venerdì 28 dicembre 2018

Delitto in Sovrapposizione /// Capitolo 9

TRAMA: in un alternate universe stile romanzo poliziesco degli anni '40 Lord Bernie Ecclestone è un ricchissimo aristocratico che ha vari team manager e piloti come parenti da mantenere. Nessuno lo sopporta e tutti non vedono l'ora di liberarsi di lui per ereditare. Lord Bernie decide di premunirsi, ingaggiando i detective Valtteri e Felipe affinché possano scoprire chi sta tramando contro di lui. Quando un delitto viene commesso e le indagini da parte dell'ispettore Coolthard di Scotland Yard sembrano non condurre da nessuna parte, spetta a Valtteri intervenire in prima persona per risolvere un mistero fatto di parenti che compaiono dal nulla a caso, proposte di matrimonio fatte a caso, testamenti scritti a caso... e anche un po' di trash!

***

Lady Vivian bussò alla porta e attese che qualcuno aprisse.
Dal momento che nessuno si presentò, ci pensò da sola: nelle campagne inglesi nessuno aveva l'abitudine di chiudere le porte a chiave nei momenti intimi, a meno che per momento intimo non si intendesse un tentativo di suicidio che, per onore di cronaca, era sempre stato un tentativo di omicidio spacciato per tentativo di suicidio.
La scena che apparve davanti agli occhi di Lady Vivian fu qualcosa di indescrivibile. Si era aspettata di vedere qualcuno mortalmente ferito da un proiettile nella fronte, invece si ritrovava davanti una distesa di fascinosi uomini in posa in stile Sam Bird.
«AAAAAAAAWWWWWWWW!» urlò Lady Vivian, iniziando a sbavare.
Il suo urlo fece voltare tutti all'istante verso di lei.
Lady Vivian era sempre più entusiasta e non vedeva l'ora di essere invitata a raggiungerli, tanto ormai non aveva più niente da perdere.
«Tunz tunz tunz!!!11!!!!!11!» esclamò, al culmine della soddisfazione, «Siete tutti bellissimi!»
Non poteva negare che il più figohhhh di tutti fosse Lord Lewis e le dispiaceva che il loro matrimonio fosse saltato, ma non aveva intenzione di sposare qualcuno che la scegliesse solo per i suoi soldi. In realtà, peraltro, ora che Lady Vivian non ereditava più niente per via della truffa ordita da Lord Niki con l'aiuto della dottoressa Minttu, era lo stesso Lord Lewis a non volerla più sposare, perché a quanto pareva il suo sogno era quello di sposare un giorno la sua amata cantante lirica.
«Carissima Lady Vivian» la ammonì Lord Nico, «Non è opportuno che tu rimanga qui a guardarci. Non è un comportamento che si addice a un'aristocratica.»
«Come no?» obiettò Lady Vivian. «Immagino che stiate giocando a strip poker e il poker fa parte della vita degli aristocratici.»
«Ciò che dici è esatto» convenne Lord Nico, «Ma le convenzioni sociali impongono che si debba giocare a carte rimanendo completamente vestiti. Un giorno, quando avremo raggiunto la parità dei diritti, finalmente riusciremo a conquistare il diritto di giocare a carte nella maniera più consona, senza indossare scomodi smoking e scomode cravatte.»
«Vogliamo parlare dello scomodissimo corpetto che portiamo noi donne?» replicò Lady Vivian. «Strip poker forevahhhhh!»
Se non le fosse servito l'aiuto di una cameriera per spogliarsi, complicata attività che richiedeva almeno mezz'ora, non avrebbe esitato e si sarebbe gettata in mezzo alle carte...
A proposito, dov'erano le carte?
Colpita da un'improvvisa illuminazione, Lady Vivian dichiarò: «State mentendo. Questa non è una partita di strip poker. State organizzando un festino erotico prematrimoniale per festeggiare l’imminente unione tra me e Nico.»
«Esatto» ammise Lord Nico. «Crediamo tutti nell'amore libero. Tu no?»
«Sì, ma per evitare di perdere il lavoro per questioni di reputazione mi sono sempre astenuta dal praticarlo. Ti confesso che mi piacerebbe moltissimo avere una relazione erotica con Miss Sacchetto Di Carta. È così adorabile, con la sua timidezza.»

