sabato 25 febbraio 2012

Commento al Gran Premio d'Ungheria 2011

24/08/2011: dal mio vecchio blog.

Campionato 2011: Capitolo 11
Gran Premio d'Ungheria: Alonso (no, è Massa) ha superato Schumacher (no, è Rosberg)

Hungaroring, Budapest / 29-30-31 luglio 2011

Me li immagino tutti i miei lettori, disperati, che sulla spiaggia pensavano: “Ma come diamine faccio, ora che sono al mare, a leggermi il commento al gran premio d’Ungheria scritto da Lady B?” Non disperatevi: Lady B ha lasciato trascorrere un po’ prima di scrivere il commento al gran premio d’Ungheria, e ha iniziato questa opera quando ormai il tempo prima del gran premio del Belgio e di certi fatti correlati stringe e c’è da affrettarsi a scrivere questo commento, in modo da avere tempo per dedicarsi, successivamente, a quello che verrà poi.

Ricapitoliamo i fatti. Da marzo fino a giugno una convinzione aveva dominato: la Redbull era imprendibile, nessuno avrebbe potuto vincere i gran premi a venire, se non i due piloti della Redbull. Dubbio amletico: nessuno avrebbe potuto vincere se non i due piloti della Redbull?! ah, perché Webber ha vinto qualcosa quest’anno?! Okay, dopo questa frase Webber mi deve far costruire un monumento, io sono la versione al femminile di Mazzoni, e l’avere notato che Webber quest’anno ha vinto un bel nulla potrebbe portare a una sua vittoria nell’immediato. Bene, Webber mi ha già fatto costruire un monumento. A questo punto Webber lo distrugge: l’avere nominato una sua potenziale vittoria nell’immediato porta al fatto che di sicuro non vincerà, per via dell’effetto della gufata contenuta indirettamente in quell’altra affermazione.
Dopo avere giocato con le sorti di Webber mi rassegno: non posso fare di lui una vittima sacrificale per testare la potenza della mia gufata, per cui eviterò di nominarlo più dello stretto necessario e mi addentrerò nel commento.
Il gran premio d’Ungheria si è svolto sul circuito dell’Hungaroring (ci scommetto che fino a qui ci arrivavate anche da soli) dove nel lontano 2008 non solo vedemmo Kovalainen salire sul gradino più alto del podio, ma addirittura non stavamo sognando. Forse stava sognando proprio Kovalainen, che in quell’occasione disse che sperava che quella fosse la prima di tante vittorie, che naturalmente non sono mai arrivate e probabilmente non arriveranno mai. Visto che la situazione di Kovalainen dopo quella vittoria è precipitata notevolmente, credo che qualsiasi mia gufata non possa che fargli bene, difficilmente peggio di così gli potrà andare!
Con estrema costernazione mi rendo conto che l’argomento di questo commento non è “le prorompenti vittorie di Heikki Kovalainen, il futuro campione del mondo”, per cui direi di tornare in topic.

