mercoledì 7 ottobre 2015

Keep calm and watch Champ Car!

Curiosità e osservazioni random su Formula Cart e Champ Car nell'epoca della scissione CART/IRL: 2002, 2003 e 2004

Le cose cambiano in fretta... o meglio, nel corso di anni, che però mi sto vedendo in tempi brevi, vivendole tutte in una volta.
Nel 2002 e nel 2003 i team (compreso il team Green di cui ho già parlato, protagonista nel 2002 di un altro incidente tra compagni di squadra) iniziavano a sparire, destinazione IRL, e nel 2004 improvvisamente la serie non si chiamava più CART, ma semplicemente Champ Car. La cosa deve avere a che vedere con società fallite e riciclate con un altro nome o qualcosa del genere.
Il mio scopo, comunque, non è parlare di questioni politico-economiche, bensì quello di celebrare i momenti pittoreschi del periodo in questione.

> La sfiga epica di Jimmy Vasser
Passato vincitore di un titolo al volante di una vettura rossa, la vittoria di quel titolo è l'unica cosa che lo differenzia da Felipe Massa.
Più il tempo passava e più le sue gare erano un susseguirsi delle peripezie più strane.

> I mondiali di calcio e i brasiliani
Nell'estate del 2002 sia Christian Fittipaldi sia Cristiano Da Matta a un certo punto sfoderarono delle acconciature chiaramente ispirate a quelle di qualche calciatore. Entrambi avevano la testa parzialmente rasata, ma non sopra.

> Occhiali, atto terzo
In un momento imprecisato del 2002(?) ho notato Adrian Fernandez che indossava un paio di occhiali sotto al casco.
Poi sì, nel 2003 è arrivato un certo pilota francese con l'aria da scolaretto (Boorday, cit. telecronisti anglofoni), icona ufficiale dei piloti che portano gli occhiali sotto al casco.
A proposito, il suddetto scolaretto francese, dopo avere ottenuto la prima vittoria, offrì una cena a un sacco di gente tra cui telecronisti e reporter, dopo la quale venne buttato in piscina completamente vestito e con gli occhiali indosso.

> Mario Dominguez
La prima volta che ho notato quel pilota è stato dopo un ritiro dopo al quale ha avuto la brillante idea di abbandonare il luogo dell'incidente passando al di sotto di una rete dietro alla quale c'erano degli spettatori. Nel momento post-ritiro, invece di sbraitare, si è fermato su richiesta di due bambini e si è fatto fare una foto insieme a loro.
Non è tutto: questo glorioso pilota ha avuto il suo momento d'oro a Surfer Paradise 2003, in una gara in cui, sotto il diluvio, al via ha fatto strike centrando diverse vetture che si erano già incidentate le une con le altre. Ripartito con la vettura di riserva, in una gara disputata quasi interamente dietro la safety car per via della pioggia battente, per questioni di timing azzeccato si è ritrovato in testa alla fine della gara. Epica la comunicazione via radio subito dopo l'esposizione della bandiera a scacchi. Roba del tipo: "ma questo cosa significa, che ho vinto la gara?"
Nessuno pare avere recepito molto bene la sua prima vittoria, tanto che ci sono state polemiche relative al fatto che abbia festeggiato troppo nonostante "avesse vinto per cu*o e non per merito rendendo la gara falsata".
Festeggiato troppo? Noooooo... uno che quando è giunto terzo nella gara di casa a Città del Messico l'anno successivo ha passato almeno cinque minuti a fare burnout sventolando una bandiera messicana nel frattempo deve essere uno che vive perennemente in un clima da festino brasiliano. Prima di quell'occasione aveva ottenuto comunque anche la sua seconda vittoria in carriera... molto simpatico l'intervistatore, che gli ha chiesto di fatto, come si sentisse ad avere appena vinto una gara "per merito e non per cu*o".

> Un diciassettenne in Champ Car
Tale Nelson Philippe, ha debuttato in Champ Car nel 2004 un paio di mesi prima di compiere diciotto anni.

> Meglio tardi che mai!
Per chi negli anni precedenti si fosse sforzato di guardare cosa accadeva nelle ultime file (a parte la presenza di chicane mobili o di giapponesi che combinavano disastri), esisteva la possibilità di essersi resi conto dell'esistenza di un certo Michel Jourdain Jr (sì, questo è figlio di un ex pilota, ma considerando la brevità della pagina wikipedia dedicata al padre anche Michel Jr deve essere stato considerato "uno che si chiama junior senza che nessuno sappia esattamente di chi è figlio").
Ebbene, costui finalmente nel 2004 ha ottenuto ben due vittorie (una in più di Alex Tagliani... sì, anche quello nel 2004 ha ottenuto finalmente una vittoria riuscendo nella memorabile impresa di andare a sbattere mentre celebrava facendo burnout, ma la mia soddisfazione è stata soltanto a metà, dato che ha vinto battendo un certo Rodolfo Lavin, pittoresco abbastanza per meritarsi a sua volta la vittoria)!

> MINARDI POWAAAAAAAAAAA!
Nel 2004 si sono visti in pista due fenomeni dell'epoca della Minardi: Alex Yoong e Gaston Mazzacane. Si sono alternati al volante dello stesso team.

> AJ Allmendinger travestito da formaggio
Tra le curiosità del paddock, nel 2004 ci è stato mostrato questo povero sfigato (non mi viene in mente una definizione migliore per uno costretto a mostrarsi in TV conciato a quel modo) che teneva in testa un cappello enorme fatto come una fetta di emmental.
L'inviata che si occupava del servizio era la moglie (alquanto gnocca) di Tagliani.



[To be continued... con le curiosità delle stagioni successive.]

Pubblicato anche su F1GC.

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