giovedì 20 dicembre 2018

Il paradosso del launch control: luoghi comuni su duelli immaginari della Formula 1 mid-90s

Carissimi lettori, oggi parliamo di un argomento abbastanza scomodo, sul quale si è scritto tutto e il contrario di tutto, iniziando da un presupposto molto semplice. Immaginate di avere una vettura A e una vettura B. La vettura A è davanti alla vettura B. La vettura B è tacciata di avere un vantaggio irregolare. La vettura A si rompe mentre la vettura B era dietro alla vettura A. Penso che possiamo concordare tutti sul fatto che il presunto vantaggio irregolare della vettura B, seppure provato, non abbia contribuito in alcun modo al cedimento sulla vettura A. Anzi, nulla che non abbia strettamente a che vedere con la vettura A che ha ceduto ha determinato il cedimento della vettura A: anche ci fossero venti vetture che si presumono irregolari, dietro alla vettura A, la colpa del cedimento della vettura A non sarebbe in alcun modo attribuibile alla vettura B, al team B, al team manager del team B, al pilota al volante della vettura B in quel momento, e così via dicendo per tutte le vetture C, D, E, ecc... del caso.
Vi immagino, mentre mi dite: sì, certo Milly Sunshine, è ovvio e scontato che se la vettura A e la vettura B sono una dietro all'altra, non entrano minimamente a contatto e la vettura A si rompe, nulla di tutto ciò ha a che vedere con la vettura B. Vi faccio i miei complimenti, perché avete fatto un ragionamento logico. Ora, però, fatemi la cortesia di non mandare in vacca il ragionamento logico affermando se la vettura A è la Williams di Senna e la vettura B è la Benetton di Schumacher, il launch control della vettura di Schumacher abbia alcun genere di influenza sulla rottura del piantone dello sterzo sulla vettura di Senna, il che pare essere una teoria dilagante tra gli appassionati di Formula 1 in formato web, specie al di fuori dei confini italiani, perché entro i confini italiani nessuno si è mai sforzato di preoccuparsi di chi fosse Schumacher fintanto che non guidava una Ferrari.
All'epoca in cui, molti anni fa, frequentavo ambienti web motoristici in lingua inglese, c'era addirittura chi pensava che, a causa del launch control e della morte di Senna vista come dipendente dal launch control della Benetton (mega-facepalm, ma è una teoria molto convincente, a quanto pare), ci fosse una maledizione sui piloti della Benetton di quell'epoca. C'era chi esultava per i problemi con la legge di Verstappen e per l'incidente in barca di Lehto, pensando che se la fossero cercata per via dei fatti della stagione 1994. Aspettavano con ansia che accadesse qualcosa anche a Schumacher e Herbert per averne conferma. Insomma, per concludere, speriamo che la maledizione del launch control funzioni solo per chi stava alla Benetton già ai tempi di Senna e che almeno Herbert sia risparmiato dall'avere problemi di sorta.

