Campionato 2011: capitolo 14
Gran Premio di Singapore: Singapore by night
Marina Bay
23-24-25 settembre
2011
Un cordiale saluto da
Lady B ai miei cari lettori, il quattordicesimo appuntamento del mondiale di
Formula 1 si svolge a Singapore a Marina Bay, uno scenario suggestivo dove
svetta una ruota panoramica con 28 cabine, che percorre un giro in una
quarantina di minuti e che un tempo girava in senso antioriario, mentre oggi
gira in senso orario [CIT. Mazzoni], dove le qualifiche avvengono alle 22.00 e
la gara scatta alle 20.00. Il circuito è illuminato artificialmente e il giorno
in cui arriva la bolletta della luce gli organizzatori del gran premio
rischiano di cadere in depressione.
Sebastian Vettel è in
testa alla classifica con 112 punti di vantaggio sul meglio piazzato dei suoi
inseguitori, Fernando Alonso, se il suo vantaggio arriverà a 125 punti dopo la
gara sarà matematicamente campione del mondo. Finora sono stati otto nella
storia della Formula 1 i piloti che, nell'anno successivo al loro primo titolo
mondiale ne hanno vinto un secondo [CIT. Mazzoni, io ne conto soltanto sei ma
fa niente...], se domani Vettel vincesse il titolo diventerebbe il più giovane
due volte campione del mondo. In teoria lo diventerebbe anche se vincesse il
titolo tra due mesi in Brasile, ma non fa nulla.
La gara si svolgerà
il 25 settembre, che peraltro è l'anniversario del 25 settembre 2005, un giorno
in cui i ferraristi di mezzo mondo decretarono "il pilota che ha vinto il
mondiale oggi l'ha vinto solo per pura fortuna" e che il 30 settembre del
2009 cambiarono idea in proposito.
Dalle prove libere
emergono distacchi notevoli tra i team di testa e i team inseguitori, si nota
come anche le Mercedes abbiano nette difficoltà a rimanere sui tempi di chi sta
davanti a loro. Senza contare poi che il decrepito pilota di questa scuderia ha
nette difficoltà a vederci non distinguendo il giorno dalla notte [ogni
riferimento a frasi pronunciate da Mazzoni l'anno scorso è puramente casuale],
e non si sa come non ci possa vedere dato che la pista è illuminata a giorno.
Non si sa nemmeno come mai gente di quarantadue anni venga considerata come se
ne avesse il doppio, ma questo è un dettaglio irrilevante di cui non importa
che ci occupiamo ora.
Ci sono sorprendenti
novità: Kimi Raikkonen nei giorni scorsi ha visitato la sede della Williams,
pare che sia tra i candidati ad occupare un posto in quel team il prossimo
anno. Non si sa come un pilota che non gareggia se non con un ingaggio
multimilionario possa essere accostato con una certa sicurezza a un team che ha
una passione smodata per i piloti paganti, ma lasciamo perdere. Altri candidati
per quel posto potrebbero essere Sutil (ce lo vedrei a fare coppia con
Raikkonen, vista l'attrazione gravitazionale presente tra loro, che li porta
irreparabilmente ad andare uno addosso all'altro qualora si ritrovino a stretto
contatto durante una gara), che in Force India potrebbe essere sostituito da
Hulkenberg, oppure un certo Bottas che ha vinto il campionato di GP3 [CIT.
Mazzoni], mentre Barrichello spera che gli venga rinnovato il contratto (e lo
spero anch'io, che se la Williams deve tenere uno tra lui e Maldonado si tenga
Barrichello... anche se questo irreparabilmente provocherà un trauma per
Hamilton, che non avrà più nessuno carico di desiderio di centrarlo in pieno
ogni volta che gli si avvicina, un trauma tipo quello provato da Sutil quando
Raikkonen ha lasciato la Formula 1).
Il piccolo samurai
giapponese Kamui Kobayashi che è sempre andato in zona punti in tutte le prime
sette gare [CIT. Mazzoni, che si è sconvolgentemente dimenticato di aggiungere
che poi in Australia le Sauber furono squalificate] ne ha ottenuti soltanto due
nelle gare successive, mentre Alguersuari, che per la prima metà della stagione
era visto come a rischio licenziamento, ha ottenuto buoni risultati negli
ultimi due gran premi [CIT. Mazzoni] anche se in Belgio, quando ha ottenuto la
sesta posizione sulla griglia di partenza, poi è stato centrato in pieno da
Bruno Senna al via [CIT. Mazzoni] e quest'ultimo ha avuto accesso alla top ten
per due gran premi consecutivi in Belgio e Italia [CIT. Mazzoni] cosa che non
era mai avvenuta quando era alla HRT [CIT. Mazzoni]. A proposito di HRT, a
causa dell'incidente di cui è stato protagonista al via del gran premio
d'Italia, Liuzzi è stato penalizzato con un arretramento di cinque posizioni
sulla griglia di partenza, che difficilmente potrà essere messo in atto in
quanto è molto improbabile che Liuzzi riesca a mettersi dietro cinque
avversari.
Dopo che Mazzoni ha trascorso
dieci minuti a narrare per filo e per segno la storia di ogni singolo monumento
di Marina Bay aggiungendo quanto è stato speso per realizzarli, finalmente
scattano le qualifiche. In Q1 l'andamento generale è più o meno il solito di
sempre, con la probabilissima esclusione di tutte le sei monoposto dei
"nuovi team", tenendo conto del fatto che nessuna vettura è rimasta
ferma ai box e che quindi tutti gli altri nove team hanno speranze consistenti
di riuscire a stare davanti a Lotus Made in Malesia, Virgin e Hispania Racing.
