sabato 10 febbraio 2018

Il mio "fave" si ritira: per chi dovrei tifare? (La domanda non si riferisce a me)

L'altra sera, girovagando per la rete, ho trovato un tizio che, su un sito (non italiano) sul quale è possibile interagire con altri utenti, si poneva la domanda che ho utilizzato come titolo di questo post.
Leggere quella domanda mi ha fatto uno strano effetto, per una serie di ragioni. Prima di tutto quel tipo tifava per un pilota non particolarmente mainstream, al giorno d'oggi. Poi tifava per un pilota che non correva per un team che potesse puntare alle prime posizioni, se non in qualche occasione random una volta ogni venti o trenta gran premi.
Lì mi dicevo: la risposta dovresti già conoscerla. Dovresti sapere che, se il tuo obiettivo è tifare per qualcuno che compete per un settimo o un ottavo posto, puoi sopravvivere anche senza tifare per qualcuno per forza, perché comunque sei già capace di guardare una gara e di entusiasmarti per la gara in sé, indipendentemente da chi vince.

Non è stato così semplice. Ha ricevuto risposte del calibro di "non ne ho idea, sono britannico quindi tifo per Hamilton", "sono tedesco quindi tifo per Vettel", "sono olandese quindi tifo per Verstappen"... e già lì ho provato un po' di commozione per i poveri Fisichella e Trulli, in Formula 1 per quindici anni o poco ci manca senza che gli italiani li prendessero in considerazione...
Poi c'erano quelli che sostenevano che, se non tifassero per il loro pilota preferito, tiferebbero per questo o per quell'altro. È strano, per me. Osservazioni del tipo "se non tifassi per Raikkonen, probabilmente tiferei per Ocon" mi lasciano quantomeno perplessa. Raikkonen e Ocon non sono diretti avversari. Che cosa ti impedisce di esprimere il tuo supporto a Ocon? In che modo sei frenato dalla presenza di Raikkonen?
Poi ho trovato anche un paio di risposte che mi hanno colpita. Una era del calibro di "dovresti sentirtelo dentro" e in un'altra il concetto era: "quali sono le ragioni per cui tifavi per lui? per chi avresti le stesse ragioni?" In quel momento ho capito che non sono sola.

C'è stato un periodo, nella mia vita, in cui ho deciso per chi tifare. Quando ero piccola, tifavo per chi guidava l'auto più bella, nella tarda infanzia/ preadolescenza tifavo per chi ritenevo *normale* tifare.
Se ci ripenso al giorno d'oggi, mi rendo conto che, in un contesto late'90/early'00, con il 99% delle probabilità tiferei per qualcun altro. Se il dubbio fosse quello di tifare Michael Schumacher o Mika Hakkinen, probabilmente tiferei per Ricardo Zonta e mi interesserebbe di più il futuro di quest'ultimo, o la possibilità di vederlo arrivare a punti, piuttosto che chi, a fine anno, vincerà il mondiale.
Le cose sono cambiate, la mia mentalità è cambiata, e un *fave* ce l'ho avuto, per ragioni che venivano dal cuore. È proprio quella la ragione per cui, guardando oltre, non mi sono mai chiesta chi avrei tifato *dopo*. È quella la ragione per cui, quando il mio *fave* non era in pista, non ho selezionato qualcuno con cui rimpiazzarlo. C'erano altri piloti che venivano dalla seconda posizione in poi nella mia scala di preferenze, ma erano preferenze che significavano qualcos'altro. Preferire che il titolo lo vinca Tizio, Caio o Sempronio, quando il tuo *fave* non è nemmeno in pista, non significa essere tifosi di Tizio, Caio o Sempronio. E non lo è nemmeno quando il tuo *fave* in pista c'è, ma il giorno in cui si assegnerà il mondiale è già buona se porterà a casa un punto.

Sono una persona abbastanza romantica, dal punto di vista motoristico. Sono stata una grande affezionata di chi non aveva speranze, a livello di team soprattutto, ma non sempre chi non aveva speranze ha catalizzato la mia attenzione al punto tale da dimenticarmi di quello che avveniva per la prima posizione. Non sempre, quando guardi un gran premio, hai come obiettivo quello di scoprire chi arriverà sesto o chi arriverà decimo. È normale. È normale dimenticarti che hai dei *fave* e dare un po' di attenzione anche agli altri. È normale che, a poco a poco, tutto ti sembri avere un significato, anche se non in funzione dei tuoi *fave*. Quando segui la Formula 1 da un quarto di secolo e ti rendi conto che i piloti di un tempo si sono ritirati da vent'anni e che parte di quelli di oggi non erano nemmeno nati quando hai iniziato a seguire la Formula 1, ti rendi conto che il concetto di tifare qualcuno per tutta la vita è molto labile, a meno che tu non sia destinato ad una morte precoce.

