domenica 26 febbraio 2012

Commento al GP del Belgio 2011

21/09/2011: dal mio vecchio blog.

Campionato 2011: capitolo 12
Gran Premio del Belgio: Credevate che Vettel non avrebbe più vinto? Vettel è spiacente di deludervi


Spa Francorchamps / 26-27-28 agosto

Cari lettori, finalmente il terribile fatto di dover sopravvivere un mese intero senza gran premi ha avuto il meritato termine e noi appassionati di motori ci siamo ritrovati a vivere l’ultimo weekend di agosto con gli occhi che ci brillavano dall’eccitazione. *-* Per giunta il campionato riprendeva su una vera pista e non su una di quelle trovate moderne che insistono a chiamare circuiti… Che cosa potevamo volere di più dalla vita? A questo punto probabilmente sarete comprensivi per il fatto che la vostra Lady B ci ha messo più o meno un mese per produrre il commento!

Prima di passare a narrare quello che per certi versi mi è sembrato il weekend dei miracoli però è opportuno segnalare alcune cose, e in primo luogo un anniversario attesissimo almeno dai telecronisti Rai che l’avevano preannunciato già da un paio di mesi.
Vent’anni fa, nel weekend del 25 agosto 1991, un giovane Michael Schumacher faceva il suo esordio nel mondiale di Formula 1, al volante di una Jordan, proprio nel gran premio del Belgio. Per l’occasione Nonno Michael avrebbe disputato il weekend di Spa con un casco celebrativo, di colore dorato anziché quello rosso.
Altra comunicazione di servizio, la Lotus Renault ha licenziato Nick Heidfeld ingaggiano al suo posto Bruno Senna, pare per due gare, dopodiché non si sa se sarà rimpiazzato a sua volta da Romani Grosjean oppure no. Per il povero Heidi quindi si è ripresentato lo stesso destino che ha avuto più o meno in tutti gli altri team in cui è stato finora: essere messo a piedi.

Ma veniamo al weekend. Venerdì nonno Schumi ha fatto segnare un ottimo miglior tempo nelle libere 1, ma naturalmente non si trattava di un’improvvisa rinascita della Mercedes, anzi, tutt’altro… Semplicemente era venuto a piovere e lui e il compagno di squadra erano stati gli unici a girare prima che scoppiasse a piovere. Le condizioni meteo sono state incerte anche nella seconda sessione e nelle libere 3 il giorno successivo, finché si è arrivati alle qualifiche, e anche qui il meteo ha voluto dire la sua, dato che le condizioni erano totalmente incerte. Insomma, per intenderci erano le condizioni climatiche preferite di Button, peccato che per Button sia stata una giornata da dimenticare.
La diretta delle qualifiche si è aperta con i telecronisti immersi nella loro attività preferita. Il gufaggio? Mhm, no… Le comunicazioni a proposito di eventi passati e anniversari ad essi correlati. Insomma, un modo come un altro per gufare, ma per non farlo nel modo più evidente. Gufare in modo poco evidente, però, non è il loro forte… La Q1 era iniziata tipo da un minuto e mezzo quando hanno pensato bene di rimarcare come Schumacher dovesse fare una buona qualifica, nel ventennale del suo debutto. Nell’ammirare la scena presentata dal televisore mi sono cascate veramente le braccia, non avevo mai visto una gufata così tanto efficace: la ruota posteriore destra della Mercedes di nonno Schumiiii evidentemente non era stata imbullonata (del resto è una delle specialità della Mercedes, come abbiamo potuto notare durante la scorsa stagione) oppure era stata imbullonata male, tanto che si è staccata immediatamente, mandando la vettura a sbattere e regalandole l’onore della prima posizione… della prima posizione a partire dagli ultimi. L’effetto così evidente e palese di quella gufata mi ha fatto pensare che forse bisognerebbe portare il nostro amato telecronista da un esorcista e ho sussultato ogniqualvolta ha fatto qualche annotazione particolare a proposito di qualche pilota. Ero arrivata al punto di preoccuparmi addirittura per Maldonado e company, ma fortunatamente non sono più avvenute gufate così sconcertanti da lasciarmi senza parole (ma sfortunatamente non è rimasto senza parole Mazzoni, cosa che ha portato comunque ulteriori gufate mazzoniane ad essere messe in atto).
Oltre alle gufate ho il vago sentore che i telecronisti si siano dedicati anche all’arte delle gaffe, in quanto la ruota persa da Schumacher era inizialmente segnalata come la posteriore sinistra invece che quella destra. Non è stata solo questa l’unica gaffe: per ben tre volte in telecronaca è stato ripetuto che quel giorno Mark Webber (che aveva appena rinnovato il contratto con la Redbull per la prossima stagione – sospiro di sollievo: temevo davvero che la RB volesse ingaggiare Ricciardo) compiva 34 anni. Non c’era nulla di sbagliato nel fatto che fosse il compleanno di Webber, certo, peccato che essendo nato il 27 agosto 1976 non compiva 34 anni, bensì 35.

