Questa è una
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Capitolo 7: Ciucci e camion dei pompieri.
[MAXINE'S POV]
Più il tempo passava e più mi convincevo di essere ridotta veramente male, se non ero ancora riuscita a coronare il mio obiettivo nonostante tutte le variabili a mio favore.
Appena sbarcata negli States, approfittando della momentanea assenza di Carlito, mi infilai nella stanza in cui dormivano i piloti della Toro Rosso e nella quale Danielle si dedicava anche ad altre attività ben più stancanti, delle quali però lei non si stancava mai.
Io e la mia rivale ci guardammo negli occhi per qualche istante, in silenzio.
Alla fine lei mi domandò: «Posso avere l'onore di sapere che cosa ci fai qui? Lo sai che non sono sessualmente attratta dalle donne.»
«Ciò è scandaloso» osservai. «Perché l'Autrice non fa niente in proposito?»
«Mhm... magari perché non siamo in una fan fiction femslash?»
«A proposito, il femslash è meno diffuso dello slash.»
«E quindi?»
«Quindi ciò debilita l'immagine degli uomini gay.»
«Se lo meritano, perché essendo uomini sostengono del patriarcato e, in quanto gay, non sono attratti dalle donne e ciò li rende offensive e problematic. Non sei mai stata su Tumblr, Maxine?»
«Veramente ci passo almeno sei ore al giorno.»
«E non hai imparato niente?»
«Ho imparato tantissime cose, in realtà.»
«Del tipo?»
«Del tipo che i debuttanti non riescono a debuttare non perché i team falliscono a vista d'occhio riducendo il numero di volanti, ma perché Gufelipe non si decide mai a ritirarsi.»
«L'ha già fatto. A fine stagione se ne andrà una volta per tutte.»
[GUFELIPE'S POV]
Non appena il mio telefono si mise a squillare, risposi al volo.
«Chi parla?»
«Gufelipe, sei tu?»
«E chi dovrebbe essere?»
«Non lo so. Tu non sei come Rapperton, c'è sempre il rischio che tu abbia perso il cellulare e che sia finito in mano a qualcuno che non dovrebbe venire a conoscenza del nostro accordo.»
«Sono io, Vivian, fidati.»
«Ti ho riconosciuto dall'accento, ormai. Volevo farti sapere che ho affidato il pappagallo a Gufelipinho.»
«Ottima idea!»
«Naturalmente Nico crede che il pappagallo sia stato consegnato a RoGro.»
«E intendi farlo, prima o poi?»
«Certo che no! Con un po' delle tue macumbe sono certa che il risultato del campionato verrà debitamente falsato, Nico lo vincerà e si ritirerà, stando lontano da Maxine una volta per tutte. A quel punto riavrà il suo pappagallo.»
«E io mi approprierò del suo volante...»
[VALTTERI'S POV]
Vola basso, Gufelipe... Quel volante sarà mio!
[GUFELIPE'S POV]
Nobody loves me.
[MAXINE'S POV]
E te ne stupisci? Perché mai qualcuno dovrebbe amarti quando ti appresti a ritirarti e poi a rientrare? Solo i traditori lo fanno.
[GUFELIPE'S POV]
E, sentiamo, chi starei tradendo?
[MAXINE'S POV]
La Williams. Ormai si erano illusi di essersi liberati di te e, proprio dopo essere uscito dalla porta, rientri dalla finestra.
[GUFELIPE'S POV]
Mi dispiace deluderti, ma è accaduto l'esatto contrario: mi avevano scaraventato fuori dalla finestra e io sono rientrato dalla porta, dopo essere uscito completamente illeso dal volo.
[KMAG'S POV]
Ti piace volare?
[GUFELIPE'S POV]
Solo quando non ci sei tu tra le scatole.
[MAXINE'S POV]
Mettendo da parte tutti quei problematic scum, mi concentrai su Danielle che, visto il suo ruolo di ninfomane al servizio del paddock, era al contempo simbolo di emancipazione femminile e di antifemminismo, perché se la dai a tutti combatti il patriarcato, ma allo stesso tempo rendi felici gli uomini che dovrebbero essere la feccia della società, a meno che non appartengano a minoranze etniche, non perché in tal caso non siano problematic, ma perché fargli notare che sono problematic sarebbe xenofobo o razzista. #TumblrApproved.
Danielle, nel frattempo, non aveva ancora capito cosa volessi da lei.
«Posso sapere, dopo tutta questa attesa e tutte queste interferenze, che cosa ci fai qui?»
«Ho bisogno di un consiglio.»
«Su cosa?»
«Sui convegni. Come faccio a organizzarne uno?»
Danielle scoppiò a ridere.
«Chiedimelo di nuovo quando sarai più grande.»
