Campionato 2011: capitolo 12
Gran Premio del Belgio: Credevate che Vettel non avrebbe più vinto? Vettel è spiacente di deludervi
Spa Francorchamps / 26-27-28 agosto
Cari lettori,
finalmente il terribile fatto di dover sopravvivere un mese intero senza gran
premi ha avuto il meritato termine e noi appassionati di motori ci siamo
ritrovati a vivere l’ultimo weekend di agosto con gli occhi che ci brillavano
dall’eccitazione. *-* Per giunta il campionato riprendeva su una vera pista e
non su una di quelle trovate moderne che insistono a chiamare circuiti… Che cosa
potevamo volere di più dalla vita? A questo punto probabilmente sarete
comprensivi per il fatto che la vostra Lady B ci ha messo più o meno un mese
per produrre il commento!
Prima
di passare a narrare quello che per certi versi mi è sembrato il weekend dei
miracoli però è opportuno segnalare alcune cose, e in primo luogo un
anniversario attesissimo almeno dai telecronisti Rai che l’avevano
preannunciato già da un paio di mesi.
Vent’anni
fa, nel weekend del 25 agosto 1991, un giovane Michael Schumacher faceva il suo
esordio nel mondiale di Formula 1, al volante di una Jordan, proprio nel gran
premio del Belgio. Per l’occasione Nonno Michael avrebbe disputato il weekend
di Spa con un casco celebrativo, di colore dorato anziché quello rosso.
Altra
comunicazione di servizio, la Lotus Renault ha licenziato Nick Heidfeld
ingaggiano al suo posto Bruno Senna, pare per due gare, dopodiché non si sa se
sarà rimpiazzato a sua volta da Romani Grosjean oppure no. Per il povero Heidi
quindi si è ripresentato lo stesso destino che ha avuto più o meno in tutti gli
altri team in cui è stato finora: essere messo a piedi.
Ma
veniamo al weekend. Venerdì nonno Schumi ha fatto segnare un ottimo miglior
tempo nelle libere 1, ma naturalmente non si trattava di un’improvvisa rinascita
della Mercedes, anzi, tutt’altro… Semplicemente era venuto a piovere e lui e il
compagno di squadra erano stati gli unici a girare prima che scoppiasse a
piovere. Le condizioni meteo sono state incerte anche nella seconda sessione e
nelle libere 3 il giorno successivo, finché si è arrivati alle qualifiche, e
anche qui il meteo ha voluto dire la sua, dato che le condizioni erano
totalmente incerte. Insomma, per intenderci erano le condizioni climatiche
preferite di Button, peccato che per Button sia stata una giornata da
dimenticare.
La
diretta delle qualifiche si è aperta con i telecronisti immersi nella loro
attività preferita. Il gufaggio? Mhm, no… Le comunicazioni a proposito di
eventi passati e anniversari ad essi correlati. Insomma, un modo come un altro
per gufare, ma per non farlo nel modo più evidente. Gufare in modo poco evidente, però, non è il loro forte… La Q1 era
iniziata tipo da un minuto e mezzo quando hanno pensato bene di rimarcare come
Schumacher dovesse fare una buona qualifica, nel ventennale del suo debutto.
Nell’ammirare la scena presentata dal televisore mi sono cascate veramente le
braccia, non avevo mai visto una gufata così
tanto efficace: la ruota posteriore destra della Mercedes di nonno
Schumiiii evidentemente non era stata imbullonata (del resto è una delle
specialità della Mercedes, come abbiamo potuto notare durante la scorsa
stagione) oppure era stata imbullonata male, tanto che si è staccata
immediatamente, mandando la vettura a sbattere e regalandole l’onore della
prima posizione… della prima posizione a
partire dagli ultimi. L’effetto così evidente e palese di quella gufata mi
ha fatto pensare che forse bisognerebbe portare il nostro amato telecronista da
un esorcista e ho sussultato ogniqualvolta ha fatto qualche annotazione
particolare a proposito di qualche pilota. Ero arrivata al punto di
preoccuparmi addirittura per Maldonado e company, ma fortunatamente non sono
più avvenute gufate così sconcertanti da lasciarmi senza parole (ma
sfortunatamente non è rimasto senza parole Mazzoni, cosa che ha portato
comunque ulteriori gufate mazzoniane ad essere messe in atto).