Lasciamo stare il compleanno di Webbiiii, che non è per nulla collegato alla Q1, e concentriamoci sulla svolta che l’esclusione di Schumacher aveva dato alla prima sessione di qualifiche. L’essere relegato in 24esima posizione portava ai seguenti effetti:
> nessuna HRT avrebbe più potuto conquistare la 24esima posizione;
> non ci sarebbe stata un’ultima fila tutta HRT (non so perché, ma al posto di HRT stavo per scrivere Redbull, è pazzesco che io sia arrivata a confondere questi due team, non trovate?);
> mancavano soltanto sei candidati per l’eliminazione, dato che su sette uno c’era già.
Specie quest’ultimo punto era quello che generalmente garantisce a tutti i piloti ancora in pista, esclusi quelli dei “nuovi team” di avere la certezza matematica dell’accesso alla Q2. Purtroppo per loro e in particolare per Di Resta talvolta accadono miracoli che fanno in modo che una Lotus Malese acceda alla Q2. Il grande Kovaaaaa, che da quando è alla Lotus Made in Malesia si sta facendo notare molto di più di quando era alla Mclaren - a mio parere segno che in un top team è totalmente fuori luogo, ma che in una scuderia di mezza classifica potrebbe tutto sommato ottenere risultati decenti (cosa che peraltro accadeva quando stava alla Renault) - ha avuto accesso alla Q2!
Kovalainen s’è impossessato della mia mente e comunica con me… “Lady B, davvero pensi che in un team da mezza classifica potrei ottenere risultati decenti?! Non è che sei l’unica a pensarlo?” Mi metto a fischiettare con aria indifferente, potrebbe essere imbarazzante rispondere alla domanda di Kovaaaa! È quasi meglio concentrarsi sulle soap-opere brasiliane dove Feliiii è l’attore protagonista! Immagino, cari lettori, che siate d’accordo con me. O forse no, probabilmente penserete che farei meglio a riprendere il commento, ed è proprio quello che farò, a questo punto, non ho altre alternative.
Il primo degli esclusi è stato Di Resta, seguito da Trulli con il 19esimo tempo, dietro al quale si era collocato Glock. Seguiva poi l’altra Virgin di D’Ambrosio, dopodiché le HRT di Liuzzi e Ricciardo, che avrebbero preceduto Schumacher. Quando Liuzzi è stato intervistato ha detto che non era riuscito a fare di meglio perché era stato rallentato da delle vetture più lente, al che ho strabuzzato gli occhi chiedendomi quali vetture fossero più lente delle HRT, ma non sono riuscita a darmi una risposta.

