Il weekend del Gran Premio degli
Stati Uniti è un weekend che lascerà lunghi strascichi, per me. È uno di quei
weekend che ricorderò, con gioia, ma allo stesso tempo con rimpianto e
amarezza, perché ancora una volta nulla è cambiato e l'eterna filosofia del
"domani è un altro giorno" fa sì che all'indomani il mondo sia pieno
di gente che asserisce che:
1) la Formula 1 è sempre e
insindacabilmente noiosa;
2) le gare sui circuiti di nuova
generazione sono sempre e insindacabilmente noiose;
3) il mondiale è falsato (va
beh, questo sempre);
4) il risultato della gara è
falsato (anche questo, in realtà);
5) Rossi è un santo;
6) Rossi è un criminale.
Potrei soprassedere a tutto, ma
una cosa mi dà veramente fastidio: ogni volta in cui leggo il nome Rossi, non
si sta mai parlando di chi meriterebbe maggiore spazio, lui, l'intramontabile e
inimitabile pilota di casa.
In realtà il fatto che fosse il
"pilota di casa" non mi riguarda granché ma fatto sta che c'era un
pilota di casa al volante di una carretta ed era il 25° giorno del mese...
insomma, una di quelle congiunzioni astrali che volevano pur dire qualcosa e
che, nel corso della gara, visto come si evolvevano gli eventi, sono arrivata
davvero a pensare che avremmo potuto vedere la luce.
Non è accaduto, ma continuo a
vivere nella convinzione che prima o poi accadrà, anche se dovessimo aspettare
il giorno in cui a Verstappino spunterà la barba o il giorno in cui vincerà un
gran premio. Spero di dovere aspettare solo il giorno in cui Verstappino
vincerà un gran premio, perché di questo passo accadrà prima che gli spunti la
barba.
In ogni caso torniamo a noi,
perché ho fatto un notevole passo avanti ed è più che opportuno tornare
indietro e parlare di quanto successo fin dall'inizio, perché è stato un weekend
veramente epico e perché, seppure sia stato pieno di polemiche, alla fine del
weekend non c'era più nessuno che si ricordasse delle polemiche.
Tutto è iniziato con l'uragano
Patricia, che si stava per abbattere sul confine tra il Messico e il Texas e che
si prospettava come uno degli uragani più violenti degli ultimi trent'anni.
Per quelle strane congiunzioni
astrali che di tanto in tanto capitano, l'uragano Patricia ha deciso di deviare
sulle montagne, dove sì, ha sradicato un po' di alberi, ma non ha danneggiato
persone, prima di trasformarsi in una tempesta tropicale di minore intensità.
Poi sì, ad Austin pioveva e ha
piovuto per tre giorni di fila, ma questo diventava secondario... anzi, no,
dato che sono stata su Twitter il tempo necessario per assistere a uno scontro
di prospettive tra i sostenitori della teoria “sospendete immediatamente la
gara e cancellate anche i due gran premi successivi se no siete dei pagliacci”
e i sostenitori della teoria “finalmente è accaduto qualcosa che renda la
Formula 1 più pericolosa del solito”. Naturalmente le vie di mezzo non
c'erano... osare insinuare che fosse lecito aspettare per vedere come si
evolvevano le condizioni meteo era del tutto inconcepibile. Anzi, c'era chi
dava dell'idiota a chi osava ipotizzare che la pioggia potesse calare. Credo
che questa sia stata una delle tante ragioni che mi ha fatto adorare questo
weekend, ovvero il fatto che la maggior parte di quella gente è stata messa a
tacere, chi per una ragione e chi per l’altra.
Social network sbagliato, ho
pensato, in quei frangenti su twitter. Sono entrata su Tumblaaaahhhh sperando
che le cose migliorassero, ma in realtà sono peggiorate, dato che ho letto
affermazioni del tipo "io sono ad Austin e devo stare chiusa nella mia
stanza perché il circuito è chiuso al pubblico e sono profondamente offesa dal
fatto che la gente in giro per il mondo osi parlare delle condizioni meteo
locali senza essere qui dove sono io". What?! o.O Onestamente sono sempre
più convinta che la gente che ha iniziato a seguire la Formula 1 solo per
"Rush" voglia a tutti i costi imitare le gesta di James Hunt e che
prima di connettersi alla rete si imbottisca di alcool.
