Campionato 2011: capitolo 13
Gran Premio d’Italia: Credevate che Vettel non avrebbe più vinto? Vettel è ancora più spiacente di deludervi
Monza, 9-10-11 settembre
Un cordiale saluto ai miei cari lettori da Lady B, qui
accanto a me c'è un calendario che mi ricorda che è già passato parecchio dal
weekend dell'11 settembre 2011 e che dovrei smetterla di scrivere i commenti in
consistente ritardo, ma niente paura, per Singapore farò davvero qualcosa in
proposito.
Il gran premio
d'Italia è stato sempre presente nel mondiale di Formula 1 [CIT. Mazzoni, ogni
anno, in occasione del suddetto GP], sempre disputato a Monza tranne nel 1980
[CIT. Mazzoni, ogni anno, in occasione del suddetto GP] in cui il GP d'Italia
venne disputato a Imola [CIT. Mazzoni, nella stessa occasione] che successivamente
tra il 1981 e il 2006 fu sede del gran premio di San Marino (questo lo aggiungo
io, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato), dove peraltro nella sua ultima
edizione, nel 2006, avvenne uno storico incidente tra il mitico kamikaze Yuji
Ide e Christian Albers, con quest'ultimo che era alla Midland (mi è sovvenuto
proprio in questo momento che la Midland è esistita, in qualche momento...
constatazione che ne ha seguita un'altra di uguale portata: anche Albers esiste
davvero! e anche Ide, figura ormai leggendaria ormai decretato all'unanimità
vincitore in qualsiasi classifica dei peggiori piloti di sempre), con Ide che
venne radiato immediatamente dalla Formula 1. Povero Ide, quasi mi manca... Era
un personaggio di estremo rilievo, quando erano compagni di squadra in
confronto a lui Sato pareva un fenomeno. Perfino Yamamoto, quando giunse nel
posto che era stato di Ide, non sfigurò eccessivamente. Però in compenso ha
rotto le scatole in seguito comparendo dal nulla a metà stagione più di una
volta, portando con sé vari milioni di euro a lui forniti dalla madre [CIT.
Mazzoni], una miliardaria giapponese titolare di diverse cliniche [CIT.
Mazzoni] che a mio parere potrebbe spendere i propri soldi per altri scopi,
piuttosto che per far correre il figlio in F1, ma lasciamo stare, questo è il
mio personalissimo parere.
Dopo avere divagato
in lungo e in largo citando piloti giapponesi che non hanno nulla a che vedere
con questo commento, e che forse nel caso di Ide è anche esagerato definire
piloti, dire che posso sintonizzarmi con il gran premio d'Italia del 2011. Come
senza dubbio ricorderete, Alonso ha dominato l'edizione del 2010 [CIT.
Mazzoni]... ehm, veramente Button passò in testa almeno due terzi di gara, se
quello era dominio figuriamoci cosa succede se un pilota si fa la gara in testa
dall'inizio alla fine. Ma passiamo a narrare i fatti.
È sabato a Monza e le
qualifiche iniziano nel più normale dei modi: si può notare come siano le
solite sei vetture le più lente di tutto il gruppo, stranamente le HRT sembrano
non poter fare di meglio che accontentarsi dell'ultima fila, le Virgin vanno
lievemente meglio (giusto quello che serve per conquistare la penultima fila)
mentre le Lotus Made in Malesia sono le più veloci. Nessuna vettura di altri
team ha problemi tecnici particolari né tanto meno si è incidentata, per cui è
chiaro e cristallino come la luce solare che soltanto un altro pilota, oltre ai
sei già presi in considerazione, cadrà nell'abisso dell'eliminazione. Il dubbio
è: chi completerà i magnifici sette? Oppure saranno due, nel caso in cui
Kovalainen riesca a compiere un miracolo passando nuovamente in Q2 come già
accaduto ben tre volte in questa stagione, potendo puntare a una
diciassettesima posizione proprio come durante i suoi giorni di gloria alla
McLaren nel 2009?
