giovedì 26 gennaio 2012

Commento al GP d'Italia 2011

26/09/2011: dal mio vecchio blog.

Campionato 2011: capitolo 13
Gran Premio d’Italia: Credevate che Vettel non avrebbe più vinto? Vettel è ancora più spiacente di deludervi


Monza, 9-10-11 settembre

Un cordiale saluto ai miei cari lettori da Lady B, qui accanto a me c'è un calendario che mi ricorda che è già passato parecchio dal weekend dell'11 settembre 2011 e che dovrei smetterla di scrivere i commenti in consistente ritardo, ma niente paura, per Singapore farò davvero qualcosa in proposito.
Il gran premio d'Italia è stato sempre presente nel mondiale di Formula 1 [CIT. Mazzoni, ogni anno, in occasione del suddetto GP], sempre disputato a Monza tranne nel 1980 [CIT. Mazzoni, ogni anno, in occasione del suddetto GP] in cui il GP d'Italia venne disputato a Imola [CIT. Mazzoni, nella stessa occasione] che successivamente tra il 1981 e il 2006 fu sede del gran premio di San Marino (questo lo aggiungo io, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato), dove peraltro nella sua ultima edizione, nel 2006, avvenne uno storico incidente tra il mitico kamikaze Yuji Ide e Christian Albers, con quest'ultimo che era alla Midland (mi è sovvenuto proprio in questo momento che la Midland è esistita, in qualche momento... constatazione che ne ha seguita un'altra di uguale portata: anche Albers esiste davvero! e anche Ide, figura ormai leggendaria ormai decretato all'unanimità vincitore in qualsiasi classifica dei peggiori piloti di sempre), con Ide che venne radiato immediatamente dalla Formula 1. Povero Ide, quasi mi manca... Era un personaggio di estremo rilievo, quando erano compagni di squadra in confronto a lui Sato pareva un fenomeno. Perfino Yamamoto, quando giunse nel posto che era stato di Ide, non sfigurò eccessivamente. Però in compenso ha rotto le scatole in seguito comparendo dal nulla a metà stagione più di una volta, portando con sé vari milioni di euro a lui forniti dalla madre [CIT. Mazzoni], una miliardaria giapponese titolare di diverse cliniche [CIT. Mazzoni] che a mio parere potrebbe spendere i propri soldi per altri scopi, piuttosto che per far correre il figlio in F1, ma lasciamo stare, questo è il mio personalissimo parere.

Dopo avere divagato in lungo e in largo citando piloti giapponesi che non hanno nulla a che vedere con questo commento, e che forse nel caso di Ide è anche esagerato definire piloti, dire che posso sintonizzarmi con il gran premio d'Italia del 2011. Come senza dubbio ricorderete, Alonso ha dominato l'edizione del 2010 [CIT. Mazzoni]... ehm, veramente Button passò in testa almeno due terzi di gara, se quello era dominio figuriamoci cosa succede se un pilota si fa la gara in testa dall'inizio alla fine. Ma passiamo a narrare i fatti.
È sabato a Monza e le qualifiche iniziano nel più normale dei modi: si può notare come siano le solite sei vetture le più lente di tutto il gruppo, stranamente le HRT sembrano non poter fare di meglio che accontentarsi dell'ultima fila, le Virgin vanno lievemente meglio (giusto quello che serve per conquistare la penultima fila) mentre le Lotus Made in Malesia sono le più veloci. Nessuna vettura di altri team ha problemi tecnici particolari né tanto meno si è incidentata, per cui è chiaro e cristallino come la luce solare che soltanto un altro pilota, oltre ai sei già presi in considerazione, cadrà nell'abisso dell'eliminazione. Il dubbio è: chi completerà i magnifici sette? Oppure saranno due, nel caso in cui Kovalainen riesca a compiere un miracolo passando nuovamente in Q2 come già accaduto ben tre volte in questa stagione, potendo puntare a una diciassettesima posizione proprio come durante i suoi giorni di gloria alla McLaren nel 2009?
La risposta è semplice, almeno alla seconda parte del quesito: Kovalainen - che personalmente ritengo che alla Lotus malese stia ben figurando, contrariamente a quanto avveniva in McLaren - ha già fatto troppi miracoli quest'anno e non pare in grado di compierne uno ulteriore, anzi, a fine sessione si ritrova anche a prenderlo in quel posto dal suo compagno di squadra, con Trulli che se non sbaglio l'ha staccato di un secondo e mezzo conquistando la diciannovesima posizione. Kovalainen è ventesimo, seguito dalle Virgin di Glock e D'Ambrosio (con Glock che - caso strano - è puntualmente davanti a D'Ambrosio), mentre in ultima fila Ricciardo riesce nell'impresa di surclassare Liuzzi, cosa che al suo predecessore Karthikeyan - che probabilmente rivedremo in pista in occasione del gran premio d'India, cosa che potrebbe avvenire anche con Chandhok, dato che la Lotus Made in Malesia non ha confermato la cosa ma a quanto pare non l'ha nemmeno smentita ufficialmente - era sempre stata pressoché impossibile.
Rimane un unico fortunato che andrà ad aggiungersi ai magnifici sette e si tratta di Alguersuari, che dopo l'ottima qualifica del gran premio del Belgio evidentemente ha pensato bene di riadattarsi ai suoi standard. Dopotutto pare essere molto meglio partire tra le ultime posizioni e arrivare ai margini della top ten, piuttosto che partire in terza fila ed essere centrato in pieno da un presunto serial killer.
Il distacco tra la Toro Rosso di "Alghersauro" [CIT. uno dei telecronisti Rai, non ricordo quale, molto tempo fa] e la Lotus malese di Trulli non è evidente quanto potrebbe sembrare, si tratta di circa tre decimi. Chissà che la profezia secondo la quale le Lotus malesi dovrebbero migliorare il prossimo anno non si avveri?
E dopo questa affermazione rischio di trovarmi veramente mezzo team Lotus sotto casa, pronto a prendermi a sassate non appena aprirò la porta, nel caso in cui essa si tramuti in una gufata. Ma non c'è problema! Io non faccio gufate!
* Mi guardo intorno fischiettando con aria distratta... ho mai gufato, io?! *