Non so come funzioni, ma so che a me è successo di iniziare a tifare qualcuno perché me lo sentivo dal cuore. Non è qualcosa che si ripeterà, perché non ho più diciassette anni e non penso che nei miei late-20s (ma molto late, ormai) le cose possano funzionare allo stesso modo. Non lo cerco nemmeno, non è qualcosa che desidero. Il motorsport mi intriga di per sé, non ho bisogno di qualcuno per cui tifare, per amarlo.
Non è qualcosa che si ripeterà, ma conosco anche il concetto di vedere in qualcun altro quello che vedevo nel mio *fave*. Lo conosco perché l'ho provato, per ragioni che forse sono esistite solo per me.
È questo il motivo per cui mi rivolgo a tutti quelli che hanno un *fave* e non sanno con chi rimpiazzarlo una volta che il loro *fave* si sarà ritirato. Non fatelo. Non scegliete qualcun altro e soprattutto non scegliete qualcun altro se il vostro *fave* ha avuto una carriera di durata medio/lunga e di medio successo. A meno che non vi piaccia vincere facile e che non scegliate di tifare per un pilota molto mainstream con buone speranze di vincere e di rimanere in Formula 1 a lungo, la sua carriera sarà difficilmente paragonabile a quella del vostro *fave*.

6 commenti:

  1. Tutto ebbe inzio quando mio padre mi regalò un giubbotto sponsorizzato Parmalat con la firma (ovviamente non autentica ma era stampata sopra) di Nelson Piquet.
    Era il 1981, avevo 13 anni e lì iniziai a simpatizzare per Nelson.

    Sono poi passato a Senna, e quello era vero "tifo".

    Dopo di lui solo "simpatie":
    Jaques Villeneuve, Rubens Barrichello e oggi il mio *Fave* è Hamilton, con simpatia per Alonso, Ocon ed il duo Red Bull.

    Alla fine quindi non sono tifoso ma...se Hamilton si ritira spesso spengo tutto e vado a fare un giro :-D

    Ah, detesto la Ferrari ;-)

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  2. Anche mio padre a suo tempo è stato un tifoso di Piquet! Io, però, non ho memoria storica di avere visto Piquet gareggiare, all'epoca dei miei primi ricordi sulla F1, ricordo che ne sentivo parlare come pilota già ritirato.

    PS. Per fortuna Hamilton si è ritirato raramente, di recente, allora. Se avessi spento la TV anzitempo, avresti potuto perderti i duelli tra Perez e Ocon! ;-)

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  3. In effetti lo scorso anno non è andata affatto male.
    Mai un ritiro e poi la sua calma "Buddhista"...
    Del resto il buon Bottas gli ha fatto dormire sonni tranquilli...

    Ma comunque non sempre sono riuscito a godermi i GP.
    La Morosa è ferrarista e...ad esempio del GP di Singapore ho visto solo la partenza (e riso alla lacrime :-D)

    Ah ti sfido ufficialmente al Fanta GP.
    ;-)

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  4. Cosa intendi per Fanta GP? Una volta anni fa partecipai a un gioco di Fanta Formula 1, scegliendo i piloti che gli altri non sceglievano nella speranza di fare punti in caso di gare con risultati imprevedibili. Non fu la mossa vincente. :-P

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  5. Fanta F1... Quello sul sito di Sky.
    Ma la tua teoria non era sbagliata.
    Il primo anno avevo in squadra Vergne e quell'anno andò bene. Almeno per un po'..

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  6. Sul forum che amministro anni fa un utente organizzò una specie di fanta F1 che durò all'incirca metà stagione (iniziammo in estate). In base alla classifica piloti di quel momento, i piloti erano stati ripartiti in quattro gruppi e ciascuno doveva scegliere un pilota di ciascun gruppo. Io mi ero scelta per ogni categoria il pilota peggio piazzato e alla fine, nonostante stessi giocando con Rosberg, Massa, Sutil e Pic, mi classificai terza. XD La strategia di scegliere piloti che non aveva scelto nessuno ha, almeno in parte, pagato!

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