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sabato 16 ottobre 2021

Gli angusti e tortuosi rewatch: ho visto il GP di Montecarlo 1982 con telecronaca italiana!

Ci sono tentazioni a cui non possiamo resistere e una di queste è rivedere il Gran Premio di Montecarlo 1982 qualora questo venga postato con telecronaca italiana. L'ho trovato oggi e merita. Avevo già commentato questo evento sul blog in passato, ma Mario Poltronieri vince su tutto e tutti e quindi controllate la quantità di benzina presente nei vostri serbatoi perché in questo venerdì sera che si getta nel weekend ripercorreremo la poesia di un'epoca remota in cui impavidi "concorrenti" fanno "una corsa eccellente" a condizione di una buona tenuta del "mezzo meccanico".

Preparatevi e fate attenzione alla pioggia imminente, perché nell'ordine assisteremo a: collegamenti televisivi affidabili come le McLaren Honda di qualche anno fa, minigonne che innescano testacoda, backmarker che si denudano parzialmente accanto al circuito, piloti paragonati a felini, posizioni immutate "a meno di guasti meccanici", gare "falsate" dalle condizioni meteo, nonché piloti imbucati sul podio o scambiati gli uni per gli altri. Poi ci faranno visita anche brevi sprazzi di fangirlismo e di probabile tifo alfista made in Poltronieri... insomma, non ci faremo mancare proprio niente.

Andrò molto velocemente sulle faccende di routine di cui si discute a vario titolo: Montecarlo pista obsoleta e inadatta alle vetture odierne da eliminare? Poltronieri pensa di no, secondo altri però non genera spettacolo quindi sì. E poi gli sponsor occupano troppo spazio sulle vetture, quindi i numeri sono piccoli ed è difficile riconoscere i piloti l'uno dall'altro. No, non mi sono sbagliata, si parlava di queste cose anche nel 1982 e probabilmente anche molto prima di quell'anno, anche se era un'epoca diversa, le cronache si facevano a bordo pista e non dentro una cabina di commento e a volte in studio non giungeva la telecronaca.

È proprio questo il modo in cui la gara parte: problemi nel sentire Poltronieri, con un giornalista(?) in studio che cerca di fare la cronaca da lì, aiutato da sole immagini senza distacchi, con co-commentatore l'ex pilota Giancarlo Baghetti. Non se la cava neanche malissimo, considerato che riconosce i piloti della top-6: Arnoux, Giacomelli, Prost, Patrese, Pironi e De Cesaris. Certo, se fossero in giro per il podio invece che al volante, magari faticherebbe di più, ma non mettiamo il carro davanti ai buoi. Diciamo che non se la cava male, ma Poltronieri è un'altra cosa.

Screenshot della partenza

Poltronieri arriva, dopo il ritiro di Giacomelli per un guasto dopo avere perso la seconda piazza a vantaggio di Prost. Arnoux nel frattempo è in testa alla gara con abbondante vantaggio, poi dopo un quinto di gara finisce in testacoda. È palesemente deluso, si siede in un posto isolato prima di rientrare ai box e quando ci torna, Zermiani riferisce che ha fatto "un gesto di stizza" (futuro cavallo di battaglia di Mazzoni), che è molto abbattuto e non ha voluto parlare nemmeno con Scheckter, che fa l'inviato per la TV americana. E nessuno accorre per andare a consolare Arnoux?!?!?! Gente crudele.

Okay, va bene, il carissimo René si sarà sicuramente già abbondantemente ripreso da quel ritiro di trentanove anni fa, ma voglio esprimergli la mia vicinanza. Ad ogni modo l'attesa non è molto lunga. Dopo qualche minuto va a riferire a Zermiani che ha danneggiato una minigonna e ha fatto un testacoda, cosa che ha compromesso la sua gara, non essendo riuscito a ripartire. Nelle posizioni della top-6 ci sono adesso Prost, Patrese, Pironi, De Cesaris, Alboreto e Rosberg, con Sexy Baffo che viene considerato uno dei favoriti per la vittoria.

