Un cordiale saluto
ai nostri lettori da F1GC...
Domenica 23 settembre, ore 20,00 (a Singapore): scatta la
gara, è la quinta edizione del gran premio di Singapore che si svolge nel
suggestivo scenario di Marina Bay.
Hamilton ha conquistato la pole position davanti a
Maldonado, Vettel, Button e Alonso nelle qualifiche di ieri, mentre anche Di
Resta, Webber, Grosjean, Schumacher e Rosberg partiranno tra i primi dieci.
La cronaca e i
fatti salienti
Giro 1: Hamilton scatta bene, non si può dire lo stesso
di Maldonado che rischia la collisione con Vettel e che dallo stesso Vettel e
da Button viene sfilato ritrovandosi quarto, seguito da Alonso, Di Resta,
Webber, Grosjean, Rosberg e Schumacher. Dietro c’è un ingorgo, nel quale Massa
ha una collisione con Petrov, che costringe i due a un rientro ai box Massa per
una foratura e Petrov per danni alla vettura. Sopraggiungendo sui detriti Senna
– partito in ultima fila a causa della retrocessione per la sostituzione della
scatola del cambio danneggiata nell’incidente di ieri nelle qualifiche – che
aveva rimontato numerose posizioni allo start, rompe l’ala anteriore ma riesce
a rimanere in pista. Diversi piloti tagliano una chicane per evitare di finire
in mezzo all’ingorgo.
Giro 9: Webber è il primo tra i piloti della top ten a
rientrare ai box, visto che si perdono ben trenta secondi nell’attraversare la
corsia box a Singapore, rientra in pista nelle retrovie alle spalle di Pic. Probabilmente
è stato scelto di anticipare la sosta in quanto Massa, rientrato al secondo
giro, ora gira più veloce degli altri di quasi un secondo sulle gomme
supersoft, mentre i piloti di testa sono sulle soft. Raikkonen risale quindi in
decima posizione.
Giro 10: a causa di un errore Vettel perde ben un secondo
su Button che si trova in terza posizione. Un giro più tardi rientra ai box,
esce dodicesimo dietro a Schumacher, Raikkonen, Hulkenberg e Perez. Il messicano
verrà comunque superato ben presto dal pilota della Redbull. Sempre all’11°
giro rientra ai box anche Senna per il cambio gomme. Il pilota della Williams
sembra inoltre accusare problemi al cambio.
Giro 12: si ferma anche Alonso e torna in 12^ posizione
alle spalle di Perez, mentre anche Schumacher si ferma ai box tornando in pista
nelle retrovie (18^ posizione). Hamilton via radio si lamenta di difficoltà con
le gomme, e infatti al 13° giro rientra ai box pure lui. Torna in pista davanti
a Raikkonen, che tiene dietro Vettel. Tra Hamilton e Vettel comunque il gap è
diminuito.
Giro 14: si ferma ai box Maldonado, mentre in prima e
seconda posizione troviamo Button e Grosjean che ancora devono effettuare la
loro prima sosta. Maldonado esce in sesta posizione davanti a Perez, mentre
Raikkonen si ferma ai box e torna in pista in 14^ posizione. Hulkenberg e
Perez, che sono partiti sulle soft anziché sulle supersoft, al momento non
hanno ancora effettuato alcuna sosta, mentre Button e Grosjean che sono sulle
Supersoft rientrano al 15° giro. Tornano
in pista rispettivamente terzo e undicesimo, mentre Massa inizia ad accusare i
primi problemi di decadimento delle gomme. Frattanto dopo la sosta Maldonado
riesce a superare Hulkenberg prendendo un certo rischio, mentre Alonso supera
Perez.
Giro 16: le posizioni sono al momento le seguenti (in nomi
in stampatello sono quelle dei piloti che ancora non si sono fermati):
Hamilton, Vettel, Button, Maldonado, HULKENBERG, Alonso, PEREZ, Di Resta,
Webber, Rosberg e Grosjean in top ten, seguono Schumacher, Raikkonen, Senna,
Vergne, PIC, Ricciardo, Kovalainen, Massa, DE LA ROSA, Kobayashi, KARTHIKEYAN,
Petrov; ma Petrov e Massa, così come i piloti che ancora non hanno soste,
presto dovranno fermarsi in quanto la loro sosta è stata a inizio gara.
Giro 17: Alonso supera Hulkenberg, mentre un giro più
tardi Webber supera Perez. Hulkenberg ha un decadimento delle gomme e perde
posizioni, rientrando poi ai box al 19° giro, proprio come Perez. Dietro ad
Alonso al momento sono Di Resta ,Webber, Rosberg, Grosjean e Schumacher a
completare la top-ten, con quest’ultimo che ha Raikkonen negli scarichi, con il
finlandese che a sua volta deve difendersi da Senna che è in 12^ posizione.
Giro 20: Massa, che aveva montato gomme soft al secondo
giro, rientra ai box per il suo secondo cambio gomme.
