lunedì 27 febbraio 2012

Commento al GP della Corea 2011

27/10/2011: dal mio vecchio blog.

Campionato 2011: capitolo 16
Gran Premio di Corea: Petrov is faster than youuuu! Spostati, o ti tamponerà!


Yeongam, 14-15-16 ottobre 2011

Carissimi lettori, naturalmente è di dovere chiedervi scusa per il ritardo. Ho iniziato a scrivere questo commento il giorno successivo al gran premio, ma per vari motivi non ho potuto continuarlo per diversi giorni a venire. Al momento, in ogni caso, il commento è finalmente pronto.

Un cordiale saluto a tutti, miei cari lettori. Siamo giunti all'appuntamento con il 16esimo gran premio stagionale e la cosa più straziante è sapere che ne restano soltanto tre. Non preoccupiamoci, comunque, perché almeno fino al 27 novembre non saremo costretti a fare a meno della F1.
Vi avevo lasciati con il commento al gran premio del Giappone pubblicato con un lieve ritardo e finalmente sono pronta a riprendere da dove tutto si era interrotto, con il commento al GP della Corea che si è svolto nel weekend del 16 ottobre.

Il gran premio di Corea (o della Corea? non ho ancora capito quando si deve dire "gran premio di..." o "gran premio della..." è un dubbio che mi porto dietro da parecchi anni) è stato introdotto lo scorso anno, su un circuito progettato da Tilke (ma che strano, ci scommetto che se non lo dicevo non ci sareste arrivati...), il nome della località non è Yeongan come pensavo ma Yeongam a quanto pare. Questa scoperta l'ho fatta solo un paio di giorni fa e non ne sono nemmeno del tutto sicura. ^^ Lo so, sono un caso disperato.
L'edizione dell'anno scorso fu estremamente fuori dagli schemi: tanto per cominciare le qualifiche vennero rimandate per diluvio e vennero disputate successivamente la domenica mattina, o meglio, quella che per la Corea era la mattina, mentre per noi erano le tre di notte. Successivamente anche la gara fu interrotta per diluvio, ad un certo tratto (non so dire se ci fosse anche lì qualche pilota "bagnato come un pulcino", CIT. qualcuno dei telecronisti durante il GP del Canada di quest'anno, riferendosi a Massa, nello stesso commento in cui ipotizzarono che mentre la gara era interrotta Massa e Alonso fossero ai box a giocare a carte - magari lo stavano facendo veramente), e quando riprese mancavano una decina di giri nel momento in cui Mazzoni declamò che Vettel che era in testa avrebbe dovuto risparmiare il motore già usurato. È stata quella una delle volte in cui ho pensato che il nostro caro telecronista avesse bisogno di un esorcista: di lì a una manciata di secondi il motore della Redbull di Vettel era in fumo! Però c'è da dire che, per quanto fulminea e istantanea, quella gufata non fu assolutamente fulminea e istantanea quanto quella su Schumacher alle qualifiche del GP del Belgio di quest'anno, in cui veramente passò un nanosecondo tra gufata ed effetto della gufata.
Dopo il ritiro di Vettel passò in testa Alonso, involandosi verso quel mondiale che di lì a due gare avrebbe salutato rimanendosene dietro a Petrov, seguito da Hamilton e Massa che non erano ancora calamitati l'uno contro l'altro come in questa stagione. Fu l'ultima volta in cui Massa salì sul podio - l'ultima fino adesso, a meno che la mia affermazione non abbia effetto gufata nei suoi confronti - e ricordo che inciampò sui gradini rischiando di cadere. So che quest'ultimo dettaglio non era essenziale, ma ormai l'ho scritto e quindi ci rimane, anche perché per narrare la gara di questo weekend non era necessario nemmeno commentare tutto quello che accadde l'anno scorso...

