venerdì 13 luglio 2018

Per chi simpatizzavo, da quando ho memoria, nei giorni in cui venivano assegnati titoli mondiali

Ieri sera, in una conversazione privata con uno dei miei conoscenti online appassionati di motori, è uscito il discorso del tifo e del fatto che, secondo alcuni tifosi, abbiamo il dovere morale 1) di tifare per i loro 1DoL1, 2) soprattutto, di tifare per qualcuno, al punto che veniamo considerati come dei traditori della patria qualora abbiamo una posizione più neutrale.
A questo punto ho deciso di togliermi ogni possibile maschera e, puntualizzando che non ho problemi con nessun tifoso di nessun team o pilota a parte in caso di comportamenti che secondo i miei standard sono fuori dagli schemi (insulti, mancanza totale di senso critico, incapacità di rapportarsi con tifosi di altri team o piloti, ecc...), oggi vi racconto per filo e per segno per chi simpatizzavo nelle occasioni che secondo il 99% del fanbase motoristico contano davvero: non vi parlo di chi ho tifato fin dal profondo dell'anima, ma di chi sostenevo, se sostenevo qualcuno, negli scontri A contro B per il titolo, specie quando né A né B erano piloti dei quali mi definivo tifosa.

Inizio anni '90: chiariamo un concetto, a casa mia la Formula 1 si vedeva quando non c'era niente di meglio da fare e quando c'erano gran premi in orari favorevoli. Va da sé che campionati mondiali che terminavano con Giappone e Australia (era la prima metà degli anni '90) finivano senza che almeno io, personalmente, vedessi le gare finali. Forse non avevo nemmeno idea del fatto che alla fine della stagione qualcuno vincesse il campionato.
È un'epoca di cui ho ricordi abbastanza confusi e frammentari, in cui forse il lato che mi piaceva di più della Formula 1 era giocare con i modellini di Ferrari, McLaren, Williams e Benetton che possedevo. Le mie simpatie andavano in direzione Benetton, probabilmente perché era la vettura che mi piaceva di più esteticamente e perché avevo qualche indumento a marchio 0-12 Benetton.

Michael Schumacher vs Damon Hill vs Jacques Villeneuve: l'epoca caratterizzata da queste dinamiche mi risulta ugualmente frammentaria, dall'epoca, perché verosimilmente sono molti i gran premi con cui i miei familiari avevano cose più interessanti da fare in concomitanza.
Come ho già detto, le mie simpatie andavano in direzione Benetton, anche se non ho ricordi specifici legati alle vittorie del titolo da parte di Michael Schumacher nel 1994 e 1995. Ricordo delle cose relative a quegli anni, ma non i finali di stagione, il che è compatibile con la fine del campionato in paesi in cui il fuso orario è molto diverso dal nostro.
Ricordo di avere accolto con indifferenza la notizia del titolo di Damon Hill, mentre ho un vago ricordo di essere stata più interessata al finale di stagione nel 1997 (non vidi il GP conclusivo della stagione, ma il fatto che non fosse stato disputato in piena notte lo rese più "popolare"). Nello scontro Schumacher vs Villeneuve tifavo per Schumacher, come probabile strascico delle simpatie nei confronti della Benetton.

