Campionato 2011: Capitolo 11
Gran Premio d'Ungheria: Alonso (no, è Massa) ha superato Schumacher (no, è Rosberg)
Hungaroring, Budapest / 29-30-31 luglio 2011
Me li immagino tutti
i miei lettori, disperati, che sulla spiaggia pensavano: “Ma come diamine
faccio, ora che sono al mare, a leggermi il commento al gran premio d’Ungheria
scritto da Lady B?” Non disperatevi: Lady B ha lasciato trascorrere un po’
prima di scrivere il commento al gran premio d’Ungheria, e ha iniziato questa
opera quando ormai il tempo prima del gran premio del Belgio e di certi fatti
correlati stringe e c’è da affrettarsi a scrivere questo commento, in modo da
avere tempo per dedicarsi, successivamente, a quello che verrà poi.
Ricapitoliamo
i fatti. Da marzo fino a giugno una convinzione aveva dominato: la Redbull era
imprendibile, nessuno avrebbe potuto vincere i gran premi a venire, se non i
due piloti della Redbull. Dubbio amletico: nessuno avrebbe potuto vincere se
non i due piloti della Redbull?! ah, perché Webber ha vinto qualcosa
quest’anno?! Okay, dopo questa frase
Webber mi deve far costruire un monumento, io sono la versione al femminile di
Mazzoni, e l’avere notato che Webber quest’anno ha vinto un bel nulla potrebbe
portare a una sua vittoria nell’immediato. Bene, Webber mi ha già fatto costruire
un monumento. A questo punto Webber lo
distrugge: l’avere nominato una sua potenziale vittoria nell’immediato porta al
fatto che di sicuro non vincerà, per via dell’effetto della gufata contenuta
indirettamente in quell’altra affermazione.
Dopo
avere giocato con le sorti di Webber mi rassegno: non posso fare di lui una
vittima sacrificale per testare la potenza della mia gufata, per cui eviterò di
nominarlo più dello stretto necessario e mi addentrerò nel commento.
Il
gran premio d’Ungheria si è svolto sul circuito dell’Hungaroring (ci scommetto
che fino a qui ci arrivavate anche da soli) dove nel lontano 2008 non solo
vedemmo Kovalainen salire sul gradino più alto del podio, ma addirittura non
stavamo sognando. Forse stava sognando proprio Kovalainen, che in
quell’occasione disse che sperava che quella fosse la prima di tante vittorie,
che naturalmente non sono mai arrivate e probabilmente non arriveranno mai. Visto che la situazione di Kovalainen dopo
quella vittoria è precipitata notevolmente, credo che qualsiasi mia gufata non
possa che fargli bene, difficilmente peggio di così gli potrà andare!
Con
estrema costernazione mi rendo conto che l’argomento di questo commento non è
“le prorompenti vittorie di Heikki Kovalainen, il futuro campione del mondo”,
per cui direi di tornare in topic.
Il
giorno delle prove libere era il trentesimo compleanno del divino Ferniiii.
Sorprendentemente nessuno ha pensato di trasformare quella data in una
festività internazionale, e ancora più sorprendentemente l’intera popolazione
mondiale, composta dal primo all’ultimo da dei gran fan del sommo Ferniiii, non
ha osato protestare per l’accaduto. Erano tutti sicuri che si sarebbero ripresi
alla grande, assistendo a una prorompente vittoria del signore e padrone
dell’universo, il loro idolo Ferniiii, che tifano fin dal primo momento in cui
è comparso sulla faccia della Terra e che hanno sempre elogiato a tutto andare
in ogni singolo momento della sua carriera, soprattutto quando era in McLaren.
Poi
il giorno del trentesimo compleanno di Ferniiii è oltraggiosamente finito,
fortunatamente per noi, però, che sabato 30 luglio abbiamo potuto ammirare le
sconcertanti e sconvolgenti qualifiche all’Hungaroring. Sì, lo so, le qualifiche non sono state particolarmente sconcertanti o
sconvolgenti, ma se ogni tanto prendo qualche licenza poetica spero che i miei
lettori non avranno nulla in contrario. Tanto anche se avessero qualcosa in
contrario me le prenderei lo stesso, quindi…
“Lady
B, smettila di scrivere cazzate e concentrati sulla mia escalation nel gran
premio d’Ungheria” dice la voce di Ferniiii nella mia testa, ripetendo anche
“Io stacco sempre all’ultimo”, come nella pubblicità della Cinquecento.