La cosa più stucchevole che possa capitare quando ti alzi dal letto alle otto e un quarto per vedere le qualifiche è renderti conto che non erano alle otto ma alle sette, cosa che porta senza dubbio a chiederti: "ma come mai in Europa qualifiche e gara sono alla stessa ora e in buona parte degli altri luoghi no?" Questo è un dubbio amletico non da poco, comunque oltre alla cosa stucchevole già citata ce n'è stata anche un'altra piuttosto sorprendente: c'era la conferenza stampa in TV, in quel momento, e... sorpresa! il pilota che aveva ottenuto la pole position portava una tuta della Mclaren!! La cosa, c'è da ammetterlo, mi lasciava meno stupita di quanto si sarebbe potuto pensare, non credevo certo che la Redbull potesse ottenere tutte le pole della stagione, specie dopo che il notare quante pole di seguito aveva ottenuto Vettel si poteva trasformare in gufata da un momento all'altro.
Non era un dettaglio da sottovalutare: Vettel non è immune alle gufate e il GP della Corea dello scorso anno ne fu una dimostrazione lampante. Finora pare che la gufata mazzoniana abbia effetto su tutti i piloti, escluso uno soltanto. Soltanto i più perspicaci capiranno senza dubbio a chi mi riferisco... ^^
Ho messo sul televideo per vedere tutto il risultato delle qualifiche, ma naturalmente non l'avevano ancora messo, però in compenso quando l'hanno pubblicato più tardi non hanno sbagliato la nazionalità di nemmeno un pilota e naturalmente ne sono stata estremamente soddisfatta.

La mia ricostruzione della Q1 mi fa pensare che non sia capitato nulla di paranormale: l'unica sorpresa è che Ricciardo non ha segnato neanche un tempo e quindi gli sarebbe toccata l'ultima posizione. Sorpresa? Sì, come no... Tanto sarebbe stato comunque in ultima fila. Chiaramente Liuzzi è riuscito ad accaparrarsi l'ultimo tempo disponibile ed è andato ad affiancare il compagno di squadra sulla griglia di partenza, con le Virgin davanti a loro. Gli eventi paranormali non hanno toccato questa prima fase di qualifiche, dal momento che Glock si è andato a posizionare davanti a D'Ambrosio come capita nella maggior parte delle occasioni. Inutile dire che in terzultima fila c'erano le due Lotus Made in Malesia, ed è altrettanto inutile dire che Kovalainen aveva ottenuto il 19esimo tempo e Trulli il 20esimo: nel 90% dei casi va a finire così, niente di sorprendente quindi.
A parte i sei piloti delle monoposto più performanti del mondiale, c'era un altro pilota che doveva abbandonare le qualifiche conquistando il 18esimo tempo, stavolta è toccato a Barrichello, che effettivamente è stato surclassato da Maldonado. No, sinceramente, non è che sono io a portargli sfortuna, a Rubinho? Bene, cercherò di produrre l'effetto opposto: Barrichello arriverà sempre ultimo e verrà licenziato a fine anno. Bene, con questa affermazione spero che tutto ciò che ho detto su Barrichello non capiti a lui ma al suo compagno di squadra...
Si passa alla Q2, dove finalmente anche Maldonado esce di scena! Oltre a lui escono di scena, naturalmente, anche altri sei piloti, e guarda caso questi altri sei piloti fanno parte pienamente della categoria "piloti che Mazzoni adora gufare". In realtà questa categoria ne comprende ben altri, oltre a questi, ma naturalmente dato che saranno in dieci i piloti che avranno accesso alla Q3 non tutti i piloti che Mazzoni è propenso a gufare possono uscire in Q2. È Perez ad andare ad affiancare Barrichello in nona fila, mentre davanti a loro si sono piazzati Senna e Maldonado rispettivamente 15esimo e 16esimo e in settima fila Buemi (13) e Kobayashi (14). Il primo degli esclusi, in 11esima posizione, è stato il bambino con il ciuccio in bocca... ehm, volevo dire Alguersuari, e accanto a lui, 12esimo, un pilota che ha il doppio dei suoi anni, ovvero Schumacher.