Arnoux fermo dopo il testacoda,
dietro di lui Prost si appresta a superarlo

Prost allunga, Patrese cerca di stargli dietro. Le ATS si ritirano. Salazar indossa una tuta blu, Winkelhock ce l'ha rossa. Subito dopo avere abbandonato la vettura fumante, Salazar si toglie il casco, poi si slaccia la tuta e inizia ad abbassarsela. Si ritirano entrambe le Ligier ai box e intervistato da Zermiani, Cheever spiega di avere avuto un guasto al motore. Zermiani osserva: "comunque l'hai presa bene". Cheever risponde: "è il mio mestiere". Le McLaren hanno difficoltà e non riescono ad avvicinarsi alla zona punti, che al momento è così composta: Prost, Patrese, Pironi, De Cesaris, Rosberg, Alboreto.

Non inquadrato dalle telecamere, Alboreto ha perso infatti una piazza venendo superato da Sexy Baffo. Frattanto iniziano doppiaggi vari, con vetture random che si levano diligentemente di mezzo per non ostacolare le vetture a pieni giri... o meglio, a volte lo fanno ma non sempre. Il giornalista in studio interviene per far notare a Poltronieri che Pironi ha danneggiato l'ala anteriore, tamponando "un concorrente a bordo di una macchina nera". Sarebbe De Angelis, doppiato, ma una tale definizione ha un livello di poesia tale che è meglio così, che non sia stato identificato.

Prost fugge, Patrese insegue senza mai essere troppo vicino da impensierirlo e senza mai essere troppo lontano, mentre sono tra loro vicini Pironi, De Cesaris e Rosberg, che secondo Poltronieri sono in attesa come "gatti sornioni". Poi De Cesaris e Rosberg perdono terreno e si ritrovano impegnati in un lungo duello per il quarto posto, che si conclude con il ritiro di Rosberg ai box a causa del danneggiamento della vettura dopo una probabile verniciatura di muretto. Davanti ogni tanto Patrese si avvicina di più, sembra raggiungere Prost, uno di questi momenti è quando doppiano Piquet come se fosse un Salazar qualsiasi.

Il campione del mondo in carica ha problemi, tanto che sarà costretto al ritiro ai box, dopo mai essere stato protagonista proprio come i piloti McLaren ritirati a loro volta. Nel frattempo il cielo si fa più scuro e si inizia a temere la pioggia. Esatto, si *teme* la pioggia, invece di sperare che arrivi per generarehhhh spettacolohhh. Per ora però tutto procede nel migliore dei modi, con sei vetture a pieni giri. Alboreto è risalito al quinto posto e sesto c'è Daly con la vettura danneggiata.

Prost si appresta a doppiarlo e c'è anche De Angelis che sta per andare sotto di due giri. Anche stavolta animato dallo spirito di concorrente a bordo della macchina nera cerca un tantino di ostruire al probabile grido di "it's coming Rome". Nel senso che molto probabilmente Prost, nel doppiarlo con una manovra aggressiva, gli promette di condurlo a casa a calci se non si dà una calmata. Frattanto si va verso gli ultimi giri, Prost adesso ha un vantaggio abbondante su Patrese. De Angelis da parte sua risale in zona punti, forse, al sesto posto a meno che sesto non sia Mansell.

Si ritira infatti Alboreto, che parcheggia la vettura on una via di fuga. E indovinate cosa succede in questo momento? Indizio: Alboreto guida la Tyrrell. Ovviamente viene esposto bene e in primo piano il solito sponsor Candy, che peraltro tappezza anche tutto il circuito. Insomma, il signor Candy di soldi per la Formula 1 sembra averne sborsati parecchi. Però non possiamo soffermarci tanto su Candy, perché arriva un po' di pioggia, secondo Poltronieri non capiteranno colpi di scena se non ci saranno guasti meccanici, ma sono le ultime parole famose, Prost tenta di doppiare Surer ed è lì che succede l'impensabile.

