lunedì 5 settembre 2022

Commento al Gran Premio d'Olanda 2022

Quando ero ragazzina e i social network che utilizziamo al giorno d'oggi non esistevano mi capitava, occasionalmente, di visitare quel tipo di siti in cui c'erano articoli sulla Formula 1 e gente che poteva iscriversi al sito e commentare. Mi sono resa conto fin da subito che il fanbase motoristico era abbastanza strano. C'erano delle categorie di personaggi che nel corso degli anni sono riuscita a classificare. C'erano innanzi tutto i ferraristi sfegatati, che difendevano in stile ultrà qualsisi cosa avesse a che fare con la Ferrari. Obiettivamente parlando, era un po' meno complicato farlo ai tempi piuttosto che al giorno d'oggi. Sta di fatto che comunque tendevano a screditare chiunque altro, fossero piloti, squadre o gatti neri random che passavano per la strada, anche quando si trattava di piloti che chissà, magari un giorno sarebbero passati in Ferrari. Anzi, oserei dire che uno di essi era il più screditato in assoluto, ma non apriamo questo vaso di Pandora ricordando cosa succedeva prima del 30/09/2009, giorno in cui fu annunciato il passaggio di Alonso in Ferrari.
Accanto ai tifosi ultrà della Ferrari c'erano i tifosi ultrà di altre scuderie, in prevalenza della McLaren. Essenzialmente erano soggetti tali e quali ai ferraristi solo che tifavano per un'altra squadra. Alcuni di essi avevano un tifo radicato dentro di sé perché magari quella squadra piaceva ai loro familiari o amici e vi si erano affezionati fin dalla prima infanzia, altri semplicemente avevano il desiderio smodato di andare controcorrente. Affiancare questi due tipi di tifoserie finiva irreparabilmente per generare flame, dato che, mentre i ferraristi demonizzavano a priori tutto ciò che non riguardava la Ferrari, la loro controparte in genere demonizzava tutto ciò che riguardava la Ferrari. Insomma, era una sorta di giungla nella quale, dopo alcuni commenti, si finiva irrimediabilmente off topic, con tanto di gente che si insultava a vicenda per via di fatti capitati nei mesi precedenti, perché paradossalmente ai tempi molta gente sembrava avere ben chiaro tutto ciò che era successo fino a quel giorno, se poteva servire per fare polemica, invece di convincersi che la Formula 1 fosse nata magicamente quel giorno stesso.
Non c'erano ovviamente solo queste due categorie: questi erano sorvegliati da una sorta di Grande Fratello che stava lì a vegliare sulla situazione, pronto a intervenire quando c'era da dire qualcosa contro l'una o l'altra categoria, oppure generalmente dire qualcosa contro entrambe. Questa categoria è molto simile a certi soggetti di nicchia che esistono ancora al giorno d'oggi, per intenderci quelli che, quando formulano una frase, sentono l'impellente necessità di inserirvi almeno uno di questi concetti: quando i piloti erano veri uomini", "gli incidenti mortali rendevano la Formula 1 più emozionante", "vecchio Nurburgring", "duello tra Villeneuve e Arnoux". E basta, in realtà. Questi grandi appassionati di Formula 1 vintage in genere non andavano oltre a un numero ristretto di argomenti intorno ai quali avevano costruito la loro versione della storia del motorsport. Il fatto di elogiare la pericolosità delle gare vintage e di volerne una replica anche in epoca moderna spesso culminava nel controsenso che almeno uno dei loro idoli, se non di più, fosse morto al volante di una monoposto. Questi soggetti, dopo un numero random di post, intervenivano dando lezioni di vita ai ferraristi e agli antiferraristi, sostenendo che erano tutti degli idioti perché litigavano per via di piloti contemporanei invece che elogiare piloti vintage, poco importava che l'argomento di partenza non fossero piloti vintage.
Così ecco che i fanboy di epoca contemporanea si mettevano a litigare in modo random a proposito di chi fosse stato il miglior pilota di sempre tra Senna e Schumacher, dove curiosamente non è neanche che i fanboy della McLaren sostenessero Senna e quelli della Ferrari sostenessero Schumacher, ma si generava un calderone incomprensibile in cui gente che fino a due minuti prima aveva affermato che i piloti della storia della McLaren erano stati tutti degli scarsi arrivava ad affermare in modo incoerente con se stessa che Senna era il migliore di sempre, per poi essere silenziati di nuovo dai fanboy vintage, che arrivavano a istruirli sul fatto che Schumacher era un pilota semi-contemporaneo quindi non poteva essere un verohhhh uomohhhh e che Senna tutto sommato era fine anni '80/90 quindi troppo recente per essere preso in considerazione. Insomma, non era un figo come Lauda e tutti i fanboy che non avevano visto Lauda correre perché ai tempi non erano ancora nati erano solo dei bimbiminchia che dovevano stare zitti.
