Anche stavolta sono un po’ in ritardo (la gara si è
svolta nella sera del 15 giugno): in estate o comunque quando si va vicini
all’estate la mia capacità di essere puntuale si affievolisce notevolmente
(così come la mia memoria: ero convintissima che questo weekend la Indycar
gareggiasse a Iowa Corn).
Direi però di non perdere dell’ulteriore tempo e di
passare oltre e di iniziare con una piccola nota made-in-Brasil (qualcuno disse
che provo una simpatia smodata per i piloti brasiliani, tempo fa: aveva
ragione, e questa fissa è iniziata con Feliiii): è tornata Ana Beatriz!
Rispetto all’anno precedente la gara è più lunga: 250
giri anziché 250.
Griglia di
partenza
1 Marco
Andretti Chevrolet 25
170.515 mph
2 James
Hinchcliffe Chevrolet 27
170.418 mph
3 Will Power Chevrolet
12 170.212 mph
4 Ryan
Hunter-Reay Chevrolet 1
170.100 mph
5 E.J. Viso Chevrolet
5 169.828 mph
6 Sebastian
Saavedra Chevrolet 6
169.732 mph
7 Tony Kanaan Chevrolet
11 169.482 mph
8 Josef
Newgarden Honda 67
169.462 mph
9 Simon
Pagenaud Honda 77
169.311 mph
10 Tristan
Vautier Honda 55
169.215 mph
11 Scott
Dixon Honda 9
168.820 mph
12 James
Jakes Honda 16
168.470 mph
13 Justin
Wilson Honda 19
168.412 mph
14 Sebastien
Bourdais Chevrolet 7
168.141 mph
15 Takuma
Sato Honda 14
168.023 mph
16 Alex
Tagliani Honda 98
167.512 mph
17 Dario
Franchitti Honda 10
167.263 mph
18 Helio
Castroneves Chevrolet 3
167.169 mph
19 Ryan
Briscoe Chevrolet 4
165.765 mph
20 Ana
Beatriz Honda 18
165.364 mph
21 Ed
Carpenter Chevrolet 20 164.797 mph
22 Charlie
Kimball Honda 83
164.124 mph
23 Graham
Rahal Honda 15
163.230 mph
24 Simona De
Silvestro Chevrolet 78
162.886 mph
La gara (250
giri)
Al via Hunter-Reay risale fino alla seconda posizione e
si inserisce tra Andretti e Hinchcliffe, con quest’ultimo che al secondo giro
viene superato da Power. Nei giri che seguono Hunter-Reay si avvicina molto ad
Andretti.
Al 22° giro la De Silvestro finisce in testacoda e sfiora
il muro: caution. Pare comunque che riuscirà a ripartire. Non appena la
pit-lane viene aperta tutti rientrano ai box, la top5 è invariata: Andretti,
Hunter-Reay, Power, Hinchcliffe e Kanaan.
Proprio mentre la bandiera verde si apprestava a uscire
Tagliani (A.K.A. sosia di Liuzzi) finisce in testacoda e nel frattempo c’è una
lieve collisione, con Jakes che viene tamponato da Rahal. Tutto ciò ritarda il
restart, che sarà al 33° giro, stavolta finalmente senza problemi.
Andretti resta in testa, Hunter-Reay gli è negli
scarichi, seguono Power e Hinchcliffe, mentre Kanaan è stato superato da Viso,
che poi si inserirà davanti a Hinchcliffe in quarta posizione, e Pagenaud.
Intorno al 65° giro vari piloti iniziano a rientrare ai
box in regime di bandiera verde, compresi i piloti di testa: Andretti in
precedenza aveva perso terreno ed era stato superato da Hunter-Reay che rientra
ai box al suo stesso giro e che effettua una sosta più veloce della sua.
Sato, Castroneves, Wilson, Newgarden e Franchitti
rimandano la sosta portandosi nelle prime cinque posizioni, seguiti da Viso primo
pilota che ha già effettuato una seconda sosta, che si trova davanti a
Hunter-Reay, Kimball, Jakes (che s’è fermato ai box dopo il contatto con Rahal,
di fatto solo pochi giri dopo gli altri piloti), mentre segue in decima
posizione Power.