«Come ti permetti?!» sbottai. «Non te l'ha detto nessuno che ho già diciannove anni?»
«Complimenti, te li porti benissimo, te ne avrei dato al massimo dodici o tredici.»
«Non ho tredici anni. Sono una donna vissuta, ormai.»
«Io, invece, sto per entrare in crisi d'astinenza. Te ne puoi andare, per cortesia? Ho invitato Kmag a farmi visita.»
«Tunz tunz tunz!» Mi misi a sbavare. «Ti prego, posso rimanere qui, nel caso tu abbia bisogno d'aiuto?»
«Non pensarci nemmeno!»
«Sei ingiusta. Non puoi pretendere di avere tutti quei figoni dei nostri colleghi al tuo seguito. Sei davvero egoista. Di tanto in tanto potresti lasciarne qualcuno anche per me.»
«Sono certa che Jolyon sarebbe felice della tua compagnia, in questo momento.»
[JOLYON'S POV]
Assolutamente no. Sto facendo una partita a scacchi con mio padre e, dato che sto rischiando di perdere come al solito, gradirei non essere disturbato.
[JONATHAN'S POV]
Te l'ho mai detto che sei veramente un brocco, con gli scacchi?
[JOLYON'S POV]
Tutte le volte in cui giochiamo...
[CARLITO'S POV]
«Posso farti una domanda, Kmag?»
«Certo.»
«Perché sei nel mio letto?»
«Mhm... perché poco fa stavo facendo sesso con la tua compagna di squadra, credo.»
«Questo l'avevo intuito, ma non capisco perché tu sia ancora completamente nudo.»
«La cosa ti mette a disagio?»
«Un po' sì, dato che sono completamente vestito.»
«Allora spogliati anche tu.»
Seguii immediatamente il consiglio del mio collega e mi spogliai integralmente.
«Adesso che sono nudo anch'io cosa facciamo?» gli domandai.
«Mhm...» Kmag adocchiò il camion dei pompieri che tenevo sul comodino per ogni evenienza. «Un'idea ce l'avrei.»
[KMAG'S POV]
Far girare il camion sul corpo nudo di Carlito era stato molto più eccitante di quanto pensassi. Per fortuna ne avevo conservato uno come ricordo d'infanzia e lo portavo sempre in valigia. Dovevo assolutamente convincere Sonyericsson a giocarci insieme a me.
Mi presentai al cospetto di Marcus, nella sua stanza sommersa dei fiori che il giovane Gufelipe, suo compagno di squadra, gli regalava costantemente nel vano tentativo di sedurlo.
Marcus mi guardò con uno sguardo che trasmetteva al contempo un amore folle e una furia omicida.
Lo salutai con un "aaaaawwwww" e iniziai a spogliarmi, mentre lui purtroppo non faceva la stessa cosa.
«C'è qualche problema?»
«Sì, molti.»
«Mi dispiace.»
«Anche a me. Non riesco a credere che tu mi abbia tradito.»
«Tradito?! Suvvia, Marcus, non fare storie, mi sono solo portato a letto Danielle. Tutti lo fanno, indipendentemente dal loro stato civile. A nessuno importa. Hai presente che due settimane fa Maxine ha fatto un video di Nico e Danielle e l'ha mandato alla moglie di Nico? Lei se ne è sbattuta altamente, proprio lei che ha consegnato a un cuoco di pollame il pappagallo di Nico perché è gelosissima di un'inesistente affinità tra lui e Maxine. Se perfino alla moglie di Nico non importa nulla di Danielle, perché dovrebbe importarne qualcosa a te?»
La risposta di Marcus mi schiarì le idee.
«Parlo di Carlito, non di Danielle.»
«Abbiamo solo giocato con il camion dei pompieri.»
«E ti pare una cosa da niente?»
«In effetti no, ma...»
«Non dire niente, Kmag. Non dire niente, altrimenti non rispondo più delle mie azioni. Posso capire che tu e Jolyon giochiate a scacchi insieme, quella è una cosa che si fa anche tra amici, ma giocare con il camion dei pompieri implica un'indubbia attrazione sessuale.»
«In effetti Carlito è un gran bel maschione caliente.»
«Lo vedi?»
«E se mi sono ridotto così è solo colpa tua. Tu sei sempre così gelido...»
«Sono svedese. Non posso non essere gelido.»
«Quindi anche tu dovresti riscaldarti un po'. Perché non facciamo un threesome con Carlito?»
«AAAAAAAAAAWWWWWWWWWWWWW!»
Mi avvicinai a Marcus e gli diedi un bacio. Mi dispiaceva condividere Carlito con lui, ma a volte bisogna anche fare qualche sacrificio.
