Chi volesse leggere solo la parte seria, basta che salti
l’inizio e la fine. ^^ Buona lettura e che Van Der Garde vegli su di voi...
Van Der Garde.
Van Der Garde.
Van Der Garde.
Perché questo nome risveglia in me strane memorie?
Generalmente perché quando commenta le gare su Twitter, Vettel si ritira.
Oh, tra parentesi VDG durante la sua breve ma
intensa(???) carriera in Formula 1 riuscì, grazie alla collaborazione di
Bianchi, nell’eroica impresa (la prima volta nel Trollgranpremio del furgoncino
di Yeongam) di crashare con lo stesso pilota alla prima curva in due gran premi
consecutivi, guadagnandosi anche una mia menzione su Answers Yahoo. Le
categorie suggerite dal sito per pubblicare la domanda erano: 1) musica
classica, 2) zoologia, 3) calcio spagnolo, 4) Champions League, 5) pittura. È
stato un risultato di spicco, ma per quelle su Karthikeyan la categoria
suggerita era Politica e Governo, quindi non abbiamo raggiunto il top dei top.
Per concludere questo discorso, senza togliere l’onore a
VDG dei suoi trascorsi, effettivamente nessuno l’ha eguagliato crashando due
volte con lo stesso pilota... ma solo perché in Cina, di fatto, Vettel e Kvyat
non hanno crashato.
Opening: breve lookback a com’è finito lo
scorso gran premio
DK: “Cos’è successo?”
SV: “Mi hai tagliato la strada e hai rovinato la mia gara
e quella di Kimi, che non ha potuto lottare per il podio e procacciarsi lo
champagne.”
DK: “WTF?!”
SV: “Sìsì, mi sei venuto addosso e a peggiorare la
situazione non hai nemmeno imparato a imparare! Mi sei venuto addosso e ciò è
un’ingiustizia.”
DK: “Io non sono andato addosso a nessuno.”
Il Gufo di Interlagos: “Ma avrai occasione di farlo molto
a breve...”
Ed effettivamente è stato così, ma non mettiamo il carro
davanti ai buoi e soprattutto non mettiamo le corna del toro accanto al
fondoschiena del cavallino... E soprattutto non ricordiamoci per nessun modo
che l’Autrice©, due settimane fa, faceva proclami sul fatto che sperava in una
vittoria di Kvyat al gran premio di Russia (o della Russia? suona bene anche
quello).
Venerdì 29 Aprile: i motori si
accendono con le prime due sessioni di prove libere e continueranno il giorno
seguente con la terza e ultima.
Chi si aspettava che i valori in pista fossero cambiati è
destinato a rimanere deluso: è scontro (per quanto si possa parlare di scontro
per il miglior tempo in una sessione) tra il campione del mondo in carica Lewis
Hamilton e il leader del campionato Nico Rosberg, finora vincitore di tutti e
tre i gran premi disputati finora in questo campionato... insomma, è una
questione tutta “made in Mercedes”.
Sabato 30 Aprile, ore 15.00 locali
(le 14.00 in Italia): partono le qualifiche, che iniziano con una Q1 dai
risultati abbastanza consueti. Al termine della prima manche sono fuori le
Renault in terzultima fila e, nelle ultime due, le Sauber e le Manor in ordine
sparso (con Ericsson in ultima posizione).
Anche la Q2 non è particolarmente sorprendente in termini
di risultati e, tra i primi degli esclusi, saltano all’occhio la Toro Rosso di
Sainz (11°) e la Force India di Hulkenberg (13°), entrambi affiancati alle due
McLaren, mentre i più lenti in Q2 sono i piloti della Haas.
Il colpo di scena avviene prima dello scattare della Q3
quando Hamilton (di cui fino a quel momento si era discusso perché era stato
messo sotto indagine in Q1 per avere contravvenuto al regolamento che deve
rispettare chi ha un fuoripista alla curva 2, in cui ai piloti è chiesto di
passare dietro a un paletto di polistirolo anziché davanti) è già fuori dalla
vettura: pare che abbia accusato un problema alla power-unit apparentemente
uguale a quello che gli ha impedito di disputare le qualifiche in Cina.
Costretto alla 10^ posizione Hamilton, appare logico
pronosticare che in prima fila partiranno affiancati Rosberg e una delle
Williams o Raikkonen (Vettel dovrà essere retrocesso di 5 posizioni per la
sostituzione del cambio): sarà effettivamente Bottas ad affiancare Rosberg in
prima fila, in quanto autore del 3° tempo dietro a Rosberg. Dal punto di vista
dei tempi registrati in Q3, sono Raikkonen e Massa a completare la top-5,
mentre seguono in ordine sparso le Redbull, Perez e Verstappen.