La risposta è
semplice, almeno alla seconda parte del quesito: Kovalainen - che personalmente
ritengo che alla Lotus malese stia ben figurando, contrariamente a quanto
avveniva in McLaren - ha già fatto troppi miracoli quest'anno e non pare in
grado di compierne uno ulteriore, anzi, a fine sessione si ritrova anche a
prenderlo in quel posto dal suo compagno di squadra, con Trulli che se non
sbaglio l'ha staccato di un secondo e mezzo conquistando la diciannovesima
posizione. Kovalainen è ventesimo, seguito dalle Virgin di Glock e D'Ambrosio
(con Glock che - caso strano - è puntualmente davanti a D'Ambrosio), mentre in
ultima fila Ricciardo riesce nell'impresa di surclassare Liuzzi, cosa che al
suo predecessore Karthikeyan - che probabilmente rivedremo in pista in
occasione del gran premio d'India, cosa che potrebbe avvenire anche con
Chandhok, dato che la Lotus Made in Malesia non ha confermato la cosa ma a
quanto pare non l'ha nemmeno smentita ufficialmente - era sempre stata
pressoché impossibile.
Rimane un unico
fortunato che andrà ad aggiungersi ai magnifici sette e si tratta di
Alguersuari, che dopo l'ottima qualifica del gran premio del Belgio
evidentemente ha pensato bene di riadattarsi ai suoi standard. Dopotutto pare
essere molto meglio partire tra le ultime posizioni e arrivare ai margini della
top ten, piuttosto che partire in terza fila ed essere centrato in pieno da un
presunto serial killer.
Il distacco tra la
Toro Rosso di "Alghersauro" [CIT. uno dei telecronisti Rai, non ricordo
quale, molto tempo fa] e la Lotus malese di Trulli non è evidente quanto
potrebbe sembrare, si tratta di circa tre decimi. Chissà che la profezia
secondo la quale le Lotus malesi dovrebbero migliorare il prossimo anno non si
avveri?
E dopo questa affermazione rischio di trovarmi veramente
mezzo team Lotus sotto casa, pronto a prendermi a sassate non appena aprirò la
porta, nel caso in cui essa si tramuti in una gufata. Ma non c'è problema!
Io non faccio gufate!
* Mi guardo intorno fischiettando con aria distratta...
ho mai gufato, io?! *
Con il fatto che
Schumacher stavolta non è finito fuori con una ruota male imbullonata in Q1 al
momento della Q2 inizio a pormi dubbi amletici: dentro la top ten o fuori,
questo è il dilemma! Ben presto mi rendo conto che le Mercedes hanno buone
probabilità di riuscire a rimanere dentro, con le Lotus Renault e le Force
India in bilico tra l'essere dentro e l'essere fuori, più portato al dentro per
le Lotus e al fuori per le Force India. Chiaramente nessun dubbio su Redbull,
McLaren e Ferrari, che pare siano perfettamente in grado di rimanere in top
ten. E questa è la storia del campionato 2011, se non sbaglio.
Dopo la vittoria di
Vettel in Belgio pare inoltre che non ci siano più dubbi sul fatto che il
titolo volgerà in quel senso... Il che è
veramente strano! Dico io, avete mai visto un pilota che ha vinto un mondiale
dopo che per ben tre gare consecutive avevano vinto altri piloti senza riuscire
neanche lontanamente a raggiungerlo in classifica?! E, aggiungo, non solo in
due volte era arrivato soltanto secondo, ma addirittura una volta era perfino
arrivato quarto! E in una di queste occasioni non era partito in prima fila!!
Per non parlare del fatto che su dodici gare ne ha vinte appena sette e ce n'è
stata ben una (la stessa in cui è arrivato quarto - N.d.LadyB) in cui è stato
surclassato dal suo compagno di squadra, il pluricampione del mondo nonché
fenomeno incontrastato Webber. [Parodia degli intrattenitori e opinionisti da
bar.]