[MAXINE'S POV]
Spiare dalla finestra Carlito, Kmag e Marcus che giocavano con il camion dei pompieri fu qualcosa di indescrivibile. Avrei voluto spogliarmi, fare irruzione nella stanza e diventare la loro musa ispiratrice giocando insieme a loro, ma sapevo che certe fantasie non si possono realizzare, così decisi di andare a letto, dato che le dieci di sera erano sempre più vicine.
Aprii la porta e mi accorsi solo quando era troppo tardi di essere entrata nella stanza sbagliata.
Davanti a me, seduti al loro tavolino, i Mercedes Bros stavano giocando a carte contro i Roscoco e, come da buona tradizione, stavano perdendo come al solito. Essendo tardi Nico indossava già un pigiama da nonno, mentre Lewis portava soltanto un paio di mutande fucsia che raffiguravano Hello Kitty.
Mi sorrideva con aria maliziosa (Lewis, non Hello Kitty), quindi gli mandai un bacio sulla punta delle dita.
A quel punto mi domandò: «Graziosa e leggiadra fanciulla, che cosa ti ha condotto a entrare nell'antro oscuro di due figoni come noi?»
Fui sincera.
«Mi ha condotta qui l'inconscio, probabilmente nella speranza che i due suddetti figoni potessero addentrarsi nell'antro oscuro che ho in mezzo alle gambe.»
I Mercedes Bros urlarono un "tunz tunz tunz" all'unisono, scattarono in piedi abbandonando i Roscoco e mi trascinarono sul piano di sotto del letto a castello.
Nico mi strappò via i vestiti e Lewis mi saltò addosso.
Venimmo interrotti da uno squillo del suo cellulare.
«Oh my Caterham!» si entusiasmò Lewis. «Guardate qui!!!11!!11!!1 Jensinho mi ha inviato una foto bellissima di Fernando!»
Guardai con attenzione l'immagine.
«Scusa se ti contraddico, ma quello è un cu*o.»
«Il cu*o di Fernando, appunto.»
«Come fai a riconoscere il cu*o di Fernando?» obiettò Nico.
«Fidati che lo riconosco. Ci ho giocato tante volte con il camion dei pompieri, sopra quel cu*o, quando ero un ragazzino giovane quasi come la nostra Maxine.»
Pensando che, se Carlito l'avesse scoperto, sarebbe caduto immediatamente in depressione, realizzai che ero venuta lì per giocare con il camion dei pompieri e che nessuno stava facendo nulla di tutto ciò.
Mi alzai e me ne andai.
Soltanto una volta fuori mi accorsi che mi ero dimenticata di rivestirmi.
Non fu un grosso problema, o almeno ebbi l'impressione che non lo fosse, quando vidi Jolyon venirmi incoontro.
«Maxine!!!11!!!!1!!!»
«Jolly!!!11!!!!11!!»
«Cosa ti porta da queste parti?»
«Le gambe.»
«Bene. Mi piace molto quello che c'è in mezzo.»
«AAAAAAAAAAAWWWWWWWWWWW!»
«Inoltre ho appena perso un mega-torneo di scacchi con mio padre, quindi sono disperato.»
«Posso consolarti io, se lo desideri.»
«Certo che lo desidero!»
Jolyon mi prese per mano e mi condusse nel suo motorhome.
Mi ritrovai a tu per tu con una scacchiera gigante e, tutto entusiasta, Jolyon mi chiese: «Facciamo una partita?»
What the f*ck?! o, per meglio dire: will I ever f*ck?
Più scoraggiata che mai, mi allontanai, decisa a chiudere una volta per tutte con Jolyon. Non potevo credere che, dopo avermi accolta nella sua stanza mentre ero completamente nuda, volesse semplicemente giocare a scacchi togliendosi lo sfizio di battermi, perché probabilmente sapeva che io non ero stata indottrinata per diventare una scacchista, visto che i miei genitori speravano che potessi diventare una lanciatrice di piatti professionista.
Entrai nella mia stanza.
Non c'era nessuno, dato che Daniel era solito trascorrere le proprie notti infilato nel letto di Danielle.
[CARLITO'S POV]
Erano più o meno le quattro di notte, ma Daniel e Danielle si ostinavano a fare rumore. Non potevano dedicarsi a qualche attività più silenziosa o, in alternativa, andare nella stanza che Daniel condivideva con Maxine?
Per fortuna almeno Daniel aveva deciso di non raccontare a nessuno che ogni notte mi mettevo il ciuccio in bocca per addormentarmi meglio.
[DANIELLE'S POV]
A volte anch'io mi mettevo in bocca il ciuccio.
[DANIEL'S POV]
Anch'io, occasionalmente, in presenza di qualche figone tipo i Mercedes Bros o Sebastian.
Il mio preferito in assoluto, però, sarebbe stato Carlito. Come al solito sperai che, prima della fine della nottata, decidesse di raggiugere me e Danielle.
