Campionato 2011: Capitolo 4
Gran Premio della Turchia: Tre settimane dopo
Istanbul Park, 6-7-8 maggio 2011
Stavolta è passato un
po’ di tempo prima che (per impegni vari) riuscissi a portare a termine il
commento. Lo sapevo già in anticipo che sarebbe andata così. Quindi ho pensato,
per ricompensare i miei lettori della pazienza che hanno avuto ad aspettare, di
scrivere qualcosa di diverso dal solito… Ovvero una narrazione dei fatti del weekend
dell’8 maggio in Turchia narrati in poesia. Buona lettura. *-*
Tre
settimane ormai erano passate
dall’ultimo
gran premio, così andate
tanto
che io, tra i tifosi perversi
ho
deciso di narrare in versi
il
quarto capitolo di questo mondiale
scrivendo
un poema eccezionale
sul
gran successo che ha riscosso
stavolta
il dio vestito di rosso.
Alle
tredici le qualifiche erano situate
e
qui le scatole mi sono girate
ma
non valeva la pena di insistere
e
ho deciso comunque di resistere
se
le qualifiche ho visto solo a tratti,
anziché
dipingere numerosi ritratti
che
raffigurassero il sommo Nando,
eh
sì, di nuovo di lui sto parlando…
La
Q1 è stata dirompente
e
ha fatto una vittima eccellente:
parlo
di un samurai giapponese
che
si è arreso in modo palese
quando
dopo non aver proprio girato
all’ultimo
posto si è subito piazzato.
Per
il resto nulla di inconsueto,
nessuno
stordimento indiscreto:
i
sei dei nuovi team sono subito usciti
e
tra di loro Karthy il mito dei miti
è
stato quello con il tempo più scarso,
proprio
come le altre volte, mi è parso!
In
penultima fila, con stato di shock
ho
appreso che si era piazzato Glock
che
terminava ventiduesimo così
battuto
curiosamente da un’Accaerretì!
Ho
pensato “qualcosa che non quadra”,
davanti
aveva il compagno di squadra
e
tra i sei con i tempi peggiori
le
Lotus malesi erano state le migliori.
Così
si chiudeva la prima sessione
lasciando
un enigma senza soluzione
su
chi avrebbe subito dominato
e
lasciato davvero tutti senza fiato
ottenendo
un risultato dirompente
che
ogni ferrarista, non è sorprendente,
in
quel momento stava sognando
potesse
ottenerlo proprio Fernando.
Qualcuno
poteva chiedersi, tra le righe,
potevano
agli altri capitare mille sfighe
che
lasciassero la pole al torero spagnolo
che
riprendesse quindi il proprio ruolo
di
dominatore incontrastato del pianeta?
perché
si sa, questa è la sua meta!
Ma
c’era ancora la Q2 da disputare
e
nuove sorprese potevano arrivare,
ovverosia
nella pratica neanche tante,
non
è accaduto nulla di sconcertante
e
quando è finita, sul più bello,
il
primo degli esclusi era Barrichello,
seguito
da due vetture indiane
e
dal più notevole delle frane…
ehm…
a correggere questo commento
che
lascia tutti nello sgomento
naturalmente
all’istante vado:
ma
quale frana? dicevo Maldonado.
Prima
delle Toro Rosso, finiva fuori
colui
che della Sauber portava i colori
(o
meglio, l’unico che fin lì era arrivato
che
quindicesimo si è piazzato)
e
così è finito questo turno
mentre
da Venere fino a Saturno
i
ferraristi da bar imprecavano
mentre
Michael in top ten ammiravano
e
gli occhi dei suoi fan pieni di felicità
non
pensavano all’amara realtà
che
si sarebbe palesata con clamore
nel
giro di circa ventiquattro ore.
La
Q3 era un momento intrigante
e
il ferrarista, con la mente distante,
incrociava
le dita urlando e gufando
tutti
gli avversari di Fernando,
queste
gufate non hanno mai riscontro
ma
a Ferniiii neanche vanno contro,
fu
una scoperta di grande portata:
con
Ferniii non funziona la gufata!
Comunque
le cose andavano meglio
per
chi ha imposto subito il risveglio
ai
tifosi da bar con aria sognante:
dalle
Redbull ognuno era distante
Seb
e Web, con gomme da risparmiare
dopo
cinque minuti potevano rientrare
perché
nessuno batteva i loro tempi
esclama
“che cosa sono questi scempi?”
il
disperato tifoso alonsiano
“sarà
un nuovo risultato vano
che
impedirà al divino trionfatore
di
mostrare il rosso colore!
Il
cavallino è diventato un mulo
e
dalla Redbull l’ha preso nel cu…BEEP!” {censura}
Purtroppo,
alonsiano tifoso, mio caro
il
mondiale potrebbe essere amaro
per
chi spera che il dio asturiano
possa
infilarlo a tutti nell’ano,
quindi
rassegnati una volta per tutte
a
quando vedevi stagioni più brutte
(tipo
quando con la tua fantasia
pensavi
che fosse una grigia spia
colui
che adesso esalti ogni ora,
dice
il ferrarista da bar: “ma finora
io
non ho mai criticato Fernando,
dì
un po’, autrice, cosa stai blaterando?