Oltre
alle gufate ho il vago sentore che i telecronisti si siano dedicati anche
all’arte delle gaffe, in quanto la ruota persa da Schumacher era inizialmente segnalata
come la posteriore sinistra invece che quella destra. Non è stata solo questa
l’unica gaffe: per ben tre volte in telecronaca è stato ripetuto che quel
giorno Mark Webber (che aveva appena rinnovato il contratto con la Redbull per
la prossima stagione – sospiro di sollievo: temevo davvero che la RB volesse
ingaggiare Ricciardo) compiva 34 anni. Non c’era nulla di sbagliato nel fatto
che fosse il compleanno di Webber, certo, peccato che essendo nato il 27 agosto
1976 non compiva 34 anni, bensì 35.
Lasciamo
stare il compleanno di Webbiiii, che non è per nulla collegato alla Q1, e
concentriamoci sulla svolta che l’esclusione di Schumacher aveva dato alla
prima sessione di qualifiche. L’essere relegato in 24esima posizione portava ai
seguenti effetti:
>
nessuna HRT avrebbe più potuto conquistare la 24esima posizione;
>
non ci sarebbe stata un’ultima fila tutta HRT (non so perché, ma al posto di
HRT stavo per scrivere Redbull, è pazzesco che io sia arrivata a confondere
questi due team, non trovate?);
>
mancavano soltanto sei candidati per l’eliminazione, dato che su sette uno
c’era già.
Specie
quest’ultimo punto era quello che generalmente garantisce a tutti i piloti
ancora in pista, esclusi quelli dei “nuovi team” di avere la certezza
matematica dell’accesso alla Q2. Purtroppo per loro e in particolare per Di
Resta talvolta accadono miracoli che fanno in modo che una Lotus Malese acceda
alla Q2. Il grande Kovaaaaa, che da quando è alla Lotus Made in Malesia si sta
facendo notare molto di più di quando era alla Mclaren - a mio parere segno che
in un top team è totalmente fuori luogo, ma che in una scuderia di mezza
classifica potrebbe tutto sommato ottenere risultati decenti (cosa che peraltro
accadeva quando stava alla Renault) - ha avuto accesso alla Q2!
Kovalainen s’è
impossessato della mia mente e comunica con me… “Lady B, davvero pensi che in
un team da mezza classifica potrei ottenere risultati decenti?! Non è che sei
l’unica a pensarlo?” Mi metto a fischiettare con aria indifferente, potrebbe
essere imbarazzante rispondere alla domanda di Kovaaaa! È quasi meglio
concentrarsi sulle soap-opere brasiliane dove Feliiii è l’attore protagonista!
Immagino, cari lettori, che siate d’accordo con me. O forse no, probabilmente
penserete che farei meglio a riprendere il commento, ed è proprio quello che
farò, a questo punto, non ho altre alternative.
Il
primo degli esclusi è stato Di Resta, seguito da Trulli con il 19esimo tempo,
dietro al quale si era collocato Glock. Seguiva poi l’altra Virgin di
D’Ambrosio, dopodiché le HRT di Liuzzi e Ricciardo, che avrebbero preceduto
Schumacher. Quando Liuzzi è stato intervistato ha detto che non era riuscito a
fare di meglio perché era stato rallentato da delle vetture più lente, al che
ho strabuzzato gli occhi chiedendomi quali vetture fossero più lente delle HRT,
ma non sono riuscita a darmi una risposta.
Una
volta che è iniziata la Q2, seppure tremando di fronte alle potenziali gufate,
cerco di gettarmi in una situazione di relax: nonno Schumiiii è già 24esimo,
non è in Q2, quindi non devo stare in apprensione nella speranza che acceda
alla Q1 dove otterrà come da rito un misero decimo posto. Conto sulla speranza
che possa almeno fare una gara decente, cosa che non sempre fa quando ha
conquistato il decimo posto in qualifica, ma tutto sommato non ne sono
particolarmente convinta…
Michael si impossessa
della mia mente e mi parla…
“Lady B, come ti
permetti di insinuare che farò una gara pessima? Non è che perché faccio gare
pessime quasi ogni volta sei autorizzata a pensare che sia sempre così! I
miracoli possono sempre accadere.”
“Su questo hai
ragione, se non accadessero miracoli, Kovaaaaa non avrebbe mai avuto accesso
alla Q2.”
La
mia conversazione immaginaria con nonno Schumiiii potrebbe proseguire per i
prossimi quarantadue anni, ma ho preso la decisione di interromperla qui, per
concentrarmi sulla descrizione di quanto accaduto in Q2.