Mentre mi chiedo
perché mi sono messa a divagare mi torna in mente un dettaglio non irrilevante:
stavo facendo il commento al gran premio d'Italia, non declamando verità
ineluttabili, quindi direi che è il caso di tornare in topic.
La cosa più evidente,
per tornare alla Q2, è che le Williams, le Sauber e la Toro Rosso superstiti
sono i team che rischiano di piazzarsi peggio. Stranamente è proprio così, e il
diciassettesimo tempo va a Kobayashi, che nelle prime sette gare è sempre
andato in zona punti, anche se poi nel GP inaugurale lui e il compagno di
squadra vennero squalificati [CIT. Mazzoni in ogni qualifica e in ogni gara -
prepariamoci a questo tormentone da qui fino a fine novembre... chissà, magari
il prossimo anno non lo ripeterà più quindi vediamo di non perdercelo nemmeno
una volta, ora che ne abbiamo la possibilità].
In ottava fila
davanti a Kobayashi si piazzano quindicesimo Perez e sedicesimo Buemi, mentre
le Williams si impossessano della settima fila, con Barrichello che sta davanti
a Maldonado di meno di un decimo. Sarà anche meno di un decimo, okay, però...
chi è dietro di un decimo, sta davvero sempre surclassando il compagno di
squadra come vogliono farci credere?
...Fine delle
riflessioni personali: Di Resta è in topten provvisoria, quando manca poco alla
fine della Q2, ma arriva una provvidenziale gufata di Mazzoni e il pilota
scozzese della Force India si ritrova immediatamente undicesimo, con accanto a
lui il compagno di squadra Sutil, dodicesimo.
Si passa a questo
punto in Q3, con le Redbull che sembrano volare, anche se uno dei due piloti
continua a farla volare meglio rispetto all'altro, le due McLaren decisamente
competitive, le due Ferrari che confermano di essere la terza forza del
mondiale, le due Mercedes che sembrano migliorate negli ultimi tempi nonché le
due Lotus Renault, che sembrano promettere bene, per il momento.
Stranamente quella
Redbull che sembrava in chissà quali difficoltà per il semplice fatto che aveva
vinto finora soltanto sette gare su dodici ha conquistato la tredicesima pole
position in tredici gran premi, e per il momento nulla fa pensare che non
riesca a ottenerle tutte, da qui fino alla fine della stagione, ha conquistato
nuovamente la vetta della classifica, inutile o quasi dire che è stato Vettel a
conquistare la pole e che Webber, decisamente, è stato lievemente meno
brillante, nonostante sia chiaro e cristallino come la luce solare che tra i
due il vero fenomeno è Webber, che se finora non ha dimostrato il suo
potenziale è perché la Redbull fa vincere Vettel a sue spese (non si capisce
come mai allora Webber non abbia dato prova del suo essere così fenomenale
prima di finire in Redbull oppure prima che in RB ci arrivasse Vettel) e perché
i problemi al kers gli impediscono di dare il massimo (infatti quando non
esisteva il kers nessuno vinceva le gare)... insomma, se alla Redbull facessero
le cose così come dovrebbero farle, Webber a quest'ora avrebbe già vinto almeno
una decina di titoli, qualcuno osa forse metterlo in discussione? Webber è uno
dei piloti più promettenti di sempre e nonostante abbia già trentacinque anni
nessuno si è ancora sognato di definirlo un vecchio, nonostante Button che ha
quattro anni meno di lui sia visto come un pilota estremamente anziano e
prossimo al ritiro.
