Pagine

giovedì 26 agosto 2021

Un po' di sano trash vintage: GP degli Stati Uniti Ovest 1982

Carissime minigonne mobili bandite dal mondiale 1982, oggi ho deciso di raccontarvi gli eventi narrati trentanove anni fa da Mario Poltronieri nel Gran Premio degli Stati Uniti Ovest, terza prova della stagione, presente su Youtube con telecronaca Rai. Siamo a Long Beach, una cittadina balneare a 32 km da Los Angeles la cui grande attrazione è il transatlantico Queen Mary dal 1967 trasformato in un albergo. Ruote panoramiche con ventotto cabine che percorrono il proprio giro in una quarantina di minuti purtroppo non ce ne sono, ma Poltronieri in versione guida turistica sì ed è anche questo che amiamo del motorsport. Poi arriva il momento di raccontare la storia della vita di ogni pilota in griglia, soffermandosi in particolare a top-ten ottenuta da Jarier a bordo di un'Osella. L'Osella merita che i nomi degli altri piloti (cioè, scusate, volevo dire concorrenti) che scorrono sulla griglia in sovrimpressione vengano poi recuperati in gran fretta dopo avere tessuto le lodi dell'epico team italiano invece di elencarli in tempo reale.

A proposito di epicità e di Italia, scatta dalla pole De Cesaris sull'Alfa Romeo, affiancato da Lauda sulla McLaren. Poltronieri spiega anche che le due vetture hanno colori molto simili, perché entrambe sponsorizzate da un noto marchio che non cito per non corrompere bambini innocenti facendoli diventare fumatori incalliti di codici a barre. Dà anche qualche consiglio su come distinguere le due vetture su uno schermo in bianco e nero e lascia intendere che in cabina di commento abbiano ancora lo schermo in bianco e nero (cosa che, a ripensarci, ha detto esplicitamente in un altro gran premio). Ma attenzione che la gara sta per iniziare e non si sa ancora con esattezza se durerà 73 giri e mezzo o 75 e mezzo. Wait, wait, wait... GIRI E MEZZO?!?!?!?! benvenuti in un universo pieno di trash, ci voleva proprio un po' di sano smarrimento. Ascolto e cerco di capire e di fatto è stata spostata indietro di mezzo giro la partenza, per evitare ingorghi in quella che dovrebbe essere la prima curva.

De Cesaris è in pole per la prima (e unica, scopriremo dodici anni più tardi) volta in carriera, quindi mi calo nei panni della fungirl, anche se in realtà i piloti dei primi anni '80 mi piacciono tutti. Borgudd in particolare, anche se non so nemmeno che faccia abbia (dopo vado a googlarlo), ma non ci sono possibilità di vedere Borgudd in una buona posizione, quindi mi accontento di De Cesaris che prende la testa della gara davanti ad Arnoux, Lauda e Giacomelli. Seguono Villeneuve e Prost che poi viene superato da Alboreto secondo quanto intravisto da Poltronieri affacciandosi dalla cabina di commento, anche se in realtà Alboreto è varie posizioni più indietro. Per il momento procede tutto tranquillamente, a parte entrambe le ATS che si ritirano ciascuna per i fatti suoi, guidate da Winkelhock (il padre di un futuro eroe) e da Salazar, che si ritira da solo e non in compagnia di Piquet, quindi per ora non viene preso a calci nelle parti intime. Anzi, l'aria circostante alle sue parti intime non viene presa a calci.

Il dramma, però, è dietro l'angolo. Mentre De Cesaris fugge, Lauda è imbottigliato dietro la Renault di Arnoux. Niente paura, arriva Giacomelli, che tenta di passare entrambi in un colpo solo. Arriva lungo, troppo lungo, lungo abbastanza da trascinare Arnoux fuori con sé, quando di giri ne sono stati disputati solo cinque. Il pilota dell'Alfa sembra proseguire. Non evita comunque il ritiro, di lì a poco. Però qualora Arnoux l'abbia presa male, evita di essere preso a sberle lì sul posto. Viene in seguito intervistato sull'accaduto un ingegnere dell'Alfa Romeo che dice che Giacomelli non è ancora tornato ai box e che De Cesaris sta facendo una buona gara considerato che ha a che fare con un anziano esperto come Lauda... anziano di ben 33 anni. Soprassediamo. Molto più tardi Arnoux in persona fa visita in cabina di commento a Poltronieri. Sembra dispiaciuto per l'incidente, ma non pare inferocito, quindi tutto sommato Giacomelli non corre alcun pericolo imminente.