Ferniiii
di grigio non s’è mai vestito
e
da sempre è stato il mio mito!”).
Okay,
ora basta con le digressioni,
vediamo
di giungere alle conclusioni:
Vettel
la pole ha presto conquistato
e
Webber da lui era il meno distanziato,
seguiva
poi, con grande sgomento
di
tutti, una Mercedes grigio argento
(non
quella di Michael, ma mi pare
che
non serva stare a specificare).
Poi
c’era quarto, così scoprivo,
colui
che di Ron Dennis è figlio adottivo,
infine,
a una standing-ovation esposto
Ferniiii
col quinto tempo s’è imposto.
Seguiva
il paracarro, che era sesto
e
ad elencare chi segue mi appresto,
Petrov
era settimo e non poteva più
dire a Ferniiii “I’m faster than youuuu”,
dopodiché
migliorando i suoi risultati
un
anziano con i capelli argentati!
Seguiva
l’altra Lotus (non quella malese,
ma
la ex Renault, questo è palese,
almeno
lo spero, e spero non invano)
infine
decimo lo zerbino brasiliano.
Ehm,
intendevo dire, senza troppi veli
che
ultimo si era piazzato Feliiii!
(Su
quel senza veli, specificarlo occorre
dato
che l’altrui fantasia spesso scorre,
era
solo per trovare una rima decente,
non
intendevo dire proprio niente
di
quello che di “senza veli” è il significato:
non
intendevo che Feliiii s’è spogliato!
{Lo
so, non dovrei stare a rimeggiare
quando
che sia l’una e venti mi pare
e
se continuo ancora a girarci intorno
starò
a fare rime finché non verrà giorno.}
{Ora
non è più notte inoltrata
e
di nuovo a scrivere mi sono adagiata
e
in ricordo a quei momenti dispersi
adesso
riprendo a scrivere versi…}
Riprendo
a narrare dal via della gara
fin
da quando, del risultato ignara,
ammiravo
una Mercedes argentata
che
al secondo posto s’era infilata:
non
era quella del “nonno” ovviamente
che
era più indietro, decisamente,
intanto
Hammiiii perdeva posizioni
e
ovviamente, senza eccezioni
a
questo modo una ne guadagnava
il
sommo Ferniiii che ognuno ammirava
e
nessuno poteva ormai dirgli più
“Petriiii is faster than youuuuuuu”,
quest’ultimo
più indietro era situato
e
Michael sopra gli è transitato
rompendo
immediatamente un alettone
mentre
Petriiii, la grande eccezione
con
i box comunicava all’istante
e
dava una risposta gratificante
a
chi gli chiedeva se danni riportava
che
non lo sapeva lui comunicava
(Petriiii
una decina di giri più avanti
avrebbe
ottenuto senza troppi vanti
un
risultato davvero eccezionale:
contro
Heidfeld andava a impattare).
Dopo
pochi giri senza esitazione
Webber
riprendeva la seconda posizione
mentre
il paracarro cercava di opporsi
al
sorpasso di Hammi, che ad imporsi
è
riuscito dopo pochissimi giri,
ma
tu, lettore che Ferniiii ammiri
ti
chiederai se il tuo idolo incontrastato
come
in Canada lo sorpassò Sato…
la
risposta è no, sarò sincera:
stavolta
Sato in pista non c’era,
quindi
farò attenzione a ciò che dico:
Ferniiii
intanto ha superato Nico.
Ogni
tifoso da bar con grande sportività
si
chiedeva: “e adesso cos’accadrà?
romperanno
per caso i motori
le
vetture decorate con dei tori?”
ma
con grande disappunto di costoro
per
la Redbull pare l’anno d’oro.
Al
decimo giro la gara passa
con
Hammiiii superato da Massa,
i
due rientrano dopo un istante
e
come al solito, senza variante,
al
rosso box fanno un pitstop perfetto
e
di vedere Hammiiii davanti mi aspetto:
non
vengo smentita, naturalmente
mentre
quasi immediatamente
le
Redbull, Rosberg e anche Nando
rientrano
ai box, io sto ammirando
che
Button in pista resta più di tutti
e
la cosa non ha dato molti frutti.
A
una ventina di giri dal via
Mazzoni
esordiva con una profezia:
Rosberg
da Massa era seguito,
ed
è un obiettivo davvero preferito
per
le sue gufate dirompenti,
anzi,
erano due gli obiettivi eccellenti.
Rosberg
e Massa erano affiancati,
in
quelle posizioni non sarebbero restati
secondo
il nostro telecronista
che
ha iniziato con la prima svista
dicendo
che Nico non aveva speranze
e
che Massa avrebbe preso le distanze:
Rosberg
davanti è subito tornato
mentre
Massa, che era stato gufato
si
è ripreso immediatamente
grazie
all’ennesima gufata che svetta
e
stavolta a Rosberg era diretta,
si
avvicina il paracarro, nel frattempo
e
sorpassa entrambi, appena in tempo
prima
che inizino le nuove soste
per
cambiare le gomme indisposte
che
iniziavano a degradarsi…
Il
tifoso da bar cosa poteva aspettarsi
se
non che Ferniiii protagonista tornasse
e
il sogno di tutti presto coronasse?