Ma del resto se c'è
gente che sostiene che Irvine è un fenomeno e Schumacher un incapace che ha
vinto titoli rubandogli un'infinità di vittorie (e qui mi verrebbe da chiedermi
come sia possibile, dato che Irvine era generalmente dietro a Schumacher di
svariate posizioni, che Schumacher non ha vinto nessun titolo all'epoca in cui
lui e Irvine erano compagni di squadra, e quant'altro) perché sconvolgermi
adesso? Dire che Vettel è al livello in cui è stato Schumacher quando era
all'apice della sua carriera sarebbe eccessivo, ma non mi sembra altrettanto
eccessivo, se dovessi decretare chi è stato migliore tra Irvine e Webber, che
non propenderei affatto per l'ex ferrarista dai capelli decolorati (anche
questa affermazione peraltro è scorretta: Irvine non si è mai decolorato i
capelli quando era in Ferrari, l'ha fatto solo successivamente)... La
valutazione avrebbe però esito esattamente opposto se dovessi decretare chi tra
Irvine e Webber ha miglior gusto in fatto di donne. In questo caso Irvine
vincerebbe di gran lunga.
Ritorno alla realtà. "Lady B, perché diamine ti sei
messa a parlare di Irvine?" Bella domanda! Ogni tanto mi sbucano fuori
argomenti che non c'entrano nulla, dovrei candidarmi come aiuto-telecronista in
Rai!
Ero rimasta a Vettel
che ottiene la pole position, giusto? Sì, proprio così. Segue Hamilton a completare
la seconda fila, con Button terzo. Il dio dei ferraristi ottiene la quarta
posizione, evitando stavolta di ritrovarsi davanti Renault o Toro Rosso (anche
perché essendo le Toro Rosso già fuori mi sembrava estremamente improbabile...
o per meglio dire matematicamente impossibile). In quinta posizione ritroviamo
quindi Webber, finalmente, e non mi pare il caso di procedere a nuovi
vaneggiamenti che coinvolgono lui e Vettel, quindi proseguo: in sesta posizione
c'è Massa.
Le ultime due file
della top ten rimangono lì per Lotus Renault e Mercedes, con Petrov che si va a
piazzare in settima posizione. Schumacher per una volta evita di rimanere lì in
decima posizione, cosa peraltro facilitata dal fatto che Senna rimane a
rigirarsi i pollici al box della Lotus Renault, per risparmiare un set di gomme
e che quindi la decima posizione è sua. Nonno Schumiiii però sorprende tutti,
compreso Rosberg: si piazza in ottava posizione, relegando al nono posto
Rosberg.
Le qualifiche sono
finite fornendo un risultato tutt'altro che scontato, d'altronde chi avrebbe
mai ipotizzato che Vettel potesse conquistare la pole position?! Nessuno
sarebbe stato così pazzo da arrivare a ipotizzare che la Redbull conquistasse
una nuova pole, no? Così come è pazzesco ipotizzare che un pilota che ha vinto
soltanto sette gare su dodici, che nelle altre è arrivato sul podio in quattro
occasioni e che ha ottenuto un quarto posto come peggior risultato stagionale
possa vincere un titolo... ma non diciamo follie! L'unico che ha qualche possibilità
di vincere il titolo è Liuzzi! Non si fa mai notare, ma è palese come la luce
del sole che stavolta lo farà! ...E l'ha fatto, assicuro che l'ha fatto
davvero!
La domenica è una
giornata abbastanza drammatica per me, motoristicamente parlando: alle 12,30
devo essere a pranzo con i miei genitori, i miei nonni e i miei zii a una sagra
che c'è nel mio paese la seconda settimana di settembre, inizio a temere che ci
sia un rischio piuttosto elevato di non essere a casa davanti al televisore per
le 14,00. Il mio terrore si rivela fondato dal momento che a casa ci arrivo
quando la gara è più o meno al sesto o al settimo giro, cosa che mi porta a
perdermi la partenza. Ma non preoccupatevi, miei cari lettori, sono riuscita a
rivedere il momento in cui Liuzzi è finalmente riuscito a farsi notare!
Si- accendono- le- luci- rosse- sta- per- scattare- il-
gran- premio- di- Monza- tredicesima- prova- del- mondiale! [CIT. Mazzoni] Scattano le vettureeeeeeeeeeeee! [CIT.