Una volta che è iniziata la Q2, seppure tremando di fronte alle potenziali gufate, cerco di gettarmi in una situazione di relax: nonno Schumiiii è già 24esimo, non è in Q2, quindi non devo stare in apprensione nella speranza che acceda alla Q1 dove otterrà come da rito un misero decimo posto. Conto sulla speranza che possa almeno fare una gara decente, cosa che non sempre fa quando ha conquistato il decimo posto in qualifica, ma tutto sommato non ne sono particolarmente convinta…
Michael si impossessa della mia mente e mi parla…
“Lady B, come ti permetti di insinuare che farò una gara pessima? Non è che perché faccio gare pessime quasi ogni volta sei autorizzata a pensare che sia sempre così! I miracoli possono sempre accadere.”
“Su questo hai ragione, se non accadessero miracoli, Kovaaaaa non avrebbe mai avuto accesso alla Q2.”
La mia conversazione immaginaria con nonno Schumiiii potrebbe proseguire per i prossimi quarantadue anni, ma ho preso la decisione di interromperla qui, per concentrarmi sulla descrizione di quanto accaduto in Q2.
Naturalmente per Kovalainen non c’era la benché minima speranza di ottenere un tempo di rilievo, cosa che l’ha relegato all’ultimo posto, e la qualifica stava procedendo regolarmente almeno finché, quando mancava ancora qualche minuto alla fine della seconda sessione, Sutil è andato a sbattere all’Eau Rouge, provocando l’esposizione della bandiera rossa. Nei minuti in cui la qualifica è stata interrotta i telecronisti si sono lasciati andare alle esternazioni dei loro pensieri, erano convintissimi che i piloti che erano momentaneamente fuori top ten avrebbero avuto vita difficile nei minuti rimanenti. Puntualmente, quando la qualifica è ripresa, la maggior parte dei piloti in questione sono risaliti agevolmente nella top ten avendo accesso alla Q3.
Nel corso del finale della Q2 c’è stato un momento piuttosto intenso, con un contatto tra Hamilton e Maldonado, con quest’ultimo che ha tentato di spazzare via la monoposto dell’avversario, ma sfortunatamente per lui mentre Hamilton è riuscito a entrare in top ten, a lui non è andata altrettanto bene, anzi, ha conquistato semplicemente il sedicesimo tempo, ovvero il risultato peggiore che avrebbe potuto ottenere (in quanto il diciassettesimo chiaramente era stato conquistato da Kovaaaaa e nessuno avrebbe potuto schiodarlo da lì). Sutil, la cui qualifica era finita anzitempo, non aveva potuto migliorare il suo quindicesimo tempo, quattordicesimo era Barrichello e tredicesimo… ecco, era questo il colpo di scena che vi avevo preannunciato quando avevo nominato Button: non era rientrato in top ten, e perfino Buemi (11esimo) e Kobayashi (12esimo) gli stavano davanti.

Si è giunti alla Q3, a questo modo, dove trovavano posto le Redbull, le Ferrari, le Lotus Renault, Hamilton, Rosberg, Alguersuari e Perez. Era arrivato quindi il momento preferito dall’intera popolazione mondiale, costituita da fan di Ferniiii, il dio delle quattro ruote: il loro idolo avrebbe indubbiamente e indiscutibilmente ottenuto la pole position, mettendo fine al dominio delle Redbull, le cui prestazioni ultimamente si erano notevolmente ridotte, rendendole similari a quelle delle HRT. Ecco la ragione per cui prima stavo per confondere le HRT con le Redbull, per via della somiglianza nei loro risultati! Che scoperta epocale, come ho fatto a non pensarci prima?! Sto iniziando a perdere colpi, e se lo faccio adesso figuriamoci cosa accadrà tra diciannove anni, quando avrò l’età che il pilota più decrepito di tutti i tempi ha attualmente!
I miei vaneggiamenti sono interessanti, vero? Ancora più delle qualifiche del gran premio del Belgio che si sono disputate nel giorno del 34esimo compleanno di Webber che si è rivelato essere il 35esimo? Non avevo dubbi! Piuttosto mi sembra strano che abbiano voluto ringiovanirlo, di solito i piloti over30 sono considerati dei vecchi decrepiti…
“Lady B, torna alla realtà” mi ordina la voce di Ferniiii. Eh, sì, Ferniiii mi sta parlando, pensando che io sia una sua fan, ma un giorno si renderà conto che non è così. “Lady B, questo non è possibile, tutti sono miei fan” mi dice. Vorrei obiettare che il mondo pullula di fan di Chandhok e di Karthikeyan, ma non è il caso, sarei poco credibile.
La Q3 ha riservato notevoli sorprese:
> non è venuto ulteriormente a piovere, anzi, la pista si stava asciugando notevolmente (vostro dubbio: ma questa che sorpresa è?);
> casualmente le Redbull non facevano tempi da HRT come chiunque si aspettava, ma stavano tra i primi - e questo, lo ammetto, è decisamente sorprendente;
> il nome di Alguersuari è stato pronunciato più di una volta correttamente - ciò è notevolmente sorprendente, ancora di più del fatto sconcertante già esaminato al punto precedente;
> Bruno Senna con la Lotus Renault stranamente non era 24esimo, diversamente da quando guidava la HRT, la cosa era talmente sorprendente che Mazzoni ha pensato bene di farlo notare una quarantina di volte;
> Alguersuari stava praticamente volando con la Toro Rosso e quando era momentaneamente in quarta posizione Mazzoni ha rimarcato come quello sarebbe stato il miglior risultato di sempre ottenuto da una Toro Rosso in qualifica - ma questo non è sorprendente: per caso qualcuno di voi potrebbe sostenere il contrario? Vettel per caso ha ottenuto una pole position con la Toro Rosso a Monza nel 2008 e sempre nella stessa qualifica Bourdais aveva ottenuto il quarto tempo? Ah, ecco dove stava la cosa sorprendente: nel quarto tempo di Bourdais;
> Mazzoni, stranamente estasiato dai due piloti precedentemente citati (Senna e Alguersuari, non Vettel e Bourdais – credo sia il caso di specificarlo) ha nominato più o meno quaranta volte l’uno e quaranta volte anche l’altro nel corso dei dieci minuti, dando a entrambi più spazio che a Ferniiii – sconvolgentemente il fatto di averli nominati di continuo non ha avuto effetti disastrosi su di loro (la gufata mazzoniana sembrava non fare effetto) che addirittura si sono piazzati entrambi davanti a Ferniiii… ma questo non dovete preoccuparvi, la gufata mazzoniana fa sempre il suo effetto, presto o tardi (a parte su chi ne è immune – e Alguersuari è uno di quelli che non lo sono affatto) e chiunque osi sbarrare la strada al divino Ferniiii ne subirà gli effetti;
> a parte Perez e Petrov, tutti gli altri sono stati davanti a Ferniiii, cosa che mi ha impedito di urlare “Petro is faster than youuuuuuu”, ma che mi ha comunque permesso di dire “everyone is faster than youuuuuu” – cosa che evidentemente deve avere contribuito a gufare, dal momento che ero estasiata prevalentemente dal fatto che davanti a Ferniiii ci fosse una Toro Rosso.