Mi direte che i fanboy di un tempo avevano molti problemi, quindi non è una faccenda attuale quella di avere dei fanboy che dicono o fanno cose strane. Ebbene, avete ragione, ma un tempo questo tipo di fanboy andavano a commentare gli articoli sui siti motoristici, quindi per leggerli bisognava andarseli a cercare. Adesso basta aprire un qualsiasi social media per leggere cose strane, anche se ovviamente, con il passare del tempo, sono cambiati i modi di pensare del fanboy medio. Innanzi tutto non siamo più nel 2007/2008, ma negli anni 2020, quindi anche il 2007/2008 ormai viene visto non come un presente da depennare, quanto piuttosto come ancora l'essenza della "vera Formula 1". Poi la rivalità Ferrari vs McLaren ormai è una faccenda molto lontana nel tempo e la McLaren dal 2013 ad oggi ha vinto un solo gran premio, quindi non ha una tifoseria così ben definita, a parte toktoker varie innamorate di Ricciardo che bruciano magliette papaya perché è stato messo a piedi per il 2023 e rimpiazzato da Piastri. Gli ultimi tempi in cui i suoi sostenitori se ne andavano in giro ancora in branco a commentare era quando facevano comunella con i tifosi della Ferrari per sparlare della Redbull, quindi tempi antichi. Però ecco, oltre ai quantitativi di fanboy che stanno circolando ultimamente per i social, credo ci sia una grossa differenza tra la tifoseria trash di oggi e la tifoseria trash di un tempo.
La tifoseria trash di un tempo aveva l'abitudine di litigare a proposito di faccende in genere realmente esistenti, magari di fare paragoni che non erano richiesti, ma comunque tirando fuori fatti quantomeno reali. Al giorno d'oggi mi sembra di notare un avviarsi progressivo verso il convincersi di cose non reali e ritenere doveroso parlarne a ogni soffio di vento. Dopo lo scorso gran premio, nel quale Sainz è partito dalla pole dopo la retrocessione di Verstappen per sostituzione del motore ed è arrivato terzo dietro alle Redbull, mentre Leclerc partito dalle retrovie per la sostituzione del motore è arrivato sesto a causa di una penalità per eccesso di velocità nella pitlane che si è procacciato mentre faceva un ulteriore pitstop random per tentare il giro veloce nonostante non ci fosse il gap sufficiente a mantenere la posizione nell'effettuare il pitstop, ennesima perla strategica, si è risvegliata di nuovo la gang della tifoseria di Leclerc vs la gang della tifoseria di Sainz, perché... non preoccupiamoci del perché. Il fatto che i Leclainz in pista non si siano neanche incontrati per tutta la durata della gara, il che rendeva impossibile generare tra di loro la benché minima polemica, era doveroso inventarsi ad hoc una polemica social tra le due tifoserie. Evidentemente parlare di cose divertenti, tipo Leclerc che commentando in un'intervista la sua partenza ha detto testualmente "al giro 3 ero nonno" risvegliando flashback di interviste di Rosberg con Giovannelli, non è più contemplato al giorno d'oggi.
In alternativa c'è chi ne approfitta per generare drama fasullo. Si segnala che, nell'immediato dopo la gara, è accaduto che si è diffusa sui social la notizia che Figlio Anonimo di Vettel si chiami Charlie. Tra parentesi, la trovavo una cosa un po' strana ma profondamente romantica, che avesse chiamato il figlio in onore di Whiting, ma è arrivata la tifoseria delle shipper dei Leclettel che ha immediatamente associato il nome Charlie a Leclerc, sostenendo che fosse in onore suo che aveva chiamato il figlio Charlie. Alla fine è venuto fuori che il figlio di Vettel non si chiama Charlie, oppure se così fosse non ci sono prove che sia davvero così. Il rumour si sarebbe diffuso perché su twitter una persona avrebbe raccontato di avere incontrato Vettel e di averlo sentito che si riferiva al figlio con il nome Charlie o qualcosa del genere, ma poi ha iniziato a cancellare i suoi tweet e si è inventato una scusa, sostenendo di avere capito male. La realtà dei fatti è che non sappiamo ancora come si chiama il figlio di Vettel, che ci sono persone che si inventano qualsiasi cosa per avere due minuti di popolarità e che c'è gente che crede a quanto dicono. Se non altro almeno questo è stato innocuo. Scrivere "il figlio di Vettel si chiama Charlie" mi sembra comunque un po' meno grave che scrivere cose tipo "sono malato terminale, fate pressione sulla Mercedes affinché mi inviti a visitare la loro sede minacciandola di farle una campagna social contro se non lo farà e inviatemi dei soldi, se non volete che vi segnali per farvi bannare".