Mazzoni] e il signore e padrone di Maranello, della Formula 1 e del mondo parte
con lo stesso stile con cui partiva generalmente quando era in Renault (nel
primo periodo in Renault, quello dei due titoli) ritrovandosi immediatamente in
prima posizione.
Dietro c'è un
groviglio incredibile innescato da Liuzzi (che puntualmente darà la colpa a
Kovalainen), ci sono vetture incidentate
addirittura a metà schieramento, ma chi se ne frega! C'è Ferniiii in prima
posizioneeeeeeeeeee! Ferniiiiiiiiiiii! Ferniiiiiii my loveeeeeeeee!
FERNIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Facci sognare Ferniiiiiiiii!
Okay, non c'è solo
Ferniiii, ma ci sono anche altri ventitré piloti in gara. O meglio, c'erano.
Liuzzi ha dato vita all'incidente dell'anno, pare dopo una toccata con
Kovalainen: è finito avanti, tagliando la chicane e andando a centrare le
monoposto di Barrichello, Rosberg e Petrov che si trovavano abbondantemente più
avanti, costringendo gli ultimi due che ho citato al ritiro e coinvolgendo nel
caos anche diverse altre vetture, molti dei quali vagano per i prati (mi sembra
di avere distinto qualche Force India, Renault, Williams e non so chi altro)
per schivare questi qui incidentati. D'Ambrosio figura tra i ritirati dopo uno
dei 53 giri totali, ma non saprei dire se si sia ritirato in seguito
all'incidente al via oppure no, in tutta sincerità.
Entra la safety car
che rimane per tre o quattro giri e finalmente la gara riprende. Vettel non ha
eccessive difficoltà a riprendersi la leadership superando Alonso che oppone
ben poca resistenza, mentre Webber, che in effetti era da un po' che non
combinava casini, prima tenta di superare Massa passandogli sopra, dopodiché
con la vettura compromessa la cui ala anteriore si è incastrata di sotto,
prosegue per la propria strada, almeno fino a quando, una curva più tardi, va a
finire fuori andando a schiantarsi, dopo avere rischiato precedentemente di
coinvolgere anche Kobayashi nell'incidente. Più tardi Massa dichiarerà che, se
non ci fosse stato l'incidente con Webber, con conseguente perdita di
posizioni, probabilmente sarebbe riuscito ad arrivare sul podio. Permane un
mistero il come ci sarebbe riuscito, ma la mia interpretazione è questa: se
Webber non avesse tamponato Massa, probabilmente avrebbe tamponato le vetture
che gli stavano davanti e sarebbero state queste a precipitare nelle retrovie.
Torniamo davanti:
avevo dimenticato di dire che non era soltanto Alonso ad avere fatto un'ottima
partenza, ma anche Schumacher non era stato da meno. Al momento Vettel è al
comando e sta già staccando Alonso, seguono, per il momento a non troppa
distanza, proprio Schumacher e Hamilton alle sue spalle.
Sono loro due ad
animare il gran premio per la prima metà. Hamilton è alle spalle di Schumacher
già da parecchi giri e a un certo punto, notando che stranamente l'avversario
non gli sta spianando la strada come si aspettava lui, in perfetto Ferniiii
style si lamenta per l'accaduto:
"C'è nonno Schumiiii che non mi lascia passare!
Voglio superarloooooooo!"
Nonno Schumiiii intercetta le sue parole.
"Gigino, guarda che non sono doppiato!"
Hamilton si rende conto improvvisamente di non essere
Schumacher e che Schumacher non è Barrichello.
"Nessuno si può permettere di starmi davanti! Fammi
passare, io devo andare davanti a raggiungere il mio amico Ferniiiii!"
Hammiii è sconvolto: nonno Schumiiii sta davanti.
"Schumiiiiiiiiiiiiiii, tu dovresti essere
squalificato a vita e chiuso in un ospizio insieme a tutti quelli della sua
età!"