Mentre loro si imbottivano di
alcool, le vetture non giravano. Poi sì, va beh, sabato pomeriggio alle 17.00,
dopo un’ora passata a cercare la gara di Formula E su youtube, gara che non
avrei trovato se due ore più tardi Gio non me l’avesse linkata (grazie ancora,
Gio!) ho deciso di connettermi al sito dove vado di solito a vedermi le gare in
streaming... scoprendo che l’antivirus non mi faceva entrare. Ho provato un
browser, ho provato l’altro, mi sono rifiutata categoricamente di provare se
funzionava su quel catorcio di programma che è Internet Explorer, ho provato il
sito brasiliano su cui avevo guardato il gran premio del Giappone scoprendo che
non è più attivo, infine su twitter ho trovato un link, il che mi fa ben
sperare: se ogni volta trovo un sito nuovo, vuole dire che i siti di streaming
si moltiplicano come cavallette e che, se dovessero essere inattivi c’è sempre
la possibilità di trovarne altri.
Le vetture sono andate in pista
a fare qualche giro sotto al diluvio ed era una di quelle situazioni in cui se
Pic fosse stato in pista avrebbe addirittura potuto puntare a ottenere il
miglior tempo. Purtroppo Pic non era in pista, quindi la legge del caso, per
protesta, ha deciso che il miglior tempo lo doveva ottenere Hamilton...
insomma, uno di quei risultati che nessuno si aspettava...
Una leggenda metropolitana
narrava che, se le qualifiche non fossero state disputate, da quelle prove
libere si sarebbe potuta ottenere la griglia di partenza della gara... o almeno
è quanto ho letto sul profilo twitter ufficiale della Ferrari, perché nel
frattempo su Tumblaaaahhhh c’erano ragazzine che sostenevano, senza citare la
fonte, che la griglia di partenza sarebbe stata stilata basandosi sulla
classifica o sui numeri di gara dei piloti. Non so da dove fossero uscite
queste perle di saggezza, in particolare quella sui numeri di piloti, ma direi
che possiamo soprassedere.
Non restava che attendere le
20.00, l’ora delle qualifiche.
......Voce fuori campo: “Ma qui
sta ancora diluviando.”
L’Autrice©: “Sì, ma sarà meglio
che accada qualcosa, altrimenti io nel mio commento al gran premio che cosa
scrivo?”
Voce fuori campo: “Non saprei.
Magari puoi parlare di Jolly Palmaaaaaahhhh che è stato ingaggiato dalla
Lotus.”
L’Autrice©: “C’è già tanta gente
su Tumblaaaahhhh che ne parla, non riuscendo a spiegarsi come sia possibile che
accanto a un figoneeeeeehhhhh come Jollyhhhhh Palmaahhhh non ci sia un altro
figonehhhh come Stoffy Vandorme.”
Voce fuori campo: “E tu, invece?
Riesci a spiegartelo? Sei giunta a una conclusione?”
L’Autrice©: “Sì. Nessuno
ingaggia Stoffy Vandorme perché, in una cronaca seria, non sarei assolutamente
in grado di ricordarmi come si chiami esattamente.”
Vandorme: “Zzzzz... nobody loves
me... zzzz...”
L’Autrice©: “Okay, passiamo
oltre. Cerchiamo di trovare un argomento di cui parlare.”
Voce fuori campo: “La McLaren ha
messo Kmag a piedi.”
L’Autrice©: “Perché, finora per
caso stava guidando qualcosa?”
Voce fuori campo: “No, però è un
figoneeeeeehhhhh biondohhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh e le bracciahhhh
tatuatehhhh e in quantohhhh talehhhh è il nuovo Raikkonen e quindi è un
figohhhhh.”
L’Autrice©: “Okaaaaaaaaayyyyy,
riassumendo questo è quanto sta succedendo: le qualifiche non ci saranno e c’è
gente che continua a sbavare dietro ai piloti.”
Voce fuori campo: “Esatto.
Infine c’è Hamilton che potrebbe vincere il titolo già ad Austin, qualora
Vettel arrivasse dalla terza posizione in poi e qualora Rosberg non...”
L’Autrice©: “Senti, quest’anno
le cose sono talmente chiare che non vale nemmeno la pena di stare a fare
calcoli. Risparmiamoci tutto quanto e chiariamo un concetto: Hamilton vincerà
il titolo e, se non lo vincerà ad Austin, lo vincerà la prossima settimana in
Messico.”