[CARLITO'S POV]
TUNZ TUNZ TUNZ!
TUNZ TUNZ TUNZ!
TUNZ TUNZ TUNZ!
TUNZ TUNZ TUNZ!
[DANIEL'S POV]
Danielle me l'aveva detto che Carlito si imbizzarriva più facilmente di quanto succedesse a un toro, ma non pensavo così tanto.
Se era già così esaltato solo nel sentirmi menzionare il ciuccio, chissà cos'avrebbe fatto una volta che fossimo entrati in azione.
Per fortuna Danielle intervenne in mio aiuto.
«Carlito, comportati da bravo bambino e, se proprio devi tenere un ciuccio in bocca, tieni in bocca il ciuccio di Daniel.»
[CARLITO'S POV]
Tenere in bocca il ciuccio di Daniel fu bellissimo, anche se non mi ero aspettato che fosse così grande.
Anche mettere il mio ciuccio nella bocca di Daniel fu molto eccitante, nonostante non ci fossero camion dei pompieri coinvolti.
Nel corso del weekend, decisi, avrei organizzato una serata con Kmag e Sonyericsson e, anziché giocare con il camion dei pompieri, avremmo giocato con i nostri ciucci.
[MAXINE'S POV]
Carlito fu veramente irrispettoso, nel corso di quel weekend. Passò tutto il fine settimana con il ciuccio in bocca, e il ciuccio che teneva in bocca variava continuamente.
Alla disperata ricerca di qualcuno che potesse possedermi selvaggiamente li trovai tutti, uno dopo l'altro, mentre mettevano alla prova il mio ex compagno di squadra.
Anche il risultato della gara fu pietoso: mi ritirai, mentre Lewis vinse davanti a Nico e a Daniel.
Avrei dovuto darla a Lewis, ma...
...
...
...
[LEWIS'S POV]
Per la prima volta dopo tanto tempo non avevo la necessità di trovare una katana per mettere fine alla mia triste esistenza. Ero molto felice di non averne una a disposizione, peraltro, perché con tutta probabilità Nico me l'avrebbe sottratta per suicidarsi e dopo a Roscoe e Coco sarebbe toccato ripulire tutto dal sangue.
Cercai di fare del mio meglio per consolare il mio compagno di squadra.
«Che problema hai? Hai sentito la mancanza di Maxine, oggi, in casa?»
«No.»
«Si tratta del pappagallo, allora?»
«Anche, ma non solo. Non riesco a credere che la bocca di Carlito fosse solo un premio di consolazione. Davvero tu hai avuto un altro tipo di trofeo?»
«Sì, per l'esattezza il cu*o di Carlito.»
«Beato te.»
Nico scoppiò a piangere come un poppante, quindi per calmarlo gli misi in bocca il mio ciuccio.
Parve apprezzare.
Anch'io apprezzai moltissimo.
[VALTTERI'S POV]
Non vedevo l'ora che le macumbe di Gufelipe andassero a buon fine.
Volevo passare in Mercedes.
Volevo prendere il posto del principe Nico.
[NICO'S POV]
Pensai al mio pappagallo.
Pensai a RoGro che lo voleva cucinare.
Pensai ai ricatti di mia moglie.
Pensai al mio futuro come pensionato, qualora fossi diventato campione del mondo.
Poi, alla fine, pensai al fondoschiena di Lewis, che mi veniva gentilmente offerto su un piatto d'argento, e mi dimenticai istantaneamente di tutto il resto.
[MAXINE'S POV]
Guardai dalla finestra e vidi che, per qualche strana ragione, invece di sfidare a duello Nico per stabilire a chi dei due spettasse l'onore di possedermi, Lewis si stava facendo possedere da Nico.
Presi una saggia decisione: andai da Sebastian.
[SEBASTIAN'S POV]
Maxine venne da me.
Non avevo nessuna voglia di giocare con il camion dei pompieri, quindi le risi in faccia.
[MAXINE'S POV]
Sebastian si mise a ridere proprio quando avevo deciso di dargliela.
Meditai vendetta.
L'avrei messa in atto nel corso del gran premio del Messico.
Non cambiai idea nella settimana che ci separava da quel momento e, seppure io stessa finii per rimetterci mentre i Mercedes Bros trionfavano indisturbati, nemmeno Sebastian poté conservare a lungo la terza posizione, che gli sfuggì, così come a me, per andare a finire tra le mani di Daniel.
Molto soddisfatto della vittoria, Rapperton offrì il proprio posteriore anche a Daniel Smile. Daniel fu molto entusiasta e propose un threesome con Rosbritney.
Io rimasi da sola con Sebastian e, dato che avevamo appena finito di litigare, non facemmo sesso. A quanto pareva non era proprio destino...
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Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine