giovedì 29 ottobre 2015

#16: Commento al Gran Premio degli Stati Uniti: 23-24-25 Ottobre 2015

QUALIFICHE | GARA

Il weekend del Gran Premio degli Stati Uniti è un weekend che lascerà lunghi strascichi, per me. È uno di quei weekend che ricorderò, con gioia, ma allo stesso tempo con rimpianto e amarezza, perché ancora una volta nulla è cambiato e l'eterna filosofia del "domani è un altro giorno" fa sì che all'indomani il mondo sia pieno di gente che asserisce che:
1) la Formula 1 è sempre e insindacabilmente noiosa;
2) le gare sui circuiti di nuova generazione sono sempre e insindacabilmente noiose;
3) il mondiale è falsato (va beh, questo sempre);
4) il risultato della gara è falsato (anche questo, in realtà);
5) Rossi è un santo;
6) Rossi è un criminale.
Potrei soprassedere a tutto, ma una cosa mi dà veramente fastidio: ogni volta in cui leggo il nome Rossi, non si sta mai parlando di chi meriterebbe maggiore spazio, lui, l'intramontabile e inimitabile pilota di casa.
In realtà il fatto che fosse il "pilota di casa" non mi riguarda granché ma fatto sta che c'era un pilota di casa al volante di una carretta ed era il 25° giorno del mese... insomma, una di quelle congiunzioni astrali che volevano pur dire qualcosa e che, nel corso della gara, visto come si evolvevano gli eventi, sono arrivata davvero a pensare che avremmo potuto vedere la luce.
Non è accaduto, ma continuo a vivere nella convinzione che prima o poi accadrà, anche se dovessimo aspettare il giorno in cui a Verstappino spunterà la barba o il giorno in cui vincerà un gran premio. Spero di dovere aspettare solo il giorno in cui Verstappino vincerà un gran premio, perché di questo passo accadrà prima che gli spunti la barba.
In ogni caso torniamo a noi, perché ho fatto un notevole passo avanti ed è più che opportuno tornare indietro e parlare di quanto successo fin dall'inizio, perché è stato un weekend veramente epico e perché, seppure sia stato pieno di polemiche, alla fine del weekend non c'era più nessuno che si ricordasse delle polemiche.

Tutto è iniziato con l'uragano Patricia, che si stava per abbattere sul confine tra il Messico e il Texas e che si prospettava come uno degli uragani più violenti degli ultimi trent'anni.
Per quelle strane congiunzioni astrali che di tanto in tanto capitano, l'uragano Patricia ha deciso di deviare sulle montagne, dove sì, ha sradicato un po' di alberi, ma non ha danneggiato persone, prima di trasformarsi in una tempesta tropicale di minore intensità.
Poi sì, ad Austin pioveva e ha piovuto per tre giorni di fila, ma questo diventava secondario... anzi, no, dato che sono stata su Twitter il tempo necessario per assistere a uno scontro di prospettive tra i sostenitori della teoria “sospendete immediatamente la gara e cancellate anche i due gran premi successivi se no siete dei pagliacci” e i sostenitori della teoria “finalmente è accaduto qualcosa che renda la Formula 1 più pericolosa del solito”. Naturalmente le vie di mezzo non c'erano... osare insinuare che fosse lecito aspettare per vedere come si evolvevano le condizioni meteo era del tutto inconcepibile. Anzi, c'era chi dava dell'idiota a chi osava ipotizzare che la pioggia potesse calare. Credo che questa sia stata una delle tante ragioni che mi ha fatto adorare questo weekend, ovvero il fatto che la maggior parte di quella gente è stata messa a tacere, chi per una ragione e chi per l’altra.
Social network sbagliato, ho pensato, in quei frangenti su twitter. Sono entrata su Tumblaaaahhhh sperando che le cose migliorassero, ma in realtà sono peggiorate, dato che ho letto affermazioni del tipo "io sono ad Austin e devo stare chiusa nella mia stanza perché il circuito è chiuso al pubblico e sono profondamente offesa dal fatto che la gente in giro per il mondo osi parlare delle condizioni meteo locali senza essere qui dove sono io". What?! o.O Onestamente sono sempre più convinta che la gente che ha iniziato a seguire la Formula 1 solo per "Rush" voglia a tutti i costi imitare le gesta di James Hunt e che prima di connettersi alla rete si imbottisca di alcool.