Al
trentesimo giro, con somma felicità
di
ogni ferrarista atteggiato ad ultrà
ecco
che Webber commette un errore
e
Ferniiii è secondo (con mio orrore),
mentre
a degradarsi iniziano presto
anche
le nuove gomme, del resto
finiscono
per durare quindici giri
o
anche meno, ciò vuole che ammiri
ogni
ferrarista da bar infiammato
Ferniiii
in testa, ma così non è stato
e
dopo la terza sosta, visione amara
non
era affatto in testa alla gara.
Per
un po’ nulla di eccezionale,
Ferniiii
non fa un risultato geniale,
anzi,
a dodici giri dalla fine
rientra
ai box e, visione sublime,
dopo
l’ultima sosta Web più veloce è,
faccio
una risata satanica, eh eh eh!
Nel
frattempo prestazione eccellente
ai
box della rossa, pitstop efficiente:
a
Feliiii cambiano gomme con rapidità
mettendoci
esattamente un’eternità,
ma
attenzione, concentriamoci su Nando,
la
seconda posizione se ne sta andando!
Non
nascondo la mia soddisfazione
e
non pronuncio alcuna imprecazione
quando
Webber finisce per superarlo,
mi
ritrovo stranamente ad ammirarlo,
mentre
gli ultimi giri di sorpassi intrisi
lasciano
i tifosi ancora indecisi,
il
paracarro perde una posizione
e
Rosberg fa un’ottima prestazione
mentre
il compagno di squadra arretrato
subito
dopo da Felipe è sorpassato,
poi
lo sorpassa anche Alguersuari
che
apre per Mazzoni nuovi scenari:
anche
lui, come immaginate,
è
vittima di intense e feroci gufate,
non
appena il telecronista fa notare
che
la sua prestazione è eccezionale
essendo
in undicesima posizione
Jaime
perde posizioni a ripetizione
e
l’ottimo risultato proposto
non
è che un sedicesimo posto.
Così
ci avviamo verso la conclusione,
lo
ammetto, c’è un po’ di confusione
nei
miei versi fatti di poesia pura.
A
questo punto ne sono sicura,
concluderò
le mie rime magnifiche
(si
fa per dire) con i risultati e le classifiche!
Qualifiche:
1)
Vettel (Redbull), 2) Webber (Redbull), 3) Rosberg (Mercedes), 4) Hamilton
(Mclaren), 5) Alonso (Ferrari), 6) Button (Mclaren), 7) Petrov (Lotus Renault),
8) Schumacher (Mercedes), 9) Heidfeld (Lotus Renault), 10) Massa (Ferrari), 11)
Barrichello (Williams), 12) Sutil (Force India), 13) Di Resta (Force India),
14) Maldonado (Williams), 15) Perez (Sauber), 16) Buemi (Toro Rosso), 17)
Alguersuari (Toro Rosso), 18) Kovalainen (Team Lotus), 19) Trulli (Team Lotus),
20) D’Ambrosio (Virgin), 21) Liuzzi (HRT), 22) Glock (Virgin), 23) Karthikeyan
(HRT), 24) Kobayashi (Sauber).
Gara:
1)
Vettel (Redbull), 2) Webber (Redbull), 3) Alonso (Ferrari), 4) Hamilton
(Mclaren), 5) Rosberg (Mercedes), 6) Button (Mclaren), 7) Heidfeld (Lotus
Renault), 8) Petrov (Lotus Renault), 9) Buemi (Toro Rosso), 10) Kobayashi
(Sauber), 11) Massa (Ferrari), 12) Schumacher (Mercedes); doppiati di 1 giro
13) Sutil (Force India), 14) Perez (Sauber), 15) Barrichello (Williams), 16)
Alguersuari (Toro Rosso), 17) Maldonado (Williams), 18) Trulli (Team Lotus);
doppiati di 2 giri: 19) Kovalainen (Team Lotus), 20) D’Ambrosio (Virgin), 21)
Karthikeyan (HRT), 22) Liuzzi (HRT), RIT: Di Resta (Force India) a dopo 14 giri
su 58, DNS Glock (Virgin).
Classifiche:
Piloti: 1) Vettel 93, 2)
Hamilton 59, 3) Webber 55, 4) Button 46, 5) Alonso 41, 6) Massa 24, 7) Petrov
21, 8) Heidfeld 21, 9) Rosberg 20, 10) Kobayashi 8, 11) Schumacher 6, 12) Buemi
6, 13) Di Resta 2, 14) Sutil 2.
Team: 1) Redbull 148, 2) McLaren 105,
3) Ferrari 65, 4) Lotus Renault 42, 5) Mercedes 26, 6) Sauber 8, 7) Toro Rosso
6, 8) Force India
4.
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Milly Sunshine