Hanno avuto accesso alla Q1 le due Mclaren (con Hamilton che aveva ottenuto il miglior tempo sia in Q1 che in Q2), le due Redbull, le due Ferrari, Rosberg, Petrov e le due Force India. Era sorprendente la presenza delle due Force India, devo dire, sembra che ultimamente le gufate non abbiano più il benché minimo effetto su di loro... riprenderanno probabilmente a fare effetto la prossima volta che Sutil sarà tra le prime posizioni!
Hamilton ha stravolto la storia delle qualifiche di questo campionato, finora dominate dalla Redbull, con le pole position ripartite equamente tra i due piloti: tredici per quell'incompetente di Vettel e due per quel fenomeno di grande portata e futuro vincitore di decine di titoli che è Webber. Stranamente anche dal punto di vista delle vittorie esse erano ripartite equamente: nove per Vettel e zero per Webber, così come il numero delle occasioni in cui un pilota era davanti a quell'altro: per quattordici volte Vettel è stato davanti a Webber e una volta è accaduto l'opposto. Mi sembra una palese conferma del fatto che tutti quelli che sostengono che Vettel vince solo perché ruba vittorie e posizioni al compagno di squadra hanno perfettamente ragione, non c'è che dire...
A proposito di Vettel, non è riuscito a conquistare la pole position, che è andata a Hamilton, unico pilota a scendere sotto il minuto e 36 secondi, non è stato davanti a tutti per una volta, ma è stato comunque davanti a tutti escluso Hamilton: ha ottenuto la seconda posizione, staccato di poco più di due decimi dal pilota della Mclaren. In seconda posizione si sono collocati i rispettivi compagni di squadra, Button e Webber, mentre in terza fila è capitato un evento epocale, che avrebbe dato origine il giorno dopo a un evento ancora più epocale: il Ferrari Baby ha ottenuto la quinta posizione, releganto al sesto posto il suo compagno di squadra. Nell'apprendere la notizia non sapevo che cosa fare e ho esaminato tutte le mie opzioni:
> festeggiare l'evento con gli occhi strabuzzati per la felicità;
> pensare che comunque il giorno dopo Feliiii avrebbe fatto una prestazione da zerbino e sarebbe arrivato dietro;
> sperare che il giorno dopo accadesse un miracolo - non importava che genere di miracolo, bastava che ne capitasse uno che permettesse a Feliiii di arrivare davanti a Ferniiii.
Ho optato per la terza soluzione, so che era molto improbabile, ma appunto era in un miracolo che speravo ed ero perfettamente consapevole che i miracoli in F1 non avvengono di continuo e che quest'anno ne sono già capitati anche troppi, come ad esempio Kovalainen che è arrivato ben tre volte in Q2.
Tornando alla top ten, lasciando da parte discorsi a proposito di zerbini e posizioni cedute ai compagni di squadra, in cui ho trovato modo di infilare Kovalainen anche se non c'entrava nulla, mi rendo conto che devo ancora elencare i piloti dalla settima alla decima posizione. Iniziamo dal settimo tempo, che è stato conquistato da Rosberg, mentre accanto a lui in ottava posizione si è andato a piazzare Petrov, che mi faceva pensare a un po' di luce per la Lotus Renault che ultimamente sta ottenendo prestazioni di un certo livello... un livello molto basso, in confronto all'inizio della stagione. In quinta fila infine si sono collocati i due della Force India, senza tempo, con Di Resta davanti a Sutil dal momento che era sceso in pista, pur non completando un giro, mentre il suo compagno di squadra no.
Stranamente per una volta non ci sono state polemiche tra Hamilton e Massa, anche se probabilmente entrambi erano impegnati a pensare al pupazzo di Winnie the Pooh.
"Feliiii, dove hai nascosto il pupazzo? Non ce l'hai più appeso all'alettone posteriore e nemmeno all'ala mobile!"
"È colpa tua se non ce l'ho più, l'ho perso a Suzuka dopo che ci siamo tamponati per l'ennesima volta!"
Dov'è andato a finire il pupazzo di cui l'autrice ha parlato nei tre precedenti commenti? Non siamo tenuti a saperlo... O meglio, Feliii e Gigino non sono tenuti a saperlo. A Ferniiii brillano gli occhi: quel pupazzetto l'ha portato a casa lui e l'ha appeso al retrovisore della Cinquecento Twin Air, con cui gira dentro al supermercato e stacca sempre all'ultimo.

