domenica 24 giugno 2012

INDYCAR 2012: #9 IOWA CORN INDY 250 (23 giugno)

Una veduta dall'alto del circuito di Iowa Corn, sede della nona prova del campionato Indycar.


Griglia di partenza
1   Dario Franchitti   Honda   10 
2   Helio Castroneves   Chevrolet   3 
3   Marco Andretti   Chevrolet   26 
4   James Hinchcliffe   Chevrolet   27 
5   Ryan Briscoe   Chevrolet   2 
6   Will Power   Chevrolet   12 
7   Ryan Hunter-Reay   Chevrolet   28 
8   Scott Dixon   Honda   9 
9   Alex Tagliani   Honda   98 
10   Josef Newgarden   Honda   67 
11   Rubens Barrichello   Chevrolet   8 
12   JR Hildebrand   Chevrolet   4 
13   Justin Wilson   Honda   18 
14   Charlie Kimball   Honda   83 
15   Oriol Servia   Chevrolet   22  
16   Katherine Legge   Chevrolet   6 
17   Mike Conway   Honda   14  
18   James Jakes   Honda   19  
19   Tony Kanaan   Chevrolet   11  
20   Graham Rahal   Honda   38  
21   Ed Carpenter   Chevrolet   20  
22   Simona De Silvestro   Lotus   78  
23   Takuma Sato   Honda   15  
24   E.J. Viso   Chevrolet   5 
25   Simon Pagenaud   Honda   77  

