Ma non trovate spettacolare che in tre fine settimana
consecutivi ci fossero tre gran premi? Grandioso. *-*
Mhm... 12 marzo, 19 marzo, 2 aprile... Tre fine
settimana... consecutivi?! O.O Ma che
cosa sto dicendo? La tempistica non è un’opinione, la rilevanza di Yuji Ide
come pilota invece sì. Comunque potremmo deliziarci dalla presenza di Ide
ancora per un po’. Magari ci ricordiamo male i dettagli relativi alla sua
carriera ed è stato un fenomeno. #MaChiCiCrede. Comunque la mia idea di
rivedermi le gare del 2006 sta procedendo ed eccomi qui, dopo avere visto il
gran premio del Bahrein vinto da Alonso e il gran premio di Malesia vinto da
Fisichella (!) ho deciso di passare a quello d’Australia, terzo appuntamento
stagionale.
Innanzi tutto vi sconvolgerò: la gara in questione non la
vidi a suo tempo. Svegliarmi alle quattro di notte per vedere un gran premio
non era supportato dal mio status psicofisico di aspirante ragioniera (perito
aziendale in realtà) che passava la notte tra sabato e domenica a recuperare il
sonno perduto della settimana. La cosa ancora più traumatica è che non guardai
nemmeno la sintesi del pomeriggio dal momento che trascorsi il pomeriggio con
mia madre in un grande magazzino (controvoglia naturalmente, come ogni volta in
cui qualcuno mi costringe a quell’orribile attività chiamata shopping), dove
ricordo che provai un paio di scarpe da ginnastica color oro che poi non
comprai (per fortuna... ma perché a 17 anni mi piacevano scarpe così
inguardabili? O.O). Ma quella che mi traumatizza di più è sapere che, all’epoca,
con la TV analogica, possedevo un videoregistratore funzionante e che avrei
tranquillamente potuto registrare la gara, se proprio non volevo vedermela in
diretta nel cuore della notte!
La cronaca della
gara
Background: Button scatta dalla pole position, Fisichella
che aveva conquistato il secondo tempo partirà dalla pit-lane per problemi
tecnici. Dietro a Button parte Alonso, poi Raikkonen, Montoya, RSC, Webber,
Heidfeld, Trulli, MSC.
Giro 1: ottimo scatto di Alonso, che rischia il
bloccaggio delle ruote ma tenta un nuovo attacco su Button. Raikkonen si
inserisce in terza posizione, con Montoya che finisce con le ruote sull’erba
mentre era in lotta con il compagno di team. Un contatto tra Coulthard e
Trulli, dal quale il pilota della Redbull proseguirà illeso, innesca un
groviglio di vetture: la Toyota di Trulli si ferma nel mezzo della pista, e tra
i piloti che sopraggiungono Massa e Rosberg rimangono coinvolti, con Massa che
va a impattare contro le barriere con la vettura che rimane ferma a lato della
pista e spargendo numerosi detriti e Rosberg che riesce a proseguire fino ai
box, dove finisce per ritirarsi lui stesso. Vengono esposte immediatamente le
bandiere gialle e subito dopo entra in pista la safety car. Intanto Fisichella
fa un testacoda, ma dopo un 360 gradi riprende la propria gara in ultima
posizione, dove già si trovava a causa della partenza dai box.
Giro 4: la gara riprende con Alonso che supera Button
immediatamente. Anche Raikkonen attacca Button, con l’inglese che oppone
resistenza. Intanto RSC e in lotta con Webber, dal quale viene superato.
Montoya, alle loro spalle, supera anch’esso RSC.
Giro 5: mentre Alonso ha già qualche secondo di
vantaggio, Raikkonen è ancora a ridosso della Honda di Button. Seguono in
quarta e quinta posizione Webber e Montoya, dopodiché abbastanza distaccati
RSC, Heidfeld e MSC. Montoya nel corso del giro riesce a superare Webber,
mentre Klien a ruote bloccate esce di pista e va a impattare violentemente
contro il muro a lato della pista. Fortunatamente esce illeso dalla vettura.