La pole position l’ha ottenuta Vettel, sorprendentemente, dato che la Redbull con le prestazioni da HRT non era accreditata di tale risultato, fino a un nanosecondo prima del momento in cui è divenuto evidente che le prestazioni della RB evidentemente differivano notevolmente da quelle del glorioso team spagnolo. Staccato di quasi mezzo secondo c’era Hammiiii, uscito immune, a quanto pareva, dal contatto con Maldonado avvenuto nella sessione precedente, e in terza posizione la Redbull di Webber. Gli occhi mi hanno brillato per un attimo quando ho visto che Feliiii era quarto, ovvero notevolmente davanti a Ferniiii, ma tutto sommato hanno smesso di brillare abbastanza in fretta, perché almeno nel 90% dei casi in cui è Ferniiii ad essere già davanti in qualifica almeno non mi devo sorbire il momento in cui Feliiii, atteggiato a zerbino, gli cede strada. Quindi ho sospirato profondamente, sperando che un intoppo qualsiasi impedisse l’avvicinarsi di questo momento… ma naturalmente, come accade nel 99% dei casi, l’intoppo in questione non c’è stato. Pazienza, sarà per un’altra volta…
Ero arrivata a Feliiii quarto, che era seguito da Rosberg, segno che la Mercedes non era messa così male, cosa che mi ha portata a imprecare per quella ruota non imbullonata di cui ho parlato all’inizio del commento. Seguiva poi Alguersuari, che aveva ottenuto il sesto tempo (e purtroppo non quel quarto che sarebbe stato il presunto miglior risultato della Toro Rosso, nel caso il gran premio d’Italia del 2008 non fosse mai esistito), dopodiché Senna, Alonso, Perez e Petrov.
Ero talmente estasiata dal fatto che si fossero piazzati davanti ad Alonso così in tanti tutti in una volta che a un certo punto, mentre stavo esultando per il fatto che gli fosse finita davanti perfino una Toro Rosso, mi sono resa conto che non mi ero nemmeno accorta di chi aveva ottenuto la pole position!
Sì, lo so, ora mi state dicendo: “questo è un commento neutrale, dovresti evitare certe esternazioni”. Bene, allora io rispondo: “Dove l’avete letto che è un commento neutrale? È semplicemente un commento che forse salverà qualcuno da lunghe notti insonni, non c’è scritto da nessuna parte che sono neutrale, se non vi sta bene non vi obbligo a leggerlo.”

