lunedì 10 luglio 2017

Tre anni di Redbullring

[Post scritto nel weekend del 02/07 e pubblicato post-datato, perché nei giorni scorsi mi sembrava doveroso mantenere il mio impegno a una #VetteltonFreeWeek e avrei dovuto menzionare tali soggetti nel resoconto. Inoltre c'era troppa roba che si sovrapponeva e ho deciso di dedicare al weekend del GP d'Austria il doveroso spazio, invece che ritagliargliene uno tra tanti post che non c'entravano nulla.]

Un cordiale saluto ai miei lettori, per celebrare la fine della #VetteltonFreeWeek direi che è il caso di occuparci di quello che è capitato negli scorsi anni al Redbullring, altresì noto come Zeltweg o Spielberg (che si pronuncia SH-pielberg, non come il regista, giusto a scanso di equivoci).
Dato che la pista uscì di scena dopo il 2003 e che gradirei evitare di evocare i fatti accaduti nelle stagioni precedenti, a proposito di posizioni invertite, scambi di trofei e quant'altro, direi che possiamo considerare il Redbullring come un circuito entrato in Formula 1 nel 2014. La realtà dei fatti ci dice che non è così, ma il nostro dovere di appassionati di motori è quello di alterare i fatti a nostro piacimento allo scopo di affermare ciò che è più conveniente per l'occasione.

Dunque, ho personalmente deciso che il GP d'Austria fu istituito nel 2014, anno in cui si limitò a ritornare nel campionato. Il circuito nel frattempo era stato modificato e ribattezzato Redbullring perché ad oggi è di proprietà della Redbull.
Curiosità: la Redbull non ci ha vinto neanche una volta, ma non è che sia così sorprendente, dato che la Redbull ha vinto soltanto quando i Rosbilton si spalmavano l'uno contro l'altro e l'anno scorso non hanno avuto l'accortezza di spalmarsi abbastanza bene, tanto che uno è giunto integro al traguardo mentre l'altro si perdeva nei meandri della top-5.
Dopo questo spoilerone sul 2016 non mi resta che tornare indietro di due anni, soffermandomi sul 2014.

La Redbull non ha ottenuto nemmeno una pole position al Redbullring, ma ci è uscita la Williams, nonostante le pole della Williams ottenute nell'ultimo decennio si contino sulle dita della mano di un mutilato. Incredibile ma vero, autore della pole dell'edizione 2014 fu nientemeno che Felipe Massa, che venne accolto dalla moglie che correva sui tacchi a spillo con il figlio in braccio. A proposito, dato che la scuola è finita, sarebbe anche ora di rivederlo 24/7 in giro per i circuiti.
Accanto a lui dalla prima fila partiva il suo compagno di squadra Valtteri Bottas. Le Mercedes erano relegate dietro di loro, ma la gara raccontò un'altra storia.
Massa fu il primo a precipitare dietro ai Mercedes Boyssss, poi toccò anche a Bottas. Quest'ultimo vide almeno il podio, procacciandosi una preziosa bottiglia di champagne che stravolse sicuramente in positivo l'esito della sua giornata.

Nico Rosberg, vincitore nel 2014, si ripeté anche nel 2015, dopo avere trollato il compagno di squadra alla partenza.
La partenza, comunque, fu molto più notevole per quanto avveniva dietro, piuttosto che per i Rosbilton. Ci fu un bel po' di caos, con un crash che coinvolse i Raikkonso.
La scena in cui Alonso aiutò Raikkonen a scendere dalla monoposto sulla quale lui aveva parcheggiato la propria ebbe un po' di atmosfera slash. Le fungirl, comunque, se li filarono un po' di meno di quanto avrebbero fatto se invece di essere due "vecchiacci" per gli standard motoristici fossero stati due aitanti giovincelli che non avevano ancora raggiunto la drinking age. Raikkonen, pur di essere ben oltre il limitare della drinking age, fu ben lieto di non essere shippato con l'ex compagno di squadra.
Ci fu un bel duello per il podio, protagonisti Felipe Massa su Williams e Sebastian Vettel su Ferrari, dopo che quest'ultimo aveva avuto una sosta lenta ai box. Massa ne uscì vincitore e andò a prendersi il terzo posto.
Il momento clou della gara fu comunque il "trollsorpasso": quando Verstappino affiancò Maldonado, quest'ultimo andò in testacoda. Verstappino fece un testacoda ancora più elaborato, senza essere minimamente stato toccato da Maldonado, e Pastorone riuscì così a mantenere la posizione. #EpicWin.

Lewis Hamilton, secondo classificato nel 2014 e nel 2015, vinse dalla pole position l'edizione del 2016, dopo un duello con il compagno di squadra all'ultimo giro, che si concluse con Rosberg che se ne andava in giro con la monoposto che cadeva a pezzi, permettendo a Max Verstappen e Kimi Raikkonen di salire sul podio al posto suo, il che fu comunque meglio, così almeno ci risparmiammo di assistere a una rissa durante le interviste post-gara!
Pochi istanti prima che i Rosbilton crashassero mi ero messa a inveire contro di loro perché stavano doppiando Bottas e Wehrlein, facendo sì che Bottas riuscisse a mettere un po' di margine tra sé e Pasqualino. Quest'ultimo, comunque, era sul punto di vivere il momento più importante della sua carriera, che si concretizzò quando Perez crashò per i fatti suoi. Wehrlein portò a casa un decimo posto. #EPICWIN! <3 La Manor detenne lungamente il decimo posto nella classifica costruttori, dove era destinata ad essere sopravanzata dalla Sauber soltanto nelle fasi conclusive del campionato.

Il crash dei Rosbilton fece alquanto discutere, un anno fa. La ragione principale per cui fece discutere era il volere ignorare a tutti i costi quello che succedeva nel frattempo in Formula E, dove lo scontro per il titolo tra Sebastien Buemi e Lucas Di Grassi si trasformò effettivamente in un vero e proprio scontro!

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Milly Sunshine