domenica 16 giugno 2013

INDYCAR 2013: #8 MILWAUKEE INDYFEST

Anche stavolta sono un po’ in ritardo (la gara si è svolta nella sera del 15 giugno): in estate o comunque quando si va vicini all’estate la mia capacità di essere puntuale si affievolisce notevolmente (così come la mia memoria: ero convintissima che questo weekend la Indycar gareggiasse a Iowa Corn).
Direi però di non perdere dell’ulteriore tempo e di passare oltre e di iniziare con una piccola nota made-in-Brasil (qualcuno disse che provo una simpatia smodata per i piloti brasiliani, tempo fa: aveva ragione, e questa fissa è iniziata con Feliiii): è tornata Ana Beatriz!
Rispetto all’anno precedente la gara è più lunga: 250 giri anziché 250.

Griglia di partenza
1  Marco Andretti  Chevrolet  25  170.515 mph
2  James Hinchcliffe  Chevrolet  27  170.418 mph
3  Will Power  Chevrolet  12  170.212 mph
4  Ryan Hunter-Reay  Chevrolet  1  170.100 mph
5  E.J. Viso  Chevrolet  5  169.828 mph
6  Sebastian Saavedra  Chevrolet  6  169.732 mph
7  Tony Kanaan  Chevrolet  11  169.482 mph
8  Josef Newgarden  Honda  67  169.462 mph
9  Simon Pagenaud  Honda  77  169.311 mph
10  Tristan Vautier  Honda  55  169.215 mph
11  Scott Dixon  Honda  9  168.820 mph
12  James Jakes  Honda  16  168.470 mph
13  Justin Wilson  Honda  19  168.412 mph
14  Sebastien Bourdais  Chevrolet  7  168.141 mph
15  Takuma Sato  Honda  14  168.023 mph
16  Alex Tagliani  Honda  98  167.512 mph
17  Dario Franchitti  Honda  10  167.263 mph
18  Helio Castroneves  Chevrolet  3  167.169 mph
19  Ryan Briscoe  Chevrolet  4  165.765 mph
20  Ana Beatriz  Honda  18  165.364 mph
21  Ed Carpenter  Chevrolet  20  164.797 mph
22  Charlie Kimball  Honda  83  164.124 mph
23  Graham Rahal  Honda  15  163.230 mph
24  Simona De Silvestro  Chevrolet  78  162.886 mph

La gara (250 giri)
Al via Hunter-Reay risale fino alla seconda posizione e si inserisce tra Andretti e Hinchcliffe, con quest’ultimo che al secondo giro viene superato da Power. Nei giri che seguono Hunter-Reay si avvicina molto ad Andretti.
Al 22° giro la De Silvestro finisce in testacoda e sfiora il muro: caution. Pare comunque che riuscirà a ripartire. Non appena la pit-lane viene aperta tutti rientrano ai box, la top5 è invariata: Andretti, Hunter-Reay, Power, Hinchcliffe e Kanaan.
Proprio mentre la bandiera verde si apprestava a uscire Tagliani (A.K.A. sosia di Liuzzi) finisce in testacoda e nel frattempo c’è una lieve collisione, con Jakes che viene tamponato da Rahal. Tutto ciò ritarda il restart, che sarà al 33° giro, stavolta finalmente senza problemi.
Andretti resta in testa, Hunter-Reay gli è negli scarichi, seguono Power e Hinchcliffe, mentre Kanaan è stato superato da Viso, che poi si inserirà davanti a Hinchcliffe in quarta posizione, e Pagenaud.
Intorno al 65° giro vari piloti iniziano a rientrare ai box in regime di bandiera verde, compresi i piloti di testa: Andretti in precedenza aveva perso terreno ed era stato superato da Hunter-Reay che rientra ai box al suo stesso giro e che effettua una sosta più veloce della sua.
Sato, Castroneves, Wilson, Newgarden e Franchitti rimandano la sosta portandosi nelle prime cinque posizioni, seguiti da Viso primo pilota che ha già effettuato una seconda sosta, che si trova davanti a Hunter-Reay, Kimball, Jakes (che s’è fermato ai box dopo il contatto con Rahal, di fatto solo pochi giri dopo gli altri piloti), mentre segue in decima posizione Power.
I piloti che hanno ritardato la sosta si fermano intorno al 80-90° giro e, al 93°, Viso si ritrova in testa dopo che Wilson, ultimo pilota che ancora non si era fermato, rientra ai box. I primi dieci a questo momento della gara sono Viso, Hunter-Reay, Power, Sato che ritardando la sosta ha recuperato numerose posizioni, Carpenter, Castroneves che ha recuperato molto a sua volta, Hinchcliffe, Saavedra, Pagenaud e Kanaan.
Power viene superato da Sato e da Castroneves un paio di giri dopo, mentre al 98° giro è caution per la terza volta a causa della vettura di Andretti, rimasta ferma.
La pit-lane è aperta e numerosi piloti rientrano ai box, mentre rimangono invece in pista quelli che si erano appena fermati, il che significa che Sato è al momento in testa davanti a Castroneves, mentre terzo è Hunter-Reay che è uscito dai box davanti a Viso, in attesa del restart che sarà al 108° giro.
Sato e Castroneves ne approfittano per mettere spazio tra loro e le altre vetture, dal momento che i piloti che seguono si ritrovano davanti la vettura di Ana Beatriz da doppiare. Anche tra Sato e Castroneves, comunque, si crea un gap abbastanza elevato.
Quando siamo a metà gara le posizioni sono: Sato, Castroneves, Hunter-Reay, Viso, Hinchcliffe, Power, Dixon, Newgarden, Kanaan, Saavedra, Pagenaud, Carpenter, Franchitti e Wilson a pieni giri. Beatriz in 15^ posizione è la prima dei doppiati, seguita da Jakes, Briscoe e Kimball a un giro di ritardo; sono a 2 giri invece Rahal, Vautier e Bourdais, mentre Tagliani è a otto giri. Andretti, che ha 32 giri di ritardo, non è ancora ufficialmente ritirato (il che significa che potrebbe tornare in pista – e infatti è quello che farà diversi giri dopo), mentre è ufficialmente Out la De Silvestro.
Nei giri successivi Sato fa ancora il vuoto, rallentato soltanto dai doppiaggi che si ritrova a dover effettuare. In particolare il tentativo di doppiaggio di Carpenter, intorno al 145° giro, gli fa perdere oltre un secondo del suo vantaggio nei confronti di Castroneves, vista la resistenza che Carpenter oppone per non perdere un giro (non ho potuto fare a meno di pensare che sarebbe bello se anche alle HRT in Formula 1 fosse concesso farlo, ma poi mi sono ricordata che non c’è più la HRT in Formula 1). Intorno al 150° giro, comunque, approfittando dei problemi di Carpenter che rientrerà ai box subito dopo, Sato riesce a liberarsi di lui. Al momento ha però meno di mezzo secondo di vantaggio di Castroneves, leader della classifica, che ha recuperato tantissimo nei suoi confronti.
Castroneves rientra ai box al 155° giro, Sato rientra un giro più tardi per evitare di perdere terreno, dal momento che si ritrovava davanti la vettura doppiata di Ana Beatriz. Ed è proprio dietro a Bia anche Castroneves – rientrando ai box si perde esattamente un giro – quando Sato torna in pista e, approfittando del tempo impiegato da Castroneves per doppiare la sua connazionale, il giapponese mantiene la posizione sul brasiliano.
Dopo il rientro delle altre vetture è sempre Sato a ritrovarsi in testa davanti a Castroneves, staccato di oltre quattro secondi, Hunter-Reay staccato parecchio da Castroneves, Viso, a sua volta lontano da Hunter-Reay, con Hinchcliffe e Power ultimi due piloti a pieni giri.
Nel frattempo viene intervistato Bourdais, che risulta essersi ritirato al 152° giro nell’anonimato più totale, il che è un bene in quanto significa che per una volta non ha fatto danni. Subito dopo viene intervistato anche Tagliani, uscito a sua volta, e il suo tono di voce mi ricorda a sua volta quello di Liuzzi! O.O Questo è Liuzzi made-in-Canada!
Intorno al 170° giro Sato commette un errore, mentre tentava di doppiare la vettura di Kimball, ma fortunatamente riesce a rimanere in pista e conserva la leadership con circa mezzo secondo di vantaggio su Castroneves. Anche Hunter-Reay, che era parecchio arretrato dopo la sosta, riesce a risalire parecchio, ora è subito dietro a Castroneves.
Al 195° giro Hunter-Reay riesce a superare Castroneves e si lancia all’inseguimento di Sato, superandolo un giro più tardi. Accidenti a lui. -.-
A questo punto Sato deve vedersela anche con Castroneves, ma poi rientra ai box quando mancano 50 giri al termine, tornando in pista doppiato di un giro.
Saavedra sfiora il muro. NOOOOO! Non fare uscire la bandiera gialla adesso, che Taku è doppiato! *Sospiro di sollievo quando riesce a raggiungere i box.*
Riassumiamo: Hunter-Reay in testa, Castroneves a 3,8 secondi, Viso a 11, Power a 12, Hinchcliffe a 17, Dixon a 20, con Sato in settima posizione primo pilota a un giro di distacco, che si trova esattamente dietro (dal punto di vista dello spazio) a Castroneves, a cui di fatto per sdoppiarsi basta il rientro ai box di Hunter-Reay e Castroneves, sperando che non escano le bandiere giallo prima di questo momento.
BEATRIZ, CHE CA**O FAI?! Se fossi una complottista direi che è segretamente innamorata di Hunter-Reay. U.U Comunque come non detto: caution, tutti rientrano ai box... Sato comunque è settimo, davanti a Franchitti che è ottavo: i due erano a un giro di distacco e si ritrovano a pieni giri.
A 31 giri dal termine la gara riparte con Hunter-Reay, Castroneves, Power, Viso, Hinchcliffe, Dixon, Sato e Franchitti a pieni giri.
Hunter-Reay va molto più veloce rispetto a tutti gli altri piloti, tanto che dopo una decina di giri ha già messo quattro secondi tra sé e Castroneves, che nella parte conclusivi deve fare attenzione al compagno di squadra Power (che a quanto pare negli ultimi tempi ha imparato a girare sugli ovali senza arrampicarsi su per i muri XD) che gli è negli scarichi. Il brasiliano riesce a mantenere la seconda posizione fino alla fine, precedendo Power. Non variano, di fatto, le posizioni dei piloti che chiudono a pieni giri.

Il risultato
1  Ryan Hunter-Reay  1  Chevrolet  250  
2  Helio Castroneves  3  Chevrolet  250  
3  Will Power  12  Chevrolet  250  
4  E.J. Viso  5  Chevrolet  250  
5  James Hinchcliffe  27  Chevrolet  250  
6  Scott Dixon  9  Honda  250  
7  Takuma Sato  14  Honda  250  
8  Dario Franchitti  10  Honda  250  
9  Justin Wilson  19  Honda  249   
10  Tony Kanaan  11  Chevrolet  249  
11  Josef Newgarden  67  Honda  249  
12  Simon Pagenaud  77  Honda  249  
13  Sebastian Saavedra  6  Chevrolet  248  
14  Ed Carpenter  20  Chevrolet  248   
15  Ryan Briscoe  4  Chevrolet  248  
16  Graham Rahal  15  Honda  247 
17  Charlie Kimball  83  Honda  246   
18  James Jakes  16  Honda  245 
19  Ana Beatriz  18  Honda  242  
20  Marco Andretti  25  Chevrolet  176  
21  Tristan Vautier  55  Honda  173  
22  Sebastien Bourdais  7  Chevrolet  152   
23  Alex Tagliani  98  Honda  146   
24  Simona De Silvestro  78  Chevrolet  69  

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