Ma attenzione, Petrov è in difficoltà [CIT. Mazzoni], a proposito di Petrov il
suo rinnovo con la Lotus Renault per la prossima stagione non è più sicuro
[CIT. Mazzoni... ma Petrov non aveva il contratto per tutto il 2012?!] nel suo
tentativo con le gomme soft rimane dietro a Kovalainen che provvisoriamente è
in 18esima posizione e gli basterebbe superare un altro avversario per avere
accesso alla Q2, ma non sempre capitano miracoli e quest'anno è già andato in
Q2 ben tre volte, difficilmente gli capiterà altre (dopo la mia gufata
prepariamoci a un ulteriore accesso di Kovaaaa in Q2 nel prossimo futuro).
Strabuzzo gli occhi, rendendomi conto di un'ineluttabile verità: la Lotus
Renault sembra inevitabilmente più lenta di Force India, Sauber, Williams e
forse anche delle Toro Rosso. La cosa mi sembra alquanto scioccante, dato che
fino a qualche gara fa era più o meno sullo stesso livello della Mercedes e
tutto sommato mi pareva potesse ottenere dei piazzamenti quantomeno decenti
fino all'altro ieri... e ora, mi dico, Petrov è dietro perfino a Kovalainen?!
Ma con le supersoft
le cose cambieranno, mi dico. Infatti mentre l'ultima fila diviene tutta HRT
(con Ricciardo che ha surclassato Liuzzi, che di conseguenza essendo già ultimo
non sarà retrocesso di alcuna posizione) e la penultima tutta Virgin (con Glock
davanti a D'Ambrosio, ma forse non era necessario dirlo), le Lotus Made in
Malesia vengono relegate in terzultima fila: Kovalainen 19esimo e Trulli
20esimo. È chiaro come la luce artificiale di Singapore – dove l’impianto
elettrico è realizzato da un'impresa italiana [CIT. Mazzoni] – che la Lotus
Renault è più veloce della Lotus Made in Malesia, ma è altrettanto lampante che
non è veloce abbastanza per piazzare entrambe le monoposto in Q2. Ma era mai
successo qualcosa del genere, quest'anno?! Intendo dire che entrambe le Lotus
Renault rischiassero di precipitare già in Q1 e che l'unica ragione per cui una
è arrivata in Q2 è che gli esclusi della Q1 sono soltanto sette? In questi
frangenti in stile "ne resterà solo uno" Mazzoni è naturalmente
profetico come al solito.
La frase "Petrov
sta migliorando" arriva circa un nanosecondo prima che Petrov rischi di
uscire di pista, con il risultato che il suo tempo sembra essere compromesso.
Ma niente paura, Petrov si classifica 17esimo, relegando Senna in 18esima
posizione, quest'ultimo però è ancora in pista e rimane l'unico pilota a dover
completare l'ultimo giro, anche se non sta migliorando [CIT. Mazzoni],
osservazione piuttosto profetica, dal momento che una ventina di secondi più
tardi Petrov riprecipita in 18esima posizione e lascia il suo ultimo saluto
alle qualifiche di Marina Bay mentre il compagno di squadra prosegue.
La Q2 sembra avere
risultati abbastanza scontati fin da subito: Redbull, Mclaren, Ferrari e
Mercedes hanno senza ombra di dubbio il potenziale per accedere alla Q3, mentre
gli ultimi due posti della top ten coinvolgeranno probabilmente le Force India
o le Sauber. A proposito di Sauber, Kobayashi, che nelle libere del venerdì è
andato a sbattere, fa un errore molto simile e va a sbattere di nuovo, nella
prima parte della Q2. Kobayashi, che finì contro le barriere in gara anche
l'anno scorso [CIT. Mazzoni]... Ah, ricordo! Ma non era quella volta che, dopo
che era andato a schiantarsi, una Virgin o una HRT che sopraggiungeva gli andò
addosso così dal nulla?! Probabile... Ero convintissima che fosse capitato in
Corea, ma evidentemente mi sbagliavo. La gara della Corea è quella in cui, non
appena Mazzoni dichiarò che Vettel doveva fare attenzione all'usura del motore,
Vettel si ritirò con il motore in fumo dopo due minuti, cosa che mi fece
spalancare gli occhi, ma non quanto la gufata nei confronti di Schumacher nelle
qualifiche in Belgio il mese scorso, dove non sono serviti due minuti per
produrre effetti, ma soltanto dieci secondi contati.
La qualifica viene
interrotta per circa dieci minuti, nel corso dei quali mi pare di capire che il
punto dell'incidente di Kobayashi non dovrebbe essere tanto lontano da quello
dell'incidente di Nelsinho Piquet (il pilota che quando i muri lo vedevano
iniziavano a tremare pregando di risparmiarli) nel 2008, reso celebre dallo
scandalo del crashgate (perché se non ci fosse stato il crashgate naturalmente
non sarebbe spiccato particolarmente nella carriera di Nelsinho, in cui
spiccano invece le gare in cui non ha accennato neanche minimamente ad
incidentarsi, che temo si possano contare sulle dita di una mano).
Ma lasciamo da parte
questo pilota celebre per l'innumerevole quantità di incidenti di cui fu
protagonista e concentriamoci piuttosto sul proseguimento della Q2. Mentre
l'esclusione di Koby è già matematicamente assicurata nel momento in cui è
andato a impattare contro le barriere, auto-relegandosi in 17esima posizione,
c'è da determinare chi saranno gli altri sei che abbandoneranno le qualifiche
dopo questa sessione. Per alcuni la cosa sembra scontata, o meglio, quasi per
tutti, soltanto le Force India e le Sauber sembrano essere in bilico tra la top
ten e l'essere fuori top ten - o meglio, la Sauber di Perez, essendo Koby ormai
fuori dai giochi. Infatti, in ottava fila, con rispettivamente il 15esimo e il
16esimo tempo, si piazzano Senna e Alguersuari, la Toro Rosso di Buemi si
piazza in 14esima posizione davanti ai due, mentre le Williams ottengono un
12esimo e un 13esimo posto: Barrichello sta davanti a Maldonado, nonostante sia
quest'ultimo il pilota che, a detta dei telecronisti Rai, ha quasi sempre
battuto il compagno di squadra (ma non l'hanno detto in questa specifica
occasione, per una volta), anche se a me è parso che almeno nella metà dei casi
fosse proprio Rubens a stargli davanti. Ma non fa niente, dopotutto Barrichello
ha già trentanove anni, quindi è a un passo dai quarant'anni, l'età in cui i
piloti divengono incapaci di distinguere la luce dal buio e di destreggiarsi
per le strade illuminate a giorno di Singapore.
Il primo degli
esclusi, con l'11esimo tempo, è Perez: a Mazzoni basta notare come il messicano
si sia appropriato dell'ultima posizione della top-ten battendo Di Resta, che
Di Resta completa il suo ultimo giro riprendendosi la propria posizione,
facendo precipitare Perez fuori dalla Q3.
Nel corso della parte
conclusiva di questa sessione di qualifica, aggiungo, Hamilton ha avuto una
foratura ed è ritornato ai box anzitempo, ma la cosa non ha toccato
particolarmente il risultato in quanto appariva abbastanza evidente che i tempi
ottenuti gli permettevano indiscutibilmente l'accesso alla Q3, a meno che negli
ultimi due minuti le varie Sauber, Williams e company non si fossero
trasformate in razzi spaziali, cosa che stranamente non è successa.
Eccoci quindi al
momento della Q3, in cui Mazzoni inizia immediatamente a sgolarsi,
nell'osservare l'alternarsi in cima alla classifica dei piloti della McLaren,
almeno fino al momento in cui Vettel non completa il proprio primo giro,
piazzandosi stabilmente in prima posizione.
Subito nella fase
iniziale improvvisamente Hamilton e Massa si dimenticano che la gara è il
giorno dopo e Hamilton, che è uscito dai box dietro a Massa, tenta il sorpasso
nei confronti del brasiliano che si oppone. Hamilton riesce finalmente a
completare il sorpasso, segno che Massa in quel momento non è posseduto da
Maldonado, se no sarebbe finita con un incidente. A proposito del sorpasso di
Hamilton su Massa, viene accreditata come la causa per cui Massa nel giro
successivo ha fatto un errore durante il proprio giro veloce, rientrando ai
box. Naturalmente non si sa per quale motivo la causa dovrebbe essere Hamilton
che non c'entrava nulla, ma dal momento che non si sa neanche che cosa sia
capitato a Massa, dato che non ci è stato mostrato né in diretta né in replay
direi che possiamo soprassedere.
In ogni caso Massa
non gradisce la manovra di Hamilton, quindi si può immaginare che abbia
trascorso il giro successivo citofonando ai box a Rob Smedley. Si può
ipotizzare che la conversazione tra il pilota e il suo ingegnere sia stata la
seguente:
"zzz...
zzz..."
"Well done,
sunshine!"
"zzz... zzz... ehi, io stavo dormendo in pista ed è
arrivato Hammiiii che mi ha superato! Mi ha rubato il mio orsacchiotto di
peluche che porto sempre a dormire insieme a meeeee!"
"Felipe baby, stay cool! Se vieni ai box ti do il
pupazzo che ti volevo regalare il prossimo Natale..."
"Sììììììììì! Che bello, un nuovo pupazzo! Non vedo
l'ora di appenderlo all'alettone posteriore!"
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto! è un pupazzo di
Winnie the Pooh!"
"Bellissimooooooo! *-* Vengo subitooooooo!"
In Mercedes e in
Force India non sono ancora usciti dal box, nel frattempo, mentre la fine della
Q3 lentamente si avvicina. Rosberg è l'unico ad andare in pista, mentre
Schumacher e i due piloti della Force India rimangono ai box per risparmiare un
set di gomme, tanto è chiaro e lampante come la luce dei lampioni di Marina Bay
che non possono competere con Redbull, McLaren e Ferrari per le prime tre file.
Segnalo infatti che al momento in cui riesce a completare il giro Massa si
piazza stabilmente in sesta posizione dietro al compagno di squadra Alonso che
è quinto, con Rosberg che poi conquista il settimo tempo. Dietro vengono
classificati automaticamente Schumacher, Sutil e Di Resta.
Hamilton nel
frattempo è costretto a rimanere ai box per un problema tecnico, ragione per
cui l'unico tempo da lui registrato è stato quello del suo primo e unico
tentativo. Al momento è in seconda posizione, ma all'improvviso Webber riesce
ad andare ad affiancare Vettel in prima fila, con Button che successivamente
ottiene la terza posizione. Di conseguenza il risultato è: Vettel, Webber,
Button, Hamilton, le Ferrari, le Mercedes e le Force India.
E dopo questa cronaca
delle qualifiche vi saluto cordialmente: l'appuntamento con la gara è a
domenica 25 settembre alle ore 14,00 o meglio, nel prossimo paragrafo.
Buona domenica ai
miei cari lettori da Lady B, è giunto il momento della gara nella suggestiva
notte di Singapore, che ci riserverà inquadrature suggestive di eventi
suggestivi. Ricordo a tutti che il circuito si percorre in senso antiorario,
che Sebastian Vettel parte dalla pole position, che a fianco a lui scatterà
Webber e se Vettel a fine gara avrà almeno 125 punti di vantaggio su tutti i
suoi avversari sarà campione del mondo.
Mazzoni mi lascia
scioccata quando anziché urlare parlando a raffica "si accendono le luci
rosse!" osserva pacatamente "si stanno accendendo i semafori".
Fortunatamente supero agevolmente lo shock quando esclama "scattano le
vettureeeeeeeeeeeeeeee!" Quella che scatta meno di tutte è stranamente
quella di Webber, che puntualmente perde un paio di posizioni; ne approfitta
Button che si piazza in seconda posizione, mentre segue una Ferrari, Mazzoni è
esaltato dalla cosa ma non abbastanza per specificare che si tratta di Alonso.
Complice il fatto che anziché il suo casco azzurro porta un casco dorato
strabuzzo gli occhi cercando di distinguere sulla TV di mia nonna chi sia (non
che ce ne sia bisogno: non sta scendendo una tempesta di neve quindi
probabilmente si tratterà di Ferniiii, il nostro dio). Fortunatamente mia nonna
ha sostituito l'anno scorso il suo 15 pollici o quello che era con un
televisore che si possa guardare anche senza disporre di un binocolo, cosicché
riesco a vedere abbastanza platealmente che il ferrarista più arretrato ha il
casco verde brillante, quindi si tratta di Massa. Dato che in pista non ci sono
due Massa, ma Massa e Alonso, suppongo che il pilota in terza posizione sia
Alonso. Stranamente la mia osservazione è
azzeccata ed effettivamente lo è veramente. Avevate qualche dubbio?
In partenza intanto
non si sa bene cos'abbia combinato Ricciardo, si sa solo che riesce a
raggiungere i box con notevoli difficoltà e che proprio quando pensavo che si
fosse ritirato ho notato che nell'ordine che passava in sovrimpressione
figurava come ultimo doppiato di un giro. Tutta la gara successivamente l'avrei
passata tenendo un occhio alle posizioni che scorrevano (un'ottima innovazione,
peccato che devo stare a un metro e mezzo dalla TV per riuscire a leggerla,
nonostante abbia un 32 pollici), perché naturalmente la regia non sarebbe stata
così accorta da inquadrare quello che accadeva dalla decima posizione in poi.
Nel frattempo,
tornando alla partenza, Webber è quarto, seguito da Massa, Rosberg, Schumacher,
Hamilton, Sutil e Di Resta, segno evidente che non è stato Webber quello che è
ha perso più posizioni di tutti in partenza, dato che Hamilton ne ha perse ben
quattro. La gara prosegue con Hamilton che riesce a liberarsi delle Mercedes
mentre io sono per strada nel breve tragitto che separa casa di mia nonna dove
ho iniziato a guardare la gara da casa mia.
Intanto i distacchi
sembrano farsi abbastanza abissali davanti, con Vettel che si sta involando
verso un'altra vittoria assicurata, casomai qualcuno avesse avuto dei dubbi.
Anche Button sta staccando notevolmente i piloti che lo seguono e anche Alonso
si difende, almeno per il momento.
Per una decina di
giri la situazione è calma, non accade nulla di sconcertante a parte il ritiro
di Glock che è andato a sbattere da qualche parte, ma poi ecco che le Ferrari
iniziano ad essere in difficoltà e che le posizioni di Alonso e Massa sono
sempre meno consolidate: Webber si avvicina sempre più allo spagnolo, mentre
Massa è ormai tallonato dal pilota della McLaren. La situazione si evolve da un
lato con Webber che centra il sorpasso sulla Ferrari di Alonso, mentre
dall'altro Hamilton centra il retrotreno della vettura di Massa, probabilmente portando via con sé anche il
pupazzetto di Winnie the Pooh che si presume sia appeso all'ala posteriore.
Massa naturalmente è sconvolto.
"Come ti permetti, Hammiiii, di rubarmi il pupazzo
che mi ha regalato il mio Rob?!"
"E tu come ti permetti di non essere Maldonado?
Volevo incidentarmi con lui, non con te!"
"Pagherai per quello che hai fatto! Il gufo di
Interlagos ti guferà su mio incarico!"
"Il gufo di Interlagos mi guferà?! E allora tu
verrai gufato da Mazzoni!"
Di fronte a questa maledizione lanciata da Hamilton,
Massa sbianca completamente. Ah, no, forse è sbiancato completamente per
via di una gomma forata e del fatto di dover percorrere praticamente un giro
intero per rientrare ai box. Anche Hamilton non è uscito illeso dall'incontro
ravvicinato del terzo tipo con il pilota della Ferrari: ha l'ala anteriore
danneggiata e rientra successivamente ai box per sostituirla.
Intanto Massa dopo un
secolo sopraggiunge ai box con una ruota completamente distrutta, dove presumibilmente si lamenta per il fatto
che Hamilton gli ha portato via Winnie the Pooh.
Successivamente
Hamilton viene penalizzato con un drive through, nel corso del quale si presume che abbia anche restituito, mentre
passava davanti al box della Ferrari, il pupazzetto sottratto a Massa.
Presumibilmente Rob Smedley a quel punto ha comunicato a Felipe: "Felipe
baby, al prossimo pitstop ti risistemiamo il pupazzetto!"
Massa è felice all'inverosimile.
"Sììììììììì! Il pupazzetto di Winnie the Pooh! *-*
zzz... zzz..."
Una volta accertato che potrà riavere ciò che aveva perso
poco prima, Felipe può riprendere a dormire tranquillamente.
Dopo questa mia
versione estremamente suggestiva vediamo però di tornare alle cose serie: Massa
e Hamilton sono precipitati intorno alla ventesima posizione, dietro di loro ci
sono soltanto un paio di monoposto dei nuovi team (una Virgin e le HRT, se non
vado errata... sì, sicuramente loro, dato che Glock si era già ritirato da un
po'), oltre che la Lotus Renault di Senna che pare avere fatto un pitstop di
durata interminabile subito seguito da un altro, ma non sappiamo il perché.