Giro 7: le posizioni sono Alonso, Button, Raikkonen,
Montoya, Webber, RSC, Heidfeld e MSC in zona punti virtuale, seguono Liuzzi,
Speed, Villeneuve, Sato, Barrichello, Coulthard, Fisichella, Albers, Ide e
Monteiro quando entra nuovamente la safety car all’inizio dell’8° giro, a causa
dei detriti sparsi dall’incidente di Klien.
Giro 10: la gara riparte, con Alonso che riesce a
conservare la posizione senza problemi, mentre Raikkonen frenando al limite
supera Raikkonen. Ma Button non ci sta, cerca di riprendere la posizione,
rischiando il contatto con il pilota finlandese, mentre Montoya alle sue spalle
è sempre più vicino.
Giro 11: Raikkonen, a 2,7 secondi da Alonso, ha già
staccato Button di due secondi e mezzo, mentre l’inglese della Honda ha Montoya
negli scarichi. Il colombiano non ha intenzione di mollare, e ciò permette ad
Alonso e a Raikkonen di approfittarne per continuare a distanziarli. Intanto Fisichella
si è lasciato alle spalle diversi avversari, risalendo fino alla 13^ posizione.
Giro 12: la Ferrari sembra avere difficoltà, MSC ha una
certa difficoltà a difendersi da Liuzzi che ha praticamente negli scarichi. Non
riesce a distanziare la Toro Rosso che gira anzi più veloce della Ferrari. Al 13°
giro infatti Tonio conquista l’8^ posizione superando Schumacher.
Giro 14: vi sono oltre 4 secondi tra Alonso e Raikkonen,
con Button e Montoya a circa 10 secondi di distacco. Webber, RSC e Heidfeld
sono tutti ancora abbastanza vicini all’inglese e al colombiano, con Heidfeld a
15 secondi dal leader. L’altro pilota della Honda, Barrichello, sembra in
difficoltà rispetto a Button: è 14° alle spalle di Sato, seppure negli scarichi
della Super Aguri per il momento non sembra avere la possibilità di
sopravanzarlo e, anzi, deve anche difendersi da Coulthard e Albers. Il
giapponese, il brasiliano e gli ultimi due compongono un trenino di vetture
molto ravvicinate l’una all’altra.
Giro 15: sempre più difficoltà per la Ferrari di MSC, che
ora, dopo un’escursione sull’erba, ha 1,6 secondi di vantaggio su Scott Speed,
sempre più vicino con l’altra Toro Rosso. I due sono nono e decimo, con
Fisichella che nel frattempo si è portato in 11^ posizione, ormai negli
scarichi di Speed. Fisichella supera infatti Speed al 16° giro e inizia ad
avvicinarsi a MSC, che difficilmente riuscirà a resistere ancora a lungo, dal
momento che gira tre secondi più lento dell’altra Renault di Fernando Alonso.
Giro 18: rientra ai box Montoya, che esce dai box in 10^
posizione alle spalle di MSC e Fisichella. Alonso continua a fare giri veloci,
mentre Raikkonen continua a perdere terreno. Al 20° giro rientrano ai box anche
Button e RSC. Button si infila alle spalle di MSC e davanti a Montoya, mentre
RSC è rimasto alle spalle del colombiano. Fisichella intanto è rientrato ai
box. Ma attenzione: Montoya supera immediatamente Jenson Button, che sembra non
essere in grado di rimanere in scia all’avversario.