Con il fatto che Schumacher stavolta non è finito fuori con una ruota male imbullonata in Q1 al momento della Q2 inizio a pormi dubbi amletici: dentro la top ten o fuori, questo è il dilemma! Ben presto mi rendo conto che le Mercedes hanno buone probabilità di riuscire a rimanere dentro, con le Lotus Renault e le Force India in bilico tra l'essere dentro e l'essere fuori, più portato al dentro per le Lotus e al fuori per le Force India. Chiaramente nessun dubbio su Redbull, McLaren e Ferrari, che pare siano perfettamente in grado di rimanere in top ten. E questa è la storia del campionato 2011, se non sbaglio.
Dopo la vittoria di Vettel in Belgio pare inoltre che non ci siano più dubbi sul fatto che il titolo volgerà in quel senso... Il che è veramente strano! Dico io, avete mai visto un pilota che ha vinto un mondiale dopo che per ben tre gare consecutive avevano vinto altri piloti senza riuscire neanche lontanamente a raggiungerlo in classifica?! E, aggiungo, non solo in due volte era arrivato soltanto secondo, ma addirittura una volta era perfino arrivato quarto! E in una di queste occasioni non era partito in prima fila!! Per non parlare del fatto che su dodici gare ne ha vinte appena sette e ce n'è stata ben una (la stessa in cui è arrivato quarto - N.d.LadyB) in cui è stato surclassato dal suo compagno di squadra, il pluricampione del mondo nonché fenomeno incontrastato Webber. [Parodia degli intrattenitori e opinionisti da bar.]
Mentre mi chiedo perché mi sono messa a divagare mi torna in mente un dettaglio non irrilevante: stavo facendo il commento al gran premio d'Italia, non declamando verità ineluttabili, quindi direi che è il caso di tornare in topic.
La cosa più evidente, per tornare alla Q2, è che le Williams, le Sauber e la Toro Rosso superstiti sono i team che rischiano di piazzarsi peggio. Stranamente è proprio così, e il diciassettesimo tempo va a Kobayashi, che nelle prime sette gare è sempre andato in zona punti, anche se poi nel GP inaugurale lui e il compagno di squadra vennero squalificati [CIT. Mazzoni in ogni qualifica e in ogni gara - prepariamoci a questo tormentone da qui fino a fine novembre... chissà, magari il prossimo anno non lo ripeterà più quindi vediamo di non perdercelo nemmeno una volta, ora che ne abbiamo la possibilità].
In ottava fila davanti a Kobayashi si piazzano quindicesimo Perez e sedicesimo Buemi, mentre le Williams si impossessano della settima fila, con Barrichello che sta davanti a Maldonado di meno di un decimo. Sarà anche meno di un decimo, okay, però... chi è dietro di un decimo, sta davvero sempre surclassando il compagno di squadra come vogliono farci credere?
...Fine delle riflessioni personali: Di Resta è in topten provvisoria, quando manca poco alla fine della Q2, ma arriva una provvidenziale gufata di Mazzoni e il pilota scozzese della Force India si ritrova immediatamente undicesimo, con accanto a lui il compagno di squadra Sutil, dodicesimo.