Nonno Schumiiii, che per il momento pensa di non andare
ancora all'ospizio, dove in futuro quando sarà il momento organizzerà gare su
delle Panda con innestati i motori della Ferrari F248 insieme a Barrichello,
Coulthard, De La Rosa e Villeneuve, altri vecchi decrepiti come lui, rimane
davanti fischiettando per i fatti suoi, ignorando completamente le richieste di
Hammiiii che gli domanda gentilmente di cedergli la posizione.
La situazione si
smuove intorno al tredicesimo giro: Hamilton centra il sorpasso su Schumacher,
o almeno così pare. Mentre gli brillano gli occhi per avere portato a termine
quell'opera, stranamente Schumacher oppone resistenza e si riprende la
posizione.
Nel frattempo Jenson
il "paracarro" è ormai arrivato dietro ad entrambi ed è alle spalle
del suo compagno di squadra, che attende il momento propizio per superarlo.
Hamilton per il
momento non si cura del fatto che Button non è in versione paracarro,
nonostante non scenda neanche una goccia di pioggia e non ci sia rischio che
venga a piovere, mentre Button lì dietro fischietta con aria indifferente
fingendo di non essere in grado di superare una monoposto.
Luigino ne approfitta per "citofonare" ai box:
"C'è nonno Schumiiiiiiiiii che mi sta ostacolando!
Da qui non riesco a prendere il pupazzetto di Pikachu che ha appeso all'ala
posteriore e che voglio andare a regalare al mio amico Ferniiii!"
Dai box sono d'accordo con lui:
"Hai ragione, Gigino, ti sta ostacolando, è da
squalificare a vita!"
"Se rimarrò qua dietro prima o poi mi raggiungerà
Maldonado e mi verrà addosso!"
Dal box della Mercedes raccomandano a Schumiiii:
"Fai attenzione al pupazzo di Pikachu!"
Schumiiii strabuzza gli occhi: "Hammiiii non mi
porterà via il pupazzo di Pikachu proprio ora, dopo tutta la fatica che ho
fatto per rubarlo a Rosberg!"
Button, più indietro, è estasiato: il pupazzo di Pikachu
lo vuole lui!
Puntualmente dopo tre
giri di tentativi finalmente Hamilton è sul punto di compiere il sorpasso ma...
niente da fare, ha un lievissimo fuori pista, ne approfitta Button, che lo
sfila in un nanosecondo e che nel nanosecondo successivo ne approfitta per
superare Schumacher. Non è chiaro che
cosa ne sia stato del pupazzo di Pikachu.
Sconvolto
dall'affronto Hamilton ritenta il sorpasso su Michael, stavolta ce la fa. Il pupazzo di Pikachu era ancora lì, ma
Hamilton nella concitazione non riesce ad impossessarsene. Button nel
frattempo è già lontano.
Iniziano i primi
cambi gomme e... all'uscita dai box Hamilton è nuovamente dietro a Schumacher!
Quando quest'ultimo accenna a difendersi anziché spianargli la strada Hamilton
naturalmente sfodera tutto il suo Ferniii-style mettendosi in comunicazione con
i box, lamentandosi che Schumacher gli ha tagliato la strada due volte (cosa
che pare sia stata vista solo da lui) e che è da penalizzare. Perché ovviamente
è così che si recuperano posizioni: aspettando che i piloti davanti vengano
squalificati!
Al ventisettesimo giro
finalmente Hamilton completa il sorpasso definitivo, mentre Vettel, Alonso e
Button sono naturalmente lontani anni luce.
Il Grande Vecchio è inorridito:
"Ehi, Gigino, restituiscimi immediatamente il mio
amato Pikachuuuuuuuuuu!"
"Te lo scordi! Voglio regalarlo a Ferniiii in segno
d'amore, non te lo restituirò mai!"
"Allora io ti farò il malocchio e da adesso in poi
finirai addosso a Maldonado in ogni singola gara!"
