Benvenuti nel 1996 e benvenuti alla scoperta dei primi gran premi della stagione, un cui Damon Hill (che oggi 17/09/2022 compie 62 anni) ha ottenuto una tripletta di vittorie che, a conti fatti, verso la fine della stagione avrebbero avuto la loro rilevanza nell'assegnazione del titolo. La Williams si è rivelata subito la vettura da battere, ma a parte questo sono accadute anche altre cose. Nei primi tre eventi della stagione, Melbourne, Interlagos e Buenos Aires, abbiamo assistito a pole position a sorpresa, outsider qualificati in grande stile nel gran premio di casa, ma anche incidenti di un certo livello, cappottamenti di un certo livello e monoposto che prendevano fuoco. Quindi preparatevi per questo lungo viaggio extra-europeo, ricordando però sempre la natura europea della Formula 1 e del fatto che i nordamericani e i piloti di Indycar non hanno nulla a che vedere con questo modo e che dovrebbero tornarsene a cas-... ah no.
AUSTRALIA - al via c'è un intoppo che rientra nella casistica degli incidenti di un certo livello già citati. C'è una collisione multipla, vengono coinvolti a minore titolo David Coulthard (McLaren), Jos Verstappen (Footwork) e Johnny Herbert (Sauber), ma la "star" dell'incidente è Martin Brundle: il pilota della Jordan fa un gran volo, dal quale esce illeso. Viene data bandiera rossa e la sua principale preoccupazione è correre a piedi verso la pitlane per prendere parte alla seconda partenza sulla vettura di riserva!
Dopo questo intoppo si riesce a partire tranquillamente, da distanza originaria (58 giri) e il poleman mantiene la prima posizione davanti al compagno di squadra. Il poleman in questione è Jacques Villeneuve, al debutto in Formula 1, giusto per dimostrare ai suoi detrattori che anche lui è scarso tanto quanto Hill, se non di più. Non solo, si fa anche 53 giri di gara in testa, senza nessun intoppo, a parte quando poco dopo metà gara fa una mezza uscita di pista e si ritrova Hill negli scarichi. Ma niente, Hill gli resta negli scarichi e il campione di Indycar sembra destinato a vincere al suo esordio in Formula 1!
Sarebbe epico se succedesse tutto ciò, ma il motore della sua vettura non è d'accordo, anche a causa di un pezzo danneggiato proprio nella sua uscita di pista. Nei giri finali Villeneuve è costretto a rallentare e finisce per cedere la prima posizione a Hill che così si invola verso la bandiera a scacchi. I due fanno doppietta e chiude in terza posizione Eddie Irvine, alla sua prima gara in Ferrari, dopo avere superato indenne un contatto innescato uno dei piloti della Benetton e avere ereditato la terza piazza dal compagno di squadra Michael Schumacher, ritirato per un problema ai freni.
Anche in Benetton è Jean Alesi quello che illude (prima del suo incidente con Irvine) e Gerhard Berger concretizza, classificandosi quarto davanti al duo dei MikaX2 a completare la zona punti. Hakkinen giunge in sesta posizione: ottimo rientro per il pilota della McLaren dopo il grave incidente in finale di 1995, che precede il connazionale della Tyrrell Salo, primo dei doppiati in una gara in cui l'attrition rate è tutto sommato abbastanza elevato e le vetture al via sono solo venti, in quanto le Forti erano fuori dal 107%.
BRASILE - piove a Interlagos e Hill si appresta a partire dalla prima posizione affiancato da un outsider di un certo livello al volante di una Jordan... e no, vi prego di non pensare che sia qualcosa di epico o qualcosa di meravigliosamente bello. No, è solo il preludio a una giornata di sofferenza, perché a bordo di quella Jordan c'è un pilota di casa... nel senso, quello che proprio ha la casa dietro al circuito.
Rubens Barrichello ha un ottimo spunto e per poco non strappa la leadership a Hill, ma deve accontentarsi al momento della seconda piazza perché poi la perde superato da Villeneuve e anche da Alesi, con il quale ingaggia un duello che però vede in vantaggio il pilota della Benetton. Barrichello deve accontentarsi al momento della quarta piazza davanti alla Ferrari di Schumacher. La pioggia nel frattempo ha smesso di cadere e la pista va asciugandosi, pur conservando qualche tratto umido.
Distanziato da Hill che va like a boss, Villeneuve da buon pilota di Indycar finisce sull'umido e parte in testacoda: è costretto al ritiro e ciò permette ad Alesi di risalire in seconda posizione, ma a causa di un errore si vede superare da Rubinho, il quale tuttavia si ferma ai box molto prima e subisce overcut dal francese, che frattanto procede velocissimo. Non solo, anche a Schumacher riesce l'overcut nei confronti di Barrichello e il pilota della Jordan si ritrova relegato al quarto posto, i due sono a quasi un giro di distacco da Hill.
Poco male, direte voi, una quarta posizione è un risultato molto rispettabile per un pilota della Jordan, Barrichello non ha niente di cui essere affranto. Almeno finché è in pista, infatti, è proprio così. A dieci giri dalla fine, però, tenta l'attacco di Schumacher, gli strappa la posizione e la perde subito dopo. Tenta di nuovo un attacco e finisce in testacoda da solo, impantanandosi. Si ritira, mentre Hill/ Alesi/ Schumacher fanno podio precedendo Hakkinen e Salo. Irvine non fa punti, si piazza solo settimo alle spalle di Olivier Panis (Ligier), mentre Berger si è ritirato per un guasto già da tempo.
ARGENTINA - Hill e Villeneuve partono in prima fila, o per meglio dire Hill parte, mentre Villeneuve rischia di stallare e perde numerose posizioni. Ne recupera qualcuna, ma nel primo stint di gara si ritrova al quinto posto, dietro anche a Schumacher e alle Benetton di Alesi e Berger. Si prospetta per lui un cambio di strategia nel tentativo di rimontare: al momento della prima sosta effettua infatti un rifornimento piuttosto lungo, per andare più avanti rispetto ad altri nel successivo stint.
Frattanto c'è anche un ingresso della safety car, dopo un incidente che ha coinvolto la Forti di Luca Badoer e la Ligier di Pedro Diniz. Speronato(?) dal brasiliano, Badoer spicca il volo e si ribalta, mentre poco dopo la vettura di Diniz va a fuoco. Frattanto i gap tra i piloti vengono annullati dalla presenza della safety car e ciò sembra aprire la porta alla rimonta di Villeneuve, che è ancora quinto dietro a Hill, Schumacher e le Benetton.
Quando Schumacher è costretto al ritiro da una rottura dell'ala posteriore, Villeneuve deve vedersela con le sole Benetton. Dopo la successiva sosta si trova davanti a entrambi, con Berger che peraltro esce di scena per la rottura di una sospensione a causa di una probabile foratura. Le Williams sono a questo punto 1/2 e arriveranno 1/2 anche al traguardo, mentre l'unica Benetton superstite, quella di Alesi, si porta a casa il gradino più basso del podio.
Ora che non è più a casa sua, Barrichello riesce a portarsi a casa una quarta piazza senza problemi, precedendo il suo ex compagno di squadra Irvine. L'ultimo punto disponibile se lo aggiudica Verstappen con la Footwork, con Coulthard è il primo pilota a giungere fuori dalla zona punti, la McLaren chiude così il weekend argentino con uno zero, dopo anche il ritiro di Hakkinen avvenuto nelle prime fasi di gara.
Con tre vittorie in tre gare disputate, Hill ha il punteggio pieno in classifica e sembra ormai avere il campionato in tasca quando si avvicina la stagione europea. Il gran premio seguente sarà quello d'Europa, che si svolgerà al Nurburgring, ma ve lo racconterò in un secondo momento anche perché, come avrete capito, ho specificato che la stagione di Hill inizia con una tripletta di vittorie, dandovi già l'anticipazione che non sarà lui il vincitore del successivo evento.
Di questo, tuttavia, ne parleremo al momento opportuno, anche se vi posso anticipare che la quarta vittoria stagionale di Hill arriva già nel quinto gran premio della stagione, quello di San Marino. A Imola è Schumacher a procacciarsi la pole position, ma al via viene superato proprio da Hill... mentre Coulthard supera entrambi e si porta in testa!
Un giro più tardi Hill mette le ruote sull'erba e Schumacher si impossessa della seconda posizione e proseguono così, Coulthard/ Schumacher/ Hill fino al momento del primo rifornimento. Schumacher overcutta Coulthard ma Hill overcutta entrambi e ci ritroviamo con Hill/ Schumacher/ Coulthard fino al ritiro del pilota McLaren per un guasto al cambio. Tra i due McLaren Bros è lui quello che svetta in questo fine settimana: Hakkinen colleziona un testacoda e poi uno stop and go per ostruzione su Schumacher durante un doppiaggio, salvo poi finire ritirato per un guasto verso la fine della gara.
Sul podio, dove Hill e Schumacher per qualche ragione sembrano best friend forever mentre si spruzzano di champagne, chiude Berger in terza piazza. Alesi è reduce invece da una gara caotica: al via si tocca con Villeneuve che, partito dalla terza casella della griglia, fora e passa la gara nelle retrovie fino al momento del proprio ritiro verso fine gara. Era sesto, dietro a Irvine e Barrichello, e la sua sesta piazza va ad Alesi, in precedenza penalizzato con uno stop and go per eccesso di velocità nella pitlane.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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