Giro 21: Raikkonen è leader dal momento che anche Alonso
è rientrato ai box. Webber ancora a zero soste è in seconda posizione, mentre
Alonso è terzo subito davanti a Heidfeld. Seguono senza ancora avere effettuato
pit-stop Liuzzi e Schumacher 5° e 6°, mentre successivamente vi sono Montoya,
Button e RSC. Un giro dopo rientra anche il finlandese della McLaren, che
rientra davanti a Liuzzi. In pilota della Toro Rosso, con la vettura più
leggera, sembra addirittura poter insidiare la posizione di Raikkonen. Webber
intanto prosegue, in testa alla gara. Si fermerà un giro più tardi a lato della
pista, per un problema di trasmissione, quando era in una posizione tale per
poter puntare a un risultato molto positivo per la Williams.
Giro 24: strada libera per Barrichello, dopo il rientro
ai box di Sato, ma il pilota della Honda continua ad avere la Redbull di
Coulthard negli scarichi. Intanto per MSC vi è qualche miglioramento: la
vettura, più leggera per via del consumo di carburante, sta iniziando ad avere
prestazioni più accettabili.
Giro 26: rientra ai box anche Heidfeld, lasciando la seconda
posizione a Raikkonen, e rientra anche MSC (che era in origine su una strategia
di una sola sosta, cambiata in corso d’opera in una strategia su due soste, dal
momento che la vettura con poco carico di benzina ha mostrato prestazioni
decisamente superiori rispetto a quelle a pieno carico di benzina). Dopo le
loro soste i primi sei sono Alonso, Raikkonen, Montoya, Heidfeld, Button, MSC,
che ha però Villeneuve (ancora a zero soste) negli scarichi in settima
posizione, mentre ottavo c’è RSC a pochi decimi da Villeneuve, che ha già
effettuato due soste. MSC riesce a distanziare il colombiano nei giri
successivi di parecchi secondi. Il pilota della BMW Sauber fatica a fare lo
stesso con RSC, che nei giri successivi resterà a circa un secondo di distacco.
Giro 30: Alonso ha un notevole vantaggio (circa 17
secondi) su Raikkonen, per il quale la lotta per la prima posizione è ormai
molto lontana. MSC intanto sta girando molto più veloce di Button, al quale
recupera diversi secondi in pochi giri... al 31° giro è a due secondi di
distacco. Altro pilota che sta recuperando è Montoya nei confronti di Raikkonen.
Frattanto, a parte Villeneuve (presumibilmente su una strategia di una sola
sosta), tutti i piloti hanno effettuato almeno una sosta. Le posizioni sono:
Alonso, Raikkonen, Montoya, Heidfeld, Button, MSC, Villeneuve e RSC in zona
punti virtuale, seguito da Liuzzi, Fisichella, Speed, Monteiro, Barrichello,
Coulthard, Albers, Sato e Ide, con quest’ultimo parecchio distaccato dagli
altri piloti.
Giro 33: ci sono 3 secondi di distacco tra Raikkonen e
Montoya, con il colombiano che continua a guadagnare qualche decimo. Tra Button
e MSC nel frattempo c’è circa un secondo e mezzo. Fisichella, in 10^ posizione,
sta girando due secondi al giro più lento di Alonso, con lo stesso carico di
carburante del compagno di squadra.
Giro 34: vi è un colpo di scena con Montoya che, nell’apprestarsi
a Raikkonen finisce con le ruote sull’erba e perde terreno nei confronti del
finlandese. Il colpo di scena ancora maggiore, però, arriva una manciata di
secondi più tardi: MSC esce di pista, un errore simile a quello del colombiano,
ma con esito molto diverso, infatti rimbalza contro al muro e viene nuovamente
sbalzato in pista, perdendo detriti mentre riesce finalmente a fermarsi dall’altro
lato della pista (dalla quale si allontanerà scavalcando una rete e passando
per il box della Toyota per rientrare nel proprio). Questo significa un nuovo
ingresso della safety car, con Villeneuve che intanto rientra in pista dopo
essere stato a effettuare la sosta.
Giro 35: i piloti di testa rientrano ai box, nessun
problema per Alonso, non si può dire lo stesso per Raikkonen e la cosa rallenta
anche Montoya che nel frattempo aspettava dietro al compagno di squadra.
Heidfeld non s’è fermato e si è appropriato al momento della seconda posizione
dietro ad Alonso. Raikkonen è terzo con Button e RSC (anch’essi si sono già
fermati, uno per la sua seconda e l’altro per la sua terza sosta, durante l’ingresso
della safety car) che sono davanti a Montoya, mentre chiudono la zona punti
virtuale Fisichella e Villeneuve. A seguire: Liuzzi, Barrichello, Coulthard,
Speed, Monteiro, Albers, Sato e Ide, con quest’ultimo che più giri di ritardo
dagli altri piloti, anche dallo stesso compagno di squadra.
Giro 38: riprende la gara, con Alonso che approfittando
della Midland di Christian Albers alle sue spalle riesce a distaccare parecchio
i piloti che aveva dietro di lui. RSC è in lotta con Montoya, che a sua volta
ha avuto una lieve collisione con Button, e proprio in quel momento viene
esposta una bandiera gialla, e di nuovo il cartello di safety car (la quarta
della gara): c’è la vettura di Tonio Liuzzi, incidentata contro le barriere
(proprio come MSC, anche il pilota della Toro Rosso è rimbalzato dall’altra
parte della pista dopo l’impatto), con la pista che è nuovamente piena di
detriti. Liuzzi accuserà successivamente Villeneuve di avere innescato l’incidente.
Prima dell’entrata della safety car Ralf Schumacher era riuscito a guadagnare
posizioni e ora è terzo alle spalle di Alonso e Raikkonen, davanti a Heidfeld,
Montoya, Button, Fisichella e Villeneuve a completare i primi otto.
Giro 41: dopo l’uscita della safety car, la gara riparte
per l’ennesima volta. C’è ancora la Midland di Albers alle spalle di Alonso, e
lo spagnolo ne approfitta ancora una volta per distanziare la McLaren di
Raikkonen. Quando finalmente Raikkonen riesce a superare la Midland, anche RSC
ha qualche problema... finché Albers finalmente si allarga in una via di fuga,
lasciando passare i piloti a pieni giri senza creare seppure involontariamente ulteriori
intoppi. La gara sembra poter proseguire normalmente per i diciassette giri
ancora mancanti, con Alonso che sembra girare palesemente più veloce dei piloti
che lo seguono: dopo un giro stacca Raikkonen di 5 secondi, con Ralf a poco più
di un secondo dal finlandese. Al 42° giro intanto Monteiro riscontra problemi
tecnici che lo portano al ritiro non appena raggiunge i box. Sono rimaste solo
quattordici vetture in pista: Alonso, Raikkonen, RSC, Montoya, Heidfeld, Button,
Fisichella, Villeneuve, Barrichello, Speed, Coulthard, Albers, Sato e Ide. Eccetto
casi particolari, nessun pilota dovrebbe più fermarsi ai box. Fisichella ha
seri problemi ad avvicinarsi a Button e non regge nemmeno il confronto con il
compagno di squadra Alonso: a parità di vettura, gira almeno tre secondi al
giro più lento.
Giro 45: Alonso ha 6,2 di vantaggio su Raikkonen e 9,2 su
RSC. Montoya è a circa un secondo e mezzo di distacco da RSC, con Heidfeld,
Button e Fisichella distaccati di 22,1, 23,3 e 23,9 rispettivamente, rispetto
al leader della gara. I distacchi continuano lentamente a salire, dal momento
che Alonso continua ad essere il pilota più veloce presente in pista (pochi
giri dopo farà registrare il giro più veloce). Chi sta recuperando lievemente è
Montoya nei confronti di RSC, il colombiano riesce ad avvicinarsi al pilota
della Toyota, ma al 47° giro proprio dove MSC si era ritirato Montoya fa un
errore, e seppure non va a impattare contro le barriere, per lui è ritiro:
ferma la propria vettura a lato della pista e scavalca la stessa rete
scavalcata precedentemente da MSC per ritornare ai box. Vengono esposte
bandiere gialle, ma non essendovi detriti sparsi in pista non entra la safety
car, dal momento che la vettura può essere spostata agevolmente senza ostruire
il tracciato. È notevole come a dieci giri dalla fine rimangano in pista
soltanto tredici vetture e ora la top-8 è composta da Alonso, Raikkonen, RSC,
Heidfeld, Button, Fisichella, Villeneuve e Barrichello.
Giro 52: Alonso ha circa 10 secondi di vantaggio su
Raikkonen. Non sembrano prospettarsi cambiamenti di posizioni, se non ai
margini della top-ten, in cui Coulthard (10°) è nella posizione di poter
insidiare la 9^ posizione di Scott Speed (anche se non vi è un’eccessiva
differenza di tempi tra loro): i due sono distaccati di meno di un secondo. Fisichella
nel frattempo inizia a migliorare i propri tempi, portandoli al livello di
quelli di Alonso (che comunque sta rallentando lievemente il proprio ritmo,
visto il vantaggio accumulato sul pilota che lo segue più da vicino e il fatto
che lo stesso motore dovrà essere utilizzato anche nel successivo gran premio
di Imola). Riesce così ad avvicinarsi a Button e il suo vantaggio scende a
mezzo secondo.
Giro 55: Button e Fisichella sono in lotta per la 5^
posizione, con l’inglese che resiste al pilota della Renault. Il loro distacco
è inferiore ai tre decimi, comunque, e l’ipotesi che Fisichella possa superarlo
prima della fine della gara non è da escludere.
Giro 57: inizia l’ultimo giro, con Button che ha guadagnato
lievemente nei confronti di Fisichella, arriva a 4 decimi di vantaggio, mentre
i due hanno davanti una Super Aguri da doppiare. Dopo l’esposizione delle
bandiere blu, comunque, l’altra vettura lascia spazio a entrambi, mentre Alonso
è sempre più vicino alla bandiera a scacchi. Alonso vince la gara, mentre
sopraggiunge Raikkonen ormai distaccato di poco. Arrivano sul traguardo RSC
(mitico Ralf! Guardando complessivamente la sua carriera, specie prima dell’incidente
di Indy 2004, ho l’impressione che costui, se solo fosse stato figlio unico,
sarebbe stato considerato almeno un buon pilota... tra il 2001 e il 2003 ha
mostrato che non era esattamente scarso) e Heidfeld, mentre per Fisichella
sembrano esserci ben poche possibilità di conquistare la quinta posizione... ma
il colpo di scena è dietro l’angolo: una nube grigia seguita ben presto dalle
fiamme si alza dalla vettura di Button, che si ferma a dieci metri dal
traguardo. Di fatto Button avrebbe potuto oltrepassare il traguardo e
conquistare i punti della sesta posizione, ma in questo modo non sarebbe
risultato ritirato dalla gara, e sarebbe stato retrocesso di dieci posizioni
nella gara successiva a causa del cambio di motore, mentre la retrocessione
veniva attuata per piloti che non avevano completato la gara.
Dalla sesta all’ottava posizione, a concludere la top-8,
sono arrivati Villeneuve, Barrichello e Speed, con il pilota della Toro Rosso
che è stato successivamente penalizzato per un’irregolarità commessa durante le
fasi conclusive della gara e l’ultimo punto disponibile che è stato conquistato
quindi da Coulthard, che era arrivato al traguardo in nona posizione.
Per la cronaca: quel giorno con il suo ritiro a pochi
metri dal traguardo, Button ha conquistato un nuovo fan, il mio amico L., che
iniziò a tifarlo “per simpatia”, perché era un pilota “che non sarebbe mai
riuscito a vincere nulla”. ^^
Il risultato
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Milly Sunshine