Michael Schumacher vs Mika Hakkinen (bonus Irvine, Frentzen e Coulthard): il 1998 e il 1999 sono anni di cui ho decisamente più ricordi incentrati su me stessa come tifosa. Ricordo che tifavo MSC, perché...
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...mhm, essenzialmente perché era un'epoca in cui ero convinta di dovere per forza tifare per lui o per il suo rivale di turno. Nel 1998 speravo che vincesse il mondiale e, se non vado errata, appresi per vie traverse della vittoria di Hakkinen cercando di captare quello che un mio compagno di catechismo stava riferendo ad altri, dopo avere visto la gara finale quella mattina.
Ricordo anche che un altro dei miei compagni di catechismo tifava per Hakkinen e lo disse in un'altra occasione. All'epoca mi parve una cosa completamente fuori dal mondo.
Nel 1999 ci fu l'infortunio di Schumacher e ci ritrovammo con Irvine principale avversario di Hakkinen, con qualche momento in cui anche Frentzen fu preso in considerazione. Preferivo Irvine a Hakkinen (così come avrei preferito Frentzen a Hakkinen) anche se non era un pilota per cui normalmente avrei tifato e in realtà non è che mi piacesse nemmeno così tanto (ricordo che fui molto felice dell'arrivo di Barrichello in Ferrari, perché l'avevo visto in testa al GP del Brasile su una Stewart).
Con il ritorno "alla normalità", tornai a tifare Schumacher contro Hakkinen, sviluppando una certa antipatia nei confronti di Coulthard intorno al 2000. Nel 2001 non ci fu un vero e proprio scontro per il titolo, ma certamente Coulthard non era il mio preferito! ...anche se, va detto, mi stavo abituando ad altre dinamiche ed erano forse altri i soggetti che prediligevo di meno.

Michael Schumacher vs Juan Pablo Montoya vs Kimi Raikkonen: nell'eterna convinzione di dovere scegliere se tifare per l'uno o per l'altro tra i piloti che puntavano al mondiale, prevalse l'effetto continuità. Inoltre le dinamiche dell'epoca prevedevano che non provassi particolare simpatia per uno degli sfidanti né per la squadra per la quale correva uno degli altri.
Quando MSC vinse il suo sesto titolo pensai che ormai ne avesse vinti abbastanza. Non mi sarebbe dispiaciuto, nel 2004, se visto l'andazzo generale ci fosse stato un plot-twist e il titolo l'avesse vinto Barrichello. Quando MSC vinse il suo settimo titolo, decisi che era ora di guardare avanti e di orientarmi verso il futuro, perché prima o poi il futuro sarebbe arrivato.

Fernando Alonso vs Kimi Raikkonen: il futuro arrivò e aveva i colori della Renault, che altro non era che l'erede della Benetton. Lo scenario che avevo inconsciamente sperato per anni e anni era arrivato. Quella era un'epoca in cui ci tenevo ancora, alla Renault, epoca destinata a terminare alcuni anni più tardi. Nello scontro Alonso vs Raikkonen nel 2005 stavo dalla parte di Alonso, senza immaginare minimamente che entro tempi brevi sarebbe accaduto qualcosa che avrebbe stravolto completamente il mio modo di essere tifosa.

Michael Schumacher vs Fernando Alonso: tutto iniziò con un testacoda, se non vado errata di Liuzzi(?), che fece entrare la safefy car quando le due Ferrari erano in prima e in seconda posizione al gran premio di Turchia. Rientrarono tutti ai box in branco, entrambe le Ferrari si fermarono e accadde l'inevitabile: quella che si trovava in seconda posizione, guidata da MSC, perse una posizione a vantaggio di Alonso, avendo dovuto attendere che il pitstop di Massa fosse terminato.
Quel giorno, mentre i due piloti che avevano vinto il mondiale, in diverse epoche, con le due versioni del mio team preferito, tra i quali mi sarebbe stato difficile prendere una posizione, dato che uno di loro guidava ancora per la Renault nonostante fosse ormai certo che l'anno dopo sarebbe stato in McLaren, erano in lotta per la seconda posizione, risultato che potenzialmente avrebbe potuto avere rilevanza a fine stagione, per quanto ne sapevo, io mi resi conto di una realtà cristallina e lampante: se Alonso avesse conservato la propria posizione nei confronti di Schumacher, sarebbero arrivati secondo e terzo e Massa avrebbe vinto; se Schumacher avesse superato Alonso relegandolo in terza posizione, Schumacher avrebbe vinto e Massa sarebbe arrivato secondo. Fu quello il giorno in cui mi resi conto che l'unica cosa che mi importava era di vedere il pilota che tifavo *davvero* ottenere una vittoria, non ragionare su chi a fine stagione avrebbe vinto il mondiale. Quello era irrilevante. E ovviamente, quando venne Interlagos e MSC avrebbe potuto vincere il titolo solo se avesse vinto la gara con Alonso ritirato, per ragioni che non riguardavano nessuno di loro due non ci fu nemmeno un attimo in cui sperai che accadesse.