Torniamo a noi. I primi cinque giri di gara sono stati abbastanza intensi, ma ora la situazione si stabilizza e i piloti che intendono finire fuori hanno l'accortezza di farlo ciascuno per i fatti suoi. Vediamo fermarsi in modo random, nei giri che seguono, la Ferrari di Pironi e la Renault di Prost che poi viene inquadrato mentre fa sfoggio del proprio elegante naso alla francese... ma davanti c'è il *drama*, quello serio, iniziano i doppiaggi (dopo dieci giri di gara, andiamo bene) e Boesel, a bordo di una March, si fa i cavolacci propri davanti a De Cesaris che viene quindi trollato da Lauda. Questi doppiati degli anni '80 sono tremendi, sono molto sorpresa dal fatto che a fine gara se ne tornino sempre a casa senza fratture al setto nasale. Comunque il succo del discorso è che adesso Lauda è leader e i sogni di gloria di De Cesaris non sembrano destinati a concretizzarsi. Ora sono una fungirl molto triste, ma siccome so quando è avvenuto il primo podio di De Cesaris e non è avvenuto stavolta a Lungaspiaggia mi rassegno perché le cose peggioreranno, in un modo o nell'altro.

Nel frattempo Watson sulla McLaren si trova terzo dopo avere superato un po' di gente a caso, mentre dietro di lui inizia un intenso duello per il quarto posto tra Villeneuve e Rosberg. Il boscaiolo errante si prende di forza la quarta posizione, ma Villeneuve reagisce come se avesse a che fare con un Arnoux qualsiasi e si riprende la piazza perduta. Rosberg non ci sta, passa di nuovo davanti, mentre Villeneuve finisce in testacoda e perde terreno. Testacoda che secondo Poltronieri è ben eseguito, perché dopotutto siamo nel 1982 e non ci sono i social, le meme e il termine "sbinalla" enunciato ogni tre per due. Purtroppo non esistono nemmeno i selfie, quindi anche se sicuramente positivamente impressionato dalla guida di Villeneuve, a fine gara Mansell non può chiedergli di posare insieme per un autoscatto. Mansell comunque ha molto di cui essere impressionato: Villeneuve riesce comunque a tenersi dietro Piquet, che era sesto e sesto rimane, per ora.

Passato in sordina il ritiro di Andretti, one-off sulla Williams di Reutemann destinata a diventare la Williams di Daly, assistiamo a quella che Poltronieri definisce "falcidia": arriva un'ecatombe di ritiri ("molti protagonisti sono venuti a mancare" cit. Poltronieri), tutti in un colpo solo, con dei risvolti alla Yeongan. Fuori la Brabham di Piquet, fuori l'Osella di Jarier (che poi farà la propria comparsa breve e fugace in cabina di commento), fuori la Theodore di Daly, fuori anche la Ligier di Laffite. Questo viene visto anche mentre tenta di spostare a spinta la propria vettura, mentre Piquet è incidentato a bordo pista, proprio in corrispondenza del punto in cui sta parcheggiata dall'altro lato un'altra monoposto. Secondo quanto riferito da Poltronieri, l'altra monoposto è quella di Pironi, quindi sta parcheggiata lì da qualcosa tipo mezz'ora. A quel punto, però, interviene un carro attrezzi, che ostruisce ulteriormente la pista, carica la vettura di Piquet e poi in seguito la trasporta in giro per la pista a gran premio regolarmente in corso. Op, op, oppa Yeongan style!