Si passa a questo punto in Q3, con le Redbull che sembrano volare, anche se uno dei due piloti continua a farla volare meglio rispetto all'altro, le due McLaren decisamente competitive, le due Ferrari che confermano di essere la terza forza del mondiale, le due Mercedes che sembrano migliorate negli ultimi tempi nonché le due Lotus Renault, che sembrano promettere bene, per il momento.
Stranamente quella Redbull che sembrava in chissà quali difficoltà per il semplice fatto che aveva vinto finora soltanto sette gare su dodici ha conquistato la tredicesima pole position in tredici gran premi, e per il momento nulla fa pensare che non riesca a ottenerle tutte, da qui fino alla fine della stagione, ha conquistato nuovamente la vetta della classifica, inutile o quasi dire che è stato Vettel a conquistare la pole e che Webber, decisamente, è stato lievemente meno brillante, nonostante sia chiaro e cristallino come la luce solare che tra i due il vero fenomeno è Webber, che se finora non ha dimostrato il suo potenziale è perché la Redbull fa vincere Vettel a sue spese (non si capisce come mai allora Webber non abbia dato prova del suo essere così fenomenale prima di finire in Redbull oppure prima che in RB ci arrivasse Vettel) e perché i problemi al kers gli impediscono di dare il massimo (infatti quando non esisteva il kers nessuno vinceva le gare)... insomma, se alla Redbull facessero le cose così come dovrebbero farle, Webber a quest'ora avrebbe già vinto almeno una decina di titoli, qualcuno osa forse metterlo in discussione? Webber è uno dei piloti più promettenti di sempre e nonostante abbia già trentacinque anni nessuno si è ancora sognato di definirlo un vecchio, nonostante Button che ha quattro anni meno di lui sia visto come un pilota estremamente anziano e prossimo al ritiro.
Ma del resto se c'è gente che sostiene che Irvine è un fenomeno e Schumacher un incapace che ha vinto titoli rubandogli un'infinità di vittorie (e qui mi verrebbe da chiedermi come sia possibile, dato che Irvine era generalmente dietro a Schumacher di svariate posizioni, che Schumacher non ha vinto nessun titolo all'epoca in cui lui e Irvine erano compagni di squadra, e quant'altro) perché sconvolgermi adesso? Dire che Vettel è al livello in cui è stato Schumacher quando era all'apice della sua carriera sarebbe eccessivo, ma non mi sembra altrettanto eccessivo, se dovessi decretare chi è stato migliore tra Irvine e Webber, che non propenderei affatto per l'ex ferrarista dai capelli decolorati (anche questa affermazione peraltro è scorretta: Irvine non si è mai decolorato i capelli quando era in Ferrari, l'ha fatto solo successivamente)... La valutazione avrebbe però esito esattamente opposto se dovessi decretare chi tra Irvine e Webber ha miglior gusto in fatto di donne. In questo caso Irvine vincerebbe di gran lunga.
Ritorno alla realtà. "Lady B, perché diamine ti sei messa a parlare di Irvine?" Bella domanda! Ogni tanto mi sbucano fuori argomenti che non c'entrano nulla, dovrei candidarmi come aiuto-telecronista in Rai!
Ero rimasta a Vettel che ottiene la pole position, giusto? Sì, proprio così. Segue Hamilton a completare la seconda fila, con Button terzo. Il dio dei ferraristi ottiene la quarta posizione, evitando stavolta di ritrovarsi davanti Renault o Toro Rosso (anche perché essendo le Toro Rosso già fuori mi sembrava estremamente improbabile... o per meglio dire matematicamente impossibile). In quinta posizione ritroviamo quindi Webber, finalmente, e non mi pare il caso di procedere a nuovi vaneggiamenti che coinvolgono lui e Vettel, quindi proseguo: in sesta posizione c'è Massa.
Le ultime due file della top ten rimangono lì per Lotus Renault e Mercedes, con Petrov che si va a piazzare in settima posizione. Schumacher per una volta evita di rimanere lì in decima posizione, cosa peraltro facilitata dal fatto che Senna rimane a rigirarsi i pollici al box della Lotus Renault, per risparmiare un set di gomme e che quindi la decima posizione è sua. Nonno Schumiiii però sorprende tutti, compreso Rosberg: si piazza in ottava posizione, relegando al nono posto Rosberg.
Le qualifiche sono finite fornendo un risultato tutt'altro che scontato, d'altronde chi avrebbe mai ipotizzato che Vettel potesse conquistare la pole position?! Nessuno sarebbe stato così pazzo da arrivare a ipotizzare che la Redbull conquistasse una nuova pole, no? Così come è pazzesco ipotizzare che un pilota che ha vinto soltanto sette gare su dodici, che nelle altre è arrivato sul podio in quattro occasioni e che ha ottenuto un quarto posto come peggior risultato stagionale possa vincere un titolo... ma non diciamo follie! L'unico che ha qualche possibilità di vincere il titolo è Liuzzi! Non si fa mai notare, ma è palese come la luce del sole che stavolta lo farà! ...E l'ha fatto, assicuro che l'ha fatto davvero!