Naturalmente
per Kovalainen non c’era la benché minima speranza di ottenere un tempo di
rilievo, cosa che l’ha relegato all’ultimo posto, e la qualifica stava
procedendo regolarmente almeno finché, quando mancava ancora qualche minuto
alla fine della seconda sessione, Sutil è andato a sbattere all’Eau Rouge,
provocando l’esposizione della bandiera rossa. Nei minuti in cui la qualifica è
stata interrotta i telecronisti si sono lasciati andare alle esternazioni dei
loro pensieri, erano convintissimi che i piloti che erano momentaneamente fuori
top ten avrebbero avuto vita difficile nei minuti rimanenti. Puntualmente,
quando la qualifica è ripresa, la maggior parte dei piloti in questione sono
risaliti agevolmente nella top ten avendo accesso alla Q3.
Nel
corso del finale della Q2 c’è stato un momento piuttosto intenso, con un
contatto tra Hamilton e Maldonado, con quest’ultimo che ha tentato di spazzare
via la monoposto dell’avversario, ma sfortunatamente per lui mentre Hamilton è
riuscito a entrare in top ten, a lui non è andata altrettanto bene, anzi, ha
conquistato semplicemente il sedicesimo tempo, ovvero il risultato peggiore che
avrebbe potuto ottenere (in quanto il diciassettesimo chiaramente era stato
conquistato da Kovaaaaa e nessuno avrebbe potuto schiodarlo da lì). Sutil, la
cui qualifica era finita anzitempo, non aveva potuto migliorare il suo
quindicesimo tempo, quattordicesimo era Barrichello e tredicesimo… ecco, era
questo il colpo di scena che vi avevo preannunciato quando avevo nominato
Button: non era rientrato in top ten, e perfino Buemi (11esimo) e Kobayashi
(12esimo) gli stavano davanti.
Si
è giunti alla Q3, a questo modo, dove trovavano posto le Redbull, le Ferrari,
le Lotus Renault, Hamilton, Rosberg, Alguersuari e Perez. Era arrivato quindi
il momento preferito dall’intera popolazione mondiale, costituita da fan di
Ferniiii, il dio delle quattro ruote: il loro idolo avrebbe indubbiamente e
indiscutibilmente ottenuto la pole position, mettendo fine al dominio delle
Redbull, le cui prestazioni ultimamente si erano notevolmente ridotte,
rendendole similari a quelle delle HRT. Ecco
la ragione per cui prima stavo per confondere le HRT con le Redbull, per via
della somiglianza nei loro risultati! Che scoperta epocale, come ho fatto a non
pensarci prima?! Sto iniziando a perdere colpi, e se lo faccio adesso
figuriamoci cosa accadrà tra diciannove anni, quando avrò l’età che il pilota più
decrepito di tutti i tempi ha attualmente!
I
miei vaneggiamenti sono interessanti, vero? Ancora più delle qualifiche del
gran premio del Belgio che si sono disputate nel giorno del 34esimo compleanno
di Webber che si è rivelato essere il 35esimo? Non avevo dubbi! Piuttosto mi
sembra strano che abbiano voluto ringiovanirlo, di solito i piloti over30 sono
considerati dei vecchi decrepiti…
“Lady B, torna alla
realtà” mi ordina la voce di Ferniiii. Eh, sì, Ferniiii mi sta parlando,
pensando che io sia una sua fan, ma un giorno si renderà conto che non è così.
“Lady B, questo non è possibile, tutti sono miei fan” mi dice. Vorrei obiettare
che il mondo pullula di fan di Chandhok e di Karthikeyan, ma non è il caso,
sarei poco credibile.