Altra voce fuori campo:
“SCANDALOOOOOO! Cancellate il gran premio del Messico per via della tempesta
tropicale, quello del Brasile per il probabile temporale che scoppierà e quello
di Abu Dhabi perché... mhm... è credibile un diluvio nel deserto? No? Allora
bisogna trovare assolutamente un altro modo per impedire che il gran premio di
Abu Dhabi venga disputato!”
La voce fuori campo di prima:
“Esatto, altrimenti come faremmo a corrompere l’autrice© perché nei prossimi
commenti non faccia altro che parlare di Vandorme?”
L’Autrice©: “Qualcuna di voi
potrebbe cortesemente andare a dormire insieme a Vandorme?”
Voce fuori campo: “Molte di noi,
se fossero nello stesso letto di Vandorme, non penserebbero affatto a dormire.”
L’Autrice©: “Esatto. Vi
mettereste a farvi fantasie su Jensinho che va finalmente in pensione lasciando
campo libero a qualche diciassettenne di bell’aspetto, magari francese o con
gli occhi azzurri... o francese con gli occhi azzurri.”
A proposito, l’ho mai detto?
Temo di no, vista la scarsa importanza che sto dando alla McLaren negli ultimi
tempi: Button e Alonso continueranno a collezionare posizioni di retrocessione
per sostituzioni del motore ancora per un anno.
E... a proposito di motori, mi
rendo conto di non avere ancora menzionato che in Redbull hanno le idee poco
chiare: dopo avere passato tutto l’anno a litigare con la Renault volevano
passare ai motori Ferrari o ai motori Mercedes... insomma, a qualunque cosa non
sia un motore Renault... e l’unica soluzione pare essere la Honda oppure
costruire vetture a pedali. Credo che i piloti preferiscano l’opzione vetture a
pedali, piuttosto che condividere l’ultima fila con Jensinho.
Ferniiii: “Stai insinuando che
io lo batterò tutte le volte?”
L’Autrice©: “Niente affatto, ho
solo menzionato Jensinho perché è da tempo immemore che non lo prendo più per i
fondelli e non bisogna mai perdere le vecchie abitudini.”
Jensinho: “A proposito, perché
continuo a essere un brasiliano onorario?”
L’Autrice©: “La ragione per cui
da Jensiiii sei diventato Jensinho è ormai persa nei meandri dei commenti ai
gran premi di non si sa più quale stagione... ma verifichiamo subito!”
Per chi si stesse veramente
chiedendo da dove è nato il diminutivo “Jensinho”, sono andata a controllare:
il primo utilizzo risale al commento al gran premio d’Europa 2012, in cui
Jenson Button, Mark Webber e Bruno Senna si qualificarono ciascuno parecchie
posizioni dietro al proprio compagno di squadra e descrissi una scena immaginaria
in cui i tre facevano parte del nuovo ordine mondiale e complottavano contro i
loro colleghi per far sì che il Brasile e il Giappone assumessero il controllo
del mondo. Per l’occasione appioppai loro i soprannomi di Jensinho, Webbinho e
Bruno-San. La scenetta terminava con Grosjean che realizzava cerchi nel grano
che visti dall’alto raffiguravano Heidfeld sul gradino più alto del podio che
beveva champagne in cui Perez aveva messo di nascosto dei peperoncini tritati e
con Webber che cercava di rimorchiare Maria De Villota. Cercate di capirmi: mi
ero persa il momento della Q1 in cui Kovalainen passava in Q2 mettendolo in
quel posto a Vergne e a Webber perché stavo tentando con scarso successo di
convincere un’ape a uscire dalla finestra della cucina da cui era entrata poco
prima e dovevo in qualche modo riprendermi dallo shock.
