lunedì 17 settembre 2012

INDYCAR 2012: #15 MAVTV 500, FONTANA (15 settembre)

Il finale della stagione è nella sera del 15 settembre sull’ovale di Fontana, in California. Power, il leader del campionato, partirà solo tredicesimo, mentre il suo avversario Hunter-Reay partirà addirittura soltanto ventiduesimo. Ma 250 giri sono lunghi e possono succedere tante cose...


Griglia di partenza: Andretti, Briscoe, Kanaan, Hildebrand, Carpenter, Barrichello, Legge, Servia, Franchitti, Saavedra, Viso, Jakes, Power, Newgarden, Dixon, Tagliani, Castroneves, Rahal, Hinchcliffe, Pagenaud, Sato, Hunter-Reay, Kimball, Cunningham, Wilson, De Silvestro.

Cronaca della gara
I primi giri vedono un’intensa lotta per la prima posizione tra Andretti e Kanaan, che si superano più volte: soltanto nei primi tre giri Kanaan supera due volte Andretti, per poi essere contro sorpassato. Successivamente Hildebrand sopravanza il brasiliano e affianca Andretti, di nuovo ci sono cambi di leadership con Hildebrand che, dopo avere superato Andretti ed averlo superato a sua volta, si porta in testa al sesto giro.
Dietro ad Andretti e Kanaan seguono Carpenter e Briscoe in lotta per la quarta posizione e sesta Katherine Legge davanti a Tagliani e Barrichello; Briscoe supera Carpenter, mentre intorno al decimo giro Tagliani supera Legge; successivamente Briscoe supererà anche Kanaan portandosi in terza posizione alle spalle di Hildebrand e Andretti, sorpassando quest’ultimo intorno al 25° giro.
Al 33° giro Andretti è il primo pilota a rientrare, seguiranno le soste anche degli altri piloti che si trovavano tra le prime posizioni. Dopo i pit-stop Hildebrand, Carpenter, Briscoe, Kanaan, Tagliani sono nelle prime cinque posizioni, con Briscoe che supera Carpenter al 48° giro.
Non appena viene superato un quinto di gara ciò che salta all’occhio sono Power e Hunter-Reay in lotta per la tredicesima posizione. Ma il vero colpo di scena avviene al 56° giro, quando Power finisce in testacoda e va a sbattere contro un muro, il che di fatto mette fine allo scontro per il titolo. Successivamente, una volta riparata la vettura di Power, molti giri più tardi, il team lo rimanderà in pista, nel tentativo di fargli conquistare qualche punto.
Mentre in pista c’è la pace-car, numerose vetture rientrano ai box. Il restart è al 66° giro, con Hildebrand leader davanti a Carpenter e Barrichello, con Carpenter che però supera Hildebrand subito dopo, portandosi in testa; i primi tre sono comunque vicinissimi. Segue Sato in quarta posizione davanti a Dixon che è in lotta con Kanaan per il quinto posto. Sato successivamente supera Barrichello portandosi al terzo posto, che diventa secondo al 75° giro, quando Hildebrand che era a secondo va a sbattere e la gara viene nuovamente neutralizzata dall’ingresso della pace-car. Ancora una volta tutti rientrano ai box con Jakes che non si ferma e si piazza al momento in prima posizione davanti a Carpenter, Dixon, Sato, Barrichello e Andretti.
All’81° giro, ancora dietro la pace-car, Wilson si tocca con Rahal e si ritira. La bandiera verde è all’86° giro con Carpenter che si porta in testa davanti ad Andretti, Dixon, Hunter-Reay, Jakes, con Sato che all’88° giro supera Castroneves per la sesta posizione.
Andretti perde successivamente diverse posizioni, mentre sia Castroneves sia Sato rimontano. Dopo 100 giri i primi cinque sono Carpenter, Dixon, Briscoe, Castroneves e Sato.
Al 108° giro Barrichello si ritira col motore in fumo, a causa della vettura ferma entra la pace-car e, non appena la pit-lane sarà aperta, tutti effettueranno un pit-stop. Carpenter è ancora leader, davanti a Kanaan, Dixon, Sato, Franchitti, Briscoe, Castroneves, Hunter-Reay, Rahal, Pagenaud, Servia, Tagliani, Hinchcliffe, Andretti, Jakes, Legge, Kimball, Saavedra, Cunningham, Hildebrand, Newgarden.
Dopo il restart Carpenter continua a mantenere la prima posizione, Dixon supera Kanaan, ma dal brasiliano verrà successivamente superato, mentre Franchitti si porta al quarto posto davanti a Sato. Al 122° giro Kanaan verrà nuovamente sopravanzato da Dixon e quest’ultimo affiancherà anche Carpenter, superandolo per la leadership al 123° giro.
È in quei frangenti che – come già anticipato – Power viene mandato in pista. La top-ten, a metà gara, è: Dixon, Carpenter, Kanaan, Castroneves, Sato, Franchitti, Hunter-Reay, Tagliani, Andretti, Pagenaud con Carpenter che perderà successivamente alcune posizioni; per Power, che aveva 17 punti, nonostante i 69 giri di ritardo esistono ancora speranze di conquistare la vittoria del campionato. La gara di Power non dura comunque molto a lungo: dopo una decina di giri rientrerà ai box e si ritirerà.
Intorno al 150° giro vari piloti si fermano ai box, dove tra l’altro c’è qualche problema per Rahal. Dopo questo giro di pit-stop Kanaan si ritrova in testa, tallonato da Dixon, seguono Castroneves, Carpenter, Sato, Tagliani, Franchitti, Hunter-Reay, Pagenaud e Briscoe a completare i primi dieci. Sato supererà successivamente Carpenter per la quarta posizione e dopo circa 170 giri di gara sorpasserà anche Castroneves portandosi al terzo posto; Franchitti invece supererà Tagliani portandosi in quinta posizione.
Al 182° giro la vettura  di Briscoe rallenta drasticamente e questo provoca l’ingresso della pace-car; Hunter-Reay che ha recuperato alcune posizioni adesso è quarto: davanti a lui ci sono Kanaan, Dixon, Franchitti e Tagliani, alle sue spalle invece Sato, Carpenter e Andretti.
Durante la caution avvengono le soste ai box, con Kanaan che perde terreno ritrovandosi sesto: adesso è in testa Dixon, che ci rimane anche dopo il restart (190° giro), mentre si porta in seconda posizione Carpenter, che al 193° giro lo affianca. I due si superano a vicenda diverse volte nei giri successivi, con Carpenter che si porterà definitivamente in testa intorno al 200° giro, mentre Franchitti è terzo e alle sue spalle Sato e Tagliani sono in lotta per il quarto posto; il canadese riuscirà non solo a sopravanzare il giapponese, ma supererà anche Franchitti e tenterà, con successo, di superare anche Dixon per la seconda posizione.
Al 204° giro Tagliani supera Carpenter e si porta in testa, mentre Sato risale in terza posizione con un sorpasso su Dixon, che successivamente verrà sopravanzato anche da Franchitti. Hunter-Reay è sesto, quando gli serve almeno un quinto posto per vincere il titolo.
A 33 giri dalla fine Carpenter supera Tagliani, che però riprende la prima posizione un giro più tardi, con Carpenter che commette un errore e va a sfiorare il muro, venendo nel frattempo superato da Sato e da Franchitti: ora Tagliani è al comando con oltre un secondo e mezzo di vantaggio nei confronti del giapponese che è secondo.
Un paio di giri più tardi la maggior parte dei piloti si fermano per un’ulteriore pit-stop: a 25 giri dal termine Tagliani è di nuovo in testa, stavolta con un margine minimo nei confronti di Sato e di Carpenter, mentre sono più distanziati Franchitti e Dixon, con Hunter-Reay ancora in sesta posizione, che deve necessariamente risalire almeno quinto per vincere il campionato.
A 23 giri dalla fine Sato sopravanza Tagliani portandosi in testa, mentre i due vengono superati entrambi da Carpenter un giro più tardi; quest’ultimo torna quindi leader, poco prima che Tagliani si ritiri con il motore in fumo e che entri la pace-car a causa della vettura ferma. Ciò permette a Hunter-Reay di risalire in quinta posizione.
Castroneves e Andretti si fermano ai box a 18 giri dal termine: grazie al fatto che buona parte dei piloti erano doppiati si accodano Andretti 8° e Castroneves 9°, come ultimi due piloti a pieni giri.
Al restart, a 15 giri dalla fine, Carpenter mantiene la prima posizione, mentre dietro di lui completano i primi cinque Franchitti, Sato, Hunter-Reay e Dixon, con quest’ultimo che viene superato da Kanaan, mentre Hunter-Reay supera Sato per la terza posizione.
A dieci giri dalla fine Kanaan finisce a muro ed entra di nuovo in pista la pace-car e un giro più tardi viene esposta la bandiera rossa (complice la telecronaca in lingua a me sconosciuta non capisco perché), quando Franchitti tra l’altro risulta essere davanti a Carpenter.
Le vetture riprendono comunque a breve a girare dietro la pace-car e la gara riparte quando di giri alla conclusione ne mancano soltanto sei: in un primo momento Franchitti mantiene la leadership, con Carpentr secondo e con Dixon che a quattro giri dalla fine supera Hunter-Reay per la terza posizione. Dietro al pretendente al titolo sopraggiunge Sato che a tre giri dalla fine lo affianca e tenta il sorpasso mentre si avvicina anche Andretti, ma è Hunter-Reay a mantenere la posizione, mentre all’ultimo giro il giapponese finisce a muro (coinvolgendo forse anche Andretti nell’incidente?), proprio mentre Carpenter supera Franchitti conquistando la vittoria davanti allo stesso Franchitti e a Dixon, mentre classificandosi quarto Hunter-Reay vince il titolo per tre punti su Will Power.
È da segnalare l’arrivo della Legge in nona posizione: all’ultimo appuntamento stagionale quello di Katherine è l’unico arrivo tra i primi dieci di una donna nel 2012.

Il risultato
1   Ed Carpenter   20   Chevrolet   250  
2   Dario Franchitti   10   Honda   250  
3   Scott Dixon   9   Honda   250 
4   Ryan Hunter-Reay   28   Chevrolet   250 
5   Helio Castroneves   3   Chevrolet   250  
6   Graham Rahal   38   Honda   250   
7   Takuma Sato   15   Honda   249   
8   Marco Andretti   26   Chevrolet   249   
9   Katherine Legge   6   Chevrolet   249   
10   Charlie Kimball   83   Honda   249   
11   JR Hildebrand   4   Chevrolet   248     
12   James Jakes   19   Honda   248    
13   James Hinchcliffe   27   Chevrolet   247 
14   Wade Cunningham   14   Honda   246   
15   Simon Pagenaud   77   Honda   246   
16   Josef Newgarden   67   Honda   244   
17   Ryan Briscoe   2   Chevrolet   244  
18   Tony Kanaan   11   Chevrolet   240
19   Oriol Servia   22   Chevrolet   231
20   Alex Tagliani   98   Honda   229  
21   Sebastian Saavedra   17   Chevrolet   118  
22   Rubens Barrichello   8   Chevrolet   107  
23   Justin Wilson   18   Honda   80  
25   Will Power   12   Chevrolet   66   
24   E.J. Viso   5   Chevrolet   65     
26   Simona De Silvestro   78   Lotus   16   

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Milly Sunshine