon ha conservato agevolmente la prima posizione, qualcosa è cambiato dietro di lui nel corso della gara, con McLaughlin e O'Ward risaliti tra una cosa e l'altra in seconda e terza posizione, che avrebbero entrambi mantenuto fino al traguardo, con Palou stabilmente quarto (mentre la quinta posizione di Herta è svanita per un problema tecnico che l'ha costretto al ritiro). La top-ten è stata completata da Rahal, Newgarden, Harvey, Rossi, Sato e Pagenaud, con a seguire Kanaan, Jones, Rosenqvist, Power, Fittipaldi, Hunter-Reay, Carpenter, Kellett, Ericsson, Veekay e Daly.

XPEL 375 (248 giri) - per la seconda gara è partito dalla pole position il pilota che è risalito in testa alla classifica dopo la prima gara del fine settimana, ovvero Dixon, che ha trascorso gran parte della gara in prima posizione. Prima di arrivare a quello che è successo a gara inoltrata, tuttavia, va specificato che al primo giro c'è stato un incidente che ha coinvolto numerose vetture: Bourdais, Rossi, Fittipaldi, Jones, Kellett e Daly, quest'ultimo anche cappottato.
Kanaan ha avuto un ruolo minore nell'incidente a quanto pare ed è riuscito a rimanere in pista, mentre risultava ritirato Hinchcliffe, ma non ho capito il motivo, se sia stato tirato in mezzo anche lui a qualche titolo, oppure se si sia ritirato per altre ragioni, fatto sta che non era tra i sei rimasti fermi a lato della pista.
Palou e Harvey erano stabilmente secondo e terzo mentre dietro di loro era lotta per la quarta posizione Power vs O'Ward, con O'Ward che successivamente è riuscito a prendersi la posizione. Il colpo di scena comunque è arrivato con il ritiro di Harvey per un problema ai freni, che l'ha fatto procedere lentamente nel rientro ai box ed entrare la safety car. In quel momento quasi tutti i piloti hanno effettuato il secondo pitstop e Power si è riportato davanti a O'Ward in pitlane.
O'Ward, così come Rahal, era uno dei piloti più scatenati dopo il restart e i due si sono lanciati all'inseguimento di Dixon, con Rahal che momentaneamente è stato anche brevemente in testa. In occasione dell'ultimo pitstop ha definitivamente superato Dixon un giro dopo essere uscito dalla pitlane, mentre tuttavia entrambi subivano un overcut da parte di O'Ward.
Nel frattempo un'altra safety car, dovuta a Rosenqvist che aveva perso una ruota, ha calmato la situazione per un po', mentre Sato e Newgarden si sono ritrovati davanti a tutti. Sato, tuttavia, doveva ancora fermarsi un'altra volta, mentre Newgarden ha perso la prima posizione. O'Ward l'ha superato e ha conquistato la prima vittoria in carriera: era dai tempi di Adrian Fernandez che un messicano non vinceva in Indycar. La top-ten è stata completata da Newgarden, Rahal, Dixon, Herta, Pagenaud, Palou, McLaughlin, Veekay e Hunter-Reay, mentre hanno completato la gara nelle posizioni seguenti Carpenter, Ericsson, Power, Sato, Kanaan e Rosenqvist.

Approfitto di questo topic per ricordare Bobby Unser, il tre volte vincitore della Indy 500 è deceduto il 2 maggio all'età di 87 anni. :-(((



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Milly Sunshine