sabato 30 dicembre 2017

La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1987

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

Uno dei grandi cambiamenti della stagione 1987, parlando di cambiamenti relativi all'impatto visivo, riguarda la livrea della Lotus. Abbandonato il nero-oro della John Player Special, con il quale eravamo abituati a vederla, ha assunto il colore giallo del nuovo sponsor Camel.

Il campionato è iniziato nel weekend del 12 Aprile a Jacaparagua ed è terminato il 15 Novembre ad Adelaide.
I piloti che hanno preso parte alla stagione sono i seguenti:

MCLAREN: Alain Prost - Stefan Johansson
TYRRELL: Jonathan Palmer - Philippe Streiff
WILLIAMS: Nigel Mansell - Nelson Piquet
BRABHAM: Riccardo Patrese - Andrea De Cesaris
ZAKSPEED: Martin Brundle - Christian Danner
LOTUS: Satoru Nakajima - Ayrton Senna
AGS: Pascal Fabre
MARCH: Ivan Capelli
ARROWS: Derek Warwick - Eddie Cheever
BENETTON: Teo Fabi - Thierry Boutsen
OSELLA: Alex Caffi
MINARDI: Adrian CAmpos - Alessandro Nannini
LIGIER: René Arnoux - Piercarlo Ghinzani
FERRARI: Michele Alboreto - Gerhard Berger
LOLA LARROUSSE: Philippe Alliot

Al Gran Premio del Brasile né la Ligier né la Larrousse hanno preso parte, in quanto in ritardo con le vetture della nuova stagione. Entrambi i team hanno quindi debuttato in campionato tre settimane dopo al GP di San Marino. La Larrousse ha portato una sola vettura, introducendone una seconda, nelle sole ultime tre gare stagionali, con al volante Yannick Dalmas. A Imola anche la Osella, che schierava regolarmente una sola vettura, ne ha portata una seconda guidata dall'italiano Gabriele Tarquini. Dopodiché è tornata a portare una sola vettura, con l'esclusione di alcuni gran premi sul finire della stagione, affidando il proprio volante al pilota svizzero Franco Forini.

In Brasile le Williams hanno monopolizzato la prima fila in qualifica, ma il loro risultato è stato condizionato da problemi alle monoposto che hanno costretto sia Piquet sia Mansell a effettuare una sosta in più del previsto. Mansell, in seguito, è stato attardato anche da una foratura.
La vittoria è andata a Prost, mentre Piquet ha ottenuto una seconda posizione. Appena passato in McLaren, Johansson ha esordito con un terzo posto.
Mansell ha vinto il gran premio seguente, quello di San Marino, dove Piquet è stato costretto a saltere il resto del weekend dopo un incidente. Partito dalla pole position, Senna è stato superato quasi subito da Mansell. Ha in seguito perso altre posizioni, rimontando più avanti fino al secondo gradino del podio, dopo avere superato la Ferrari Alboreto a pochi giri dal termine. Si segnala un arrivo in zona punto della Zakspeed: Brundle ha infatti ottenuto una quinta posizione.

Esattamente com'era successo a Imola, al GP del Belgio che si è svolto a Spa Francorchamps due settimane dopo un incidente al via ha costretto la direzione gara a esporre la bandiera rossa e a ripetere la partenza.
Al restart Mansell, che partiva dalla pole position, è stato sfilato da Senna e, nel corso del primo giro, i due sono stati protagonisti di un incidente. Senna si è ritirato subito, Mansell è precipitato nelle retrovie per poi comunque ritirarsi diversi giri più tardi. Si narra di una rissa ai box avvenuta tra i due in seguito.
Piquet, che partiva dalla prima fila accanto al compagno di squadra, è stato costretto al ritiro per problemi tecnici e lo stesso destino è toccato anche alle due Ferrari.
Prost ha ottenuto la sua ventisettesima vittoria in carriera, eguagliando il record appartenente a Jackie Stewart. La Benetton di Fabi era in seconda posizione quando a una decina di giri dal termine il pilota italiano si è ritirato per un guasto al motore, così è salita in seconda posizione l'altra McLaren, quella di Johansson. De Cesaris ha chiuso la gara in terza posizione.

Al Gran Premio di Montecarlo, dopo un incidente nelle prove libere avvenuto tra Alboreto e Danner, quest'ultimo è stato squalificato per tutto il resto del weekend.
In qualifica Mansell ha ottenuto un'altra pole, davanti alla Lotus di Senna e alla Williams di Piquet. Mansell è rimasto in testa per una trentina di giri, per poi ritirarsi per problemi tecnici. A quel punto Senna si è portato in prima posizione, con un notevole vantaggio sui piloti che lo seguivano, tanto che ha vinto con oltre mezzo minuto di vantaggio su Piquet fermandosi per una sosta in più. Le Ferrari di Alboreto e Berger si sono classificate in terza e quarta posizione.
Mansell è partito di nuovo dalla pole position al GP degli Stati Uniti a Detroit, ma a causa di un problema a un pitstop e di un'indisposizione fisica ha portato a casa solo un quinto posto. La vittoria è andata di nuovo a Senna, davanti a Piquet e Prost. Da quel momento in poi, delle nove gare seguenti otto sono state vinte dalla Williams.
Mansell ha vinto il GP di Francia a Le Castellet dopo un acceso duello con Piquet e Prost, arrivati al traguardo in seconda e terza posizione, così come il GP di Gran Bretagna a Silverstone: in quest'ultima occasione Mansell e Piquet erano primo e secondo con un notevole margine sulle vetture dalla terza posizione in poi e, visto il decadimento degli pneumatici, Mansell ha deciso di rientrare ai box per una sosta originariamente non prevista, ritrovandosi in seconda posizione. Ha in seguito rimontato fino a raggiungere e superare il compagno di squadra a pochi giri dal termine, relegandolo in seconda posizione. Senna è arrivato in terza posizione e, a sorpresa, al quarto posto si è classificata l'altra Lotus di Nakajima!

