giovedì 8 febbraio 2018

Perché Sanremo è Sanremo e Mazzoni è Mazzoni

In questa settimana si svolge una celebre manifestazione canora che catalizza l'attenzione di molti fan e di molti detrattori: sui social fioccano i commenti di chi guarda Sanremo sentendosi ammaliato da tutto ciò che vede e di chi guarda Sanremo criticando tutto quello che vede.
A me il Festival non è mai interessato più di tanto. L'idea di trascorrere quattro ore guardando un programma in cui ci sono persone che cantano, in particolare canzoni melodiche, non mi ha mai affascinata granché. Ogni tanto guardo qualche spezzone, sento qualche canzone quando i miei familiari guardano la TV nella stanza attigua e, più che altro, so che le canzoni che faranno maggiore successo le sentirò alla radio nei mesi successivi.
Oggi per radio hanno detto che la prima serata del Festival ha fatto uno share del 52% per circa undici milioni di telespettatori. Credo che questo risponda in pieno alla domanda: perché la Rai non fa più vedere la Formula 1 ma continua a fare vedere il Festival di Sanremo che non se lo guarda nessuno???222???222??? Essenzialmente perché non è vero che il Festival di Sanremo non lo guarda nessuno. Anzi, pare che lo guardino oltre la metà delle persone che stanno guardando la TV, durante queste serate, e non mi pare un risultato da poco. Il fatto che io ne possa fare anche a meno (dove per *io* intendo l'appassionato di Formula 1) non significa molto. Se la Rai ha fatto certe scelte, esiste la possibilità che, per quanto ciò significhi che la maggioranza degli italiani non abbiano i miei stessi gusti, tali scelte siano state azzeccate dal punto di vista del palinsesto. La mia speranza rimane che sia vero che TV8 trasmetterà quattro gran premi in diretta e gli altri in differita e, chissà, che magari sia vero anche il rumour di qualche settimana fa a proposito di Mazzoni e Capelli su TV8, perché Vanzini e Gené sono pay-tv-only. Mi basta che i gran premi vengano trasmessi da un canale che la mia TV riceve. Che quel canale sia Raiuno, Raidue o TV8, non mi cambia la vita.

Qualcuno potrebbe chiedersi come mai il mio desiderio sia quello di riavere Mazzoni e Capelli come telecronisti. Oserei dire che a Mazzoni e Capelli si possano rivolgere varie critiche. Nel corso degli anni sono capitati momenti di distrazione, è stata data un po' troppa attenzione al gossip, ci sono state telecronache a volte un po' troppo di parte e un po' troppo filo-ferrariste per i miei gusti (specie all'epoca di Alonso in Ferrari), infine mi sembra che, quando calcola proiezioni di punteggi in classifica, Mazzoni non sia poi così ferrato con la matematica...
Ma al di fuori di Mazzoni e Capelli?
Che cosa offrono esattamente gli altri telecronisti del motorsport?
E, quando parlo di "altri telecronisti del motorsport" non parlo necessariamente di Carlo Vanzini e Marc Gené, che ho avuto poche occasioni di ascoltare.
Non esiste solo l'Italia. Quando per vedere i gran premi bisogna arrangiarsi, capita anche di vederlo con telecronaca inglese o spagnola. Quando oltre alla Formula 1 si seguono anche altre serie, si vedono anche altre serie con telecronache inglesi o spagnole o e non solo quelle.
Ho visto gare recenti e gare vecchie su Youtube, le ho sentite con telecronache straniere e ho sentito che cosa offrono gli altri telecronisti del motorsport. La mia conclusione è che Mazzoni e Capelli abbiano i loro difetti, ma che se vogliamo fare i puntigliosi si possano trovare molti difetti anche altrove.

Prendiamo i telecronisti spagnoli di Telecinco, simpaticamente denominati "Telecirco" dagli stessi spagnoli. Ho sentito telecronache spagnole, sia del passato sia un po' più recenti.
I telecronisti spagnoli hanno le seguenti abitudini: 1) fare telecronache Alonso-centriche ignorando gli altri piloti e azioni di gara che non lo riguardano quando Alonso è in una posizione determinante per l'esito del gran premio, 2) fare telecronache Alonso-centriche ignorando gli altri piloti e le azioni di gara che non lo riguardano quando Alonso è tra le ultime posizioni o addirittura doppiato, 3) ridere a squarciagola, e pronunciare degli "ah ah ah" o "oh oh oh" ad ogni soffio di vento.
Mi rendo conto che anche le telecronache italiane sono Ferrari-centriche e che soprattutto quando c'era Alonso in Ferrari sono state Alonso-centriche, ma noto una differenza notevole: le telecronache italiane sono state di parte, quelle spagnole sono decisamente imbarazzanti.

Prendiamo i telecronisti e gli opinionisti di Sky Sport F1. Non me ne vogliano Brundle e colleghi, li trovo competenti. Il problema è che anche loro hanno qualche problema di nazionalismo: nel corso degli anni sostenitori sfegatati di Button e di Hamilton, fanno di tutto per far apparire il lato peggiore degli avversari dei loro piloti preferiti.
Mi sono messa il cuore in pace il giorno in cui Herbert e un altro tizio hanno fatto un'analisi dell'incidente tra Vettel e Stroll nel giro di rientro, con l'intento palese di attribuire il 100% della responsabilità a Vettel. Ora, senza volere entrare nella dinamica dell'incidente e nell'attribuzione delle responsabilità (rimane pur sempre il fatto che ho sentito con le mie orecchie Stroll dichiarare che non stava guardando negli specchietti e che non aveva la più pallida idea che ci fosse un'altra vettura accanto a lui), Herbert e l'altro tizio avrebbero potuto cercare di tirare fuori delle argomentazioni sensate. Invece no. Hanno preso un video del cameracar di Stroll che percorre una curva e hanno appioppato il 100% della responsabilità a Vettel sulla base del fatto che: 1) dall'immagine del cameracar si vedeva la vettura di Vettel che si muoveva sullo schermo ma quella di Stroll no (grazie al ca**o, quella di Stroll si muoveva insieme al cameracar), 2) Stroll non avrebbe dovuto cambiare traiettoria e il fatto che non girasse il volante dimostrava che non l'aveva fatto (non vorrei fare la puntigliosa, ma andare dritto non è esattamente quello che si fa quando si prende una curva).