Lewis Hamilton vs Fernando Alonso vs Kimi Raikkonen: ironia della sorte, ci sono momenti in cui anche le nostre convinzioni più importanti, ovvero che una vittoria di Massa a Interlagos valga di più di tutto il resto, rischiano di essere messe da parte. La ragione per cui accadeva tutto ciò era che detestavo la McLaren, ma intravedevo comunque uno spiraglio di luce, dato che Alonso intendeva andarsene a fine anno. Non potevo parteggiare per Hamilton che all'epoca era il Golden Boy della McLaren per le ragioni già elencate, non potevo pareggiare per Raikkonen perché temevo che la sua vittoria del titolo avrebbe affondato la carriera di Massa, quindi c'era un'unica altra alternativa. Ho parlato di ironia della sorte perché soltanto a fatti compiuti mi accorsi che, se Hamilton fosse stato in posizione tale da vincere il titolo qualsiasi fosse stato il risultato degli altri, forse sarebbe stato inutile far scambiare le posizioni a Massa e Raikkonen quando lo scambio era proprio ciò che non volevo vedere.
Va detto tuttavia che, in pieno spy-gate, a posteriori il titolo di Raikkonen mi parve un po' il trionfo della giustizia divina, della serie voi ci avete copiato le macchine e vi siete fatti i cavolacci vostri per tutto l'anno, mentre noi che eravamo senza speranze ve l'abbiamo messo in quel posto. Raccontato così, è ancora più pittoresco di quanto fu effettivamente.

Lewis Hamilton vs Felipe Massa: quella fu la prima volta in cui un pilota che tifavo dal profondo dell'anima era in lotta per il titolo. Probabilmente rimarrà anche l'unica e non credo che sia qualcosa di cui sentirò mai la mancanza: preferisco di gran lunga stare dall'altra parte, potere guardare una gara senza entrare nelle polemiche, perché quando tifi per qualcuno, non importa se eviti le polemiche, prima o poi ci sarai trascinato in mezzo, a meno di non tenere nascosto il fatto di tifare per qualcuno.
Sinceramente parlando, il mio primo obiettivo quando arrivai sul web fu quello di nascondermi, compreso sul forum dalle cui ceneri è sorto quello che attualmente amministro, perché pensavo che avrei avuto vita più facile.

Jenson Button vs Rubens Barrichello vs Sebastian Vettel: all'epoca non mi andava molto giù il fatto che Button fosse letteralmente uscito dal nulla (dove per nulla intendo le performance della stagione precedente) e non era certo in cima alla lista delle mie preferenze.
In realtà non avevo una preferenza specifica, dal momento che c'erano due idee che mi piacevano molto, ovvero 1) il fatto che il titolo fosse vinto da un pilota pressoché mio coetaneo, 2) il fatto che il titolo potesse essere vinto da Barrichello.
Quest'ultima possibilità mi allettava di più perché era una possibilità unica e irripetibile, diversamente dall'altra. Quando fu destinata a non concretizzarsi, mi concentrai su un obiettivo: sperare che potesse vincere almeno il GP del Brasile. Neanche questa...

Sebastian Vettel vs Fernando Alonso (e guest star Webber, Hamilton e Button): nel 2010 comprendemmo soltanto nelle fasi conclusive del campionato chi avrebbe potuto puntare al titolo, dal momento che per tutta l'estate i piloti McLaren si trovarono nelle zone più alte della classifica e tutto lasciava credere che potessero seriamente lottare per il titolo. Dal punto di vista motoristico, avevo rivalutato Button e l'idea che un giorno potesse vincere un secondo titolo, al volante della McLaren, mi allettava (ormai il mio odio viscerale per la McLaren era svanito nel nulla).
L'Alonso-centrismo e la sua esasperazione mi portarono, tuttavia, a pensare che avrei preferito chiunque ad Alonso. Mi dispiacque vedere i piloti McLaren allontanarsi sempre più dall'obiettivo, in particolare Button che era già fuori dai giochi prima dell'ultimo gran premio stagionale. Tra Alonso, Webber e Vettel chi mi allettava di più era Vettel, anche per la questione dell'età così vicina alla mia.
Quando Button fu il principale sfidante, sperai che potesse almeno riuscire a lottare per il titolo fino alla fine, che ci fosse qualche genere di plot-twist...
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...ma niente, anche se il bilancio del suo 2011 fu molto positivo (con grande soddisfazione di uno dei miei migliori amici, che era un suo tifoso fin dai tempi della B.A.R. Honda). Nel 2012 ancora una volta, solo verso la fine, ci fu uno scontro Alonso vs Vettel e mantenni fede alle mie convinzioni di due anni prima.
L'ultima stagione di presunto "dominio Redbull" non mi schierai pro- nessun pilota. Anzi, mi piacque molto il fatto di vedere una prima fase del campionato in cui diversi piloti di diversi team potevano puntare a ottenere vittorie nei gran premi e tutto ciò che mi auguravo era un mondiale interessante.

Lewis Hamilton vs Nico Rosberg: all'inizio ero nel pieno del mio periodo "chi se ne frega di chi vince il mondiale, quello che conta è il duello tra la Marussia e la Caterham", quindi l'ultimo dei miei obiettivi era quello di schierarmi da una parte o dall'altra, anche se il fatto di non trovare oltraggioso il fatto che in un team ci fossero due piloti che potevano puntare al mondiale, invece che uno che vinceva 24/7 e uno che si atteggiava a zerbino, ebbe i suoi risvolti negativi in ambito fandom motoristici sul web.
In seguito vennero i tempi bui, quelli in cui di certo non mi passava neanche per la testa l'idea di mettermi a tifare per qualcuno, infine vennero il tardo 2015 e il 2016, essenzialmente l'epoca in cui ricominciai a vedere la luce. Guardavo le gare e mi piaceva guardarle, il fatto che un pilota o l'altro poi avrebbe vinto il campionato era irrilevante in quel contesto.

Lewis Hamilton vs Sebastian Vettel: rivedere dopo anni una situazione in cui piloti di due diversi team potevano lottare per il mondiale ha avuto e sta avendo tuttora i suoi lati negativi, tanto che in più di un'occasione mi sono ritrovata e mi ritrovo ancora a pensare che fosse più "facile" prima. Fintanto che eravamo in una situazione in cui poteva vincere solo la Redbull o solo la Mercedes, c'era meno pressione, da parte altrui, a schierarsi da una parte o dall'altra.
Premesso che, da persona non ferrarista che si è ritrovata a tifare per dei piloti la cui strada, in un modo o nell'altro, si è incrociata con quella della Ferrari, non credo che sia facile per gli altri comprendere a pieno la mia situazione, di una cosa ne sono certa, ovvero di non avere mai tifato esplicitamente per nessuno dei due.
Per ironia della sorte c'è stato un momento in cui ho vagamente simpatizzato per qualcuno e quel qualcuno è stato Bottas, nel 2017 post-Baku, fintanto che l'eventualità che potesse essere un championship contender non ha iniziato a sembrare totalmente inverosimile.

A ripensarci a posteriori, non trovo particolarmente strano il fatto di non avere simpatizzato per nessuno e di avere avuto un approccio neutrale in ogni assegnazione del mondiale avvenuta dopo il 2012. Lo ritengo molto correlato con il fatto di avere iniziato a seguire anche altre serie in quell'epoca: guardare gare dove c'erano piloti a me semi-sconosciuti mi fece verosimilmente capire che non era necessario tifare per qualcuno, per trovare piacevole la visione di una gara. Non so se mi spiego: se potevo guardare un campionato senza decidere chi volevo che vincesse tra Power e Hunter-Reay, potevo applicare la stessa filosofia anche alla Formula 1.

Il mio discorso è finito. Adesso potete bloccarmi. ;-)

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