La domenica è una giornata abbastanza drammatica per me, motoristicamente parlando: alle 12,30 devo essere a pranzo con i miei genitori, i miei nonni e i miei zii a una sagra che c'è nel mio paese la seconda settimana di settembre, inizio a temere che ci sia un rischio piuttosto elevato di non essere a casa davanti al televisore per le 14,00. Il mio terrore si rivela fondato dal momento che a casa ci arrivo quando la gara è più o meno al sesto o al settimo giro, cosa che mi porta a perdermi la partenza. Ma non preoccupatevi, miei cari lettori, sono riuscita a rivedere il momento in cui Liuzzi è finalmente riuscito a farsi notare!

Si- accendono- le- luci- rosse- sta- per- scattare- il- gran- premio- di- Monza- tredicesima- prova- del- mondiale! [CIT. Mazzoni] Scattano le vettureeeeeeeeeeeee! [CIT. Mazzoni] e il signore e padrone di Maranello, della Formula 1 e del mondo parte con lo stesso stile con cui partiva generalmente quando era in Renault (nel primo periodo in Renault, quello dei due titoli) ritrovandosi immediatamente in prima posizione.
Dietro c'è un groviglio incredibile innescato da Liuzzi (che puntualmente darà la colpa a Kovalainen), ci sono vetture incidentate addirittura a metà schieramento, ma chi se ne frega! C'è Ferniiii in prima posizioneeeeeeeeeee! Ferniiiiiiiiiiii! Ferniiiiiii my loveeeeeeeee! FERNIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Facci sognare Ferniiiiiiiii!
Okay, non c'è solo Ferniiii, ma ci sono anche altri ventitré piloti in gara. O meglio, c'erano. Liuzzi ha dato vita all'incidente dell'anno, pare dopo una toccata con Kovalainen: è finito avanti, tagliando la chicane e andando a centrare le monoposto di Barrichello, Rosberg e Petrov che si trovavano abbondantemente più avanti, costringendo gli ultimi due che ho citato al ritiro e coinvolgendo nel caos anche diverse altre vetture, molti dei quali vagano per i prati (mi sembra di avere distinto qualche Force India, Renault, Williams e non so chi altro) per schivare questi qui incidentati. D'Ambrosio figura tra i ritirati dopo uno dei 53 giri totali, ma non saprei dire se si sia ritirato in seguito all'incidente al via oppure no, in tutta sincerità.
Entra la safety car che rimane per tre o quattro giri e finalmente la gara riprende. Vettel non ha eccessive difficoltà a riprendersi la leadership superando Alonso che oppone ben poca resistenza, mentre Webber, che in effetti era da un po' che non combinava casini, prima tenta di superare Massa passandogli sopra, dopodiché con la vettura compromessa la cui ala anteriore si è incastrata di sotto, prosegue per la propria strada, almeno fino a quando, una curva più tardi, va a finire fuori andando a schiantarsi, dopo avere rischiato precedentemente di coinvolgere anche Kobayashi nell'incidente. Più tardi Massa dichiarerà che, se non ci fosse stato l'incidente con Webber, con conseguente perdita di posizioni, probabilmente sarebbe riuscito ad arrivare sul podio. Permane un mistero il come ci sarebbe riuscito, ma la mia interpretazione è questa: se Webber non avesse tamponato Massa, probabilmente avrebbe tamponato le vetture che gli stavano davanti e sarebbero state queste a precipitare nelle retrovie.

