Il finale della stagione è nella sera del 15 settembre
sull’ovale di Fontana, in
California. Power, il leader del campionato, partirà solo tredicesimo, mentre
il suo avversario Hunter-Reay partirà addirittura soltanto ventiduesimo. Ma 250
giri sono lunghi e possono succedere tante cose...
Griglia di
partenza: Andretti, Briscoe, Kanaan, Hildebrand, Carpenter, Barrichello,
Legge, Servia, Franchitti, Saavedra, Viso, Jakes, Power, Newgarden, Dixon,
Tagliani, Castroneves, Rahal, Hinchcliffe, Pagenaud, Sato, Hunter-Reay,
Kimball, Cunningham, Wilson, De Silvestro.
Cronaca della gara
I primi giri vedono un’intensa lotta per la prima
posizione tra Andretti e Kanaan, che si superano più volte: soltanto nei primi
tre giri Kanaan supera due volte Andretti, per poi essere contro sorpassato.
Successivamente Hildebrand sopravanza il brasiliano e affianca Andretti, di
nuovo ci sono cambi di leadership con Hildebrand che, dopo avere superato
Andretti ed averlo superato a sua volta, si porta in testa al sesto giro.
Dietro ad Andretti e Kanaan seguono Carpenter e Briscoe
in lotta per la quarta posizione e sesta Katherine Legge davanti a Tagliani e
Barrichello; Briscoe supera Carpenter, mentre intorno al decimo giro Tagliani
supera Legge; successivamente Briscoe supererà anche Kanaan portandosi in terza
posizione alle spalle di Hildebrand e Andretti, sorpassando quest’ultimo
intorno al 25° giro.
Al 33° giro Andretti è il primo pilota a rientrare,
seguiranno le soste anche degli altri piloti che si trovavano tra le prime
posizioni. Dopo i pit-stop Hildebrand, Carpenter, Briscoe, Kanaan, Tagliani
sono nelle prime cinque posizioni, con Briscoe che supera Carpenter al 48°
giro.
Non appena viene superato un quinto di gara ciò che salta
all’occhio sono Power e Hunter-Reay in lotta per la tredicesima posizione. Ma il
vero colpo di scena avviene al 56° giro, quando Power finisce in testacoda e va
a sbattere contro un muro, il che di fatto mette fine allo scontro per il
titolo. Successivamente, una volta riparata la vettura di Power, molti giri più
tardi, il team lo rimanderà in pista, nel tentativo di fargli conquistare
qualche punto.
Mentre in pista c’è la pace-car, numerose vetture
rientrano ai box. Il restart è al 66° giro, con Hildebrand leader davanti a
Carpenter e Barrichello, con Carpenter che però supera Hildebrand subito dopo,
portandosi in testa; i primi tre sono comunque vicinissimi. Segue Sato in
quarta posizione davanti a Dixon che è in lotta con Kanaan per il quinto posto.
Sato successivamente supera Barrichello portandosi al terzo posto, che diventa
secondo al 75° giro, quando Hildebrand che era a secondo va a sbattere e la
gara viene nuovamente neutralizzata dall’ingresso della pace-car. Ancora una
volta tutti rientrano ai box con Jakes che non si ferma e si piazza al momento
in prima posizione davanti a Carpenter, Dixon, Sato, Barrichello e Andretti.
All’81° giro, ancora dietro la pace-car, Wilson si tocca
con Rahal e si ritira. La bandiera verde è all’86° giro con Carpenter che si
porta in testa davanti ad Andretti, Dixon, Hunter-Reay, Jakes, con Sato che all’88°
giro supera Castroneves per la sesta posizione.
Andretti perde successivamente diverse posizioni, mentre
sia Castroneves sia Sato rimontano. Dopo 100 giri i primi cinque sono Carpenter,
Dixon, Briscoe, Castroneves e Sato.