Il giorno delle prove libere era il trentesimo compleanno del divino Ferniiii. Sorprendentemente nessuno ha pensato di trasformare quella data in una festività internazionale, e ancora più sorprendentemente l’intera popolazione mondiale, composta dal primo all’ultimo da dei gran fan del sommo Ferniiii, non ha osato protestare per l’accaduto. Erano tutti sicuri che si sarebbero ripresi alla grande, assistendo a una prorompente vittoria del signore e padrone dell’universo, il loro idolo Ferniiii, che tifano fin dal primo momento in cui è comparso sulla faccia della Terra e che hanno sempre elogiato a tutto andare in ogni singolo momento della sua carriera, soprattutto quando era in McLaren.
Poi il giorno del trentesimo compleanno di Ferniiii è oltraggiosamente finito, fortunatamente per noi, però, che sabato 30 luglio abbiamo potuto ammirare le sconcertanti e sconvolgenti qualifiche all’Hungaroring. Sì, lo so, le qualifiche non sono state particolarmente sconcertanti o sconvolgenti, ma se ogni tanto prendo qualche licenza poetica spero che i miei lettori non avranno nulla in contrario. Tanto anche se avessero qualcosa in contrario me le prenderei lo stesso, quindi…
“Lady B, smettila di scrivere cazzate e concentrati sulla mia escalation nel gran premio d’Ungheria” dice la voce di Ferniiii nella mia testa, ripetendo anche “Io stacco sempre all’ultimo”, come nella pubblicità della Cinquecento. Ammirata dal fatto che Ferniiii abbia osato penetrare all’interno della mia mente, io gli rispondo: “Io invece scrivo i commenti sempre all’ultimo!” La voce di Ferniiii, ammaliata dal fatto che gli ho risposto, mi incita: “diventa la mia principale sostenitrice, diventa la mia principale sostenitrice, diventa la mia principale sostenitrice…” Eh, no, Ferniiii, adesso non esageriamo però!
Adesso è la voce di Feliiii che mi è penetrata in testa. Mi dice: “fai finta di diventare fan di Ferniiii e poi gufalo di nascosto!” Gli rispondo che non sarei credibile e sono sul punto di suggerirgli di smetterla di fare lo zerbino, quando mi rendo conto che impiegherei troppo tempo e che porterei via minuti preziosi alla stesura del commento. Feliiii si offende e non poco, dato che con Ferniiii ci ho parlato più a lungo che con lui, ma io lo rassicuro: a fine commento riprenderemo la nostra conversazione.

Ma che cos’ho scritto finora?! A volte mi sconvolgo io stessa nel rileggere, ma va beh…
Le qualifiche non ci hanno riservato particolari sorprese al momento della Q1, in cui le HRT immancabilmente hanno cercato di monopolizzare la prima fila a partire dagli ultimi, dopo una lunga e intensa lotta con le Virgin, monoposto altrettanto performanti e pronte a tutto pur di partire in prima fila, sempre dagli ultimi si intende. L’oltraggiosa realtà per la HRT è stata che, si vede sottrarre l’ultima posizione – volevo dire la prima a partire dagli ultimi – da D’Ambrosio, assiduo frequentatore dell’ultima fila. Accanto a lui con il penultimo tempo riesce comunque a piazzarsi Ricciardo. L’australiano della HRT, che con il suo debutto ha impedito a Karthyyyy di continuare a farsi centrare da Feliiii mentre lo stava doppiando (con disperazione di Karthyyyy, che mentre veniva centrato da Feliiii era l’unico momento in cui la regia lo considerava, e con grande soddisfazione di Feliiii, che dato che Karthyyyy non sarà più in pista eviterà di andare a schiantarsi contro di lui), relegando Karthyyyy a restarsene a piedi, tremendo destino per un pilota dalle sue performance, ha portato comunque la prima fila a partire dagli ultimi alla HRT. Il suo compagno di squadra Liuzzi ha conquistato la ventiduesima posizione, affiancato a Glock, ventunesimo.
La terzultima fila è come al solito dominata dalla Lotus Made in Malesia, che si è sbarazzata prontamente di Chandhok (e ha declamato una notizia molto interessante, di recente: il povero Chandyyyy, dopo la sua prestazione scandalosa la scorsa gara, non parteciperà più al gran premio d’India come si pensava inizialmente). Kovalainen ha conquistato la diciannovesima posizione, con Trulli ventesimo. Se ai gran premi partecipassero solo le Lotus malesi, le Virgin e le HRT devo ammettere che Kovalainen non solo conquisterebbe quasi sempre la pole position, ma avrebbe addirittura la possibilità di ottenere parecchie vittorie.
Così dopo le sei vetture dei “nuovi team” (odio questa dicitura, ma chiamarmi “team spazzatura” non so se sia consentito nei miei commenti) restava soltanto un ultimo pilota da eliminare. È stato il caso di una Toro Rosso, guarda un po’ che caso, per la precisione di Buemi, che è andato a chiudere diciottesimo, ma che sarebbe stato arretrato di cinque posizioni per via della penalità avuta nella gara precedente, per un incidente con Heidi.