Risultato delle
qualifiche:
1. Nico Rosberg - Mercedes, 2. Sebastian Vettel -
Ferrari*
3. Valtteri Bottas - Williams, 4. Kimi Raikkonen -
Ferrari
5. Felipe Massa - Williams, 6. Daniel Ricciardo - Redbull
7. Sergio Perez - Force India, 8. Daniil Kvyat - Redbull
9. Max Verstappen - Toro Rosso, 10. Lewis Hamilton -
Mercedes
11. Carlos Sainz - Toro Rosso, 12. Jenson Button -
McLaren
13. Nico Hulkenberg - Force India, 14. Fernando Alonso -
McLaren
15. Romain Grosjean - Haas, 16. Esteban Gutierrez - Haas
17. Kevin Magnussen - Renault, 18. Jolyon Palmer - Renault
19. Felipe
Nasr - Sauber, 20. Pascal Wehrlein - Manor
21. Rio Haryanto - Manor, 22. Marcus Ericsson - Sauber
A causa dell’arretramento di Vettel, la griglia di
partenza viene così modificata: in top-ten partiranno Rosberg/Bottas,
Raikkonen/Massa, Ricciardo/Perez, Vettel/Kvyat, Verstappen/Hamilton e
partiranno tutti con gomme supersoft.
Domenica 1 Maggio, ore 15.00 locali:
si spengono le luci rosse e la gara, che prevede 53 giri, inizia con Rosberg
che mantiene la prima posizione. È la prima volta, nel 2016, in cui il pilota
partito dalla pole position non perde la leadership subito dopo lo start.
I primi quattro in generale hanno fatto una partenza
degna di questo nome, con il solo dettaglio che Raikkonen ha superato Bottas
per il secondo posto, mentre le Williams si sono accodate in seconda e terza
posizione.
Dietro si è scatenato il caos: Kvyat ha tamponato Vettel
(davvero, stavolta), che a sua volta ha impattato lievemente contro la vettura
di Ricciardo prima di andare a impattare molto meno lievemente contro le
barriere. Lo si è visto successivamente scendere dalla vettura, raccogliere
l’ala anteriore staccata e infilarla nell’abitacolo (????) e poi rientrare ai
box sul motorino dei commissari (nel senso che lui guidava il motorino,
scarrozzando un commissario che faceva da portantino per casco e hans).
Questa è solo una parte del tutto, perché più mentre
Kvyat ha “f*cking hit the f*cking rear” di Vettel, Gutierrez è andato a
tamponare in un colpo solo entrambe le Force India, provocando il ritiro
immediato di Hulkenberg, che dopo essere finito in testacoda ha anche travolto
Haryanto.
Situazione post-prima curva: safety car in pista dopo il
brevissimo tentativo di togliersi da ogni impiccio con la virtual safety car,
piloti ritirati Vettel, Hulkenberg e Haryanto. Vari piloti, tra cui i due della
Redbull, sono rientrati ai box. Nessuno di quelli davanti si è fermato. La gara
è ripartita al quarto giro: Bottas ha superato subito Raikkonen mentre
Hamilton, risalito fino alla 5^ posizione, ha superato Massa e anche Raikkonen
nei giri a venire. È rimasto dietro a Bottas e lo era ancora al momento del
pit-stop.
Tornando ai vari incidenti in partenza, sia Kvyat sia
Gutierrez sono stati penalizzati con stop and go uno e con drive through
l’altro per i contatti da loro innescati non prima che Kvyat, precipitato nelle
retrovie, rientrasse ai box per un altro pit-stop.
Dal punto di vista delle soste, i piloti della top-5 sono
passati dalle supersoft alle soft tra il 17° e il 22° giro: Bottas è stato il
primo e ha conservato la posizione su Hamilton che, rientrato un giro dopo di
lui, l’ha però superato dopo un paio di giri. Non solo: anche Raikkonen,
nonostante la presenza in pista più prolungata nel tempo, è uscito dai box
davanti a Bottas, iniziando a guadagnare terreno nei suoi confronti. Raikkonen
è quindi risalito al terzo posto virtuale, relegando le Williams in 4^ e 5^
posizione; terzo posto virtuale che è diventato effettivamente terzo quando
Verstappen, risalito fino alla seconda posizione (Rosberg non ha mai lasciato
la testa della gara nemmeno dopo il suo unico pit-stop), si è fermato ai box
poco dopo.
Top-ten al momento: Rosberg, Hamilton, Raikkonen, Bottas,
Massa, Perez, Verstappen, Ericsson, Alonso e Ricciardo.