***

Contea di Heppenheim, 1947

Carissima Minttu,
come ti ho promesso prima della mia partenza, eccomi pronta a scriverti.
Qui nella mia residenza estiva nella contea di Heppenheim non succede mai nulla di interessante e sento la mancanza dell'Inghilterra. Sono sicura che, se tornassi, potrei vivere qualche emozione forte, come ad esempio il delitto di qualche aristocratico.
Inoltre, in assenza di delitti, potrei venire a trovarti come è accaduto più di una volta nel corso dei mesi invernali e primaverili.
I nostri incontri nella casa che condividi con Lady Vivian sono stati molto intriganti e il nostro amore platonico può andare oltre ogni ostacolo. Ti confesso, però, che la banale vita di coppia non fa per me, un threesome sarebbe l'ideale. So benissimo che anche tu sei affascinata da Lady Vivian, quindi mi piacerebbe se tu volessi convincerla a concedere a entrambe le proprie attenzioni. Non vedo l'ora di trascorrere una serata insieme a voi due, iniziandola con un reciproco scambio di rose rosse.
Spero che il mio compagno di vita Lord Sebastian, che sicuramente sposerò presto, possa comprendere tutte le sfaccettature della mia vita sentimentale. Spero inoltre che tutti i suoi parenti con i big money vengano soppressi al più presto, in modo da potere diventare entrambi ricchissimi. A quel punto non mi farò problemi a togliermi dalla testa il preziosissimo sacchetto di carta che generalmente mi tolgo soltanto in tua presenza.

In attesa del momento in cui tutti i nostri sogni più reconditi si trasformeranno in realtà, ti porgo i miei più cordiali saluti.

Miss Hanna

***

«Vivian, che cosa sta succedendo in quella stanza?»
«Una partita di strip poker.»
«Ne sei sicura?»
«Certo che sì.»
La dottoressa Minttu scosse la testa, convinta che Lady Vivian avesse travisato.
«Secondo me è un festino erotico.»
«E se anche fosse? La gente non ha diritto ad organizzare festini erotici?»
«Potrebbe essere giudicato sconveniente.»
«Sì, ma loro sono tutti Lord. Non lavorano. Non c'è nessun capo che li licenzia se scopre che nella loro vita è contemplato anche il sesso.»
«Potrebbero essere diseredati. Anche i parenti milionari non approvano l'attività sessuale.»
«Un giorno le cose cambieranno. Arriverà un'epoca in cui gli aristocratici milionari si vanteranno pubblicamente delle loro conquiste. E poi, in ogni caso, Lord Nico, Lord Kimi, Lord Sebastian, Lord Lewis, Lord Daniil e Lord Daniel sono già stati tutti quanti diseredati, non rischiano più niente.»
La dottoressa Minttu annuì.
«Anche questo è vero.»
«E anch'io sono stata diseredata» puntualizzò Lady Vivian. «Ti ricordo che la colpa è tua.»
La dottoressa Minttu sogghignò.
«C'era un bene superiore per cui dovevo combattere.»
«Ovvero?»
«Ovvero il mio futuro matrimonio con Lord Kimi.»
«Hai un pessimo gusto in fatto di uomini. Lord Kimi sembra un boscaiolo finlandese.»
«Vogliamo parlare dei tuoi gusti, invece? Sai cosa sembra Lord Nico?»
«Mhm... un principe finlandese?»
«No! Mi sembra uno squattrinato in viaggio verso l'America a bordo del Titanic. Non dovresti essere così fiera dei tuoi gusti in fatto di uomini. Se tu fossi una mia cugina, una mia zia o una mia nipote, ti avrei già diseredata da un pezzo...»
«Se io fossi una tua cugina, una tua zia o una tua nipote non ti avrei lasciato il tempo di fare il testamento. Basta un po' di arsenico nel tè o un po' di cianuro nel vino, dopotutto.»
«Mi stai minacciando, Vivian?»
«Lady Vivian, prego. Comunque no, non avrebbe senso ucciderti, dato che non ne trarrei alcun vantaggio economico.»
«Mi piace come ragioni. Vedo che, nonostante la tua scelta di vita preveda di lavorare, hai ancora ben chiaro che cosa conta per gli aristocratici.»
«Vogliamo parlare di te, allora, non aristocratica? Vogliamo parlare del fatto che hai messo gli occhi addosso a un Lord solo per questioni economiche e di prestigio?»
La dottoressa Minttu fu tentata di afferrare Lady Vivian per il collo e di strangolarla, dopo quella sua affermazione, ma nelle campagne inglesi degli anni '40 l'omicidio per strangolamento era un'azione tipica maschile, in genere nei confronti di mogli che non volevano concedere loro il divorzio, mentre le controversie insorte tra donne venivano risolte col veleno se riguardavano le eredità e i soldi, oppure semplicemente ignorate se si trattava di insulti o insinuazioni poco gradevoli.
In quel caso era meglio limitarsi a una replica piccata.
«Non mi sono fidanzata con Lord Kimi solo perché è un aristocratico.»
«Ne dubito.»
«Ti dico che è così. Non l’ho scelto per il titolo di Lord. Ne sono innamorata follemente e lo sarei anche se fosse un boscaiolo finlandese.»
«Non ti credo!»
«Sei libera di non credermi e di continuare a nuotare nel tuo brodo.»
«Lascia perdere il brodo e lascia che a cucinarlo sia il nostro nuovo cuoco francese.»
«Svizzero.»
«No, francese.»
«No, svizzero!»
«Ti dico che è francese.»
«È quello che ci fa credere» puntualizzò la dottoressa Minttu. «Tra l'altro secondo me dovremmo licenziarlo. Sono convinta che sia un agente segreto.»
«Lo pensi davvero?»
«Certo che sì. In un'agenzia della Suisse Bank mi hanno detto che è identico a un loro dipendente. Secondo me si tratta della stessa persona, quindi mi sono fatta una domanda: perché un impiegato di banca dovrebbe riciclarsi come cuoco? È molto semplice: in realtà la sua vera professione non è né l'una né l'altra. Facendo due più due, è sicuramente una spia. Non mi sorprenderebbe se lavorasse segretamente per la McLaren Agency.»
«Orrorehhhhhh!»
«Puoi dirlo forte! Il nostro cuoco Romain è sempre stato furbo e non l'ha mai dato a vedere, diversamente dal nostro autista finito in disgrazia quando il suo favoreggiamento alla causa della McLaren Agency è apparso evidente, ma ciò non significa che possiamo escludere a priori che si tratti di una spia.»
«A proposito, che fine ha fatto il nostro autista?»
«Coltiva piante aromatiche. Chissà, magari anche lì ha qualche scopo poco chiaro.»
«Sicuramente.»
La dottoressa Minttu rabbrividì, nel ripensare al crudele Timo Slick.
Era talmente spaventata che fu costretta a rifugiarsi nella propria stanza, invece di andare a controllare che cosa stesse accadendo al raduno dei giovani Lord.
Si infilò sotto le lenzuola e, al pensiero dei giovani Lord, iniziò a sentirsi eccitata.

