26/10/2010 [dal vecchio blog]
Carissimi lettoriiiiiii! È giunto il momento di lasciarci alle spalle i fatti del giorno d’oggi e di andare a scavare nel passato alla ricerca di quanto accaduto nel passato della Formula 1. Quindi la mia macchina del tempo mentale si ritrova a viaggiare a ritroso fino a inabissarsi a una data risalente a 13 anni fa. Esattamente 13 anni fa. Di che cosa stiamo parlando? Ebbene, proseguite e lo scoprirete subito, miei cari mass damper.
26 ottobre 1997. Una data che a prima vista potrebbe sembrare insignificante. Adesso, che sono passati 13 anni da allora, è chiaramente difficile farsi venire in mente un episodio ben preciso da attribuire a quel giorno. Quindi vi do un indizio. Se dico finale di stagione a Jerez de la Frontera con il discusso incidente tra Michael Schumacher e Jacques Villeneuve, la cosa vi è più chiara? Immagino di sì, ma di quel gran premio ci ricordiamo prevalentemente quell’incidente. Sono molti gli appassionati che non ricordano o non hanno mai saputo che quell’incidente e le polemiche ad esso correlate non furono l’unico fatto e le uniche polemiche di quel week-end. Quindi vediamo di ripercorrere tutto quanto, nel limite del possibile (a fine articolo citerò le fonti che ho consultato, perché io personalmente di quella gara non ricordo pressoché niente se non che il giorno dopo a casa di mia nonna mentre stavo facendo un disegno della Ferrari mia nonna criticò la mia scelta di fare un disegno del genere proprio in quell’occasione). Ripercorriamo tutto quanto, come ho detto, e terminiamo con un finale curioso a proposito di un famoso antiferrarista del tempo (che al giorno d’oggi non è esattamente famoso per essere antiferrarista, ma anzi, tutt’altro)…
Prima del gran premio
Come è giusto che sia, iniziamo dall’inizio. Ovvero spiegando a chi all’epoca non seguiva la Formula 1, a chi era troppo piccolo e a chi ancora non era nato quale fosse la situazione. Dunque, era già stata disputata ormai l’intera stagione e per ultimo vi era quel gran premio d’Europa a Jerez de la Frontera, con Schumacher in vantaggio di un punto su Villeneuve. Non stiamo a questo punto a citare le varie vicende che condussero a quell’epilogo, prendiamo questo come dato di fatto. Dunque, Villeneuve aveva vinto sette gare, Schumacher cinque, quindi al canadese bastava semplicemente conquistare un punto in più di Schumacher per essere matematicamente campione del mondo.
Una curiosa qualifica
Le qualifiche segnano il primo vero e proprio confronto finale tra i due contendenti al titolo. Ma il motivo per cui questa qualifica rimane impressa nella storia è uno, in particolare. Dopo che Villeneuve ha fatto segnare il miglior tempo, in un minuto, 21 secondi e una manciata di centesimi, accade l’evento sorprendente: Schumacher ottiene lo stesso identico tempo. La cosa più curiosa però è che, poco dopo, il compagno di squadra di Villeneuve in Williams, Frentzen, ottiene lo stesso tempo. I tre sulla griglia di partenza occupano quindi le posizioni in base al momento in cui hanno fatto segnare il tempo. Dunque Villeneuve che è stato il primo a segnarlo partirà in pole, seguito da Schumacher e Frentzen. Staccata di pochi centesimi in quarta posizione parte la Arrows di Hill, campione del mondo in carica ormai giunto alla sua ultima gara con il numero 1.
La gara e l’incidente
Stessa strategia, in merito alle soste, per i due piloti che si contendono il titolo mondiale. Schumacher ha una buona partenza, superando Villeneuve. Quest’ultimo viene scavalcato anche da Frentzen, che però pochi giri dopo gli cede strada. Nel frattempo Schumacher ha avuto modo di guadagnare un certo distacco, distacco che dopo la prima sosta si ridurrà, al punto tale che dopo poco meno di una trentina di giri di gara il canadese tenta un attacco, poi fallito, nei confronti del rivale. Di lì a poco il ferrarista ha modo di recuperare terreno: mentre lui e Villeneuve sono alle prese con il doppiaggio della Sauber dell’argentino Norberto Fontana, il pilota della Williams perde terreno.