Al 108° giro Barrichello si ritira col motore in fumo, a
causa della vettura ferma entra la pace-car e, non appena la pit-lane sarà
aperta, tutti effettueranno un pit-stop. Carpenter è ancora leader, davanti a
Kanaan, Dixon, Sato, Franchitti, Briscoe, Castroneves, Hunter-Reay, Rahal, Pagenaud,
Servia, Tagliani, Hinchcliffe, Andretti, Jakes, Legge, Kimball, Saavedra,
Cunningham, Hildebrand, Newgarden.
Dopo il restart Carpenter continua a mantenere la prima
posizione, Dixon supera Kanaan, ma dal brasiliano verrà successivamente
superato, mentre Franchitti si porta al quarto posto davanti a Sato. Al 122°
giro Kanaan verrà nuovamente sopravanzato da Dixon e quest’ultimo affiancherà
anche Carpenter, superandolo per la leadership al 123° giro.
È in quei frangenti che – come già anticipato – Power viene
mandato in pista. La top-ten, a metà gara, è: Dixon, Carpenter, Kanaan,
Castroneves, Sato, Franchitti, Hunter-Reay, Tagliani, Andretti, Pagenaud con
Carpenter che perderà successivamente alcune posizioni; per Power, che aveva 17
punti, nonostante i 69 giri di ritardo esistono ancora speranze di conquistare
la vittoria del campionato. La gara di Power non dura comunque molto a lungo:
dopo una decina di giri rientrerà ai box e si ritirerà.
Intorno al 150° giro vari piloti si fermano ai box, dove
tra l’altro c’è qualche problema per Rahal. Dopo questo giro di pit-stop Kanaan
si ritrova in testa, tallonato da Dixon, seguono Castroneves, Carpenter, Sato,
Tagliani, Franchitti, Hunter-Reay, Pagenaud e Briscoe a completare i primi
dieci. Sato supererà successivamente Carpenter per la quarta posizione e dopo
circa 170 giri di gara sorpasserà anche Castroneves portandosi al terzo posto;
Franchitti invece supererà Tagliani portandosi in quinta posizione.
Al 182° giro la vettura
di Briscoe rallenta drasticamente e questo provoca l’ingresso della
pace-car; Hunter-Reay che ha recuperato alcune posizioni adesso è quarto:
davanti a lui ci sono Kanaan, Dixon, Franchitti e Tagliani, alle sue spalle
invece Sato, Carpenter e Andretti.
Durante la caution avvengono le soste ai box, con Kanaan
che perde terreno ritrovandosi sesto: adesso è in testa Dixon, che ci rimane
anche dopo il restart (190° giro), mentre si porta in seconda posizione
Carpenter, che al 193° giro lo affianca. I due si superano a vicenda diverse
volte nei giri successivi, con Carpenter che si porterà definitivamente in
testa intorno al 200° giro, mentre Franchitti è terzo e alle sue spalle Sato e
Tagliani sono in lotta per il quarto posto; il canadese riuscirà non solo a
sopravanzare il giapponese, ma supererà anche Franchitti e tenterà, con
successo, di superare anche Dixon per la seconda posizione.
Al 204° giro Tagliani supera Carpenter e si porta in
testa, mentre Sato risale in terza posizione con un sorpasso su Dixon, che
successivamente verrà sopravanzato anche da Franchitti. Hunter-Reay è sesto,
quando gli serve almeno un quinto posto per vincere il titolo.
A 33 giri dalla fine Carpenter supera Tagliani, che però
riprende la prima posizione un giro più tardi, con Carpenter che commette un
errore e va a sfiorare il muro, venendo nel frattempo superato da Sato e da
Franchitti: ora Tagliani è al comando con oltre un secondo e mezzo di vantaggio
nei confronti del giapponese che è secondo.
Un paio di giri più tardi la maggior parte dei piloti si
fermano per un’ulteriore pit-stop: a 25 giri dal termine Tagliani è di nuovo in
testa, stavolta con un margine minimo nei confronti di Sato e di Carpenter,
mentre sono più distanziati Franchitti e Dixon, con Hunter-Reay ancora in sesta
posizione, che deve necessariamente risalire almeno quinto per vincere il
campionato.
A 23 giri dalla fine Sato sopravanza Tagliani portandosi
in testa, mentre i due vengono superati entrambi da Carpenter un giro più
tardi; quest’ultimo torna quindi leader, poco prima che Tagliani si ritiri con
il motore in fumo e che entri la pace-car a causa della vettura ferma. Ciò permette
a Hunter-Reay di risalire in quinta posizione.
Castroneves e Andretti si fermano ai box a 18 giri dal
termine: grazie al fatto che buona parte dei piloti erano doppiati si accodano Andretti
8° e Castroneves 9°, come ultimi due piloti a pieni giri.
Al restart, a 15 giri dalla fine, Carpenter mantiene la
prima posizione, mentre dietro di lui completano i primi cinque Franchitti,
Sato, Hunter-Reay e Dixon, con quest’ultimo che viene superato da Kanaan,
mentre Hunter-Reay supera Sato per la terza posizione.
A dieci giri dalla fine Kanaan finisce a muro ed entra di
nuovo in pista la pace-car e un giro più tardi viene esposta la bandiera rossa
(complice la telecronaca in lingua a me sconosciuta non capisco perché), quando
Franchitti tra l’altro risulta essere davanti a Carpenter.
Le vetture riprendono comunque a breve a girare dietro la
pace-car e la gara riparte quando di giri alla conclusione ne mancano soltanto
sei: in un primo momento Franchitti mantiene la leadership, con Carpentr
secondo e con Dixon che a quattro giri dalla fine supera Hunter-Reay per la
terza posizione. Dietro al pretendente al titolo sopraggiunge Sato che a tre
giri dalla fine lo affianca e tenta il sorpasso mentre si avvicina anche
Andretti, ma è Hunter-Reay a mantenere la posizione, mentre all’ultimo giro il
giapponese finisce a muro (coinvolgendo forse anche Andretti nell’incidente?),
proprio mentre Carpenter supera Franchitti conquistando la vittoria davanti
allo stesso Franchitti e a Dixon, mentre classificandosi quarto Hunter-Reay
vince il titolo per tre punti su Will Power.
È da segnalare l’arrivo della Legge in nona posizione:
all’ultimo appuntamento stagionale quello di Katherine è l’unico arrivo tra i
primi dieci di una donna nel 2012.
Il risultato
1 Ed
Carpenter 20 Chevrolet
250
2 Dario Franchitti 10
Honda 250
3 Scott
Dixon 9 Honda 250
4 Ryan
Hunter-Reay 28 Chevrolet
250
5 Helio
Castroneves 3 Chevrolet
250
6 Graham
Rahal 38 Honda
250
7 Takuma
Sato 15 Honda
249
8 Marco Andretti 26
Chevrolet 249
9 Katherine
Legge 6 Chevrolet
249
10 Charlie
Kimball 83 Honda
249
11 JR
Hildebrand 4 Chevrolet
248
12 James
Jakes 19 Honda 248
13 James
Hinchcliffe 27 Chevrolet
247
14 Wade
Cunningham 14 Honda
246
15 Simon
Pagenaud 77 Honda
246
16 Josef
Newgarden 67 Honda
244
17 Ryan
Briscoe 2 Chevrolet 244
18 Tony
Kanaan 11 Chevrolet
240
19 Oriol
Servia 22 Chevrolet
231
20 Alex
Tagliani 98 Honda 229
21 Sebastian
Saavedra 17 Chevrolet
118
22 Rubens
Barrichello 8 Chevrolet
107
23 Justin
Wilson 18 Honda
80
25 Will
Power 12 Chevrolet
66
24 E.J. Viso 5
Chevrolet 65
26 Simona De
Silvestro 78 Lotus
16
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