Passiamo alle altre serie? Sì, passiamo alle altre serie. Se il Ferrari-centrismo di M&C è il malehhhh assolutohhhh, non mi spiego perché vada bene il "tutti in piedi sul divano, Rossi c'è, Rossi c'è!" dei telecronisti del motomondiale o perché, addirittura, dai telecronisti del motomondiale ci si aspetti che siano dei supporter di Rossi, invece che neutrali, come mi aspetterei che sia un telecronista. Mi chiedo inoltre come reagirebbe il grande pubblico se Mazzoni si mettesse a fare il verso ai piloti per il loro accento, cosa che ho sentito fare dai telecronisti italiani della Formula E nei confronti di Buemi.
Passando all'estero, vogliamo parlare anche dei telecronisti americani dell'Indycar? Premesso che all'epoca dell'Alonso-centrismo made in USA ne hanno dette di tutti i colori e che hanno anche cercato di parlare di Formula 1 senza nemmeno avere un'idea di quanti titoli avesse vinto Michael Schumacher (vorrei far notare che Mazzoni sapeva quanti titoli avesse vinto Dario Franchitti in Indycar, quando parlava della sua parentela con Di Resta), c'è una cosa che devo dire e riguarda Paul Tracy. Per anni, dopo che ho iniziato a seguire il campionato di Indycar, mi sono chiesta come mai Bourdais venisse sempre e costantemente preso per i fondelli in telecronaca e si facesse costantemente accenno ai suoi risultati negativi. Ho scoperto che l'autore di queste prese per i fondelli era Tracy, un tempo avversario accanito di Bourdais, la cui rivalità con il francese, a quanto pare, non si era esaurita in pista. Ora, a distanza di anni, Tracy e Bourdais sono in buoni rapporti e Tracy non fa altro che leccargli il cu*o durante le telecronache.

Se c'è un telecronista che metterei su un piedistallo e considererei il guru delle telecronache, quello è senz'altro Murray Walker. Prima radiocronista e poi telecronista sulla BBC per mezzo secolo, si è sempre dimostrato competente e capace di fare cronache imparziali (si è addirittura scusato per essersi emozionato troppo per il titolo vinto da Damon Hill, suo grande amico, nel 1996).
Credo che Walker sia impareggiabile e che il suo grande punto di forza sia stato quello di essere anche auto-ironico, come quando affermava di fare profezie che a volte si rivelavano reali (il che, tradotto, equivaleva più o meno ad affermare: a volte sono un gufo). Di fatto, tutto ciò che in altri telecronisti meno auto-ironici avrebbe potuto essere demonizzato, in Murray Walker viene ricordato con entusiasmo: nomi pronunciati un po' a caso, gufate, gaffe... Sì, perché Walker ha affermato nel corso degli anni anche che Ukyo Katayama era il miglior pilota di tutti i tempi o che Michael Schumacher festeggiava centocinquant'anni di carriera in Formula 1.
Ormai ultranovantenne, Walker è ormai in pensione da anni e penso che ci vorrà un bel po' prima che da qualche parte del mondo ci sia un canale televisivo capace di trovare qualcuno che possa eguagliarlo.

Perché sentirò la mancanza di Mazzoni e Capelli qualora le loro telecronache fossero finite per sempre?
Primo perché ormai, dopo tanti anni, mi ci sono affezionata.
Secondo, perché per quanto le critiche possano essere fondate bisogna anche guardare l'altro lato della medaglia e chiedersi fino a che punto gli *altri* siano migliori.
Quindi lunga vita a Mazzoni che non si accorge di un incidente perché sta parlando d'altri. È accaduta la stessa cosa al telecronista americano della 24 Ore di Daytona non più tardi di dieci giorni fa: una vettura ha perso una ruota e lui non se n'è accorto perché (non sto scherzando) era impegnato a parlare di Alonso. Lunga vita anche a Capelli: in vent'anni non l'ho mai sentito una sola volta sparare a zero contro piloti che hanno avuto un volante più a lungo di lui o usare le telecronache per screditare i suoi vecchi avversari, cosa che invece ho sentito fare da altri telecronisti divenuti tali dopo essere stati piloti.
Per finire, dato che ho iniziato questo post parlando del Festival di Sanremo, concludo parlando del Festival di Sanremo: ho un ricordo, scolpito nella mente anche se un po' decontestualizzato, di un sabato pomeriggio di molti anni fa (diciamo all'incirca nove o dieci anni fa) in cui mio padre aveva la TV accesa su un canale Rai, c'era un servizio sul Festival di Sanremo e quel servizio era tenuto da Gianfranco Mazzoni e Stella Bruno. Ho un ricordo vago del fatto che fosse un servizio su ciò che succedeva nei dintorni dell'Ariston o qualcosa del genere.
In Internet non trovo il minimo accenno a tutto ciò, nonostante ogni anno il Festival di Sanremo mi ricordi di questo episodio e mi metta a cercare se trovo qualcosa. Sono abbastanza convinta di non essermelo sognata...

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