Passa un'altra frazione di gara in queste posizioni e al 43° giro Schumacher rientra per il secondo rifornimento. Un giro dopo rientra anche Villeneuve, che fa una sosta di poco più breve. Due secondi e mezzo di vantaggio per il tedesco, ma non bastano: Villeneuve rimonta ben presto e di lì a poco arriva a tallonarlo. Dopo vari attacchi da cui Michael riesce a difendersi, per il canadese è finalmente il momento decisivo: al 47° giro, infatti, si inserisce chiaramente davanti a Schumacher alla curva Dry Sac.
Quello che accade in quei frangenti è ormai passato alla storia. Le due vetture entrano in collisione, Jacques con la monoposto danneggiata riesce comunque a proseguire, mentre per Michael non c’è nulla da fare e va a impantanarsi fuori pista. Gara finita. Ora a Villeneuve non basta che segnare almeno un punto per diventare campione del mondo.
Il canadese, ora leader, ha un vantaggio piuttosto consistente sulla Mclaren di Coulthard (che “viene poi superato” da Hakkinen). A due curve dalla fine Hakkinen è a ridosso di Villeneuve, che lo lascia passare. All’ultima curva è la volta di Coulthard. Doppietta McLaren (che a guardarci bene a posteriori lasciava presagire ciò che sarebbe stata la stagione seguente), con Villeneuve terzo al traguardo.
Polemiche atto I: l’incidente
Come ogni incidente che si rispetti, quello tra Schumacher e Villeneuve ha naturalmente generato una buona serie di polemiche, oltre che da una buona quantità di attacchi da parte della stampa al ferrarista. Che spesso, nel periodo immediatamente successivo, è stato definito da molti appassionati come un pilota finito che non avrebbe mai più vinto nulla (che dire, ogni tanto gli appassionati di F1 prendono qualche cantonata).
Inizialmente definito come un normale contatto di gara, l’incidente viene rivalutato in altri termini dalla FIA qualche giorno dopo e l’11 novembre Schumacher e la Ferrari sono chiamati a comparire davanti alla FIA.
Schumacher viene condannato, con quella che la stampa definisce spesso e volentieri una “condanna farsa”: viene privato del titolo di vicecampione del mondo, ma i punti rimangono (specie per il titolo costruttori), i risultati pure… inoltre viene condannato a fare da testimonial per una campagna pubblicitaria sulla sicurezza sulle strade.
Una curiosità: fan che non hanno nulla da fare
Una perla che ho trovato in merito a questo fatto è la seguente. Un tifoso tedesco di Villeneuve, il cui nome non è mai stato diffuso dalla stampa, tentò di denunciare Schumacher alla procura di Colonia per tentato omicidio nei confronti di Villeneuve. La cosa fu definita da Montezemolo come “una barzelletta”, e anche Schumacher si espresse più o meno negli stessi termini. Cosa che, trasposta con le mie parole, si potrebbe reinterpretare come “fumare erba brasiliana fa male”.
Polemiche atto II: accordo Williams-McLaren?
Altra polemica contemporanea a quella dell’incidente, che viene discussa sempre l’11 novembre 1997, riguarda un ipotetico accordo tra Williams e Mclaren come giustificazione del sorpasso finale di Hakkinen e Coulthard su Villeneuve. Alla FIA vengono presentate le intercettazioni radiofoniche (all’epoca non erano pubbliche) delle conversazioni via radio tra i due box e i rispettivi piloti. Fa discutere un ipotetico ordine imposto dalla Williams a Villeneuve, di non opporsi all’attacco dei due piloti Mclaren. La Williams giustifica la cosa sostenendo che ciò non derivava da un accordo fatto tra i due team, ma semplicemente veniva imposto a Jacques di non rischiare di buttare via il titolo tentando di conservare una prima posizione che ai fini del titolo non valeva più di una terza.