Dopo le qualifiche si poneva un dilemma non indifferente: D’Ambrosio, Liuzzi, Ricciardo e Schumacher non avevano tempi che stavano dentro al 107% relativamente alle qualifiche. La regola prevede (o almeno pare che preveda, dato che è così che si fa) che venga comunque ammesso alla gara chi nelle prove libere ha fatto tempi che dimostravano che non sarebbe una “vettura lenta” e che nel 107% ci starebbe dentro comunque, mentre chi non è stato dentro il 107% nelle libere sia escluso. Il dilemma era: dato che Schumacher nelle libere dentro il 107% c’era stato palesemente, mentre piloti che in teoria gli sarebbero dovuti essere davanti (D’Ambrosio e le HRT, che stranamente non avevano fatto i tempo delle Redbull, nonostante la loro similarità nei risultati) non c’erano stati neanche nelle libere, cosa sarebbe accaduto a quel punto? Quello che è accaduto è stato questo: tutti ammessi alla gara.

La domenica è arrivata e con essa è scattata la gara una volta che si sono fatte le due del pomeriggio.
Vettel, che partiva in pole, ha mantenuto la leadership giusto per qualche istante, prima di essere sopravanzato da Rosberg, che ha guadagnato la prima posizione dando per qualche giro l’illusione che la Mercedes (e oltre alla Mercedes anche lui stesso) potesse tenersi dietro avversari del calibro di Redbull, Ferrari e McLaren, illusione che però è sparita di lì a poco. Non anticipiamo i tempi, però, prima c’è da descrivere quanto accaduto in partenza, dato che non è finita lì. Ho avuto l’impressione che Webber fosse partito da schifo, ma dato che ciò accade abbastanza di frequente (a causa di problemi al kers – citazione di Mazzoni) inizio a sospettare che ciò sia estremamente probabile. Mi pareva inoltre di avere notato vagamente un po’ di ingorgo, la cui inquadratura era stata abbandonata di lì a poco, e infatti dall’elenco delle posizioni mi pareva che diversi piloti fossero spariti senza che nessuno se ne accorgesse. E infatti, quando finalmente sono arrivati i replay, si è potuto notare che di casini, anche se non inquadrati, ne erano capitati più d’uno.
Da un lato la gufata mazzoniana derivata dal fatto che Jaime e Bruno fossero stati nominati parecchie volte il giorno precedente aveva dato i suoi frutti, i due impostori che avevano osato ostacolare il cammino di Ferniiii verso l’incoronazione come futuro imperatore della Formula 1 e del mondo erano andati incontro a un triste destino: Jaime era scattato normalmente, ma poi si è ritrovato fuori pista nel momento in cui una sorta di serial killer l’ha centrato in pieno, l’altro era appunto il serial killer in questione. Mentre la gara di Alguersuari è finita lì (con il pilota della Toro Rosso che gesticolava con scarsa soddisfazione), quella di Senna è continuata nel dimenticatoio (non prima che fosse sanzionato con un drive through e precipitasse in ultima posizione) e stranamente è riuscito a terminare la gara senza andare ulteriormente addosso ad altre vetture. Questo accadeva in top ten, ma nelle retrovie la situazione non era meno contorta: Glock ha ottenuto i suoi due minuti di popolarità innescando un contatto che ha coinvolto almeno sette o otto vetture, si sono visti dei pezzi volare qua e là, mi pare che anche una McLaren (quella di Button) fosse rimasta coinvolta, fortunatamente senza riportare danni particolari. Per quanto riguarda il pilota della Virgin anche lui è stato penalizzato con un drive through e la sua gara è finita decisamente nel dimenticatoio, cosa che già si poteva ipotizzare dato che è la sorte che tocca generalmente ai piloti della Virgin.

