domenica 8 gennaio 2012

[Dal vecchio blog] Le 300 gare di Rubens Barrichello

17/08/2010
Salveeeeee lettoriiiiiiiii!!! Pensavo che sarebbe stato carino salutarvi in portoghese, ma poi è sopraggiunto un ostacolo insormontabili: dato che l’unica parola portoghese che conosco è “adeus” (= addio) non mi sembrava particolarmente opportuno. Anche se, lo ammetto, è probabile che qualcuno di voi voglia dirmi addio. Ma costoro possono semplicemente evitare di scontrarsi contro il mio blog e di penetrarvi. Per quelli che purtroppo non sono riusciti a sfuggirmi, siano essi sulla cima del Monte Bianco sia sotto le pendici dell’Etna, oppure al mare visto il periodo in cui scrivo, direi che è il momento di abbandonare il tono colloquiale e le scemenze (N.d.*LB*: “ma io non scrivo scemenze!!!” N.d.Collettività: “come no!!!”) e di addentrarci in qualche considerazione seria. Dato che il GP del Belgio è ormai alle porte (non si sa quali porte, probabilmente delle porte ancora abbastanza lontane) e che in questa occasione un pilota toccherà la soglia delle 300 gare, direi che forse è il caso di dargli il peso che merita. Sì, è vero, stavo parlando di Rubinho appunto negli ultimi topic escluso quello del forum dedicato ad Alguersuari, ma non ha importanza. Purtroppo Rubens farà 300 gare proprio a fine agosto e non posso posticipare l’argomento, a differenza di quelli che vorrebbero che la prossima fosse la sua 297esima.

Non me n'ero affatto resa conto, prima che venisse detto durante la telecronaca delle qualifiche del gran premio d'Ungheria. Io che in anticipo di sei mesi circa avevo calcolato quando Barrichello avrebbe disputato la sua gara numero 257 entrando in cima alla classifica di tutti i tempi non avevo tenuto conto che dall'epoca era già passato un paio d'anni abbondante. E sono rimasta un po' spiazzata nel sentire che si trattava del 300 weekend di gara per Rubinho. Mi sono permessa di non dare troppo peso a quell'affermazione, credevo che fosse passato meno tempo, fintanto che me ne sono convinta definitivamente (confesso che l'avere letto che Barrichello aveva disputato 299 gare ha aiutato e non poco la mia convinzione). 300 weekend di gara, ma non 300 gare, che per il momento sono 299 almeno secondo i più, secondo altri invece sono 297 e per qualcuno addirittura 296. Dunque, per quale ragione le fonti non concordano l'una con l'altra? Quante gare avrà disputato in realtà il nostro Rubens? La risposta, effettivamente, è stata: dipende. Anche se naturalmente io ho le mie idee e le gare di Rubens sono 299.
Ma credo che soltanto continuando a leggere il mio reportage sulla carriera di Barrichello saprete dirmi se concordate con me oppure no.

Per ricostruire il percorso di Barrichello lungo gli anni passati in Formula 1 occorre ritornare alle origini. Per l'esattezza al gran premio del Sudafrica a Kyalami che aprì la stagione 1993 e che fu anche l'ultima volta in cui vi fu un gran premio di F1 in quella località. Curiosamente in quella stessa gara debuttò anche, al volante di una Lola, un nostro connazionale che nella scorsa stagione abbiamo visto in Ferrari per un paio di gare.
Barrichello debuttava alla Jordan, con cui sarebbe rimasto fino alla fine del 1996 (anche se, si dice, proprio nel 1996 avrebbe dovuto passare alla Ferrari, che però alla fine decise di ingaggiare Irvine - che era il compagno di squadra di Rubens alla Jordan, almeno dalla fine del 1993 in poi).
È quasi agli albori della sua carriera che è da ricercarsi la prima gara mancante. Si tratta della sua seconda stagione. E non vi sono dubbi sul fatto che da 300 possiamo saltare direttamente a 299. Perché al GP di San Marino indubbiamente Rubens non figura tra i piloti in gara: ha un incidente nelle prove libere del venerdì (o del giovedì? o erano le prequalifiche? - scusate, ma ho poca memoria storica per le prove libere attuali, figuriamoci per quelle di un decennio e mezzo fa!) in cui resta infortunato (esistono varie leggende metropolitane in proposito, direi, qualcuno sostiene che si ruppe il setto nasale, altri sostengono che si ruppe un paio di costole, altri ancora sostengono entrambe le cose e secondo alcuni ne uscì illeso). È chiaro quindi che non lo si vede non solo in gara ma neanche in qualifica.

