giovedì 27 luglio 2017

#AskSunshineBlog: la Formula 1 agli occhi dell'americano medio che segue Indycar e NASCAR

Senza nulla togliere a tutte le altre domande, per l'#Ask ho ricevuto una domanda bellissima, da parte di PilotiMotori. La domanda è la seguente:

Secondo te la F1 attuale (considerate gare, approccio coi tifosi, piloti presenti) come potrebbe essere vista da un americano medio che ha una conoscenza discreta di Indycar e di NASCAR?
Ho pensato molto al modo in cui rispondere a questa domanda e ho deciso di utilizzare il seguente: fingerò di essere una tifosa media americana di NASCAR e Indycar, anche abbastanza fanatica, che di recente si è appassionata di F1, ha iniziato a seguirla e cerca di spiegare che cosa sia la Formula 1 ad altri americani che non hanno la più pallida idea di che cosa sia! In pratica farò l'opposto di quello che farei per spiegare alla mia amica telespettatrice occasionale della F1 che cos'è la NASCAR, ma più da niubba. La mia alter-ego americana ha iniziato a seguire la Formula 1 da pochi anni, la guarda occasionalmente per questioni di fuso orario, vede degli highlights, non ha la più pallida idea di che cosa sia accaduto davvero fino a pochi anni fa, non ha ancora le idee molto chiare sul fatto che la Formula 1 sia la massima serie di automobilismo internazionale e, per spiegare come funziona a un pubblico ignorante, di tanto in tanto si concede un po' d'ignoranza. Oppure è ignorante anche lei, a seconda dei punti di vista.