Il 26 Luglio Piquet ha vinto il GP di Germania e due settimane più tardi quello d'Ungheria. A Hockenheim, in una gara con un elevato numero di ritiri, molti dei quali dovuti alla rottura del motore, Piquet ha vinto davanti a Johansson e Senna. L'altra Williams, invece, è stata una delle vetture ritirate per problemi al motore. All'Hungaroring Mansell ha trascorso quasi tutta la gara in testa, ritirandosi però a cinque giri dal termine dopo avere perso un bullone che fissava una delle ruote posteriori. Piquet, che si trovava in seconda posizione, è quindi risalito in testa. Senna era in seconda posizione e Boutsen era al momento terzo, all'inseguimento di un potenziale podio, per poi essere superato da Prost poco prima della fine.

Dopo il podio sfumato al GP d'Ungheria, al GP d'Austria disputato una settimana dopo la Benetton è riuscita finalmente a concludere una gara in terza posizione, con Fabi che è salito sul podio.
In una gara in cui ci sono state due bandiere rosse consecutive al via e che ha avuto quindi tre procedure di partenza, in attesa che ce ne fosse una in cui tutto filava liscio, la Williams ha ottenuto una doppietta: Piquet è rimasto in testa per una ventina di giri, per poi essere superato dal compagno di squadra. Al successivo GP d'Italia, Piquet è tornato a vincere, superando Senna a pochi giri dal termine dopo che quest'ultimo era passato in vantaggio dal momento che non si è mai fermato ai box per sostituire le gomme nel corso della gara. Mansell ha chiuso in terza posizione.
Curiosità: al Gran Premio d'Italia ha esordito il team Coloni, con una sola vettura guidata da Nicola Larini. Il pilota italiano non è riuscito a qualificarsi, impresa che ha invece centrato in seguito nel GP di Spagna, unico altro gran premio a cui la Coloni ha preso parte. In quell'occasione, tuttavia, si è dovuto ritirare nel corso della gara.

Al Gran Premio del Portogallo c'è stata una nuova bandiera rossa alla partenza, dopo un incidente che ha coinvolto Piquet e Alboreto, oltre che altre vetture. La McLaren ha ottenuto la terza e ultima vittoria stagionale, dopo che Prost, in seconda posizione dietro alla Ferrari di Berger, partito dalla pole position, è riuscito a superare il pilota austriaco. Piquet ha chiuso in terza posizione, con Mansell ritirato. Quest'ultimo ha in seguito vinto il GP di Spagna, disputato una settimana più tardi a Jerez del a Frontera.
Come già accaduto numerose volte, c'è stata un'altra bandiera rossa anche il 18 Ottobre a Città del Messico: stavolta non è accaduto alla partenza, dopo un gran botto di Warwick. Mansell, che era in testa in quel momento, ha mantenuto la prima posizione anche nella seconda parte di gara, vincendo davanti al compagno di squadra Piquet e alla Brabham di Patrese.
Reduce da due vittorie consecutive, Mansell si è avvicinato in classifica a Piquet, ma nelle prove libere del GP del Giappone, il penultimo della stagione, si è infortunato in un incidente consegnando definitivamente il titolo al compagno di squadra Piquet. Soltanto la vettura di quest'ultimo è partita per la gara di Suzuka, mentre al GP d'Australia la Williams ha ingaggiato Riccardo Patrese. Quest'ultimo è stato sostituito alla Brabham da un altro italiano, Stefano Modena. Nei GP del Giappone e d'Australia c'è stato un altro avvicendamento: Roberto Moreno ha infatti preso il posto di Fabre all'AGS.
Le ultime due gare della stagione sono state vinte entrambe dal ferrarista Gerhard Berger dopo avere ottenuto la pole position in entrambe le occasioni: a Suzuka Senna ha concluso in seconda posizione e Johansson ha ottenuto il terzo gradino del podio, mentre lo stesso Senna, secondo al traguardo anche ad Adelaide, è stato squalificato per irregolarità tecniche dal GP d'Australia, facendo risalire in seconda posizione la Ferrari di Alboreto e al terzo posto la Benetton di Boutsen.

Piquet ha vinto il titolo con 73 punti, con Mansell secondo a 61. Hanno completato la top-5 gli unici altri piloti che, nel corso della stagione, hanno vinto dei gran premi: Senna a 57 (appena 50 di più rispetto a quelli ottenuti dal compagno di squadra Nakajima), Prost a 46, Berger a 36.
Con 137 punti nella classifica costruttori, la Williams ha vinto con un ampio margine contro la McLaren, che ha totalizzato solo 76 punti.


EDIT 14.08.2022 - ho pubblicato le recensioni dei gran premi della stagione 1987, in una serie di sei post:

Parte 1 - Brasile, San Marino, Belgio
Parte 2 - Montecarlo, Stati Uniti
Parte 3 - Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria
Parte 4 - Austria, Italia, Portogallo
Parte 5 - Spagna, Messico
Parte 6 - Giappone, Australia


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