Ferniiii riprende a parlare nella mia mente. Mi chiede: “Lady B, come ti sei permessa di non citarmi, mentre parlavi della prima sessione di qualifiche?!” Pazientemente rispondo alla voce di Ferniiii: “Quando passerai alla HRT, probabilmente ti citerò spesso e volentieri, parlando della Q1.”
Anche la voce di Feliiii si è risvegliata: “Quando passerò alla HRT per fare da zerbino a Ferniiii che sarà passato in HRT, nominerai anche me mentre parli della Q1?” La risposta è talmente ovvia che evito di dargliela, cosa che di nuovo fa sconvolgere Feliiii, che inizia a chiedersi se sta diventando lo zerbino anche dei miei commenti.

Non so perché, ma oggi sono in vena di scrivere cavolate… È il caso di dirlo, qualora non ve ne siate accorti.
In Q2 il grande campione del futuro Maldonado non gira, andando a conquistare di diritto la diciassettesima posizione, cosa che gli impedisce di surclassare Barrichello, cosa che evidentemente capita di continuo, ma io non me ne sono quasi mai accorta, e se vado a vedere la classifica piloti ne deduco l’esatto contrario.
Per il resto pare chiaro che l’altra Toro Rosso e l’altra Williams abbiano ormai il destino segnato, infatti El Barry si ritrova quindicesimo, con Alguersuari che finisce sedicesimo. Soltanto un dubbio rimane nella mente di Lady B, che sta guardando le qualifiche chiedendosi cosa accadrà. “Chi passerà in Q3, tra le Force India, le Sauber, le Lotus Renault e le Mercedes?” Lady B naturalmente inizia a fare gli scongiuri, per via di quello che potrebbe capitare a uno degli otto piloti coinvolti, cosa che stranamente una volta tanto funziona. Ad uscire al termine della Q2 sono 11° Di Resta, 12° Petrov, 13° Kobayashi, 14° Heidi (che ultimamente sta notevolmente calando, nei risultati, e che spesso e volentieri se ne sta dietro a Petriiii – anche con lui funziona il detto “Petriiii is faster than you” evidentemente) e poi nelle tre posizioni successive quelli che ho citato poche righe fa, che naturalmente non hanno cambiato posizione nel corso del commento.
Accedono alla Q3 le Mclaren, le Ferrari, le Redbull, le Mercedes, Sutil e Perez, con Sutil che ovviamente viene preso di mira dai telecronisti, che iniziano a notare come sia una delle rare volte che è riuscito a entrare in Q3, eccetera, eccetera, eccetera. Le altre volte se fa buoni tempi lo gufano prima, stavolta si sono scordati di gufarlo e ce l’ha fatta. Comunque, visto il risultato della gara, evidentemente l’osservazione sulla sua posizione ha portato all’effetto gufata per il giorno successivo.
Mi auguro che Sutil non sappia dell’effetto gufata così palesemente evidente ogni volta che i telecronisti Rai parlano di lui, se no temo che saranno loro i prossimi ad essere presi a bottigliate.

Di nuovo la voce di Ferniiii mi rimbomba in testa. “Lady B, perché parli delle bottiglie lanciate da Sutil e non parli di me?!” Sospiro, con rassegnazione. “Ferniiii, adesso devo parlare anche di te” gli dico. Ferniiii sembra essere rassicurato dalla mia conferma: “Bene, allora narrerai la mia conquista a dir poco eroica della pole position!” Gli faccio notare: “Se vuoi che io racconti della tua pole, cerca di conquistarla, poi ne riparleremo…”

