mercoledì 7 febbraio 2018

Indycar 2018: il campionato si avvicina...

Potrei dire "ci siamo quasi", ma non sarebbe vero. Non ci siamo quasi, manca ancora oltre un mese al Gran Premio di St. Pete, l'attesa sarà ancora lunga e snervante, ma rispetto ad altri campionati quello di Indycar non ci farà attendere di diventare vecchi prima di vedere delle vetture in pista.
In realtà di vetture in pista se ne sono viste, in questi giorni di test, anche se non ho trovato foto delle nuove vetture del team Andretti: pare che si siano persi in una dimensione parallela e che siano più interessati al Super Bowl che a tutto il resto.
Pazienza, inizierò parlando di altri, per esempio il team Penske, che farò guidare a Josef Newgarden, campione in carica, una vettura con i colori tipici del team Penske. Ritengo molto probabile che anche Will Power guiderà una vettura degli stessi colori, ma non perdiamo tempo a parlare di Will Powahhhhh... suvvia, non è americano, merita che nessuno se lo fili, così come la stessa cosa meriterebbe Simon Pagenaud. Quello è addirittura francese. Non so se mi spiego: è un usurpatore europeo che, un anno prima di Newgarden, ha vinto il campionato.
Come fai a passare inosservato quando fuidi una vettura gialla come la Minardi di Mazzacane? Anzi, secondo me è di un giallo ancora più brillante.
Evidentemente "Saimon" (non potremmo iniziare a pronunciare il suo nome in francese, prima o poi?) quest'anno si travestirà da lampadina, guidando la vettura con i colori di Menard. Non posso fare a meno di pensare a quanto sarebbe stato elegante, aggraziato e longilineo JPM se fosse stato ancora in Indycar e avesse indossato una tuta di quei colori.
JPM non ci sarà, nemmeno per la Indy 500, dove ci sarà una vettura aggiuntiva, ma sarà guidata da Helio Castroneves.
Personalmente non ho ancora superato l'assenza di Castroneves che, oltre alla Indy, prenderà parte alla gara che si svolgerà sull'Indy Road Track o come si chiama.

Dovrei continuare a parlare di top team, a questo punto, quindi del solo team Ganassi, perché il team Andretti sembra che abbia altro a cui pensare, ultimamente.
Ormai passati già da oltre un anno i tempi della sponsorizzazione Target e le vetture rosse, c'è un altro grosso cambiamento: quest'anno il team Ganassi avrà soltanto due vetture, invece che le quattro della scorsa stagione.
Uno dei piloti sarà Scott Dixon, mentre il suo compagno di squadra sarà Ed Jones, quello che è arrivato sul podio a Indianapolis 2017, per intenderci, ma che non è stato votato come Rookie of the Year, decisione che non commento per il semplice fatto che non merita di essere commentata, e non tanto perché sia stato votato Alonso e non Jones, no, no, io dico proprio perché non sono chiari i parametri in base ai quali viene scelto il Rookie of the Year (se si dovesse tenere conto dell'esperienza sugli ovali in gare che non erano la Indy 500 capirei perché è stato votato Alonso e non Jones, ma rimane il fatto che, come non so io se se ne debba tenere conto o no, probabilmente non lo sa nemmeno chi vota).
Tony Kanaan se n'è andato o, per essere più precisi, l'impressione è che sia stato messo alla porta. Lo stesso è accaduto a Max Chilton e Charlie Kimball.

Quest'anno sarà un anno strano e non dico perché Kanaan cambierà team. Anzi, se non vado errata quando ho iniziato a seguire la Indycar, si vociferava già che Kanaan fosse sul punto di non trovare un volante per gli anni a venire e che l'uscita di scena di Franchitti, a suo tempo, abbia in qualche modo potenzialmente prolungato la sua carriera.
Appurato che Kanaan non è ancora considerato un vecchiaccio malefico che merita di rimanere a piedi perché #LargoAiGiovani, essenzialmente perché in Indycar si dà meno peso a queste cose soprattutto quando si parla di piloti che vengono visti ormai come irrilevanti o che non vincono gare da anni, è passato al team Foyt, pare per almeno due stagioni.
La cosa strana è che prenderà parte al campionato di Indycar, ma che a quel campionato non prenderà parte il suo best friend forever Castroneves, con il quale veniva shippato non solo nei miei commenti ironici, ma anche dal profilo ufficiale della Indycar, che parlava 24/7 della loro infanzia, del loro debutto in Indylights, del campionato di Indylights vinto da Kanaan, del loro passaggio in Indycar, del titolo vinto da Kanaan, delle Indy 500 vinte da Castroneves, di quando non si sono parlati per oltre due anni per una presunta ostruzione in pista, della loro reunion, di quando Kanaan ha vinto la Indy 500, ecc... Rivedere i Castronaan sullo stesso circuito sarà un motivo bellissimo per attendere che arrivi il mese di maggio.
Come compagno di squadra, Kanaan avrà Matheus Leist, che ha ventiquattro anni meno di lui. E' Indycar, nessuno ci fa caso.

Chilton e Kimball sono stati ingaggiati dal team Carlin, neo-entrato in Indycar, dopo anni e anni che si parlava del suo imminente avvento in Indycar, cosa a cui non credevamo quasi più.
Le foto sembrano scarseggiare, ma sul profilo Twitter del Piccolo Chilli c'è una breve clip della quale sono riuscita a fare uno stamp. Non so se la vettura rimarrà chiara oppure se qualcosa cambierà dopo l'ingresso di futuri sponsor, sta di fatto che ci sarà e che saranno lui e Kimball a guidarla.
Con loro, per il momento, metto fine all'argomento Indycar, ma #StayTooned, perché ci sarà altro di cui parlare, a breve...

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