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mercoledì 13 ottobre 2021

Le sventutate peripezie di Jean-Pierre Jabouille: GP Germania - Hockenheim 1980

Ci eravamo lasciati con il resoconto di Sudafrica 1982 e l'affermazione secondo cui non sapevo quale sarebbe stata la successiva gara del passato che avrei commentato ed effettivamente è andata proprio così. Il Gran Premio di Germania 1980, visto più che altro per caso, si presta bene a un post qui sul blog, non perché siano avvenuti eventi di particolare spessore (si tratta di un gran premio totalmente random), ma perché mi ha offerto su un piatto d'argento la possibilità di approfondire l'esistenza di un certo pilota del passato che viene prevalentemente snobbato e ignorato. Anzi, non viene snobbato e ignorato, ma la gente sembra proprio non essere consapevole della sua esistenza.

Andiamo con ordine, siamo nel 1980 (stagione poco importante, perché la Ferrari è quasi come se non ci fosse), le vetture più competitive sono generalmente le Williams e le Brabham, o per meglio dire LA Brabham, perché Piquet fa coppia con Zunino e ho già detto tutto. Anzi, siamo già a metà stagione inoltrata quindi ora fa coppia con Rebaque, uno che in effetti potrebbe essere considerato anche un pilota competitivo, se facesse coppia con Zunino anziché con Piquet. A vario titolo, spesso e volentieri si intromettono tra le prime posizioni le Renault e le Ligier, ovvero vetture francesi dai colori tamarre guidate da piloti francesi. Nello specifico da francesi biondi con chiome fluenti, quindi molto fortunatamente nel 1980 non esisteva Tumblr.

Il più biondo di tutti era Jabouille che partiva dalla seconda piazza accanto a Jones, ma l'ha trollato prima di subito portandosi in testa alla gara. Wait, wait, wait, stiamo cominciando male: cosa ci fate lì imbambolati invece di festeggiare in modo scatenato? È esattamente quello che dovreste fare, senza esitazione. Non ditemi che per voi Jabouille non esiste... Sì, temo proprio sia andata proprio così. Ad ogni modo nelle prime posizioni si sono rimescolate le Renault, le Williams e le Ligier, c'erano nei primi sei Jabouille, Jones, Arnoux, Laffite, Pironi e Reutemann, con le sobrie Williams bianco/verdi (non bianco/verdi come le RAM, purtroppo) che facevano un po' da contrasto alla tamarraggine delle gialle Renault e delle azzurre Ligier.

La top-6 di questi faceva anche da contrasto con la posizione di Piquet, precipitato a centro gruppo dopo una partenza tale che al posto di Parmalat la sua vettura avrebbe potuto sfoggiare senza sfigurare lo sponsor Canberra Milk. Ma niente paura, siamo nel 1980, quando le vetture è già buona che arrivino a metà gara e a volte basta arrivare per fare qualche punto, dato che saranno gli altri a non arrivare. Infatti i primi sei, che procedevano nella prima parte di gara praticamente in coppie distanziate tra di loro da alcuni secondi, sono diventati tre superstiti: Jones, Laffite e Reutemann. Al momento del ritiro, Jabouille era leader incontrastato, a parte il fatto che aveva Jones negli scarichi.

Ecco, parliamo di Jabouille, perché ha avuto una carriera piuttosto strana in Formula 1, che a mio parere merita di essere citata (al pari dei suoi capelli biondissimi e foltissimi che avrebbero fatto impazzire qualsiasi tumblrer, se Tumblr fosse esistito nel 1980). Jabouille, passato maggiormente alla storia per essere il cognato di Laffite (le loro rispettive mogli erano sorelle), ha passato quasi interamente la propria carriera nella massima categoria in Renault, ma il dettaglio più inquietante è che ha passato quasi tutta la carriera a ritirarsi, in genere per questioni di affidabilità. Ha concluso in totale solo nove gare, di cui tre in zona punti. Delle tre gare a punti, due erano vittorie.

Mi viene spontaneo chiedermi quali risultati avrebbe potuto ottenere questo sventurato individuo, se fosse riuscito a completare qualche gran premio in più. Probabilmente sarebbe stato ignorato lo stesso, o meglio, la gente non avrebbe ugualmente saputo della sua esistenza. Jabouille è infatti stato il primo pilota a vincere un gran premio su una vettura con motore turbo (e l'ha fatto quando era già un V3KkYaCçY0 di 36 anni, quindi non sarebbe stato apprezzato al giorno d'oggi), ma se sapete dove e quando, sapete anche che nessuno si ricorda di lui. Fun fact: a fine carriera è passato dalla Renault alla Ligier, anche se a causa di un infortunio le sue condizioni fisiche l'hanno portato a optare per il ritiro in corso d'opera.

Torniamo alla gara, c'erano Jones, Laffite e Reutemann nelle prime tre posizioni, con distacchi sempre più consistenti tra l'uno e l'altro. A pochi giri dalla fine Jones ha forato ed è stato costretto a rientrare ai box, uscendo terzo, di poco davanti a Piquet risalito fino al quarto posto. Laffite quindi è andato a vincere - vittoria da lui definita come poco soddisfacente in quanto avvenuta sul circuito sul quale era morto Depailler soltanto la settimana prima - davanti ai piloti della Williams. Jones non è salito sul podio per protesta, dopo che il GP di Spagna da lui vinto qualche tempo prima era stato declassato a non championship event per la faccenda dello scontro FISA vs FOCA.

Piquet ha chiuso al quarto posto, mentre De Angelis che era quinto non ha avuto la fortuna di finire la gara ed è stato costretto al ritiro da un problema tecnico quando mancavano ormai pochi giri. Sono risaliti Giacomelli e Villeneuve, che hanno completato la zona punti, al termine di una gara che di fatto non ha riservato per nessuno eventi particolarmente entusiasmanti, ma neanche troppo noiosa, viste le vetture vicine in certi tratti di gara. In più la regia del posto era migliore ai tempi rispetto a quella locale di altre location. Segnalo infine che, a bordo di una Tyrrell sponsorizzata Candy, Daly ha tentato di fare l'attention seeker mettendo le ruote sull'erba durante un duello con la Arrows dorata di Patrese, ma senza strafare.

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Milly Sunshine