Mentre loro si imbottivano di alcool, le vetture non giravano. Poi sì, va beh, sabato pomeriggio alle 17.00, dopo un’ora passata a cercare la gara di Formula E su youtube, gara che non avrei trovato se due ore più tardi Gio non me l’avesse linkata (grazie ancora, Gio!) ho deciso di connettermi al sito dove vado di solito a vedermi le gare in streaming... scoprendo che l’antivirus non mi faceva entrare. Ho provato un browser, ho provato l’altro, mi sono rifiutata categoricamente di provare se funzionava su quel catorcio di programma che è Internet Explorer, ho provato il sito brasiliano su cui avevo guardato il gran premio del Giappone scoprendo che non è più attivo, infine su twitter ho trovato un link, il che mi fa ben sperare: se ogni volta trovo un sito nuovo, vuole dire che i siti di streaming si moltiplicano come cavallette e che, se dovessero essere inattivi c’è sempre la possibilità di trovarne altri.
Le vetture sono andate in pista a fare qualche giro sotto al diluvio ed era una di quelle situazioni in cui se Pic fosse stato in pista avrebbe addirittura potuto puntare a ottenere il miglior tempo. Purtroppo Pic non era in pista, quindi la legge del caso, per protesta, ha deciso che il miglior tempo lo doveva ottenere Hamilton... insomma, uno di quei risultati che nessuno si aspettava...
Una leggenda metropolitana narrava che, se le qualifiche non fossero state disputate, da quelle prove libere si sarebbe potuta ottenere la griglia di partenza della gara... o almeno è quanto ho letto sul profilo twitter ufficiale della Ferrari, perché nel frattempo su Tumblaaaahhhh c’erano ragazzine che sostenevano, senza citare la fonte, che la griglia di partenza sarebbe stata stilata basandosi sulla classifica o sui numeri di gara dei piloti. Non so da dove fossero uscite queste perle di saggezza, in particolare quella sui numeri di piloti, ma direi che possiamo soprassedere.
Non restava che attendere le 20.00, l’ora delle qualifiche.
......Voce fuori campo: “Ma qui sta ancora diluviando.”
L’Autrice©: “Sì, ma sarà meglio che accada qualcosa, altrimenti io nel mio commento al gran premio che cosa scrivo?”
Voce fuori campo: “Non saprei. Magari puoi parlare di Jolly Palmaaaaaahhhh che è stato ingaggiato dalla Lotus.”
L’Autrice©: “C’è già tanta gente su Tumblaaaahhhh che ne parla, non riuscendo a spiegarsi come sia possibile che accanto a un figoneeeeeehhhhh come Jollyhhhhh Palmaahhhh non ci sia un altro figonehhhh come Stoffy Vandorme.”
Voce fuori campo: “E tu, invece? Riesci a spiegartelo? Sei giunta a una conclusione?”
L’Autrice©: “Sì. Nessuno ingaggia Stoffy Vandorme perché, in una cronaca seria, non sarei assolutamente in grado di ricordarmi come si chiami esattamente.”
Vandorme: “Zzzzz... nobody loves me... zzzz...”
L’Autrice©: “Okay, passiamo oltre. Cerchiamo di trovare un argomento di cui parlare.”
Voce fuori campo: “La McLaren ha messo Kmag a piedi.”
L’Autrice©: “Perché, finora per caso stava guidando qualcosa?”
Voce fuori campo: “No, però è un figoneeeeeehhhhh biondohhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh e le bracciahhhh tatuatehhhh e in quantohhhh talehhhh è il nuovo Raikkonen e quindi è un figohhhhh.”
L’Autrice©: “Okaaaaaaaaayyyyy, riassumendo questo è quanto sta succedendo: le qualifiche non ci saranno e c’è gente che continua a sbavare dietro ai piloti.”
Voce fuori campo: “Esatto. Infine c’è Hamilton che potrebbe vincere il titolo già ad Austin, qualora Vettel arrivasse dalla terza posizione in poi e qualora Rosberg non...”
L’Autrice©: “Senti, quest’anno le cose sono talmente chiare che non vale nemmeno la pena di stare a fare calcoli. Risparmiamoci tutto quanto e chiariamo un concetto: Hamilton vincerà il titolo e, se non lo vincerà ad Austin, lo vincerà la prossima settimana in Messico.”
Altra voce fuori campo: “SCANDALOOOOOO! Cancellate il gran premio del Messico per via della tempesta tropicale, quello del Brasile per il probabile temporale che scoppierà e quello di Abu Dhabi perché... mhm... è credibile un diluvio nel deserto? No? Allora bisogna trovare assolutamente un altro modo per impedire che il gran premio di Abu Dhabi venga disputato!”
La voce fuori campo di prima: “Esatto, altrimenti come faremmo a corrompere l’autrice© perché nei prossimi commenti non faccia altro che parlare di Vandorme?”
L’Autrice©: “Qualcuna di voi potrebbe cortesemente andare a dormire insieme a Vandorme?”
Voce fuori campo: “Molte di noi, se fossero nello stesso letto di Vandorme, non penserebbero affatto a dormire.”
L’Autrice©: “Esatto. Vi mettereste a farvi fantasie su Jensinho che va finalmente in pensione lasciando campo libero a qualche diciassettenne di bell’aspetto, magari francese o con gli occhi azzurri... o francese con gli occhi azzurri.”
A proposito, l’ho mai detto? Temo di no, vista la scarsa importanza che sto dando alla McLaren negli ultimi tempi: Button e Alonso continueranno a collezionare posizioni di retrocessione per sostituzioni del motore ancora per un anno.
E... a proposito di motori, mi rendo conto di non avere ancora menzionato che in Redbull hanno le idee poco chiare: dopo avere passato tutto l’anno a litigare con la Renault volevano passare ai motori Ferrari o ai motori Mercedes... insomma, a qualunque cosa non sia un motore Renault... e l’unica soluzione pare essere la Honda oppure costruire vetture a pedali. Credo che i piloti preferiscano l’opzione vetture a pedali, piuttosto che condividere l’ultima fila con Jensinho.
Ferniiii: “Stai insinuando che io lo batterò tutte le volte?”
L’Autrice©: “Niente affatto, ho solo menzionato Jensinho perché è da tempo immemore che non lo prendo più per i fondelli e non bisogna mai perdere le vecchie abitudini.”
Jensinho: “A proposito, perché continuo a essere un brasiliano onorario?”
L’Autrice©: “La ragione per cui da Jensiiii sei diventato Jensinho è ormai persa nei meandri dei commenti ai gran premi di non si sa più quale stagione... ma verifichiamo subito!”
Per chi si stesse veramente chiedendo da dove è nato il diminutivo “Jensinho”, sono andata a controllare: il primo utilizzo risale al commento al gran premio d’Europa 2012, in cui Jenson Button, Mark Webber e Bruno Senna si qualificarono ciascuno parecchie posizioni dietro al proprio compagno di squadra e descrissi una scena immaginaria in cui i tre facevano parte del nuovo ordine mondiale e complottavano contro i loro colleghi per far sì che il Brasile e il Giappone assumessero il controllo del mondo. Per l’occasione appioppai loro i soprannomi di Jensinho, Webbinho e Bruno-San. La scenetta terminava con Grosjean che realizzava cerchi nel grano che visti dall’alto raffiguravano Heidfeld sul gradino più alto del podio che beveva champagne in cui Perez aveva messo di nascosto dei peperoncini tritati e con Webber che cercava di rimorchiare Maria De Villota. Cercate di capirmi: mi ero persa il momento della Q1 in cui Kovalainen passava in Q2 mettendolo in quel posto a Vergne e a Webber perché stavo tentando con scarso successo di convincere un’ape a uscire dalla finestra della cucina da cui era entrata poco prima e dovevo in qualche modo riprendermi dallo shock.