Penso che sia doveroso approfondire almeno in poche parole che cos'avesse la Benetton del 1994 di irregolare e credo che, essenzialmente, si possa sintetizzare così: la Benetton del 1994 aveva un launch control che era un po' come i motori al berilio della McLaren, come il buco sul fondo della Brawn GP, come i fori della Mercedes... per chiarire, tutte cose ai limiti del regolamento, sulla cui regolarità si deve esprimere un tribunale sportivo.
Il team in questione dirà: la mia vettura è regolare, perché essere giudicati regolari ha i suoi vantaggi.
Gli altri team diranno: la tua vettura non è regolare, perché dall'irregolarità altrui possono derivarne vantaggi.
Il tribunale sportivo dà ragione all'una o all'altra teoria. Non è detto che il tribunale sportivo prenda una decisione al cento per cento coerente e sensata o che abbiano tutti la coscienza pulita, ma rimane un dato di fatto: se il tribunale sportivo dice che il team in questione può andare avanti così, il parere del tribunale sportivo è vincolante.
Che poi possa essere poco credibile se dice "non vi squalifico altrimenti dovrei squalificare anche la metà degli altri team per altre cose" o se dice "il vostro escamotage è parzialmente regolare" quello è un discorso che può essere approfondito in mille modi. Quello che conta, dato che stiamo parlando di fatti che accadevano ventiquattro anni fa, è che ventiquattro anni fa il tribunale sportivo disse con la Benetton: avete il launch control, i vostri avversari pensano che abbiate il traction control irregolare, dopo le nostre verifiche ci siamo accorti che storcere il naso è facilissimo mentre dimostrare che usate il traction control è decisamente più difficile, quindi preferiamo storcere il naso e lasciarvi usare le vostre vetture così come sono. Di conseguenza, che la Benetton rispettasse o no il regolamento, il tribunale sportivo ha deciso di non procedere contro la Benetton con squalifiche o con l'obbligo di cambiare rotta in corso d'opera. Gli altri team potevano eventualmente adeguarsi di conseguenza e nascondere in altro modo un presunto traction control (oppure, nel caso che già lo facessero ma non vincendo gare nessuno se ne preoccupasse, potevano continuare).
È giusto? Non è giusto? Non lo so, so solo che certe decisioni dovevano essere prese dai tribunali sportivi del 1994, non dai fanboy classe 2000 che commentano la Formula 1 del passato sul web negli anni 2010. Il tribunale sportivo può avere raggiunto delle conclusioni diverse da quelle dei fanboy classe 2000 che commentano la Formula 1 del passato sul web, ma così, di primo impatto, è difficile pensare che i fanboy classe 2000 che parlano per sentito dire siano più qualificati degli addetti ai lavori. Poi magari hanno ragione, ma avrebbero ragione solo ed esclusivamente perché hanno ripetuto a pappagallo affermazioni di altri che corrispondevano a verità.

Nel corso degli anni si è detto tutto e il contrario di tutto, in ogni caso. Ad un certo punto ci pensò anche Verstappen ad affermare che la vettura di Schumacher era irregolare e la sua no e che quella era la ragione per cui Schumacher vinceva e Verstappen no. Se devo essere sincera, questa è la cosa che mi convince di meno: i big money del mondiale costruttori facevano sicuramente gola e non c'erano ragioni per perderlo di proposito affidando a Verstappen una carretta.
Inoltre non mi risulta che il launch control fosse l'unica presunta irregolarità della Benetton. Mi pare anzi che si parlasse anche di un sistema di rifornimento che rendeva i rifornimenti di benzina più veloci, con potenziali problemi di sicurezza. Se questo sistema era utilizzato soltanto durante i pitstop di Schumacher, allora come mai è stato proprio Verstappen quello che ha rischiato di andare a fuoco durante un rifornimento a causa del loro sistema di rifornimento?
Inoltre per il fanboy classe 2000 che parla per sentito dire è abbastanza facile saltare alle conclusioni. Avete presente il "sorpasso tramite pitstop" attuato da Schumacher nei confronti di Senna al GP del Brasile 1994 in concomitanza con il rifornimento di benzina? Se non ce l'avete presente, Schumacher fece un pitstop più breve e recuperò in quel modo una posizione, il che venne notato perché si trattava della leadership della gara.
Affermare che quel sorpasso tramite pitstop sia *la prova* che il pitstop era irregolare significa non avere un minimo di senso critico. Dal punto di vista della filosofia potrebbe andare bene, ma i gran premi e i campionati non si vincono con la filosofia: un pitstop più breve non dice alcunché sulla regolarità o sull'irregolarità, in un caso come questo. Se Senna e Schumacher sono rientrati ai box e Senna è stato fermo più a lungo di Schumacher, tutto ciò che possiamo dedurre è che Senna è stato fermo più a lungo di Schumacher: è il 1994, non sappiamo quanta benzina sia stata imbarcata e non sappiamo per quanto tempo, mentre erano fermi, la benzina sia stata imbarcata. I team, all'epoca, non erano abituati ai rifornimenti di benzina: può darsi che passasse anche qualche secondo tra il momento in cui veniva inserito il bocchettone e in cui la benzina iniziava a entrare nel serbatoio, questo non per via di regolarità vs irregolarità, quanto piuttosto perché gli addetti potevano essere più o meno reattivi. In più, si trattava di piloti su una strategia a più di una sosta: in un'epoca con rifornimenti di benzina, si imbarcava carburante più o meno a lungo a seconda di quanto si intendeva far durare l'imminente stint. Schumacher potrebbe tranquillamente avere imbarcato meno carburante di Senna. Oppure il pitstop di Senna potrebbe essere andato male per errore umano. Vogliamo concedere alla Williams almeno un po' di beneficio del dubbio e accettare l'idea che potrebbero avere toppato con un pitstop anche se erano gli anni '90 e non i giorni nostri? ;-)

