sabato 30 dicembre 2017

La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1986

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

La stagione 1986 è iniziata nel weekend del 23 Marzo a Jacaparagua, con i seguenti piloti:

MCLAREN: Alain Prost - Keke Rosberg
TYRRELL: Martin Brundle - Philippe Streiff
WILLIAMS: Nigel Mansell - Riccardo Patrese
BRABHAM: Riccardo Patrese - Elio De Angelis
LOTUS: Johnny Dumfries - Ayrton Senna
ZACKSPEED: Jonathan Palmer
LOLA HAAS: Alan Jones - Patrick Tambay
ARROWS: Marc Surer - Thierry Boutsen
OSELLA: Piercarlo Ghinzani - Christian Danner
MINARDI: Andrea De Cesaris - Alessandro Nannini
LIGIER: René Arnoux - Jacques Laffite
FERRARI: Michele Alboreto - Stefan Johannson

Nelson Piquet, passato alla Williams dopo avere lasciato la Brabham, ha vinto il GP del Brasile sul circuito di casa, dopo essere partito dalla seconda posizione sulla griglia di partenza. Dalla pole partiva la Lotus di Senna, poi giunto in seconda posizione. Dietro di loro si sono classificate le Ligier, con Laffite che è salito sul podio.
Il campionato è proseguito il 13 Aprile con il GP di Spagna che, per la prima volta, si è svolto sul circuito di Jerez de la Frontera. Questo gran premio è ricordato per un finale al photofinish, con Senna vincitore per 14 millesimi di secondo su Mansell. L'unica altra vettura giunta a pieni giri è stata la McLaren di Prost, in terza posizione.
Il GP di Spagna è stato l'ultimo in cui la Zakspeed ha schierato una sola vettura: per il resto della stagione oltre a Jonathan Palmer anche Huub Rothengatter ha preso parte al campionato.

Al GP di San Marino la McLaren ha ottenuto la prima vittoria stagionale. Sarebbe stata addirittura una doppietta, se Rosberg non avesse finito la benzina a due giri dal termine mentre si trovava in seconda posizione. Prost ha vinto davanti a Piquet e alla Benetton di Berger. Il team è entrato in Formula 1 al posto della Toleman, di cui era già main-sponsor nella stagione precedente.
L'11 Maggio la McLaren ha invece effettivamente ottenuto una doppietta, in quanto Prost ha vinto davanti a Rosberg. La terza posizione è andata alla Lotus di Senna.
Quattro giorni più tardi Elio De Angelis ha perso la vita in un incidente avvenuto durante un test a Le Castellet. In seguito la Lotus ha ingaggiato Derek Warwick per il resto della stagione.

Dei cinque gran premi che sono seguiti, Mansell ne ha vinti quattro. In Belgio, a Spa Francorchamps, la pole position è stata ottenuta dal suo compagno di squadra Piquet, che si è ritirato in gara per un guasto al motore. Mansell ha vinto davanti alla Lotus di Senna e alle Ferrari di Johansson e Alboreto. Il podio del pilota svedese è stato il primo podo ottenuto dalla Ferrari nel corso del campionato.
Il Gran Premio del Canada si è svolto tre settimane più tardi e Mansell si è ripetuto, partendo stavolta dalla pole position. Sui gradini più bassi del podio si sono classificati Prost e Piquet.
Prima del settimo gran premio della stagione, quello di Detroit, Marc Surer è rimasto infortunato in una gara di rally e il suo posto è stato preso per il resto della stagione da Christian Danner Danner. Quest'ultimo è stato rimpiazzato alla Osella da Allen Berg per tutti i gran premi rimanenti, eccetto Monza, al quale il team ha schierato l'italiano Alex Caffi. Un altro avvicendamento è stato quello di Eddie Cheever al posto di Tambay alla Lola Haas per il solo GP degli Stati Uniti, dopo che Mario Andretti aveva rifiutato la proposta del team di disputare quel gran premio. In gara ha vinto Senna partito dalla pole position, davanti alla Ligier di Laffite e alla McLaren di Prost.

Mansell è tornato alla vittoria al GP di Francia e al GP di Gran Bretagna.
A Le Castellet, la Ferrari ha festeggiato le sue prime 400 partenze in Formula 1, ma il risultato non è stato esattamente da festeggiare: Johansson ha rotto il motore dopo pochi giri di gara, mentre Alboreto non è andato oltre un ottavo posto. Mansell ha vinto davanti a Prost e Piquet, mentre Senna, partito dalla pole position e in testa nei primissimi giri di gara, si è ritirato per incidente dopo essere scivolato su una macchia d'olio lasciata da un'altra vettura dopo una rottura di motore. Con otto gran premi disputati su sedici, a quel punto della stagione Prost era in testa alla classifica con un punto di vantaggio su Mansell e tre punti su Senna. Piquet era più distante a sedici punti dal leader della classifica.
Le cose sono cambiate a Brands Hatch, quando Mansell ha vinto davanti a Piquet. Il britannico si è portato, di conseguenza, in testa alla classifica. Mansell, qualificato in seconda posizione dietro al compagno di squadra, aveva avuto problemi tecnici alla partenza, ma è riuscito a partire sulla vettura di riserva vista la bandiera rossa esposta per l'incidente tra varie vetture al via e il successivo restart. Uno dei piloti coinvolti nell'incidente è stato Jacques Laffite, che ha riportato fratture a entrambe le gambe. Il suo posto alla Ligier è stato occupato, per quello che restava della stagione, da Philippe Alliot.