Tornando a noi, ad Austin diluviava e le qualifiche venivano rimandate di mezz’ora in mezz’ora e sarebbero state rimandate di mezz’ora in mezz’ora finché non fosse stato troppo buio per poterle disputare, finendo per rimandarle quindi al giorno successivo, incuranti delle proteste delle fangirl che speravano che la griglia di partenza si decidesse in base ai numeri di gara, perché non ci sarebbe stata altra possibilità di vedere Dani-Smile in pole position, in un giorno come quello in cui l’inizio della stagione di Formula E le aveva mandate tutte su di giri, perché in Formula E corre Vergne che era il compagno di squadra di Ricciardo e che di conseguenza con lui viene shippato, anche se poi pare che adesso Vergne venga shippato con Bird perché in passato l’ha preso per i fondelli per la sua bassa statura... che poi a questo punto Bird dovrebbe essere shippato con tutti i piloti di Formula E, incluso se stesso, dato che chiunque fa battute sulla sua bassa statura (che poi qui mi sono sempre chiesta: se Sam Bird è figo perché è basso, Takuma Sato non dovrebbe essere il pilota più sexy di tutti i tempi? basta googlarlo per vedere che è sempre e insindacabilmente più basso di chiunque gli stia intorno... però quello nessuno lo shippa con nessuno, neanche con Ide... anche perché dubito che ci sia gente al corrente dell’esistenza di Ide).
Ehm... dicevamo? Ah, già, niente qualifiche, intervista a Grosjiiii in cui si è parlato solo ed esclusivamente della Haas, poi linea al TG2 che peraltro è finito un po’ in anticipo, per poi lasciare spazio di nuovo alla Formula 1. Siccome non stava accadendo niente, se fosse stata una qualifica di una gara di Indycar degli anni ’90 forse avrebbero trasmesso qualche siparietto comico, ma ci siamo dovuti accontentare: è stata piazzata un’intervista registrata, non si sa bene quando, di Massa al microfono della Stellona... una di quelle interviste serie non connesse all’evento, perché appunto non si sa bene quando siano state registrate, in cui Massa risponde alle domande invece di fare battute sulle domande stesse.
......Voce fuori campo: “Ma queste qualifiche? Quella gente là che attende sotto l’acqua in pantaloncini e infradito dovrà pure vedere qualcosa!”
L’Autrice©: “Sì, il reparto pantaloni lunghi e il reparto scarpe dei grandi magazzini.”
Voce fuori campo: “Okay, ho capito, non si vede nulla...”
Non si è visto nulla?
Nulla???!!!
Suvvia, non diciamo scemenze: si è visto Ricciardo che ballava il valzer con Kvyat.
E un tizio della Force India che ballava la break dance.
Poi Rosberg che giocava a calcio con Niki Lauda.
Oh, bisogna menzionare anche i meccanici della Williams che fingevano di remare su dei canotti rudimentali.
Poi Verstappino e Sainz Jr hanno fatto indossare ai rispettivi padri delle tute prestate dai meccanici del team e Verstappino fingeva di pescare.
Su tumblaaaahhhh tutti hanno acclamato tutta questa gente. Poi sì, va beh, hanno anche acclamato Raikkonen e Arrivabene quando hanno lasciato intendere che ritenevano che tutti si fossero comportati da pagliacci, il che sarebbe un po’ in contrasto con l’acclamare chi ha dato spettacolo, ma ormai sono arrivata a un’eterna convinzione: tumblaaaahhhh è tumblaaaahhhh e in una stessa frase si possono affermare due concetti in contrasto l’uno con l’altro senza problemi... Insomma, Tumblaaahhhh è la versione fangirl-friendly dei siti frequentati da tifosi da bar, quelli in cui si può leggere gente che afferma: “la Formula 1 fa schifo perché entra la safety car troppo spesso, perché se viene un’alluvione la gara viene interrotta per ore, perché le gare sono troppo lunghe e perché ci sono troppe polemiche, è per questo che ritengo che la Nascar sia superiore alla Formula 1 e molto più spettacolare, però penso che le serie dove non corre la Ferrari non siano per nulla spettacolari”.

Risultato: qualifiche rinviate a domenica, ore 9.00 locali, ore 15.00 in Italia. Ho acceso la TV su Raidue con un quarto d’ora d’anticipo, trovando Rosberg che, mentre la Stellona gli teneva un microfono davanti alla bocca, affermava che Lauda a giocare a calcio è scarso.
È servizio un servizio in cui venivano riepilogate le curiosità capitate il pomeriggio precedente, che superavano di gran lunga quella volta in cui Ricciardo lanciava una pallina da tennis e in cui Rosberg faceva la ola durante un rain delay (Silverstone 2012, mi pare).
Poi è arrivato il momento di partire.
Carlos Fanboyzzzzz: “Z0n0 1N P1St4 K0N 1L mY0 Yd0L0!!11111!!!!111!! F3RnY mY L0v3!!!1111!!!!11!! V13n1 à G10K4R3 à Br1SK0L4!!!111!!!111!”
Ferniiii: “Non ho alcuna intenzione di mettermi a giocare a briscola con un bambino che finirà a muro in tre secondi contati!”
Carlos Fanboyzzzzz: “tH3 p0W3R 0F kRàSh!!!11111!!!111!!”
E mentre il piccolo Carlos Fanboyzzzzz finiva fuori andando a sbattere e distruggendo la macchina, ai box suo padre imprecava come un Jos Verstappen qualsiasi.
Risultato: ultima posizione, mentre davanti a lui (dopo i venti minuti di bandiera rossa che sono seguiti per pulire la pista) c’erano i Marussia Boyssss e davanti ai Marussia Boyssss i Sauber Boysssss che festeggiavano in quell’occasione il 400esimo gran premio del loro team, non nel migliore dei modi per il momento, ma c’era sempre il tempo di peggiorare. Chi se la passava peggio in quel momento era comunque la Toro Rosso, che aveva una vettura da rimettere in sesto in qualcosa come tre ore.
Il momento più emozionante della Q1 è stato, comunque, quando ho letto “9 ROS” e ho incominciato a vedere arcobaleni che mi giravano intorno. Poi, un attimo prima di mettermi a festeggiare per il glorioso risultato della Sacra Cenerentola mi sono ricordata che ROS è Rosberg e non Rossi e che Rossi aveva dietro di sé soltanto Sainz. È stata una delusione profonda, lo ammetto, anche perché tifavo proprio per lui altrimenti detto “RSI” nel confronto con Who’s That Guy... sarà che sono influenzata negativamente da tutte le fangirl di Tumblaaaaahhhhh che non fanno altro che ripetere quanto Who’s That Guy sia un figoneeeeehhhhhh (??????) perché è alto un metro e un tappo. E qui continuo a chiedermelo: perché non Taku? Comunque il giorno in cui Sato vincerà una gara davanti a Stevens e Bird (non si sa quando e come perché corrono in tre serie diverse, ma soprassediamo) mi prenderò il mio momento di soddisfazione, specie nel vederlo sul gradino più alto del podio, accanto agli altri, stando fisicamente più in alto degli altri a tutti gli effetti. Peccato, però, perché in tal caso nessuno noterà quanto è basso.
In attesa del giorno in cui Sato conquisterà il mondo, giorno che a pochi sembra interessare per il momento, è giunta l’ora di iniziare la Q2, mentre si vociferava che il risultato avrebbe potuto essere definitivo qualora poi non si riuscisse a proseguire.
Sui social network c’era un certo complottismo perché, possiamo starne sicuri, qualunque cosa fosse accaduta sarebbe stata vista come un complotto. Mentre su Twitter c’erano persone che affermavano l’esistenza di un complotto pro-Hamilton per poi mettersi a parlare di un complotto pro-Rosberg trenta secondi più tardi (l’ho già detto, la contraddizione è il primo elemento che contraddistingue molta gente sui social network) su Tumblaaaaaahhhhhh la Q2 era la prova che c’era un complotto anti-Ricciardo, che aveva conquistato il primo tempo in Q1 senza essere da me menzionato perché ritenevo opportuno dare maggiore spazio ad Alex Rossi.
Dani-Smile: “Ma come? Non sei affascinata dal mio sorriso smagliante?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “E non mi reputi un figoneeeeeeehhhhh?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “E non mi shippi con Vergne?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “Ciò mi rende profondamente sollevato.”
È stato l’unico sollievo per Dani-Smile perché sono passati alla Q2 che, appunto, da complotto pro-Hamilton per il semplice fatto che Hamilton aveva ottenuto il miglior tempo in Q1, siamo passati a complotto pro-Rosberg per il semplice fatto che Rosberg ha ottenuto il miglior tempo in Q2, il che mi ha aperto gli occhi facendomi pensare che, se qualunque risultato di qualunque sessione di prove libere o di qualifiche deriva da un complotto, quella volta che Pic ottenne il miglior tempo c’era un complotto pro-Pic, il che mi rende profondamente soddisfatta.
Risultato: la pioggia è incrementata al termine della Q2 e, siccome si stava facendo tardi e non c’era più tempo per organizzare balletti nella pitlane o partite di calcio improvvisate, era meglio chiuderla lì, confermando l’esistenza di un complotto pro-Rosberg e affidandogli la pole accanto al compagno di squadra.
......Voce fuori campo: “WTF?! C’è una qualifica tutta strana in cui potrebbe succedere di tutto e poi ci sono ugualmente i Mercedes Boysssss in prima fila?”
Altra voce fuori campo: “Esatto.”
Voce fuori campo: “Oh my Feliiii cry.”
Altra voce fuori campo: “Però almeno ci sono le Redbull in seconda fila.”
Voce fuori campo: “...e sono in seconda fila solo per culo e non per merito rendendo il mondiale falsato.”
Una fangirl di Tumblaaaaaahhhh: “No, Dani-Smile è un figo, quindi non c’è nulla di falsato in tutto ciò.”
Un fanboy di Twitter: “Sì che è tutto falsato, la Redbull ha vinto dei mondiali solo ed esclusivamente grazie a Sebbiiii.”
Sebbiiii: “Non ero io che avevo vinto solo ed esclusivamente grazie alla Redbull?”
Una fangirl di Tumblaaaaaahhhh: “Taci! Tu hai commentato l’aspetto esteriore di alcune donne cinque mesi fa e in quanto tale sei un sessista che esalta il patriarcato e non sei degno del mio rispetto. E poi tu non hai mai vinto in Redbull, a partire dal 2014, momento in cui tutti hanno iniziato a seguire la Formula 1, l’hai preso in quel posto da Dani-Smile che ancora adesso è meglio di te e che generalmente su una vettura prestante come la Redbull ti sta dietro nonostante la vettura scarsa che ti sei scelto per sfuggire al confronto con lui.”
Dani-Smile: “Da quando guidare una vettura competitiva ed essere battuto da uno che ha una vettura scarsa dovrebbe essere considerato un complimento?”
La fangirl di Tumblaaaaaahhhhh: “Tutto ciò non ha importanza, è solo un dettaglio.”
Un fanboy: “Comunque in Formula 1 nessuno ha mai vinto un titolo con una vettura scarsa, tranne Senna con la Mclaren del 1988.”
La fangirl di Tumblaaaaaahhhhh: “Senna? McLaren? 1988? Che cosa significano questi termini?”
Una fangirl che seguiva la Formula 1 anche nel 2013: “La McLaren è la vettura su cui ha appoggiato il cu*o l’amante di Webbiiii.”
L’Autrice©: “Oh my Monty manholes’ destroyer, salvaci tu!”
......Sono passate alcune ore e finalmente è giunto il momento del via, in cui non pioveva più, in cui si usavano le intermedie anziché le full wet e in cui poteva succedere di tutto e il contrario di tutto e in cui la supremazia Mercedes poteva essere messa in discussione, qualora Britney Bitch avesse perso la prima posizione. È esattamente quello che è accaduto... nel senso che ha perso la prima posizione, poi va beh, primo c’era Hamilton quindi niente di perso e niente di guadagnato per chi sperava di non vedere una Mercedes al comando.
A me sinceramente non è che importasse molto di chi stava davanti, dato che dietro c’era un mondo... e in tale mondo al momento c’erano varie palle da bowling e vari birilli che saltavano da una parte e dall’altra. Ferniiii si è azzoppato l’ala anteriore in un contatto con una Williams, non è ben chiaro quale, dato che c’è chi dice che era Feliiii mentre c’era Bo77as che rientrava ai box con la vettura mezza demolita. Non è chiaro quale sia stato il destino dei Williams Boysssss, se non che di lì a poco Bo77as e di lì a una ventina di giri Feliiii stavano entrambi ai box a confabulare contro di loro e mi hanno dato l’impressione di essere lì a complottare contro le sorti dell’umanità.
Poi va beh, è probabile che il loro discorso fosse qualcosa del genere:
Feliiii: “Secondo me è il momento giusto.”
Bo77as: “Ne sei sicuro?”
Feliiii: “Certo. Io convinco la Susina a seguirmi e a quel punto entri in scena tu. La chiudiamo in un armadio e facciamo cose folli.”
Bo77as: “Oppure chiediamo come riscatto a Totogol due Mercedes travestite da Williams.”
Feliiii: “Anche questa è un’idea.”
Direi comunque di soprassedere a proposito dei complotti dei Williams Boysssss e di proseguire, perché davanti c’erano le Mercedes e le Redbull che si giocavano la vittoria, con queste ultime che avevano intenzione di vincere per culo e non per merito rendendo l’intera storia della Formula 1 falsata. A complicare le cose Britney Bitch, che è l’essenza stessa del complotto, a un certo punto si è ritrovato in testa, rendendo la gara piena di messaggi subliminali anti-Webbiiii (da dove derivi il fatto che fossero anti-Webbiiiii non siamo tenuti a saperlo, ma non ha importanza: quello che conta è che Britney Bitch è l’essenza stessa di ogni complotto e che Webbiiii è vittima di qualunque complotto, tutto il resto non ha importanza) e mettendolo in quel posto a Dani-Smile.
Voce fuori campo: “Dani-Smile????!!!!!”
L’Autrice©: “Sì, era stato in testa per qualche giro, dopo che il Kiwi aveva già iniziato ad avere qualche svarione.”
Voce fuori campo: “Oh, capisco... anzi, non capisco. Come siamo arrivati a questo punto? Perché c’è la safety car in pista?”
L’Autrice©: “Perché la vettura di Sonyericsson, che aveva fatto fuochi d’artificio con l’altro Felipe al via, si è fermata all’improvviso per una loss of power come una McLaren qualsiasi ed era casualmente in mezzo alle palle.”
Voce fuori campo: “Ora mi è tutto chiaro. Dani-Smile for the win!”
Un’altra voce fuori campo: “Ma cosa dici??? Hulk for the win!”
E fu così che Dani-Smile e Hulk si misero a ballare... in pista, con il risultato che Hulk è finito fuori e Mazzoni ha pensato bene di rievocare i suoi trascorsi di qualche gran premio fa, in cui ne aveva già combinata un’altra per cui però dalle fangirl era stato difeso a spada tratta.
L’attrition rate era piuttosto elevato ed è stato in quei frangenti, più o meno a metà della gara, che ho iniziato a sognare a occhi aperti. Mentre davanti le Mercedes si scannavano per la vittoria, mentre dietro Verstappino cercava un modo per appropriarsi della terza posizione ai danni di Sebbiiii e mentre le Redbull cadevano nel dimenticatoio, io ho trovato la mia vera strada: tutti si stavano ritirando uno dopo l’altro e bastava che altri tre protagonisti si ritirassero e l’unica Sacra Cenerentola, quella di Alexander Non Sono Valentino Rossi, avrebbe visto la luce.
Purtroppo le mie speranze non si sono avverate. È vero, il Kiwi dopo avere dedicato il sabato al ballo di coppia ha dedicato la domenica al ballo singolo andando a sbattere e facendo entrare un’altra safety car, ma di conseguenze ce ne sono state soltanto tre:
- in pista c’erano 12 vetture e Alex NSVR era l’ultima di queste;
- la leadership di Britney Bitch è stata messa in discussione;
- la possibilità di Sebbiiii di intaccare la prospettiva di una doppietta Mercedes è stata messa in discussione.
Insomma, dopo un anno e cinque mesi di astinenza, la Sacra Cenerentola avrebbe continuato l’astinenza senza la possibilità di conquistare nuovamente dei punti, per dirla come va detta.
Ho continuato a sperare, soprattutto quando Dani-Smile ha deciso di fare un pitstop a gara mooooolto inoltrata precipitando in ultima posizione e quando Ferniiii ha iniziato ad accusare la rituale “loss of power”. È andata a finire che Dani-Smile ha superato NSVR molto prima della fine della gara e che NSVR non ha conquistato punti, finendo però in buona compagnia, dato che l’altro pilota che non ha conquistato punti era proprio Ferniiii.