Tutto si conclude con un nulla di fatto in quanto dall’analisi della FIA delle conversazioni del box Williams con Villeneuve e del box Mclaren con i propri piloti, risulta che l’unico ordine esplicito è quello impartito dalla Mclaren a Coulthard, chiedendogli di cedere la propria posizione a Hakkinen (a cui pare che Coulthard abbia inizialmente risposto con parole non esattamente eleganti), il che non va contro al regolamento dell’epoca in quanto era consentito scambiarsi le posizioni tra compagni di squadra (dopotutto quest’estate abbiamo scoperto che lo è tuttora nonostante sia espressamente vietato dal regolamento).
Polemiche atto III: l’esclusione di Jerez dai mondiali futuri
Nei fatti del 1997 è da ricercarsi anche il motivo dell’esclusione del circuito di Jerez come sede di gran premi futuri. Ciò non riguarda strettamente l’incidente tra Schumacher e Villeneuve, ma in un certo senso l’ordine delle posizioni con cui arrivarono i primi tre classificati.
La causa dell’esclusione deriva dall’interruzione della cerimonia di premiazione al termine della gara, derivata dal rifiuto di colui che doveva consegnare il trofeo del terzo classificato a Villeneuve di consegnargli il trofeo. La ragione è essenzialmente questa: all’epoca vi erano personalità fisse soltanto per quanto riguardava la consegna dei trofei dei vincitori, mentre per secondo e terzo classificato si sceglievano soggetti correlati ai team che giungevano in quelle posizioni, determinati nel corso della gara a seconda delle posizioni correnti. Così nel corso della gara di Jerez viene scelto per la consegna del trofeo del terzo classificato un rappresentante della Mercedes, affinché consegni il trofeo a un pilota della Mclaren. Il problema si verifica appunto quando, a causa del doppio sorpasso su Villeneuve dei due piloti Mclaren, a classificarsi terzo è proprio Villeneuve.
L’esclusione di Jerez de la Frontera dai mondiali successivi è stata decretata ufficialmente dalla FIA qualche settimana dopo ai fatti.
2006: nuove polemiche sollevate da un ex pilota Sauber
Nel 2006, dopo il proprio ritiro dalle competizioni (presunto ritiro), Schumacher ha ammesso di avere cercato l’incidente, al momento dello scontro con Villeneuve.
Altra dichiarazione dell’epoca è stata quella di Fontana, che sosteneva che la Sauber aveva avuto ordine dalla Ferrari (che le passava i motori, per chi avesse dimenticato il collegamento tra i due team) e da Jean Todt di rallentare Villeneuve durante le fasi di doppiaggio. Fontana è però stato smentito da Peter Sauber.
Una curiosità: un antiferrarista che baciava l’asfalto di Jerez
Un’ultima perla su questa gara riguarda un curioso fatto avvenuto un mese dopo durante i test del motomondiale, quando un pilota del mondiale a due ruote, fan sfegatato di Jacques Villeneuve e probabile antiferrarista, baciò l’asfalto della curva Dry Sac in cui Schumacher si era ritirato. Curiosamente il pilota in questione era Valentino Rossi, che al giorno d’oggi pare avere cambiato radicalmente opinione sulla Ferrari. Inoltre Valentino, come da lui dichiarato in alcune interviste dell’epoca, aveva fatto una scommessa con alcuni amici: se Villeneuve non fosse riuscito a conquistare il titolo, se ne sarebbe andato in giro nudo per le strade di Tavullia.
*LadyB.*
Le fonti che ho consultato:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/11/12/schumi-colpevole-condanna-farsa.html
http://www.derapate.it/articolo/schumacher-lo-ammettenel-1997-a-jerez-andai-apposta-contro-villeneuve/1502/
http://en.wikipedia.org/wiki/1997_European_Grand_Prix
http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/08/Schumacher_procura_archivia_inchiesta_co_0_9801082541.shtml
http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/novembre/12/Nessun_complotto_anti_Ferrari_ga_0_9711121628.shtml
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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