Un cordiale saluto
ai nostri lettori da F1GC.
Domenica 9 settembre 2012: gran premio di Monza, 13°
appuntamento del mondiale 2012, un mondiale decisamente più aperto di quello
precedente, in cui molte cose sono ancora da decidere.
La cronaca e i
fatti salienti
BACKGROUND: parte Hamilton in pole position, seguito da
Jenson Button. Seguono in top ten Massa e Schumacher in seconda fila, Vettel e
Rosberg in terza fila, Raikkonen e Kobayashi in quarta fila con Di Resta
(retrocesso di cinque posizioni per la sostituzione del cambio) e Alonso (che
ha avuto problemi nell’ultima sessione di qualifiche) a completare i primi
dieci.
Giro 1: VIA! Hamilton mantiene la prima posizione, mentre
Massa sopravanza Button con cui è in lotta nel corso del primo giro, ma riesce
a mantenere la posizione. Seguono Schumacher, Vettel, Raikkonen, Kobayashi e
Alonso, con lo spagnolo che ben presto supera il giapponese e il finlandese. Di
Resta e Senna completano la top ten. Nelle retrovie c’è un contatto senza
conseguenze tra Glock e Karthikeyan.
Giro 4: Vettel supera Schumacher. A questo punto Alonso
(6°) è in lotta col pilota della Mercedes, che riesce a superare al 6° giro.
Intanto Perez sta recuperando posizioni nelle zone basse della top ten. All’8°
giro Perez è infatti 8° davanti a Kobayashi.
Giro 8: Di Resta guadagna la 10^ posizione in un acceso
duello con Senna, che viene superato anche da Webber.
Giro 9: Vergne ha un testacoda (da solo) e salta su un
cordolo rompendo una sospensione. Gara finita.
Giro 11: Webber entra in top ten superando Di Resta.
Giro 14: Maldonado si ferma per il primo pit stop. Un giro
più tardi Rosberg (che era 13°) rientra ai box. Al 16° giro rientra anche
Schumacher, che a fatica stava tenendo dietro Raikkonen e Perez. I due piloti
della Mercedes montano gomme a mescola dura.
Giro 17: Perez supera Raikkonen, Webber supera Kobayashi.
Al 18° giro Raikkonen rientra ai box per la prima sosta.
Giro 19: Button attacca e supera Massa, mentre i
meccanici Ferrari sono pronti. Massa rientra al 20° giro per montare gomme dure
(infatti come tutti i piloti della top ten è partito su gomme morbide). Torna in
pista 11° alle spalle di Senna e Ricciardo.
Giro 21: rientrano ai box Vettel e Alonso, i due lottano
per la posizione nella pit-lane ma Vettel riesce a rimanere davanti allo
spagnolo. I due tornano in pista alle spalle di Massa, quindi in coda a un
lungo trenino di vetture (tra cui alcune che potrebbero puntare a una sola
sosta), situazione che potrebbe favorire i piloti della McLaren che ancora non
si sono fermati.
Giro 22: Massa supera Ricciardo con difficoltà, dal
momento che il pilota della Toro Rosso tenta di riprendersi la posizione. Anche
Vettel e Alonso però riescono a recuperare sull’australiano, che quindi perde
ben tre posizioni.
Giro 23: Button ai box. Riparte rientrando in pista terzo
davanti a Senna, che viene in quel momento superato da Massa. Successivamente anche
Vettel e Alonso superano senna.
Giro 24: Hamilton ai box, torna in pista alle spalle di
Perez che ancora non si è fermato. Seguono quindi Button, Massa, Vettel,
Alonso, Senna e Ricciardo. L’australiano supera il brasiliano al 24° giro per
la settima posizione. I due rientrano ai box subito dopo. Schumacher, Raikkonen,
Hulkenberg e Rosberg a questo punto completano la top ten.
Giro 26: Vettel e Alonso lottano per la quinta posizione,
Alonso supera Vettel che si riprende la posizione, a quel punto Alonso tenta di
nuovo il sorpasso, ma rischia di finire sull’erba e perde terreno nei confronti
del pilota della Redbull. Nel frattempo Massa approfitta del duello tra i due
per distanziarli. Vettel pare avere chiuso Alonso. Al 31° giro sarà comunicato
che i commissari stanno analizzando la manovra.
Giro 28: Hulkenberg, che era partito in ultima posizione
per problemi in Q1, rientra ai box. Hamilton nel frattempo è alle spalle di
Perez, che è ancora in testa su gomme dure, ma sta iniziando a perdere terreno
nei confronti dei piloti che lo seguono.
Giro 29: Hamilton supera con successo Perez e torna in
testa alla gara. Alonso nel frattempo supera Vettel che però gli rimane in
scia.
Giro 30: Perez va ai box e si ferma per quella che
potrebbe essere la sua unica sosta. Ritorna in pista in ottava posizione alle
spalle di Schumacher e Raikkonen.