Al momento soltanto Ericsson, avendo usato solo
supersoft, era costretto a effettuare una sosta (è rientrato dopo essere stato
superato da Alonso), ma la realtà dei fatti è stata diversa: anche altri, nella
zona più bassa della top-10, avrebbero effettuato due soste: uno di loro è
stato Ricciardo, protagonista poco dopo la metà della gara di un entusiasmante
duello per la nona(?) posizione con Magnussen e Grosjean e con Sainz che stava
dietro allo stesso a Ricciardo. Il pilota della Redbull è comunque rientrato ai
box poco dopo.
Al 34° giro si è ritirato Verstappen: oltre ai tre che
hanno abbandonato la scena al primo giro, è stato l’unico altro ritirato, per
un guasto al motore.
Il duello Magnussen vs Grosjean vs Ricciardo vs Sainz non
è stato l’unico duello interessante avvenuto nel corso della gara: c’erano già
state scintille tra Sainz e Palmer, con Sainz che si era guadagnato 5 secondi
di penalità (post-gara, non essendosi più fermato ai box) per “forcing another
car off the track”. Oltre a ciò, guardando le posizioni di bassa classifica, il
duello più entusiasmante è forse stato, però, quello tra Nasr e Wehrlein. Il pilota
della Manor aveva già superato quello della Sauber pochi giri dopo il restart mentre
intorno alla metà della gara era stato invece Nasr ad avere la meglio su
Wehrlein dopo un duello ancora più acceso, probabilmente inquadrato vista la
presenza di Kvyat dietro di loro. Nasr ha tagliato per le vie di fuga passando
davanti anziché dietro all’ormai famoso paletto di polistirolo (argomento di
cui non si è più parlato), mentre Wehrlein ha perso una posizione a vantaggio
di Kvyat. Si è poi conquistato la certezza matematica dell’ultima posizione
dopo un pit-stop molto lungo nelle ultime fasi di gara.
Top-10 a dieci giri dalla fine: Rosberg, Hamilton,
Raikkonen, Bottas, Massa, Alonso, Magnussen, Grosjean, Perez, Sainz, con quest’ultimo
che rischiava comunque di perdere la posizione nei confronti di Button che gli
stava molto vicino, vista la penalizzazione di 5 secondi post-gara a cui andava
incontro.
La top-5 era molto definita, con i piloti molto distanziati
l’uno dall’altro. Lo stesso gap tra Rosberg e Hamilton, che a un tratto della
gara si era abbassato a “solo” sette/otto secondi, ha iniziato a incrementare
dopo che un problema ha condizionato la gara di Hamilton (dove per “condizionato”
si intende che non gli ha permesso di avvicinarsi al compagno di squadra, ma
che gli ha comunque consentito di mantenere un margine piuttosto elevato nei
confronti di chi lo seguiva) e con Alonso in sesta posizione (!!!!) distaccato
di oltre 50 secondi dal pilota che lo precedeva (Massa, che al 47° giro si è
preso il lusso di fermarsi per una seconda sosta - unico pilota nella top-5 -
al solo scopo apparente di montare le supersoft ed effettuare giri veloci,
perché tanto poteva prendersi il lusso di tornare in pista con oltre 30 secondi
di vantaggio nei confronti di Alonso).
Perez e Grosjean erano molto vicini in quei frangenti, ma
le loro posizioni non sono rimaste immutate, mentre invece Button ha superato
Sainz in pista sul finale. Quest’ultimo avrebbe perso, a posteriori, per la
penalità, un’ulteriore posizione nei confronti di Ricciardo. Null’altro è
cambiato, dopo quell’ultimo sorpasso, nemmeno nelle retrovie.
Risultato della
gara:
1. Nico Rosberg - Mercedes -- 1:32:41.997
2. Lewis
Hamilton - Mercedes -- +25.022
3. Kimi Raikkonen - Ferrari -- +31.998
4. Valtteri Bottas - Williams -- +50.217
5. Felipe Massa - Williams -- +1:14.427
6. Fernando Alonso - McLaren -- +1 Lap
7. Kevin Magnussen - Renault -- +1 Lap
8. Romain
Grosjean - Haas -- +1 Lap
9. Sergio
Perez - Force India -- +1 Lap
10. Jenson Button - McLaren -- +1 Lap
11. Daniel Ricciardo - Redbull -- +1 Lap
12. Carlos Sainz - Toro Rosso -- +1 Lap
13. Jolyon Palmer - Renault -- +1 Lap
14. Marcus Ericsson - Sauber -- +1 Lap
15. Daniil Kvyat - Redbull -- +1 Lap
16. Felipe Nasr - Sauber -- +1 Lap
17. Esteban Gutiérrez - Haas -- +1 Lap
18. Pascal
Wehrlein - Manor -- +2 Laps
DNF. Max
Verstappen - Toro Rosso -- +20 Laps
DNF. Sebastian Vettel - Ferrari -- +53 Laps
DNF. Nico Hulkenberg - Force India -- +53 Laps
DNF. Rio Haryanto - Manor -- +53 Laps
Conclusioni (sì, perché a questo punto ci
vogliono le conclusioni)
SV: “Okay, ora la gara è finita, facciamo che me ne vado
prima di dovere esprimere la mia versione dei fatti e di essere colpevolizzato per
l’abuso del termine f*ck.”
DK: “Sebbiii non è più in giro, quindi? Bene, me ne posso
andare a passeggiare per il paddock senza correre il rischio di essere preso a
sassate.”
Voce fuori campo: “Ma qui non ci sono sassi.”
NH: “Gutiiii mi ha buttato fuori e nessuno mi ca*a...
nemmeno su Tumblr.”
Voce fuori campo: “In effetti devo dire che questo è
molto preoccupante. Fino a pochi mesi fa la tumblr-cronaca del gran premio
sarebbe stata incentrata su di te.”
Il paletto di polistirolo: “Vogliamo parlare di me,
allora? Nessuno si ricorda nemmeno più della mia esistenza...”
Voce fuori campo: “Wait, wait, wait... c’è stato un plot
twist! ...dove per plot twist non si parla di un colpo di scena, ma di un
oscillamento di una teoria del complotto.”
Un complottista: “Esattamente. Vorrei puntualizzare che Rosberg
ha appena vinto quattro gare di fila, sette se consideriamo anche quelle dell’anno
scorso.”
L’Autrice©: “Ha anche conquistato un grand chelem, e dato
che il grand chelem è una cosa che capita una volta ogni tanto, bisogna
menzionarla.”
Il complottista: “Ecco, anche questa è una prova del
fatto che esista un complotto contro Hamilton.”
Voce fuori campo: “Ma non eri tu quello che l’altro
giorno affermava che ci fosse un complotto contro Rosberg perché Hamilton aveva
ottenuto il miglior tempo nelle seconde prove libere?”
Il complottista: “Esatto.”
Voce fuori campo: “Ooooookay, ora mi è tutto chiaro. Credo
che sia il momento di concludere questo commento. Tu che cosa ne dici, Autrice©?”
L’Autrice©: “Dico che Kvyat dovrebbe essere mandato a
raccogliere margherite a vita!!!11!!!11!! perché è indubbiamente il pilota più
pericoloso di sempre!!!1111!!11!! ed è totalmente incapace di tenere in pista
una monoposto!!!11!!!11!! In più, per compensare il mondo della terribile
perdita subita, bisognerebbe attribuire questo titolo seduta stante ad
Alonso!!111!!!1!!!1!! dopo averlo provvidenzialmente messo su una
Ferrari!!!11!!!1!!! perché da quando c’è Vettel le cose sono solo
peggiorate!!!11!!11!!! Avete mai visto Alonso tamponato da Kvyat???222???222?
Chiaramente no. E non ha mai avuto incidenti in partenza nemmeno con
Grosjean!!!11!!!!11!! anzi, Grosjean è un santo subito che sta portando punti
al team murricano!!!11!!!!1!!! E poi il tamponamento di Kvyat su Vettel!!!11!!!
è tutta opera di Vettel!!!11!!! che si è fatto tamponare per attirare l’attenzione!!!11!!!!11!!!
Mi sembra tutto molto cristallino ed evidente, e questo è il motivo per cui
nessuno sta degnando di una parola Werly che è stato protagonista di un bel
duello epico!!!!11!!!”
Voce fuori campo: “Che Trulli vegli su di noi...
dopotutto possiede dei vigneti e si sa che per parlare di Formula 1 non si può
essere sobri.”
KR: “Okay, a questo proposito, facciamo che mentre voi
discutete di tutto ciò io sorrido mentre sto parlando con Putin... e già il
fatto che io sorrida e parli è strano, però non posso farci niente, sono finito
sul podio e per una volta mi daranno champagne invece che acqua tonica, quindi
#EpicWin!!!111!!!11!!! tunz-tunz-tunz!!!11!!!11!! #KeepCalmAndDrinkChandon”.
Chandon è il marchio dello champagne.
Ci avevo letto “Chandhok” in un primo momento ed è stata
una delusione. Non per altro, sarebbe stato bello se Chandy fosse diventato un
produttore di champagne.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.
Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".
Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine