Una veduta dall'alto del circuito di Iowa Corn, sede della nona prova del campionato Indycar.
Griglia di
partenza
1 Dario
Franchitti Honda 10
2 Helio
Castroneves Chevrolet 3
3 Marco Andretti Chevrolet
26
4 James Hinchcliffe Chevrolet
27
5 Ryan
Briscoe Chevrolet 2
6 Will Power Chevrolet
12
7 Ryan Hunter-Reay Chevrolet
28
8 Scott
Dixon Honda 9
9 Alex
Tagliani Honda 98
10 Josef Newgarden Honda
67
11 Rubens Barrichello Chevrolet
8
12 JR Hildebrand Chevrolet
4
13 Justin
Wilson Honda 18
14 Charlie
Kimball Honda 83
15 Oriol
Servia Chevrolet 22
16 Katherine
Legge Chevrolet 6
17 Mike Conway Honda
14
18 James
Jakes Honda 19
19 Tony
Kanaan Chevrolet 11
20 Graham Rahal
Honda 38
21 Ed Carpenter Chevrolet
20
22 Simona De
Silvestro Lotus 78
23 Takuma
Sato Honda 15
24 E.J. Viso
Chevrolet 5
25 Simon
Pagenaud Honda 77
Cronaca della gara
Prima della partenza ci sono problemi sulla vettura di
Tagliani... e non è finita in quanto proprio mentre sta per essere esposta la
bandiera verde Franchitti, che era in pole position, è già costretto al ritiro
dalla rottura del motore; si percorrono frattanto dieci giri dietro alla
pace-car e all’11° giro la gara parte in senso vero e proprio, con Castroneves
davanti ad Andretti e a Briscoe; al 12° giro Briscoe si porta in seconda posizione
mentre risale Newgarden 4° dietro ad Andretti supendando Hinchcliffe, che però
lo supera a sua volta quattro giri più tardi e successivamente supererà
Andretti per il 3° posto; anche Hunter-Reay e Hildebrand supereranno Newgarden
poco dopo. Dietro di loro Power, Barrichello e Wilson completano al momento la
top-ten.
Power risale di diverse posizioni e al 30° giro, mentre
Hildebrand deve rientrare ai box a causa del danneggiamento dell’ala anteriore
riportato a causa di un lieve tamponamento della vettura di Hunter-Reay, è 6°
davanti a Wilson e Newgarden.
Anche più avanti, dove i primi cinque sono piuttosto
vicini e devono effettuare diversi doppiaggi, le posizioni cambiano:
Hinchcliffe supera Briscoeper il secondo posto, mentre Hunter-Reay risale in quarta
posizione superando Andretti.
A un quinto di gara Wilson è risalito al quarto posto
alle spalle di Castroneves, Hinchcliffe e Hunter-Reay, dietro di lui ci sono
Andretti, Briscoe che ha perso diverse posizioni e Power.
Al 52° giro Hinchcliffe supera Castroneves portandosi al
comando, con il brasiliano che si ritrova inseguito da Hunter-Reay, che però
deve guardarsi dall’attacco di Wilson.
Al 65° giro i piloti a pieni giri sono Hinchcliffe,
Castroneves, Hunter-Reay, Wilson, Andretti, Kanaan, Viso, Dixon, Briscoe,
Newgarden, Servia, Barrichello e Jakes, con Carpenter che è il primo dei
doppiati.
Al 68° giro c’è un contatto tra Power e Viso, che provoca
il ritiro di entrambi e l’ingresso della pace-car. Diversi piloti effettuano il
pit-stop al 71° giro e tra questi è da notare come grazie a una sosta più
rapida Castroneves riprenda la posizione nei confronti di Hinchcliffe.
Jakes non si ferma e si ritrova quindi in prima
posizione, davanti proprio a Castroneves, Hinchcliffe, Hunter-Reay, Dixon,
Andretti, Kanaan, Wilson, Servia e Newgarden.
Il restart avviene all’85° giro e poco dopo Jakes deve
fermarsi ai box per scontare una penalità (irregolarità commessa dietro alla
pace-car? Non comprendo la lingua della telecronaca, quindi non lo posso dare
per certo): Castroneves è di nuovo leader davanti a Hinchcliffe, Hunter-Reay, Andretti
e Kanaan.
Al 98° giro Hildebrand è fermo in mezzo alla pista: è di
nuovo caution, durante la quale tra l’altro Servia ai box è costretto al
ritiro.
La pace-car resta in pista fino al 112° giro e prima del
restart Briscoe effettua un pit-stop. Andretti supera Hunter-Reay e tenta il
sorpasso anche su Hinchcliffe, che però mantiene la seconda posizione. Quinto è
ancora Kanaan seguito da Wilson, Newgarden e Pagenaud, con Barrichello che si
avvicina a quest’ultimo dopo avere recuperato alcune posizioni al restart –
Barrichello sarà comunque sopravanzato da Dixon pochi giri più tardi.
