venerdì 2 febbraio 2018

World Endurance Championship 2018/2019: benvenuto calendario con un formato IRL post-scissione dalla CART, benvenuti Alonso-centrismo e anti-Alonso-centrismo

Ricordate l'epoca in cui ci veniva suggerito di smetterla di guardare la Formula 1 perché le gare sono troppo lunghe e di iniziare a seguire l'endurance? Ecco, se vi ricordate quei giorni, conservatene preziosamente ogni ricordo, perché le cose sono destinate a cambiare: presto anche il WEC abbandonerà il suo status di superiorità, in cui le polemiche tra fan riguardavano la scelta di essere fan di serie di nicchia piuttosto che di serie mainstream, e diventerà una serie di cui parlano anche i comuni mortali, ma non per parlare delle gare, sia chiaro, quanto piuttosto per avere una concezione del WEC incentrata su un solo pilota. I fanboy di Anthony Davidson sono già passati da quella parte della barricata.
Ad ogni modo è giusto procedere con calma, parlare di ogni cosa a suo tempo, non parlare affatto di Brendon Hartley - perché tanto chi è Brendon Hartley? - e parlare delle novità che ci saranno in questa stagione.

CAMPIONATO 2018/2019: c'è una grossa novità, la stagione non inizierà più in marzo/aprile per terminare a ottobre/novembre, ma dopo avere verosimilmente consultato una commissione di ex membri della Indy Racing League ubriachi dopo la festa in onore della scissione con la Formula CART, è stato deciso di far terminare il campionato con la gara più importante della stagione, un po' come la IRL aveva deciso di far terminare il campionato con la 500 miglia di Indianapolis. C'è però un grosso problema: il campionato 2017 è comunque terminato e non si può fare un campionato di appena due o tre gare... quindi ci sarà una stagione di transizione in cui il campionato inizierà in primavera e terminerà con la 24 Ore di Le Mans dell'anno successivo, sempre che nessuno cambi idea in corso d'opera.
Il calendario sarà il seguente:

5 Maggio 2018: 6H Spa
16/17 Giugno 2018: 24H Le Mans
19 Agosto 2018: 6H Silverstone
21 Ottobre 2018: 6H Fuji
18 Novembre 2018: 6H Shanghai
16 Marzo 2019: 1500 miglia Sebring
4 Maggio 2019: 6H Spa
15/16 Giugno 2019: 24H Le Mans

...e da quando l'ho visto non faccio altro che chiedermi il senso che avrà, in futuro, iniziare un campionato in estate e poi terminarlo in giugno se per tutto l'inverno non ci sarà nessuna gara. Limitatamente al presente mi chiedo anche se sia così positivo far durare più di un anno un campionato composto da solo otto gare, ma forse sono io che mi sto facendo delle turbe inutili. L'unica cosa che posso dire è che nella IRL una cosa del genere si rivelò fallimentare, ma dopotutto per essere più organizzati della IRL post-scissione serve poco, quindi dubito che raggiungeremo quegli standard.

ALONSO-MANIA & ANTI-ALONSO-MANIA: credo che sia doveroso precisare che io *non* sono esattamente una fungirl di Fernando Alonso. Anzi, all'epoca in cui era al centro della scena trovavo che l'Alonso-centrismo fosse in molti casi abbastanza delirante e, se devo essere sincera, credo che quella sia stata l'epoca in cui ci sono stati gli ultrà con il peggiore comportamento da ultrà, tra i ferraristi fanatici. Tuttavia l'epoca della Ferrari è passata, Alonso si trova dall'altra parte della griglia di partenza e, contro tutte le aspettative, ho iniziato a vederlo come un pilota pittoresco. Però rimane una grande e inevitabile verità: Alonso è UN pilota; una gara di Formula 1 è una gara con venti piloti dei quali uno è Alonso allo stesso modo in cui gli altri diciannove hanno un'identità; una gara del WEC è una gara con decine e decine di piloti, uno dei quali sarà Alonso. Così come la Formula 1 in sé non è Alonso, non lo è nemmeno il mondiale di endurance. Eppure si parla più di Alonso che di tutto il resto, specie da quando ha annunciato che parteciperà a tutto il campionato di endurance e non solo alla 24 Ore di Le Mans. Correre sia in Formula 1 sia nel WEC è esattamente quello che ha fatto Brendon Hartley negli ultimi mesi del 2017, gareggiando peraltro ogni settimana dato che il calendario del WEC era abbastanza ricco nei mesi autunnali, ma suvvia, cadiamo dalle nuvole e fingiamo di non saperlo... Anzi, non c'è bisogno di fingere, perché noi fanboy Alonso-centrici o anti-Alonso-centrici non sappiamo nemmeno chi sia Brendon Hartley *roll eyes*, "noi" nel senso che sto sfottendo la gente che segue il WEC senza sapere chi sia Hartley, non che appartengo a quella categoria.
Parlando di cose che nessuno ha notato, invece, Alonso intende prendere parte a un campionato che terminerà nel giugno del 2019. Allo stesso modo, sembra che il suo intento sia quello di gareggiare nuovamente alla Indy 500 nel 2019... Quindi facendo due più due si potrebbe affermare che è improbabile che nel 2019 Alonso possa gareggiare sia nel WEC, sia in F1 sia in Indycar... Che il 2018 sia la sua ultima stagione completa?