Non mi riferisco a Prost che sbatte, piuttosto violentemente, ma a Poltronieri che inizia a provare un livello di eccitazione tale da iniziare a concludere le frasi con punti esclamativi invece che punti fermi. Quello che accadrà nei due giri seguenti, però, lo sbloccherà definitivamente. Fuori Prost, adesso il leader è Patrese, che dopo mezzo minuto si avvicina a Surer e lo doppia. E poi finisce in testacoda e sembra che la sua gara sia finita proprio mentre andava a inseguire la sua prima vittoria in carriera, tanto che secondo Poltronieri la gara è *falsata dalla pioggia*. Passa quindi in testa Pironi e Poltronieri si dilunga nell'osservare come ormai manchi solo un giro e a meno che non vada a sbattere anche lui ha la posizione assicurata.

E invece no, perché si ferma sotto al tunnel senza benzina (o per un guasto elettrico, a seconda delle fonti) a metà dell'ultimo giro. Poltronieri osserva come quindi sia passato in testa De Cesaris e già lo proclama potenziale vincitore, ma De Cesaris in testa alla gara non ci arriva nemmeno: anche lui finisce la benzina (o per meglio dire, l'ha già finita e già si è ritirato). Quindi tocca a Daly, che potrebbe recuperare il suo svantaggio passando in testa alla gara a caso. E qui sì, sarebbe veramente a caso, perché se non altro gli altri erano stabilmente secondo, terzo e quarto fin dalle prime fasi di gara.

Invece no, si ferma pure lui, sempre senza benzina (o secondo altre fonti va a sbattere, le condizioni della sua vettura sembrano suggerire questo). Quindi non resta che cercare di capire chi sia rimasto in pista e possa passare in testa. Forse De Angelis, osserva Poltronieri... invece no: c'è in testa a caso proprio Patrese, riuscito a ripartire perché la sua vettura era ferma in pendenza. Sembra che abbia anche trollato i commissari, che dovrebbero averlo spinto da parte, ma non risulta l'abbiano fatto ripartire a spinta. Poltronieri osserva come la giustizia abbia quindi trionfato, ma che la giustizia stessa ha avuto dei dubbi su chi far vincere la gara.

Intanto anche in studio si sente del caos, a ogni cambio di leadership il pubblico in studio ha rigorosamente applaudito e fatto confusione. No, anzi, non indoriamo la pillola dicendo falsità, il pubblico in studio lo si è sentito applaudire in stile ultrà in particolare una volta sola, ovvero nel momento in cui hanno visto una Ferrari in testa alla gara. La legge del caso ha voluto che ciò coincidesse con l'incidente di Patrese. Quindi sì, la giustizia ha trionfato, facendo sì che chiunque si mettesse tra Patrese e la vittoria uscisse di scena a caso, spianandogli quindi la strada.

Inizia il caos a pochi giri dalla fine:
Prost sbatte, lasciando campo libero a Patrese

Patrese finisce in testacoda
(e la grafica perde una C per strada)

De Cesaris fuori dalla vettura
(la grafica è riferita a all'inquadratura qui sotto
che televisivamente viene mostrata prima)

Pironi si ferma sotto al tunnel
(a questo punto De Cesaris si è già ritirato, ma la regia
ce lo mostra dopo già fuori dalla vettura)

Si ritira anche Daly (sotto il logo di Candy)
e gli mancano ala posteriore e metà ala anteriore

A supporto della mia teoria, la classifica finale è quasi interamente tale a quella che si sarebbe avuta se Patrese non fosse finito fuori e ripartito e tutti gli altri non fossero rimasti fermi: Patrese, Pironi, De Cesaris, Mansell, De Angelis, Daly. Insomma, ci ha rimesso solo Daly due posizioni, che è anche quello che veramente avrebbe potuto vincere in modo assolutamente random. Però tornando in topic vi ricordo che frattanto regna il caos, Patrese non sa di avere vinto e non c'è nemmeno chiarezza per il momento sul risultato. Durante il giro d'onore Patrese accosta sotto al tunnel e dà un passaggio a Pironi, suscitando il fangirlismo di Poltronieri che descrive la scena come un "quadretto familiare" e di fatto per shipparli in diretta interrompe perfino il tizio in studio.

La grafica non è originale,
screenshot preso da un highlight

Poi giunge il momento del podio. Patrese abbraccia De Angelis che sale sul podio perché... non preoccupiamoci del perché. Solo lui è convinto di essere giunto in top-3. E mentre in studio il giornalista si esalta per una Ferrari a podio, Poltronieri finalmente rivela il vero sé e la sua simpatia motoristica, ricordando che a podio c'è anche e soprattutto un'Alfa Romeo. E così per parlare di chi sta sui gradini più bassi del podio ecco che Patrese passa per un attimo in secondo piano. Un gran premio così pieno di colpi di scena non può che terminare con il massimo dello splendore.

Siamo arrivati come ho detto al momento del podio e il podio si svolge in modo totalmente random, tanto che inizia la premiazione con due soli piloti presenti, Patrese e De Angelis, che in realtà è arrivato quinto ma dal box della Lotus gli hanno detto che è arrivato a podio quindi vi si è diretto. Immagino che Pironi e De Cesaris invece abbiano avuto il problema inverso ed essendosi ritirati non sappiano di essere secondo e terzo, infatti sul podio ci arriveranno un bel po' dopo. Ma il giornalista in studio non l'ha capito, proprio per niente. Scambia De Angelis per De Cesaris e, quando il vero De Cesaris sale sul podio, invece di ravvedersi scambia De Cesaris per Pironi.

Quando anche quest'ultimo sale sul podio, la linea è già tornata a Poltronieri che, con estrema eleganza, invece di dire al collega in studio "guarda che hai preso una serie di cantonate", fa finta di niente. Il tutto si conclude con Zermiani che sotto al podio cerca di raccogliere commenti da parte dei piloti. De Angelis afferma con certezza di essersi classificato sul podio ma di non sapere la posizione. Il fatto che altri siano venuti a spodestarlo in corso d'opera, quindi, non gli ha fatto nemmeno sorgere qualche dubbio. Bene così, it's coming Rome!

EDIT - piccole correzioni, il pilota della Lotus che viene doppiato da Prost con decisione nel momento in cui si appresta a doppiare anche Daly, identificato come De Angelis da Poltronieri, sarebbe Mansell secondo il sito statsf1.com nel riassunto della gara giro per giro. Mansell si trova dietro a De Angelis in questo momento e De Angelis non va mai sotto di due giri. Al momento del ritiro di Alboreto, è De Angelis che risale al sesto posto, il mio dubbio su Mansell derivava dal risultato finale in cui Mansell è effettivamente davanti, ma sembra abbia superato De Angelis nelle fasi conclusive. Con il ritiro di Prost, anche Mansell dovrebbe essere doppiato di un solo giro. Stavo inoltre cercando di capire come mai non siano riusciti a risalire effettivamente al secondo e al terzo posto, e credo sia andata così: seppure siano doppiati di un solo giro al momento in cui Prost esce di scena, non sono lontani all'essere sotto di due giri, quindi rimangono un giro più indietro di Patrese nonostante il suo incidente. Quando Patrese taglia il traguardo, essendo doppiati anche la gara di Mansell e De Angelis si considera conclusa a un giro, dietro a chiunque abbia concluso il penultimo giro prima di loro, quindi dietro a Pironi e De Cesaris che al momento dei loro ritiri erano appunto nel corso dell'ultimo giro. Daly, da parte sua, il penultimo giro non l'ha mai completato, perché dopo avere subito il doppiaggio di Prost dovrebbe essere andato a sbattere perdendo ulteriormente terreno.


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