"Ma non c'è bisogno di farmi il malocchio: già di
nostro io e Maldonado ci scontriamo ad ogni gran premio! Siamo attratti come
due calamite! Maldiiiii, dove sei? Perché non sei ancora venuto a
tamponarmi?!"
Maldonado non gli
risponde e così Hammiiii si lancia a caccia di Ferniiii, che però è piuttosto
lontano e che anzi, per il momento è ancora in seconda posizione, a una
distanza sempre più abissale da Vettel, con la distanza di Button nei suoi
confronti che si rivela sempre meno abissale.
Schumacher
naturalmente non continua sugli stessi tempi di Hamilton ma è palesemente più
lento. Ciononostante non posso fare a meno di osservare due cose:
> la Mercedes è
decisamente più prestante rispetto a qualche mese fa;
> Schumacher è
decisamente più prestante rispetto a qualche mese fa.
Faccio un respiro
profondo e aggiungo una terza annotazione:
> questo accade
per il momento e non c'è alcuna prova a supporto del fatto che questa
situazione (specie la seconda che ho citato) perduri nel tempo.
La gara prosegue con
pochi colpi di scena, con Sutil e le due Sauber che si ritirano nel frattempo,
con Massa che ha rimontato diverse posizioni rispetto a quella dove era
precipitato all'inizio con l'incidente con Webber e si ritrova sesto, a una
considerevole distanza da Schumacher che è a una distanza ancora più
considerevole dai piloti che gli stanno davanti.
Vettel è naturalmente
ancora leader, mentre Alonso vede Button sempre più vicino: al 36esimo giro
l'inglese riesce a superare il pilota della Ferrari e, una volta che si è
appropriato della seconda posizione, prosegue staccando Alonso nei giri
successivi, con Vettel ormai troppo lontano per essere raggiunto.
Nel frattempo
Alguersuari si è installato stabilmente in settima posizione e, nonostante in
telecronaca venga fatta notare la sua buona posizione, questo per una volta non
gli provoca il benché minimo danno: la gufata mazzoniana sulle Toro Rosso
generalmente ha effetto immediato, ma miracolosamente Jaime (Alghersari -
Alghersauri - Alghersauro - CIT. telecronisti Rai) rimane lì ed è chiaro e
cristallino come la luce del sole che non ha la benché minima intenzione di
schiodarsi da quella posizione. La micidiale gufata non ha effetto nemmeno nel
momento in cui viene notato che i piloti che al momento seguono in top ten sono
Di Resta con la Force India, Buemi con la Toro Rosso e Senna con la Lotus
Renault: la cosa è sorprendente... sono tutti soggetti abbastanza propensi a
soccombere sotto l'incredibile effetto delle gufate nei loro confronti che
avvengono in telecronaca ogni volta in cui lo staff Rai si ricorda della loro
presenza.
Questi quattro piloti
sono tutti già doppiati così come quelli che seguono. Oh, che cosa intelligente
che ho detto! Nessuno ci arrivava, se non lo specificavo io, che quelli dietro
ai doppiati erano doppiati a loro volta!! È un'osservazione molto perspicace la
mia!
Torniamo a Buemi. Cioè,
chiaramente intendevo dire passiamo a Buemi, dal momento che costui non era il
protagonista assoluto un attimo fa, ma semplicemente co-protagonista insieme ad
altri della top ten. Il suo nono posto non era saldo come sembrava
inizialmente, in quanto Bruno Senna gli era ormai negli scarichi.
Miracolosamente il centratore ufficiale delle Toro Rosso è riuscito non solo a
rimanergli dietro senza centrargli in pieno, ma a un certo punto perfino a
superarlo senza centrarlo in pieno.
Questo è stato
l'ultimo cambio di posizioni in top ten, in quanto Hamilton, sempre più vicino
ad Alonso, non ha potuto fare niente per superarlo e la cosa l'ha piuttosto
deluso!
"Ferniiii, Ferniiii, perché non mi lasci
passare?!"
Ferniiii fischietta, fingendo di non sentirlo.
"Guarda, sono venuto a portarti il pupazzo di
Pikachu che Schumacher aveva portato via a Rosberg!"
Ferniiii continua a fischiettare, fingendo di non
sentirlo.
Hamilton non può fare
altro che transitare sul traguardo in quarta posizione, alle spalle del suo amico
inseparabile Alonso, staccato di appena mezzo secondo. Naturalmente i primi due
a passare sotto la bandiera a scacchi sono stati Vettel e Button. A seguire,
dopo Alonso e Hamilton, c'erano Schumacher e Massa ancora a pieni giri e poi, a
chiudere la top ten, Alguersuari, Di Resta, Senna e Buemi.
Doppiate di un giro
sono anche le due Williams in undicesima (Maldonado) e dodicesima (Barrichello)
posizione, mentre seguono, doppiati di due giri Kovalainen e Trulli con le
Lotus Made in Malesia (il tredicesimo posto di Kovalainen non è un record
assoluto, in quanto in una precedente gara si era classificato comunque in
quella posizione - ma comunque non erano mai arrivate una tredicesima e una
quattordicesima) e poi la Virgin di Glock in quindicesima e ultima posizione.
Ricciardo, che si era prima ritirato a inizio gara e poi era stato rimandato in
pista, chiude non classificato a 14 giri dal leader.
Il giro più veloce
l'ha ottenuto Hamilton non appena Mazzoni ha detto che Vettel stava per
realizzare un grand chalem (pole, vittoria, giro più veloce e gara condotta in
testa dall'inizio alla fine), dimenticandosi che Vettel non aveva condotto la
gara in testa dall'inizio alla fine, in quanto il leader durante i giri della
safety car era Alonso.
Riassumendo, il risultato è questo:
1) Vettel (Redbull),
2) Button (Mclaren), 3) Alonso (Ferrari), 4) Hamilton (Mclaren), 5) Schumacher
(Mercedes), 6) Massa (Ferrari), doppiati di 1 giro 7) Alguersuari (Toro Rosso),
8) Di Resta (Force India), 9) Senna (Lotus Renault), 10) Buemi (Toro Rosso),
11) Maldonado (Williams), 12) Barrichello (Williams), doppiati di 2 giri 13)
Kovalainen (Team Lotus), 14) Trulli (Team Lotus), 15) Glock (Virgin), NC
Ricciardo (HRT), Ritirati: Perez (Sauber), Kobayashi (Sauber), Sutil (Force
India), Webber (Redbull), D'Ambrosio (Virgin), Petrov (Lotus Renault), Rosberg
(Mercedes), Liuzzi (HRT).
Quest'ultimo viene penalizzato per l'incidente in
partenza con la retrocessione di cinque posizioni sulla griglia di partenza del
gran premio di Singapore.
Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 284, 2) Alonso
172, 3) Button 167, 4) Webber 167, 5) Hamilton 158, 6) Massa 82, 7) Rosberg 56,
8) Schumacher 52, 9) Petrov 34, 10) Heidfeld 34, 11) Kobayashi 27, 12) Sutil
24, 13) Alguersuari 16, 14) Buemi 13, 15) Di Resta 12, 16) Perez 8, 17)
Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
TEAM: 1) Redbull 451, 2) McLaren 325,
3) Ferrari 254, 4) Mercedes 108, 5) Lotus Renault 70, 6) Force India 40, 7)
Sauber 35, 8) Toro Rosso 29, 9) Williams 5.
Il prossimo commento
al gran premio di Singapore è quasi completamente completato (l'ho scritto
nell'immediato, anche se non avevo ancora completato questo), soltanto un po'
da perfezionare, non appena l'avrò fatto provvederò a renderlo di dominio
pubblico. In quel commento non troverete nemmeno una volta l'espressione
"chiaro e cristallino come la luce solare", di cui ho abusato in
questo commento.
Per
ora è tutto, da Lady B un cordiale saluto.
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Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine