Ci eravamo lasciati con la sorella di Castroneves che
piangeva a dirotto e con Helio che si arrampicava su per la rete (e
successivamente scoppiando a piangere a dirotto mentre veniva intervistato)
dopo avere vinto a Indy.
Il successivo appuntamento è quello di Milwaukee, a una
sola settimana di distanza.
Griglia di
partenza: Briscoe, Rahal, Kanaan, Dixon, Moraes, Mutoh, Patrick,
Franchitti, Matos, Scheckter, Conway, Doornbos, Andretti, Wheldon, Wilson,
Tracy, Viso, Hunter-Reay, Carpenter, Castroneves. Numero di giri: 225.
Cronaca della gara
Kanaan (ancora lievemente infortunato dopo l’incidente di
Indianapolis) si porta in testa al momento della bandiera verde, mentre Briscoe
si trova in seconda posizione seguito da Rahal. Dixon e Franchitti sono in
quarta e quinta posizione, con quest’ultimo che ha recuperato alcune
posizioni nelle prime fasi di gara
superando portandosi davanti a Moraes, Mutoh e Patrick.
Briscoe si porta in testa al 25° giro dopo avere superato
Kanaan,che successivamente sarà superato anche da Dixon che si era portato precedentemente
in terza posizione. Perderà poi molto rapidamente, nei giri successivi,
ulteriori posizioni nei confronti di Rahal (3°), Franchitti (4°), Mutoh (5°),
Patrick (6°), Matos (7°) e Moraes (8°) ritrovandosi in nona posizione. Davanti
intanto Franchitti supera Rahal mentre Dixon si avvicina al leader, senza però
riuscire a superarlo.
Al 57° giro Conway va a sbattere ed entra per la prima
volta la pace-car. Quando la pit-lane viene aperta tutti rientrano ai box.
Briscoe esce dalla pit-lane in prima posizione, completano la top ten
nell’ordine Dixon, Franchitti, Rahal, Mutoh, Matos, Patrick, Moraes, Kanaan e
Wheldon.
Castroneves, partito in ultima posizione per un incidente
durante le qualifiche, era l’ultimo pilota a pieni giri e durante il pit-stop
lascia spegnere la vettura e perderà un po’ di tempo, riuscirà comunque a uscire
in tempo per rimanere a pieni giri (e ci resterà pr una cinquantina di giri).
Al 68° giro la gara riparte, Briscoe mantiene la prima
posizione, così come Dixon, Franchitti, Rahal e Mutoh, mentre la Patrick supera
Matos per la sesta posizione (quest’ultimo comunque la supererà a sua volta
diversi giri più tardi).
Intorno al 125-135° giro tutti rientrano ai box per la
seconda sosta. Kanaan si ritira nella pit-lane, con la vettura dalla quale si
solleva del fumo.
Dopo la sosta qualcosa è cambiato: Franchitti è in testa
davanti a Briscoe e Dixon, completano i primi dieci Rahal, Matos, Mutoh,
Wheldon, Patrick, Moraes e Andretti.
Briscoe supera Dixon e poi, al 154° giro, supera
Franchitti portandosi in prima posizione; quest’ultimo viene superato subito
dopo anche da Dixon.
Successivamente, a causa di detriti sulla pista, entra
nuovamente la pace-car, Castroneves che era doppiato rimane in pista, mentre
gli altri piloti rientrano (almeno tra i primi le posizioni non cambiano) e si
accodano al brasiliano che però è in 10^ posizione.
Il restart è al 173° giro, e la scelta di Castroneves non
dà particolari risultati, dato che dopo una dozzina di giri si ritrova
nuovamente doppiato.
A una ventina di giri dalla fine Dixon si porta in testa
superando Briscoe, seguono Franchitti, Rahal e Patrick tra i primi cinque, con
quest’ultima che ha superato Andretti rimasto a lungo al 5° posto. Quest’ultimo,
superato anche da Matos, concluderà in settima posizione come ultimo pilota a
pieni giri, senza ulteriori cambiamenti nelle prime posizioni.
Il risultato
1 Scott
Dixon 9 Honda
225
2 Ryan
Briscoe 6 Honda 225
3 Dario
Franchitti 10 Honda
225
4 Graham
Rahal 02 Honda
225
5 Danica
Patrick 7 Honda
225
6 Raphael
Matos 2 Honda
225
7 Marco
Andretti 26 Honda
225
8 Hideki
Mutoh 27 Honda
224
9 Mario
Moraes 5 Honda
224
10 Dan
Wheldon 4 Honda
224
11 Helio
Castroneves 3 Honda
222
12 Ryan
Hunter-Reay 21 Honda
222
13 Tomas
Scheckter 23 Honda
222
14 Robert
Doornbos 06 Honda
220
15 Justin
Wilson 18 Honda
219
16 Ed
Carpenter 20 Honda
219
17 Paul
Tracy 14 Honda
219
18 E.J. Viso 13
Honda 175
19 Tony
Kanaan 11 Honda
132
20 Mike
Conway 24 Honda
55
21 Stanton
Barrett 98 Honda
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