giovedì 20 luglio 2017

Questione di bellezza e di serietà

C'è stato un tempo un cui le monoposto erano bellissime, la gente guardava volentieri le gare e il motorsport era popolare.
Poi alla FIA è venuto il pallino della sicurezza e hanno deciso di contravvenire alla regola principale dello spettacolohhhh: testare l'halo e lo shield per cercare di migliorare la sicurezza delle vetture. Che cosa orribilehhhhh.
Non c'è da stupirsi, quindi, se il #nohalo ha iniziato a trendare worldwide nella giornata di mercoledì, quando pare essere stata approvata la sua introduzione per il prossimo campionato.

Le critiche sono sempre le stesse:
- impedisce la visibilità (sono d'accordo, gente tipo Rosberg, Raikkonen, Hamilton e non ricordo chi altro hanno affermato che la visibilità è okay, ma chi sono loro per avere più credibilità della gente che sta a scrivere su Twitter?);
- in caso di incidente renderebbe impossibile al pilota uscire dalla macchina (affermazione finora sollevata dalla gente che scrive sui social e non da piloti);
- è orribilehhhh e la gente guarda la Formula 1 solo per le belle vetture.
Ho visto anche una petizione online per impedire che venga introdotto e cose del genere.

Il calendario mi informava che era il 19 luglio.
Esattamente il 19 luglio di otto anni fa, veniva disputata una gara di Formula 2 (campionato dell'epoca che nulla ha a che vedere con l'attuale F2/GP2). C'erano tante bellissime macchine. Una di quelle era quella nella foto lì sopra.
Se quella vettura avesse avuto un halo, Henry Surtees oggi sarebbe vivo.
Ho letto anche gente che affermava tra le righe che Surtees sarebbe vivo, ma che la vita sua e di altri è stata il giusto prezzo da pagare per avere vetture belle. Se non altro, se la gente smettesse in branco di seguire la Formula 1 perché le vetture sono brutte, probabilmente la percentuale di commenti sensati incrementarebbe.

DISCLAIMER: non penso né che l'halo sia bello, né che non possano esserci soluzioni migliori. Allo stesso tempo, però, ritengo che i piloti che l'hanno testato siano più qualificati nel giudicarlo che i tifosi mainstream che le gare se le guardano nel soggiorno di casa. Penso inoltre che ci siano state epoche in cui le vetture erano molto più brutte (l'epoca di "Rush", per intenderci) di quelle attuali, ma che vengono portate su un piedistallo come la "vera Formula 1", quindi obiettivamente parlando la gente non vuole vedere solo vetture belle. Infine, seppure incidenti di un certo tipo siano rari non sono impossibili: Henry Surtees ne è la prova, Justin Wilson anche, quindi non vedo perché dispositivi che hanno come scopo quello di incrementare la sicurezza, peraltro in una delle aree in cui tuttora la sicurezza manca, debbano essere scartati a priori. Sarò contro all'halo solo quando una grande maggioranza degli addetti al lavoro solleveranno le sue problematiche tecniche, il che finora non mi sembra che sia accaduto. Da parte del grande pubblico, invece, gradirei che se sono disposti a smettere di seguire la Formula 1 per l'halo, tirassero fuori delle motivazioni sensate, perché essere contrari all'halo per partito preso e, solo perché non è esteticamente bello, dire che la Formula 1 è morta, non mi pare esattamente un ragionamento sensato.

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