Va bene, la prossima volta che scriverò scemenze non sarà Ferniiii a parlarmi, ma qualcun altro, siete contenti? Meglio cambiare, come dicevano una volta nella pubblicità di una marca di cellulari che non cito perché sarebbe pubblicità subliminale… ma quale subliminale?! se mettessi il nome sarebbe pubblicità nel vero senso della parola, ma dato che non sono pagata per farlo…
Ehm, dove eravamo rimasti?! Ah, già, alla Q1 (questo commento sta diventando più caotico di una soap-opera brasiliana).
Dopo qualcosa come un mese in cui l’andazzo generale sembrava essere “il bambino della Redbull non ha conquistato la pole, è ormai spacciato e non vincerà più da qui in avanti fino a quanto non avrà raggiunto la stessa età di nonno Schumiiii ma anche allora non vincerà più niente perché ultraquarantenne in Formula 1 è sinonimo di vecchio decrepito incapace di reggersi in piedi” stranamente Seb ha conquistato la pole position, sconcertanto tutti i sostenitori della teoria citata un attimo fa. Ma prima di passare a Seb in teoria sarebbe stato opportuno citare altri fatti capitati prima della fine della qualifica.
A proposito di fatti capitati prima della fine delle qualifiche, ma non ricordo esattamente in che punto se devo essere sincera, è arrivata una chicca mazzoniana di notevole entità. Stava narrando vagamente la storia del circuito e ha citato la vittoria di Kovalainen di cui ho parlato anch’io all’inizio del mio commento. Piccolo dettaglio, però: successivamente ha detto, parlando di Hammiiii “qui ha sempre battuto il compagno di squadra”. Eh?! Ma se Kovalainen che era suo compagno di squadra aveva vinto e lui era arrivato quinto (per una foratura, che abbinata alla rottura del motore di Massa permise a Kovaaaa di vincere, cosa che non sarebbe capitata se almeno uno di questi due fatti non si fosse verificato), come diamine avrebbe fatto a battere sempre il suo compagno di squadra?!
Altra presunta gaffe che mi è capitato di captare è stata questa: “nel 2003 la Williams ha ottenuto l’ultimo podio in Ungheria, che è stato l’ultimo podio di questa squadra”. Ehm, veramente dopo la Williams ha ottenuto addirittura una vittoria (Montoya a Interlagos nel 2004, sua ultima gara in Williams, gara che mi ero drammaticamente persa) e l’ultimo podio se non sbaglio l’ha conquistato Rosberg… Singapore 2008, credo, a meno che non ce ne siano stati altri dopo.
Però qui sto divagando un po’ troppo, torniamo alla Q3. In casa Sauber hanno deciso di risparmiare un treno di gomme, in modo tale Perez non ha girato e si è accontentato della decima posizione, che sarebbe inesorabilmente toccata a qualcun altro come al solito se il bambino della Sauber fosse sceso in pista. Qualcun altro invece ha ottenuto la nona posizione, perché peggio della nona posizione non poteva fare, chissà di chi sto parlando! Non faccio nomi, soltanto qualche indizio: corre per la Mercedes ed è ultraquarantenne.
Sutil ha conquistato l’ottavo tempo, e rimanere in pista fino alla fine delle qualifiche ovviamente ha comportato le sue drastiche conseguenze, come quello di essere soggetto più a lungo del solito alla gufata mazzoniana, che evidentemente ha dato i suoi frutti per il giorno successivo. Accanto a Sutil, in settima posizione, si è piazzato Rosberg e sesto Webbiiii, alla sua peggiore prestazione stagionale in qualifica, o meglio, alla seconda peggiore posizione, di gran lunga migliore rispetto a quella volta in Malesia (era la Malesia, almeno?) in cui rimase fuori in Q1. No, non era la Malesia, ma al momento non mi sovviene che gran premio fosse… Ah, già, la Cina! (fonte: vecchi commenti).
In quinta posizione si è piazzato Ferniiii, il sommo imperatore di Maranello e del mondo. Ora nel nominare Ferniiii ci sarebbe da avere le lacrime agli occhi, perché ultimamente era sempre stato tra le prime due file… Ma che cosa sta accadendo? Perché il cielo si è oscurato, squarciato da enormi fulmini? È la fine del mondo o qualcos’altro che capita una sola volta nella storia dell’umanità? Svelato l’arcano: è qualcosa che capita una sola volta nella storia dell’umanità: Feliiii è quarto, che di per sé non sarebbe particolarmente paranormale, se non fosse che, come ho già detto, Ferniiii era quinto. Naturalmente Mazzoni & Company sono stati colpiti da una particolare forma di stordimento, che li ha portati a ripetere decine di volte che cosa era appena accaduto… Naturalmente, dato che Massa è uno dei soggetti che (a pari merito con Rosberg e Sutil) è più soggetto agli effetti della gufata mazzoniana, potete immaginare tranquillamente quanto a lungo ha conservato la posizione sul compagno di squadra il giorno successivo. Dopo questo catastrofico fatto da soap-opera brasiliana vado a citare i primi tre: terzo Jensiiii (meglio che lo chiamo Button, perché il soprannome Jensiiii fa ben più schifo di tutti gli altri soprannomi utilizzati), secondo Hammiiii e primo il bambino della Redbull, come avevo già anticipato prima.