Di recente sono finita su un sito web sul quale si parlava di analizzare i primi due gran premi della stagione 1994, Brasile e Pacifico, per stabilire se Schumacher avesse battuto Senna in modo regolare oppure no... e nel leggere quell'affermazione mi sono cascate le braccia. Voglio dire, fregarsene altamente del fatto che un tribunale sportivo abbia già detto la sua molti anni fa a proposito della presunta regolarità di una monoposto e convincersi che basti leggere qualche vecchio articolo e guardare qualche filmato d'epoca per saperne di più degli addetti ai lavori fa parte della natura dell'appassionato di Formula 1, quindi è una cosa legittima. Tuttavia assumendo che che la vettura vincente debba essere necessariamente regolare e che la vittoria sia "rubata" ne viene fuori che il vincitore morale è il secondo classificato, per intenderci quello che avrebbe vinto se il leader fosse stato squalificato.
Al GP del Brasile, Senna era in seconda posizione quando è finito in testacoda, rimanendo impantanato a bordo pista. Si può affermare che, se non fosse stato per il "vantaggio irregolare" della Benetton, Senna avrebbe vinto? Per come stanno le cose, ne dubito fortemente. Siccome il revisionismo storico fa parte della natura degli appassionati di motori, la replica a questa affermazione è che Senna sia finito in testacoda in quanto deconcentrato dalle preoccupazioni per il presunto traction control della Benetton. Giusto, la presunta deconcentrazione di un pilota come presunta causa di un incidente è colpa d'altro. *roll eyes* E io che pensavo che, se Schumacher avesse vinto la gara con una vettura irregolare, avesse derubato Hill, che al traguardo c'è arrivato in seconda posizione...
Al GP del Pacifico, Senna è partito modello Webber. Hakkinen ha cozzato contro di lui, provocandone il ritiro. In questo caso, per quanto mi sforzi, non riesco a spiegarmi in che modo Schumacher possa avere "rubato" la vittoria a un pilota che, subito dopo il via, era già ritirato. Qualora la Benetton fosse stata irregolare, il derubato sarebbe stato casomai Berger, arrivato secondo. Seriamente parlando, pensate davvero che una Benetton che vince davanti a una Ferrari derubi la Williams invece che la Ferrari stessa?

