lunedì 16 gennaio 2012

Commento al GP della Turchia... in poesia! / 2011

20/05/2011: dal mio vecchio blog

Campionato 2011: Capitolo 4
Gran Premio della Turchia: Tre settimane dopo

Istanbul Park, 6-7-8 maggio 2011

Stavolta è passato un po’ di tempo prima che (per impegni vari) riuscissi a portare a termine il commento. Lo sapevo già in anticipo che sarebbe andata così. Quindi ho pensato, per ricompensare i miei lettori della pazienza che hanno avuto ad aspettare, di scrivere qualcosa di diverso dal solito… Ovvero una narrazione dei fatti del weekend dell’8 maggio in Turchia narrati in poesia. Buona lettura. *-*


Tre settimane ormai erano passate
dall’ultimo gran premio, così andate
tanto che io, tra i tifosi perversi
ho deciso di narrare in versi
il quarto capitolo di questo mondiale
scrivendo un poema eccezionale
sul gran successo che ha riscosso
stavolta il dio vestito di rosso.
Alle tredici le qualifiche erano situate
e qui le scatole mi sono girate
ma non valeva la pena di insistere
e ho deciso comunque di resistere
se le qualifiche ho visto solo a tratti,
anziché dipingere numerosi ritratti
che raffigurassero il sommo Nando,
eh sì, di nuovo di lui sto parlando…

La Q1 è stata dirompente
e ha fatto una vittima eccellente:
parlo di un samurai giapponese
che si è arreso in modo palese
quando dopo non aver proprio girato
all’ultimo posto si è subito piazzato.
Per il resto nulla di inconsueto,
nessuno stordimento indiscreto:
i sei dei nuovi team sono subito usciti
e tra di loro Karthy il mito dei miti
è stato quello con il tempo più scarso,
proprio come le altre volte, mi è parso!
In penultima fila, con stato di shock
ho appreso che si era piazzato Glock
che terminava ventiduesimo così
battuto curiosamente da un’Accaerretì!
Ho pensato “qualcosa che non quadra”,
davanti aveva il compagno di squadra
e tra i sei con i tempi peggiori
le Lotus malesi erano state le migliori.
Così si chiudeva la prima sessione
lasciando un enigma senza soluzione
su chi avrebbe subito dominato
e lasciato davvero tutti senza fiato
ottenendo un risultato dirompente
che ogni ferrarista, non è sorprendente,
in quel momento stava sognando
potesse ottenerlo proprio Fernando.
Qualcuno poteva chiedersi, tra le righe,
potevano agli altri capitare mille sfighe
che lasciassero la pole al torero spagnolo
che riprendesse quindi il proprio ruolo
di dominatore incontrastato del pianeta?
perché si sa, questa è la sua meta!
Ma c’era ancora la Q2 da disputare
e nuove sorprese potevano arrivare,
ovverosia nella pratica neanche tante,
non è accaduto nulla di sconcertante
e quando è finita, sul più bello,
il primo degli esclusi era Barrichello,
seguito da due vetture indiane
e dal più notevole delle frane…
ehm… a correggere questo commento
che lascia tutti nello sgomento
naturalmente all’istante vado:
ma quale frana? dicevo Maldonado.
Prima delle Toro Rosso, finiva fuori
colui che della Sauber portava i colori
(o meglio, l’unico che fin lì era arrivato
che quindicesimo si è piazzato)
e così è finito questo turno
mentre da Venere fino a Saturno
i ferraristi da bar imprecavano
mentre Michael in top ten ammiravano
e gli occhi dei suoi fan pieni di felicità
non pensavano all’amara realtà
che si sarebbe palesata con clamore
nel giro di circa ventiquattro ore.