Cronaca della gara
Prima della partenza ci sono problemi sulla vettura di Tagliani... e non è finita in quanto proprio mentre sta per essere esposta la bandiera verde Franchitti, che era in pole position, è già costretto al ritiro dalla rottura del motore; si percorrono frattanto dieci giri dietro alla pace-car e all’11° giro la gara parte in senso vero e proprio, con Castroneves davanti ad Andretti e a Briscoe; al 12° giro Briscoe si porta in seconda posizione mentre risale Newgarden 4° dietro ad Andretti supendando Hinchcliffe, che però lo supera a sua volta quattro giri più tardi e successivamente supererà Andretti per il 3° posto; anche Hunter-Reay e Hildebrand supereranno Newgarden poco dopo. Dietro di loro Power, Barrichello e Wilson completano al momento la top-ten.
Power risale di diverse posizioni e al 30° giro, mentre Hildebrand deve rientrare ai box a causa del danneggiamento dell’ala anteriore riportato a causa di un lieve tamponamento della vettura di Hunter-Reay, è 6° davanti a Wilson e Newgarden.
Anche più avanti, dove i primi cinque sono piuttosto vicini e devono effettuare diversi doppiaggi, le posizioni cambiano: Hinchcliffe supera Briscoeper il secondo posto, mentre Hunter-Reay risale in quarta posizione superando Andretti.
A un quinto di gara Wilson è risalito al quarto posto alle spalle di Castroneves, Hinchcliffe e Hunter-Reay, dietro di lui ci sono Andretti, Briscoe che ha perso diverse posizioni e Power.
Al 52° giro Hinchcliffe supera Castroneves portandosi al comando, con il brasiliano che si ritrova inseguito da Hunter-Reay, che però deve guardarsi dall’attacco di Wilson.
Al 65° giro i piloti a pieni giri sono Hinchcliffe, Castroneves, Hunter-Reay, Wilson, Andretti, Kanaan, Viso, Dixon, Briscoe, Newgarden, Servia, Barrichello e Jakes, con Carpenter che è il primo dei doppiati.
Al 68° giro c’è un contatto tra Power e Viso, che provoca il ritiro di entrambi e l’ingresso della pace-car. Diversi piloti effettuano il pit-stop al 71° giro e tra questi è da notare come grazie a una sosta più rapida Castroneves riprenda la posizione nei confronti di Hinchcliffe.
Jakes non si ferma e si ritrova quindi in prima posizione, davanti proprio a Castroneves, Hinchcliffe, Hunter-Reay, Dixon, Andretti, Kanaan, Wilson, Servia e Newgarden.
Il restart avviene all’85° giro e poco dopo Jakes deve fermarsi ai box per scontare una penalità (irregolarità commessa dietro alla pace-car? Non comprendo la lingua della telecronaca, quindi non lo posso dare per certo): Castroneves è di nuovo leader davanti a Hinchcliffe, Hunter-Reay, Andretti e Kanaan.
Al 98° giro Hildebrand è fermo in mezzo alla pista: è di nuovo caution, durante la quale tra l’altro Servia ai box è costretto al ritiro.
La pace-car resta in pista fino al 112° giro e prima del restart Briscoe effettua un pit-stop. Andretti supera Hunter-Reay e tenta il sorpasso anche su Hinchcliffe, che però mantiene la seconda posizione. Quinto è ancora Kanaan seguito da Wilson, Newgarden e Pagenaud, con Barrichello che si avvicina a quest’ultimo dopo avere recuperato alcune posizioni al restart – Barrichello sarà comunque sopravanzato da Dixon pochi giri più tardi.
Al 127° giro, mentre Pagenaud  supera Newgarden e Wilson, rientrano ai box prima Jakes e poi Conway vhe tra l’altro è doppiato già di alcuni giri; quest’ultimo si ritira.
Hinchcliffe viene successivamente superato da Hunter-Reay, che si porta al secondo posto, e da Andretti, ora terzo. I primi tre sono vicinissimi intorno al 150° giro.
Al 155° giro ricominciano i pit-stop, si ferma Andretti, poi Castroneves un giro più tardi, dopodiché un giro più tardi anche Hunter-Reay e Hinchcliffe. Al ritorno in pista tra questi quattro le posizioni sono: Andretti, Hunter-Reay, Castroneves, Hinchcliffe. Il leader è Dixon che, come Briscoe e Tagliani (al momento 2° e 3°) rimanda il pit-stop, rientrerà circa 20 giri più tardi. Briscoe invece proseguirà ancora, almeno fino al 179° giro in cui avrà un incidente con Newgarden mentre quest’ultimo cercava di sdoppiarsi per non perdere il contatto con i piloti che aveva davanti, provocando un ulteriore intervento della pace-car.
Dixon risale in prima posizione dal momento che mentre lui si era appena fermato, gli altri rientrano per un pit-stop; dietro di lui ci sono quindi Andretti, Castroneves, Hunter-Reay, Kanaan, Hinchcliffe, Pagenaud, Wilson, Barrichello e Rahal tra i primi dieci.
Nel frattempo viene intervistato Briscoe, che ha preso il ritiro con una certa filosofia e sostiene che la causa dell’incidente è un “errore da debuttante” commesso da Newgarden. Due minuti più tardi viene intervistato proprio Newgarden, secondo il quale l’incidente è stato innescato dal fatto che Briscoe girasse più lento di lui, e non dal fatto che lui abbia tentato di superarlo passandogli per di sopra.
La gara riprende a 55 giri dal termine, con Dixon che approfitta della presenza di Carpenter e Legge doppiati dietro di lui per distanziare i piloti che lo seguono... e con Hinchcliffe che finisce in testacoda e va a sbattere contro un muro, con un nuovo ingresso della pace-car, che rimane in pista nove giri. Dal momento che Carpenter è rientrato ai box, stavolta c’è soltanto la Legge tra Dixon e Andretti. Castroneves perde posizioni e poco dopo Tagliani si ritira per un guasto, fermandosi comunque in un punto in cui la sua vettura non intralcia.
A 18 giri dalla fine Hunter-Reay si porta in seconda posizione superando Andretti e cinque giri più tardi supera Dixon portandosi in testa; quest’ultimo verrà superato un giro più tardi anche da Andretti. Quando mancano tre giri alla fine anche Kanaan sopravanza Dixon, che ora è quarto davanti a Pagenaud, Castroneves, Barrichello, Carpenter, Rahal e Wilson. L’ingresso della pace-car, dovuto a un incidente di Katherine Legge, rende definitivo questo risultato.
Per Ryan Hunter-Reay è la seconda vittoria consecutiva e in classifica si porta a soltanto tre punti da Power.

Risultato
1   Ryan Hunter-Reay   28   Chevrolet   250 
2   Marco Andretti   26   Chevrolet   250  
3   Tony Kanaan   11   Chevrolet   250    
4   Scott Dixon   9   Honda   250    
5   Simon Pagenaud   77   Honda   250     
6   Helio Castroneves   3   Chevrolet   250    
7   Rubens Barrichello   8   Chevrolet   250    
8   Ed Carpenter   20   Chevrolet   250   
9   Graham Rahal   38   Honda   250    
10   Justin Wilson   18   Honda   249    
11   Charlie Kimball   83   Honda   248  
12   Takuma Sato   15   Honda   247  
13   James Jakes   19   Honda   244    
14   Simona De Silvestro   78   Lotus   244   
15   Katherine Legge   6   Chevrolet   243 
16   Alex Tagliani   98   Honda   207  
17   James Hinchcliffe   27   Chevrolet   195  
18   Ryan Briscoe   2   Chevrolet   178 
19   Josef Newgarden   67   Honda   178
20   Mike Conway   14   Honda   123    
21   Oriol Servia   22   Chevrolet   98  
22   JR Hildebrand   4   Chevrolet   95     
23   Will Power   12   Chevrolet   67   
24   E.J. Viso   5   Chevrolet   67    
25   Dario Franchitti   10   Honda   0   

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