Le qualifiche sono finite e la mia mente si concentra finalmente sulla soap-opera brasiliana, con Felipe Massa attore protagonista, nel ruolo di Rubens Barrichello; Rubens Barrichello con il ruolo di Gufo di Interlagos; il Gufo nel ruolo di Massa; Nelsinho Piquet nel ruolo di manichino da crash-test (stessa cosa che faceva in pista); infine Lucas Di Grassi e Bruno Senna nel ruolo di piante ornamentali, più o meno lo stesso ruolo che avevano quando erano in gara l’anno scorso… A proposito di Di Grassi un tempo in Rai mi pare lo chiamarono Di Gratis… Di Gratis naturalmente perché lo regalano, e se lo regalano a me lo ingaggio come mio autista!
La voce di Ferniiii mi distoglie dalla soap-opera brasiliana. “Lady B, che caspita stai dicendo?” Devo dare per forza ragione a Ferniiii, sto sparando una marea di scemenze, in questo commento, e più si va avanti e più peggioro!

Tra una conversazione con Ferniiii, una puntata di una soap-opera brasiliana e Di Gratis mio potenziale autista, direi che a questo punto è arrivato il momento di passare alla narrazione della gara.

È arrivato il 31 luglio, giorno della 200esima gara di Button. La notizia è stata ripetuta in telecronaca più o meno fino allo sfinimento, mentre il povero Rosberg che celebrava la 100esima gara è stato menzionato una sola volta.
Per via del notevole caldo i telecronisti sono stati colpiti, in questa occasione, da un notevole daltonismo, non riconoscendo i piloti dai loro compagni di squadra nonostante colorazioni dei caschi completamente diversi, e una delle pseudo-gaffe mazzoniane mi ha consentito di trovare un titolo per questo commento. Ma passiamo al momento del via…
Poco prima era venuto a piovere (la causa potrebbe essere il fatto che il Ferrari Baby partiva davanti a Ferniiii) e per la gara si prospettavano condizioni incerte. Il tifoso medio non pensava neanche lontanamente al fatto che in condizioni incerte negli ultimi due anni a questa parte ha sempre vinto Jensiiii (che soprannome orribile) e nella mia mente c’è proprio la voce di Jensiiii che mi dice: “se vinco il gran premio d’Ungheria ti impedisco di continuare a chiamarmi Jensiiii”. Accetto: “Va bene, nel momento in cui taglierai il traguardo in prima posizione smetterò di chiamarti Jensiiii, almeno all’interno di questo commento.” A proposito di Button proprio in Ungheria aveva vinto il suo primo gran premio, nel lontano e piuttosto vicino 2006 per l’esattezza, quando correva per la Honda e pensavamo che non avrebbe mai più vinto un bel nulla. All’epoca era uno dei piloti che avevano ottenuto i migliori piazzamenti senza essere mai riuscito a vincere una gara, carica che da quel momento in poi ha ceduto a Heidi, che naturalmente non ci ha mai pensato neanche lontanamente, a vincere. Sempre in Ungheria aveva vinto la sua prima gara anche il divino Ferniiii, all’epoca in cui non era ancora il nuovo dio degli appassionati di Formula 1 (che al momento veneravano ancora nonno Schumiiii, che naturalmente non era ancora nonno).
Direi che a questo punto possiamo tranquillamente lasciar perdere le prime vittorie di Button e di Alonso, ma prima di passare a parlare dello start vorrei segnalare che all’Hungaroring anche Kovalainen, tra i piloti attuali, ha ottenuto la sua prima vittoria, resa più significativa dal fatto che è stata l’unica. Kovalainen stesso, nella mia testa, mi dice: “Senti Lady B, l’hai già detto tre volte, non darmi più importanza di quella che mi toccherebbe di diritto.”
Accontento Kovaaaa, richiudendolo nella scatola dei dimenticati, da cui lo tirerò fuori più avanti se sarà il caso di citarlo.

Si accendono le luci rosse, sta per scattare il gran premio d’Ungheria, dodicesima prova del mondiale 2011, come dice Mazzoni, e il via è estremamente intenso: il bambino della Redbull mantiene la prima posizione, mentre dietro di lui le due McLaren rischiano di entrare in collisione, con Button che di conseguenza si deve accodare a Hamilton. Secondo i telecronisti Rai Ferniiii sta facendo un’ottima partenza rimontando all’inverosimile, e in effetti guadagna una posizione sul Ferrari Baby, che dalle riprese all’alto sembra essere partito da fermo stendendo il tappeto rosso con lo stemma del cavallino, peccato che entrambi vengano sfilati da due sagome di colore misto grigio argento e verde acqua che stanno a significare solo una cosa: le Mercedes sono tornate a mostrare che ci sono anche loro. Intanto mi stupisco: durante i suoi giorni di gloria nonno Schumiiii spesso faceva pessime partenze e poi ottime gare… adesso per caso avviene l’esatto contrario?! Rosberg si piazza in quarta posizione, nonno Michael quinto… Mazzoni ci mette un po’ per accorgerne, cosa che consente ai due di non cadere sotto l’effetto gufata, che puntualmente arriva poco dopo. Il telecronista nota l’ottima partenza fatta dai due, a questo punto può accadere una cosa sola…
Immancabilmente Schumacher è stato superato dal terzetto di piloti che aveva dietro (Ferniiii, Feliiii e Webbiiii), mentre Ferniiii ha fatto per superare Rosbiiii, andando largo e rientrando in pista nuovamente in quinta posizione.

Abbandoniamo le Mercedes al loro triste destino per concentrarci su Luigino. L’avevamo lasciato alle prese con Button alla prima curva, ma si è liberato abbastanza agevolmente della presenza del suo compagno di squadra, arrivando a ridosso di Vettel nei primi giri. Per un po’ il bambino della Redbull è riuscito a reggere ma poi niente da fare: al quinto giro è finito lungo e Hammiiii ne ha approfittato per portarsi al comando della gara.
A questo punto, dato che avevo visto la partenza a casa di mia nonna (ero a pranzo da lei insieme ai miei genitori) siamo venuti a casa e in quei tre o quattro minuti che non ho potuto seguire la gara è capitata la scena che più di ogni altra avrei voluto vedere… Lontano dai miei occhi indiscreti al sesto giro Ferniiii ha fatto un altro errore e mentre vagava per i prati Feliiii ne ha approfittato per superarlo. Purtroppo Feliiii, per via dell’affronto commesso contro il signore e padrone della Formula 1, ha dovuto sopportarne le conseguenze: la maledizione dello zerbino gli è piombata immediatamente addosso e nei due giri successivi:
> Ferniiii l’ha superato nuovamente;
> Feliiii ha completato l’opera con un testacoda che l’ha portato a danneggiare l’ala posteriore andando a sbattere.
Intanto in prima posizione Hammiiii guadagnava secondi su secondi sul bambino della Redbull, mostrando i presupposti per una vittoria sicura e incontestabile (ma le cose, si sarebbe visto più tardi, erano destinate a cambiare più di una volta), con Vettel stabilmente secondo, che continuava a perdere progressivamente, segno che la Mclaren non solo si è avvicinata notevolmente alla Redbull, ma adesso ha decisamente qualcosa in più.