Al Gran Premio di Germania Rosberg e Prost si sono qualificati in prima e seconda posizione: era dal GP del Canada del 1972 che non c'era una prima fila tutta McLaren! In gara i due erano secondo e terzo dietro al leader Piquet, quando hanno finito la benzina con un giro venendo classificati in quinta e sesta posizione, dato che c'erano solo quattro vetture a pieni giri. Piquet ha vinto davanti a Senna e Mansell, con Arnoux in quarta posizione.
Nella gara successiva, il GP d'Ungheria, disputato il 10 Agosto, c'è stato esattamente lo stesso identico podio. Partito dalla seconda posizione, Piquet si è portato in testa dopo un celebre duello con Senna, che era partito dalla pole position.
A quel punto della stagione Mansell era in testa con sette punti di vantaggio su Senna, otto su Piquet e undici su Prost. Quest'ultimo, però, una settimana più tardi ha vinto il GP d'Austria davanti alle Ferrari di Alboreto e Johansson e, dato che nessuno degli altri tre ha fatto punti (tutti ritirati) si è portato a soli due punti di distacco da Mansell.

Al GP d'Italia, il 7 Settembre, e al GP del Portogallo, due settimane più tardi, è scesa in pista l'AGS, con una sola vettura, guidata da Ivan Capelli: il pilota italiano ha purtroppo concluso entrambe le gare con un ritiro, la prima volta per una foratura, la seconda per un guasto.
A Monza Teo Fabi ha ottenuto la pole position, ma il pilota della Benetton ha avuto problemi nel giro di formazione ed è partito dal fondo della griglia. Il suo compagno di squadra Berger, qualificato in quarta posizione, è stato in testa nei primi giri, anche se poi ha perso posizioni e sono passate davanti le due Williams, con Mansell - qualificato in terza posizione - in testa, poi superato da Piquet nell'ultima parte di gara. Il brasiliano ha vinto davanti al britannico, con la Ferrari di Johansson in terza posizione. Oltre a Fabi, anche Prost che partiva accanto a lui in prima fila, ha avuto problemi nel giro di formazione, partendo con la vettura di riserva e venendo squalificato per avere cambiato vettura oltre i tempi consentiti. La squalifica, tuttavia, non ha cambiato l'esito della sua gara, perché subito dopo l'esposizione della bandiera nera ha rotto il motore.
Al penultimo gran premio stagionale a Estoril, Mansell è tornato alla vittoria, precedendo Prost e Piquet. Il pilota della Williams ha superato alla partenza Fabi, reduce dalla seconda pole consecutiva. Purtroppo il pilota italiano ha perso diverse posizioni e non è arrivato in zona punti.
Con due gran premi ancora da disputare Mansell aveva dieci punti di vantaggio su Piquet e undici su Prost. Senna, in quarta posizione in classifica, si è ritrovato escluso dalla lotta per il titolo dopo il GP del Portogallo.
Al Gran Premio del Messico, il 12 Ottobre, la Benetton si è presa finalmente una soddisfazione, in quanto la vittoria è andata a Berger. Per il pilota austriaco si è trattato della prima vittoria in carriera. Terminando la gara in seconda posizione, Prost ha recuperato parte del proprio gap in classifica. Mansell, quinto classificato in gara dietro anche a Senna e Piquet, ha conservato sei punti di vantaggio sul pilota della McLaren e sette sul compagno di squadra.

Il 26 Ottobre la stagione si è conclusa con il GP d'Australia. A Mansell bastava salire sul podio, oppure che nessuno dei suoi due avversari vincesse il gran premio, qualunque fosse stata la sua posizione, per diventare campione del mondo. Partendo dalla pole position, era il favorito, ma si è fatto sfilare da varie Senna, Piquet e Rosberg. I tre si sono succeduti in testa alla gara, con Senna che poi si è ritirato per problemi tecnici. Rosberg è stato in testa davanti a Piquet e Mansell, con un certo gap tra ciascuna delle tre vetture, per tre quarti di gara. Superato da Prost, Mansell è sprofondato al secondo posto, per poi ritrovarsi terzo quando Rosberg si è ritirato a causa di una foratura.
Un giro più tardi anche Mansell ha forato e la sua gara è terminata. A quel punto in Williams, per evitare che Piquet potesse subire lo stesso destino, hanno deciso di fermarlo per un cambio gomme, scelta che, stando alle sue dichiarazioni, è stata approvata dallo stesso Piquet. Questo l'ha fatto sprofondare in seconda posizione a quindici secondi di distacco da Prost che, se gli fosse arrivato davanti, avrebbe vinto il campionato. Nei giri che lo separavano dalla bandiera a scacchi, Piquet ha recuperato circa dieci secondi, terminando la gara in seconda posizione. Sul gradino più basso del podio è salito il ferrarista Johansson.

Prost ha vinto il suo secondo campionato consecutivo: era dai tempi di Brabham (1959/60) che non succedeva. Con 72 punti, ne ha totalizzati due in più di Mansell e tre in più di Piquet.
La Williams ha vinto il titolo costruttori con 141 punti e un ampio margine nei confronti dei 96 totalizzati dalla McLaren.

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Milly Sunshine