Giro 23: colpo di scena! Hamilton si ritira per problemi
al cambio quando era in testa alla gara. Al momento quindi è Vettel a
conquistare la prima posizione, seguito da Button e da Maldonado a completare
il podio virtuale.
Giro 26: Senna rientra ai box per montare gomme
supersoft, il che è sorprendente, dal momento che è improbabile che su quelle
gomme riesca a completare la gara.
Giro 29: Webber rientra ai box per la seconda sosta, così
come Alonso e Maldonado al giro successivo rientrano contemporaneamente. Maldonado
riesce a mantenere la posizione sullo spagnolo. Proprio come il compagno di
squadra anche il venezuelano ha montato gomme supersoft. Maldonado e Alonso
tornano in pista alle spalle di Grosjean e davanti a Schumacher e Raikkonen.
Giro 33: Maldonado e Alonso sono in lotta alle spalle di
Grosjean, Alonso tenta due volte di attaccare il venezuelano. Raikkonen nel
frattempo rientra ai box mentre c’è un cedimento sulla HRT di Karthikeyan, con
l’indiano che va a impattare contro le barriere. Esce la safety car. Vettel,
Button e Di Resta vanno ai box, mentre si trovavano nelle prime tre posizioni. Molti
piloti rientrano, tra cui anche lo stesso Maldonado, che difficilmente sarebbe
arrivato al traguardo con le Supersoft. Grazie al pit-stop di Maldonado,
tornato in pista decimo, Alonso si è portato in terza posizione dietro a Vettel
e Button. 4° Di Resta, 5° Hulkenberg, 6° Webber, 7° Perez, 8° Rosberg, 9°
Grosjean, 10° Maldonado. Fuori dalla top-ten ci sono Vergne, Schumacher,
Raikkonen, Ricciardo, Senna, Kovalainen, Massa, Kobayashi, Glock, Pic, Petrov e
De La Rosa.
Giro 36: dietro la safety car Maldonado è costretto a
fermarsi per un problema idraulico. Intanto Petrov, De La Rosa e Pic che sono
doppiati vengono lasciati sdoppiare. La safety car resta in pista fino alla
fine del 38° giro, mentre Button dietro la safety car rischia di tamponare
Vettel.
Giro 39: Ripartenza. Perez supera immediatamente Rosberg,
mentre Webber attacca Hulkenberg che si difende, ma l’australiano riesce
comunque a passare. Grosjean recupera diverse posizioni, superando Rosberg e
Perez. Per quanto riguarda il messicano, non avendo ancora girato su gomme
supersoft, dovrà comunque effettuare un pit-stop prima della fine, mentre non è
chiaro se Alonso riesca a sopraggiungere sul finale senza effettuare una
ulteriore sosta. Ma attenzione: Schumacher sbaglia una frenata e tampona Vergne
mentre il francese era in lotta con Perez, per i due piloti è ritiro immediato
ed entra di nuovo la safety car. Webber, Hulkenberg e Perez vanno ai box,
mentre invece non si ferma Alonso.
Giro 41: la Caterham di Petrov è ferma all’uscita dei box
per un probabile guasto meccanico. La vettura viene riportata indietro ai box,
dai quali Petrov viene mandato fuori un giro dopo e ritorna in gara. Nel frattempo
ci sono ancora 31 minuti allo scadere delle due ore, e quasi venti giri da
compiere, dal momento che i giri previsti in totale sono 61.
Giro 43: la gara riparte nuovamente, con Grosjean e
Raikkonen in lotta tra loro. Grosjean chiude Raikkonen che tenta di attaccarlo.
Senna e Massa sono in lotta per la nona posizione, ma il pilota della Williams
si difende. Senna è su soft e Massa su supersoft. I due rischiano il contatto e
Massa supera Senna rischiando l’incidente, tra i due vi è stato un contatto che
verrà messo sotto investigazione (non è chiaro al momento se sia Massa ad essere
accusato di avere superato Senna dove non c’era spazio, oppure se sia Senna
colpevole di non avere lasciato spazio). Alle spalle dei due si avvicina Kobayashi.
Webber nelle retrovie super alcune vetture dei “nuovi team”.
Giro 44: Alonso gira quasi due giri più lento rispetto a
Vettel e Button, suo obiettivo è quello di terminare la gara senza dover
effettuare un ulteriore cambio gomme tenendo sotto controllo Di Resta.
Giro 45: Ricciardo e Massa sono in lotta per l’ottava
posizione. Di nuovo anche Ricciardo è su gomme soft. Massa supera Ricciardo al
46° giro. Dopo avere superato il pilota della Toro Rosso, il suo ritmo continua
ad essere molto migliore rispetto a quello di altri piloti che ha davanti.
Giro 48: Raikkonen supera il compagno di squadra Grosjean.
I due sono al momento in sesta e settima posizione.
Giro 49: giro Perez attacca Hulkenberg, tra i due c’è un
contatto, Perez danneggia l’ala anteriore così come Hulkenberg riporta danni
alla vettura, ma entrambi riescono a proseguire. Vengono esposte bandiere
gialle.
Giro 50: Webber lotta con Kobayashi per una l’11^
posizione, riesce a superarlo, intanto si avvicina Hulkenberg che ha un
contatto con Kobayashi. Il giapponese rompe l’ala anteriore, mentre il tedesco
fora: i due piloti sono costretti a una sosta. I due tornano in pista nelle
retrovie. Una manovra di Webber nel sorpasso verrà messa sotto investigazione
di lì a poco.
Giro 51: viene comunicato che non ci saranno penalità nei
confronti di Massa e Senna. Per quanto riguarda il pilota della Ferrari è
staccato di pochi decimi da Grosjean. Vettel ha un certo margine su Button,
mentre Alonso riesce a gestire il gap nei confronti della Force India di Di
Resta.
Giro 52: mancano 10 minuti allo scadere delle due ore, si
accende il cronometro.
(-9 minuti): Webber è a meno di un secondo di distacco da
Senna, c’è in palio la top ten, con Webber che si trova al momento 11°. L’australiano
riesce a effettuare il sorpasso quando mancano otto minuti alla bandiera a
scacchi.
(-6 minuti): Webber è sempre più vicino a Ricciardo e
lottano per la nona posizione, Senna comunque non è particolarmente distante
dai due. Quando il cronometro è a -2 minuti tra i due australiani vi è meno di
un decimo, mentre Senna via radio accusa problemi alla vettura.
(-1 minuto): Senna è fermo in una via di fuga. Ciò
significa che Glock è risalito in 12^ posizione!
(-0 minuti): non resta altro che Vettel completi l’ultimo
giro e passi sotto la bandiera a scacchi. Arriva Button a 9 secondi, Alonso a
15 secondi a completare il podio, dopodiché completano la top ten Di Resta,
Rosberg, Raikkonen, Grosjean, Massa, Ricciardo e Webber che non riesce a
superare il suo connazionale al termine della gara.
Il risultato
Post gara:
Schumacher è sotto investigazione per l’incidente innescato con Vergne (che
potrebbe eventualmente costargli delle posizioni sulla griglia di partenza a
Suzuka), così come Webber e Kobayashi sono sotto indagine per quanto avvenuto
tra loro nella manovra a cui è seguito il contatto tra il giapponese e
Hulkenberg. Essendo i due arrivati al traguardo, potrebbero esserci variazioni
della classifica ufficiale.
I TOP
I piloti di testa hanno fatto senza dubbio un’ottima
gara, approfittando anche di certi colpi di fortuna (vedi il ritiro di Hamilton
– astenersi dai commenti quelli che ritengono che il solo Vettel ci abbia
guadagnato una posizione, e non Button e Alonso), ma credo che ancor più del
loro risultato sia da notare quello di Di Resta, che è arrivato in quarta
posizione riuscendo per un certo tratto a rimanere poco staccato da Alonso.
Ma il top dei top, chi ha fatto qualcosa di veramente
storico, anche approfittando di colpi di fortuna, credo sia stata la Marussia:
la 12^ posizione di Glock significa la decima posizione nel mondiale
costruttori per la Marussia.
I FLOP
Sono in molti a giocarsela. In primo luogo Schumacher con
il suo incidente – a meno che davvero non venga accertato che veramente ha
avuto problemi ai freni come ha dichiarato al microfono di Stella Bruno. Ma comunque
quell’intervista ha avuto dell’epico. Con Stella che gli chiedeva se si
trattava di un incidente come quello dell’anno scorso, Michael ha risposto: “sono due cose differenti, è difficile da
capire per te, ma sono due cose differenti.”
Oltre a Schumacher ci sono naturalmente anche altri pretendenti:
Massa che innesca un incidente con Petrov al via e arriverebbe al traguardo tra
gli ultimi se non fosse per la safety car, Webber che – seppure qualcuno
continua a sostenere che sia palesemente superiore al compagno di squadra –
getta al vento pressoché definitivamente le sue chance di diventare campione
del mondo...
Ma che dire della Williams? Aveva un ottimo passo gara,
al punto che Maldonado è riuscito a fare quello che ha fatto, venendo costretto
al ritiro da un guasto, mentre Senna che partito in ultima ed era risalito fino
a lottare per la top-ten ed è stato anch’esso costretto al ritiro da un guasto.
E se da un team come la Williams i problemi di affidabilità possono essere “tollerabili”,
lo stesso non si può dire per la McLaren che è in lotta per il titolo e che al
momento è probabilmente il team che mette in pista le vetture più veloci:
Button ha perso la seconda posizione per un problema a Monza, stavolta Hamilton
ha perso una vittoria che sicuramente meritava...
Il flop dei flop comunque a mio parere è la camicia
indossata da Eddie Jordan nelle interviste post-gara.
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