Dopo circa dieci giri, sul totale di 70, la pista si era ormai asciugata abbastanza per potere tentare le gomme da asciutto. È un po’ complicato stabilire bene come fossero messe le posizioni in quelle concitate fasi, comunque non ricordo se al 12esimo o al 13esimo giro, Mazzoni faceva notare come nonno Schumiiii, che non si era ancora fermato per il pitstop, era momentaneamente in testa alla gara, cosa che non era mai capitata dopo il suo ritorno in Formula 1. Prima di completare il giro però nonno Michael è rientrato ai box, probabilmente per evitare di essere sottoposto ulteriormente all’attenzione di Mazzoni, che avrebbe portato una quantità ancora maggiore di gufate nei suoi confronti, essendo i piloti della Mercedes due degli obiettivi preferiti dal telecronista. Ma per nonno Schumiiii non c’è stato niente da fare… ma non do anticipazioni, adesso.
Nei giri successivi sono avvenuti due sconvolgimenti alle posizioni:
> Button (alias Jensiiii) ha superato Vettel;
> Webber ha superato Ferniiii.
Riassumendo, dopo il primo giro di pitstop, le posizioni erano: Hammiiii, Button, Vettel, Ferniiii, Rosberg, Di Resta (che presumo non si fosse ancora fermato), nonno Schumiiii e non so chi altro.
Nel frattempo iniziavano i problemi per le Lotus Malesi: dopo una ventina di giri Trulli si è ritirato per problemi tecnici.
Poco dopo è stata la volta di Heidi, che ha dovuto parcheggiare la sua monoposto in fiamme, cosa che Kovalainen al suo posto non avrebbe fatto mai e poi mai (non ricordo esattamente in quale gara dell’anno scorso abbia continuato a girare con la vettura che stava prendendo fuoco, ma ricordo l’episodio).

Seconda sosta per i piloti che stavano tra le prime posizioni e di lì a pochi giri vi è stato il ritiro di Schumacher, secondo Mazzoni per un testacoda. Soltanto dopo molto tempo si è scoperto che quel testacoda era stato originato da un problema al cambio. Di lì a poco Massa ha superato Rosberg e la cosa si è vista grazie a un replay. Il telecronista, che già fino a quel momento aveva confuso parecchie volte Massa con Alonso, Alonso con Massa, Schumacher con Rosberg, Rosberg con Schumacher e anche in un’occasione o due i piloti della Williams l’uno con l’altro, ha pronunciato la frase più eclatante, che dà anche titolo al commento. Alonso - no,è Massa - ha superato Schumacher - no, è Rosberg.

Passiamo alle due Sauber, a cui ci scommetto che nessuno di voi stava più pensando. Ma il piccolo samurai giapponese (citazione mazzoniana) si è impossessato della mia mente e minaccia di non restituirmela più se non citerò immediatamente anche lui. Lo accontento subito… anzi, no, prima è la volta di Perez!
Infatti dopo una trentina di giri ha ricevuto un drive through per avere compiuto un sorpasso con le bandiere gialle. A metà gara Kobayashi, che non si era ancora fermato se non sbaglio, o che comunque aveva una sosta in meno, è stato superato da Massa, e in quei frangenti Mazzoni ha annunciato che Stella Bruno era in linea… “Stella Bruno che è con Kobayashi…” (ma Kobayashi non era in pista?!) “…no, con chi è Stella Bruno?” Per onore di cronaca non ricordo chi sia stato intervistato in quel momento.

Ferniiii sta già protestando perché non l’ho ulteriormente citato, quindi provvedo subito: un paio di giri dopo il rientro di Koby (che era rientrato poco dopo il sorpasso di Feliiii) l’imperatore di Maranello e del mondo è rientrato ai box per una ulteriore sosta, montando le gomme supersoft. Webber un giro dopo ha montato le soft (o quello che erano, comunque non erano le supersoft!) e Ferniiii l’ha superato agevolmente portandosi in quarta posizione. Davanti, lo segnalo, erano le due Mclaren a dominare, seguite da Vettel.
Anche gli altri piloti (Luigino, Jensiiii, il bambino della Redbull, il Ferrari Baby e non so chi altro) sono rientrati nei giri immediatamente successivi. Gomme diverse per Hammiiii e Jensiiii: supersoft per Hammiiii, soft (o quello che erano - vedi Webbiiii) per il compagno di squadra. C’è da dire inoltre che il bambino della Redbull, in seguito al pitstop, si era ritrovato in quarta posizione dietro a Ferniiii. Ha però sorpassato lo spagnolo, riprendendosi la terza posizione.