Tornando a noi, ad Austin
diluviava e le qualifiche venivano rimandate di mezz’ora in mezz’ora e
sarebbero state rimandate di mezz’ora in mezz’ora finché non fosse stato troppo
buio per poterle disputare, finendo per rimandarle quindi al giorno successivo,
incuranti delle proteste delle fangirl che speravano che la griglia di partenza
si decidesse in base ai numeri di gara, perché non ci sarebbe stata altra
possibilità di vedere Dani-Smile in pole position, in un giorno come quello in
cui l’inizio della stagione di Formula E le aveva mandate tutte su di giri,
perché in Formula E corre Vergne che era il compagno di squadra di Ricciardo e
che di conseguenza con lui viene shippato, anche se poi pare che adesso Vergne
venga shippato con Bird perché in passato l’ha preso per i fondelli per la sua
bassa statura... che poi a questo punto Bird dovrebbe essere shippato con tutti
i piloti di Formula E, incluso se stesso, dato che chiunque fa battute sulla
sua bassa statura (che poi qui mi sono sempre chiesta: se Sam Bird è figo
perché è basso, Takuma Sato non dovrebbe essere il pilota più sexy di tutti i
tempi? basta googlarlo per vedere che è sempre e insindacabilmente più basso di
chiunque gli stia intorno... però quello nessuno lo shippa con nessuno, neanche
con Ide... anche perché dubito che ci sia gente al corrente dell’esistenza di
Ide).
Ehm... dicevamo? Ah, già, niente
qualifiche, intervista a Grosjiiii in cui si è parlato solo ed esclusivamente
della Haas, poi linea al TG2 che peraltro è finito un po’ in anticipo, per poi
lasciare spazio di nuovo alla Formula 1. Siccome non stava accadendo niente, se
fosse stata una qualifica di una gara di Indycar degli anni ’90 forse avrebbero
trasmesso qualche siparietto comico, ma ci siamo dovuti accontentare: è stata
piazzata un’intervista registrata, non si sa bene quando, di Massa al microfono
della Stellona... una di quelle interviste serie non connesse all’evento,
perché appunto non si sa bene quando siano state registrate, in cui Massa
risponde alle domande invece di fare battute sulle domande stesse.
......Voce fuori campo: “Ma
queste qualifiche? Quella gente là che attende sotto l’acqua in pantaloncini e
infradito dovrà pure vedere qualcosa!”
L’Autrice©: “Sì, il reparto
pantaloni lunghi e il reparto scarpe dei grandi magazzini.”
Voce fuori campo: “Okay, ho
capito, non si vede nulla...”
Non si è visto nulla?
Nulla???!!!
Suvvia, non diciamo scemenze: si
è visto Ricciardo che ballava il valzer con Kvyat.
E un tizio della Force India che
ballava la break dance.
Poi Rosberg che giocava a calcio
con Niki Lauda.
Oh, bisogna menzionare anche i
meccanici della Williams che fingevano di remare su dei canotti rudimentali.
Poi Verstappino e Sainz Jr hanno
fatto indossare ai rispettivi padri delle tute prestate dai meccanici del team
e Verstappino fingeva di pescare.
Su tumblaaaahhhh tutti hanno
acclamato tutta questa gente. Poi sì, va beh, hanno anche acclamato Raikkonen e
Arrivabene quando hanno lasciato intendere che ritenevano che tutti si fossero
comportati da pagliacci, il che sarebbe un po’ in contrasto con l’acclamare chi
ha dato spettacolo, ma ormai sono arrivata a un’eterna convinzione:
tumblaaaahhhh è tumblaaaahhhh e in una stessa frase si possono affermare due
concetti in contrasto l’uno con l’altro senza problemi... Insomma, Tumblaaahhhh
è la versione fangirl-friendly dei siti frequentati da tifosi da bar, quelli in
cui si può leggere gente che afferma: “la Formula 1 fa schifo perché entra la
safety car troppo spesso, perché se viene un’alluvione la gara viene interrotta
per ore, perché le gare sono troppo lunghe e perché ci sono troppe polemiche, è
per questo che ritengo che la Nascar sia superiore alla Formula 1 e molto più
spettacolare, però penso che le serie dove non corre la Ferrari non siano per
nulla spettacolari”.
Risultato: qualifiche rinviate a
domenica, ore 9.00 locali, ore 15.00 in Italia. Ho acceso la TV su Raidue con
un quarto d’ora d’anticipo, trovando Rosberg che, mentre la Stellona gli teneva
un microfono davanti alla bocca, affermava che Lauda a giocare a calcio è
scarso.
È servizio un servizio in cui
venivano riepilogate le curiosità capitate il pomeriggio precedente, che
superavano di gran lunga quella volta in cui Ricciardo lanciava una pallina da
tennis e in cui Rosberg faceva la ola durante un rain delay (Silverstone 2012,
mi pare).