La
Q3 ha riservato notevoli sorprese:
>
non è venuto ulteriormente a piovere, anzi, la pista si stava asciugando
notevolmente (vostro dubbio: ma questa che sorpresa è?);
>
casualmente le Redbull non facevano tempi da HRT come chiunque si aspettava, ma
stavano tra i primi - e questo, lo ammetto, è decisamente sorprendente;
>
il nome di Alguersuari è stato pronunciato più di una volta correttamente - ciò
è notevolmente sorprendente, ancora di più del fatto sconcertante già esaminato
al punto precedente;
>
Bruno Senna con la Lotus Renault stranamente non era 24esimo, diversamente da
quando guidava la HRT, la cosa era talmente sorprendente che Mazzoni ha pensato
bene di farlo notare una quarantina di volte;
>
Alguersuari stava praticamente volando con la Toro Rosso e quando era momentaneamente
in quarta posizione Mazzoni ha rimarcato come quello sarebbe stato il miglior
risultato di sempre ottenuto da una Toro Rosso in qualifica - ma questo non è
sorprendente: per caso qualcuno di voi potrebbe sostenere il contrario? Vettel
per caso ha ottenuto una pole position con la Toro Rosso a Monza nel 2008 e
sempre nella stessa qualifica Bourdais aveva ottenuto il quarto tempo? Ah, ecco
dove stava la cosa sorprendente: nel quarto tempo di Bourdais;
>
Mazzoni, stranamente estasiato dai due piloti precedentemente citati (Senna e
Alguersuari, non Vettel e Bourdais – credo sia il caso di specificarlo) ha
nominato più o meno quaranta volte l’uno e quaranta volte anche l’altro nel
corso dei dieci minuti, dando a entrambi più spazio che a Ferniiii – sconvolgentemente
il fatto di averli nominati di continuo non ha avuto effetti disastrosi su di
loro (la gufata mazzoniana sembrava non fare effetto) che addirittura si sono
piazzati entrambi davanti a Ferniiii… ma questo non dovete preoccuparvi, la
gufata mazzoniana fa sempre il suo effetto, presto o tardi (a parte su chi ne è
immune – e Alguersuari è uno di quelli che non lo sono affatto) e chiunque osi
sbarrare la strada al divino Ferniiii ne subirà gli effetti;
>
a parte Perez e Petrov, tutti gli altri sono stati davanti a Ferniiii, cosa che
mi ha impedito di urlare “Petro is faster than youuuuuuu”, ma che mi ha
comunque permesso di dire “everyone is faster than youuuuuu” – cosa che
evidentemente deve avere contribuito a gufare, dal momento che ero estasiata prevalentemente
dal fatto che davanti a Ferniiii ci fosse una Toro Rosso.
La
pole position l’ha ottenuta Vettel, sorprendentemente, dato che la Redbull con
le prestazioni da HRT non era accreditata di tale risultato, fino a un
nanosecondo prima del momento in cui è divenuto evidente che le prestazioni
della RB evidentemente differivano notevolmente da quelle del glorioso team
spagnolo. Staccato di quasi mezzo secondo c’era Hammiiii, uscito immune, a
quanto pareva, dal contatto con Maldonado avvenuto nella sessione precedente, e
in terza posizione la Redbull di Webber. Gli occhi mi hanno brillato per un
attimo quando ho visto che Feliiii era quarto, ovvero notevolmente davanti a
Ferniiii, ma tutto sommato hanno smesso di brillare abbastanza in fretta, perché
almeno nel 90% dei casi in cui è Ferniiii ad essere già davanti in qualifica
almeno non mi devo sorbire il momento in cui Feliiii, atteggiato a zerbino, gli
cede strada. Quindi ho sospirato profondamente, sperando che un intoppo
qualsiasi impedisse l’avvicinarsi di questo momento… ma naturalmente, come
accade nel 99% dei casi, l’intoppo in questione non c’è stato. Pazienza, sarà
per un’altra volta…
Ero
arrivata a Feliiii quarto, che era seguito da Rosberg, segno che la Mercedes
non era messa così male, cosa che mi ha portata a imprecare per quella ruota
non imbullonata di cui ho parlato all’inizio del commento. Seguiva poi
Alguersuari, che aveva ottenuto il sesto tempo (e purtroppo non quel quarto che
sarebbe stato il presunto miglior risultato della Toro Rosso, nel caso il gran
premio d’Italia del 2008 non fosse mai esistito), dopodiché Senna, Alonso,
Perez e Petrov.
Ero
talmente estasiata dal fatto che si fossero piazzati davanti ad Alonso così in
tanti tutti in una volta che a un certo punto, mentre stavo esultando per il
fatto che gli fosse finita davanti perfino una Toro Rosso, mi sono resa conto
che non mi ero nemmeno accorta di chi aveva ottenuto la pole position!
Sì, lo so, ora mi
state dicendo: “questo è un commento neutrale, dovresti evitare certe esternazioni”.
Bene, allora io rispondo: “Dove l’avete letto che è un commento neutrale? È
semplicemente un commento che forse salverà qualcuno da lunghe notti insonni,
non c’è scritto da nessuna parte che sono neutrale, se non vi sta bene non vi
obbligo a leggerlo.”