Per non farci mancare niente, in questi giorni siamo passati anche "non puoi essere italiano e tifare Verstappen", per la solita storia che se sei italiano devi essere ferrarista, o ancora meglio devi tifare Leclerc a random e non come pilota Ferrari. Piccola parentesi, siccome gli analfabeti funzionali abbondano in questa epoca storica: non tifo Verstappen, non l'ho mai tifato e mai lo tiferò, non rappresenta in nessun modo il tipo di pilota per il quale posso sentire qualche genere di legame, quindi mi è difficile comprendere quali siano le ragioni per cui persone di qualunque nazionalità dovrebbero tifarlo (sempre per analfabeti funzionali, ma pro-Verstappen, sono semi-seria, anzi, quasi ironica), ma è il concetto che trovo irritante, da anni e anni, anche quando non sapevamo ancora chi fosse Verstappen. Adesso è il turno di Verstappen, prima di lui è stato utilizzato contro i tifosi italiani di qualsiasi altro pilota che non corresse per la Ferrari, nell'incapacità di distinguere la Formula 1 dall'A1GP. Peraltro l'aspetto che trovo più irritante è che commenti dello stesso calibro "sei italiano quindi devi tifare Ferrari" sono stati fatti nel corso degli anni anche nei confronti di tifosi di piloti italiani che gareggiavano per scuderie non italiane.
In sintesi, siamo ben lontani dal periodo 2007/2008 in cui certe polemiche bisognava andare a cercarsele deliberatamente, adesso ti piovono addosso ovunque tu sia e non c'è molto mezzo di evitarle, se si utilizzano i social per informarsi sulla Formula 1 e per parlare di Formula 1 con altri appassionati. Eppure, nonostante i quindici anni che ci separano da quei tempi, c'è improvvisamente un filo comune che sembra unirci al 2007, complice la partenza dello scorso gran premio, con un incontro molto ravvicinato tra gli Hamonso che ha portato Alonso a reagire in tono abbastanza acceso via radio. Ecco, a questo proposito, vorrei specificare il mio punto di vista, dato che è stato un altro argomento di discussione per il fanbase, perché secondo me è una questione che ha parecchie sfaccettature. Innanzi tutto Alonso è stato criticato perché sul momento si è lasciato andare a commenti avvelenati via radio, mentre poi nel post-gara ha descritto tutto come un normale incidente di gara. Dunque, a mio parere questo, fino a un certo punto, ci può stare. Non è la prima volta che un pilota ne dice di tutti i colori via radio mentre l'incidente è appena accaduto, poi a fine gara si comporta in modo molto più calmo. L'hanno fatto anche tanti altri, non la vedo come una grossa novità o come qualcosa di cui scandalizzarsi.
C'è comunque una faccenda su cui è bene a mio parere focalizzarsi. Nel suo sfogo via radio Alonso non si è lasciato andare a una trentina di "f*ck" come avrebbero fatto altri al posto suo, quanto piuttosto ha detto delle cose ben precise e non tanto positive a propisito di Hamilton, per esempio l'ha tacciato di essere incapace di gestire una gara qualora non parta dalla pole position e rimanga in testa dall'inizio alla fine. Ecco, questo mi sembra ben poco elegante, più una frase che mi aspetterei di sentire da un fanboy che guarda una gara al bar, piuttosto che da un pilota che parla in mondovisione. Ciò che contesterei ad Alonso è piuttosto che non ha il senso della misura e che proprio non riesce a tenere a freno la lingua, cosa che in certi momenti magari ha portato a scene che ci hanno fatto sorridere, tipo il celebre "where is Palmer?" o "Hulkenberg was right" rivolto a Magnussen, ma che in certe circostanze non hanno portato grossi risultati, come lo stesso Alonso dovrebbe sapere: qualora se ne sia dimenticato, i suoi piani di puntare alla Triple Crown sono stati ridimensionati dal fatto che, indispettita dalle sue continue polemiche e dai suoi continui insulti via radio, la Honda abbia deciso di boicottarlo... e fornisce motori indicativamente alla metà dei team di Indycar.