Ammirata dal fatto che Ferniiii abbia osato penetrare all’interno della mia
mente, io gli rispondo: “Io invece scrivo i commenti sempre all’ultimo!” La
voce di Ferniiii, ammaliata dal fatto che gli ho risposto, mi incita: “diventa
la mia principale sostenitrice, diventa la mia principale sostenitrice, diventa
la mia principale sostenitrice…” Eh, no, Ferniiii, adesso non esageriamo però!
Adesso
è la voce di Feliiii che mi è penetrata in testa. Mi dice: “fai finta di
diventare fan di Ferniiii e poi gufalo di nascosto!” Gli rispondo che non sarei
credibile e sono sul punto di suggerirgli di smetterla di fare lo zerbino,
quando mi rendo conto che impiegherei troppo tempo e che porterei via minuti
preziosi alla stesura del commento. Feliiii si offende e non poco, dato che con
Ferniiii ci ho parlato più a lungo che con lui, ma io lo rassicuro: a fine
commento riprenderemo la nostra conversazione.
Ma che cos’ho scritto
finora?! A volte mi sconvolgo io stessa nel rileggere, ma va beh…
Le
qualifiche non ci hanno riservato particolari sorprese al momento della Q1, in
cui le HRT immancabilmente hanno cercato di monopolizzare la prima fila a
partire dagli ultimi, dopo una lunga e intensa lotta con le Virgin, monoposto
altrettanto performanti e pronte a tutto pur di partire in prima fila, sempre
dagli ultimi si intende. L’oltraggiosa realtà per la HRT è stata che, si vede
sottrarre l’ultima posizione – volevo dire la prima a partire dagli ultimi – da
D’Ambrosio, assiduo frequentatore dell’ultima fila. Accanto a lui con il
penultimo tempo riesce comunque a piazzarsi Ricciardo. L’australiano della HRT,
che con il suo debutto ha impedito a Karthyyyy di continuare a farsi centrare
da Feliiii mentre lo stava doppiando (con disperazione di Karthyyyy, che mentre
veniva centrato da Feliiii era l’unico momento in cui la regia lo considerava,
e con grande soddisfazione di Feliiii, che dato che Karthyyyy non sarà più in
pista eviterà di andare a schiantarsi contro di lui), relegando Karthyyyy a
restarsene a piedi, tremendo destino per un pilota dalle sue performance, ha
portato comunque la prima fila a partire dagli ultimi alla HRT. Il suo compagno
di squadra Liuzzi ha conquistato la ventiduesima posizione, affiancato a Glock,
ventunesimo.
La
terzultima fila è come al solito dominata dalla Lotus Made in Malesia, che si è
sbarazzata prontamente di Chandhok (e ha declamato una notizia molto
interessante, di recente: il povero Chandyyyy, dopo la sua prestazione
scandalosa la scorsa gara, non parteciperà più al gran premio d’India come si
pensava inizialmente). Kovalainen ha conquistato la diciannovesima posizione,
con Trulli ventesimo. Se ai gran premi partecipassero solo le Lotus malesi, le
Virgin e le HRT devo ammettere che Kovalainen non solo conquisterebbe quasi
sempre la pole position, ma avrebbe addirittura la possibilità di ottenere
parecchie vittorie.
Così
dopo le sei vetture dei “nuovi team” (odio questa dicitura, ma chiamarmi “team
spazzatura” non so se sia consentito nei miei commenti) restava soltanto un
ultimo pilota da eliminare. È stato il caso di una Toro Rosso, guarda un po’
che caso, per la precisione di Buemi, che è andato a chiudere diciottesimo, ma
che sarebbe stato arretrato di cinque posizioni per via della penalità avuta
nella gara precedente, per un incidente con Heidi.
Ferniiii
riprende a parlare nella mia mente. Mi chiede: “Lady B, come ti sei permessa di
non citarmi, mentre parlavi della prima sessione di qualifiche?!” Pazientemente
rispondo alla voce di Ferniiii: “Quando passerai alla HRT, probabilmente ti
citerò spesso e volentieri, parlando della Q1.”