Dopo
le qualifiche si poneva un dilemma non indifferente: D’Ambrosio, Liuzzi,
Ricciardo e Schumacher non avevano tempi che stavano dentro al 107%
relativamente alle qualifiche. La regola prevede (o almeno pare che preveda,
dato che è così che si fa) che venga comunque ammesso alla gara chi nelle prove
libere ha fatto tempi che dimostravano che non sarebbe una “vettura lenta” e
che nel 107% ci starebbe dentro comunque, mentre chi non è stato dentro il 107%
nelle libere sia escluso. Il dilemma era: dato che Schumacher nelle libere
dentro il 107% c’era stato palesemente, mentre piloti che in teoria gli
sarebbero dovuti essere davanti (D’Ambrosio e le HRT, che stranamente non
avevano fatto i tempo delle Redbull, nonostante la loro similarità nei risultati)
non c’erano stati neanche nelle libere, cosa sarebbe accaduto a quel punto? Quello
che è accaduto è stato questo: tutti ammessi alla gara.
La
domenica è arrivata e con essa è scattata la gara una volta che si sono fatte
le due del pomeriggio.
Vettel,
che partiva in pole, ha mantenuto la leadership giusto per qualche istante,
prima di essere sopravanzato da Rosberg, che ha guadagnato la prima posizione
dando per qualche giro l’illusione che la Mercedes (e oltre alla Mercedes anche
lui stesso) potesse tenersi dietro avversari del calibro di Redbull, Ferrari e
McLaren, illusione che però è sparita di lì a poco. Non anticipiamo i tempi,
però, prima c’è da descrivere quanto accaduto in partenza, dato che non è
finita lì. Ho avuto l’impressione che Webber fosse partito da schifo, ma dato
che ciò accade abbastanza di frequente (a causa di problemi al kers – citazione
di Mazzoni) inizio a sospettare che ciò sia estremamente probabile. Mi pareva
inoltre di avere notato vagamente un po’ di ingorgo, la cui inquadratura era
stata abbandonata di lì a poco, e infatti dall’elenco delle posizioni mi pareva
che diversi piloti fossero spariti senza che nessuno se ne accorgesse. E
infatti, quando finalmente sono arrivati i replay, si è potuto notare che di
casini, anche se non inquadrati, ne erano capitati più d’uno.
Da
un lato la gufata mazzoniana derivata dal fatto che Jaime e Bruno fossero stati
nominati parecchie volte il giorno precedente aveva dato i suoi frutti, i due
impostori che avevano osato ostacolare il cammino di Ferniiii verso
l’incoronazione come futuro imperatore della Formula 1 e del mondo erano andati
incontro a un triste destino: Jaime era scattato normalmente, ma poi si è
ritrovato fuori pista nel momento in cui una sorta di serial killer l’ha centrato
in pieno, l’altro era appunto il serial killer in questione. Mentre la gara di
Alguersuari è finita lì (con il pilota della Toro Rosso che gesticolava con
scarsa soddisfazione), quella di Senna è continuata nel dimenticatoio (non
prima che fosse sanzionato con un drive through e precipitasse in ultima
posizione) e stranamente è riuscito a terminare la gara senza andare
ulteriormente addosso ad altre vetture. Questo accadeva in top ten, ma nelle
retrovie la situazione non era meno contorta: Glock ha ottenuto i suoi due
minuti di popolarità innescando un contatto che ha coinvolto almeno sette o
otto vetture, si sono visti dei pezzi volare qua e là, mi pare che anche una
McLaren (quella di Button) fosse rimasta coinvolta, fortunatamente senza
riportare danni particolari. Per quanto riguarda il pilota della Virgin anche
lui è stato penalizzato con un drive through e la sua gara è finita decisamente
nel dimenticatoio, cosa che già si poteva ipotizzare dato che è la sorte che
tocca generalmente ai piloti della Virgin.
Rosberg
era in testa, inizialmente, qualora ve ne foste dimenticati. Sì, lo so che non soffrite di vuoti di
memoria, ma ogni tanto mi vengono fuori queste osservazioni acute e sensate. Ha
avuto i suoi due giri di gloria, dopodiché ogni speranza per lui è finita, dal
momento che Vettel si è ripreso la leadership e successivamente anche gli altri
piloti non parevano intenzionati a lasciare Rosberg lì davanti così come se
niente fosse.
