lunedì 24 luglio 2017

Il DTM a Mosca: mini-commento per il forum

Ci eravamo lasciati con un weekend abbastanza intenso e abbiamo ritrovato il DTM sul circuito di Mosca, laddove il campionato è proseguito nel weekend del 22/23 Luglio. Mike Rockenfeller, rimasto infortunato nel precedente appuntamento, non solo era presente in pista ma si è anche qualificato secondo per la gara di sabato ed è partito accanto a René Rast che aveva ottenuto la pole position.
A seguire c'era terzo Farfus, dopodiché Glock, Ekstrom, Wittmann, Green, Blomqvist, Paffett, Spengler, Wickens, Muller, Auer, Martin, Duval, Di Resta, Mortara, Engel.

La gara è stata caratterizzata da una partenza abbastanza caotica.
C'è stato un contatto tra varie vetture nelle retrovie, con varie auto che finivano in giro per i prati.
C'è stato anche un contatto tra Glock ed Ekstrom, che ha spedito quest'ultimo oltre la metà dello schiramento.
La cosa più bella, che faceva tanto Gran Premio della Colombia, è stata un contatto tra Rockenfeller e Farfus a seguito del quale quest'ultimo ha abbattuto un paletto, prima di perdersi nel dimenticatoio delle ultime posizioni (si sarebbe ritirato verso la fine della gara, dopo essere stato stabilmente ultimo per gran parte del tempo).
Rast è rimasto in testa per tutta la durata della gara, superando indenne il giro di pitstop e contenendo Rockenfeller che per gran parte del tempo è stato al di sotto del secondo di distacco.
Wickens è stato lungamente terzo, ma non era destinato a finire la gara in quella posizione: è stato infatti superato da Wittmann quando mancavano ormai pochi giri alla conclusione.
Ha chiuso solo sesto Auer: garahhhh falsatahhhh senza duellihhhh e senza sorpassihhhh!!!111!!!1!!! :-P
A proposito di duelli, ce n'è stato uno abbastanza intenso tra Paffet e Ekstrom mentre tagliavano il traguado, a posizioni invariate.
I telecronisti hanno menzionato per tutti i giri finali che Engel era 11° e quindi fuori dalla top-ten, ma plot-twist, a fine gara il suo 11° posto è stato convertito in un 10°, in quanto Muller giunto al traguardo come ultimo pilota della top-ten ha ricevuto una penalità.

RISULTATO: 1. René Rast, 2. Mike Rockenfeller, 3. Marco Wittmann, 4. Robert Wickens, 5. Timo Glock, 6. Lucas Auer, 7. Gary Paffet, 8. Mattias Ekstrom, 9. Jamie Green,  10. Maro Engel, 11. Loic Duval, 12. Bruno Spengler, 13. Edoardo Mortara, 14. Paul Di Resta, 15. Nico Muller, 16. Maxime Martin, Rit. Augusto Farfus, Rit. Tom Blomqvist.

La classifica, dopo la gara, recitava testualmente: Rast 99, Auer 95, Ekstrom 93.
Sparita la classifica che si vedeva in sovrimpressione, c'è stata un'inquadratura di Auer e mi sono sorpresa per l'ennesima volta nel notare che sia alto un metro e un tappo, insomma, non ha sicuramente preso allo zio.
Sul podio Rast aveva i capelli sparati in aria, un po' come Raikkonen dieci anni fa, con la sola differenza che Raikkonen aveva decisamente più charme. Rockenfeller sul podio c'è arrivato sorreggendosi sulle stampelle, che poi ha abbandonato non è ben chiaro dove. Il trofeo del secondo classificato gli è stato consegnato da un individuo con folti capelli brizzolati che indossava un paio di occhiali da sole. La grafica e le voci dei telecronisti ci hanno informati dell'identità di quel misterioso individuo: era Herman Tilke!
Dopo le consegne dei trofei è arrivato il momento del "carburante" e il povero Rockenfeller che si reggeva a malapena in piedi è stato sommerso mentre cercava di girarsi dall'altra parte, insomma, stavolta era lui che aveva qualcosa in comune con Raikkonen.

Nelle interviste post-gara di sabato era stato chiesto a Rockenfeller quanto tempo gli sarebbe servito per recuperare abbastanza per potere puntare alla vittoria e se fosse stato pronto per vincere la gara del giorno dopo.
Ciò si è rivelata una promettente gufata, seppure non una di quelle destinate ad essere ricordate nel corso dei decenni a venire. Rockenfeller è stato semplicemente irrilevante nella lotta per la vittoria, da cui si è tenuto a debita distanza, ma non ha fatto nulla che fosse meritevole di rendere quella gufata una di quelle che entreranno negli annali delle gufate.

