Era un giorno di marzo o di aprile del 2010. Ero in
pizzeria insieme ai miei genitori, una sera, c’era la TV accesa su Italia 1
dove trasmettevano una gara di Moto2. Era la prima gara di Moto2, la categoria
che aveva preso il posto della 250, della storia delle due ruote.
Ricordo che mi stavo scambiando messaggio con la mia
amica E., e commentai il fatto. Qualcosa come “la gara è finita, ha vinto un
giapponese”.
Seguivo poco il motociclismo, l’avevo sempre seguito
poco, specie da quando non c’era più mio nonno – lui ci guardava e spesso mi
capitava di vedere 250 e MotoGP quando andavo a pranzo dai miei nonni la
domenica. Non sapevo nemmeno chi fosse quel pilota, ma mi ricordo vagamente le
immagini del podio, viste alla TV.
Poi il 5 settembre 2010, una domenica pomeriggio, in cui
i miei genitori erano appena usciti, mi dissi “oggi c’era il motomondiale,
aspetta che guardo sul televideo i risultati”.
Misi sul televideo Rai, andai a cercare la pagina dei
motori... e lessi una notizia che non mi aspettavo affatto. C’era stato un
incidente mortale nella Moto2, se n’era andato un diciannovenne che rispondeva
al nome di Shoya Tomizawa.
Quello della gara che trasmettevano quella sera in
pizzeria.
Sapevo poco di lui, ma da appassionata di motori quale
sono provai una tristezza infinita.
E so che da quel giorno sono passati già due anni. Ç_ç
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