***

«Allora? Qual è il tuo parere? È stato o non è stata la serata più bella della tua vita?»
L'aria da furbetto di Lord Lewis, unita al filo di bava che gli colava dalla bocca, era talmente preoccupante che Lord Nico pensò che fosse necessario, prima o poi, ingaggiare una guardia del corpo. Probabilmente prima o poi si sarebbe procurato un gatto che potesse difenderlo dai malintenzionati.
In assenza di un simile aiutante, si fece largo per andare a nascondersi sotto al letto.
«Vieni fuori!» gli ordinò suo fratello. «Vieni fuori o vengo io a stanarti!»
«No!» si oppose Lord Nico. «Se proprio ti piacciono i biondi di origini nordiche, perché non ci provi con il detective Valtteri?»
«Aaaaaawwwww, Valtteri! Sono sicuro che sia piuttosto dotato.»
«Allora vai da lui!»
«Giammai! I detective non pensano al sesso, pensano solo a fare il loro lavoro.»
Lord Nico non ebbe il tempo di ribattere, dato che qualcuno bussò alla porta.
Tutti si rivestirono in gran fretta, battendo ogni record nazionale e mondiale di allacciatura della cravatta, con l'esclusione di Lord Lewis, che invece vinse il titolo di campione del mondo di indossatore di vestaglie. Se ne infilò due, una sopra all'altra.
«One-one-one!» esclamò Lord Sebastian. «Sei stilosissimo.»
Aprì la porta gracchiando come un gabbiano, facendo spalancare gli occhi a una cameriera anonima.
«Oh, buonasera graziosa donzella. Che cosa ti porta da noi?»
«Un ordine del nostro nuovo padrone di casa. Ha desiderato che vi portassi un'insalata di lattuga e rucola raccolta da lui personalmente, per compensare il fatto che oggi avete saltato tutti quanti sia il pranzo sia la cena per via dell'indisposizione del cuoco.»
La cameriera portò nella stanza un carrello sul quale era presente un'insalatiera, oltre che vari piatti e posate.
«Oh, grazie per il pensiero gentile! Se solo noi gabbiani mangiassimo l'insalata...»
La ragazza lo guardò storto.
«Gabbiani?»
Lord Nico intervenne, con diplomazia: «Lascia perdere, Vicky, Lord Sebastian non è molto normale.»
«Vicky?! Io mi chiamo Carmen.»
«Va beh, non ha importanza. Voi cameriere siete tutte così anonime...»
«Il giorno in cui poseremo in biancheria intima nessuno ci considererà più tali.»
«Sono costretto a concordare.»
Carmen fece un sorriso accomodante.
«In attesa di quel giorno, però, i Lord dovranno accontentarsi delle nostre doti di ortolane. La rucola che mi aveva portato Lord Niki mi sembrava scadente, quindi, nonostante il padrone di casa mi avesse ordinato di servirvela e di mangiarne anch'io per cena, l'ho buttata nella spazzatura e sono andata io stessa nell'orto a raccoglierne della fresca. Quella raccolta da me, diversamente da quella di Lord Niki, oltre ad essere fresca sembrava anche vera rucola. Per qualche strana ragione, la sua aveva la stessa consistenza delle foglie di digitale.»
Con quella spiegazione che nessuno le aveva chiesto, Carmen se ne andò.