Torniamo davanti: avevo dimenticato di dire che non era soltanto Alonso ad avere fatto un'ottima partenza, ma anche Schumacher non era stato da meno. Al momento Vettel è al comando e sta già staccando Alonso, seguono, per il momento a non troppa distanza, proprio Schumacher e Hamilton alle sue spalle.
Sono loro due ad animare il gran premio per la prima metà. Hamilton è alle spalle di Schumacher già da parecchi giri e a un certo punto, notando che stranamente l'avversario non gli sta spianando la strada come si aspettava lui, in perfetto Ferniiii style si lamenta per l'accaduto:
"C'è nonno Schumiiii che non mi lascia passare! Voglio superarloooooooo!"
Nonno Schumiiii intercetta le sue parole.
"Gigino, guarda che non sono doppiato!"
Hamilton si rende conto improvvisamente di non essere Schumacher e che Schumacher non è Barrichello.
"Nessuno si può permettere di starmi davanti! Fammi passare, io devo andare davanti a raggiungere il mio amico Ferniiiii!"
Hammiii è sconvolto: nonno Schumiiii sta davanti.
"Schumiiiiiiiiiiiiiii, tu dovresti essere squalificato a vita e chiuso in un ospizio insieme a tutti quelli della sua età!"
Nonno Schumiiii, che per il momento pensa di non andare ancora all'ospizio, dove in futuro quando sarà il momento organizzerà gare su delle Panda con innestati i motori della Ferrari F248 insieme a Barrichello, Coulthard, De La Rosa e Villeneuve, altri vecchi decrepiti come lui, rimane davanti fischiettando per i fatti suoi, ignorando completamente le richieste di Hammiiii che gli domanda gentilmente di cedergli la posizione.
La situazione si smuove intorno al tredicesimo giro: Hamilton centra il sorpasso su Schumacher, o almeno così pare. Mentre gli brillano gli occhi per avere portato a termine quell'opera, stranamente Schumacher oppone resistenza e si riprende la posizione.
Nel frattempo Jenson il "paracarro" è ormai arrivato dietro ad entrambi ed è alle spalle del suo compagno di squadra, che attende il momento propizio per superarlo.
Hamilton per il momento non si cura del fatto che Button non è in versione paracarro, nonostante non scenda neanche una goccia di pioggia e non ci sia rischio che venga a piovere, mentre Button lì dietro fischietta con aria indifferente fingendo di non essere in grado di superare una monoposto.
Luigino ne approfitta per "citofonare" ai box:
"C'è nonno Schumiiiiiiiiii che mi sta ostacolando! Da qui non riesco a prendere il pupazzetto di Pikachu che ha appeso all'ala posteriore e che voglio andare a regalare al mio amico Ferniiii!"
Dai box sono d'accordo con lui:
"Hai ragione, Gigino, ti sta ostacolando, è da squalificare a vita!"
"Se rimarrò qua dietro prima o poi mi raggiungerà Maldonado e mi verrà addosso!"
Dal box della Mercedes raccomandano a Schumiiii:
"Fai attenzione al pupazzo di Pikachu!"
Schumiiii strabuzza gli occhi: "Hammiiii non mi porterà via il pupazzo di Pikachu proprio ora, dopo tutta la fatica che ho fatto per rubarlo a Rosberg!"
Button, più indietro, è estasiato: il pupazzo di Pikachu lo vuole lui!
Puntualmente dopo tre giri di tentativi finalmente Hamilton è sul punto di compiere il sorpasso ma... niente da fare, ha un lievissimo fuori pista, ne approfitta Button, che lo sfila in un nanosecondo e che nel nanosecondo successivo ne approfitta per superare Schumacher. Non è chiaro che cosa ne sia stato del pupazzo di Pikachu.
Sconvolto dall'affronto Hamilton ritenta il sorpasso su Michael, stavolta ce la fa. Il pupazzo di Pikachu era ancora lì, ma Hamilton nella concitazione non riesce ad impossessarsene. Button nel frattempo è già lontano.