IL PARADOSSO DELL'ENDURANCE: Alonso correrà con la Toyota, alternandosi al volante con Sebastien Buemi (che da quando è stato scaricato dalla Redbull/Toro Rosso vive una vita di stenti in cui è formalmente terzo pilota della Redbull, corre in un top team nel WEC e in un top team anche in Formula E, dove ha l'abitudine di sbraitare in francese durante le comunicazioni radio) e con Kazuki Nakajima, quello per cui a suo tempo la Toyota aveva barattato un sedile alla Williams in cambio di motori. Il suo posto, fino al 2017, era occupato da Anthony Davidson, per intenderci quello della Super Aguri, che attualmente aziona sporadicamente la moviola su Sky Sport UK venendo da me scambiato per Paul Di Resta.
I fanboy di Davidson si sono indignati dell'arrivo di Alonso nell'endurance, perché il loro 1d0L0 è rimasto senza volante, perché Davidson non meritava di rimanere senza volante e perché Alonso non meritava quel volante, essendo il più scarso del trio che va a formare con Buemi e Nakajima. Wait, wait, wait, in quale universo contorto viviamo?! In che cosa esattamente Kazuki Nakajima sarebbe un pilota migliore di Alonso?
Quando ho letto che Alonso è "un vecchio desideroso di attenzione che, per ricevere attenzione, va a correre nel WEC" mi sono cascate le braccia, essenzialmente per una ragione: il passaggio dalla Formula 1 al WEC, in genere, avviene per due ragioni. Il primo caso è quello dei pochi eletti che possono decidere di ritirarsi dalla Formula 1 e, prima di andare definitivamente in pensione, terminare la propria carriera nell'endurance. Il secondo caso è quello dei piloti che rimangono senza volante in Formula 1, quindi optano per l'endurance come "seconda scelta". Per una volta stiamo parlando di un ex campione del mondo e che ha scelto di andare a gareggiare in endurance perché era quello che voleva, non di un pilota che si è trovato un volante nell'endurance per non rimanere a piedi.
Questo atteggiamento, da parte dei fanboy, lo trovo alquanto irritante. Vogliono sparare a zero contro piloti che in Formula 1 hanno sicuramente combinato qualcosa di buono? Allora che lo facciano, ma che la smettano di venderci la favoletta secondo cui piloti che quando erano in Formula 1 non si filavano nemmeno di striscio, se non per prenderli per i fondelli, siano improvvisamente diventati dei fenomeni. Non mi risulta che ci siano criteri oggettivi in base ai quali si possa affermare che Nakajima è un pilota migliore di Alonso.
--> Ma KoNtA AnChE La VeTtUrA ChE GuIdAvAnO!!111!!!11!!!11!! <-- Certo che sì. I risultati e la posizione in classifica che Alonso ha ottenuto nel 2017 con una vettura nona classificata nel mondiale costruttori sono superiori a quelli che Nakajima ha ottenuto nel 2009 con una vettura quinta classificata nel mondiale costruttori, quindi il confronto non mi pare che vada esattamente a favore di Nakajima...

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