Mi chiedevo se il giorno dopo in gara ci sarebbero stati tamponamenti vari tra Hamilton e Massa, in qualche modo, dato che gli incidenti tra gli stessi piloti ultimamente stanno diventando ricorrenti, ma devo dire che entrambi mi hanno sorpresa. Ciò che non avevo considerato era che potesse capitare qualcosa tra altri due soggetti... Questo scrivevo nel mio commento al gran premio del Giappone: con due incidenti a loro carico, ovviamente Schumacher e Petrov verranno accreditati come potenziali pericoli l'uno per l'altro per i prossimi dieci anni. Okay, lo ammetto: anch'io, come Mazzoni, sono bravissima a gufare, ma fate finta di non averlo letto, perché dovete fare finta di non sapere cos'è capitato nel gran premio e, di conseguenza, non sapete com'è andata a finire la gara dei due piloti coinvolti.

La domenica mattina alle otto ero davanti al televisore in attesa di Mazzoni che pronunciasse la fatidica frase che cambia il senso di un gran premio: “Scattano le vettureeeeeee!”, naturalmente urlando nelle orecchie al suo assistente. Stranamente il nostro caro telecronista ha optato per un avvio non urlato, cosa che stranamente ha consentito ugualmente alla gara di iniziare, nonostante la foga che ci aveva messo per comunicare la partenza era decisamente inferiore al solito.
Le vetture sono scattate con Hammiiii che conservava la leadership senza problemi, immaginandosi il momento in cui sarebbe stato consacrato imperatore della Formula 1.
“Sono di nuovo un fenomeno, non ho davanti né Feliiiii né Maldonado quindi può darsi che riuscirò a raggiungere la fine della gara senza tamponare nessuno né tanto meno essere tamponato!”
Vettel, togliendo il biberon dalla bocca, ha espresso il suo disaccordo: “Sono io il fenomeno della F1, ma non dirlo a Webbiiii che se no si offende, pensa che vincerà i prossimi dieci titoli!”
“Tu sei dietro e dietro mi resterai! È la prima pole che ottengo dopo un secolo e non ho la minima intenzione di farmi da parte!”
“Non importa che ti fai da parte, è già scritto nel mio destino che sarò io a vincere e a vincere i prossimi dieci titoli!”
Più indietro Ferniiii si è naturalmente sconvolto: “Come osate, ragazzini? L’unico dominatore della F1 sono io! Vincerò io i prossimi dieci titoli, e magari anche i prossimi venti! Correrò fino a cinquant’anni e naturalmente a quell’epoca correranno ancora anche Schumacher e Barrichello all’età di sessant’anni!”
Hammiiii ha risposto: “Non ho dubbi che Schumacher e Barrichello correranno fino a sessant’anni, però di sicuro noi ti impediremo di vincere i prossimi dieci titoli!”
Ferniiii naturalmente era sconcertato, pensava che Hammiiii e Sebbiiii fossero ben lieti di spianare la sua strada verso la vittoria. Accanto a sé ha sentito una risata satanica a cui non ha fatto troppo caso, da parte di qualcuno che approfittando del suo stordimento ne approfittava per conservare la propria posizione.
Mentre Mazzoni era già raggiante di gioia per Ferniiii che andava a insidiare addirittura la terza posizione e che rimaneva quarto mi sono chiesta se fossi diventata improvvisamente daltonica: il casco di Ferniiii mi sembrava giallo-verde come quello di Feliiii. Quando ho scoperto che non ero daltonica, ma che Massa era segnato davanti ad Alonso mi sono sentita per un attimo al settimo cielo, nonostante fossero le otto e dieci di domenica mattina e io fossi già in piedi (o meglio, ero seduta) dopo avere dormito qualcosa come quattro o cinque ore (pur sempre di più del tempo che passo a dormire qualche giorno durante la settimana, vista la mia abitudine a rimanere al computer fino a notte inoltrata).
Naturalmente l’opzione “Feliiii farà lo zerbino fin dal via” era stata scartata categoricamente, dal momento che le prime curve iniziavano ad essere percorse e naturalmente ho iniziato a sperare che capitasse qualche evento miracoloso, proprio come mi era già capitato il giorno precedente. E in effetti qualcosa che ha avuto del miracoloso c’è stato.