Anche
la voce di Feliiii si è risvegliata: “Quando passerò alla HRT per fare da
zerbino a Ferniiii che sarà passato in HRT, nominerai anche me mentre parli
della Q1?” La risposta è talmente ovvia che evito di dargliela, cosa che di
nuovo fa sconvolgere Feliiii, che inizia a chiedersi se sta diventando lo
zerbino anche dei miei commenti.
Non so perché, ma
oggi sono in vena di scrivere cavolate… È il caso di dirlo, qualora non ve ne
siate accorti.
In
Q2 il grande campione del futuro Maldonado non gira, andando a conquistare di
diritto la diciassettesima posizione, cosa che gli impedisce di surclassare
Barrichello, cosa che evidentemente capita di continuo, ma io non me ne sono
quasi mai accorta, e se vado a vedere la classifica piloti ne deduco l’esatto
contrario.
Per
il resto pare chiaro che l’altra Toro Rosso e l’altra Williams abbiano ormai il
destino segnato, infatti El Barry si ritrova quindicesimo, con Alguersuari che
finisce sedicesimo. Soltanto un dubbio rimane nella mente di Lady B, che sta
guardando le qualifiche chiedendosi cosa accadrà. “Chi passerà in Q3, tra le
Force India, le Sauber, le Lotus Renault e le Mercedes?” Lady B naturalmente
inizia a fare gli scongiuri, per via di quello che potrebbe capitare a uno
degli otto piloti coinvolti, cosa che stranamente una volta tanto funziona. Ad
uscire al termine della Q2 sono 11° Di Resta, 12° Petrov, 13° Kobayashi, 14°
Heidi (che ultimamente sta notevolmente calando, nei risultati, e che spesso e
volentieri se ne sta dietro a Petriiii – anche con lui funziona il detto
“Petriiii is faster than you” evidentemente) e poi nelle tre posizioni
successive quelli che ho citato poche righe fa, che naturalmente non hanno
cambiato posizione nel corso del commento.
Accedono
alla Q3 le Mclaren, le Ferrari, le Redbull, le Mercedes, Sutil e Perez, con
Sutil che ovviamente viene preso di mira dai telecronisti, che iniziano a
notare come sia una delle rare volte che è riuscito a entrare in Q3, eccetera,
eccetera, eccetera. Le altre volte se fa buoni tempi lo gufano prima, stavolta
si sono scordati di gufarlo e ce l’ha fatta. Comunque, visto il risultato della
gara, evidentemente l’osservazione sulla sua posizione ha portato all’effetto
gufata per il giorno successivo.
Mi
auguro che Sutil non sappia dell’effetto gufata così palesemente evidente ogni
volta che i telecronisti Rai parlano di lui, se no temo che saranno loro i
prossimi ad essere presi a bottigliate.
Di
nuovo la voce di Ferniiii mi rimbomba in testa. “Lady B, perché parli delle
bottiglie lanciate da Sutil e non parli di me?!” Sospiro, con rassegnazione. “Ferniiii,
adesso devo parlare anche di te” gli dico. Ferniiii sembra essere rassicurato
dalla mia conferma: “Bene, allora narrerai la mia conquista a dir poco eroica
della pole position!” Gli faccio notare: “Se vuoi che io racconti della tua
pole, cerca di conquistarla, poi ne riparleremo…”
Va bene, la prossima
volta che scriverò scemenze non sarà Ferniiii a parlarmi, ma qualcun altro,
siete contenti? Meglio cambiare, come dicevano una volta nella pubblicità di
una marca di cellulari che non cito perché sarebbe pubblicità subliminale… ma
quale subliminale?! se mettessi il nome sarebbe pubblicità nel vero senso della
parola, ma dato che non sono pagata per farlo…
Ehm,
dove eravamo rimasti?! Ah, già, alla Q1 (questo commento sta diventando più
caotico di una soap-opera brasiliana).
Dopo
qualcosa come un mese in cui l’andazzo generale sembrava essere “il bambino
della Redbull non ha conquistato la pole, è ormai spacciato e non vincerà più
da qui in avanti fino a quanto non avrà raggiunto la stessa età di nonno Schumiiii
ma anche allora non vincerà più niente perché ultraquarantenne in Formula 1 è
sinonimo di vecchio decrepito incapace di reggersi in piedi” stranamente Seb ha
conquistato la pole position, sconcertanto tutti i sostenitori della teoria
citata un attimo fa. Ma prima di passare a Seb in teoria sarebbe stato
opportuno citare altri fatti capitati prima della fine della qualifica.
A
proposito di fatti capitati prima della fine delle qualifiche, ma non ricordo
esattamente in che punto se devo essere sincera, è arrivata una chicca
mazzoniana di notevole entità. Stava narrando vagamente la storia del circuito
e ha citato la vittoria di Kovalainen di cui ho parlato anch’io all’inizio del
mio commento. Piccolo dettaglio, però: successivamente ha detto, parlando di
Hammiiii “qui ha sempre battuto il compagno di squadra”. Eh?! Ma se Kovalainen
che era suo compagno di squadra aveva vinto e lui era arrivato quinto (per una
foratura, che abbinata alla rottura del motore di Massa permise a Kovaaaa di
vincere, cosa che non sarebbe capitata se almeno uno di questi due fatti non si
fosse verificato), come diamine avrebbe fatto a battere sempre il suo compagno
di squadra?!
Altra
presunta gaffe che mi è capitato di captare è stata questa: “nel 2003 la
Williams ha ottenuto l’ultimo podio in Ungheria, che è stato l’ultimo podio di
questa squadra”. Ehm, veramente dopo la Williams ha ottenuto addirittura una
vittoria (Montoya a Interlagos nel 2004, sua ultima gara in Williams, gara che
mi ero drammaticamente persa) e l’ultimo podio se non sbaglio l’ha conquistato
Rosberg… Singapore 2008, credo, a meno che non ce ne siano stati altri dopo.
Però qui sto
divagando un po’ troppo, torniamo alla Q3. In casa Sauber hanno deciso di
risparmiare un treno di gomme, in modo tale Perez non ha girato e si è
accontentato della decima posizione, che sarebbe inesorabilmente toccata a
qualcun altro come al solito se il bambino della Sauber fosse sceso in pista.
Qualcun altro invece ha ottenuto la nona posizione, perché peggio della nona
posizione non poteva fare, chissà di chi sto parlando! Non faccio nomi,
soltanto qualche indizio: corre per la Mercedes ed è ultraquarantenne.
Sutil
ha conquistato l’ottavo tempo, e rimanere in pista fino alla fine delle
qualifiche ovviamente ha comportato le sue drastiche conseguenze, come quello
di essere soggetto più a lungo del solito alla gufata mazzoniana, che
evidentemente ha dato i suoi frutti per il giorno successivo. Accanto a Sutil,
in settima posizione, si è piazzato Rosberg e sesto Webbiiii, alla sua peggiore
prestazione stagionale in qualifica, o meglio, alla seconda peggiore posizione,
di gran lunga migliore rispetto a quella volta in Malesia (era la Malesia,
almeno?) in cui rimase fuori in Q1. No, non era la Malesia, ma al momento non
mi sovviene che gran premio fosse… Ah, già, la Cina! (fonte: vecchi commenti).
In
quinta posizione si è piazzato Ferniiii, il sommo imperatore di Maranello e del
mondo. Ora nel nominare Ferniiii ci sarebbe da avere le lacrime agli occhi,
perché ultimamente era sempre stato tra le prime due file… Ma che cosa sta accadendo? Perché il cielo si è oscurato, squarciato da
enormi fulmini? È la fine del mondo o qualcos’altro che capita una sola volta
nella storia dell’umanità? Svelato l’arcano: è qualcosa che capita una sola
volta nella storia dell’umanità: Feliiii è quarto, che di per sé non sarebbe
particolarmente paranormale, se non fosse che, come ho già detto, Ferniiii era
quinto. Naturalmente Mazzoni & Company sono stati colpiti da una
particolare forma di stordimento, che li ha portati a ripetere decine di volte
che cosa era appena accaduto… Naturalmente, dato che Massa è uno dei soggetti
che (a pari merito con Rosberg e Sutil) è più soggetto agli effetti della
gufata mazzoniana, potete immaginare tranquillamente quanto a lungo ha
conservato la posizione sul compagno di squadra il giorno successivo. Dopo
questo catastrofico fatto da soap-opera brasiliana vado a citare i primi tre:
terzo Jensiiii (meglio che lo chiamo Button, perché il soprannome Jensiiii fa
ben più schifo di tutti gli altri soprannomi utilizzati), secondo Hammiiii e
primo il bambino della Redbull, come avevo già anticipato prima.
Le
qualifiche sono finite e la mia mente si concentra finalmente sulla soap-opera
brasiliana, con Felipe Massa attore protagonista, nel ruolo di Rubens
Barrichello; Rubens Barrichello con il ruolo di Gufo di Interlagos; il Gufo nel
ruolo di Massa; Nelsinho Piquet nel ruolo di manichino da crash-test (stessa
cosa che faceva in pista); infine Lucas Di Grassi e Bruno Senna nel ruolo di piante
ornamentali, più o meno lo stesso ruolo che avevano quando erano in gara l’anno
scorso… A proposito di Di Grassi un tempo in Rai mi pare lo chiamarono Di
Gratis… Di Gratis naturalmente perché lo regalano, e se lo regalano a me lo
ingaggio come mio autista!
La
voce di Ferniiii mi distoglie dalla soap-opera brasiliana. “Lady B, che caspita
stai dicendo?” Devo dare per forza ragione a Ferniiii, sto sparando una marea
di scemenze, in questo commento, e più si va avanti e più peggioro!
Tra una conversazione
con Ferniiii, una puntata di una soap-opera brasiliana e Di Gratis mio
potenziale autista, direi che a questo punto è arrivato il momento di passare
alla narrazione della gara.
È
arrivato il 31 luglio, giorno della 200esima gara di Button. La notizia è stata
ripetuta in telecronaca più o meno fino allo sfinimento, mentre il povero
Rosberg che celebrava la 100esima gara è stato menzionato una sola volta.
Per
via del notevole caldo i telecronisti sono stati colpiti, in questa occasione,
da un notevole daltonismo, non riconoscendo i piloti dai loro compagni di
squadra nonostante colorazioni dei caschi completamente diversi, e una delle
pseudo-gaffe mazzoniane mi ha consentito di trovare un titolo per questo
commento. Ma passiamo al momento del via…
Poco
prima era venuto a piovere (la causa potrebbe essere il fatto che il Ferrari
Baby partiva davanti a Ferniiii) e per la gara si prospettavano condizioni
incerte. Il tifoso medio non pensava neanche lontanamente al fatto che in
condizioni incerte negli ultimi due anni a questa parte ha sempre vinto
Jensiiii (che soprannome orribile) e nella mia mente c’è proprio la voce di
Jensiiii che mi dice: “se vinco il gran premio d’Ungheria ti impedisco di
continuare a chiamarmi Jensiiii”. Accetto: “Va bene, nel momento in cui
taglierai il traguardo in prima posizione smetterò di chiamarti Jensiiii,
almeno all’interno di questo commento.” A proposito di Button proprio in
Ungheria aveva vinto il suo primo gran premio, nel lontano e piuttosto vicino
2006 per l’esattezza, quando correva per la Honda e pensavamo che non avrebbe
mai più vinto un bel nulla. All’epoca era uno dei piloti che avevano ottenuto i
migliori piazzamenti senza essere mai riuscito a vincere una gara, carica che
da quel momento in poi ha ceduto a Heidi, che naturalmente non ci ha mai
pensato neanche lontanamente, a vincere. Sempre in Ungheria aveva vinto la sua
prima gara anche il divino Ferniiii, all’epoca in cui non era ancora il nuovo
dio degli appassionati di Formula 1 (che al momento veneravano ancora nonno
Schumiiii, che naturalmente non era ancora nonno).
Direi
che a questo punto possiamo tranquillamente lasciar perdere le prime vittorie
di Button e di Alonso, ma prima di passare a parlare dello start vorrei
segnalare che all’Hungaroring anche Kovalainen, tra i piloti attuali, ha
ottenuto la sua prima vittoria, resa più significativa dal fatto che è stata
l’unica. Kovalainen stesso, nella mia testa, mi dice: “Senti Lady B, l’hai già
detto tre volte, non darmi più importanza di quella che mi toccherebbe di diritto.”
Accontento
Kovaaaa, richiudendolo nella scatola dei dimenticati, da cui lo tirerò fuori
più avanti se sarà il caso di citarlo.
Si accendono le luci
rosse, sta per scattare il gran premio d’Ungheria, dodicesima prova del
mondiale 2011, come
dice Mazzoni, e il via è estremamente intenso: il bambino della Redbull
mantiene la prima posizione, mentre dietro di lui le due McLaren rischiano di
entrare in collisione, con Button che di conseguenza si deve accodare a
Hamilton. Secondo i telecronisti Rai Ferniiii sta facendo un’ottima partenza
rimontando all’inverosimile, e in effetti guadagna una posizione sul Ferrari
Baby, che dalle riprese all’alto sembra essere partito da fermo stendendo il
tappeto rosso con lo stemma del cavallino, peccato che entrambi vengano sfilati
da due sagome di colore misto grigio argento e verde acqua che stanno a
significare solo una cosa: le Mercedes sono tornate a mostrare che ci sono
anche loro. Intanto mi stupisco: durante i suoi giorni di gloria nonno
Schumiiii spesso faceva pessime partenze e poi ottime gare… adesso per caso
avviene l’esatto contrario?! Rosberg si piazza in quarta posizione, nonno
Michael quinto… Mazzoni ci mette un po’ per accorgerne, cosa che consente ai
due di non cadere sotto l’effetto gufata, che puntualmente arriva poco dopo. Il
telecronista nota l’ottima partenza fatta dai due, a questo punto può accadere
una cosa sola…
Immancabilmente
Schumacher è stato superato dal terzetto di piloti che aveva dietro (Ferniiii,
Feliiii e Webbiiii), mentre Ferniiii ha fatto per superare Rosbiiii, andando
largo e rientrando in pista nuovamente in quinta posizione.
Abbandoniamo
le Mercedes al loro triste destino per concentrarci su Luigino. L’avevamo
lasciato alle prese con Button alla prima curva, ma si è liberato abbastanza
agevolmente della presenza del suo compagno di squadra, arrivando a ridosso di
Vettel nei primi giri. Per un po’ il bambino della Redbull è riuscito a reggere
ma poi niente da fare: al quinto giro è finito lungo e Hammiiii ne ha
approfittato per portarsi al comando della gara.
A questo punto, dato
che avevo visto la partenza a casa di mia nonna (ero a pranzo da lei insieme ai
miei genitori) siamo venuti a casa e in quei tre o quattro minuti che non ho
potuto seguire la gara è capitata la scena che più di ogni altra avrei voluto
vedere… Lontano
dai miei occhi indiscreti al sesto giro Ferniiii ha fatto un altro errore e
mentre vagava per i prati Feliiii ne ha approfittato per superarlo. Purtroppo
Feliiii, per via dell’affronto commesso contro il signore e padrone della
Formula 1, ha dovuto sopportarne le conseguenze: la maledizione dello zerbino
gli è piombata immediatamente addosso e nei due giri successivi:
>
Ferniiii l’ha superato nuovamente;
>
Feliiii ha completato l’opera con un testacoda che l’ha portato a danneggiare
l’ala posteriore andando a sbattere.
Intanto
in prima posizione Hammiiii guadagnava secondi su secondi sul bambino della
Redbull, mostrando i presupposti per una vittoria sicura e incontestabile (ma
le cose, si sarebbe visto più tardi, erano destinate a cambiare più di una
volta), con Vettel stabilmente secondo, che continuava a perdere
progressivamente, segno che la Mclaren non solo si è avvicinata notevolmente
alla Redbull, ma adesso ha decisamente qualcosa in più.
Dopo
circa dieci giri, sul totale di 70, la pista si era ormai asciugata abbastanza
per potere tentare le gomme da asciutto. È un po’ complicato stabilire bene
come fossero messe le posizioni in quelle concitate fasi, comunque non ricordo
se al 12esimo o al 13esimo giro, Mazzoni faceva notare come nonno Schumiiii,
che non si era ancora fermato per il pitstop, era momentaneamente in testa alla
gara, cosa che non era mai capitata dopo il suo ritorno in Formula 1. Prima di
completare il giro però nonno Michael è rientrato ai box, probabilmente per
evitare di essere sottoposto ulteriormente all’attenzione di Mazzoni, che
avrebbe portato una quantità ancora maggiore di gufate nei suoi confronti,
essendo i piloti della Mercedes due degli obiettivi preferiti dal telecronista.
Ma per nonno Schumiiii non c’è stato niente da fare… ma non do anticipazioni,
adesso.
Nei
giri successivi sono avvenuti due sconvolgimenti alle posizioni:
>
Button (alias Jensiiii) ha superato Vettel;
>
Webber ha superato Ferniiii.
Riassumendo,
dopo il primo giro di pitstop, le posizioni erano: Hammiiii, Button, Vettel,
Ferniiii, Rosberg, Di Resta (che presumo non si fosse ancora fermato), nonno
Schumiiii e non so chi altro.
Nel
frattempo iniziavano i problemi per le Lotus Malesi: dopo una ventina di giri
Trulli si è ritirato per problemi tecnici.
Poco
dopo è stata la volta di Heidi, che ha dovuto parcheggiare la sua monoposto in
fiamme, cosa che Kovalainen al suo posto non avrebbe fatto mai e poi mai (non
ricordo esattamente in quale gara dell’anno scorso abbia continuato a girare
con la vettura che stava prendendo fuoco, ma ricordo l’episodio).
Seconda
sosta per i piloti che stavano tra le prime posizioni e di lì a pochi giri vi è
stato il ritiro di Schumacher, secondo Mazzoni per un testacoda. Soltanto dopo
molto tempo si è scoperto che quel testacoda era stato originato da un problema
al cambio. Di lì a poco Massa ha superato Rosberg e la cosa si è vista grazie a
un replay. Il telecronista, che già fino a quel momento aveva confuso parecchie
volte Massa con Alonso, Alonso con Massa, Schumacher con Rosberg, Rosberg con
Schumacher e anche in un’occasione o due i piloti della Williams l’uno con
l’altro, ha pronunciato la frase più eclatante, che dà anche titolo al
commento. Alonso - no,è Massa - ha
superato Schumacher - no, è Rosberg.
Passiamo
alle due Sauber, a cui ci scommetto che nessuno di voi stava più pensando. Ma
il piccolo samurai giapponese (citazione mazzoniana) si è impossessato della
mia mente e minaccia di non restituirmela più se non citerò immediatamente
anche lui. Lo accontento subito… anzi, no, prima è la volta di Perez!
Infatti
dopo una trentina di giri ha ricevuto un drive through per avere compiuto un
sorpasso con le bandiere gialle. A metà gara Kobayashi, che non si era ancora
fermato se non sbaglio, o che comunque aveva una sosta in meno, è stato
superato da Massa, e in quei frangenti Mazzoni ha annunciato che Stella Bruno
era in linea… “Stella Bruno che è con Kobayashi…” (ma Kobayashi non era in
pista?!) “…no, con chi è Stella Bruno?” Per onore di cronaca non ricordo chi
sia stato intervistato in quel momento.
Ferniiii
sta già protestando perché non l’ho ulteriormente citato, quindi provvedo
subito: un paio di giri dopo il rientro di Koby (che era rientrato poco dopo il
sorpasso di Feliiii) l’imperatore di Maranello e del mondo è rientrato ai box
per una ulteriore sosta, montando le gomme supersoft. Webber un giro dopo ha
montato le soft (o quello che erano, comunque non erano le supersoft!) e
Ferniiii l’ha superato agevolmente portandosi in quarta posizione. Davanti, lo
segnalo, erano le due Mclaren a dominare, seguite da Vettel.
Anche
gli altri piloti (Luigino, Jensiiii, il bambino della Redbull, il Ferrari Baby
e non so chi altro) sono rientrati nei giri immediatamente successivi. Gomme
diverse per Hammiiii e Jensiiii: supersoft per Hammiiii, soft (o quello che
erano - vedi Webbiiii) per il compagno di squadra. C’è da dire inoltre che il
bambino della Redbull, in seguito al pitstop, si era ritrovato in quarta
posizione dietro a Ferniiii. Ha però sorpassato lo spagnolo, riprendendosi la
terza posizione.
Mancavano
qualcosa come venticinque giri al termine quando ha iniziato a cadere una lieve
pioggia e proprio in quei frangenti la gara ha preso un risvolto diverso da
quello che poteva sembrare in un primo momento. Button si era avvicinato a
Hammiiii e quando quest’ultimo è finito in testacoda, rimettendosi in strada
evitando per miracolo di centrare in pieno una Force India, Jensiiii era
davanti.
Nei
giri immediatamente successivi Ferniiii che era sulle supersoft è rientrato ai
box per montare le soft, uscendo in quinta posizione, in tale modo Webbiiii è
risalito al quarto posto (per il momento almeno), intanto Feliiii superava
Rosberg.
Cinquantesimo
giro: la leadership della gara viene sovvertita una ulteriore volta, quando
Button va lungo in una curva (stessa curva in cui qualche istante dopo andrà
lungo anche il bambino della Redbull) e Luigino lo supera riprendendo la testa
della gara. Controsorpasso di Button, che però viene nuovamente superato da
Hammiiii, mentre la Virgin di D’Ambrosio godeva di due secondi di popolarità,
andando a finire in testacoda lungo la pit-lane. Di D’Ambrosio non si è più
saputo altro per la durata della gara, ed evidentemente a nessuno interessava
particolarmente.
La
pioggia era aumentata e il leader della gara, così come Webbiiii e Rosbiiii, è
rientrato a mettere le intermedie, mentre Jensiiii è passato in testa, evitando
di fermarsi. È stata la scelta giusta, dato che giusto il tempo di cambiare
gomme per Hammiiii e poi ha smesso di piovere. La cosa è stata fallimentare
dato che tutti e tre hanno dovuto cambiarle nuovamente. Hammiiii poi ha
ricevuto una penalità per il rientro in pista di cui sopra, con mancato
schianto con la Force India (che a seconda dei momenti della telecronaca o dei
commenti in studio era o quella di Sutil o quella di Di Resta).
Buemi,
che era ottavo, intanto era davanti a un trenino di vetture composto da
Rosberg, Koby, Alguersuari, Petriiii, El Barry e Sutil, in lotta tra loro, ma
che poi sono arrivati al traguardo in quelle posizioni. Chi al traguardo non
c’è arrivato è invece Kovaaaa, che si è ritirato a una decina di giri dal
termine.
Alla
fine, quando mancavano pochi giri, Hammiiii che era precipitato in quinta
posizione è riuscito a superare Webbiiii, conquistando un quarto posto, mentre
poi non è più cambiata alcuna posizione rilevante, con un risultato finale che è stato il seguente:
1)
Button (Mclaren), 2) Vettel (Redbull), 3) Alonso (Ferrari), 4) Hamilton
(Mclaren), 5) Webber (Redbull), 6) Massa (Ferrari), doppiati di un giro 7) Di
Resta (Force India), 8) Buemi (Toro Rosso), 9) Rosberg (Mercedes), 10)
Kobayashi (Sauber), 11) Alguersuari (Toro Rosso), 12) Petrov (Lotus Renault),
doppiati di 2 giri 13) Barrichello (Williams), 14) Sutil (Force India), 15)
Perez (Sauber), 16) Maldonado (Williams), doppiati di 4 giri Glock (Virgin),
Ricciardo (HRT) e di 5 giri D’Ambrosio (Virgin) e Liuzzi (HRT).
Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 234, 2)
Webber 149, 3) Hamilton 146, 4) Alonso 145, 5) Button 134, 6) Massa 70, 7)
Rosberg 48, 8) Heidfeld 34, 9) Petrov 32, 10) Schumacher 32, 11) Kobayashi 28,
12) Sutil 18, 13) Buemi 12, 14) Alguersuari 9, 15) Perez 8, 16) Di Resta 8, 17)
Barrichello 4,
TEAM: 1) Redbull 383, 2) McLaren 280,
3) Ferrari 216, 4) Mercedes 80, 5) Lotus Renault 66, 6) Sauber 36, 7) Force India 26, 8)
Toro Rosso 21, 9) Williams 4.
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Milly Sunshine