Poi è arrivato il momento di
partire.
Carlos Fanboyzzzzz: “Z0n0 1N
P1St4 K0N 1L mY0 Yd0L0!!11111!!!!111!! F3RnY mY L0v3!!!1111!!!!11!! V13n1 à
G10K4R3 à Br1SK0L4!!!111!!!111!”
Ferniiii: “Non ho alcuna
intenzione di mettermi a giocare a briscola con un bambino che finirà a muro in
tre secondi contati!”
Carlos Fanboyzzzzz: “tH3 p0W3R
0F kRàSh!!!11111!!!111!!”
E mentre il piccolo Carlos
Fanboyzzzzz finiva fuori andando a sbattere e distruggendo la macchina, ai box
suo padre imprecava come un Jos Verstappen qualsiasi.
Risultato: ultima posizione,
mentre davanti a lui (dopo i venti minuti di bandiera rossa che sono seguiti
per pulire la pista) c’erano i Marussia Boyssss e davanti ai Marussia Boyssss i
Sauber Boysssss che festeggiavano in quell’occasione il 400esimo gran premio
del loro team, non nel migliore dei modi per il momento, ma c’era sempre il
tempo di peggiorare. Chi se la passava peggio in quel momento era comunque la
Toro Rosso, che aveva una vettura da rimettere in sesto in qualcosa come tre
ore.
Il momento più emozionante della
Q1 è stato, comunque, quando ho letto “9 ROS” e ho incominciato a vedere
arcobaleni che mi giravano intorno. Poi, un attimo prima di mettermi a
festeggiare per il glorioso risultato della Sacra Cenerentola mi sono ricordata
che ROS è Rosberg e non Rossi e che Rossi aveva dietro di sé soltanto Sainz. È
stata una delusione profonda, lo ammetto, anche perché tifavo proprio per lui
altrimenti detto “RSI” nel confronto con Who’s That Guy... sarà che sono
influenzata negativamente da tutte le fangirl di Tumblaaaaahhhhh che non fanno
altro che ripetere quanto Who’s That Guy sia un figoneeeeehhhhhh (??????)
perché è alto un metro e un tappo. E qui continuo a chiedermelo: perché non
Taku? Comunque il giorno in cui Sato vincerà una gara davanti a Stevens e Bird
(non si sa quando e come perché corrono in tre serie diverse, ma soprassediamo)
mi prenderò il mio momento di soddisfazione, specie nel vederlo sul gradino più
alto del podio, accanto agli altri, stando fisicamente più in alto degli altri
a tutti gli effetti. Peccato, però, perché in tal caso nessuno noterà quanto è
basso.
In attesa del giorno in cui Sato
conquisterà il mondo, giorno che a pochi sembra interessare per il momento, è
giunta l’ora di iniziare la Q2, mentre si vociferava che il risultato avrebbe
potuto essere definitivo qualora poi non si riuscisse a proseguire.
Sui social network c’era un
certo complottismo perché, possiamo starne sicuri, qualunque cosa fosse
accaduta sarebbe stata vista come un complotto. Mentre su Twitter c’erano
persone che affermavano l’esistenza di un complotto pro-Hamilton per poi
mettersi a parlare di un complotto pro-Rosberg trenta secondi più tardi (l’ho
già detto, la contraddizione è il primo elemento che contraddistingue molta
gente sui social network) su Tumblaaaaaahhhhhh la Q2 era la prova che c’era un
complotto anti-Ricciardo, che aveva conquistato il primo tempo in Q1 senza
essere da me menzionato perché ritenevo opportuno dare maggiore spazio ad Alex
Rossi.
Dani-Smile: “Ma come? Non sei
affascinata dal mio sorriso smagliante?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “E non mi reputi un
figoneeeeeeehhhhh?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “E non mi shippi con
Vergne?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “Ciò mi rende
profondamente sollevato.”
È stato l’unico sollievo per
Dani-Smile perché sono passati alla Q2 che, appunto, da complotto pro-Hamilton
per il semplice fatto che Hamilton aveva ottenuto il miglior tempo in Q1, siamo
passati a complotto pro-Rosberg per il semplice fatto che Rosberg ha ottenuto
il miglior tempo in Q2, il che mi ha aperto gli occhi facendomi pensare che, se
qualunque risultato di qualunque sessione di prove libere o di qualifiche
deriva da un complotto, quella volta che Pic ottenne il miglior tempo c’era un
complotto pro-Pic, il che mi rende profondamente soddisfatta.
Risultato: la pioggia è
incrementata al termine della Q2 e, siccome si stava facendo tardi e non c’era
più tempo per organizzare balletti nella pitlane o partite di calcio
improvvisate, era meglio chiuderla lì, confermando l’esistenza di un complotto
pro-Rosberg e affidandogli la pole accanto al compagno di squadra.
......Voce fuori campo: “WTF?!
C’è una qualifica tutta strana in cui potrebbe succedere di tutto e poi ci sono
ugualmente i Mercedes Boysssss in prima fila?”
Altra voce fuori campo:
“Esatto.”
Voce fuori campo: “Oh my Feliiii
cry.”
Altra voce fuori campo: “Però
almeno ci sono le Redbull in seconda fila.”
Voce fuori campo: “...e sono in
seconda fila solo per culo e non per merito rendendo il mondiale falsato.”
Una fangirl di Tumblaaaaaahhhh:
“No, Dani-Smile è un figo, quindi non c’è nulla di falsato in tutto ciò.”
Un fanboy di Twitter: “Sì che è
tutto falsato, la Redbull ha vinto dei mondiali solo ed esclusivamente grazie a
Sebbiiii.”
Sebbiiii: “Non ero io che avevo
vinto solo ed esclusivamente grazie alla Redbull?”
Una fangirl di Tumblaaaaaahhhh:
“Taci! Tu hai commentato l’aspetto esteriore di alcune donne cinque mesi fa e
in quanto tale sei un sessista che esalta il patriarcato e non sei degno del
mio rispetto. E poi tu non hai mai vinto in Redbull, a partire dal 2014,
momento in cui tutti hanno iniziato a seguire la Formula 1, l’hai preso in quel
posto da Dani-Smile che ancora adesso è meglio di te e che generalmente su una
vettura prestante come la Redbull ti sta dietro nonostante la vettura scarsa
che ti sei scelto per sfuggire al confronto con lui.”
Dani-Smile: “Da quando guidare
una vettura competitiva ed essere battuto da uno che ha una vettura scarsa
dovrebbe essere considerato un complimento?”
La fangirl di Tumblaaaaaahhhhh: “Tutto
ciò non ha importanza, è solo un dettaglio.”
Un fanboy: “Comunque in Formula
1 nessuno ha mai vinto un titolo con una vettura scarsa, tranne Senna con la
Mclaren del 1988.”
La fangirl di Tumblaaaaaahhhhh: “Senna?
McLaren? 1988? Che cosa significano questi termini?”
Una fangirl che seguiva la
Formula 1 anche nel 2013: “La McLaren è la vettura su cui ha appoggiato il cu*o
l’amante di Webbiiii.”
L’Autrice©: “Oh my Monty manholes’
destroyer, salvaci tu!”
......Sono passate alcune ore e
finalmente è giunto il momento del via, in cui non pioveva più, in cui si
usavano le intermedie anziché le full wet e in cui poteva succedere di tutto e
il contrario di tutto e in cui la supremazia Mercedes poteva essere messa in
discussione, qualora Britney Bitch avesse perso la prima posizione. È esattamente
quello che è accaduto... nel senso che ha perso la prima posizione, poi va beh,
primo c’era Hamilton quindi niente di perso e niente di guadagnato per chi sperava
di non vedere una Mercedes al comando.
A me sinceramente non è che
importasse molto di chi stava davanti, dato che dietro c’era un mondo... e in
tale mondo al momento c’erano varie palle da bowling e vari birilli che
saltavano da una parte e dall’altra. Ferniiii si è azzoppato l’ala anteriore in
un contatto con una Williams, non è ben chiaro quale, dato che c’è chi dice che
era Feliiii mentre c’era Bo77as che rientrava ai box con la vettura mezza
demolita. Non è chiaro quale sia stato il destino dei Williams Boysssss, se non
che di lì a poco Bo77as e di lì a una ventina di giri Feliiii stavano entrambi
ai box a confabulare contro di loro e mi hanno dato l’impressione di essere lì
a complottare contro le sorti dell’umanità.
Poi va beh, è probabile che il
loro discorso fosse qualcosa del genere:
Feliiii: “Secondo me è il
momento giusto.”