Rosberg era in testa, inizialmente, qualora ve ne foste dimenticati. Sì, lo so che non soffrite di vuoti di memoria, ma ogni tanto mi vengono fuori queste osservazioni acute e sensate. Ha avuto i suoi due giri di gloria, dopodiché ogni speranza per lui è finita, dal momento che Vettel si è ripreso la leadership e successivamente anche gli altri piloti non parevano intenzionati a lasciare Rosberg lì davanti così come se niente fosse.
In quel momento è arrivata la situazione che mi aspettavo che prima o poi accadesse: dal momento che i piloti che al momento del via tra Feliiii e Ferniiii si erano tamponati per i fatti loro (mancando Ferniiii per un pelo, non dovrei dirlo ma la cosa mi ha fatto imprecare parecchio… perché i serial killer devono sempre centrare piloti di mezza classifica invece che lui?! E ora mi dovrei autocensurare!) a parte Rosberg che aveva già superato Feliiii e parecchie altre monoposto al momento della partenza (ma che presto gli sarebbero tornati davanti), Ferniiii era proprio alle spalle del compagno di squadra. Ho sperato che Feliiii avesse deciso di darsi una svegliata, ma dal momento che pretendere che Feliiii si svegli sarebbe come pretendere che nel suo contratto non ci sia scritto che deve essere il fedele assistente del signore e padrone dell’universo, ovviamente il Ferrari Man senza troppe difficoltà è riuscito ad appropriarsi della posizione e poi è andato a prendere Rosberg, appropriandosi della seconda posizione.
Nel frattempo il Ferrari Baby ha pensato che non solo si era fatto sorpassare dal compagno di squadra, già che c’era per non perdere l’allenamento poteva far passare anche altri piloti, già che c’era. A onore del vero ha tentato prima di attaccare Rosberg, ma le cose non sono andate nel migliore dei modi e anche Hammiiii l’ha sopravanzato. In quel momento mi sono messa a sgolarmi mentalmente: “Feliiiii, svegliati!” Naturalmente non è servito, ma non mi ero illusa che contasse a qualcosa.

Devo anche notare come la giornata della Toro Rosso sia finita ancor più tragicamente di quanto poteva sembrare all’inizio: non solo Jaime era stato centrato allo start rimanendo fermo a quota zero giri, ma addirittura anche Buemi si è ritirato di lì a qualche giro.
Insomma, portare una monoposto in top ten ed essere di conseguenza maggiormente esposta alla letale gufata mazzoniana non ha portato bene a questa ridente scuderia…
La ragione del ritiro sinceramente mi è sfuggita, ma dato che dopo Perez è stato penalizzato con un drive through per avere provocato danni a Buemi in una loro collisione ipotizzo che sia questa la motivazione per cui per il pilota della Toro Rosso la gara è finita anzitempo.

Al 13esimo di 44 giri è accaduto ciò che non avrebbe dovuto accadere: Hammiiii, che a quanto pare aveva già cambiato gomme, cosa che probabilmente lo accomunava agli altri piloti di testa, ha avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo con un’altra vettura, che con mio grande stupore non era quella di Maldonado (tra i due sembra esserci un feeling che supera addirittura quello tra Petrov e nonno Schumiiii, e che se continuano di questo passo potrebbe arrivare a somigliare al feeling che c’era tra Sutil e Raikkonen), bensì la Sauber di Kobayashi.
L’incidente, che è costato il ritiro a Hamilton, non ha avuto lo stesso effetto su Koby, che è riuscito a procedere fino a fine gara, impresa che invece è stata impossibile per il compagno di squadra, che diversi giri più tardi si sarebbe ritirato per il danneggiamento di una sospensione. Subito dopo Hammiiii anche Ricciardo si è ritirato, inoltre, penso per problemi tecnici.

L’incidente di Hamilton e Kobayashi ha portato all’ingresso della safety car, con Vettel, Sutil, Schumacher e Button che si sono affrettati a rientrare ai box per il cambio gomme approfittando della neutralizzazione. Mi sorprende che per una volta non siano rientrate ai box in contemporanea tutte le vetture presenti in pista, e mi sorprende maggiormente che in Ferrari ultimamente abbiano rinunciato alla loro attività preferita: in pit-stop di gruppo durante a safety car, con entrambi i piloti che rientrano nello stesso momento e con quello dietro (provate a indovinare chi è solitamente!) che se ne sta ad aspettare qualcosa come mezz’ora che sia finito il pit-stop di quello davanti. Questa loro specialità, devo ammetterlo, inizia a mancarmi!
Grazie al rientro di Vettel, Alonso aveva nel frattempo guadagnato la leadership, seguito da Webber che era miracolosamente ricomparso tra le prime posizioni. Vettel si è accodato al compagno di squadra, in terza posizione, per il momento.