Mancavano qualcosa come venticinque giri al termine quando ha iniziato a cadere una lieve pioggia e proprio in quei frangenti la gara ha preso un risvolto diverso da quello che poteva sembrare in un primo momento. Button si era avvicinato a Hammiiii e quando quest’ultimo è finito in testacoda, rimettendosi in strada evitando per miracolo di centrare in pieno una Force India, Jensiiii era davanti.
Nei giri immediatamente successivi Ferniiii che era sulle supersoft è rientrato ai box per montare le soft, uscendo in quinta posizione, in tale modo Webbiiii è risalito al quarto posto (per il momento almeno), intanto Feliiii superava Rosberg.
Cinquantesimo giro: la leadership della gara viene sovvertita una ulteriore volta, quando Button va lungo in una curva (stessa curva in cui qualche istante dopo andrà lungo anche il bambino della Redbull) e Luigino lo supera riprendendo la testa della gara. Controsorpasso di Button, che però viene nuovamente superato da Hammiiii, mentre la Virgin di D’Ambrosio godeva di due secondi di popolarità, andando a finire in testacoda lungo la pit-lane. Di D’Ambrosio non si è più saputo altro per la durata della gara, ed evidentemente a nessuno interessava particolarmente.
La pioggia era aumentata e il leader della gara, così come Webbiiii e Rosbiiii, è rientrato a mettere le intermedie, mentre Jensiiii è passato in testa, evitando di fermarsi. È stata la scelta giusta, dato che giusto il tempo di cambiare gomme per Hammiiii e poi ha smesso di piovere. La cosa è stata fallimentare dato che tutti e tre hanno dovuto cambiarle nuovamente. Hammiiii poi ha ricevuto una penalità per il rientro in pista di cui sopra, con mancato schianto con la Force India (che a seconda dei momenti della telecronaca o dei commenti in studio era o quella di Sutil o quella di Di Resta).

Buemi, che era ottavo, intanto era davanti a un trenino di vetture composto da Rosberg, Koby, Alguersuari, Petriiii, El Barry e Sutil, in lotta tra loro, ma che poi sono arrivati al traguardo in quelle posizioni. Chi al traguardo non c’è arrivato è invece Kovaaaa, che si è ritirato a una decina di giri dal termine.

Alla fine, quando mancavano pochi giri, Hammiiii che era precipitato in quinta posizione è riuscito a superare Webbiiii, conquistando un quarto posto, mentre poi non è più cambiata alcuna posizione rilevante, con un risultato finale che è stato il seguente:
1) Button (Mclaren), 2) Vettel (Redbull), 3) Alonso (Ferrari), 4) Hamilton (Mclaren), 5) Webber (Redbull), 6) Massa (Ferrari), doppiati di un giro 7) Di Resta (Force India), 8) Buemi (Toro Rosso), 9) Rosberg (Mercedes), 10) Kobayashi (Sauber), 11) Alguersuari (Toro Rosso), 12) Petrov (Lotus Renault), doppiati di 2 giri 13) Barrichello (Williams), 14) Sutil (Force India), 15) Perez (Sauber), 16) Maldonado (Williams), doppiati di 4 giri Glock (Virgin), Ricciardo (HRT) e di 5 giri D’Ambrosio (Virgin) e Liuzzi (HRT).

Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 234, 2) Webber 149, 3) Hamilton 146, 4) Alonso 145, 5) Button 134, 6) Massa 70, 7) Rosberg 48, 8) Heidfeld 34, 9) Petrov 32, 10) Schumacher 32, 11) Kobayashi 28, 12) Sutil 18, 13) Buemi 12, 14) Alguersuari 9, 15) Perez 8, 16) Di Resta 8, 17) Barrichello 4,
TEAM: 1) Redbull 383, 2) McLaren 280, 3) Ferrari 216, 4) Mercedes 80, 5) Lotus Renault 66, 6) Sauber 36, 7) Force India 26, 8) Toro Rosso 21, 9) Williams 4.

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