Domenica mattina faceva caldo e non riuscivo a dormire, quindi mi sono messa a fare zapping in TV e ho visto che c'era una gara di Formula 1 che si svolgeva in Europa. Hai presente cos'è la Formula 1? No? Hai presente quella serie che corre in paesi europei tipo Francia, Germania, Olanda... hanno auto che somigliano un po' a quelle di Indycar, però non hanno gli ovali. Corrono su dei circuiti strani, molti di quelli sono permanenti. Poi hanno qualche circuito cittadino, ma non sono squadrati come quelli di Indycar e in genere sono più lunghi. Corrono quasi sempre quando qua è mattina presto, a parte quando ci sono le gare asiatiche quando qui è sabato sera.
Le vetture sono tutte accoppiate due per due nei team, hanno gli stessi colori e i compagni di squadra si fermano nella stessa piazzola, ma non nello stesso momento, per i cambi gomme e i rifornimenti di benzina. Anzi, in realtà in F1 non ci sono rifornimenti di benzina, ma solo cambi gomme, che durano circa due o tre secondi.
Per qualche motivo vincono sempre gli stessi e arrivano ultimi sempre gli stessi. In particolare negli ultimi anni ha vinto la Mercedes, un team di proprietà di quella casa automobilistica che sostiene di avere inventato le auto, per il semplice dettaglio che già le produceva quando la Ford ha costruito il modello T. I piloti sono un rapper caraibico amante dei bulldog che nel tempo libero fa il modello per Hugo Boss e un nordico con lo sguardo da serial killer.
Poi c'è la Ferrari, che penso che sia un team di mafiosi che non mangiano altro che pineapple pizza, che ha le vetture rosse e per qualche strano motivo non cambia mai colore. La Ferrari è la dimostrazione che i piloti di F1 sono degli scarsi, figurati che si vantano di essere la squadra più famosa al mondo e hanno ingaggiato quel pilota nordico che in NASCAR Trucks non ha mai vinto nulla. Il suo compagno di squadra è stato anche compagno di squadra di Bourdeeeeeyyyyy, hanno detto una volta in telecronaca, e l'ha battuto notevolmente. Visto che i piloti di F1 sono degli scarsi e che questo andava molto più veloce di Bourdeeeeeeyyyyy, finalmente da purista della IRL ho avuto le prove che i piloti di Champ Car sono sempre stati degli scarsi.
C'è un'altra squadra importante, ovvero la Redbull, quella delle bibite. Uno dei suoi piloti sorride sempre e beve lo champagne dalle scarpe ogni volta che va sul podio. L'altro è un ragazzino e, quando va sul podio, gli danno comunque lo champagne nonostante non abbia ancora 21 anni! Trovo che tutto ciò sia scandaloso.
A proposito, quel ragazzino si chiama Max Verstappen. I piloti di F1 si chiamano tutti con nomi stranissimi: Max Verstappen, Jolyon Palmer, Kevin Magnussen... insomma, non hanno nomi normali come Jos Verstappen Jr, Jonathan Palmer Jr, Jan Magnussen Jr... tutti a parte uno, che si chiama Carlos Sainz Jr ma nessuno sa bene di chi sia figlio dato che suo padre è un pilota di rally e non di F1.
Le altre squadre non vincono mai, quindi suppongo che siano tutte poco importanti e senza storia. In realtà anche la Redbull non vince mai, ma mi pare che prima della Mercedes vincesse sempre la Redbull e prima ancora la Ferrari. In mezzo ci sono stati dei titoli vinti da squadre che non hanno mai contato nulla.
La squadra più scarsa è la McLaren e ha motori giapponesi, il che è un vero oltraggio. Come si permette una squadra di F1 di mettersi in combutta con il Giappone? Non hanno paura che la Honda decida di bombardare il porto di Montecarlo? E no, prima che mi si accusi di razzismo, ce l'ho solo con i giapponesi, non con tutti gli asiatici con gli occhi a mandorla. Se fossero cinesi non li odierei così, per hobby. E' anche vero che non saprei distinguerli dai giapponesi e probabilmente li odierei lo stesso, ma non fa niente. In Cina c'è anche un gran premio, che si svolge al sabato verso la mezzanotte.
I piloti debuttano intorno ai vent'anni, alcuni anche prima, e quando debuttano prima tutti si lamentano che sono troppo giovani. Quando hanno più di trent'anni sono tutti dei vecchi decrepiti, ma alcuni se ne fregano e continuano a gareggiare anche oltre i trentacinque. Ci sono piloti che si ritirano a caso, altri piloti che ritornano a caso, gente che sostituisce piloti che vengono a correre la 500 miglia di Indianapolis e piloti che non trovano un volante perché ci sono appena dieci team. I fan europei, però, sostengono che la colpa è tutta di quel vecchiaccio che correva in NASCAR Truck perché non intende ritirarsi. I piloti rimangono gli stessi per tutta la stagione, a parte nelle squadre minori dove ogni tanto qualcuno perde gli sponsor e viene sostituito da qualcuno che porta altri sponsor. Per qualche strano motivo in Europa nessuno trova che queste cose siano normali e sia chi perde il volante sia chi ne prende il posto viene considerato sponsorizzato e quindi scarso. Altri piloti scarsi sono quelli giapponesi, per fortuna non vincono nessuna gara e, quando arrivano sul podio, generalmente lo fanno sul podio del gran premio di casa. In questo secolo, però, è capitato una volta che quell'usurpatore che ha vinto la Indy 500 abbia fatto un terzo posto al GP degli Stati Uniti, mentre nessun americano è mai salito sul podio del GP del Giappone. In realtà nessun americano ha neanche mai fatto punti, in questo secolo, ma questi sono dettagli.
Le gare sono stranissime: partono da fermi, quando c'è pioggia la partenza somiglia a una partenza lanciata ma con fila singola, non c'è la bandiera verde, non c'è la bandiera bianca all'ultimo giro, usano termini strani tipo "virtual safety car" invece che "full course yellow", chiamano safety-car la pace-car e non la fanno entrare in pista quasi mai. Ancora più strano, generalmente le gare non vengono interrotte dalla bandiera rossa, a parte quando vengono sfondate delle barriere o capitano situazioni molto caotiche. Quando c'è un incidente verso la fine, la gara può finire in regime di safety-car come in Indycar, invece di andare in overtime e durare potenzialmente all'infinito e quando viene esposta bandiera rossa la gara può anche non riprendere, invece di essere rimandata per ore e ore finendo al lunedì pomeriggio.
Quando la safety-car entra a gara in corso, vengono fatti sdoppiare tutti i doppiati e non solo il lucky dog. Le vetture non hanno il push-to-pass ma il DRS. Le gare sono cortissime, durano circa un'ora e mezza e le vetture fanno in media due pit-stop per gara. Quando piove mettono le gomme da pioggia e continuano, a meno che non scenda il diluvio universale. Il massimo obiettivo che i piloti possono raggiungere è crashare sotto la pioggia durante il gran premio di casa ed essere acclamati come eroi.
Alla mattina ci sono gare di GP2 e GP3 che sono un po' come la Indylights e la ProMazda o come la Nationwide e la Xfiniti. Quelle sono gare ancora più corte.
I piloti a quanto pare sono costretti a seguire corsi di buone maniere. Invece che risolvere le loro controversie innescando risse con una ventina di persone o lanciandosi addosso dei caschi, in genere preferiscono lamentarsi via radio chiedendo che i loro avversari vengano squalificati, si mandano a ca*are in mondovisione invitandosi a vicenda a "imparare a imparare", si lanciano addosso i cappellini, bestemmiano via radio o si lamentano delle presunte scorrettezze altrui durante le riunioni dei piloti, dove nessuno ascolta minimamente quello che gli altri hanno da dire. In certi rarissimi casi accade addirittura che chi ha innescato un incidente si scusi per averlo fatto, invece di andare a picchiare i meccanici del pilota speronato da lui stesso.
Ci sono team divertenti, ovvero tutti tranne la Ferrari, che scrivono battute su Twitter e che ogni tanto rispondono ai tifosi, e team noiosi, ovvero la Ferrari, che non fanno niente di tutto ciò. I tifosi passano gran parte del loro tempo a lamentarsi che i mondiali sono falsati, essenzialmente perché i loro piloti o team preferiti non vincono abbastanza spesso secondo il loro punto di vista. Più i loro piloti preferiti o team preferiti hanno probabilità di vittoria e più si lamentano se queste probabilità non si concretizzano.
I tifosi sono sempre convinti che i piloti del passato fossero personaggi più interessanti di quelli attuali e definiscono il passato come "l'epoca di Senna" o "l'epoca di Schumacher", che dovrebbero coincidere più o meno con l'epoca di Dale Earnhardt Sr perché anche quello è stato un pilota del passato. Nessuno si lamenta che i figli d'arte sono più scarsi dei loro padri, perché i loro padri erano più scarsi di loro oppure perché non ne conoscono l'esistenza.
Non c'è un vero Jimmy Johnson odiato da tutti in F1, ciascuno dei piloti più importanti, oltre che degli hater, ha anche una vasta schiera di fanboy pronti a difenderlo.
Le mogli dei piloti principali non vengono mai inquadrate, essenzialmente perché il rapper amante dei bulldog non ha una moglie e perché quella dell'ex compagno di Bourdeeeeyyyyy se ne rimane sempre a casa. Nessun pilota è fidanzato con una collega, ma il team principal della Mercedes è sposato con Susie Wolff. Le giovani tifose sostengono che Susie Wolff è la loro role model, perché anche loro vorrebbero sposarsi con un team principal.

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...Okay, non mi viene in mente null'altro da aggiungere. Credo che l'americana con una conoscenza discreta di Indycar e NASCAR che è in me abbia saputo spiegare ai suoi compari ignoranti che cosa sia la Formula 1 vista con i suoi occhi!

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Milly Sunshine