Per la prima volta il campionato di Indycar inizia su un
circuito cittadino, quello di St. Petersburg.
Da notare la presenza degli ex piloti di Formula 1 Justin
Wilson e Robert Doornbos.
Griglia di
partenza: Rahal, Wilson, Kanaan, Briscoe, Franchitti, Power, Tagliani,
Dixon, Matos, Manning, Wheldon, Conway, Doornbos, Hunter-Reay, Patrick, Viso,
Meira, Andretti, Mutoh, Moraes, Barrett, Carpenter. Numero di giri: 100.
Cronaca della gara
La prima posizione di Rahal (ma sul casco ci sono
disegnate delle palme?!) dura pochissimo, in quanto viene colpito da una
vettura che sopraggiunge alle sue spalle e finisce nell’erba, mentre Conway più
indietro va a sbattere contro le barriere. Entra la safety-car. Al primo posto
c’è quindi Wilson davanti a Franchitti, Briscoe, Power, Kanaan, Matos, Manning,
Dixon, Wheldon, Tagliani... Pare sia stato Kanaan a tamponare Rahal, infatti il
brasiliano rientra ai box per sostituire l’ala anteriore. Anche Rahal rientra
ai box e torna in pista nelle retrovie. Al restart Wilson rimane in testa
davanti a Franchitti, Briscoe, Power e Manning.
La gara procede tranquilla, intorno al 15-20° giro alcuni
piloti partiti nelle retrovie si fermano per la prima sosta (sono su tre soste),
mentre a un terzo di gara ci sono diversi incidenti pressoché
contemporaneamente: il principale coinvolge Matos e la Patrick che vanno a
sbattere contro le barriere (entrambi ritirati), c’è un’altra collisione tra
Moraes (che si ritira) e Mutoh, mentre poco prima Tagliani aveva danneggiato
l’ala anteriore in un ulteriore contatto. Pace-car in pista.
Al restart Briscoe (che si era fermato ai box prima dell’ingresso
della pace-car) srimane in testa, davanti a Wheldon, Viso, Hunter-Reay,
Doornbos, Andretti, Wilson, Franchitti, Manning, Rahal, Kanaan, Mutoh,
Carpenter, Power (che ha perso tempo arrivando lungo, ai box), Meira, Dixon,
Tagliani, Barrett.
Quest’ultimo va a sbattere dopo una cinquantina di giri
di gara, entra la pace-car per la terza volta, al qiuale segue un restart
tranquillo.
A due terzi di gara praticamente tutti rientrano per
l’ultimo giro di pit-stop, e poco dopo Carpenter va a sbattere provocando un
nuovo ingresso della pace-car. Riepilogo delle prime posizioni: Wilson,
Briscoe, Wheldon, Hunter-Reay, Franchitti, Kanaan, Andretti, Mutoh, Power,
Doornbos...
Restart al 79° giro, Kanaan si porta in terza posizione
dietro a Wilson e Briscoe, ma verrà superato di lì a poco da Hunter-Reay,
mentre Franchitti è quinto davanti a Wheldon ma di lì a poco si porterà al
quarto posto superando Kanaan.
All’81° giro dopo un contatto con Mutoh, Dixon va a
sbattere ed entra di nuovo la pace-car, a 15 giri la gara riparte, Briscoe si
porta in testa e anche Hunter-Reay supera Wilson, mentre dietro c’è un contatto
tra Doornbos e Wheldon, quest’ultimo finisce contro le barriere e Mutoh gli va
addosso, sopraggiunge in quel momento Andretti che urta la vettura del giapponese
danneggiando l’ala anteriore: entra la pace-car per la sesta volta.
La gara riparte a otto giri dalla fine, con Briscoe e
Hunter-Reay in lotta per la leadership con Briscoe che mantiene la posizione,
mentre a quattro giri dalla fine Andretti finisce in testacoda ed entra la
pace-car. Ancora una volta il restart è tranquillo così come i due giri che
devono essere ancora completati, al termine dei quali Briscoe conquista la
vittoria davanti a Hunter-Reay e a Wilson.
Il risultato
1 Ryan Briscoe 6
Honda 100
2 Ryan
Hunter-Reay 21 Honda
100
3 Justin Wilson 19
Honda 100
4 Dario
Franchitti 10 Honda
100
5 Tony
Kanaan 11 Honda
100
6 Will Power 3
Honda 100
7 Graham
Rahal 02 Honda
100
8 Darren
Manning 23 Honda
100
9 Vitor
Meira 14 Honda
100
10 Alex
Tagliani 34 Honda
99
11 Robert
Doornbos 06 Honda
96
12 Stanton
Barrett 98 Honda
96
13 Marco
Andretti 26 Honda
94
14 Dan
Wheldon 4 Honda
86
15 Hideki
Mutoh 27 Honda
86
16 Scott
Dixon 9 Honda
80
17 E.J. Viso 13
Honda 75
18 Ed
Carpenter 20 Honda
71
19 Danica
Patrick 7 Honda
31
20 Raphael
Matos 2 Honda
31
21 Mario
Moraes 5 Honda
31
22 Mike
Conway 24 Honda
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