La gara è ripresa al 17esimo giro, con Vettel che ha superato Webber, cosa che a “Pole position” è stata lungamente criticata e bollata come un ordine di scuderia vietato dal regolamento (della serie: quando lo fanno in Ferrari in modo estremamente palese nonostante sia vietato dal regolamento va tutto bene e anzi è assurdo che ci possano essere delle sanzioni, quando la regola viene cancellata per volontà della Ferrari e altri team accennano a qualcosa che non raggiunge affatto quei livelli, la cosa è il peggior reato che poteva essere commesso), in quanto ha provocato l’inversione delle posizioni tra i due (come se non fosse pratica comune che, se il pilota davanti deve ancora fermarsi per il pit-stop – e quindi inesorabilmente finirà dietro in ogni caso – fa passare il compagno di squadra che si è già fermato).
La cosa più esilarante è stata però la comunicazione via radio dell’ingegnere di Alonso quando quest’ultimo non è più riuscito a reggere la leadership e ha dovuto arrendersi alle Redbull, esplicitamente gli è stato detto che non era poi così disastroso per la strategia. Infatti in Ferrari ormai non è disastroso subire un sorpasso, è la strategia direttamente che è quasi sempre disastrosa, se non sbaglio…

Successivamente per un po’ non sono capitati fatti estremamente significativi, se non che:
> Schumacher era entrato stabilmente in topten, stava conducendo un’ottima gara e io stavo iniziando a incrociare le dita nella speranza che da lì in avanti gli toccasse a ogni gran premio di partire ultimo… se poi fa delle buone gare, direi che ne vale la pena (e peraltro la sua scalata verso il “successo” non era ancora finita qui);
> non ho ben capito se per una collisione con Kobayashi o se semplicemente è finito fuori da solo quando era nei pressi di Koby, Barrichello ha perso parecchie posizioni, finendo doppiato proprio come i piloti dei cosiddetti nuovi team (nel senso che è stato l’unico, oltre ai piloti dei “nuovi team” ad essere doppiato);
> Mazzoni a un certo punto ha fatto notare che a un pit-stop di Feliiii fosse stato impiegato un tempo record per cambiargli le gomme, non nel senso che c’era stato messo un secolo per completare la sosta, ma che appunto c’era voluto ben poco – naturalmente questa notizia mi ha lasciata allucinata, in genere durante i pit-stop di Massa i meccanici fanno anche in tempo a bersi un caffè;
> l’osservazione di Mazzoni ha dato i suoi frutti nell’ultimo quarto di gara: mentre Feliiii se non sbaglio era dietro a Rosbiiii, ha forato una gomma ed ha dovuto fare un pit-stop non previsto, con i telecronisti che si chiedevano perché mai dovesse rientrare, se gli pneumatici per l’ultimo tratto si logoravano così facilmente e quindi anche l’idolo dell’intero pianeta avrebbe avuto problemi, mentre naturalmente l’idea che avesse forato non li stava neanche lontanamente sfiorando.

Gli ultimi giri sono stati abbastanza infiammati: se da un lato Vettel si era piazzato stabilmente in prima posizione non si può dire che fosse altrettanto stabile il secondo posto di Ferniiii: al 37esimo giro, quando la gara lentamente si avvicinava all’epilogo, Webbiiii l’ha superato, andando a prendere la seconda posizione che avrebbe portato alla Redbull una doppietta. Ma non è finita qui: al 42esimo giro anche Button, che aveva recuperato parecchio grazie anche a un’ottima strategia (cosa che invece in Ferrari non accadrà mai – l’ottima strategia non sanno nemmeno che cosa sia), ha superato Ferniiii, relegandolo in quarta posizione.
Nel frattempo in quinta posizione c’era stabilmente Rosberg, ma attenzione! Il suo compagno di squadra pseudo-decrepito era praticamente sopraggiunto alle sue spalle e, complice il fatto che avesse gomme più performanti, era addirittura possibile che tentasse il sorpasso. Per giunta via radio era stato comunicato a Rosbiiii che se voleva tenersi stretta la quinta posizione doveva pensarci lui… Dopo a onore del vero c’è stata anche una comunicazione sempre a Rosberg sul fatto che doveva risparmiare benzina se voleva arrivare al traguardo, cosa che ha suscitato tutti i commenti del caso dopo a “Pole position”, nonostante per un certo tratto sia sembrato evidente che Nico non aveva la benché minima intenzione di rallentare e/o di cedere la strada al compagno di squadra, che però l’ha sorpassato lo stesso. Ma ovviamente dopo è stato rimarcato che era un palese ed evidente ordine di scuderia. Nessuno naturalmente, nell’ambito del programma, ha cercato di dare una spiegazione plausibile al fatto che un team da mezza classifica avrebbe dovuto imporre al pilota con più punti in classifica di cedere la quinta posizione al compagno di squadra, sempre ammesso che ci fosse… Da notare: io non critico il fatto che abbiano fatto questa insinuazione, però se quando fanno congetture ogni tanto provassero anche a spiegarla forse darebbero un tocco di serietà che non guasterebbe alla loro trasmissione.
In ogni caso il sorpasso di nonno Schumiiii su Rosberg è arrivato quando mancavano un paio di giri al traguardo – e dietro di loro in settima posizione c’era Sutil, la cosa è da notare; e si è giunti al termine senza ulteriori colpi di scena, se non che all’ultimo giro Petrov, che era stabilmente ottavo, ha avuto un non meglio specificato problema che gli ha fatto perdere una posizione a vantaggio di Massa. Il russo è transitato in nona posizione sul traguardo, seguito da Maldonado a completare la top ten, il che è un mezzo miracolo. Non che sia arrivato Petrov in nona posizione, questo mi sembra anzi più che normale, mi riferivo all’arrivo in zona punti di Maldonado.

Ma veniamo a riassumere il risultato completo:
1) Vettel (Redbull), 2) Webber (Redbull), 3) Button (Mclaren), 4) Alonso (Ferrari), 5) Schumacher (Mercedes), 6) Rosberg (Mercedes), 7) Sutil (Force India), 8) Massa (Ferrari), 9) Petrov (Lotus Renault), 10) Maldonado (Williams), 11) Di Resta (Force India), 12) Kobayashi (Sauber), 13) Senna (Lotus Renault), doppiati di 1 giro 14) Trulli (Team Lotus), 15) Kovalainen (Team Lotus), 16) Barrichello (Williams), 17) D’Ambrosio (Virgin), 18) Glock (Virgin), 19) Liuzzi (HRT); ritirati: Perez (Sauber), Ricciardo (HRT), Hamilton (McLaren), Buemi (Toro Rosso), Alguersuari (Toro Rosso).

Ho la vaga impressione che si tratti del miglior risultato di sempre per la Lotus Made in Malesia, ma vi prego di prendere questa notizia con le pinze perché a quest’ora (è praticamente mezzanotte) non mi va di mettermi a cercarla!

Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 259, 2) Webber 167, 3) Alonso 157, 4) Button 149, 5) Hamilton 146, 6) Massa 74, 7) Rosberg 56, 8) Schumacher 42, 9) Petrov 34, 10) Heidfeld 34, 11) Kobayashi 27, 12) Sutil 24, 13) Buemi 12, 14) Alguersuari 10, 15) Perez 8, Di Resta 8, 17) Barrichello 4, 18) Maldonado 1.
TEAM: 1) Redbull 426, 2) McLaren 295, 3) Ferrari 231, 4) Mercedes 88, 5) Lotus Renault 68, 6) Sauber 35, 7) Force India 32, 8) Toro Rosso 22, 9) Williams 5.

Chiedo scusa ai lettori per avere erroneamente, nello scorso commento, attribuito 28 punti a Kobayashi anziché i 27 che aveva in realtà, e di conseguenza 36 punti alla Sauber anziché o 35 che effettivamente aveva. La mia mania di calcolare i punteggi con la calcolatrice invece che scopiazzarli dalle classifiche ufficiali non sempre dà i suoi frutti!
Stavolta ho pensato che uno scopiazzamento fosse l’alternativa migliore, però!

Altra cosa di cui mi scuso è avere ultimato questo commento con un ritardo mostruoso. Non vi dico che non capiterà più perché tanto non mi credereste e… rimanete in attesa del commento al GP di Monza!

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Milly Sunshine