mercoledì 5 luglio 2017

It's vintage, it's stylish!

Carissimi lettori, oggi vi ho deliziato postando momenti slash tra mascelloni e cadute da parte di piloti australiani.
Quello che conta, però, è che mi era totalmente passato di mente il fatto che in data odierna cadesse anche l'anniversario di un gloriosissimo momento del motorsport, per l'esattezza il 25esimo.
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...Okay, va bene, è un momento di cui non mi importa un fico secco ed è generalmente tirato fuori a ogni soffio di vento soltanto durante le diatribe tra i fanboy di Senna e i fanboy di Schumacher, quindi di fatto ciò lo qualificherebbe già sulla fiducia come un evento noioso, ma merita di vedere la luce di questo blog.
Il 5 Luglio 1992 venne disputato il GP di Francia, il che non ha importanza perché si sa che certi episodi è meglio decontestualizzarli per parlarne così, a caso, giusto per mostrare di non esserseli dimenticati, poco importa se non si ha la più pallida idea di quanto siano capitati, e il gran premio di Francia di quell'anno è quel famoso gran premio in cui Michael Schumacher speronò Ayrton Senna nelle fasi di partenza, mettendo fine alla gara di entrambi (anzi, no, Senna finì fuori subito, MSC proseguì, almeno finché non crashò insieme a Stefano Modena 17 giri più tardi).
Oserei dire che nessuno se ne ricorderebbe, se non fosse stato che Senna venne immortalato, a fine gara, mentre faceva la predica a Schumacher nei pressi di Briatore.


Avrei alcune osservazioni da fare, per esempio che il maglioncino color salmone indossato da Senna era inguardabile, il che conferma le mie impressioni sul fatto che i canoni di abbigliamento dei primi anni '90 fossero alquanto discutibili.
Altra cosa che non mi aspettavo era che in Francia a luglio facesse così tanto freddo da avere bisogno di stare in maniche lunghe.
Gradirei inoltre segnalare come il tipo con il giubbotto rosso? arancione scuro? color gambero? ...insomma, quello che è, fosse messo lì a ricordarci che anche i canoni in fatto di occhiali, negli anni '90, erano pessimi. Non so se sono gli occhiali o che cosa, ma mi verrebbe quasi da chiedermi se quel tipo non fosse un parente di Paul Tracy.
Infine c'è un dubbio che mi attanaglia. Come mai MSC non aveva ancora preso in considerazione l'idea di andare a cambiarsi e gironzolava per il paddock in tuta nonostante fosse da molto tempo che era sceso dalla propria monoposto?

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Milly Sunshine