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sabato 23 aprile 2022

Quando la Royal Couple si tirava i piatti // GP San Marino 1989

Carissimi lettori, oggi non è il compleanno di nessuno, né nessuna ricorrenza (o per meglio dire, è sicuramente il compleanno di qualcuno, ma di nessuno che meriti un post), ma farò una cosa per me inusuale, ovvero recensire un evento motoristico di cui ricorre l'anniversario per il semplice fatto che si svolge un evento motoristico nella stessa location. Dato che Imola 2022 ha una sprint qualifying che prosegue nella gara, quindi di fatto una gara a rate, parliamo dei gloriosi giorni in cui le gare a rate erano quelle redflaggate in corso d'opera. Mi raccomando, mettete via tutti i piatti che avete in giro, che andiamo al 23 Aprile 1989, quando Imola ai tempi sede del GP di San Marino e non del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, gran premio che faceva da contorno allo sport nazionale franco-brasiliano del lanciarsi addosso i piatti: Prosenna vibes. La gara l'ho trovata su Youtube commentata in italiano da Mario Poltronieri e Clay Regazzoni, cosa si può desiderare di più dalla vita?

Si parte con le McLaren di Ayrton Senna e Alain Prost in prima e seconda posizione e in quelle posizioni rimangono, seguiti dalle Ferrari e dalle Williams in ordine sparso, con Nigel Mansell, Riccardo Patrese, Gerhard Berger e Thierry Boutsen in questo ordine esatto. In settima posizione c'è una March Leyton House guidata da Ivan Capelli. La sua scoperta dei segreti del tracciato è tuttavia molto breve, esce di pista (a suo dire nella sua successiva intervista scivolando su una macchia d'olio) e va a sbattere al secondo giro. Non è neanche il primo dei ritirati, abbiamo già salutato le due Lola di Yannick Dalmas, neanche riuscito a prendere il via dai box, e Philippe Alliot. Frattanto la gara prosegue normalmente... almeno fino al quarto giro, quando Berger esce di pista al Tamburello, sbatte piuttosto velocemente e la sua monoposto prende fuoco improvvisamente: una scena tutt'altro che soft, nella quale svettano comunque almeno i soccorsi molto tempestivi.

La telecronaca vive questi momenti drammatici cercando informazioni sullo stato del malcapitato Berger. Arrivano notizie leggermente in contrasto le une con le altre, ma tutte sembrano concordare sul fatto che pur non essendo completamente illeso, il pilota della Ferrari è vivo e destinato a rimanere tale. Ezio Zermiani racconta anche alcuni retroscena, tra cui il fatto che un amico di Berger, una specie di assistente che lo accompagna a tutti i gran premi, stia litigando con gli addetti del centro medico per raggiungerlo, cosa che poi farà quando sarà Berger a chiedere ai medici di farlo entrare. Anche di Mansell viene detto che è stato visto litigare con gli addetti del centro medico. È presente anche il padre di Berger, che raggiunge il figlio prima che questo sia portato in ospedale con l'elicotteto. Nel frattempo viene comunicato che ha un probabile trauma cranico e ustioni non gravi.

A distanza di oltre tre quarti d'ora dalla prima partenza ecco che arriva il momento della seconda partenza, prima della quale per un'incomprensione con la direzione gara la Ligier effettua riparazioni non consentite sulla vettura di Olivier Grouillard, che poi verrà blackflaggato per essere ripartito dalla griglia, diversamente da quanto hanno fatto Thierry Boutsen e Alex Caffi dopo avere subito delle forature ed essere rientrati ai box a cambiare gomme ripartendo dalla pitlane. A proposito, durante il periodo in cui la gara era interrotta, Boutsen è stato intervistato da Zermiani che gli ha chiesto della dinamica dell'incidente di Berger, in quanto era il pilota che lo seguiva più da vicino. La notizia dovrebbe essere che ha visto staccarsi l'ala anteriore dalla Ferrari... ma devo comunque mettervi al corrente di una preziosissima informazione: Boutsen sa parlare in italiano. Ci sono sempre delle belle sorprese.

Adesso veniamo *davvero* alla partenza e parliamo dei Prosenna. I due hanno avuto una convivenza non troppo pacifica in McLaren nel 1988, con polemiche in occasione di specifici episodi controversi, che non sono mai sfociate nel caos che sta per accadere. I due infatti, per evitare potenziali incidenti, si sono accordati a proposito del fatto che chi esce dietro dalla prima curva non attaccherà l'altro per evitare casini, soluzione già apparentemente adottata nella stagione precedente in alcune occasioni, per intenderci, nei periodi in cui non c'erano particolari polemiche. Fare accordi pregara per evitare accadimenti controversi è in genere il modo migliore per rendere controversi accadimenti che senza accordi sarebbero stati di routine, quindi ovviamente non può finire bene: Prost parte meglio di Senna, secondo il loro accordo avrebbe diritto alla posizione, ma ecco che alla curva dopo Senna lo supera e si riprende la leadership.

Regazzoni osserva che tutto è filato liscio in questa seconda partenza ed effettivamente nessuno immagina che sia appena accaduto l'episodio che segnerà il punto di non ritorno tra i due McLaren Bros. Tra parentesi, la gara è diventata su tempi aggregati e Senna non si dimostra affatto genio del male. Aveva oltre due secondi di vantaggio su Prost, nella prima parte. Avrebbe potuto vincere standogli dietro ma avendo l'accortezza di stare entro un gap di circa due secondi. Comunque in ogni caso le McLaren fanno il vuoto, in un primo momento sono molto vicine, poi Senna allunga. Patrese nel frattempo è fisicamente terzo, seguito da Mansell che per tempi aggregati però gli è davanti. Non ha alcuna importanza, perché poi si ritirano entrambi per problemi tecnici e non sono neanche i soli ritirati. Abbiamo già perso Pierluigi Martini (Minardi) per un problema al motore e Stefano Modena (Brabham) per incidente. Si ritirerà poi Mauricio Gugelmin (March Leyton House) così come un suo illustre connazionale.

L'illustre connazionale in questione è Nelson Piquet, sulla cui motivazione in precedenza ci si è interrogati in telecronaca, come conseguenza a presunte critiche che la stampa rivolge a lui e ad altri piloti non più giovanissimi tipo Michele Alboreto (non qualificato in questa gara su Tyrrell)... insomma, certi piloti sono dei V3KkYaCçY che si devono ritirare, invece no, Piquet insiste a continuare a guidare una Lotus. La Lotus in questione invece dà segno di non volere essere guidata e Piquet è costretto al ritiro. Il suo compagno di squadra Satoru Nakajima invece è in pista fuori dal 90% della percorrenza a seguito di qualche problema tecnico. A un certo punto Poltronieri osserva anche come "il 50% delle unità partite in questa gara si è dovuto fermare", ma ci saranno in seguito lo stop di Martin Brundle (Brabham) per un problema tecnico e quello di Luis Perez-Sala (Minardi) per contatto con De Cesaris. E sul capitolo ritirati la finirei qui.

Torniamo ai Prosenna: Prost gliela dà su, il gap con Senna sale a oltre 20 secondi, tanto ormai sono stabilmente 1/2 con il terzo già doppiato - il terzo in questione è Nannini - quindi la strategia più azzeccata a questo punto è risparmiare la macchina e sperare che Senna rompa il motore, cosa che non accadrà. Poi, però, Prost si ricorda di essere un potenziale quattro volte campione del mondo che non vincerà mai un titolo con la Ferrari, e si mette a guidare come tale proprio mentre in telecronaca stanno osservando che è faticoso stare al passo di un giovane esuberante e scatenato come Senna. 1960 --> 1989, evidentemente la regola che comporta il passaggio alla categoria di V3KkYaCçY0 già in questo periodo storico è fissato al fatidico raggiungimento del trentesimo compleanno. Dicevo, Prost si mette a guidare da quattro volte campione del mondo e va in testacoda. Poi riparte ed è ancora moooolto davanti a Nannini.

Il gap sale a una cinquantina di secondi, ma il podio rimane immutato, con Boutsen che giunge quarto. Completano la zona punti Derek Warwick sulla Arrows e Jonathan Palmer sulla Tyrrell, mentre quattro italiani (o meglio, tre e mezzo essendo uno di loro l'americano di Roma) completano la ten-ten: sono Alex Caffi (Dallara), Gabriele Tarquini (AGS), Eddie Cheever (Arrows) e Andrea De Cesaris (Dallara), che precedono Johnny Herbert (Benetton) che ha avuto problemi vari nel corso della gara. Però who kers di Herbert, noi vogliamo vedere i Prosenna, vogliamo vedere la rissahhhh e il sanguehhhh. Ah no, sono piloti di Formula 1 e non di Nascar, quindi in quanto tale si comportano da uomini grande eleganza... sempre ammesso che litigare per un sorpasso mentre Berger sta in ospedale dopo avere rischiato di andare a fuoco sia un comportamento da uomini di grande eleganza, cosa sulla quale mi astengo dall'esprimere un giudizio.


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