Giro 31: Rosberg si avvicina a Perez. I due sono ottavo e
nono, con Webber in decima posizione.
Giro 32: Vettel viene penalizzato con un drive through
per la manovra nei confronti di Alonso.
Giro 34: Button rallenta e parcheggia sull’erba per un
guasto tecnico. Intanto dopo il drive through Vettel rientra alle spalle di
Webber. Le posizioni a questo punto sono: Hamilton, Massa, Alonso, Schumacher,
Raikkonen, Perez, Webber, Vettel.
Giro 37: dopo un’accesa lotta con Raikkonen, Perez supera
il finlandese (tra i due al giro precedente c’erano stati sorpasso e
controsorpasso). Intanto Webber e Vettel sono in lotta per la settima
posizione, con il tedesco che supera l’australiano.
Giro 38: Schumacher ai box per la sua ultima sosta. Rosberg
nel frattempo supera Raikkonen.
Giro 40: Alonso supera Massa per la seconda posizione.
Giro 42: Perez è molto vicino alle due Ferrari e guadagna
parecchio su entrambi i piloti.
Giro 44: Perez conquista la terza posizione superando
Massa, ora si lancia all’inseguimento di Alonso. Schumacher supera Kobayashi
per la nona posizione.
Giro 45: Perez ha guadagnato oltre un secondo su Alonso. Proprio
come Massa sta iniziando ad avere qualche problema di gomme. Massa chiede di
rientrare ai box per una nuova sosta, ma gli viene detto che “tutto può
succedere” e rimane in pista.
Giro 47: Schumacher supera Di Resta, mentre Rosberg
supera Kobayashi.
Giro 48: ci sono dieci secondi di gap tra Hamilton e
Perez, quando mancano cinque giri alla fine. Intanto Vettel si ferma
parcheggiando sull’erba mentre era in sesta posizione per un problema all’alternatore.
Giro 49: Schumacher supera Webber per la sesta posizione.
Perez sta continuando a guadagnare su Hamilton.
Giro 50: Rosberg supera Di Resta.
Giro 51: Webber finisce in testacoda venendo superato da
Rosberg, Di Resta e Kobayashi. Intanto Hulkenberg si ritira ai box.
Giro 52: ci sono problemi per Webber che da decimo che era
continua a perdere posizioni per poi rientrare ai box dove si ritira.
Giro 53: inizia l’ultimo giro, con Hamilton che ha ancora
un consistente margine su Perez. L’inglese conquista la sua ventesima vittoria
in carriera, davanti al messicano della Sauber e ad Alonso a completare il
podio. Segue Massa in quarta posizione, con Raikkonen e Schumacher a seguire (i
due sono in lotta per la quinta posizione, che Raikkonen riesce a conservare
per pochi decimi). Settimo giunge quindi Rosberg, con Di Resta, Kobayashi e Senna
a completare la zona punti.
Il risultato
I TOP
Dopo aver visto la gara e avere dato un’occhiata al
risultato si può notare come in questa occasione siano più i piloti che hanno
fatto bene piuttosto che quelli che hanno ottenuto pessimi risultati. In generale
tutti i piloti che hanno chiuso in top ten hanno fatto una gara decisamente
buona, se rapportata al mezzo di cui disponevano.
È da rimarcare però come Hamilton abbia portato la
McLaren a ottenere la terza vittoria consecutiva (peccato per il ritiro di
Button) e si stia confermando sempre più come uno dei maggiori rivali di Alonso
per la conquista del titolo. Ma non è Hamilton a svettare.
Il top dei top è però Sergio Perez (ovviamente associato
alla Sauber, altrettanto meritevole): seppure ha potuto contare su una
strategia che si è rivelata vincente, è risalito dalla 12^ alla 2^ posizione,
un risultato davvero degno di nota. Siamo davvero sicuri che il destino
migliore per questo pilota sia essere ingaggiato come seconda guida dalla
Ferrari?
I FLOP
È da notare sicuramente come la Redbull abbia portato a
casa davvero poco di significativo: nessun punto, Vettel out per un problema
tecnico, Webber protagonista di un testacoda che ha compromesso il suo risultato.
Nessuno dei due piloti è stato impeccabile ma, se da un lato Vettel dopo il
drive through è comunque risalito, superando peraltro Webber, l’australiano è
stato protagonista di una partenza in cui ha perso posizioni, di una gara
sottotono ed è stato lui stesso il responsabile principale del proprio ritiro.
Ma non è la Redbull né tanto meno i suoi piloti a
conquistarsi il titolo di flop di Monza, bensì parte del pubblico che – come al
solito – continua ad assistere al gran premio sventolando bandiere della
Padania. A prescindere da qualunque dibattito politico, sinceramente per
mostrare le loro simpatie a un partito potrebbero scegliere altre occasioni
senza dubbio più azzeccate, piuttosto che un gran premio che nulla ha a che
vedere con il panorama politico italiano.
Da F1GC un
cordiale saluto.
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