Bo77as: “Ne sei sicuro?”
Feliiii: “Certo. Io convinco la
Susina a seguirmi e a quel punto entri in scena tu. La chiudiamo in un armadio
e facciamo cose folli.”
Bo77as: “Oppure chiediamo come
riscatto a Totogol due Mercedes travestite da Williams.”
Feliiii: “Anche questa è un’idea.”
Direi comunque di soprassedere a
proposito dei complotti dei Williams Boysssss e di proseguire, perché davanti c’erano
le Mercedes e le Redbull che si giocavano la vittoria, con queste ultime che
avevano intenzione di vincere per culo e non per merito rendendo l’intera
storia della Formula 1 falsata. A complicare le cose Britney Bitch, che è l’essenza
stessa del complotto, a un certo punto si è ritrovato in testa, rendendo la
gara piena di messaggi subliminali anti-Webbiiii (da dove derivi il fatto che
fossero anti-Webbiiiii non siamo tenuti a saperlo, ma non ha importanza: quello
che conta è che Britney Bitch è l’essenza stessa di ogni complotto e che
Webbiiii è vittima di qualunque complotto, tutto il resto non ha importanza) e
mettendolo in quel posto a Dani-Smile.
Voce fuori campo: “Dani-Smile????!!!!!”
L’Autrice©: “Sì, era stato in
testa per qualche giro, dopo che il Kiwi aveva già iniziato ad avere qualche
svarione.”
Voce fuori campo: “Oh,
capisco... anzi, non capisco. Come siamo arrivati a questo punto? Perché c’è la
safety car in pista?”
L’Autrice©: “Perché la vettura
di Sonyericsson, che aveva fatto fuochi d’artificio con l’altro Felipe al via, si
è fermata all’improvviso per una loss of power come una McLaren qualsiasi ed
era casualmente in mezzo alle palle.”
Voce fuori campo: “Ora mi è
tutto chiaro. Dani-Smile for the win!”
Un’altra voce fuori campo: “Ma
cosa dici??? Hulk for the win!”
E fu così che Dani-Smile e Hulk
si misero a ballare... in pista, con il risultato che Hulk è finito fuori e
Mazzoni ha pensato bene di rievocare i suoi trascorsi di qualche gran premio
fa, in cui ne aveva già combinata un’altra per cui però dalle fangirl era stato
difeso a spada tratta.
L’attrition rate era piuttosto
elevato ed è stato in quei frangenti, più o meno a metà della gara, che ho
iniziato a sognare a occhi aperti. Mentre davanti le Mercedes si scannavano per
la vittoria, mentre dietro Verstappino cercava un modo per appropriarsi della
terza posizione ai danni di Sebbiiii e mentre le Redbull cadevano nel
dimenticatoio, io ho trovato la mia vera strada: tutti si stavano ritirando uno
dopo l’altro e bastava che altri tre protagonisti si ritirassero e l’unica
Sacra Cenerentola, quella di Alexander Non Sono Valentino Rossi, avrebbe visto
la luce.
Purtroppo le mie speranze non si
sono avverate. È vero, il Kiwi dopo avere dedicato il sabato al ballo di coppia
ha dedicato la domenica al ballo singolo andando a sbattere e facendo entrare
un’altra safety car, ma di conseguenze ce ne sono state soltanto tre:
- in pista c’erano 12 vetture e
Alex NSVR era l’ultima di queste;
- la leadership di Britney Bitch
è stata messa in discussione;
- la possibilità di Sebbiiii di
intaccare la prospettiva di una doppietta Mercedes è stata messa in discussione.
Insomma, dopo un anno e cinque
mesi di astinenza, la Sacra Cenerentola avrebbe continuato l’astinenza senza la
possibilità di conquistare nuovamente dei punti, per dirla come va detta.
Ho continuato a sperare,
soprattutto quando Dani-Smile ha deciso di fare un pitstop a gara mooooolto
inoltrata precipitando in ultima posizione e quando Ferniiii ha iniziato ad
accusare la rituale “loss of power”. È andata a finire che Dani-Smile ha
superato NSVR molto prima della fine della gara e che NSVR non ha conquistato
punti, finendo però in buona compagnia, dato che l’altro pilota che non ha
conquistato punti era proprio Ferniiii.