La Q3 era un momento intrigante
e il ferrarista, con la mente distante,
incrociava le dita urlando e gufando
tutti gli avversari di Fernando,
queste gufate non hanno mai riscontro
ma a Ferniiii neanche vanno contro,
fu una scoperta di grande portata:
con Ferniii non funziona la gufata!
Comunque le cose andavano meglio
per chi ha imposto subito il risveglio
ai tifosi da bar con aria sognante:
dalle Redbull ognuno era distante
Seb e Web, con gomme da risparmiare
dopo cinque minuti potevano rientrare
perché nessuno batteva i loro tempi
esclama “che cosa sono questi scempi?”
il disperato tifoso alonsiano
“sarà un nuovo risultato vano
che impedirà al divino trionfatore
di mostrare il rosso colore!
Il cavallino è diventato un mulo
e dalla Redbull l’ha preso nel cu…BEEP!” {censura}
Purtroppo, alonsiano tifoso, mio caro
il mondiale potrebbe essere amaro
per chi spera che il dio asturiano
possa infilarlo a tutti nell’ano,
quindi rassegnati una volta per tutte
a quando vedevi stagioni più brutte
(tipo quando con la tua fantasia
pensavi che fosse una grigia spia
colui che adesso esalti ogni ora,
dice il ferrarista da bar: “ma finora
io non ho mai criticato Fernando,
dì un po’, autrice, cosa stai blaterando?
Ferniiii di grigio non s’è mai vestito
e da sempre è stato il mio mito!”).
Okay, ora basta con le digressioni,
vediamo di giungere alle conclusioni:
Vettel la pole ha presto conquistato
e Webber da lui era il meno distanziato,
seguiva poi, con grande sgomento
di tutti, una Mercedes grigio argento
(non quella di Michael, ma mi pare
che non serva stare a specificare).
Poi c’era quarto, così scoprivo,
colui che di Ron Dennis è figlio adottivo,
infine, a una standing-ovation esposto
Ferniiii col quinto tempo s’è imposto.
Seguiva il paracarro, che era sesto
e ad elencare chi segue mi appresto,
Petrov era settimo e non poteva più
dire a Ferniiii “I’m faster than youuuu”,
dopodiché migliorando i suoi risultati
un anziano con i capelli argentati!
Seguiva l’altra Lotus (non quella malese,
ma la ex Renault, questo è palese,
almeno lo spero, e spero non invano)
infine decimo lo zerbino brasiliano.
Ehm, intendevo dire, senza troppi veli
che ultimo si era piazzato Feliiii!
(Su quel senza veli, specificarlo occorre
dato che l’altrui fantasia spesso scorre,
era solo per trovare una rima decente,
non intendevo dire proprio niente
di quello che di “senza veli” è il significato:
non intendevo che Feliiii s’è spogliato!
{Lo so, non dovrei stare a rimeggiare
quando che sia l’una e venti mi pare
e se continuo ancora a girarci intorno
starò a fare rime finché non verrà giorno.}

{Ora non è più notte inoltrata
e di nuovo a scrivere mi sono adagiata
e in ricordo a quei momenti dispersi
adesso riprendo a scrivere versi…}
Riprendo a narrare dal via della gara
fin da quando, del risultato ignara,
ammiravo una Mercedes argentata
che al secondo posto s’era infilata:
non era quella del “nonno” ovviamente
che era più indietro, decisamente,
intanto Hammiiii perdeva posizioni
e ovviamente, senza eccezioni
a questo modo una ne guadagnava
il sommo Ferniiii che ognuno ammirava
e nessuno poteva ormai dirgli più
“Petriiii is faster than youuuuuuu”,
quest’ultimo più indietro era situato
e Michael sopra gli è transitato
rompendo immediatamente un alettone
mentre Petriiii, la grande eccezione
con i box comunicava all’istante
e dava una risposta gratificante
a chi gli chiedeva se danni riportava
che non lo sapeva lui comunicava
(Petriiii una decina di giri più avanti
avrebbe ottenuto senza troppi vanti
un risultato davvero eccezionale:
contro Heidfeld andava a impattare).
Dopo pochi giri senza esitazione
Webber riprendeva la seconda posizione
mentre il paracarro cercava di opporsi
al sorpasso di Hammi, che ad imporsi
è riuscito dopo pochissimi giri,
ma tu, lettore che Ferniiii ammiri
ti chiederai se il tuo idolo incontrastato
come in Canada lo sorpassò Sato…
la risposta è no, sarò sincera:
stavolta Sato in pista non c’era,
quindi farò attenzione a ciò che dico:
Ferniiii intanto ha superato Nico.
Ogni tifoso da bar con grande sportività
si chiedeva: “e adesso cos’accadrà?
romperanno per caso i motori
le vetture decorate con dei tori?”
ma con grande disappunto di costoro
per la Redbull pare l’anno d’oro.
Al decimo giro la gara passa
con Hammiiii superato da Massa,
i due rientrano dopo un istante
e come al solito, senza variante,
al rosso box fanno un pitstop perfetto
e di vedere Hammiiii davanti mi aspetto:
non vengo smentita, naturalmente
mentre quasi immediatamente
le Redbull, Rosberg e anche Nando
rientrano ai box, io sto ammirando
che Button in pista resta più di tutti
e la cosa non ha dato molti frutti.
A una ventina di giri dal via
Mazzoni esordiva con una profezia:
Rosberg da Massa era seguito,
ed è un obiettivo davvero preferito
per le sue gufate dirompenti,
anzi, erano due gli obiettivi eccellenti.
Rosberg e Massa erano affiancati,
in quelle posizioni non sarebbero restati
secondo il nostro telecronista
che ha iniziato con la prima svista
dicendo che Nico non aveva speranze
e che Massa avrebbe preso le distanze:
Rosberg davanti è subito tornato
mentre Massa, che era stato gufato
si è ripreso immediatamente
grazie all’ennesima gufata che svetta
e stavolta a Rosberg era diretta,
si avvicina il paracarro, nel frattempo
e sorpassa entrambi, appena in tempo
prima che inizino le nuove soste
per cambiare le gomme indisposte
che iniziavano a degradarsi…
Il tifoso da bar cosa poteva aspettarsi
se non che Ferniiii protagonista tornasse
e il sogno di tutti presto coronasse?
Al trentesimo giro, con somma felicità
di ogni ferrarista atteggiato ad ultrà
ecco che Webber commette un errore
e Ferniiii è secondo (con mio orrore),
mentre a degradarsi iniziano presto
anche le nuove gomme, del resto
finiscono per durare quindici giri
o anche meno, ciò vuole che ammiri
ogni ferrarista da bar infiammato
Ferniiii in testa, ma così non è stato
e dopo la terza sosta, visione amara
non era affatto in testa alla gara.
Per un po’ nulla di eccezionale,
Ferniiii non fa un risultato geniale,
anzi, a dodici giri dalla fine
rientra ai box e, visione sublime,
dopo l’ultima sosta Web più veloce è,
faccio una risata satanica, eh eh eh!
Nel frattempo prestazione eccellente
ai box della rossa, pitstop efficiente:
a Feliiii cambiano gomme con rapidità
mettendoci esattamente un’eternità,
ma attenzione, concentriamoci su Nando,
la seconda posizione se ne sta andando!
Non nascondo la mia soddisfazione
e non pronuncio alcuna imprecazione
quando Webber finisce per superarlo,
mi ritrovo stranamente ad ammirarlo,
mentre gli ultimi giri di sorpassi intrisi
lasciano i tifosi ancora indecisi,
il paracarro perde una posizione
e Rosberg fa un’ottima prestazione
mentre il compagno di squadra arretrato
subito dopo da Felipe è sorpassato,
poi lo sorpassa anche Alguersuari
che apre per Mazzoni nuovi scenari:
anche lui, come immaginate,
è vittima di intense e feroci gufate,
non appena il telecronista fa notare
che la sua prestazione è eccezionale
essendo in undicesima posizione
Jaime perde posizioni a ripetizione
e l’ottimo risultato proposto
non è che un sedicesimo posto.

