Benvenuti in un angusto e tortuoso tentativo di rewatch, dato che al momento attuale non sembra esistere su Youtube né una versione integrale né un extended highlight di questo evento, ma solo video vari. Comunque anche in tempi di scarsità di immagini ci sono tante cose da dire, dato che l'evento già nel suo making of si rivela piuttosto ricco di faccende di cui parlare. Si inizia con Nigel Mansell che lascia la McLaren e la Formula 1 letteralmente pochi giorni prima del gran premio. A fare coppia con Mika Hakkinen sarà quindi Mark Blundell. Altro cambio di line-up avviene alla Sauber: a fare coppia con Heinz-Harald Frentzen sarà Jean-Christophe Boullion, al posto di Karl Wendlinger che ha ancora problemi fisici a seguito dell'incidente dell'anno precedente.
Sembra che Frentzen in una sessione di prove libere venga anche a contatto con Michael Schumacher e, stando a quanto riferisce Statsf1, i due litigano in proposito dopo essere scesi dalle vetture! Chi invece dalle vetture ci scende definitivamente sono i piloti della Simtek. Questo è l'ultimo gran premio per la piccola scuderia, che schiera Jos Verstappen e Domenico Schiattarella. Il terremoto di Kobe, oltre a far rinviare il GP del Pacifico alla fine della stagione quando era previsto per la primavera, ha fatto saltare anche una sponsorizzazione legata alla presenza di Hideki Noda nella seconda parte di stagione al posto di Schiattarella. Quest'ultimo lascia la Formula 1 lasciando il segno: in una delle sessioni finisce in testacoda ed esegue altri vari testacoda nel tentativo di girarsi dal lato giusto.
È l'ultimo gran premio per la Simtek, ma è come se non lo fosse, di fatto: sia Schiattarella sia Verstappen, giunta la domenica, si ritireranno senza avere completato nemmeno un giro: rimangono infatti coinvolti nell'incidente che si innesca al via e Schiattarella non prende nemmeno parte alla seconda partenza, dopo che la gara è stata redflaggata. Verstappen invece riparte, per percorrere solo pochi metri prima del ritiro per un guasto. Facendo un passo indietro, a saltare alle cronache è anche un ex pilota della Simtek, Taki Inoue che sta disputando questa stagione alla Footwork. Rimasto fermo durante una sessione, si slaccia le cinture e rimane nell'abitacolo in attesa della fine della sessione sperando arrivi un mezzo a portarlo via... poi la sessione finisce e gli si schianta addosso, facendolo ribaltare, Jean Ragnotti al volante della safety car!
Come ho già specificato, alla prima partenza c'è un incidente. Tale incidente coinvolge la Williams di David Coulthard e le Ferrari di Jean Alesi e Gerhard Berger tra le quali è schiacciato a sandwich in un punto in cui non è possibile stare in tre. Tutti fuori, peccato che partissero indicativamente dalla seconda/ terza fila e che ci siano una ventina di monoposto dietro che devono passare. La gara viene redflaggata, non prima che diversi avventori abbiano fatto in tempo ad essere coinvolti in modo marginale nell'incidente stesso. Ripartiranno tutti, a parte Schiattarella, rimasto a fare un solitario. Con l'arrivo di Verstappen subito dopo, comunque, ha sicuramente qualcuno con cui giocare a briscola. Frattanto tutto fila liscio stavolta e Damon Hill si invola verso la leadership, seguito da Michael Schumacher, la Benetton che si limita a seguire la Williams senza potere fare molto.
Ciò che non si può fare in pista, tuttavia, lo si può fare di strategia ed ecco che, mentre Hill è su una strategia a due soste, Schumacher si ferma una volta sola. Questo fa sì che possa fare un primo stint molto lungo e scarico di carburante, accumulando abbastanza vantaggio da potere stare davanti a Hill al momento della sua unica sosta. A inizio gara Coulthard stazionava in terza piazza a debita distanza, ma il suo ritiro ha promosso Alesi e Berger in terza e quarta posizione. A sua volta su una strategia a una sola sosta(?) Alesi riesce a recuperare una posizione nei confronti di Hill, ma i problemi iniziano quando si ritrova a dovere doppiare Martin Brundle. O meglio, i problemi finiscono, dato che il pilota della Ligier perde il controllo della vettura e Alesi finisce per cozzargli addosso, venendo costretto al ritiro. Schumacher, Hill e Berger sono adesso i piloti che viaggiano verso il podio.
In una gara dall'elevato attrition rate, i tre riescono a giungere fino al traguardo, unici piloti a pieni giri. In quarta posizione, ma doppiato, troviamo il compagno di squadra di Schumacher, Johnny Herbert, dopodiché Blundell e Frentzen a completare la zona punti. Olivier Panis con la Ligier e Luca Badoer con la Minardi si sono ritirati quando vi erano a ridosso, il francese per un incidente, l'italiano per un guasto. È l'altra Minardi di Pierluigi Martini a concludere la gara in settima posizione, conquistandosela durante un duello con Boullion che termina con un testacoda del pilota della Sauber verso fine gara, poi classificato all'ottavo posto. In totale sono in dieci i piloti che giungono alla bandiera a scacchi, nono Gianni Morbidelli sulla Footwork e decimo Pedro Diniz sulla Forti. Termina così la prima parte europea del campionato, l'evento successivo è in Canada, nel giorno del compleanno di Alesi!
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
mercoledì 21 settembre 2022
Gli angusti e tortuosi recap // GP Montecarlo 1995
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