Con tutto questo voglio arrivare a un altro discorso: ho l'impressione che la figura di Senna sia stata glorificata nel corso degli anni più del normale e che la glorificazione non sia neanche sempre particolarmente rispettosa. Mi sembra piuttosto che molte persone diano peso alla sua morte solo ed esclusivamente perché avrebbe potuto vincere altri titoli e che l'unico motivo per cui la sua vita aveva ancora uno scopo, in quel lontano 1994, era che non fosse a fine carriera e che potenzialmente potesse diventare il pilota più vincente della storia della Formula 1 o quantomeno vincere un altro mondiale o due.
Si è sempre fatto, nel corso del tempo, anche un gran parlare del fatto che, se Senna non fosse morto, Schumacher avrebbe vinto molti meno titoli, come se la morte dell'uno e l'ascesa dell'altro fossero correlate e come se la popolarità dell'uno e la popolarità dell'altro non potessero coesistere. Mi sembra che questa sia una forzatura bella e buona, specie alla luce del fatto che parliamo di piloti che gareggiavano per scuderie diverse, i cui risultati avrebbero potuto essere condizionati anche e soprattutto dal fatto di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, e soprattutto del fatto che non stiamo parlando di due piloti coetanei, bensì di due piloti con nove anni di differenza. Dei sette titoli vinti da Schumacher, cinque sono stati vinti quando Senna avrebbe avuto oltre quarant'anni e sarebbe stato verosimilmente già ritirato. Se anche nel 2000/2001 fosse stato ancora in circolazione, probabilmente sarebbe stato già a fine carriera.
Le uniche due considerazioni che posso fare a tale proposito sono una relativa a Senna e una relativa a Schumacher. Quella relativa a Senna è che, se anche avesse vinto altri titoli, forse Schumacher non sarebbe stato il pilota che ci rimetteva di più. Se Senna fosse rimasto in Williams, probabilmente Hill sarebbe stato relegato a seconda guida e magari a Villeneuve sarebbe toccata la stessa sorte, e se avesse vinto titoli anche alla fine degli anni '90 ciò non avrebbe intaccato il palmares di Schumacher che a fine anni '90 di titoli non ne ha vinti. Oppure, se Senna fosse andato in Ferrari al posto di Schumacher nel 1996, altra teoria dilagante, probabilmente non avrebbe vinto titoli, anche alla luce del fatto che con tutta probabilità senza Schumacher non sarebbe arrivato neanche Ross Brawn. La considerazione relativa a Schumacher, invece, è relativa al numero di titoli vinti: nulla lascia pensare che, se la sua carriera fosse andata diversamente a metà degli anni '90, non potessero esserci dei cambiamenti anche nella seconda parte di carriera. Considerando che stiamo parlando di un pilota che all'epoca del suo primo ritiro era ancora in lotta per il mondiale, non è da escludere che, se non fosse stato abbastanza sazio di vittorie, si ritirasse comunque a fine 2006. Chiedersi quanti titoli avesse vinto Senna se non fosse morto, a mio parere ha lo stesso valore che chiedersi quanti titoli avrebbe vinto Schumacher se fosse rimasto in Ferrari nel 2007 e 2008 e avesse deciso di andare a chiudere la sua carriera in Brawn GP, con la sola differenza che porsi quest'ultima domanda sarebbe più un parlare just for fun, piuttosto che una glorificazione forzata.
Quindi quanti titoli in più avrebbe vinto Senna se non fosse morto e quanti in meno ne avrebbe vinti Schumacher se Senna non fosse morto? Non lo so, però se devo pormi delle domande quello che sarebbe stato il destino di Senna mi viene più spontaneo chiedermi fino a quanto avrebbe gareggiato, se sarebbe andato davvero a chiudere la propria carriera in Minardi come diceva e se sarebbe riuscito a fare qualcosa di epico con la Minardi, piuttosto che rivisitare l'albo d'oro della Formula 1 perché mi sembra l'unico modo per affermare che la sua morte sia stata una "vera" perdita.
Sarò sincera, non mi è impossibile sforzarmi di capire. Mi rendo conto che, quando un pilota se ne va prematuramente (non nel senso che si ritira), lascia il vuoto dentro di sé. Però tra questo e il volere riempire il vuoto con l’“ignoranza colta” ce ne passa. Siamo stati dotati di una mente pensante: il mio suggerimento è quello di pensare, invece di ripetere a memoria le frasi fatte altrui.

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Milly Sunshine