Bruno Spengler si è appropriato della pole position per la gara di domenica, seguito da Ekstrom, a quanto pare soprannominato "Eki" nelle telecronache. Avevo capito che lo chiamassero Heikki e infatti mi stavo chiedendo se si fosse per caso materializzato in pista Kovalainen. Purtroppo non è accaduto, anche se mi avrebbe fatto molto piacere perché Kovalainen è pur sempre Kovalainen! <3 A seguire, dalla seconda fila in poi, c'erano Rast, Di Resta, Glock, Wittman, Martin, Duval, Paffett, Wickens, Farfus, Auer, Muller, Rockenfeller, Green, Mortara, Engel, Blomqvist.
La legge del caso voleva che fossimo sul punto di assistere a qualcosa di molto pittoresco e, per vedere qualcosa di molto pittoresco è servita la collorazione di Maxime Martin.
Costui, che era già finito per prati nelle concitate fasi di partenza, in cui il nostro vecchio amico Paul Di Siesta si posizionava in terza posizione dietro a Spengler ed "Eki", si è ritirato con una gran verniciata di muretto e un gran sollevamento di polvere qualcosa come dieci minuti dopo, quando solo gente che si trovava in pollesima posizione era rientrata ai box per il pitstop. Uno di costoro era Maro Engel, che approfittando della safety car si è ritrovato nella posizione di recuperare un bel po' di terreno.
Un sorpasso su Wittmann l'ha portato davanti al primo dei piloti che si erano già fermati e, seppure Muller abbia fatto il figo ritardando la sosta e rientrando solo all'ultimo, dopo avere fatto diversi giri in prima posizione con Engel negli scarichi, tutto è andato a favore di Engel, che si stava involando verso la sua prima vittoria.
Non che abbia avuto la strada spianata: quando Ekstrom ha superato Wittmann per la seconda posizione si è lanciato in un inseguimento che è terminato con Engel che aveva appena tre decimi di vantaggio nel momento in cui ha tagliato il traguardo.
Wittmann ha perso anche la terza posizione in un successivo duello avvenuto in una zona abbbastanza caotica.
Prima erano stati Di Resta e Duval che si erano toccati precipitando nelle retrovie, dopodiché è toccato a Wittmann fare un po' di casino, tagliando per i campi nel corso di un duello con Green. Spengler ne approfittava per andare a prendersi il podio facendo pernacchie a tutti.

RISULTATO: 1. Maro Engel, 2. Mattias Ekstrom, 3. Bruno Spengler, 4. René Rast, 5. Jamie Green, 6. Marco Wittmann, 7. Mike Rockenfeller, 8. Tom Blomqvist, 9. Lucas Auer, 10. Robert Wickens, 11. Gary Paffett, 12. Edoardo Mortara, 13. Augusto Farfus, 14. Timo Glock, 15. Loic Duval, 16. Nico Muller, 17. Paul Di Resta, Rit. Maxime Martin.

Le classifiche parlano chiaro: dopo la giornata di domenica Ekstrom non era più terzo, ma era in testa con 113 punti, uno in più di Rast che invece era in testa dopo la gara di sabato. Solo terzo a 97 punti Lucas Auer e, vista l'aurahhhh ferraristahhhh che Auer emana essendo il nipote di Berger, ciò ha reso la KLàX1F1Kà FàL$àTà!!!11!!!!1!! (Come dite? che dovrei rinnovare il mio repertorio? Sì, lo ammetto, avete ragione.)
Dopo cinque appuntamenti su nove il campionato è ancora apertissimo e tutto può cambiare da un giorno all'altro. Intanto quello che conta è che Engel abbia ottenuto la sua prima vittoria. Tra parentesi, facendo un giro sulla sua biografia è scoperto che il suo compleanno è il 27 Agosto, quindi è un Webber onorario... e non solo, è anche un Berger onorario, pertanto la sua vittoria ha ripristinato l'ordine naturale delle cose, sia perché emana l'aurahhhh ferraristahhhh almeno in parte, sia perché emana l'aura di Webber, che per la sindrome della santificazione delle seconde guide dei team avversari a condizione che non siano scozzesi e colombiani ha comunque il potere di ristabilire l'ordine naturale delle cose.
In sintesi si può affermare che Gara 2 sia stata vinta da uno che ha dentro di sé il sacro nome della Ferrari e che con questa vittoria l'ha messo in quel posto alla Redbull dimostrando di essere più veloce di Kulettel!!!11!!!! #EpicWin.
Poi un giorno qualcuno mi chiederà perché non sono capace di commentare le gare di DTM in modo normale ed effettivamente non sono sicura che avrei una risposta, ma va bene così, lasciatemi trolleggiare un po', se l'arte del trolleggio può mostrare al mondo che il DTM è una serie orribilehhhh perché c'è il DRS, ma è molto meno terribile della Formula 1 perché non c'è il kers, anche se presto DRS e kers verranno riconosciuti come un male necessario e tutti concentreranno i propri sforzi contro il vero nemico della società, ovvero un certo aggeggio innominabile che inizia per "h" e finisce per con la sigla del Divino Ferniiii e che secondo il parere della gente che segue le gare da casa potrebbe rendere molto difficile al Divino Ferniiii scendere dalla macchina in occasione del prossimo cappottamento.
Amo il modo in cui il fanbase della F1 è così pessimista da credere che Ferniiii cappotterà un'altra volta, ma è allo stesso tempo ottimista al punto tale da prevedere che non accadrà prima dell'introduzione dell'aggeggio innominabile.

Tornando a quello che è successo a Mosca, sul podio non c'era Tilke a consegnare trofeo, i piloti non hanno fatto cose particolarmente esagerate quando è arrivato il momento del "carburante", la bottiglia di carburante è stata cortesemente lanciata giù al team del vincitore... e, niente, il collegamento si è interrotto con il terzetto dei primi tre classificati che, dopo essersi allontanati dal podio, erano seduti per terra a parlare tra di loro.

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