Dopo
le qualifiche c’è un colpo di scena: Di Resta, con la vettura sottopeso, viene
retrocesso in ultima posizione sulla griglia di partenza da 5° che si
ritrovava.
In partenza
Hamilton mantiene la prima posizione mentre Vettel supera Rosberg. In quarta
posizione risale Sutil mentre più indietro c’è un contatto tra Grosjean e
Webber che costa a quest’ultimo diverse posizioni. È da segnalare la partenza
di Massa, che risale in quinta posizione.
In top
ten al momento ci sono: Hamilton, Vettel, Rosberg, Sutil, Massa, Raikkonen,
Ricciardo, Button, Alonso e Grosjean. Button viene superato da Alonso e
Grosjean nei giri successivi e perderà alcune altre posizioni in seguito,
venendo superato da Perez e da Webber.
Il primo
colpo di scena arriva all’ottavo giro, quando Hamilton fora: la posteriore
sinistra è squarciata e, nel rientrare ai box, perde terreno ritrovandosi nelle
retrovie. Pressoché identico è il destino di Massa, che due giri più tardi
finisce in testacoda a causa di una foratura, anche lui rientra ai box con la
posteriore sinistra squarciata.
Nei giri
successivi intanto tutti rientrano per il primo pit-stop. La top ten
successivamente è: Vettel, Rosberg, Sutil, Alonso, Grosjean, Raikkonen,
Ricciardo, Perez, Webber e Button.
Mentre
Raikkonen supera Grosjean al 15° giro (è significativa la comunicazione via
radio “Kimi is faster than you” che mi sembra di avere già sentito da qualche
parte), Vergne ha un problema in tutto e per tutto simile a quello di Hamilton
e Massa. Entra la safety car. Vergne tornerà in pista nelle retrovie e vi
resterà fino al 36° giro quando si ritirerà.
La
ripartenza è al 22° giro, con Vettel ancora in testa, Rosberg secondo, Sutil
terzo e Alonso quarto davanti alle due Lotus.
Hamilton
abbastanza arretrato e Massa ultimo recuperano varie posizioni nei giri
successivi.
Al 28°
giro Ricciardo supera Grosjean, che verrà successivamente superato anche da
Webber. Poco dopo Gutierrez rompe l’ala anteriore e sparge detriti sulla pista,
che però non provocheranno problemi eccessivi.
Al 30°
giro i piloti iniziano a fermarsi per la seconda sosta, che si prolunga nei
giri successivi. I primi dieci sono a quel punto Vettel, Rosberg, Raikkonen,
Alonso, Sutil, Ricciardo, Perez, Grosjean e Button. Alonso verrà superato da
Webber poco dopo la sosta.
Hamilton
si ritrova 12° in lotta con Di Resta e lo supererà al 38° giro, mentre Massa
dopo la sosta (che per lui è la terza) è rientrato in pista in 16^ posizione.
Al 42°
giro c’è un grande colpo di scena: Vettel si ritira per la rottura del cambio
mentre era in testa. Rimane fermo sulla pista ed entra la safety car.
La gara
riparte al 46° giro con Rosberg in testa davanti a Raikkonen, Sutil e Ricciardo
che non sono rientrati ai box diversamente da lui, segue Rosberg che si è
fermato, davanti a Webber che è rientrato, Perez che non ha effettuato soste
dietro la SC e Alonso che invece s’è fermato.
Quest’ultimo
ha appena superato Perez quando quest’ultimo fora e arriva ai box con la
posteriore sinistra squarciata. Una volta rientrato ai box è costretto al
ritiro.
Nel frattempo
Webber supera Sutil per la terza posizione, mentre Alonso e Hamilton superano
Ricciardo risalendo al quinto e sesto posto.
Al 48°
giro dopo un’accesa lotta per la seconda posizione supera Raikkonen, mentre
Alonso supera Sutil che viene poco dopo superato anche da Hamilton.
Raikkonen
è palesemente più lento dei piloti che lo seguono, su gomme fresche, e alla
fine del 50° giro è costretto ad arrendersi al sorpasso di Alonso e un giro più
tardi a quello di Hamilton, mentre Massa supera Sutil che a sua volta non si
era fermato ai box dietro la safety car.
Il gap
che Rosberg ha nei confronti di Webber non è elevato, ma Rosberg riesce a
mantenere la posizione fino alla fine.
I TOP
La
Mercedes s’è dimostrata sicuramente il team più performante e anche più
affidabile, dopo la rottura del cambio sulla Redbull di Vettel.
Rosberg
conquista la seconda vittoria stagionale in una gara in cui, a parte una
partenza non ottimale, non ha avuto sbavature.
Credo
sia opportuno menzionare anche la buona performance di Webber, risalito dalla
14° (dove era precipitato al via dopo l’incidente con Grosjean) alla 2°
posizione, Hamilton da 21° (dov’era dopo la foratura) a 4°, Massa da 22° (dov’era
dopo la foratura) a 6°.
I FLOP
8°
giro: la posteriore sinistra di Hamilton si squarcia.
10°
giro: la posteriore sinistra di Massa si squarcia.
15°
giro: la posteriore sinistra di Vergne si squarcia.
47°
giro: la posteriore sinistra di Perez si squarcia.
È sufficiente
per garantire alla Pirelli il titolo di flop del weekend? Al confronto perfino
il cambio di Vettel e la partenza di Grosjean possono quasi passare
inosservati...
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Milly Sunshine