***

«Signorina Vicky?»
«Carmen.»
«Oh, mi scusi. Posso farle una domanda?»
«Certo, investigatore, il suo scopo è quello di fare domande.»
«Mi è capitato, del tutto inavvertitamente, di udire la sua conversazione con Lord Nico a proposito di rucola che sembrava digitale.»
«Oh, nulla di importante.»
«Vedremo.» Valtteri le mise davanti agli occhi delle foglie recuperate da un bidone della spazzatura. «Per caso era questa la famosa rucola che sembrava digitale?»
Carmen osservò minuziosamente la presunta digitale prima di dichiarare, con certezza: «No, non era questa.»
«Se non sono indiscreto, in quale bidone ha buttato la sua rucola poco fresca che sembrava digitale?»
«Nel bidone che teniamo in cucina.»
«Pensa che io possa trovarla ancora là?»
«Ne dubito. Tutte le sere a quest'ora arriva il netturbino ingaggiato a suo tempo da Lord Bernie per portare i rifiuti alla discarica. Ormai non ve ne sarà più traccia.»
«Capisco. Che sfortuna... Va beh, sarà l'aura gufica del mio collega. Dovrei decidermi a licenziarlo, prima o poi.»

***

Era l'alba, il sole filtrava dalla finestra e i galli cantavano.
Era un giorno bellissimo, pensò Lord Lewis, ripensando alla nottata di fuoco trascorsa insieme a Lord Sebastian dopo il festino e dopo la cena a base di lattuga e rucola.
Si sentiva estasiato.
Quel giorno, peraltro, si sarebbe celebrata una bellissima festa: il funerale di Lord Bernie.
"Inoltre Lord Nico sposerà Lady Vivian."
Quella prospettiva, all'improvviso, non era più allettante come un tempo. Lord Lewis non aveva intenzione di sposarsi con quella modesta restauratrice, ma allo stesso tempo riteneva poco dignitoso rinunciare al duello che aveva concordato con Lord Nico il giorno precedente.
Dopo essersi vestito con cura, indossando una giacca sopra la vestaglia e una giarrettiera sopra i pantaloni, si diresse nella stanza del fratello e gli comunicò la propria intenzione:
«Il duello si farà.»
«What the f*ck?! È tardissimo! Sono già le cinque. Padre Robert ci starà aspettando per celebrare il funerale.»
«Vorrà dire che Padre Robert aspetterà. Abbiamo cose più importanti di cui occuparci, non credi?»
«Okay, sarà un piacere. Hai idea di dove possiamo procurarci due spade?»
«Naaaahhhh, niente spade. I veri duelli sono quelli che avvengono al volante. Prenderemo le due auto di Lord Bernie.»

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Milly Sunshine