La gara di De Cesaris dura solo 33 giri: qualcosa si rompe sulla sua vettura e lui si schianta, il che provoca il ritorno del carro attrezzi che un'altra volta si mette a girare in mezzo alle monoposto, facendo da attention seaker mentre avviene un duello per il terzo posto tra Villeneuve e Alboreto. Watson infatti già da tempo ha dovuto fare una sosta ai box perdendo varie posizioni e, secondo quanto poi riferito da De Cesaris (ospite di Poltronieri in cabina di commento) che l'ha doppiato prima del ritiro, potrebbe avere problemi perché più lento del dovuto. Il duello tra Villeneuve e Alboreto si conclude in un nulla di fatto quando il pilota della Tyrrell è costretto a rallentare per problemi di imprecisata natura. Conserverà al momento il quinto posto, per poi perderlo molto dopo a favore della Brabham di Patrese, con il pilota veneto uscito in precedenza vincente da un duello con la Lotus di De Angelis. Nel frattempo abbiamo perso per strada Henton, sostituto dell'infortunato Surer sulla Arrows, nonché Cheever che a bordo della Ligier ha occupato le zone basse della top-6 per un certo tratto di gara.

Di ventisei vetture partite, ne rimangono in pista solo undici (o per meglio dire, ne rimangono undici ancora in gara e una stazionaria al punto da avere ormai messo le radici a terra, perché per qualche ragione è passata un'ulteriore ora ma la vettura di Pironi giace ancora abbandonata a bordo pista nonostante il viavai dei carri attrezzi) e quella di Lauda sta rallentando, tanto che i 50 secondi di vantaggio su Rosberg sono ora ridotti a meno di 20 e che deve lasciare sdoppiare qualche doppiato. A fine gara non si capisce cosa voglia fare Borgudd che gli danza intorno sotto di sei giri. Lauda va a vincere e mette a tacere gli hater che criticavano il suo ritorno. Non c'è giro d'onore, ma direttamente il parc fermé con persone random che stanno a tre passi dalle monoposto perché siamo negli anni '80, quindi piloti, commissari e tifosi sono verihhhh uominihhhh ma per qualche ragione sembrano avere la convinzione di essere immortali e rischiare di essere investiti non pare un grosso problema.

Lauda, Rosberg e Villeneuve sono i primi tre (per ora) e vengono fatti salire su un camioncino che dovrà condurli sul podio, tagliato però dalla Rai dei tempi per la fine del collegamento. Le inquadrature da vicino mostrano quanto siano radi i capelli di Villeneuve sotto al riporto e non lasciano dubbi sul fatto che Platinum Jacques abbia ereditato da lui la calvizie. Completano la zona punti Patrese, Alboreto e De Angelis. Villeneuve però verrà squalificato perché sulla sua vettura sono montate due ali posteriori affiancate, per sfruttare un presunto buco del regolamento che buco non era sulla larghezza massima di 110 cm dell'ala posteriore, quindi risalirà in zona punti Watson. Gli altri piloti che hanno completato la gara sono Mansell, Mass, Boesel e Borgudd. Se fossimo nel 2021 Borgudd porterebbe a casa un punto, ma mi devo consolare limitandomi a googlarlo: ha capelli biondi che fanno da contorno a una stempiatura alquanto abbondante.

PS. Per qualche ragione, intervistando il presidente di qualche organizzazione motoristica italiana, Poltronieri si augura che i punti conquistati in classifica da tutti i piloti italiani superino quelli ottenuti da tutti i piloti francesi, non ero consapevole dell'esistenza di questi scontri di "contorno".


6 commenti:

  1. “Incalliti fumatori di codici a barre” mi ha ricordato quando da piccola staccavo i codici a barre adesivi dai libri e facevo finta fossero sigarette. Bella bambina ero eh? 🚬

    RispondiElimina
  2. E la cosa creepy è che non ho mai fumato nulla, nemmeno per provare.

    RispondiElimina
  3. Ricordo che anch'io da bambina a volte fingevo di fumare, penso per imitare la vicina di casa di mia nonna, dato che quasi nessuno dei miei parenti fumava (a parte mio nonno che se ben ricordo ogni tanto fumava, ma mai in casa). Nemmeno io comunque ho mai realmente fumato, a parte un unico tiro, una volta che una mia amica mi disse che se non avevo mai provato non potevo dire per certo che non mi piacesse. XD

    RispondiElimina
  4. Anche io ho amici e conoscenti che fumano ma nessuno mi ha mai offerto sigarette, sapendo anche dei miei problemi ai polmoni…

    RispondiElimina
  5. Comunque è stato molto tempo fa, eravamo giovani, è stato durante una gita scolastica, sono passati almeno 15 anni (e credo che siano almeno 10 anni che quella mia amica ha smesso di fumare, peraltro).

    RispondiElimina

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine