mercoledì 5 settembre 2012

Sono passati due anni dalla morte di Shoya Tomizawa


Era un giorno di marzo o di aprile del 2010. Ero in pizzeria insieme ai miei genitori, una sera, c’era la TV accesa su Italia 1 dove trasmettevano una gara di Moto2. Era la prima gara di Moto2, la categoria che aveva preso il posto della 250, della storia delle due ruote.
Ricordo che mi stavo scambiando messaggio con la mia amica E., e commentai il fatto. Qualcosa come “la gara è finita, ha vinto un giapponese”.

Seguivo poco il motociclismo, l’avevo sempre seguito poco, specie da quando non c’era più mio nonno – lui ci guardava e spesso mi capitava di vedere 250 e MotoGP quando andavo a pranzo dai miei nonni la domenica. Non sapevo nemmeno chi fosse quel pilota, ma mi ricordo vagamente le immagini del podio, viste alla TV.

Poi il 5 settembre 2010, una domenica pomeriggio, in cui i miei genitori erano appena usciti, mi dissi “oggi c’era il motomondiale, aspetta che guardo sul televideo i risultati”.
Misi sul televideo Rai, andai a cercare la pagina dei motori... e lessi una notizia che non mi aspettavo affatto. C’era stato un incidente mortale nella Moto2, se n’era andato un diciannovenne che rispondeva al nome di Shoya Tomizawa.
Quello della gara che trasmettevano quella sera in pizzeria.
Sapevo poco di lui, ma da appassionata di motori quale sono provai una tristezza infinita.

E so che da quel giorno sono passati già due anni. Ç_ç

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