Intanto davanti stava accadendo
qualcosa di traumatico: il piccolo Verstappino era soltanto quarto e non
avremmo scoperto cosa sarebbe accaduto se fosse salito sul podio... perché
Verstappino ha 18 anni e la drinking age del luogo è 21 anni.
A centro gruppo/nelle retrovie,
invece, se ne vedevano delle belle, con tutti che erano in lotta con tutti e
che ogni tanto si tiravano anche qualche accenno di sportellata. Insomma, era
una gara epica a tutti gli effetti e mi stavo divertendo tantissimo, anche se
ogni tanto la regia si perdeva qualche sottigliezza, come ad esempio il fatto
che non stavano battagliando come dei matti solo dietro, ma anche davanti. Verso
la fine della gara, infatti, abbiamo avuto l’ennesimo cambio di leadership, con
il Britney Bitch che ha fatto una passeggiata per i prati e il Gangster Rapper
che l’ha superato, diventando a quel punto aritmeticamente campione del mondo.
L’Autrice©: “Okay, è finita...
che amarezza, però, due ritirati in più e sarebbe accaduto il miracolo!”
Voce fuori campo: “Il tuo idolo
made in Marussia non era Bloody Merhi?”
L’Autrice©: “A parte che il
ruolo di mio idolo made in Marussia va duramente conquistato sul campo e che
per ora nessuno dei tre Marussia Boyssss l’ha fatto, sinceramente mi va bene
che qualcosa di epico lo faccia uno qualsiasi... se poi non è Who’s That Guy ma
il suo compagno di squadra, uno qualunque dei due, tanto meglio, ma in ogni
caso Sacrahhhhh Cenerentolahhhhh for the win!”
...La gara è finita e io ero già
pienamente consapevole del fatto che fosse stata la gara più epica della
stagione e che, in realtà, non si fosse vista una gara così epica e ricca di colpi
di scena da anni e anni... sì, detrattori, non me ne importa un fico secco se
il circuito l’ha progettato Tilke, questo circuito poteva averlo progettato
anche il giardiniere di nonna Isaura per quanto mi riguarda, ma nulla toglie
all’epicità del gran premio degli Stati Uniti 2015!
La gara è finita e, prima di
arrivare sul podio, i Mercedes Boysssss con tutto quello che potevano fare in
quel momento hanno pensato bene di mettersi a lanciarsi cappellini addosso
davanti alle telecamere. Ero terrorizzata da quello che avrei letto entrando su
Tumblaaaahhhh, convinta che il lancio dei cappellini fosse ritenuto lo scandalo
del secolo e che ci fossero insulti all’uno e all’altro pilota coinvolto. Alla fine
sono entrata su Tumblaaaahhhh, scoprendo che non c’era nessun genere di
insulto. Non è stata comunque una scoperta positiva: il lancio di cappelli è
stato visto, in numerose fan fiction slash, come una opening per qualcos’altro...
E con questo mi defilo,
rimandando ancora una volta il discorso Verstappen, che sto rimandando dall’inizio
della stagione, per un motivo o per l’altro.
RISULTATO: 1. Hamilton (Mercedes),
2. Rosberg (Mercedes), 3. Vettel (Ferrari), 4. Verstappen (Toro Rosso), 5.
Perez (Force India), 6. Button (McLaren), 7. Sainz (Toro Rosso), 8. Maldonado
(Lotus), 9. Nasr (Sauber), 10. Ricciardo (Redbull), 11. Alonso (McLaren), 12.
Rossi (Marussia), RIT. Kvyat (Redbull), RIT. Hulkenberg (Force India), RIT.
Ericsson (Sauber), RIT. Raikkonen (Ferrari), RIT. Massa (Williams), RIT.
Grosjean (Lotus), RIT. Bottas (Williams), RIT. Stevens (Marussia).
Oh my Feliiii cry, mi sono
dimenticata della scena epica in cui Iceman, dopo essere andato a sbattere
contro un pannello pubblicitario della Rolex, è stato protagonista di una scena
memorabile in cui cercava di liberarsene!
Va beh, pazienza... c’erano
talmente tante scene epiche che non potevo ricordarmele tutte! L’importante è
che mi sia venuta in mente prima che sia troppo tardi.
E con questo chiudo davvero,
dato che il gran premio del Messico è ormai alle porta!
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Milly Sunshine