Nel frattempo è da
notare come le posizioni delle Force India siano incredibilmente avanzate,
insomma, la top ten del sabato non è stata un semplice abbaglio: Sutil e Di
Resta sembrano essere in grado di resistere perfettamente nella top ten e ad un
certo punto Di Resta, con gomme dalle performance più elevate rispetto a Sutil
(che poi rientrerà ai box per un'ulteriore pitstop) supera il compagno di
squadra portandosi provvisoriamente, se non erro, in quinta posizione.
Hamilton, finito
indietro dopo la penalità, ha a finalmente che fare con Kobayashi e ne
approfitta per "citofonare" ai box e prorompere in varie lamentele:
"Ma come?! Io devo stare qui in una posizione che
sarebbe adeguata al massimo per Maldonado e devo stare dietro al piccolo
samurai giapponese? È assurdo! Questa gente dovrebbe farmi strada
immediatamente."
"Eh, Hammiiii, se ti mettessi in testa che non si
rubano i pupazzi di Winnie the Pooh agli avversari non saresti finito lì."
Hammiiii fischietta tra sé e sé.
"Che hai detto?"
"Niente, ma non rubare nessun pupazzo a Maldonado
quando avrai a che fare con lui!"
"L'avevo fatto nelle qualifiche l'altra volta e lui
per vendicarsi mi ha buttato fuori! Viviamo in un mondo ingiusto... Io dovrei
stare davanti! Non è giusto che Koby mi stia davanti allo stesso modo in cui Di
Grassi aveva provato di stare davanti al mio amico Ferniiii l'anno scorso a
Montecarlo!"
Altro fatto curioso
che capita nel corso della gara riguarda Trulli: dopo essere risalito fino alla
dodicesima posizione, seppure senza pitstop, ha la sfortuna che i telecronisti
se ne accorgano. Infatti subito dopo la sua prima sosta ne deve fare un'altra.
Mazzoni osserva che potrebbe esserci stato qualche problema al pitstop, forse
nel rifornimento. WHAT?!?!?!?! Rifornimento?! Ma non sono stati aboliti i
rifornimenti alla fine del 2009?!?!?!?!?!
Successivamente
arriva comunque la spiegazione del perché un secondo pitstop ed è Stella Bruno
a fornirla: dopo essere rientrato in pista, Trulli ha forato una gomma mentre
veniva tamponato dalla Redbull di Alguersuari. Ma come?!
Alghersauri-Alghersauro-ecc... guida la Redbull? Questa novità la ignoravo!
Allora per che scuderia corrono Vettel e Webber?!
Torniamo a noi, o
meglio, torniamo alla narrazione dei fatti più suggestivi. Per quanto riguarda
le posizioni di testa, Vettel è leader, seguito a una notevole distanza da
Button. Terzo finisce per piazzarsi Webber, parecchi secondi più indietro, e
Alonso, in quarta posizione, perde terreno nei confronti del pilota della
Redbull.
Seguono le due Force
India, a una considerevole distanza, dopodiché, dopo i pitstop, Rosberg, Perez
(che la scorsa settimana ha fatto un test sulla Ferrari F60 - CIT. Mazzoni - e
che fa parte del programma dei giovani piloti della Ferrari - CIT. Mazzoni) e
Schumacher.
È proprio la
vicinanza di questi tre piloti a innescare l'episodio che per certi versi
cambierà la gara. Proprio mentre sono uscita dal salotto per andare in bagno,
avviene il fatto e quando ritorno davanti alla TV non mi resta che guardare il
replay: mentre Rosberg era in lotta con Perez ha fatto un errore, che ha
portato il messicano a rallentare. Schumacher che era dietro non ha rallentato
abbastanza e, dopo avere utilizzato la monoposto di Perez come rampa di lancio,
è decollato andando a impattare contro le barriere e disperdendo in pista una
serie di detriti tale che l'unica soluzione possibile era l'intervento della
safety car. Insomma, dopo due ottime gare non mi illudevo che la scia
proseguisse così a lungo, però speravo almeno che la sua propensione alla
ca**ata si fosse affievolita di recente.
Durante la
neutralizzazione della safety car stranamente Mazzoni non ne approfitta per
narrare episodi che non c'entrano nulla né tanto meno per elencare tutti i
piloti che frattanto hanno effettuato il cambio gomme, ma forse tutto sommato
era meglio: sfrutta tutto il tempo possibile per ripetere almeno sette o otto
volte la dinamica dell'incidente, evitando spesso di fare il nome di
Schumacher, dato che evidentemente non è abbastanza lungo, e denominandolo
puntualmente ogni volta "sette volte campione del mondo". Poi la
safety car, dopo un tempo che mi pare abbastanza considerevole, forse dovuto al
fatto che i giri (61 in totale) vengono percorsi in oltre 1 minuto e 50
secondi, finalmente abbandona la pista e la gara riprende, con distacchi
annullati. Vettel, che ha dietro di se una certa quantità di doppiati, è già
dopo un istante lontano un miglio dagli avversari, dopo un giro se non sbaglio
ha già sei secondi di vantaggio su Button. Dietro i distacchi iniziano a farsi
elevati, forse non per Hamilton che finalmente decide di dare una svolta alla
propria gara andandosi a ripassare uno dei principi della forza di gravità: "per sorpassare un avversario lo si fa
alla sua destra o alla sua sinistra, non passandogli per di sopra".
Non ha difficoltà ad apprendere la cosa e finisce con il superare parecchie
monoposto (nel frattempo non era più ventesimo, anche perché molti degli avversari
che aveva davanti da tempo immemore erano rientrati ai box), tra cui quella di
Massa - a cui probabilmente tenta di
sottrarre di nuovo il pupazzo, facendo sì che Massa si svegli di soprassalto
per un istante e che faccia in tempo a vederlo mentre si allontana - e
arrivando successivamente ad artigliare la quinta posizione dopo avere
sorpassato anche le Force India.
Successivamente
Schumacher viene intervistato da Stella Bruno e, naturalmente, essendosi
ritirato è in perfetto atteggiamento da ritiro. È d'uopo una piccola
precisazione: nonno Michael, al momento delle interviste, appare in modo
completamente diverso in caso di risultato buono o accettabile e di ritiro. Nel
primo caso risponde col sorriso sulle labbra a qualsiasi domanda gli venga
posto dalla mitica Stellona, parlando in maniera più o meno comprensibile come
se avesse avuto Flavio Briatore come insegnante di italiano. In caso di ritiro
invece farfuglia e si mangia le parole, in modo tale che non si capisce un'acca
di quello che sta dicendo. Se poi ci si aggiunge Stella che gli domanda se ha
riportato conseguenze nell'incidente... Michael,
ci pensi tu a ricordarle che i piloti infortunati generalmente non se ne stanno
a parlare con le giornaliste che non sanno l'inglese?
Nelle retrovie, intanto,
avviene un confronto serrato tra la Lotus Malese e la Lotus Renault (che
rischia di dover cambiare nome il prossimo anno e che forse perderà i motori
Renault - CIT. Mazzoni), di cui posso rendermi conto soltanto sgranando gli
occhi nel leggere i distacchi. Fino alla scorsa gara in un confronto tra i due
team la Lotus Renault ne sarebbe uscita senza dubbio vincitrice e, anzi, non si
sarebbe neanche parlato di un confronto diretto, in quanto la Lotus malese
sarebbe stata decisamente più indietro. La situazione si è drammaticamente
evoluta diversamente: Kovalainen, in una gloriosa sedicesima posizione doppiato
di un giro, si ritrova a tenersi dietro nientemeno che entrambe le Lotus
Renault di Petrov e di Senna, rispettivamente diciassettesimo e diciottesimo e
anzi, sembra che di tanto in tanto addirittura riesca a guadagnare qualche
centesimo. La cosa mi ha lasciata completamente sbalordita: le Lotus Renault
non erano scomparse nel nulla come credevo, ma esistevano ancora! Mi sono
detta: adesso Petrov supera Kovalainen e gli urla dietro "I'm faster than
youuuuuuuu!" Come no! Semmai erano tutti gli altri piloti che si giravano
verso Petrov e gli dicevano "I'm faster than you!" Drammaticamente il
pilota russo sembra essere completamente incapace di superare Kovalainen e
purtroppo non interviene in suo aiuto la legge del caso, la stessa legge del
caso che ogni tanto fa incendiare la monoposto del finlandese che a causa dello
shock si mette in testa di essere un pompiere e si fa passare un estintore per
spegnere le fiamme (ogni riferimento a Singapore 2010 è puramente casuale,
chiaramente). Io, che non so perché, qualche giorno fa mi ero messa in testa
che senza dubbio Petrov sarebbe arrivato tra le prime posizioni quest'oggi,
inizio a rendermi conto che Petrov è in diciassettesima posizione e che da lì
difficilmente si schioderà e in quella posizione tale e quale arriverà al
traguardo. Il presunto serial killer centratore di Toro Rosso però
evidentemente non è d'accordo con me sul fatto che Petrov arriverà diciassettesimo
al traguardo e dopo tre o quattro giri lo supera. Ma Petriiii, che caspita mi
stai combinando?! Meno male che quest'anno Alonso il mondiale già non lo vince
di suo, perché se dovevo stare ad aspettare che facesse qualcosa Petrov facevo
in tempo a diventare vecchia come un certo pilota della Mercedes!
Le Lotus Renault
puntualmente riprendono a posizioni invertite ad arrancare dietro alla Lotus
Made in Malesia di Kovalainen, fortunatamente senza che Mazzoni si accorga di
tutto ciò provvedendo a lanciare gufate, finché finalmente la situazione si
sblocca dopo quello che mi pare un secolo, con Senna che dopo tipo un quarto
d'ora riesce a superare Kovalainen. Immagino che anche Petrov farà lo stesso,
anche se ovviamente ho smesso di contare su un suo arrivo in top ten già da
un'ora buona, ma questa mia speranza va in fumo come accadrà poco prima della
fine della gara al motore della Lotus malese di Trulli.
Mi rendo conto che
non potrà accadere nulla di eclatante a Petrov; intanto Kobayashi, che è in
quattordicesima posizione, viene penalizzato con un drive through per non avere
rispettato le bandiere blu in precedenza.
Davanti inizia
l'ultimo giro di pitstop, con le posizioni che chiaramente finiscono con il
restare invariate, e proprio lì c'è un brivido: Vettel rischia di andare a
sbattere contro una Lotus malese doppiata, dal momento che durante il pitstop
in questo glorioso team evidentemente hanno alzato il lollipop senza curarsi di
guardare se stesse sopraggiungendo qualcuno. Secondo Mazzoni è Kovalainen e il
fatto che sia seguito all'uscita della pitlane dalla Lotus Renault di Petrov (a
meno che io non abbia le allucinazioni) sembra confermare questa ipotesi. Dopo
però pare che si tratti di Trulli in quanto i commissari di gara stanno
decidendo il da farsi sul casino al pitstop della monoposto numero 18 (la cui
gara finirà come citato poco fa), e a quel punto non mi sono chiare alcune
cose:
> dato che Trulli
era abbondantemente dietro a entrambe le Lotus Renault, di chi caspita era la
Renault che gli stava dietro?
> se la grafica
dava Kovalainen e Petrov ai box ma non Trulli, nel momento in cui c'era anche
Vettel, come facevano a non essere loro?