Vettel ha conquistato la leadership nel corso del terzo giro per poi iniziare a guadagnare secondi nei confronti di Hamilton che lo seguiva in seconda posizione. Al terzo e quarto posto si sono stabilizzati Webber e Button dopodiché in quinta e sesta posizione i due piloti della Ferrari, ci tengo a ripeterlo perché cose del genere accadono una volta ogni secolo, Feliiii davanti a Ferniiii che non aveva il benché minimo atteggiamento zerbinesco. Era una cosa che mi rendeva gli occhi brillanti e luccicanti, e non certo perché stavo piangendo come Barrichello in caso di vittoria. Barrichello in caso di vittoria? Ah, già, questo è un commento a un gran premio, non un romanzo di fantascienza, devo cercare di non dimenticarmene.
Anche quando ci sono stati i primi pit-stop, nonostante Feliiii avesse fatto una lunga sosta, è riuscito a rimanere davanti a Ferniiii. No, non pensate male: stavolta non c’entrano niente i meccanici che perdono bulloni, semplicemente una volta terminato il pit-stop ha dovuto attendere un paio di secondi prima di ripartire per non travolgere Schumacher che stava transitando per la corsia dei box. Insomma, lo dovreste sapere: nessun pilota può travolgere Schumacher, a parte Petrov!
A proposito di Schumacher e Petrov il loro momento è arrivato al sedicesimo giro. Petriiii era in procinto di superare Ferniiii con una di quelle manovre che in genere mi fanno brillare gli occhi (ma generalmente quando qualcuno supera Ferniiii gli occhi tendono a brillarmi con una certa frequenza, lo devo ammettere), quando è capitato un piccolo intoppo. Piccolo intoppo? Si fa per dire, naturalmente.
Ferniiii era chiaramente sconvolto, come sempre si sconvolge quando c’è Petriiii nelle strette vicinanze. “Petriiii, che cosa ci fai qui? Dovresti startene in ventesima posizione come minimo, non venire qui a rompere le scatole a me!”
Petriiii era del parere opposto: “Lo sai Ferniiii che il mio obiettivo principale è rompere le scatole a te, credo che sia questa la ragione per cui nel 2010 per correre con la Renault e stare vicino a te in pista ho preso fuori la modica cifra di quindici milioni di euro dal mio salvadanaio a forma di Winnie the Pooh.”
“Winnie the Pooh! *________* Deve essere adorabile! Pensa che io ho un pupazzetto di Winnie the Pooh che mi sono portato a casa come souvenir del gran premio del Giappone! Però non dirlo a Feliiii e a Hammiiii, non vorrei che penetrassero di nascosto a casa mia per riprenderselo! Era il pupazzetto di Feliiii che il mio amico Gigino ha cercato di rubargli negli scorsi gran premi!”
“Ma come?! Oltre a rubare le posizioni di Feliiii al via gli rubi anche i pupazzi?”
“Stavolta non sono riuscito a rubargli la posizione in partenza! Ma sono sicuro che mi rifarò alla grande... e non sarai tu a impedirmelo! FERNIIII’S GOT THE POWER!”
“PETRIIIII’S GOT THE POWER! Potere ai piloti russi che un giorno domineranno il campionato.”
“Il campionato di briscola organizzato da Liuzzi, immagino.”
“Esatto, Ferniiii, come hai fatto a indovinare?”
Petriiii ha tentato il sorpasso su Ferniiii che come risposta si è difeso vagando per i prati di Yeongam. Petriiii ha contemplato la scena con gli occhi abbagliati dai lampioni di Singapore, che non si sa come facessero ad abbagliarlo a distanza, ma prendete pure per buona la mia ipotesi che fosse abbagliato da quei lampioni. È un dato di fatto: tutto ciò che è inspiegabile può essere spiegato dalla mia mente aperta agli scenari più inconsueti.
Abbagliato dallo splendore del momento in cui stava vivendo Petriiii non ha notato un piccolissimo e poco importante ostacolo da superare: una monoposto che gli stava davanti. Si trattava della Mercedes di nonno Schumiiii.
Petrov, quando si è ritrovato sollevato da terra, ha immediatamente esclamato: “È stupendo! Sto volando come le Winx!”
La rampa di lancio ha replicato: “Io avevo il pupazzetto di una Winx appeso all’ala anteriore, era un regalo da parte di mia figlia come portafortuna, me l’ha dato all’inizio del 2010 e in effetti forse mi faceva l’effetto opposto! Ora l’ho persa per colpa tua.”
Petriiii era naturalmente stordito: “Ma come?! Da quando le rampe di lancio parlano con una voce che sembra quella di un giardiniere?”
“Da sempre! E poi non è sicuro che farò il giardiniere, forse farò l’antennista o forse continuerò a fare il driver portando in giro su un furgoncino Fiat dei bambini probabili componenti di una squadra di calcio, come facevo anni fa in un vecchio spot della Fiat.”
Sentendo parlare di spot della Fiat Ferniiii ha immancabilmente esclamato: “Io stacco sempre all’ultimo!”
La sua voce è giunta fino allo psicanalista del suddetto spot, che gli ha immediatamente fatto notare: “Stai attento, Ferniiii, che Petriiii ti sta per venire addosso!”
Petrov infatti, dopo avere spiccato il volo, è andato a raggiungere i prati di Yeongam, rischiando di andare addosso a Ferniiii, che evidentemente oltre a non essere soggetto agli effetti della gufata mazzoniana è anche immune alle collisioni con le Lotus Renault, come già dimostrato diverse gare fa in cui fu schivato per un pelo dal serial killer che andò a schiantarsi invece contro Alguersuari.