Dal 1997 al 1999 Barrichello fu alla Stewart. Proprio alla Stewart gli capitò per la prima volta ciò che gli è accaduto in più di un'occasione negli anni futuri: un problema tecnico che lo costringeva al ritiro proprio mentre era in testa al gran premio del Brasile (sarà la sorte avversa o starà antipatico al gufo di Interlagos? XD).
È nel 1998 che qualcuno toglie un'altra gara da quelle disputate da Rubens. Ma se nella gara di quattro anni prima Rubens non si era nemmeno qualificato, stavolta è ben presente sulla griglia di partenza.
Si tratta del gran premio del Belgio del 1998, cosa che mi era totalmente sfuggita (scoperta grazie al contributo di un utente di un altro forum che a sua volta ha usufruito del contributo della rete). Anche perché quel gran premio non l'avevo visto e dei video che ho guardato successivamente ce n'è uno che mi è rimasto impresso più degli altri che però riguarda tutt'altro, ovvero la scarsa filosofia con cui un allora pilota della Ferrari reagì a un ritiro.
Ebbene, focalizziamoci sul via di Spa 1998. Alla partenza Coulthard finisce in testacoda e da lì si scatena una partenza talmente catastrofica che a confronto Indy 2006 non era neanche nulla di esagerato. Già, perché addosso a Coulthard inizia a formarsi un mucchio notevole di vetture. Risultato: in 13 sono out. Più o meno la metà quindi. Ma a differenza di Indy 2006 all'epoca le cose andavano diversamente, tra bandiere rosse e vetture di riserva. Sta di fatto che la gara viene sospesa, Rubens è rimasto coinvolto nell'incidente e avendo riportato lievi ferite non è presente sul via della seconda partenza.
E qui mi dissocio notevolmente: Rubens figura ritirato in quella gara. Quindi come si fa a dire che a quella gara non ha partecipato? Dite un po' voi cosa ne pensate...

Dal 2000 al 2005 trovammo Barrichello in Ferrari.
Per arrivare alle gare che non figurano come disputate in alcune statistiche bisogna attendere fino al 2002, l'anno dell'eccezionale Ferrari che sembrava poter dominare su tutto e su tutti. Proprio in questa stagione, per ben due volte, capita che Rubens rimanga fermo sulla griglia di partenza e sia costretto al ritiro (o meglio, alla mancata partenza). Si tratta del gran premio di Spagna e del gran premio di Francia. Ecco come da 298 gare disputate a cui eravamo già arrivati nel precedente paragrafo, siamo giunti a 296.
Fortunatamente Rubens è in Ferrari anche nel 2005, il che implica che partecipa regolarmente alla gara di Indianapolis, non andando ulteriormente a sconvolgere 17 anni di statistiche.

Dal 2006 in poi troviamo Rubens prima in Honda, poi in Brawn GP e ora in Williams. È proprio con la Honda che ottiene nel 2008 il record di presenze in Formula 1, battendo il precedente record che apparteneva a Patrese (256 gare alla fine del 1993).
Con il prossimo gran premio di Spa, Rubens sarà per la trecentesima volta presente sul via. Prima che altri piloti possano arrivare a sfiorare le 300 presenze passerà ancora parecchio tempo, anche se non siamo tenuti a sapere quanto. Così come non possiamo sapere con precisione che succederà di nuovo. Altra cosa che non sappiamo è quante presenze, effettivamente, arriverà a segnare Barrichello quando giungerà per lui il momento del ritiro dalle competizioni (momento che, per ora, pare essere ancora decisamente lontano).

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