"Azz, una Minardi in top-5" dice Mansell, "devo assolutamente inventarmi qualcosa per non farla stare al centro dell'attenzione." Medita così di schiodarsi da quella terza piazza, di fare qualcosa. Si mette negli scarichi di Senna e poi lo supera: adesso ci sono le Ferrari 1/2 e se Berger avesse la stessa mentalità di Mansell magari riuscirebbero a non vincere nessuno dei due.
Berger protesta sostenendo che il giorno in cui distribuivano l'intelletto non stava in bagno a contemplarsi i baffi nello specchio, ma niente da fare, Mansell gli arriva negli scarichi e mentre si liberano di alcuni doppiati ne approfitta per uscirne meglio: adesso è lui il nuovo leader, può fare l'attention seeker e sfoggiare il suo numero 27 che lo rende il piu figo dell'intera griglia!
Nel giro di pitstop Martini si fa anche un giro da leader, subendo però degli undercut e scivolando fuori dai punti, mentre Mansell al momento della sosta fa casino. Ci sono meccanici McLaren fuori zona e lui stesso finisce fuori zona quando si tratta di raggiungere la sua piazzola. Mette la retro, si sistema al proprio posto e, nonostante la perdita di tempo, esce dai box. È terzo, dietro a Berger e dietro a Senna.
Mentre Prost fa una gara conservativa perché 1) gli altri faranno sicuramente dei casini, 2) così i telecronisti possono criticarlo perché non è veloce come Senna, ecco che si scopre che pende su Mansell un problema colossale: mettere la retro è kriminehhhh da bandiera nera. Quindi ecco che, mentre è negli scarichi di Senna, per due giri di fila gli viene messa la bandiera nera sotto al naso.
Mansell la ignora. È negli scarichi di Senna e vuole passarlo a tutti i costi. Ci sono regole della fisica secondo cui non si può stare in due nello stesso spazio. Mansell ignora anche quelle. Anche Senna le ignora. C'è lo schianto. Si insabbiano in luoghi diversi. Sensell vibes alla massima potenza, chissà quante fan fiction haters to lovers verranno pensate dalle loro fangirl in questo momento. Frattanto Mansell si allontana con calma. Senna si ferma dietro una barriera di pneumatici perché purtroppo non dispone di una mazza da baseball con la quale inseguire Mansell. Entrambi lasceranno il circuito anzitempo, viene riferito, Senna su una Porsche verde con un membro della McLaren con il quale è impegnato in una fitta conversazione, Mansell su un camioncino insieme ai familiari.
Facendo un passo indietro, gli inviati dai box riferiscono di Ron Dennis infuriato che si reca nel box della Ferrari a insultare Cesare Fiorio. Sono certa che nel 2007/08 a Pole Position mostrarono un filmato di quella scena quando in studio stavano parlando con Cesare Fiorio di Ron Dennis. Quella scena però deve essere una ripresa di proprietà di qualche canale televisivo e non inserita nella regia ufficiale, perché non viene mostrata, né la trovo altrove.
Berger trascorre in testa alla gara anche l'ultimo terzo che ancora manca, Prost se la prende comoda e arriva secondo. Stefan Johansson si porta a casa il podio sulla Onyx mentre Alessandro Nannini su Benetton giunge quarto. Una volta ritirate le Williams, Martini è quinto, mentre chiude la zona punti Jonathan Palmer sulla Tyrrell. Zermiani insegue Frank Williams per chiedergli cosa pensi dell'incidente Mansell vs Senna. Williams risponde in italiano che non l'ha visto e che comunque non commenterebbe perché è amico di entrambi.
Mansell riceve un race ban, non sarà a Jerez de la Frontera, quindi qualora Senna si sia procurato una mazza da baseball dovrà attendere prima di sbattergliela in testa. In Spagna la Ferrari schiera una sola vettura in segno di protesta contro il race ban. Il weekend pare iniziare con un briefing dei piloti insieme a Balestre e pare che Balestre faccia polemica con i piloti in modo random. Chi l'avrebbe mai detto!
A Jerez Senna vince davanti a Berger e a Prost, con le loro posizioni che non sono mai cambiate nel corso della gara, con Prost che viene distanziato per primo mentre se la prende comoda come al solito e Senna e Berger inizialmente abbastanza vicini, ma distanziati a gara inoltrata. Frattanto Martini partito nientemeno che quarto scivola al quinto posto dietro una Williams e rimane quinto esclamando, con convinzione: "cra, cra, cra, potere ai piloti che un giorno vinceranno gran premi al volante di vetture faentine!"
"Accidenti a te o a chiunque riuscirà a vincere con una vettura di Faenza" replica il suo inseguitore, Emanuele Pirro. Purtroppo Martini si ritira per un testacoda nel secondo stint di gara, mentre si trovava ancora in zona punti. Non che a Pirro vada molto meglio, più avanti nella gara, infatti, fa una fine analoga. Risale quarto Riccardo Patrese (era lui la Williams davanti a Martini in precedenza) ma viene sopravanzato dalla Tyrrell di Jean Alesi. Dopo un cambio gomme tardivo giungerà quinto, con la zona punti completata dalla Lola Larrousse di Philippe Alliot.
Piccola curiosità, nel corso della gara c'è un incidente con la Minardi di Luis Perez Sala che cozza sopra la March di Mauricio Gugelmin e in quelle fasi la seconda voce della telecronaca Rai ne approfitta per screditare i risultati della March e Adrian Newey sminuendo gli elogi nei confronti del suo ipotetico grande futuro. Venendo al futuro più vicino, invece, mancano due gare alla fine della stagione, Giappone e Australia. Senna deve vincerle entrambe per avere chance di giocarsi il titolo. "Dubito che ce la farà" osserva Prost, preparando i piatti da tirare.
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