L’incidente tra Petrov e Schumacher non è stato mostrato in diretta, prima che fosse mandato il replay però avevo notato due cose:
> nella lista delle posizioni che passava in sovrimpressione nonno Schumiiii perdeva posizioni secondo dopo secondo. Per un istante mi sono chiesta: “ma che diamine sta combinando che tutti lo sorpassano?” Poi ho capito che evidentemente aveva avuto qualche problema.
> Petrov vagava per la pista con l’ala anteriore distrutta, e mentre Mazzoni osservava che era stata mandata in pista la safety car chiedendosi per quale ragione ha anche notato che per Petrov c’era stato qualche problema.
Fortunatamente è arrivato un team radio azzeccato.
Di solito i team radio che vengono trasmessi riguardano Webbiiii che si lamenta del kers parlando via radio con il box della Redbull, stavolta invece hanno mandato in onda una conversazione tra il serial killer e il box della Lotus Renault. Dal box lo stavano informando che la safety car stava entrando in pista per un incidente tra Petrov e Schumacher che avevano sparso detriti per la pista, cosa che ha permesso a Mazzoni di scoprire che cos’era successo.
Soltanto a quel punto è arrivato il replay e, dopo un certo periodo, quando Schumacher è stato intervistato da Stella Bruno, se ne stava calmissimo contrariamente a quanto avvenne a Spa nel 1998.
Interessantissima domanda da parte di Stella: “Come l’hai visto l’incidente, dalla tua macchina?”
La risposta di nonno Michael mi è sembrata un po’ con tono da presa per i fondelli, per intenderci il tono che utilizza in genere Rosberg per rispondere alle domande della Stellona: “Non l’ho visto, dalla mia macchina.”
Quella risposta, devo ammetterlo, è stato uno dei momenti più esaltanti di tutta la gara, naturalmente al secondo posto dopo un altro fatto piuttosto esaltante.

Avevo fatto un accenno al fatto esaltante, un attimo fa. So che non c’è bisogno di riscriverlo, ma ormai l’ho già scritto e quindi resterà impresso su questo foglio di papiro su cui sto scrivendo con una penna d’oca, come si usava nel Medioevo, periodo in cui Schumacher e Barrichello erano giovani. Il fatto esaltante era la quinta posizione di Feliiii, mentre Ferniiii era al momento sesto. Il mio desiderio di mettermi a ballare per il salotto l’ho frenato per un pelo, anche se considerando che mio padre non era in casa e mia madre dormiva avrei potuto farlo tranquillamente. Però non mi sembrava comunque il caso: sapevo perfettamente che i sogni sono fatti per risvegliarsi e ben presto la quinta posizione di Feliiii sarebbe passata a Ferniiii. Il lato soddisfacente del sogno in questione è che è durato piuttosto a lungo: Feliiii non aveva ancora mostrato il benché minimo atteggiamento da zerbino, e considerando che era più o meno la seconda o la terza volta su sedici gare che capitava, quest’anno, non era un fatto da sottovalutare. Naturalmente non mi sono mai illusa che in India, negli Emirati e in Brasile non accadrà lo stesso, certe cose sfortunatamente non sono molto frequenti, ma lo sapete: in fondo al cuore non ho mai perso le speranze.
Per il resto nei giri immediatamente successivi non è capitato nessun fatto di un certo rilievo, se non che nelle retrovie c’era un po’ di casino intorno alla quattordicesima posizione con il kamikaze della Sauber tallonato dal serial killer a bordo dell’unica Lotus Renault ancora in pista. Mazzoni ha annunciato la pubblicità nel momento stesso in cui sono stati inquadrati e quando la pubblicità è finita il kamikaze se ne andava in giro con l’ala anteriore semidistrutta, e se ne stava dietro all’avversario (contro la cui vettura probabilmente era andato a schiantarsi mentre noi guardavamo ammaliati la pubblicità).
Koby è poi rientrato ai box, per quel problema, ed è caduto completamente nell’anonimato, dove peraltro era già abbondantemente, ed è precipitato dietro alla Lotus Made in Malesia di Kovalainen. A proposito di quest’ultimo Mazzoni ci ha informato che il 19 ottobre, ovvero il martedì successivo alla gara, sarebbe stato il suo trentesimo compleanno. Sfortunatamente si è scordato di aggiungere che il giorno delle qualifiche era il compleanno di Bruno Senna, che di anni ne aveva compiuti ventotto, non completando così l’angolo “compleanni dei piloti”, che sta nel più esteso ambito “gossip dei piloti”.

Per ritrovare qualche momento più interessante (anche se forse i trent’anni di Kovalainen erano l’argomento che vi interessava di più) abbiamo dovuto aspettare che Webbiiii una volta tanto si scatenasse. Tra lui e Hammiiii c’è stata un’accesa lotta per la seconda posizione, con l’australiano che però non è mai riuscito a superare l’inglese.
“Non ce la farai! Finalmente sono tornato in me e non ti permetterò di rubare il pupazzo che ho appeso all’ala posteriore!”
“Non preoccuparti, sono troppo vecchio per giocare con i pupazzi, a differenza di voi ragazzini che li avete come principale obiettivo di gara!”
“Sempre meglio avere come obiettivo quello di portare via i pupazzi agli avversari che non avere obiettivi!”
“Ti sbagli, Hammiiii, un obiettivo ce l’ho e anche piuttosto significativo: far funzionare il kers e dimostrare che sono meglio io di Sebbiii!”
Proprio sul più bello Webbiiii è stato chiamato ai box a sostituire le gomme e mi pare che poi se ne sia anche lamentato in seguito. In effetti era l’unica gara della stagione (a parte quella in cui finì fuori in Q1 e si riprese alla grande in gara, e poche altre occasioni) in cui si era improvvisamente risvegliato...

Dopo 36 giri Feliiii è rientrato ai box per il pit-stop. In quel momento era ancora davanti a Ferniiii e mancavano solo una ventina di giri alla fine della gara. Ciò significava che per quasi due terzi di gara era stato davanti al compagno di squadra.
Mi sono preparata a un’amara sorpresa, in modo tale che finisse per non essere così tanto amara. Me lo aspettavo che Ferniiii, che stava ritardando la sosta, sarebbe uscito dai box davanti a Feliiii ed effettivamente, una volta ultimati i pit-stop, Feliiii era sesto e ben più indietro rispetto al futuro dominatore del mondo motoristico che era in quinta posizione. Ferniiii è successivamente stato anche sul punto di avvicinarsi a Button, ma senza mai riuscire a infastidirlo. Le posizioni sono rimaste tali e quali, di conseguenza.
Nel frattempo era già da diversi giri che Maldonado, che in un momento precedente aveva dovuto scontare un drive through non ricordo per quale ragione. A proposito di penalità, ho notato che quando ci sono le comunicazioni in sovrimpressione non c’è più soltanto il numero di vettura, ma anche il nome del pilota a cui è riferito. Ciò farà in modo che le gaffe mazzoniane diminuiscano radicalmente? Solo il futuro potrà darci una risposta.
A proposito di penalità, tornerei un attimo su Petrov: per l’incidente con Schumacher è stato penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza del prossimo gran premio d’India che sarà disputato nell’ultimo weekend di ottobre, su un nuovo circuito in cui, la HRT pare averlo già confermato, rivedremo in pista Karthikeyan. Sarà scontato, allora, chi si classificherà in ultima posizione, non trovate?

Nel giro finale Rosberg, che era in settima posizione, è stato superato da Alguersuari. Ebbene sì, nonostante i potenziali effetti della gufata mazzoniane, le Toro Rosso, nonostante sia stato rimarcato più volte che erano entrambe in top ten, non hanno riportato conseguenze spiacevoli, anzi, da un lato Buemi che era decimo si è portato in nona posizione superando Di Resta, dall’altro Alguersuari si è portato al settimo posto.
Spero che, dal prossimo gran premio, quando Mazzoni inizierà a far notare i risultati positivi delle Toro Rosso avvenuti negli ultimi tempi (quando Alguersuari s’è andato a schiantare da solo non era proprio un risultato positivo, ma lasciamo stare), non produca lo stesso effetto che ha prodotto sulle Sauber e in particolare su Kobayashi, che ci tengo a ricordarlo ha ottenuto 25 punti nelle prime sette gare per poi ottenerne soltanto due in quelle successive. Chissà se ciò ci verrà ripetuto nuovamente anche in occasione del gran premio d’India? Spero ardentemente di no e che Kobayashi possa finalmente fare un buon risultato, dopo il quindicesimo posto ottenuto in Corea alle spalle di Kovalainen. Peraltro, adesso che ci penso, Perez è arrivato addirittura dietro a Kobayashi, quindi il risultato della Sauber non è stato granché...

Va bene, a questo punto che ne dite se vi saluto cordialmente in attesa del gran premio d’India? Io direi che è la soluzione migliore.
Scusate se vi ho fatto aspettare tanto, cari lettori, ma il commento, seppure in gran parte già prodotto, aveva bisogno di qualche revisione e nell’ultima settimana per una serie di motivi questa parte di lavoro l’ho rimandata fino a oggi.

Risultati:
1. Vettel (Redbull), 2. Hamilton (Mclaren), 3. Webber (Redbull), 4. Button (Mclaren), 5. Alonso (Ferrari), 6. Massa (Ferrari), 7. Alguersuari (Toro Rosso), 8. Rosberg (Mercedes), 9. Buemi (Toro Rosso), 10. Di Resta (Force India), 11. Sutil (Force India), 12. Barrichello (Williams), doppiati di 1 giro 13. Senna (Lotus Renault), 14. Kovalainen (Team Lotus), 15. Kobayashi (Sauber), 16. Perez (Sauber), 17. Trulli (Team Lotus), 18. Glock (Virgin), 19. Ricciardo (HRT), 20. D’Ambrosio (Virgin), doppiato 3 giri 21. Liuzzi (HRT).
Ritirati: Maldonado (Williams), Petrov (Lotus Renault), Schumacher (Mercedes).

Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 349, 2) Button 222, 3) Alonso 212, 4) Webber 209, 5) Hamilton 196, 6) Massa 98, 7) Rosberg 67, 8) Schumacher 60, 9) Petrov 36, 10) Heidfeld 34, 11) Sutil 28, 12) Kobayashi 27, 13) Alguersuari 22, 14) Di Resta 21, 15) Buemi 15, 16) Perez 13, 17) Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
TEAM: 1) Redbull 558, 2) McLaren 428, 3) Ferrari 310, 4) Mercedes 127, 5) Lotus Renault 72, 6) Force India 49, 7) Sauber 40, 8) Toro Rosso 37, 9) Williams 5.

Redbull: campione del mondo costruttori.

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Milly Sunshine