Intanto davanti stava accadendo qualcosa di traumatico: il piccolo Verstappino era soltanto quarto e non avremmo scoperto cosa sarebbe accaduto se fosse salito sul podio... perché Verstappino ha 18 anni e la drinking age del luogo è 21 anni.
A centro gruppo/nelle retrovie, invece, se ne vedevano delle belle, con tutti che erano in lotta con tutti e che ogni tanto si tiravano anche qualche accenno di sportellata. Insomma, era una gara epica a tutti gli effetti e mi stavo divertendo tantissimo, anche se ogni tanto la regia si perdeva qualche sottigliezza, come ad esempio il fatto che non stavano battagliando come dei matti solo dietro, ma anche davanti. Verso la fine della gara, infatti, abbiamo avuto l’ennesimo cambio di leadership, con il Britney Bitch che ha fatto una passeggiata per i prati e il Gangster Rapper che l’ha superato, diventando a quel punto aritmeticamente campione del mondo.
L’Autrice©: “Okay, è finita... che amarezza, però, due ritirati in più e sarebbe accaduto il miracolo!”
Voce fuori campo: “Il tuo idolo made in Marussia non era Bloody Merhi?”
L’Autrice©: “A parte che il ruolo di mio idolo made in Marussia va duramente conquistato sul campo e che per ora nessuno dei tre Marussia Boyssss l’ha fatto, sinceramente mi va bene che qualcosa di epico lo faccia uno qualsiasi... se poi non è Who’s That Guy ma il suo compagno di squadra, uno qualunque dei due, tanto meglio, ma in ogni caso Sacrahhhhh Cenerentolahhhhh for the win!”
...La gara è finita e io ero già pienamente consapevole del fatto che fosse stata la gara più epica della stagione e che, in realtà, non si fosse vista una gara così epica e ricca di colpi di scena da anni e anni... sì, detrattori, non me ne importa un fico secco se il circuito l’ha progettato Tilke, questo circuito poteva averlo progettato anche il giardiniere di nonna Isaura per quanto mi riguarda, ma nulla toglie all’epicità del gran premio degli Stati Uniti 2015!
La gara è finita e, prima di arrivare sul podio, i Mercedes Boysssss con tutto quello che potevano fare in quel momento hanno pensato bene di mettersi a lanciarsi cappellini addosso davanti alle telecamere. Ero terrorizzata da quello che avrei letto entrando su Tumblaaaahhhh, convinta che il lancio dei cappellini fosse ritenuto lo scandalo del secolo e che ci fossero insulti all’uno e all’altro pilota coinvolto. Alla fine sono entrata su Tumblaaaahhhh, scoprendo che non c’era nessun genere di insulto. Non è stata comunque una scoperta positiva: il lancio di cappelli è stato visto, in numerose fan fiction slash, come una opening per qualcos’altro...
E con questo mi defilo, rimandando ancora una volta il discorso Verstappen, che sto rimandando dall’inizio della stagione, per un motivo o per l’altro.

RISULTATO: 1. Hamilton (Mercedes), 2. Rosberg (Mercedes), 3. Vettel (Ferrari), 4. Verstappen (Toro Rosso), 5. Perez (Force India), 6. Button (McLaren), 7. Sainz (Toro Rosso), 8. Maldonado (Lotus), 9. Nasr (Sauber), 10. Ricciardo (Redbull), 11. Alonso (McLaren), 12. Rossi (Marussia), RIT. Kvyat (Redbull), RIT. Hulkenberg (Force India), RIT. Ericsson (Sauber), RIT. Raikkonen (Ferrari), RIT. Massa (Williams), RIT. Grosjean (Lotus), RIT. Bottas (Williams), RIT. Stevens (Marussia).

Oh my Feliiii cry, mi sono dimenticata della scena epica in cui Iceman, dopo essere andato a sbattere contro un pannello pubblicitario della Rolex, è stato protagonista di una scena memorabile in cui cercava di liberarsene!
Va beh, pazienza... c’erano talmente tante scene epiche che non potevo ricordarmele tutte! L’importante è che mi sia venuta in mente prima che sia troppo tardi.
E con questo chiudo davvero, dato che il gran premio del Messico è ormai alle porta!


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Milly Sunshine