Iniziano i primi cambi gomme e... all'uscita dai box Hamilton è nuovamente dietro a Schumacher! Quando quest'ultimo accenna a difendersi anziché spianargli la strada Hamilton naturalmente sfodera tutto il suo Ferniii-style mettendosi in comunicazione con i box, lamentandosi che Schumacher gli ha tagliato la strada due volte (cosa che pare sia stata vista solo da lui) e che è da penalizzare. Perché ovviamente è così che si recuperano posizioni: aspettando che i piloti davanti vengano squalificati!
Al ventisettesimo giro finalmente Hamilton completa il sorpasso definitivo, mentre Vettel, Alonso e Button sono naturalmente lontani anni luce.
Il Grande Vecchio è inorridito:
"Ehi, Gigino, restituiscimi immediatamente il mio amato Pikachuuuuuuuuuu!"
"Te lo scordi! Voglio regalarlo a Ferniiii in segno d'amore, non te lo restituirò mai!"
"Allora io ti farò il malocchio e da adesso in poi finirai addosso a Maldonado in ogni singola gara!"
"Ma non c'è bisogno di farmi il malocchio: già di nostro io e Maldonado ci scontriamo ad ogni gran premio! Siamo attratti come due calamite! Maldiiiii, dove sei? Perché non sei ancora venuto a tamponarmi?!"
Maldonado non gli risponde e così Hammiiii si lancia a caccia di Ferniiii, che però è piuttosto lontano e che anzi, per il momento è ancora in seconda posizione, a una distanza sempre più abissale da Vettel, con la distanza di Button nei suoi confronti che si rivela sempre meno abissale.
Schumacher naturalmente non continua sugli stessi tempi di Hamilton ma è palesemente più lento. Ciononostante non posso fare a meno di osservare due cose:
> la Mercedes è decisamente più prestante rispetto a qualche mese fa;
> Schumacher è decisamente più prestante rispetto a qualche mese fa.
Faccio un respiro profondo e aggiungo una terza annotazione:
> questo accade per il momento e non c'è alcuna prova a supporto del fatto che questa situazione (specie la seconda che ho citato) perduri nel tempo.

La gara prosegue con pochi colpi di scena, con Sutil e le due Sauber che si ritirano nel frattempo, con Massa che ha rimontato diverse posizioni rispetto a quella dove era precipitato all'inizio con l'incidente con Webber e si ritrova sesto, a una considerevole distanza da Schumacher che è a una distanza ancora più considerevole dai piloti che gli stanno davanti.
Vettel è naturalmente ancora leader, mentre Alonso vede Button sempre più vicino: al 36esimo giro l'inglese riesce a superare il pilota della Ferrari e, una volta che si è appropriato della seconda posizione, prosegue staccando Alonso nei giri successivi, con Vettel ormai troppo lontano per essere raggiunto.
Nel frattempo Alguersuari si è installato stabilmente in settima posizione e, nonostante in telecronaca venga fatta notare la sua buona posizione, questo per una volta non gli provoca il benché minimo danno: la gufata mazzoniana sulle Toro Rosso generalmente ha effetto immediato, ma miracolosamente Jaime (Alghersari - Alghersauri - Alghersauro - CIT. telecronisti Rai) rimane lì ed è chiaro e cristallino come la luce del sole che non ha la benché minima intenzione di schiodarsi da quella posizione. La micidiale gufata non ha effetto nemmeno nel momento in cui viene notato che i piloti che al momento seguono in top ten sono Di Resta con la Force India, Buemi con la Toro Rosso e Senna con la Lotus Renault: la cosa è sorprendente... sono tutti soggetti abbastanza propensi a soccombere sotto l'incredibile effetto delle gufate nei loro confronti che avvengono in telecronaca ogni volta in cui lo staff Rai si ricorda della loro presenza.
Questi quattro piloti sono tutti già doppiati così come quelli che seguono. Oh, che cosa intelligente che ho detto! Nessuno ci arrivava, se non lo specificavo io, che quelli dietro ai doppiati erano doppiati a loro volta!! È un'osservazione molto perspicace la mia!
Torniamo a Buemi. Cioè, chiaramente intendevo dire passiamo a Buemi, dal momento che costui non era il protagonista assoluto un attimo fa, ma semplicemente co-protagonista insieme ad altri della top ten. Il suo nono posto non era saldo come sembrava inizialmente, in quanto Bruno Senna gli era ormai negli scarichi. Miracolosamente il centratore ufficiale delle Toro Rosso è riuscito non solo a rimanergli dietro senza centrargli in pieno, ma a un certo punto perfino a superarlo senza centrarlo in pieno.

Questo è stato l'ultimo cambio di posizioni in top ten, in quanto Hamilton, sempre più vicino ad Alonso, non ha potuto fare niente per superarlo e la cosa l'ha piuttosto deluso!
"Ferniiii, Ferniiii, perché non mi lasci passare?!"
Ferniiii fischietta, fingendo di non sentirlo.
"Guarda, sono venuto a portarti il pupazzo di Pikachu che Schumacher aveva portato via a Rosberg!"
Ferniiii continua a fischiettare, fingendo di non sentirlo.
Hamilton non può fare altro che transitare sul traguardo in quarta posizione, alle spalle del suo amico inseparabile Alonso, staccato di appena mezzo secondo. Naturalmente i primi due a passare sotto la bandiera a scacchi sono stati Vettel e Button. A seguire, dopo Alonso e Hamilton, c'erano Schumacher e Massa ancora a pieni giri e poi, a chiudere la top ten, Alguersuari, Di Resta, Senna e Buemi.
Doppiate di un giro sono anche le due Williams in undicesima (Maldonado) e dodicesima (Barrichello) posizione, mentre seguono, doppiati di due giri Kovalainen e Trulli con le Lotus Made in Malesia (il tredicesimo posto di Kovalainen non è un record assoluto, in quanto in una precedente gara si era classificato comunque in quella posizione - ma comunque non erano mai arrivate una tredicesima e una quattordicesima) e poi la Virgin di Glock in quindicesima e ultima posizione. Ricciardo, che si era prima ritirato a inizio gara e poi era stato rimandato in pista, chiude non classificato a 14 giri dal leader.

Il giro più veloce l'ha ottenuto Hamilton non appena Mazzoni ha detto che Vettel stava per realizzare un grand chalem (pole, vittoria, giro più veloce e gara condotta in testa dall'inizio alla fine), dimenticandosi che Vettel non aveva condotto la gara in testa dall'inizio alla fine, in quanto il leader durante i giri della safety car era Alonso.

Riassumendo, il risultato è questo:
1) Vettel (Redbull), 2) Button (Mclaren), 3) Alonso (Ferrari), 4) Hamilton (Mclaren), 5) Schumacher (Mercedes), 6) Massa (Ferrari), doppiati di 1 giro 7) Alguersuari (Toro Rosso), 8) Di Resta (Force India), 9) Senna (Lotus Renault), 10) Buemi (Toro Rosso), 11) Maldonado (Williams), 12) Barrichello (Williams), doppiati di 2 giri 13) Kovalainen (Team Lotus), 14) Trulli (Team Lotus), 15) Glock (Virgin), NC Ricciardo (HRT), Ritirati: Perez (Sauber), Kobayashi (Sauber), Sutil (Force India), Webber (Redbull), D'Ambrosio (Virgin), Petrov (Lotus Renault), Rosberg (Mercedes), Liuzzi (HRT).
Quest'ultimo viene penalizzato per l'incidente in partenza con la retrocessione di cinque posizioni sulla griglia di partenza del gran premio di Singapore.

Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 284, 2) Alonso 172, 3) Button 167, 4) Webber 167, 5) Hamilton 158, 6) Massa 82, 7) Rosberg 56, 8) Schumacher 52, 9) Petrov 34, 10) Heidfeld 34, 11) Kobayashi 27, 12) Sutil 24, 13) Alguersuari 16, 14) Buemi 13, 15) Di Resta 12, 16) Perez 8, 17) Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
TEAM: 1) Redbull 451, 2) McLaren 325, 3) Ferrari 254, 4) Mercedes 108, 5) Lotus Renault 70, 6) Force India 40, 7) Sauber 35, 8) Toro Rosso 29, 9) Williams 5.

Il prossimo commento al gran premio di Singapore è quasi completamente completato (l'ho scritto nell'immediato, anche se non avevo ancora completato questo), soltanto un po' da perfezionare, non appena l'avrò fatto provvederò a renderlo di dominio pubblico. In quel commento non troverete nemmeno una volta l'espressione "chiaro e cristallino come la luce solare", di cui ho abusato in questo commento.
Per ora è tutto, da Lady B un cordiale saluto.

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