Al 127° giro, mentre Pagenaud supera Newgarden e Wilson, rientrano ai box
prima Jakes e poi Conway vhe tra l’altro è doppiato già di alcuni giri;
quest’ultimo si ritira.
Hinchcliffe viene successivamente superato da
Hunter-Reay, che si porta al secondo posto, e da Andretti, ora terzo. I primi
tre sono vicinissimi intorno al 150° giro.
Al 155° giro ricominciano i pit-stop, si ferma Andretti,
poi Castroneves un giro più tardi, dopodiché un giro più tardi anche
Hunter-Reay e Hinchcliffe. Al ritorno in pista tra questi quattro le posizioni
sono: Andretti, Hunter-Reay, Castroneves, Hinchcliffe. Il leader è Dixon che,
come Briscoe e Tagliani (al momento 2° e 3°) rimanda il pit-stop, rientrerà
circa 20 giri più tardi. Briscoe invece proseguirà ancora, almeno fino al 179°
giro in cui avrà un incidente con Newgarden mentre quest’ultimo cercava di
sdoppiarsi per non perdere il contatto con i piloti che aveva davanti,
provocando un ulteriore intervento della pace-car.
Dixon risale in prima posizione dal momento che mentre
lui si era appena fermato, gli altri rientrano per un pit-stop; dietro di lui
ci sono quindi Andretti, Castroneves, Hunter-Reay, Kanaan, Hinchcliffe,
Pagenaud, Wilson, Barrichello e Rahal tra i primi dieci.
Nel frattempo viene intervistato Briscoe, che ha preso il
ritiro con una certa filosofia e sostiene che la causa dell’incidente è un
“errore da debuttante” commesso da Newgarden. Due minuti più tardi viene
intervistato proprio Newgarden, secondo il quale l’incidente è stato innescato
dal fatto che Briscoe girasse più lento di lui, e non dal fatto che lui abbia
tentato di superarlo passandogli per di sopra.
La gara riprende a 55 giri dal termine, con Dixon che
approfitta della presenza di Carpenter e Legge doppiati dietro di lui per
distanziare i piloti che lo seguono... e con Hinchcliffe che finisce in
testacoda e va a sbattere contro un muro, con un nuovo ingresso della pace-car,
che rimane in pista nove giri. Dal momento che Carpenter è rientrato ai box, stavolta
c’è soltanto la Legge tra Dixon e Andretti. Castroneves perde posizioni e poco dopo
Tagliani si ritira per un guasto, fermandosi comunque in un punto in cui la sua
vettura non intralcia.
A 18 giri dalla fine Hunter-Reay si porta in seconda
posizione superando Andretti e cinque giri più tardi supera Dixon portandosi in
testa; quest’ultimo verrà superato un giro più tardi anche da Andretti. Quando mancano
tre giri alla fine anche Kanaan sopravanza Dixon, che ora è quarto davanti a
Pagenaud, Castroneves, Barrichello, Carpenter, Rahal e Wilson. L’ingresso della
pace-car, dovuto a un incidente di Katherine Legge, rende definitivo questo
risultato.
Per Ryan Hunter-Reay è la seconda vittoria consecutiva e
in classifica si porta a soltanto tre punti da Power.
Risultato
1 Ryan
Hunter-Reay 28 Chevrolet
250
2 Marco
Andretti 26 Chevrolet
250
3 Tony
Kanaan 11 Chevrolet
250
4 Scott
Dixon 9 Honda
250
5 Simon
Pagenaud 77 Honda
250
6 Helio
Castroneves 3 Chevrolet
250
7 Rubens Barrichello 8
Chevrolet 250
8 Ed
Carpenter 20 Chevrolet
250
9 Graham
Rahal 38 Honda
250
10 Justin
Wilson 18 Honda
249
11 Charlie
Kimball 83 Honda
248
12 Takuma
Sato 15 Honda
247
13 James
Jakes 19 Honda
244
14 Simona De
Silvestro 78 Lotus
244
15 Katherine
Legge 6 Chevrolet
243
16 Alex
Tagliani 98 Honda
207
17 James
Hinchcliffe 27 Chevrolet
195
18 Ryan
Briscoe 2 Chevrolet
178
19 Josef
Newgarden 67 Honda
178
20 Mike
Conway 14 Honda
123
21 Oriol
Servia 22 Chevrolet
98
22 JR
Hildebrand 4 Chevrolet
95
23 Will
Power 12 Chevrolet
67
24 E.J. Viso 5
Chevrolet 67
25 Dario
Franchitti 10 Honda
0
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