Così ci avviamo verso la conclusione,
lo ammetto, c’è un po’ di confusione
nei miei versi fatti di poesia pura.
A questo punto ne sono sicura,
concluderò le mie rime magnifiche
(si fa per dire) con i risultati e le classifiche!


Qualifiche:
1) Vettel (Redbull), 2) Webber (Redbull), 3) Rosberg (Mercedes), 4) Hamilton (Mclaren), 5) Alonso (Ferrari), 6) Button (Mclaren), 7) Petrov (Lotus Renault), 8) Schumacher (Mercedes), 9) Heidfeld (Lotus Renault), 10) Massa (Ferrari), 11) Barrichello (Williams), 12) Sutil (Force India), 13) Di Resta (Force India), 14) Maldonado (Williams), 15) Perez (Sauber), 16) Buemi (Toro Rosso), 17) Alguersuari (Toro Rosso), 18) Kovalainen (Team Lotus), 19) Trulli (Team Lotus), 20) D’Ambrosio (Virgin), 21) Liuzzi (HRT), 22) Glock (Virgin), 23) Karthikeyan (HRT), 24) Kobayashi (Sauber).

Gara:
1) Vettel (Redbull), 2) Webber (Redbull), 3) Alonso (Ferrari), 4) Hamilton (Mclaren), 5) Rosberg (Mercedes), 6) Button (Mclaren), 7) Heidfeld (Lotus Renault), 8) Petrov (Lotus Renault), 9) Buemi (Toro Rosso), 10) Kobayashi (Sauber), 11) Massa (Ferrari), 12) Schumacher (Mercedes); doppiati di 1 giro 13) Sutil (Force India), 14) Perez (Sauber), 15) Barrichello (Williams), 16) Alguersuari (Toro Rosso), 17) Maldonado (Williams), 18) Trulli (Team Lotus); doppiati di 2 giri: 19) Kovalainen (Team Lotus), 20) D’Ambrosio (Virgin), 21) Karthikeyan (HRT), 22) Liuzzi (HRT), RIT: Di Resta (Force India) a dopo 14 giri su 58, DNS Glock (Virgin).

Classifiche:
Piloti: 1) Vettel 93, 2) Hamilton 59, 3) Webber 55, 4) Button 46, 5) Alonso 41, 6) Massa 24, 7) Petrov 21, 8) Heidfeld 21, 9) Rosberg 20, 10) Kobayashi 8, 11) Schumacher 6, 12) Buemi 6,  13) Di Resta 2, 14) Sutil 2.
Team: 1) Redbull 148, 2) McLaren 105, 3) Ferrari 65, 4) Lotus Renault 42, 5) Mercedes 26, 6) Sauber 8, 7) Toro Rosso 6, 8) Force India 4.

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