> siamo sicuri che
sia Trulli ad avere il numero 18 e Kovalainen il 19? non potrebbe essere viceversa?
Indagherò in proposito...
Dopo numerose
ricerche scopro che le Lotus malesi hanno i numeri 20 e 21, di conseguenza la
comunicazione non riguardava né Trulli né Kovalainen. Quello del pitstop era
proprio il finlandese, cosa di cui ho avuto la conferma definitiva.
Quando mancano cinque
o sei giri alla fine, dopo che Mazzoni ha pronosticato che Vettel è sul punto
di "ottenere il grand chalem: pole position, vittoria, giro più veloce e
gara condotta in testa dall'inizio alla fine" [CIT. Mazzoni - e prepariamoci
a sentirla per i prossimi dieci anni] la situazione per il
"paracarro" inizia a evolversi positivamente: Button inizia a
recuperare su Vettel, tanto che in certi momenti arriva a recuperargli anche
due secondi al giro, e naturalmente fa segnare il giro più veloce, privando Seb
di questa soddisfazione.
Inizio a farmi delle
domande:
> la vittoria di
Vettel, siamo sicuri che è scontata?
> Button ce la
farà a raggiungerlo?
> perché Button
sta disputando una stagione così positiva?
> non è che
Briatore esagerava un po' nel chiamarlo "paracarro"?
Non ho il tempo di
pormi esattamente tutti questi quesiti, o meglio, non ho tempo di pensare alla
risposta, perché sono impegnata a seguire con gli occhi strabuzzati il momento
in cui Vettel viene rallentato dalla fase dei doppiaggi di qualche carretta (o
meglio, di una HRT e delle due Williams), con Button che gli si porta a poco
più di tre secondi, dai sei o sette che erano fino a qualche giro prima.
Successivamente è
Button ad essere rallentato dal fatto che Barrichello e Maldonado sono in lotta
per quella che pare essere la dodicesima posizione o qualcosa del genere (con
Maldonado che ha la meglio, con mio immenso dispiacere), anche se non quanto
Vettel. O forse sì... Non ho tempo di farci caso.
Alguersuari, a cui
gli elogi del sabato per i due ottimi gran premi di Spa e Monza hanno fatto
l'effetto di una gufata e che tra le altre cose è stato penalizzato con un
drive through per il contatto con Trulli, sta arrancando parecchio nelle zone
basse della classifica quando mancano tre giri alla fine: è quindicesimo, con
Senna sedicesimo alle sue spalle, distaccato di qualche secondo. Noto con
estrema sorpresa che il pilota della Lotus Renault non ha più Kovalainen negli
scarichi ma se l'è messo a qualcosa come venti secondi, segno che forse tutto
sommato le prestazioni della Lotus Renault sono ancora un minimo superiori a
quelle della sua omonima. Faccio finta di non notare che Petrov è ancora dietro
a Kovalainen e faccio per concentrarmi su quello che sta accadendo davanti. Troppo
tardi! Alguersuari è andato a impattare contro le barriere, probabilmente dopo
essersi accorto con grande sconcerto di avere dietro di sé proprio il killer
che l'ha messo fuori gioco allo start a Spa.
La situazione
potrebbe essere stata questa:
"Ancora tu?!?! Sei il pazzo che mi ha mandato in
mezzo al prato a Spa e mentre cercava di strapparmi di mano il biberon! Non te
l'ha detto il tuo team principal che non si ruba il biberon ai bambini
piccoli?"
"Ehm... no, era troppo impegnato a spiegare Sutil
che non si tirano addosso alla gente le bottiglie rotte!"
"Restituiscimi immediatamente il mio biberon!"
Vedendo che Bruno non ha la benché minima intenzione di
restituirgli il suo biberon, baby Jaime decide di optare per l'opzione drastica
di farsi tamponare, ma non volendo correre il rischio di farsi sottrarre anche
il ciuccio e il bavaglino decide di andare a schiantarsi da solo.
Nelle ultime fasi di
gara vengono esposte le bandiere gialle e, dato che la monoposto di Alguersuari
non è in mezzo alle scatole quanto poteva sembrare in un primo momento, non
viene mandata in pista la safety car.
Nel frattempo
Maldonado, che era in zona punti, surclassando il compagno di squadra come al
solito (come al solito?!?! adesso non esageriamo!), ha dei problemi durante il cambio
gomme e, quando rientra in pista si deve accodare a Massa che ora gli sta
davanti. Per Maldonado naturalmente è traumatico:
"Come osi, bambino do Brasil, rubarmi la mia
posizione?! Pagherai per questo! A fine gara ti porterò via il pupazzetto di
Winnie the Pooh!"
"Non ce la farai! Ci ha già provato Hammiiii, ma non
è riuscito a portarselo a casa, e non ci riuscirai nemmeno tu!"
"A proposito di Hammiiii, come ti sei permesso di
avere un ulteriore incidente con lui? È già la terza volta che vi scontrate
quest'anno, mentre io e lui ci siamo scontrati soltanto due volte! Non è
giusto! Sono io il compagno di autoscontri di Hammiiii! Non puoi metterti in
mezzo a noi!"
All'ultimo giro, nel
frattempo, Massa supera Perez, che evidentemente era sopravvissuto all'essere
stato utilizzato come rampa di lancio da Schumacher. I due chiudono la zona
punti, con Maldonado che rimane fuori. Non
saprei dire, però, se sia riuscito a portarsi a casa il pupazzo di Massa, alla
fine, ma credo di no. Inoltre Jaime è riuscito a scappare via con il suo
ciuccio e il suo bavaglino.
A proposito di zona
punti, che è stata chiusa da Massa e da Perez, mi rendo conto che forse avrei
dovuto tenere conto anche delle prime otto posizioni che effettivamente ho
omesso. La vittoria di Vettel è pressoché scontata, quando dopo 1 ora e 59
minuti di gara, quasi al limite delle due ore, i 61 giri sono stati completati,
alla fine, con Button che forse senza bandiere gialle avrebbe potuto
infastidirlo davvero, e che ha chiuso a un secondo e sette di distacco
(distacco che aveva raggiunto i dodici secondi abbondanti nel momento in cui
era stato più accentuato). Con gli aggiornamenti del punteggio, Vettel ha 124
punti di vantaggio su Button, segno che Button è l'unico pilota che in teoria
potrebbe ancora strappargli il titolo: molto in teoria, però: il mondiale lo
vincerebbe se vincesse tutte le prossime cinque gare e Vettel non facesse
nemmeno un punto. I piloti che seguono in classifica, ovvero Alonso, Webber e
Hamilton, sono già matematicamente esclusi, a partire da questa gara. Sembra
ormai palese che il titolo per Vettel arriverà già a Suzuka, tra due settimane,
e infatti gli basta pochissimo: fare almeno un punto, qualsiasi sia la
posizione di Button, o che Button non vinca nel caso in cui lui non riesca a
fare punti. Insomma, per il suo secondo titolo è soltanto questione di poco.
Ma veniamo al
risultato finale, di cui stavo parlando fino a pochi istanti fa. Ero rimasta a
Vettel primo e Button secondo, quindi proseguo: staccato di una trentina di secondi
troviamo Webber in terza posizione, con Alonso quarto che di secondi dalla
vetta ne ha quasi il doppio. Segue poi Hamilton, distante più di una decina di
secondi dal ferrarista, infine ultimo dei piloti a pieni giri Di Resta, al
miglior risultato in carriera, che non è stato doppiato proprio per un pelo. In
settima posizione c'è Rosberg, dopodiché Sutil - sopravvissuto nonostante
l'essere stato nominato più di una volta l'abbia sottoposto a quel potenziale
ostacolo che è la letale gufata mazzoniana - poi a seguire Massa e Perez.
Fuori dalla zona
punti, doppiati di un giro, ci sono Maldonado, Buemi e Barrichello tra
l'undicesima e la tredicesima posizione, mentre Kobayashi e quelli che lo
seguono, ovverosia Senna, Kovalainen, Petrov e D'Ambrosio, sono doppiati di due
giri. Chiudono le HRT doppiate di quattro giri, che evidentemente l'hanno
abbondantemente preso in quel posto dall'unica Virgin presente in pista.
Si è chiusa la gara,
ma non le polemiche tra Massa e Hamilton. A fine gara, al momento delle interviste,
mentre Hamilton parlava ai microfoni della stampa, Felipe gli si è avvicinato
da dietro dandogli una pacca su una spalla ed esclamando, in tono ironico
"well done, mate". La risposta di Hamilton è stata: "Don't touch
me!"
O almeno così pare...
Secondo me quello che si sono detti era diverso:
"Il pupazzetto di Winnie the Pooh che mi ha regalato
Smedley è mio e non riuscirai mai a portarmelo via!"
"Non ci contare, spero di riuscire a impossessarmene
tra due settimane a Suzuka.”
Bene, ora il commento
è veramente giunto agli sgoccioli: non mi resta che elencare in maniera
ordinata i risultati e le classifiche aggiornate al gran premio di Singapore e
salutare cordialmente i miei appassionati lettori che puntualmente salvo,
grazie ai miei commenti, da lunghe notti insonni. L'appuntamento è con il
commento al gran premio del Giappone, tra due settimane, dove scopriremo se
Vettel riuscirà a vincere il titolo e se Massa e Hamilton (o meglio, il tipo
addormentato che si spaccia per Massa e l'autoscontrista che si spaccia per
Hamilton - perché è chiaro che questi due non possono essere gli stessi che si
contendevano il mondiale nel 2008) continueranno a litigare come due sposini
annoiati. Per non parlare del pupazzetto
di Winnie the Pooh: chi se lo porterà a casa a fine stagione?
Risultati:
1. Vettel (Redbull), 2. Button (Mclaren), 3. Webber
(Redbull), 4. Alonso (Ferrari), 5. Hamilton (Mclaren), 6.
Di Resta (Force India), doppiati di 1 giro: 7. Rosberg (Mercedes), 8. Sutil
(Force India), 9. Massa (Ferrari), 10. Perez (Sauber), 11. Maldonado
(Williams), 12. Buemi (Toro Rosso), 13. Barrichello (Williams), doppiati di 2
giri: 14. Kobayashi (Sauber), 15. Senna (Lotus Renault), 16. Kovalainen (Team
Lotus), 17. Petrov (Lotus Renault), 18. D’Ambrosio (Virgin), doppiati di 4
giri: 19. Ricciardo (HRT), 20. Liuzzi (HRT), a 5 giri Alguersuari (Toro Rosso),
RITIRATI: Trulli (Team Lotus), Schumacher (Mercedes), Glock (Virgin).
Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 309, 2) Button
185, 3) Alonso 184, 4) Webber 182, 5) Hamilton 168, 6) Massa 84, 7) Rosberg 62,
8) Schumacher 52, 9) Petrov 34, 10) Heidfeld 34, 11) Sutil 28, 12) Kobayashi 27,
13) Di Resta 20, 14) Alguersuari 16, 15) Buemi 13, 16) Perez 9, 17) Barrichello
4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
TEAM: 1) Redbull 491, 2) McLaren 353,
3) Ferrari 268, 4) Mercedes 114, 5) Lotus Renault 70, 6) Force India 48, 7)
Sauber 36, 8) Toro Rosso 29, 9) Williams 5.
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