La vicenda ha avuto dei risvolti, in quanto interpellato dopo la gara su cosa pensasse dei commenti di Alonso, Hamilton ha risposto che non gli interessavano, salvo poi l'indomani pubblicare un post in cui c'è la foto di un suo cappellino autografato con attaccato un adesivo con scritto "per Fernando". Improvvisamente ci siamo ritrovati nel 2007 e non saprei dire se fosse un male o un bene. Oserei dire che magari un male non lo era, perché una nuova polemica poteva quantomeno far passare in secondo piano per un attimo quelle che non sono più all'ordine del giorno ma sulle quali il fanbase continua a insistere, ma non si sa mai come possono andare a finire le polemiche, quindi è meglio non essere troppo positivi in tal senso. Anche perché, tra una cosa e l'altra, sembrava un aspetto molto marginale dei giorni che ci separavano da Zandvoort, sia mai che la polemica immaginaria Leclerc vs Sainz venga messa da parte per una volta, oppure che qualcuno non se ne esca con questioni legate alla nazionalità e a chi sia consentito tifare o meno in base al proprio paese di nascita. Se pensavate che le polemiche varie fossero riservate al summer break, sarete rimasti anche voi negativamente sorpresi tanto quanto me: il trash ha lunga vita anche nel bel mezzo di un triple header!
Quella tra gli Hamonso comunque è finita con un chiarimento in press conference del giovedì e Hamilton che gli ha regalato il cappellino aurografato, perché alla fine le polemiche più belle che riguardano Hamilton sono quelle che hanno a che fare con i cappellini (e spero che chi mi legge colga il riferimento). Quindi a quel punto è riesplosa la polemica tra tifosi dei Leclainz perché Sainz ha battuto Leclerc in una sessione di prove libere e ciò costituiva un kompl8. Che rookie che sono i tifosi odierni, se solo sapessero che un tempo c'era un kompl8 a favore di Kubica terzo pilota della BMW Sauber! Le acque si sono placate quando Leclerc è andato ad affiancare Verstappen in qualifica, seguito da Sainz, poi da Hamilton, Perez e Russell dopo un testacoda di Checo in fine di qualifica. Norris ha preceduto Schumacher che come al solito era più lento di Magnussen, poi Tsunoda e Stroll. Gasly primo degli esclusi in Q2 ha preceduto Ocon che come al solito si è fatto asfaltare da Alonso. Alonso lo seguiva precedendo Zhou e Albon, poi la gente uscita in Q1 ovvero Bottas, Ricciardo, Magnussen, Vettel, un lanciatore di fumogeni, quattro piccioni, un commissario che scacciava piccioni infine Latifi. Nello specifico la Q2 è stata interrotta con bandiera rossa per un fumogeno buttato in pista e Albon che stava girando in quel momento ha segnalato la presenza di piccioni che non si levavano di mezzo neanche al passaggio delle vetture.
Finalmente è giunta anche l'ora della gara, iniziata con relativa tranquillità: Verstappen e Leclerc sono rimasti 1/2, mentre Sainz e Hamilton sono sopravvissuti a un contatto. Russell ha perso per strada qualche -L e una posizione a vantaggio di Norris, che di recente si è lasciato con la fidanzata quindi adesso avrà più tempo per i videogiochi. Russell si sarebbe comunque ripreso la posizione mentre nelle retrovie Kmag duellando con altre vetture dava una lieve pennellata a un muretto. La gara di per sé sembrava destinata a una sorta di calma piatta almeno nelle posizioni alte, ma poi le Alpine hanno montato le hard e dato segno di potere fare molti giri su di esse. In Mercedes, quindi, hanno deciso di ritardare la sosta... e di farne solo una! Hamilton e Russell ne sono usciti 4/5 (Sainz era attardato da un pitstop con ruota mancante e stava camminando in una Valleverde) e Hamilton si è ritrovato a duellare con Perez. L'ha superato like a boss per poi ritrovarsi davanti entrambi Vettel che doppiato usciva dai box senza rispettare le bandiere blu. In cabina dei commissari frattanto Emanuele Pirro si sfregava le mani con una certa soddisfazione: "finalmente ti ho beccato a fare danni, Crazy Frog, adesso ti penalizzo e ti faccio finire la gara dietro al tuo fanboy con il quale non fate altro che superarvi a vicenda dopo che il piccolo principe è precipitato nelle retrovie dopo una probabile sosta lunga!"
La strategia della Mercedes poteva essere messa in pericolo da una virtual safety car o da una safety car, e c'è stato un falso allarme con Tsunoda che rallentava sostenendo di avere una ruota non ben fissata nella sosta appena effettuata. Dal box gli hanno detto di andare a ca*are e che non era vero, ma Tsunoda si era slacciato le cinture e stava lanciando i dadi. Ha spostato la pedina sulla casella "rientra ai box e vai a farti riallacciare le cinture" ed è rientrato procedendo ai due all'ora mentre Leclerc si fermava per la seconda sosta come già si era fermato Perez ma non Verstappen. Anche Sainz a già rientrato ai box ricordando prima per citofono di essere al volante di una monoposto e non di un apecar. Ai box hanno riallacciato le cinture a Tsunoda che è tornato in pista, poi si è fermato a random accusando di avere dei problemi di non precisata natura. Verstappen è rientrato ai box, in Mercedes hanno lanciato i dadi avendo cura di tirarli in testa a Tsunoda e sono andati a cambiare gomme passando su una strategia a due soste, o almeno così si pensava.
A quel punto mentre Sainz era ancora dietro alla gente random che aveva fatto una sola sosta, tra cui almeno una delle Alpine, quella di Ocon e non quella del suo Yd0l0, ecco che si è sentito un ruggito di protesta: Bottas fermo! Non gli è rimasto altro da fare che constatare la rottura del motore conficcandovi i canini e parcheggiare accanto al muretto dei box: Bernd Maylander has entered the ch-... wait, wait Bernd Maylander is going to exit the bathroom and will enter the chat. Frattanto Sainz ha superato Ocon in regime di bandiera gialla mentre la direzione gara si era dimenticata di segnalare la bandiera gialla(?), poi le vetture si sono accodate non prima di avere effettuato delle soste a random. Verstappen è andato ai box così come Leclerc e Perez ma non i piloti della Mercedes che sono risaliti in prima e seconda posizione. Poi, un giro dopo, e vetture dietro la safety car sono passate dalla pitlane perché la pista era ostruita, quindi Russell ne ha approfittato per fermarsi a cambiare gomme uscendo dietro a Verstappen. In Ferrari ne hanno approfittato per cambiare le gomme a Sainz e farlo uscire giusto in tempo per dare un bacio alla francese al suo Yd0l0 procacciandosi una penalità per unsafe release.
Poi, ultimate le operazioni di recupero della monoposto vampiresca di Bottas, ecco che la safety car ha spento le luci e ci siamo ritrovati con Hamilton in testa ma su gomme usurate e Verstappen dietro su gomme fresche da falco assassino. Per fortuna stavolta 1) non c'era un titolo in palio, 2) la procedura di safety car era stata rispettata. Ad ogni modo Verstappen si è ripreso la testa della gara stando in bilico su due ruote, mentre nei giri che lo separavano dal finale Hamilton si è ritrovato protetto da Russell che gli ha parato il fondoschien-... ah no. Stando in bilico sulle sue -L si è preso la seconda posizione lasciando Hamilton in compagnia di Leclerc fintanto che Leclerc non è passato davanti e Hamilton è rimasto solo. Sainz frattanto cercava di tenersi dietro Perez e ha finito la gara in quinta posizione, questo prima della penalità.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. George Russell (Mercedes), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. Sergio Perez (Redbull), 6. Fernando Alonso (Alpine), 7. Lando Norris (McLaren), 8. Carlos Sainz (Ferrari), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Lance Stroll (Aston Martin), 11. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 12. Alex Albon (Williams), 13. Mick Schumacher (Haas), 14. Sebastian Vettel (Aston Martin), 15. Kevin Magnussen (Haas), 16. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 17. Daniel Ricciardo (McLaren), 18. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Rit. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri).

PS. Piccola curiosità, ieri mentre guardavo le qualifiche mio padre è entrato in cucina chiedendomi che circuito fosse. Gli ho detto "Zandvoort, in Olanda" e lui mi ha chiesto se era il circuito su cui una ventina d'anni fa gareggiavano di sabato. Mi è stato suggerito lo confondesse con Assen del motomondiale, ma forse stava facendo un mash-up di epoche diverse, dato che ha citato anche il vecchio Nurburgring, forse l'aveva scambiato per Kyalami e non ricordasse che vent'anni fa eravamo nel 2002 e non negli anni '70. Segnalo tuttavia che un'edizione del GP d'Olanda a Zandvoort che si è svolta di sabato per evitare la sovrapposizionehhhh con delle partite dei mondiali. Però era il 1982, quindi non propriamente vent'anni fa.


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