sabato 21 luglio 2018

Dieci anni fa da Hockenheim a Mid-Ohio

E' il 20 Luglio e probabilmente vi chiederete perché tutto ciò abbia qualche rilevanza dal punto di vista motoristico e, in effetti, non ha rilevanza, è soltanto il decimo anniversario di un gran premio come tutti gli altri.
Tuttavia il 20 Luglio 2008 accadde qualcosa che non ci aspettavamo e, in particolare, accadde quando Timo Glock fece un gran botto ed entrò in pista una safety car che, di fatto, non avrebbe sconvolto la gara di nessuno, se non quella di uno specifico pilota.
All'epoca funzionava diversamente, quando entrava la safety car: la pitlane veniva chiusa e la cosa andava a vantaggio, in caso di strategie diverse, di chi aveva un pitstop di vantaggio sugli altri. In pratica è quasi il contrario di quello che avviene oggi, che in caso di safety car hanno tutti il tempo di rientrare ai box in branco e, anzi, dato che chi sta in pista deve andare più piano, magari guadagna anche posizioni.
Personalmente credo che la soluzione attuale sia meno inadatta alla Formula 1 di quanto non lo sia quella del 2008, che invece vedo bene sugli ovali in Indycar, per il semplice fatto che, essendoci generalmente più ingressi della safety car, esiste la possibilità di inventarsi qualcosa per recuperare le eventuali posizioni perdute.

Ad ogni modo Glock uscì di pista, quel giorno, e in realtà nessuno se lo filò nemmeno più di tanto.
Il grande sconvolgimento fu piuttosto quello di vedere un outsider ritrovarsi all'improvviso in testa alla gara...
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...e, non mi stancherò mai di dirlo, se quell'outsider fosse stato qualcuno tipo Button o Barrichello (che all'epoca correvano per la Honda) o comunque qualcuno con una reputazione positiva, non ci sarebbe stato uno sconvolgimento particolare.
Invece l'outsider era Nelsinho Piquet, costantemente criticato per le sue performance, che grazie a una safety car entrata a caso nel momento a lui più propizio, si era ritrovato all'improvviso dallo stare nelle retrovie al lottare per le posizioni che contavano. Giunse al traguardo in seconda posizione, facendo passare il bellissimo messaggio che, per quanto un pilota potesse apparire senza speranza, bastava che accadesse qualcosa di improvviso nel momento più opportuno per stravolgere completamente la situazione.
Purtroppo a volte i messaggi bellissimi sono messaggi bellissimi soltanto a metà: quel giorno tutti abbiamo tratto degli insegnamenti...
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...la Renault compresa, oserei dire. Inizio seriamente a chiedermi, se quel giorno Piquet non fosse riuscito ad arrivare secondo grazie a una safety car random, qualcuno avrebbe mai pensato che per far vincere un gran premio ad Alonso bastasse fare entrare una safety car random grazie a Piquet?

Curiosità: quel giorno in studio post-gara erano tutti scandalizzati perché Piquet aveva approfittato della situazione per arrivare davanti a Massa e ciò era probabilmente oltraggioso secondo il loro punto di vista.
Obiettivamente parlando, a parità di tutti gli altri eventi avvenuti in seguito, se Piquet non si fosse messo "in mezzo", Massa sarebbe arrivato secondo e avrebbe chiuso il campionato con un punto in più di Hamilton.
Alla luce di queste considerazioni, è quantomeno curioso che tutti se la siano presa con Piquet e non con il pilota che facendo uno svarione aveva innescato tutto il caos. Considerato che quel pilota era Glock, sarebbe stato divertente.

Non è tutto. In SoVrApPoSiZiOn3 con il GP di Germania di Formula 1, c'era quel weekend anche il GP di Mid-Ohio di Indycar, tanto che il podio di Nelsinho Piquet è andato a sovrapporsi con un evento storico piuttosto memorabile, sempre ammesso di avere una passione per il trash, evento al quale anche le notizie del TGCom riportate sul televideo della Mediaset, che all'epoca leggevo dopo avere terminato la lettura di eventuali articoli motoristici sul televideo Rai, diedero una certa rilevanza, tanto che poi a casa di un'amica scaricai anche il video per farglielo vedere.
Danica Patrick, infatti, si recò al cospetto di Milka Duno e, al grido di "blue flags, blue flags" o qualcosa del genere, accusò la collega di averla ostacolata e di essere stata troppo lenta quando era davanti a lei. Voci di corridoio narrano che fece accenno alle sue origini messicane, nonostante Milka sia una connazionale di Pastorone. Dopo avere urlato degli "ai si iu" in Cepu English, Milka lanciò un asciugamano in faccia a Danica. Fossero state due uomini, le fungirl le avrebbero shippate per l'eternità.

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Milly Sunshine