In
quel momento è arrivata la situazione che mi aspettavo che prima o poi
accadesse: dal momento che i piloti che al momento del via tra Feliiii e
Ferniiii si erano tamponati per i fatti loro (mancando Ferniiii per un pelo,
non dovrei dirlo ma la cosa mi ha fatto imprecare parecchio… perché i serial
killer devono sempre centrare piloti di mezza classifica invece che lui?! E ora mi dovrei autocensurare!) a parte
Rosberg che aveva già superato Feliiii e parecchie altre monoposto al momento
della partenza (ma che presto gli sarebbero tornati davanti), Ferniiii era
proprio alle spalle del compagno di squadra. Ho sperato che Feliiii avesse
deciso di darsi una svegliata, ma dal momento che pretendere che Feliiii si
svegli sarebbe come pretendere che nel suo contratto non ci sia scritto che
deve essere il fedele assistente del signore e padrone dell’universo,
ovviamente il Ferrari Man senza troppe difficoltà è riuscito ad appropriarsi
della posizione e poi è andato a prendere Rosberg, appropriandosi della seconda
posizione.
Nel
frattempo il Ferrari Baby ha pensato che non solo si era fatto sorpassare dal
compagno di squadra, già che c’era per non perdere l’allenamento poteva far
passare anche altri piloti, già che c’era. A onore del vero ha tentato prima di
attaccare Rosberg, ma le cose non sono andate nel migliore dei modi e anche Hammiiii
l’ha sopravanzato. In quel momento mi
sono messa a sgolarmi mentalmente: “Feliiiii, svegliati!” Naturalmente non
è servito, ma non mi ero illusa che contasse a qualcosa.
Devo
anche notare come la giornata della Toro Rosso sia finita ancor più tragicamente
di quanto poteva sembrare all’inizio: non solo Jaime era stato centrato allo
start rimanendo fermo a quota zero giri, ma addirittura anche Buemi si è
ritirato di lì a qualche giro.
Insomma,
portare una monoposto in top ten ed essere di conseguenza maggiormente esposta
alla letale gufata mazzoniana non ha portato bene a questa ridente scuderia…
La
ragione del ritiro sinceramente mi è sfuggita, ma dato che dopo Perez è stato
penalizzato con un drive through per avere provocato danni a Buemi in una loro
collisione ipotizzo che sia questa la motivazione per cui per il pilota della
Toro Rosso la gara è finita anzitempo.
Al
13esimo di 44 giri è accaduto ciò che non avrebbe dovuto accadere: Hammiiii,
che a quanto pare aveva già cambiato gomme, cosa che probabilmente lo
accomunava agli altri piloti di testa, ha avuto un incontro ravvicinato del
terzo tipo con un’altra vettura, che con mio grande stupore non era quella di
Maldonado (tra i due sembra esserci un feeling che supera addirittura quello
tra Petrov e nonno Schumiiii, e che se continuano di questo passo potrebbe
arrivare a somigliare al feeling che c’era tra Sutil e Raikkonen), bensì la
Sauber di Kobayashi.
L’incidente,
che è costato il ritiro a Hamilton, non ha avuto lo stesso effetto su Koby, che
è riuscito a procedere fino a fine gara, impresa che invece è stata impossibile
per il compagno di squadra, che diversi giri più tardi si sarebbe ritirato per
il danneggiamento di una sospensione. Subito dopo Hammiiii anche Ricciardo si è
ritirato, inoltre, penso per problemi tecnici.
L’incidente
di Hamilton e Kobayashi ha portato all’ingresso della safety car, con Vettel,
Sutil, Schumacher e Button che si sono affrettati a rientrare ai box per il
cambio gomme approfittando della neutralizzazione. Mi sorprende che per una
volta non siano rientrate ai box in contemporanea tutte le vetture presenti in
pista, e mi sorprende maggiormente che in Ferrari ultimamente abbiano
rinunciato alla loro attività preferita: in pit-stop di gruppo durante a safety
car, con entrambi i piloti che rientrano nello stesso momento e con quello
dietro (provate a indovinare chi è solitamente!) che se ne sta ad aspettare
qualcosa come mezz’ora che sia finito il pit-stop di quello davanti. Questa
loro specialità, devo ammetterlo, inizia a mancarmi!
Grazie
al rientro di Vettel, Alonso aveva nel frattempo guadagnato la leadership,
seguito da Webber che era miracolosamente ricomparso tra le prime posizioni.
Vettel si è accodato al compagno di squadra, in terza posizione, per il
momento.
La
gara è ripresa al 17esimo giro, con Vettel che ha superato Webber, cosa che a
“Pole position” è stata lungamente criticata e bollata come un ordine di
scuderia vietato dal regolamento (della serie: quando lo fanno in Ferrari in
modo estremamente palese nonostante sia vietato dal regolamento va tutto bene e
anzi è assurdo che ci possano essere delle sanzioni, quando la regola viene
cancellata per volontà della Ferrari e altri team accennano a qualcosa che non
raggiunge affatto quei livelli, la cosa è il peggior reato che poteva essere
commesso), in quanto ha provocato l’inversione delle posizioni tra i due (come
se non fosse pratica comune che, se il pilota davanti deve ancora fermarsi per
il pit-stop – e quindi inesorabilmente finirà dietro in ogni caso – fa passare
il compagno di squadra che si è già fermato).
La
cosa più esilarante è stata però la comunicazione via radio dell’ingegnere di
Alonso quando quest’ultimo non è più riuscito a reggere la leadership e ha
dovuto arrendersi alle Redbull, esplicitamente gli è stato detto che non era
poi così disastroso per la strategia. Infatti in Ferrari ormai non è disastroso
subire un sorpasso, è la strategia direttamente che è quasi sempre disastrosa,
se non sbaglio…
Successivamente
per un po’ non sono capitati fatti estremamente significativi, se non che:
>
Schumacher era entrato stabilmente in topten, stava conducendo un’ottima gara e
io stavo iniziando a incrociare le dita nella speranza che da lì in avanti gli
toccasse a ogni gran premio di partire ultimo… se poi fa delle buone gare,
direi che ne vale la pena (e peraltro la sua scalata verso il “successo” non
era ancora finita qui);
>
non ho ben capito se per una collisione con Kobayashi o se semplicemente è
finito fuori da solo quando era nei pressi di Koby, Barrichello ha perso
parecchie posizioni, finendo doppiato proprio come i piloti dei cosiddetti
nuovi team (nel senso che è stato l’unico, oltre ai piloti dei “nuovi team” ad
essere doppiato);
>
Mazzoni a un certo punto ha fatto notare che a un pit-stop di Feliiii fosse
stato impiegato un tempo record per cambiargli le gomme, non nel senso che
c’era stato messo un secolo per completare la sosta, ma che appunto c’era
voluto ben poco – naturalmente questa notizia mi ha lasciata allucinata, in
genere durante i pit-stop di Massa i meccanici fanno anche in tempo a bersi un
caffè;
>
l’osservazione di Mazzoni ha dato i suoi frutti nell’ultimo quarto di gara:
mentre Feliiii se non sbaglio era dietro a Rosbiiii, ha forato una gomma ed ha
dovuto fare un pit-stop non previsto, con i telecronisti che si chiedevano
perché mai dovesse rientrare, se gli pneumatici per l’ultimo tratto si
logoravano così facilmente e quindi anche l’idolo dell’intero pianeta avrebbe
avuto problemi, mentre naturalmente l’idea che avesse forato non li stava
neanche lontanamente sfiorando.
Gli
ultimi giri sono stati abbastanza infiammati: se da un lato Vettel si era
piazzato stabilmente in prima posizione non si può dire che fosse altrettanto
stabile il secondo posto di Ferniiii: al 37esimo giro, quando la gara
lentamente si avvicinava all’epilogo, Webbiiii l’ha superato, andando a
prendere la seconda posizione che avrebbe portato alla Redbull una doppietta.
Ma non è finita qui: al 42esimo giro anche Button, che aveva recuperato
parecchio grazie anche a un’ottima strategia (cosa che invece in Ferrari non
accadrà mai – l’ottima strategia non sanno nemmeno che cosa sia), ha superato
Ferniiii, relegandolo in quarta posizione.
Nel
frattempo in quinta posizione c’era stabilmente Rosberg, ma attenzione! Il suo
compagno di squadra pseudo-decrepito era praticamente sopraggiunto alle sue
spalle e, complice il fatto che avesse gomme più performanti, era addirittura
possibile che tentasse il sorpasso. Per giunta via radio era stato comunicato a
Rosbiiii che se voleva tenersi stretta la quinta posizione doveva pensarci lui…
Dopo a onore del vero c’è stata anche una comunicazione sempre a Rosberg sul
fatto che doveva risparmiare benzina se voleva arrivare al traguardo, cosa che
ha suscitato tutti i commenti del caso dopo a “Pole position”, nonostante per
un certo tratto sia sembrato evidente che Nico non aveva la benché minima
intenzione di rallentare e/o di cedere la strada al compagno di squadra, che
però l’ha sorpassato lo stesso. Ma ovviamente dopo è stato rimarcato che era un
palese ed evidente ordine di scuderia. Nessuno naturalmente, nell’ambito del
programma, ha cercato di dare una spiegazione plausibile al fatto che un team
da mezza classifica avrebbe dovuto imporre al pilota con più punti in
classifica di cedere la quinta posizione al compagno di squadra, sempre ammesso
che ci fosse… Da notare: io non critico il fatto che abbiano fatto questa
insinuazione, però se quando fanno congetture ogni tanto provassero anche a
spiegarla forse darebbero un tocco di serietà che non guasterebbe alla loro
trasmissione.
In
ogni caso il sorpasso di nonno Schumiiii su Rosberg è arrivato quando mancavano
un paio di giri al traguardo – e dietro di loro in settima posizione c’era
Sutil, la cosa è da notare; e si è giunti al termine senza ulteriori colpi di
scena, se non che all’ultimo giro Petrov, che era stabilmente ottavo, ha avuto
un non meglio specificato problema che gli ha fatto perdere una posizione a
vantaggio di Massa. Il russo è transitato in nona posizione sul traguardo,
seguito da Maldonado a completare la top ten, il che è un mezzo miracolo. Non
che sia arrivato Petrov in nona posizione, questo mi sembra anzi più che
normale, mi riferivo all’arrivo in zona punti di Maldonado.
Ma
veniamo a riassumere il risultato
completo:
1)
Vettel (Redbull), 2) Webber (Redbull), 3) Button (Mclaren), 4) Alonso
(Ferrari), 5) Schumacher (Mercedes), 6) Rosberg (Mercedes), 7) Sutil (Force
India), 8) Massa (Ferrari), 9) Petrov (Lotus Renault), 10) Maldonado
(Williams), 11) Di Resta (Force India), 12) Kobayashi (Sauber), 13) Senna
(Lotus Renault), doppiati di 1 giro 14) Trulli (Team Lotus), 15) Kovalainen
(Team Lotus), 16) Barrichello (Williams), 17) D’Ambrosio (Virgin), 18) Glock
(Virgin), 19) Liuzzi (HRT); ritirati: Perez (Sauber), Ricciardo (HRT), Hamilton
(McLaren), Buemi (Toro Rosso), Alguersuari (Toro Rosso).
Ho
la vaga impressione che si tratti del miglior risultato di sempre per la Lotus
Made in Malesia, ma vi prego di prendere questa notizia con le pinze perché a
quest’ora (è praticamente mezzanotte) non mi va di mettermi a cercarla!
Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 259, 2)
Webber 167, 3) Alonso 157, 4) Button 149, 5) Hamilton 146, 6) Massa 74, 7)
Rosberg 56, 8) Schumacher 42, 9) Petrov 34, 10) Heidfeld 34, 11) Kobayashi 27,
12) Sutil 24, 13) Buemi 12, 14) Alguersuari 10, 15) Perez 8, Di Resta 8, 17)
Barrichello 4, 18) Maldonado 1.
TEAM: 1) Redbull 426, 2) McLaren 295,
3) Ferrari 231, 4) Mercedes 88, 5) Lotus Renault 68, 6) Sauber 35, 7) Force India 32, 8)
Toro Rosso 22, 9) Williams 5.
Chiedo scusa ai
lettori per avere erroneamente, nello scorso commento, attribuito 28 punti a
Kobayashi anziché i 27 che aveva in realtà, e di conseguenza 36 punti alla
Sauber anziché o 35 che effettivamente aveva. La mia mania di calcolare i
punteggi con la calcolatrice invece che scopiazzarli dalle classifiche
ufficiali non sempre dà i suoi frutti!
Stavolta ho pensato
che uno scopiazzamento fosse l’alternativa migliore, però!
Altra
cosa di cui mi scuso è avere ultimato questo commento con un ritardo mostruoso.
Non vi dico che non capiterà più perché tanto non mi credereste e… rimanete in
attesa del commento al GP di Monza!
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