I piloti che hanno ritardato la sosta si fermano intorno
al 80-90° giro e, al 93°, Viso si ritrova in testa dopo che Wilson, ultimo
pilota che ancora non si era fermato, rientra ai box. I primi dieci a questo
momento della gara sono Viso, Hunter-Reay, Power, Sato che ritardando la sosta
ha recuperato numerose posizioni, Carpenter, Castroneves che ha recuperato
molto a sua volta, Hinchcliffe, Saavedra, Pagenaud e Kanaan.
Power viene superato da Sato e da Castroneves un paio di
giri dopo, mentre al 98° giro è caution per la terza volta a causa della
vettura di Andretti, rimasta ferma.
La pit-lane è aperta e numerosi piloti rientrano ai box,
mentre rimangono invece in pista quelli che si erano appena fermati, il che
significa che Sato è al momento in testa davanti a Castroneves, mentre terzo è
Hunter-Reay che è uscito dai box davanti a Viso, in attesa del restart che sarà
al 108° giro.
Sato e Castroneves ne approfittano per mettere spazio tra
loro e le altre vetture, dal momento che i piloti che seguono si ritrovano
davanti la vettura di Ana Beatriz da doppiare. Anche tra Sato e Castroneves,
comunque, si crea un gap abbastanza elevato.
Quando siamo a metà gara le posizioni sono: Sato,
Castroneves, Hunter-Reay, Viso, Hinchcliffe, Power, Dixon, Newgarden, Kanaan,
Saavedra, Pagenaud, Carpenter, Franchitti e Wilson a pieni giri. Beatriz in 15^
posizione è la prima dei doppiati, seguita da Jakes, Briscoe e Kimball a un
giro di ritardo; sono a 2 giri invece Rahal, Vautier e Bourdais, mentre
Tagliani è a otto giri. Andretti, che ha 32 giri di ritardo, non è ancora
ufficialmente ritirato (il che significa che potrebbe tornare in pista – e
infatti è quello che farà diversi giri dopo), mentre è ufficialmente Out la De
Silvestro.
Nei giri successivi Sato fa ancora il vuoto, rallentato
soltanto dai doppiaggi che si ritrova a dover effettuare. In particolare il tentativo
di doppiaggio di Carpenter, intorno al 145° giro, gli fa perdere oltre un
secondo del suo vantaggio nei confronti di Castroneves, vista la resistenza che
Carpenter oppone per non perdere un giro (non ho potuto fare a meno di pensare
che sarebbe bello se anche alle HRT in Formula 1 fosse concesso farlo, ma poi
mi sono ricordata che non c’è più la HRT in Formula 1). Intorno al 150° giro,
comunque, approfittando dei problemi di Carpenter che rientrerà ai box subito
dopo, Sato riesce a liberarsi di lui. Al momento ha però meno di mezzo secondo
di vantaggio di Castroneves, leader della classifica, che ha recuperato
tantissimo nei suoi confronti.
Castroneves rientra ai box al 155° giro, Sato rientra un
giro più tardi per evitare di perdere terreno, dal momento che si ritrovava
davanti la vettura doppiata di Ana Beatriz. Ed è proprio dietro a Bia anche
Castroneves – rientrando ai box si perde esattamente un giro – quando Sato
torna in pista e, approfittando del tempo impiegato da Castroneves per doppiare
la sua connazionale, il giapponese mantiene la posizione sul brasiliano.
Dopo il rientro delle altre vetture è sempre Sato a
ritrovarsi in testa davanti a Castroneves, staccato di oltre quattro secondi,
Hunter-Reay staccato parecchio da Castroneves, Viso, a sua volta lontano da
Hunter-Reay, con Hinchcliffe e Power ultimi due piloti a pieni giri.
Nel frattempo viene intervistato Bourdais, che risulta
essersi ritirato al 152° giro nell’anonimato più totale, il che è un bene in
quanto significa che per una volta non ha fatto danni. Subito dopo viene
intervistato anche Tagliani, uscito a sua volta, e il suo tono di voce mi
ricorda a sua volta quello di Liuzzi! O.O Questo è Liuzzi made-in-Canada!
Intorno al 170° giro Sato commette un errore, mentre
tentava di doppiare la vettura di Kimball, ma fortunatamente riesce a rimanere
in pista e conserva la leadership con circa mezzo secondo di vantaggio su Castroneves.
Anche Hunter-Reay, che era parecchio arretrato dopo la sosta, riesce a risalire
parecchio, ora è subito dietro a Castroneves.
Al 195° giro Hunter-Reay riesce a superare Castroneves e
si lancia all’inseguimento di Sato, superandolo un giro più tardi. Accidenti a lui. -.-
A questo punto Sato deve vedersela anche con Castroneves,
ma poi rientra ai box quando mancano 50 giri al termine, tornando in pista
doppiato di un giro.
Saavedra sfiora il muro. NOOOOO! Non fare uscire la bandiera gialla adesso, che Taku è doppiato!
*Sospiro di sollievo quando riesce a raggiungere i box.*
Riassumiamo: Hunter-Reay in testa, Castroneves a 3,8
secondi, Viso a 11, Power a 12, Hinchcliffe a 17, Dixon a 20, con Sato in
settima posizione primo pilota a un giro di distacco, che si trova esattamente
dietro (dal punto di vista dello spazio) a Castroneves, a cui di fatto per
sdoppiarsi basta il rientro ai box di Hunter-Reay e Castroneves, sperando che
non escano le bandiere giallo prima di questo momento.
BEATRIZ, CHE CA**O
FAI?! Se fossi una complottista direi che è segretamente innamorata di
Hunter-Reay. U.U Comunque come non detto: caution, tutti rientrano ai box... Sato
comunque è settimo, davanti a Franchitti che è ottavo: i due erano a un giro di
distacco e si ritrovano a pieni giri.
A 31 giri dal termine la gara riparte con Hunter-Reay,
Castroneves, Power, Viso, Hinchcliffe, Dixon, Sato e Franchitti a pieni giri.
Hunter-Reay va molto più veloce rispetto a tutti gli
altri piloti, tanto che dopo una decina di giri ha già messo quattro secondi
tra sé e Castroneves, che nella parte conclusivi deve fare attenzione al
compagno di squadra Power (che a quanto pare negli ultimi tempi ha imparato a
girare sugli ovali senza arrampicarsi su per i muri XD) che gli è negli
scarichi. Il brasiliano riesce a mantenere la seconda posizione fino alla fine,
precedendo Power. Non variano, di fatto, le posizioni dei piloti che chiudono a
pieni giri.
Il risultato
1 Ryan
Hunter-Reay 1 Chevrolet
250
2 Helio
Castroneves 3 Chevrolet 250
3 Will Power 12 Chevrolet 250
4 E.J. Viso 5 Chevrolet 250
5 James
Hinchcliffe 27 Chevrolet
250
6 Scott Dixon 9
Honda 250
7 Takuma Sato 14 Honda 250
8 Dario Franchitti 10
Honda 250
9 Justin
Wilson 19 Honda
249
10 Tony
Kanaan 11 Chevrolet
249
11 Josef
Newgarden 67 Honda
249
12 Simon
Pagenaud 77 Honda
249
13 Sebastian
Saavedra 6 Chevrolet 248
14 Ed
Carpenter 20 Chevrolet
248
15 Ryan
Briscoe 4 Chevrolet
248
16 Graham
Rahal 15
Honda 247
17 Charlie
Kimball 83 Honda
246
18 James
Jakes 16
Honda 245
19 Ana
Beatriz 18 Honda
242
20 Marco
Andretti 25 Chevrolet
176
21 Tristan
Vautier 55 Honda
173
22 Sebastien
Bourdais 7 Chevrolet
152
23 Alex
Tagliani 98 Honda
146
24 Simona De
Silvestro 78 Chevrolet
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Milly Sunshine